Vajont 9 ottobre 1963 Cronologia di una morte annunciata
|
|
- Fausta Di Carlo
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Vajont 9 ottobre 1963 Cronologia di una morte annunciata
2 Vajont 9 ottobre 1963 Cronologia di una morte annunciata copyright 2013 Stefano Gambarotto 1 edizione 2013 Stefano Gambarotto Editrice Storica Treviso Grafi ca e impaginazione: uffi cio grafi co ISTRIT Le immagini fotografiche risalenti all'epoca dei fatti, che illustrano il presente volume, sono di pubblico dominio in base all'art. 92 della legge 22 aprile 1941, n Molte provengono da archivi di organi di stampa. Dove possibile sono stati indicati il nome dell'agenzia giornalistica che le diffuse e quello dell'autore. Sono state utilizzate le didascalie originali tradotte dall'inglese in caso di immagini diffuse da agenzie straniere. L'editore ha effettuato ogni possibile ricerca nel tentativo di individuare altri soggetti titolari di copyright ed è a disposizione degli eventuali aventi diritto. VAJONT 9 OTTOBRE 1963 Cronologia di una morte annunciata Oltre ai testi, agli articoli e ai documenti riportati in bibliografi a, a chi desideri approfondire l'argomento, si consiglia anche la visita dei seguenti siti: it www. magicoveneto.it - Editrice Storica è un marchio di proprietà di ISTRIT Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano - Comitato di Treviso Via Sant'Ambrogio di Fiera, TREVISO info@istrit.org web: Editrice Storica Treviso 2013 ISBN
3 1925 Ringraziamenti: Alla mia famiglia e ai suoi più giovani componenti, i miei nipoti Riccardo e Gabriele Museo «Longarone Vajont - attimi di storia» Pro Loco di Longarone Roberto Sant (Presidente Pro loco di Longarone), Pro Loco di Erto e Casso Vanni Martinelli (Presidente Pro Loco di Erto e Casso) Italo Filippin (Pro Loco di Erto e Casso) Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, Graziano Danelin (Direttore Parco Naturale Dolomiti Friulane) Rossella Lorenzi (Parco Naturale Dolomiti Friulane) Associazione Guide Naturalistiche delle Dolomiti Friulane, Franco Polo (Coordinatore Guide Naturalistiche delle Dolomiti Friulane) Carlo Semenza: la scoperta Negli anni Venti del secolo scorso, c'è un uomo Carlo Semenza che peregrina infaticabile tra le montagne del Veneto e del Friuli. E' l'ingegner Carlo Semenza, che si rivelerà uno dei più geniali progettisti italiani della sua epoca. Nel corso di quelle interminabili esplorazioni, scopre la gola del torrente Vajont, una forra stretta e profonda le cui pareti a strapiombo, si innalzano verso l'alto per centinaia di metri. E' stata l'acqua a scavarle nella roccia, con il suo incessante scorrere, protrattosi nei millenni. Le faglie, le fratture e le discontinuità della massa rocciosa hanno poi fatto il resto. Per Semenza, l'incontro con il Vajont è una sorta di rivelazione. Ne resta folgorato, come Paolo di Tarso sulla strada di Damasco. Nato a Milano il 9 luglio 1893, all'età di 26 anni ha conseguito la laurea in ingegneria presso l'università di Padova. E' il 1919 e il giovane ingegnere, affascinato dall'idraulica, inizia a collaborare con Vincenzo Ferniani, di cui diviene allievo. Ferniani è un costruttore di dighe. Nel 1929 porterà a termine quella di Ceppo Morelli, sul torrente Anza, in Piemonte. Si tratta della prima opera di sbarramento realizzata nel nostro Paese con una volta a strapiombo verso valle. La costruzione sale verso l'alto protendendosi in avanti e lasciandosi la base alle spalle di modo che, al termine dei lavori, il coronamento sporge sul vuoto. Un soluzione ingegneristica ardita che, nei decenni a seguire, sarà largamente utilizzata nelle dighe ad arco e che proprio in quella della Vaiont, ideata da Carlo Semenza, troverà la sua più spettacolare applicazione. Semenza è un sorta di artista. Affascinato dalla montagna, con i progetti cui da vita, in qualche modo la interpreta, per piegare le forze della natura ad una delle principali esigenze dell'uomo: la produzione di energia. Il futuro del Vajont si delinea subito chiaro nella mente del giovane ingegnere. Quello è il luogo ideale in cui creare un bacino idroelettrico. Le potenzialità sono enormi. Per farlo si dovrà chiudere la gola con un diga, ovvero il tipo di opera che rappresenta la vera vocazione di Semenza. Il Vajont diverrà un progetto grandioso. Ad esso egli lavorerà per anni modificandolo più volte. L'ingegnere si rende perfettamente conto di avere di fronte l'impegno che può dare senso e coronare un'intera vita professionale. 5
4 La stretta del Vajont in zona Colomber: uno spuntone di roccia sul quale vi erano un albergo, un paio di fi enili, il ponte e l'antica chiesetta dedicata a Sant'Antonio Lo studio del geologo svizzero Jakob Hug Semenza è un giovane tecnico che collabora con la Società idroelettrica Veneta (SIV), fondata nel La SIV è nata con lo scopo di studiare e costruire l'impianto idroelettrico del Boite ma fin da subito si dedica all'elaborazione di importanti progetti per lo sfruttamento dell'energia idraulica prodotta dai bacini montani. E' in questa veste dunque che, nel 1927, la società commissiona al geologo Jakob Hug, molto noto nella Svizzera tedesca, un'analisi dell'area del Vajont, allo scopo di determinare il punto in cui dar vita ad un lago artificiale. Hug è particolarmente esperto nel campo dell'idrologia. Suo, ad esempio, è un corposo studio sulle acque sotterranee del cantone di Zurigo 1. Hug sentenzia che il punto ideale in cui realizzare una diga si trova in corrispondenza del ponte di Casso. La valle del Piave e la forra del Vajont osservate da piazza Jacopo Tasso a Longarone. 1 Jakob Hug, Alfred Beilick Die grundwasserverhältnisse des Kantons Zürich, Berna, Kummerly & Freym 1934 (Le condizioni delle acque sotterranee nel cantone di Zurigo). Fa parte di: Beiträge zur geologie der Schweiz. Geotechnische serie. Hydrologie (Contributi alla geologia della Svizzera. Serie Geotecnica. Idrologia). Nel 1907 aveva già dato alle stampe Geologie der nördlichen Teile des Kantons Zürich und der angrenzenden Landschaften (Geologia della parte settentrionale del cantone di Zurigo e dei paesaggi circostanti). 6
5 La forra del Vajont prima della costruzioni della diga. In primo piano il ''ponte tubo'' progettato dall'ingegner Prearo per condurre l'acqua dei bacini di Pieve di Cadore e di Valle di Cadore attraverso la valle del Vajont. (Archivio Enel) Il primo studio di Giorgio Dal Piaz Costruire un bacino artificiale non è uno scherzo. Non lo è soprattutto se l'invaso che dovrà ospitarlo si trova in un'area poco indicata dal punto di vista geologico. La zona che Semenza ha individuato è soggetta a frane e i valligiani che la abitano lo sanno da sempre. Su di essa si eleva una montagna che la saggezza popolare ha battezzato in modo inquietante: il Monte Toc. Con i suoi metri, sovrasta il confine tra la provincia di Pordenone e quella di Belluno. Il termine «Toc» significa «pezzo» ma, soprattutto in Friuli, indica anche qualcosa di marcio, di avariato, di guasto. L'ingegner Semenza è tutt'altro che intimorito dalla sfida che l'ambiente selvaggio del Vajont gli propone. Da uomo di scienza è convito che l'ingegno possa avere sempre la meglio. Nel corso di quegli anni darà ripetutamente prova delle sue eccezionali capacità, lavorando alla progettazione e alla costruzione delle dighe di Sauris 2 (1948), della Val Gallina (1951), della Valle di Cadore (1951), del Corlo (1953), de La Stua (1953), del Senàiga (1954), del Fedaia (1955) e dello Schenèr (1963). In buona parte di quelle imprese, al suo fianco c'è un'altra figura di grande spessore. Si tratta dell'illustre geologo Giorgio Dal Piaz. Nato a Feltre nel 1872, da giovane esercita la professione di farmacista, prima di potersi dedicare finalmente alle sue vere vocazioni, la geologia e la paleontologia. Si laurea a 25 in scienze naturali e nel 1908 sale in cattedra presso l'università di Padova. Dal Piaz diviene rapidamente un luminare ed è a lui che Semenza si rivolge per essere supportato nella stesura dei suoi progetti di sfruttamento idrogeologico delle aree del Friuli e del Veneto. Quando nel 1928 Giorgio Dal Piaz stende la sua prima perizia sul Vajont, ha 56 anni ed è all'apice della propria carriera. Benché l'ambiente non sia del tutto favorevole dal punto di vista geologico, il professore giudica tuttavia possibile realizzarvi un invaso artificiale. La diga, a suo parere, può essere eretta a valle del ponte di Colomber. Nel documento datato 4 agosto, egli scrive che sul fianco sinistro della valle, «i calcari presentano delle fessurazioni che non si limitano soltanto alla superfi cie della roccia, ma, [ ] sono assai più estese e interessano, quindi, spessori maggiori». Ciononostante, «le condizioni strutturali dell'intera conca del Vajont, per quanto l'apparenza possa trarre nell'inganno, in sostanza non sono peggiori di quelle che si riscontrano nella grande maggioranza dei bacini montani dell'intera regione veneta» 3 2 La sua costruzione ebbe inizio durante il 1941, in pieno secondo conflitto mondiale. All'inizio dei lavori, per la mancanza di mano d'opera, furono impiegati nel cantiere anche 300 prigionieri neozelandesi. 3 Commissione di Inchiesta sulla sciagura del Vajont [nota anche come Commissione Boz- 9
6 1929: IL PRIMO PROGETTO Carlo Semenza, basandosi sugli studi di Hug e Dal Piaz, stila nel 1929 il primo progetto della diga che dovrà sfruttare l'energia prodotta dalla corrente del Vajont. Si tratta di uno sbarramento «ad arco» destinato a svilupparsi in altezza per 130 metri, andando a creare un lago artificiale capace di imbrigliare 33 milioni di metri cubi d'acqua. Il progetto viene presentato a nome della già ricordata Società idroelettrica Veneta (SIV). Dovranno comunque passare ancora anni prima l'ambizioso sogno dell'ingegner Semenza possa trasformarsi in realtà. Nella sua mente però, egli già lo vede prendere forma e ingrandirsi sempre più. Ad ogni buon conto, la SIV presenta una domanda per ottenere la concessione di derivazioni dal torrente Vajont, in comune di Erto e Casso, al fine di produrre energia elettrica. L'iniziativa non ha seguito e nel frattempo sulla scena fa la sua comparsa una nuova protagonista: la SADE. Da sinistra, il geologo Giorgio Dal Piaz, l'ingegner Carlo Semenza, progettista del ''Grande Vajont'' e il professor Vincenzo Ferniani, primo maestro di Semenza. (E. Semenza, 2001). L'ingegner Carlo Semenza al congresso sulle grandi dighe di Parigi nel La linea ferroviaria che porta a Longarone. zi], Relazione al ministro dei lavori pubblici, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, Di seguito: Commissione Bozzi. 11
7 Giuseppe Volpi conte di Misurata. 1934: COMPARE LA SADE Nel 1934 la Società Adriatica di Elettricità (SADE) ingloba la SIV. La SADE è una creatura di Giuseppe Volpi conte di Misurata. Volpi è un capitano d'industria intelligente e determinato con molteplici interessi in vari settori dell'economia ma - in particolar modo in quello del nascente comparto elettrico. E' uno dei creatori di Porto Marghera e della mostra del cinema di Venezia. Il titolo nobiliare se l'è conquistato grazie ai servigi che ha saputo rendere al fascismo. Vi aderisce fin da subito, nel 1922, anno della marcia su Roma. Da buon capitalista italiano, Volpi sa che la politica è soprattutto un mezzo; è qualcosa di simile ad un autobus: vi si sale fino a raggiungere la fermata desiderata. Poi, quando la corsa è finita, si scende e se ne prende un altro. Sarà fascista fintantoché Mussolini avrà ben salde nelle mani le leve del potere; diverrà antifascista nel preciso momento in cui il regime inizierà a dare segni di cedimento. Ad ogni buon conto, da ministro delle finanze del duce, promuove la legge che prevede finanziamenti pubblici fino al 60% per la costruzione di dighe e impianti destinati a produrre elettricità. Con l'acquisizione della Società idroelettrica Veneta, l'azienda di Giuseppe Volpi fa suo e amplia - anche il progetto della diga del Vajont che la SIV aveva elaborato. La strada ''Longarone-Erto''. Sullo sfondo la ''Cartoneria Protti''. 13
8 1937: UN NUOVO PROGETTO Dopo una nuova relazione sulla geologia del Vajont, redatta ancora da Giorgio Dal Piaz, Carlo Semenza presenta il progetto esecutivo della diga. L'opera non deve più sorgere all'altezza del ponte di Casso, come suggerito dal geologo svizzero Jakob Hug, ma nei pressi di quello del Colomber, in base alle nuove indicazioni di Dal Piaz. Perché questo cambiamento? Dieci anni prima, all'epoca della perizia del professor Hug, sarebbe stato impossibile impermeabilizzare in modo efficace il calcare del Vajont. Ora, le nuove tecnologie, hanno reso questo problema superabile. Le dimensioni della struttura si possono dunque ingrandire. Adesso la diga è alta 190 metri e il lago che si formerà alle sue spalle, sarà capace di contenere 46 milioni di metri cubi d'acqua. Il ponte del Colomber. Pirago di Longarone negli anni Cinquanta. 14
9 DIGA DEL VAJONT
10 1939: L'INIZIATIVA DELLA «SOCIETÀ IDROELETTRICA DOLOMITI» Qualcosa di nuovo nel frattempo - sta prendendo forma. Nel 1939 infatti, Carlo Semenza presenta a nome della Società Idroelettrica Dolomiti (nata nel 1925) un progetto che prevede lo sfruttamento delle acque del torrente Boite e del fiume Piave. Questa idea già contiene in nuce alcuni degli elementi che poi, ulteriormente sviluppati, daranno vita ad un disegno di portata ben più ampia. La Società Idroelettrica Dolomiti non riuscirà però a dar corso ai suoi intendimenti. E' infatti destinata a scompartire. Larghe fette del suo pacchetto azionario vengono acquisite da un'altra grande azienda del comparto energetico: la Società idroelettrica Piemontese. Quest'ultima ha strettissimi rapporti commerciali con la SADE del conte Volpi, una holding che sta ormai assumendo le dimensioni di un vero e proprio monopolio. Grazie a questi collegamenti, anche la SID, come già un precedenza la Società Idroelettrica Veneta, con tutte le sue attività, viene assorbita dalla SADE. Il profi lo della diga del Vajont tratteggiato sulla forra del torrente omonimo. La costruzione dell'opera comportò la perdita di un ambiente naturale unico. (SADE). DIGA DEL VAJONT 19
