PREMESSA... 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 CAMPAGNA DI INDAGINI... 4 ANALISI GEOTECNICA... 5 CARICO LIMITE... 9

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2 SOMMARIO PREMESSA... 2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO... 3 CAMPAGNA DI INDAGINI... 4 ANALISI GEOTECNICA... 5 CARICO LIMITE... 9 INTERFERENZE CON I MANUFATTI ESISTENTI NELLE VICINANZE CONCLUSIONI... 10

3 PREMESSA La presente relazione tecnica è relativa all analisi della stabilità dei terreni e del rischio sismico dell area del Comune di Casalnuovo di Napoli (NA) interessata dai lavori di completamento ed adeguamento del palazzetto dello sport di viale delle Ginestre. In particolare, tale studio è finalizzato, a verificare la fattibilità geotecnica, ovvero l idoneità del suolo ai fini della realizzazione dell edificio che ospiterà la futura dimora del custode dell impianto sportivo e gli spogliatoi di supporto delle attività di pattinaggio. Tale analisi eseguita in base ai dati forniti dalla relazione geologico - tecnica redatta dal Dr. Geol. Giovanni De Falco allegata al seguente progetto, nonché in funzione dei risultati ottenuti dall espletamento di altri studi e riguardanti le aree oggetto dell intervento definisce, le caratteristiche geomeccaniche dei terreni presenti evidenziandone l idoneità, rispetto alle opere previste.

4 NORMATIVA DI RIFERIMENTO Per quanto non espressamente citato si riferisce alla seguente normativa: - D.M. 3/11/1988 Norme Tecniche riguardanti le indagini sui Terreni e sulle Rocce, la stabilità dei pendii naturali e delle scarpate, i criteri generali e le prescrizioni per la progettazione, l esecuzione e il collaudo delle opere di sostegno delle terre e delle opere di fondazione. - Consiglio di Stato Adunanza Generale del 2 Giugno 1994 Competenza professionali degli Ingegneri e dei geologi per la redazione delle perizie geologiche e geotecniche; - Circolare Min. L.L.PP. 9 Gennaio 1996 n 218/24/3 legge 2 febbraio 1974 n.64 decreto del Ministro dei Lavori pubblici 11 marzo Istruzioni applicative per la redazione della relazione geologica e della relazione geotecnica. - D.G.R. N pubblicata sul BURC del 28/11/2002 Nuova classificazione sismica del Territorio della Regione Campania - CAP. 6 Progettazione geotecnica D.M.14/09/2005 Norme Tecniche sulle Costruzioni

5 CAMPAGNA DI INDAGINI L analisi dell area è stata condotta sulla base di un attenta conoscenza bibliografica relativa a lavori eseguiti in zone limitrofe a quella di intervento, ovvero su quella delle indagini ad hoc previste in occasione della redazione della progettazione esecutiva dell intervento nonché; di quelle realizzate per la costruzione del comparto 219 del comune di Casalnuovo. I risultati di tale analisi hanno rappresentato, l elemento di confronto con i dati ottenuti dalla campagna di indagini eseguita e concordata preliminarmente con il Geologo Giovanni De Falco, tecnico incaricato della relativa prestazione. Tale campagna, necessaria a definire le caratteristiche del sito, è stata articolata nei giorni novembre 2007 ed ha riguardato l esecuzione delle seguenti prove: n.1 sondaggio a c.c. spinto alla profondità di 30.0m; n. 6 prove penetrometriche dinamiche di tipo SPT; n. 1 prova penetrometrica pesante; n. 1 prova sismica in foro di tipo down hole. Le caratteristiche delle attrezzature impiegate per tali prove, parte integrante del seguente progetto, risultano allegate allo studio geologico citato in premessa. Le prove disponibili ed utilizzate come confronto dei risultati ottenuti dalla campagna di indagini ovvero come strumento utile alla schematizzazione eseguita sono: n.1 sondaggio a carotaggio continuo Ss1 eseguito per la realizzazione del palazzetto 1983 n. 1 prova penetrometrica statica Cs1 eseguito per la realizzazione del palazzetto 1983 n. 1 sondaggio a carotaggio continuo S4 e prova down hole eseguito nel 2005 per la variante al P.R.G.; n. 1 prova penetrometrica statica C4 eseguita nel 2005 per la variante al P.R.G.; Le prove penetrometriche statiche C(85)3 e Cg1 eseguite rispettivamente per il PRG nel 1985 e per il comparto 219 n. 3 nel