11 gennaio 1940 La SADE presenta una nuova istanza, con la quale chiede di sfruttare le acque del Piave, degli affluenti Bojte e Vajont e di altri minori. 4 Il progetto della SID, proposto appena l'anno precedente, è stato ora ampliato. Carlo Semenza sta sviluppando un disegno visionario e ardito che, anni più tardi, verrà identificato con il nome di Grande Vajont. Di che cosa si tratta? L'idea è quella di creare sul Vajont un impianto il cui funzionamento sia integrato con quelli delle valli che lo circondano. In pratica, si tratta di realizzare un gigantesco sistema di vasi comunicanti, destinati a sfruttare la forza prodotta dalle acque del Boite, del Piave, del Maè, del Vajont e del bacino della Val Gallina. Il complesso di impianti avrebbe fornito energia sufficiente a Venezia e a tutto il Triveneto anche durante la stagione secca. Come doveva funzionare? Si trattava di «immagazzinare» le acque del Piave all'interno del nuovo bacino che sarebbe stato realizzato sul Vajont. Qui l'acqua doveva defluire dopo essere stata già sfruttata dalla diga di Pieve di Cadore. Al Vajont inoltre, erano collegati, grazie ad un complesso sistema di condotte e di ponti-tubo, i due laghi di Vodo e Valle di Cadore - alimentati dal torrente Boite quello di Pontesei il cui invaso era riempito dal flusso del Maè e il bacino della Val Gallina che serviva la centrale di Soverzene, capace di 220 MW e a quel tempo la più grande d'europa. Tutta l'acqua necessaria a muovere le turbine di Soverzene, nel momento in cui raggiungeva il bacino della Val Gallina, era stata già sfruttata a monte da un sistema di piccole centrali costruite a Pontesei, a Gardona e sul Colomber (per il Vajont). Nella sua istanza, la SADE «chiede di utilizzare i defl ussi del Piave, degli affl uenti Boite, Vajont e altri minori per scopi idroelettrici. Con tale domanda era prevista fra l'altro l'utilizzazione dei defl ussi regolati da un serbatoio della capacità di 50 milioni di metri cubi, creato mediante la costruzione, nel Vajont, di una diga alta 200 metri sottendente un bacino imbrifero di 52 chilometri quadrati» 5. 5 giugno 1940 Il professor Giorgio Dal Piaz presenta una nuova relazione geologica sul Vajont. 10 giugno 1940 Mussolini, illudendosi che la Germania nazista l'abbia già vinta anche per lui, dichiara guerra alla Francia e all'inghilterra. L'Italia entra così nel secon- Longarone: la chiesa arcipretale di Santa Maria Immacolata. 4 Commissione Bozzi, cit., p Commissione Bozzi, cit., p
12 do conflitto mondiale. Sul Vajont i piani della SADE subiscono un'improvvisa battuta d'arresto. Si tratta però soltanto di un rinvio. Il denaro non dorme mai recita il titolo di un famoso film e, come un ragno al centro della tela, la creatura del conte Volpi, se ne resta in paziente attesa, pronta a sfruttare ogni occasione utile a realizzare i suoi disegni ottobre 1943 L'occasione che la SADE sta aspettando si presenta nel Il 25 luglio è stato approvato l'ordine del giorno Grandi che ha sancito la fine del fascismo. L'8 settembre l'italia ha firmato con gli alleati l'armistizio di Cassibile. Il re è fuggito al sud, l'esercito si è dissolto e nel Paese regna il caos assoluto. Il 16 ottobre gli ebrei del ghetto di Roma vengono deportati dai nazisti eppure il giorno prima, la SADE riesce a far convocare nella capitale una riunione della IV Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l'organismo che deve rilasciarle la sospirata autorizzazione a costruire la diga del Vajont e da cui dipende il futuro del suo faraonico progetto. Il denaro non dorme mai: lo abbiamo ricordato qualche riga più sopra. Possiede innata la capacità di sopravvivere ad ogni situazione. Un istinto di sopravvivenza, dal fascino sinistro, che sembra guidarlo anche quando il resto del mondo gli sta crollando intorno. I membri della IV Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sono 34 ma alla riunione del 16 ottobre si presentano solo in 13. Il numero legale non viene raggiunto. 6 Le deliberazioni dell'assemblea non sono dunque valide ma la cosa non ha molta importanza. In un momento storico come quello non si può badare troppo alle forme e il provvedimento tanto atteso dalla società di Giuseppe Volpi viene adottato. 7 Sembra incredi- Il primo treno transita per la stazione di Longarone-Zoldo. Sotto: Piazza Umberto I. 6 Le cause e le responsabilità della catastrofe del Vajont. Relazione presentata alla Commissione d'inchiesta parlamentare / dai parlamentari del Partito comunista italiano, on. Busetto e altri, Roma, Bardi, Giuseppe Volpi era stato nominato da Mussolini Presidente della Confi ndustria nel In quella veste si era fatto portavoce degli interessi degli industriali, garantendo la loro collaborazione al fascismo. Il sostegno di Volpi al disegno mussoliniano comincia a vacillare nel corso del I rovesci subiti dalle forze italiane sui diversi fronti nei quali sono impegnate, hanno fatto aprire gli occhi al conte di Misurata. Il fascismo sta imboccando la via del tramonto. Destituito da Mussolini, alla vigilia della seduta del Gran Consiglio che avrebbe sancito la caduta del «duce», Volpi tenta per due volte di riparare in Svizzera ma viene arrestato dalle SS e incarcerato a Regina Coeli dove rimarrà per due mesi. Sarà liberato anche in ragione delle sue condizioni di salute - grazie all'intervento del maresciallo Graziani e riuscirà, finalmente, a riparare nella confederazione elvetica. E' ormai un uomo malato e stanco. Dalla Svizzera allaccia contatti con il mondo dell'antifascismo e con l'area democratico-cristiana. Grazie ad esse si costituirà una serie di benemerenze che gli consentiranno di far dimenticare la sua lunga collaborazione col fascismo. In proposito si veda Merlin, Vaiont 1963, cit., n. 3, pp Dopo la guerra grazie all'amnistia Togliatti e alle testimonianze a suo favore di autorevoli personalità antifasciste, è prosciolto da ogni accusa. Muore a Roma nell'autunno del Come si legge nella biografia scritta da Sergio Romano, soffriva da anni di diabete e nel referto medico presentato in occasione dei procedimenti che lo videro coinvolto dopo la fine della guerra, si parla anche di «grave arterosclerosi con manifestazioni importanti» il 22 23
13 bile ma, ai massimi livelli, il cammino amministrativo del Grande Vajont ha inizio, «con un atto illegale» marzo 1948: la fi rma del decreto di concessione Nell'autunno del 1947, è morto a Roma Giuseppe Volpi, conte di Misurata. Era malato da lungo tempo. Alla presidenza della SADE subentra Vittorio Cini. Il parere favorevole alla costruzione della diga del Vajont, concesso 5 anni prima alla SADE, dalla IV Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, pur in assenza del numero legale dei membri della commissione medesima, viene comunque ritenuto valido e il 24 marzo 1948, il presidente della Repubblica, il liberale Luigi Einaudi, firma il relativo decreto di concessione. Costruire un diga non è impresa da poco e, almeno sulla carta, i controlli sono severissimi. Molti organismi pubblici sono chiamati vigilare. In primis il Genio Civile che, in base alle normative allora vigenti, dispone di poteri molto ampi e rappresenta sul posto il potere di controllo dello Stato. Può far sospendere i lavori, se accerta che questi non offrono le garanzie necessarie alla riuscita dell'opera, può autorizzare invasi parziali a titolo sperimentale e prendere tutte le misure urgenti che siano necessarie alla tutela dell'incolumità pubblica. Altra figura centrale è poi quella dell'assistente Governativo nominato dal Genio Civile. Si tratta di un tecnico che dovrebbe essere presente in cantiere fin da prima dell'inizio dei lavori allo scopo di sottoporli a continua sorveglianza e di riferire all'autorità pubblica sul loro andamento. Fra gli organi di controllo è anche la più volte ricordata IV Sezione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, dalla quale dipende il Servizio Dighe che vigila sulla costruzione e sul successivo funzionamento dell'opera. Esso deve inoltre esprimere il proprio parere sui progetti e sull'inizio delle operazioni di collaudo e rilasciare il nulla osta alle operazioni di invaso parziale. Il presidente della IV Sezione del C.S. LL.PP. nomina infine la Commissione di Collaudo. 9 Il cimitero di Casso. Ottobre (Photo Missinato Pordenone) che fa supporre che fosse afflitto anche dal morbo di Alzheimer. Cfr.: Sergio Romano, Giuseppe Volpi, Venezia, Marsilio, Tina Merlin, Vaiont 1963, La costruzione di una catastrofe, Venezia, Il Cardo, 1993, p marzo 1948: nuova perizia di Dal Piaz Il giorno dopo la ratifica della concessione da parte del Presidente della Repubblica. Il professor Dal Piaz deposita una nuova relazione geologica nella quale spiega che «i numerosi sopralluoghi effettuati in sito, i sondaggi e i cunicoli eseguiti avevano confermato che la diga, nella sezione prescelta, veniva ad impostare per tutta la sua altezza e, cioè, fi no al nuovo livello massimo assegnatole, nella zona in cui la roccia, generalmente ottima, si presentava, nel suo complesso, più compatta». L'opera di Carlo Semenza e ora alta 202 metri. 9 Per più dettagliate indicazioni relative agli organi di controlla si veda: Relazione Bozzi, cit., pp
14 La passerella sull'«orrido» del Vajont. (
15 15 maggio 1948: domanda di variante Non sono passati nemmeno due mesi dal momento in cui ha ottenuto la sospirata concessione al progetto della diga sul Vajont, che la SADE già presenta una domanda di variante destinata ad accrescere ancora le potenzialità dell'impianto. Ora, sfruttando le acque del Piave, del Boite e del Vajont, esso dovrà dare vita ad un serbatoio della capacità di 58 milioni di metri cubi. Dovranno comunque passare quattro anni prima che alla SADE sia rilasciata una nuova concessione. 5 ottobre 1948: pratiche di esprorio Mentre attende che le autorità competenti approvino la variante al progetto della diga, la SADE, forte della concessione appena ottenuta, stringe i tempi. Poiché non può realizzare l'impianto su terreni che non sono di sua proprietà, deve iniziare le pratiche per l'esproprio, cominciando con quelle relative alle terre di proprietà comunale. In agosto trasmette dunque le pratiche relative alla giunta comunale di Erto, che le prenderà in esame, approvandole, il 5 ottobre Ogni cosa era pronta già da tempo: lista delle superfici da espropriare, intestazioni catastali e relative perizie di stima. In tutto il comune deve cedere oltre 88 ettari di terre. La delibera viene trasmessa al consiglio comunale per la definitiva approvazione ottobre 1948: scambio di lettere Semenza-Dal Piaz La procedura per gli espropri è partita. Nella mente di Carlo Semenza, il progetto del Vajont sta diventando qualcosa di sempre più grandioso. L'ingegnere è cosciente del fatto che quella sarà l'opera più importante della sua intera vita. Una sorta di monumento destinato ad eternarne il nome. Le sue ambizioni di tecnico si sposano con quelle economiche della SADE. L'11 ottobre 1948 egli indirizza una lettera al professor Dal Piaz con la quale lo rende partecipe del suo sogno. «Si tratterebbe ora scrive - di esaminare la possibilità di elevare il livello del serbatoio oltre la quota attualmente prevista (677), eventualmente fi n verso la 730. [...] Gradirei anche qui il suo parere». L'ingegnere vuole rassicurazioni sull'effettiva tenuta dell'invaso. Semenza infatti è certamente un progettista geniale, ma il parere di Dal Piaz gli è indispensabile per confermare che costruire non è rischioso. Il professore ha ormai 76 anni ma la sua credibilità scientifica è indiscussa. Tuttavia, di fronte a questa nuova richiesta di Semenza si dimostra dubbioso e nella missiva con cui 15 ottobre gli risponde confessa che «i nuovi problemi prospettati gli fanno tremare le vene dei polsi». 10 Lo sbarramento che Semenza im- La diga di Valle di Cadore, uno degli impianti SADE destinati a far parte del «Grande Vajont. (SADE). 10 Armando Gervasoni, Il Vajont e le responsabilità dei manager, Milano, Bramante, 1969, 29
16 magina raggiunge ora i 266 metri di altezza e il bacino che si riempirà alle sue spalle potrà contenere 150 milioni di metri cubi d'acqua. Alla fine sarà la diga a volta a doppio arco più alta del mondo. Nella sua risposta Dal Piaz scrive comunque di non vedere ostacoli ad un innalzamento dell'opera. Naturalmente, poiché «dalle quote dei primitivi progetti del 1940 si salirebbe di non poco più elevati questi dal punto di vista geologico, richiedono un esame scrupoloso». Il professore sostiene che si dovrà prestare attenzione ai fianchi della valle ed in particolare a quello destro. «Altro problema - scrive è quello della stabilità del paese di Erto, le cui condizioni vengono naturalmente peggiorate dal considerevole innalzamento della quota di invaso. bacino aveva [dunque] portato a conclusioni nell'insieme favorevoli.» 11 Dal Piaz insomma, non esclude la possibilità di smottamenti ma si dichiara convinto che essi saranno «meno ingenti di quanto si poteva sospettare, a prima impressione.» Il geologo consiglia infine lo «scavo di cunicoli esplorativi e di qualche pozzetto nella zona di Erto, per una conoscenza più approfondita delle condizioni locali.» dicembre 1948: ancora una perizia di Dal Piaz Aderendo alle richieste di Semenza, il professor Dal Piaz presenta una nuova perizia che ha per oggetto «La struttura geologica della Valle del Vajont agli effetti degli smottamenti dei fi anchi che possono derivare dal progettato invaso e dalle oscillazioni del livello del lago». Il problema è in realtà molto semplice: il Monte Toc è simile ad un gigantesco scivolo di roccia levigata e fortemente inclinata. Sopra a questo «scivolo» se ne sta appoggiata da millenni un superficie di materiale detritico di varia natura. Un «carico» enorme e pronto a precipitare a valle se sollecitato nel modo sbagliato. La diga darà vita a un lago artificiale proprio alla base del monte. Che accadrà un volta che l'invaso sarà riempito d'acqua? Quali saranno gli effetti sulla parete del Toc? Al suo salire, il liquido impregnerà i fianchi dell'altura? Si insinuerà fra lo «scivolo» e il «carico»? E come reagirà la montagna nel momento in cui il livello del bacino dovesse essere abbassato? Le diverse perizie del professor Dal Piaz pongono l'attenzione soprattutto su tre zone della valle: Erto e Pineda dove, a suo parere, i detriti sarebbero meno stabili e il versante sinistro fra Pineda e la diga. «I1 prof. Dal Piaz concludeva che non erano da temersi - nonostante l'aspetto delle zone - smottamenti di entità maggiore di quelli che, normalmente, avvengono nei bacini artifi ciali, in conseguenza delle variazioni del livello delle acque. Per quel che riguardava il tratto del Toc compreso fra Pineda e la diga, esso ''si presentava come una parete di roccia in posto [cioè solida], sia pure interessata da fessurazioni di varia natura; la spianata sovrastante (ripiano della Pozza) era in gran parte coperta da una coltre di terreno vegetale''. [ ] Lo studio geologico del pp Il carteggio intercorso tra Semenza e Dal Piaz sequestrato dopo la sciagura è La stazione ferroviaria si Longarone-Zoldo prima della tragedia citato nella Sentenza del Giudice Istruttore Mario Fabbri, Tribunale di Belluno, n G.I. 20 febbraio E' naturalmente ripreso da numerosi autori. L'originale sta in: Elenco 11 Commissione Bozzi, cit., p. 20. dei documenti processuali, Documento 5103, Raccoglitore Commissione Bozzi, cit., p