6 ANALISI GEOTECNICA Dal punto di vista strutturale l area in esame rientra nella depressione morfologica della Piana Campana ed è localizzata sulle pendici nord occidentali del Monte Somma. I terreni in esame di maggiore potenza riscontrabili a profondità più elevata, sono attribuibili all attività eruttiva del Somma Vesuvio e dei Campi Flegrei nonché all attività erosiva delle acque ruscellanti. Tali strati sono intervallati da livelli chiaramente ossidati. Sostanzialmente è possibile individuare come nella gran parte del territorio di Casalnuovo i seguenti litotipi la cui disarticolazione nei diversi livelli è riscontrabile all alternanza delle fasi eruttive ed alle successive azioni di dilavamento delle acque: cinerite addensata; nefrite leucitica; ingnibrite camapana L articolazione del sottosuolo di dettaglio, in livelli non sempre omogenei è stata riscontrata mediante la correlazione tra i litotipi rinvenuti in occasione del sondaggio e l andamento dei numeri di colpi rilevati dalle prove penetrometriche dinamiche. Dall analisi dei risultati eseguiti è stato quindi possibile ricostruire il seguente profilo stratigrafico e la relativa caratterizzazione geotecnica. PROFONDITA DESCRIZIONE STRATO m Terreno vegetale m Limo sabbioso marrone giallastro con minute pomici chiare m Sabbia grigio giallastra con rade e minute pomici m Limo sabbioso grigio giallastro a luoghi addensato m Limo sabbioso scuro e/o sabbia limosa grigi m Limo sabbioso scuro ossidato (paleosuolo) m Sabbia grigia con rade pomici a luoghi addensata passante in basso a sabbia limosa e/o limo sabbioso nell ultimo tratto giallastri con tracce di ossidazione m Limo sabbioso scuro con rade pomici ossidato (paleosuolo) m Sabbia grigia con rade pomici a luoghi limosa m Pomici grigie in matrice sabbiosa limosa m Sabbia limosa e/o limo sabbioso marrone scuro a luoghi ossidato m Limo sabbioso e/o sabbia limosa grigio chiara con pomici m Sabbia a luoghi limosa giallastra con pomici e minute scorie nere passante in basso a limo sabbioso grigio con rade e minute pomici

7 m Sabbia con rade pomici chiare grigio scura passante in basso a marrone grigiastra; m Limo deb. Sabbioso e/o sabbioso ossidato marrone (paleosuolo) m Sabbia marrone passante in basso a grigio scura m Limo sabbioso marrone ossidato (paleosuolo) m Sabbia a luoghi limosa marrone grigiastra m Tufo grigio campano litoide giallastro molto fratturato m Tufo grigio campano litoide giallastro m Tufo grigio campano litoide fratturato e /o degradato m Tufo grigio camapano litoide giallo grigiastro con pomici nere grossollane Come si evince dalla successione stratigrafica su riportata, risultano presenti 4 paleosuoli (livelli chiaramente ossidati) testimonianza dell interruzione dell attività vulcanica all interno dei quali si riscontra la presenza di sabbie più o meno limose e limi spesso con pomici, sabbie ghiaie e livelli ossidati, le cui caratteristiche meccaniche risultano discrete. Di seguito si riportano per i risultati delle prove penetrometriche statiche in termini di numero di colpi necessari all avanzamento del penetrometro. Profondità N colpi N [m] Tabella n.1 Risultati prove SPT Il numero di colpi necessari all infissione del penetrometro consente di definire in funzione delle usuali correlazioni l angolo di attrito dei terreni, che nel caso in esame presenta un valore da

8 I risultati della prova dinamica pesante sono invece riportati nella tabella successiva: Profondità [m] N colpi (30) P- unità di volume [ g/cmc] Angolo di attrito [ ] Densità relativa [%] Tabella n.2 Risultati prova penetrometrica pesante Dal punto di vista idraulico invece, non si è riscontrata alcuna falda superficiale, mentre alla quota di circa 12.00m da piano campagna si è rilevata un falda profonda la cui interferenza con le fondazioni dell opera è pressoché nulla. Infine, è utile evidenziare che l area di intervento non risulta perimetrata nella cartografia tematica dell Autorità di Bacino Nord Occidentale nondimeno presenta vincoli di carattere idrogeologico dettati da strumenti urbanistici di dettaglio e/o di area vasta. Dal punto di vista sismico il territorio comunale è legato all attività dei Campi Flegrei e del Somma Vesuvio ed è influenzato dall attività sismogenetica dell Appennino meridionale. La classificazione sismica campana approvata con D.G.R.C. n.5447 del 07/11/2002 prevede per il comune di Casalnuovo di Napoli una classificazione in II categoria con valore dell accelerazione al suolo pari a 0.25g. Ai fini del comportamento sismico, così come previsto dalla normativa vigente, è stato indagato il sottosuolo mediante prova sismica in foro di tipo Down hole condizionando la perforazione del sondaggio con tubo in pvc e utilizzando ai fini operativi: un piastra battente posta a distanza di 2.00m dal foro, dei gefoni ad essa collegati e distanti l uno dall altro di circa 2.00 ed un martello battente di massa pari a 0.08 KN. Tale prova ha consentito di valutare il valore delle onde di taglio S che interessano il sito nei primi trenta metri di profondità, in occasione degli eventi

9 sismici. Il terreno energizzato mediante la massa battente risponde, in relazione alla propria rigidezza trasmettendo nell unità di tempo gli impulsi ricevuti. La misura dei tempi di arrivo degli impulsi ai sismografi consente di valutare il periodo proprio del sito e quindi l eventuale amplificazione sismica del sito. Dai risultati della prova, si evince che lo strato di terreno in materiale sciolto di spessore pari a 10.0m è caratterizzato da un periodo proprio di 0.21 secondi e da un frequenza di 4.76 Hz. Confrontando tale dato con quello del massimo evento sismico atteso (terremoto di riferimento (cfr. pag.16 relazione geologica), che risulta pari a T= sec, si riscontra una certa vicinanza di valori con conseguente amplificazione locale. Infatti, se il sottosuolo è attraversato da un eccitazione armonica, esso ne amplifica l ampiezza tanto più quanto le frequenze sono simili secondo il principio della risonanza dell oscillatore armonico. In virtù di tale condizione risulterà fondamentale verificare che il periodo della struttura non coincida con quello del sito. La correlazione tra i valori delle onde di taglio riscontrate ed i numeri di colpi N delle prove SPT eseguite ha consentito di classificare il sito sotto il profilo sismico classificandolo come categoria di suolo C. Vs(30) [m/sec] 330 TIPO DI SUOLO C Depositi di terreni a grana grossa mediamente addensatio terreni a grana fina mediamente consistenti con spessori superiori a 30 m, caratterizzati da un graduale miglioramento delle proprietà meccaniche con la profondità e da valori di Vs,30 compresi tra 180 m/s e 360 m/s (ovvero 15 < NSPT,30 < 50 nei terreni a grana grossa e 70 < cu,30 < 250 kpa nei terreni a grana fina). Tabella n.3 Caratterizzazione sismica del sito Dai risultati ottenuti, si prevede di definire alla quota di -2.60m il piano di imposta delle fondazioni che, viste le modeste dimensione delle strutture, saranno di tipo superficiale e di geometria a trave rovescia. Le caratteristiche litologiche dello strato interessato sono le seguenti: Sabbia grigio giallastra con rade e minute pomici Profondità m γ kg/mc ϕ C - K 8 kg/cmc Tabella n.4 Caratterizzazione dello strato interessato dalle fondazioni