17 La chiesetta di Sant'Antonio.
18 gennaio 1949: l'esproprio delle terre Il Consiglio Comunale di Erto e Casso si riunisce il 23 gennaio All'ordine del giorno c'è un argomento di grande importanza: la ratifica della cessione delle terre di pubblica proprietà, già approvata dalla giunta, sul finire dell'anno precedente. La somma che la SADE offre in base alle perizie di stima che ha prodotto e che sono state realizzate da un suo dipendente, è di lire dell'epoca. Il prezzo al metro quadro ammonta a 3 lire e 94 centesimi. Non si tratta certo di un'offerta generosa senza contare il danno che ne deriverà ai cittadini. Inoltre, poiché quelle terre sono «sottoposte ad usi civici», il denaro dovrà essere vincolato in titoli di stato presso il Ministero dell'agricoltura e Foreste. Da questa operazione insomma, il comune e i suoi abitanti ricavano solo danni. Ma non è ancora finita. Dopo qualche tempo si scopre che a causa di un errore sono stati ceduti alla SADE anche terreni di proprietà privata, ovvero appezzamenti che nel 1908 erano stati assegnati ad in gruppo di cittadini di Casso. Il passaggio di proprietà però non era stato trascritto al catasto e quindi la SADE, nel compilare l'elenco dei terreni ritenuti pubblici da espropriare, si è basata su dati errati. E' un pasticcio cui se ne aggiunge ben presto un altro. I di lire che la società di Venezia ha versato al comune per entrare in possesso delle terre pubbliche, dovrebbero essere girati al Ministero dell'agricoltura e Foreste. L'Amministrazione comunale però li ha già spesi per altre necessità indifferibili. Inoltre dovrebbe anche restituirne una parte alla stessa SADE, avendoli incassati per la cessione di terreni non suoi. Come uscire da una simile impasse? Nessun problema: è la stessa SADE che interviene prestando la cifra necessaria al Comune. 13 Erto - Val Vajont - Ponte nuovo sul Vajont. La sala macchine di un impianto SADE. 13 Si veda in proposito: Merlin, Vajont 1963, cit., pp
19 marzo 1952: la passerella sul lago Nel suo quotidiano confronto con l'amministrazione Comunale e con i cittadini di Erto e Casso - che ormai cominciano a comprendere quali conseguenze avrà per loro la costruzione della diga - la SADE si serve del vecchio e collaudato metodo del bastone e della carota. A volte i suoi rappresentanti alzano la voce, altre volte invece si presentano portando doni. I valligiani che sono proprietari di terre sul fianco del Toc, con la comparsa del lago non potranno più raggiungerle se non compiendo un lungo giro. Il 18 marzo 1952, la società promette dunque la costruzione di una passerella sul lago che collegherà la valle con la sponda sinistra del bacino. 18 dicembre 1952: il decreto del Presidente Nel frattempo la società resta in paziente attesa che la sua domanda di variante al progetto della diga presentata ormai quattro anni prima - venga approvata. Il cammino della pratica è lungo ma alla fine il sospirato decreto del Presidente della Repubblica che ratifica la concessione alla variante, viene firmato il 18 dicembre La festa di San Giorgio sul Colomber negli anni Trenta. A destra la chiesetta dedicata al Santo. 37 Longarone 1962.
Application: the Vajont Landslide
Application: the Vajont Landslide Extract from a meeting in Lecco about landslides By M. Papini www.engeology.eu VAJONT: 9 OTTOBRE 1963 Un sasso è caduto in un bicchiere, l acqua è uscita sulla tovaglia.
DettagliAcqua in cambio di energia. Lucia Grugni, 2 a C
Acqua in cambio di energia Lucia Grugni, 2 a C Energia idroelettrica L energia idroelettrica si ottiene sfruttando il movimento di grandi masse di acqua in caduta. Queste producono energia cinetica che
DettagliAvv. Maurizio Iorio. Aggiornamento al novembre 2013
Avv. Maurizio Iorio Aggiornamento al novembre 2013 Domanda : Obbligo o meno per le aziende mandanti che non hanno sede in Italia di iscrivere ad ENASARCO gli agenti operanti in Italia Avendo letto un Suo
DettagliMODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE VOLUME 1 CAPITOLO 2 ... ... ... ... ... ...
VOLUME 1 CAPITOLO 2 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE ACQUE INTERNE 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: valle... ghiacciaio... vulcano... cratere...
DettagliArchivi e Laboratorio Didattico. Descrizione di un modello
Archivi e Laboratorio Didattico. Descrizione di un modello Antonio Brusa Università di Bari/Silsis di Pavia Milano, 19 ottobre 2006 Filottrano 17 aprile 2007 Fermo 29 gennaio 2008 I documenti omogenei:
DettagliNuovo sito web della camera degli esperti STV
Nuovo sito web della camera degli esperti STV Nuovo sito web della camera degli esperti STV... 1 1 Introduzione... 1 2 Accesso utente... 1 2.1 Ricerca strutturata...1 2.2 Ricerca tramite parole chiave...3
Dettaglidi Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti
di Frederic Moyersoen Giocatori: 3-10 Età: a partire dagli 8 anni Durata: circa 30 minuti Contenuto: 44 Carte percorso, 27 Carte azione, 28 Carte oro, 7 Cercatori d oro, 4 Sabotatori. Idea del gioco I
DettagliESERCITAZIONE OSSERVARE UN ALBERO
L esercizio richiesto consiste nella scelta di un albero e il suo monitoraggio/racconto al fine di sviluppare l osservazione attenta come mezzo per la conoscenza del materiale vegetale. L esercitazione
DettagliTraduzione 1. Conchiuso il 9 luglio 1947 Entrato in vigore il 9 luglio 1947
Traduzione 1 0.946.294.545 Accordo tra la Confederazione Svizzera e la Repubblica Italiana concernente il regolamento dei rapporti d assicurazione e di riassicurazione tra i due Paesi Conchiuso il 9 luglio
Dettagli5 per mille al volontariato 2007
Indice COORDINAMENTO REGIONALE DEI CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO DELLA LOMBARDIA 5 per mille al volontariato 2007 Inquadramento Come funziona Beneficiari Come le OdV possono accedere 1. Iscrizione
DettagliComune di Baranzate Provincia di Milano
Comune di Baranzate Provincia di Milano REGOLAMENTO PER L UTILIZZO DEI LOCALI COMUNALI Area Segreteria Generale Personale - CED Approvato con deliberazione del Commissario Prefettizio n. 12 del 9 novembre
DettagliChe Cosa È GlobalAdShare (GAS)
Versione 1.0 Che Cosa È GlobalAdShare (GAS) GAS è una piattaforma che fornisce una serie di servizi pubblicitari ai propri membri. Il 100% dei profitti che vengono generati dagli acquisti dei pacchetti
DettagliUTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI
UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all
DettagliLE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA
LE GUIDE DELLA FABI TFR IN BUSTA PAGA 1 Il Consiglio di Stato, nella seduta del 12 febbraio 2015, ha dato il via libera al Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che regola le modalità con
Dettaglic.a. Responsabile Ufficio Ragioneria PROCEDURA CONTABILITA FINANZIARIA (vers. 10.27.00 o superiore) Istruzioni per l apertura del nuovo anno
c.a. Responsabile Ufficio Ragioneria OGGETTO: PROCEDURA CONTABILITA FINANZIARIA (vers. 10.27.00 o superiore) Istruzioni per l apertura del nuovo anno ATTENZIONE!!!!! Per procedere con la creazione degli
DettagliEconomia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (11 gennaio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) (a) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, Brasile e Germania, e due prodotti, farina
DettagliAldrovandi. Oggetto: I recenti provvedimenti che interessano i soggetti colpiti dal
Circolare n. 24 Marzo 2013 Oggetto: I recenti provvedimenti che interessano i soggetti colpiti dal sisma del maggio 2012 Con precedenti informative, alle quali si rinvia, avevamo dato conto della possibilità,
DettagliRegolamento di attribuzione del codice ISBN e di erogazione dei servizi dell Agenzia ISBN
Regolamento di attribuzione del codice ISBN e di erogazione dei servizi dell Agenzia ISBN Compilando l apposito form web di adesione il richiedente formula all Agenzia ISBN una proposta per l attribuzione
DettagliSTATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ
STATUTO PER IL SITO INTERNET DELL ENCJ Introduzione Il sito www.encj.net è il sito internet della Rete Europea dei Consigli di Giustizia (ENCJ). È stato stilato uno statuto redazionale al fine di regolare
DettagliAppunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing
Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso
DettagliPROMUOVERSI MEDIANTE INTERNET di Riccardo Polesel. 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15
Indice Introduzione pag. 9 Ringraziamenti» 13 1. Promuovere il vostro business: scrivere e gestire i contenuti online» 15 1. I contenuti curati, interessanti e utili aiutano il business» 15 2. Le aziende
DettagliASSOCIAZIONE DEGLI AMICI del CONSERVATORIO della SVIZZERA ITALIANA STATUTO
STATUTO Art. 1 COSTITUZIONE E FORMA GIURIDICA Sotto la denominazione Associazione degli Amici del Conservatorio della Svizzera Italiana è costituita un'associazione, con sede a Lugano, secondo l'art. 60
DettagliPROTOCOLLO RELATIVO ALLA CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI (CONVENZIONE DELLE ALPI) SULLA COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE
PROTOCOLLO RELATIVO ALLA CONVENZIONE PER LA PROTEZIONE DELLE ALPI (CONVENZIONE DELLE ALPI) SULLA COMPOSIZIONE DELLE CONTROVERSIE La Repubblica d Austria, la Repubblica Francese, la Repubblica Federale
DettagliIl Presidente del Consiglio dei Ministri
Direttiva del 28 settembre 2009 Indirizzi interpretativi ed applicativi in materia di destinazione delle spese per l acquisto di spazi pubblicitari da parte delle Amministrazioni dello Stato ai sensi dell
DettagliLEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO
LEGENDA DELLE OPERAZIONI DA COMPIERE PER L APERTURA DI UN CAMPO DI TIRO PRIVATO Come avevo preannunciato, vi elenco i passi da fare per aprire un campo di tiro privato tenendo conto delle vigenti leggi
DettagliSOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...
Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...
DettagliREGOLAMENTO PER L IMPIEGO E L EROGAZIONE DEL SOVRACANONE
REGOLAMENTO PER L IMPIEGO E L EROGAZIONE DEL SOVRACANONE Art. 1 Il Presente Regolamento provvede a disciplinare l'uso e l'erogazione delle somme attribuite al Consorzio dei Comuni della provincia di Udine
DettagliIL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA
IL CODICE UNICO DI PROGETTO (CUP) FAQ PER L AREA RICERCA A. CUP: QUANDO INIZIA, QUANDO FINISCE E COME 1) Quando si chiede il CUP? Il Soggetto responsabile (ovvero titolare) deve chiedere il codice dopo
DettagliCome nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva
Un giorno in SENATO Come nasce una legge: dalla presentazione all approvazione definitiva Presentazione L iter di una legge inizia con la presentazione, al Senato o alla Camera, di un progetto di legge;
DettagliPRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA IN CARNIA
PRODUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA IN CARNIA GENERALITA I problemi legati alla produzione di energia elettrica in Carnia trovano attualmente soluzione su due fronti: IDROELETTRICA DA BIOMASSA ENERGIA IDROELETTRICA
DettagliGuida ai Lasciti Testamentari. In questa guida trovi informazioni utili per redigere il testamento in piena libertà
Guida ai Lasciti Testamentari In questa guida trovi informazioni utili per redigere il testamento in piena libertà Glossario n Testamento Il testamento è un atto revocabile con il quale taluno dispone,
DettagliGuida Compilazione Piani di Studio on-line
Guida Compilazione Piani di Studio on-line SIA (Sistemi Informativi d Ateneo) Visualizzazione e presentazione piani di studio ordinamento 509 e 270 Università della Calabria (Unità organizzativa complessa-
DettagliSTATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI
STATUTO ASSOCIAZIONE GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo CAPO I - PRINCIPI FONDAMENTALI Art. 1 - L Associazione L Associazione GIOVANI BANCA di CREDITO COOPERATIVO Giuseppe Toniolo (GIOVANI
DettagliORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO PER LA EMISSIONE DEI PARERI SULLE PARCELLE PROFESSIONALI ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO PER LA EMISSIONE DEI PARERI
DettagliREGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE
REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEI DIRITTI DI PROPRIETA INTELLETTUALE (emanato con decreto rettorale 5 agosto 2011, n. 786) INDICE Articolo 1 (Ambito di applicazione) Articolo 2 (Titolarità dei diritti sull
DettagliLEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA
LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 3-01-1985 REGIONE CAMPANIA >. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
Dettaglivisto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,
IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell
DettagliCapo I disposizioni comuni. art. 1 contenuti e finalità. art. 2 struttura competente
Regolamento per la concessione e l erogazione dei contributi per la realizzazione di alloggi o residenze per studenti universitari, ai sensi della legge regionale 23 gennaio 2007, n. 1, art. 7, comma 18
DettagliPROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE. Programma Gestione Turni Manuale Utente versione 1.1
PROGRAMMA GESTIONE TURNI MANUALE UTENTE INDICE 1 PREMESSA 3 2 COMANDI COMUNI 3 3 SEDI 3 4 FESTIVITÀ 4 5 PERIODI TURNI 4 6 COD. TURNI 6 7 TURNI SPORTIVI 9 8 COD. EQUIPAGGI 9 9 DISPONIBILITÀ 10 10 INDISPONIBILITÀ
DettagliREGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL NETWORK AGENZIA PER L INNOVAZIONE Art. 1 Finalità 1. E costituito il Network-Agenzia per l Innovazione per accrescere professionalità e capacità di intervento degli
DettagliMOCA. Modulo Candidatura. http://www.federscacchi.it/moca. moca@federscacchi.it. [Manuale versione 1.0 marzo 2013]
MOCA Modulo Candidatura http://www.federscacchi.it/moca moca@federscacchi.it [Manuale versione 1.0 marzo 2013] 1/12 MOCA in breve MOCA è una funzionalità del sito web della FSI che permette di inserire
DettagliIl Ministro dello Sviluppo Economico. il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con
Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze MISURA E MODALITÀ DI VERSAMENTO DEL CONTRIBUTO DOVUTO DAI SOGGETTI OPERANTI NEL SETTORE POSTALE ALL AUTORITÀ
DettagliDirettiva Macchine2006/42/CE
PAG. 1 DI 5 REV. 00 SAVE DATA: 09/10/12 PRINT DATA: 10/10/12 Direttiva Macchine2006/42/CE Definizione di immissione sul mercato Indicazioni tratte da Guida all applicazione della direttiva macchine 2006/42/CE
DettagliRinvio obbligo assicurazione R.C. Professionale
Rinvio obbligo assicurazione R.C. Professionale Il 4 agosto 2012 il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto di riforma degli ordinamenti professionali. Concessa una proroga di 12 mesi (quindi agosto
DettagliMODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUALIFICA DI PMI
MODELLO DI DICHIARAZIONE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA QUALIFICA DI PMI Nome o ragione sociale Indirizzo della sede legale... Indirizzo della sede operativa... N. di registro o di partita IVA ( 1 )... Nome
DettagliDebiti scolastici e finanziamenti
Debiti scolastici e finanziamenti La questione dei finanziamenti per lo svolgimento degli interventi di recupero del debito scolastico è decisiva per la riuscita di tutta l iniziativa. Ma un intervento
DettagliNAVIGAZIONE DEL SI-ERC: UTENTE PROGETTISTA
3 NAVIGAZIONE DEL SI-ERC: UTENTE PROGETTISTA Collegandosi al sito, si accede alla Home Page del SI-ERC che si presenta come illustrato di seguito. L utente progettista, analogamente agli altri utenti,
DettagliAMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI
AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE DI SIENA REGOLAMENTO RECANTE NORME SUGLI INCARICHI AI DIPENDENTI PROVINCIALI approvato con deliberazione G.P. n. 188 del 25.7.2001 modificato con deliberazione G.P. n. 83 del
DettagliAccordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti
Accordo per l informazione e la consultazione a livello sovranazionale dei dipendenti * del gruppo Deutsche Bank nell Unione Europea Commissione interna Euro Deutsche Bank Premessa In considerazione dello
DettagliGLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA
VOLUME 1 CAPITOLO 0 MODULO D LE VENTI REGIONI ITALIANE GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA 1. Parole per capire A. Conosci già queste parole? Scrivi il loro significato o fai un disegno: Terra... territorio...