10 CARICO LIMITE Tali valori evidenziano che i terreni interessati sono caratterizzati da buone caratteristiche meccaniche e possono quindi ritenersi idonei ai fini della realizzazione delle opere d previste. Infine, si evidenzia che il contributo della potenziale coesione rinvenibile nella maggior parte dei terreni piroclastici, a vantaggio di sicurezza è stato posto pari a zero. Ai fini della determinazione delle carico limite e delle caratteristiche portanti del terreno si è redatto il calcolo della capacità portante mediante la relazione di Terzaghi operando inoltre, a vantaggio di sicurezza ovvero, ipotizzando una coesione nulla. La determinazione del carico limite è di seguito riportata. q = c N s + q N N s B ultm c c q γ γ γ N q c e = ϕ ϕ ( π ) tg cos 45 ( q 1) ϕ + 2 N = N ctgϕ N γ ϕ k pγ = tg cos ϕ I fattori di forma sc ed sg dipendono dalla forma della fondazione ed in particolare, assumono valore pari a 1 per fondazioni nastriformi ovvero pari a 1.3 e 0.8 rispettivamente per fondazioni rettangolari o quadrate. Per quanto riguarda il valore di Ng esso dipende dal fattore Kpγ di cui Terzaghi non ha lasciato nessuna espressione analitica. Diversi autori consigliano di utilizzare invece dell'espressione di Ng fornita da Terzaghi espressioni ricavate da altri autori (Vesic, Spangler e Handy). q = c N s d i g b + q N s d i g b N s d i g b ultm c c c c c c q q q q q q γ γ γ γ γ γ Sviluppando la relazione di Terzaghi in relazione alle caratteristiche geotecniche, nonché in funzione di quelle geometriche delle fondazioni travi di larghezza pari a 1.00 si ottengono i seguenti valori del carico limite: Qultim. = [Mpa] coeff. Sicurezza = 3 Qamm= 0.2 [Mpa] Si sono altresì eseguite, a scopo cautelativo, diverse formulazioni del carico limite considerando nei relativi calcoli strutturali il valore minore. Di seguito si riportano i valori ottenuti dall applicazione delle formule del Mayeroff e del Vesic.

11 Qultim. = [Mpa] coeff. Sicurezza = 3 Qamm=0.312 [Mpa] Mayeroff Qultim. = [Mpa] coeff. Sicurezza = 3 Qamm=0.311 [Mpa] Vesic INTERFERENZE CON I MANUFATTI ESISTENTI NELLE VICINANZE Dai sopraluoghi effettuati in loco non si sono riscontrate nelle immediate vicinanze dell area, fabbricati o manufatti caratterizzati da degrado strutturale e funzionale ne elementi tali da far presagire movimenti gravitazionali o scoscendimenti. Ai fini computazionali, si esclude nell analisi del sito, sia il contributo amplificativo del coefficiente topografico S poiché l area è pianeggiante e stabile, sia il fenomeno di liquefazione vista la natura del terreno e la profondità rilevata della falda idrica. CONCLUSIONI Le analisi condotte hanno evidenziato la presenza di un terreno di discrete caratteristiche meccaniche, che viste le opere ovvero il grado di sismicità del sito, per il quale il comune di Casalnuovo di Napoli rientra in II categoria, può ritenersi idoneo. STUDIO DISCETTI Servizi Integrati di Ingegneria Dr. ing. Enzo Discetti Dr. ing. Paolo Discetti