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliPOSTA ELETTRONICA CERTIFICATA
POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA White paper Lorenzo Braidi SOMMARIO Premessa...2 Gli attori...2...2 Mittente e destinatario...3 Il servizio...3 Processo standard...4 Processo a gestore unico...4 Eccezioni...4
DettagliRISOLUZIONE N. 102/E
RISOLUZIONE N. 102/E Roma, 26 novembre 2012 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ART. 11, legge 27 luglio 2000 n. 212 FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA BANCA Regime fiscale
DettagliVERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE
COMUNE DI SAN VITO DI FAGAGNA Comun di San Vit di Fèagne Provincia di Udine VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE ANNO 2015 N 00070 del Reg. Delibere Copia per pubblicazione OGGETTO: ADESIONE
DettagliATTO COSTITUTIVO E STATUTO. Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO
ATTO COSTITUTIVO E STATUTO Oggi, 7 dicembre 2009, a seguito delle vigenti disposizioni di legge viene rinnovato l atto costitutivo del GRUPPO FOTOGRAFICO IDEAVISIVA con sede a Campi Bisenzio. Il Gruppo
DettagliL investimento immobiliare delle Casse e degli Enti di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno
L investimento immobiliare delle Casse e degli di Previdenza privatizzati: cosa è cambiato nell ultimo anno Pubblicato su Il Settimanale di Quotidiano Immobiliare del 27/04/2013 n. 19 Introduzione Dopo
DettagliLEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO
LEGGE REGIONALE N. 27 DEL 08-09-1999 REGIONE BASILICATA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI REGIONALI A SOSTEGNO DEGLI INTERVENTI DI BONIFICA DA AMIANTO Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE BASILICATA N.
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliCapitolo 4.2. Analisi tecnica: Fibonacci
1 Capitolo 4.2 Analisi tecnica: Fibonacci 0 Contenuti ANALISI TECNICA: FIBONACCI L analisi di Fibonacci mira a identificare i potenziali livelli di supporto e di resistenza futuri basati sui trend dei
Dettagli4.06 Stato al 1 gennaio 2013
4.06 Stato al 1 gennaio 2013 Procedura nell AI Comunicazione 1 Le persone che chiedono l intervento dell AI nell ambito del rilevamento tempestivo possono inoltrare una comunicazione all ufficio AI del
DettagliLa mediazione sociale di comunità
La mediazione sociale di comunità Percorso di formazione destinato agli operatori e alle operatrici del numero verde contro la tratta della Provincia di Milano Elvio Raffaello Martini Agosto 2008 MartiniAssociati
DettagliCapitolo II. La forma del valore. 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore.
Capitolo II La forma del valore 7. La duplice forma in cui si presenta la merce: naturale e di valore. I beni nascono come valori d uso: nel loro divenire merci acquisiscono anche un valore (di scambio).
DettagliIn questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo.
In questa lezione abbiamo ricevuto in studio il Dott. Augusto Bellon, Dirigente Scolastico presso il Consolato Generale d Italia a São Paulo. Vi consiglio di seguire l intervista senza le didascalie 1
DettagliSCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N
SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di
DettagliREGIONE MARCHE GIUNTA REGIONALE
DELIBERAZIONE DELLA 2 L. 196/97 Art. 17. Approvazione del Regolamento istitutivo del Dispositivo di accreditamento delle strutture formative della Regione Marche (DAFORM). LA VISTO il documento istruttorio
DettagliUNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI
UNA RIFORMA STRUTTURALE CHE CAMBIA LE REGOLE PER LE PENSIONI Il decreto Salva Italia (Decreto Legge n. 201 del 6 dicembre 2011) ha terminato il suo percorso con il voto di fiducia al Senato, quindi l art.
DettagliUdine, 26 gennaio 2014 Alessandro Manzano info@apecarnica.it
Udine, 26 gennaio 2014 Alessandro Manzano info@apecarnica.it COME E NATA LA NOSTRA ASSOCIAZIONE DA ALCUNI ANNI CI SI INCONTRAVA TRA DI NOI PER PARLARE DI API ANCHE CON AMICI DI OLTRE CONFINE E ANCHE NOI
DettagliRapporto annuale 2014
Rapporto annuale 214 PROFEZIONAMENTO DEI MAESTRI CONDUCENTI Perfezionamento dei maestri conducenti 214 Fatti e cifre Alla fine di dicembre 214, per molti maestri conducenti è scaduto il secondo anno del
DettagliCalcolo del Valore Attuale Netto (VAN)
Calcolo del Valore Attuale Netto (VAN) Il calcolo del valore attuale netto (VAN) serve per determinare la redditività di un investimento. Si tratta di utilizzare un procedimento che può consentirci di
DettagliReport di valutazione studiolegalebraggio.it
Roma, li 15/01/2013 Report di valutazione studiolegalebraggio.it Il presente documento è redatto allo scopo di mostrare e analizzare le performance del sito web a due mesi e mezzo dalla pubblicazione online,
Dettagli730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento
730, Unico 2013 e Studi di settore Pillole di aggiornamento N. 30 05.07.2013 Liquidazione di srl e presentazione di Unico Categoria: Sottocategoria: Scadenze Nelle società di capitali la fase di è un procedimento
DettagliMinistero delle Attività Produttive
Ministero delle Attività Produttive DIREZIONE GENERALE PER IL COORDINAMENTO DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE COMMISSIONE PER LA DETERMINAZIONE DELLA DIMENSIONE AZIENDALE AI FINI DELLA CONCESSIONE DI AIUTI
DettagliRegolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica. Il Consiglio D Istituto
Regolamento per l utilizzo temporaneo della Palestra scolastica Il Consiglio D Istituto Visto l art.50 del Decreto n 44 del 1/2 2001 che attribuisce all Istituzione scolastica la facoltà di concedere a
DettagliProgetto Istanze On Line
2009 Progetto Istanze On Line 20 marzo 2009 INDICE 1 INTRODUZIONE ALL USO DELLA GUIDA...3 1.1 SIMBOLI USATI E DESCRIZIONI...3 2 GESTIONE DELL UTENZA...4 2.1 COS È E A CHI È RIVOLTO...4 2.2 NORMATIVA DI
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliIL FONDO OGGI E DOMANI
IL FONDO OGGI E DOMANI Lo schema di gestione che ha caratterizzato il Fondo fin dalla sua origine nel 1986 prevede un unico impiego delle risorse su una linea assicurativa gestita con contabilità a costi
DettagliUniversità per Stranieri di Siena Livello A2
Unità 6 Ricerca del lavoro CHIAVI In questa unità imparerai: a leggere un testo informativo su un servizio per il lavoro offerto dalla Provincia di Firenze nuove parole del campo del lavoro l uso dei pronomi
DettagliFILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR
FILIPPO MARIA CAILOTTO SOLDI DAGLI SPONSOR Strategie di Marketing e Segreti per Negoziare con Successo le Sponsorizzazioni per i Tuoi Eventi 2 Titolo SOLDI DAGLI SPONSOR Autore Filippo Maria Cailotto Editore
DettagliSTATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA
STATUTO DELLA FONDAZIONE R.E TE. IMPRESE ITALIA Articolo 1. Denominazione e sede. Su iniziativa dell Associazione R.E TE. Imprese Italia è costituita la Fondazione R.E TE. Imprese Italia, con sede in Roma.
DettagliASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO
ASSOCIAZIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI TREVISO REGOLAMENTO DELLE COMMISSIONI DI STUDIO SULLE MATERIE OGGETTO DELLA PROFESSIONE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI
DettagliMinistero dell Interno
ALLEGATO ALLA CIRCOLARE - FL 7/2012 LINEE GUIDA PER L ISCRIZIONE DEI REVISORI DEI CONTI DEGLI ENTI LOCALI nell elenco, di cui al Decreto del Ministro dell Interno 15 febbraio 2012, n. 23, recante il Regolamento
DettagliPROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO
ALLEGATO A ALLA DELIBERAZIONE N. DEL PROTOCOLLO D INTESA per la gestione e la valorizzazione dei magazzini idraulici di A.I.PO nel circondario idraulico di ROVIGO PROTOCOLLO DI INTESA tra l'agenzia Interregionale
DettagliWORD (livello avanzato): Struttura di un Documento Complesso. Struttura di un Documento Complesso
Parte 5 Adv WORD (livello avanzato): Struttura di un Documento Complesso 1 di 30 Struttura di un Documento Complesso La realizzazione di un libro, di un documento tecnico o scientifico complesso, presenta
DettagliIl modello generale di commercio internazionale
Capitolo 6 Il modello generale di commercio internazionale [a.a. 2013/14] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 6-1 Struttura della presentazione Domanda e
DettagliRiforma "Specialista del commercio al dettaglio" Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al
Specialista del commercio al Riforma "Specialista del commercio al " Direttive concernenti lo svolgimento di esami modulari per candidati specialisti del commercio al (La designazione di persone o gruppi
DettagliProposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti
Proposte per l Assemblea ordinaria degli Azionisti Assemblea ordinaria di Fiera Milano SpA convocata in Rho (MI), presso l Auditorium del Centro Servizi del nuovo Quartiere Fieristico, Strada Statale del
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliSTATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE
STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE COMUNALE Approvato con deliberazione C.C. n. 11 del 24 febbraio 2005 e modificato con deliberazione C.C. n. 55 del 20 dicembre 2006 STATUTO DELLA CONSULTA GIOVANILE DEL
DettagliServizio INFORMATIVA 730
SEAC S.p.A. - 38100 TRENTO - Via Solteri, 74 Internet: www.seac.it - E-mail: info@seac.it Tel. 0461/805111 - Fax 0461/805161 Servizio INFORMATIVA 730 14 MARZO 2008 Informativa n. 25 QUADRO C: MODALITÀ
Dettaglicondivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO.
condivivere DA SOLO PUOI CRESCERE NEL MERCATO. INSIEME, PUOI CAMBIARLO. condivivere OGNI VOLTA CHE SI CREA UNO SCENARIO DIVERSO NASCE L ESIGENZA DI UNA REAZIONE DIFFERENTE. Le evoluzioni degli ultimi anni
DettagliMemorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno
Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno I. Relazione Il contesto comune Le città alpine sono di fondamentale
DettagliLa verità sulle immissioni in ruolo del Ministro Moratti
La verità sulle immissioni in ruolo del Ministro Moratti Il Ministro ha ripetutamente affermato di: avere effettuato oltre 150.000 immissioni in ruolo nella scuola avere provveduto ad un numero di assunzioni
DettagliCittà di Gardone Val Trompia. CRITERI PER L UTILIZZO DEI LOCALI POLIFUNZIONALI PRESSO I CAPANNONCINI PARCO DEL MELLA Via Grazioli n 23
Città di Gardone Val Trompia CRITERI PER L UTILIZZO DEI LOCALI POLIFUNZIONALI PRESSO I CAPANNONCINI PARCO DEL MELLA Via Grazioli n 23 Documento approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n.151 del
DettagliLA FORMULA. TERZA PARTE: DOVE TROVARLI Indirizzi e recapiti per viaggiare sicuri. I QUADERNI SI ARTICOLANO IN TRE PARTI:
LA FORMULA PROFILO EDITORIALE: La collana de I Quaderni della Comunicazione nasce come una guida mensile rivolta alle Aziende per aiutarle a orientarsi nei diversi meandri della comunicazione commerciale.
DettagliNUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA
NUOVA CULTURA DELLA SICUREZZA, DUE GRANDI VERITA Non si è raggiunto l obiettivo! E necessario inaugurare un grande cantiere fatto di: Cultura della sicurezza Tecnologia della sicurezza Prevenzione Controlli
DettagliOsservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO. I risultati del comparto siderurgico. Apparecchi meccanici. Macchine elettriche
Osservatorio24 def 27-02-2008 12:49 Pagina 7 Osservatorio 2. L INDUSTRIA METALMECCANICA E IL COMPARTO SIDERURGICO 2.1 La produzione industriale e i prezzi alla produzione Nel 2007 la produzione industriale
DettagliPiaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa
Piaggio & C. S.p.A. Relazione Illustrativa Autorizzazione all acquisto e disposizione di azioni proprie, ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del codice civile, nonché dell art.
DettagliCon riferimento all oggetto ed a riscontro delle richieste di chiarimenti pervenute a questa Società si osserva quanto segue.
Torino, lì 21 ottobre 2013 Ai soggetti interessati Prot. n. 10250 Oggetto: Procedura aperta per l affidamento della progettazione esecutiva e della realizzazione di tutti i lavori e forniture necessari
DettagliAREA SETTORE AFFARI GENERALI ISTITUZIONALI E LEGALI SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO E-GOVERNMENT
AREA SETTORE AFFARI GENERALI ISTITUZIONALI E LEGALI SERVIZIO SISTEMA INFORMATIVO E-GOVERNMENT DETERMINAZIONE N. 005047 del 27/06/2012 prot. n. 2012/005047 C.U.P.: J69E12000650003 Oggetto: SERVIZI DI TELEFONIA
Dettagli