Barriere paramassi e reti in aderenza Normative di riferimento, approcci progettuali, esperienze

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Barriere paramassi e reti in aderenza Normative di riferimento, approcci progettuali, esperienze"

Transcript

1 Barriere paramassi e reti in aderenza Normative di riferimento, approcci progettuali, esperienze Stefano Cardinali Ufficio Tecnico Officine Maccaferri Italia

2 SOLUZIONI Interventi in prossimità dell area di distacco Interventi distanti dall area di distacco

3 MORFOLOGIA DEL PENDIO B) Pendio inclinato con alcuni tratti verticali A) Pendio regolare D) Situazione intermedia/ complessa C) Parete verticale o pseudo-verticale La soluzione migliore dipende dalla mofologia Da una prima valutazione, le soluzioni migliori sono: A) Barriera paramassi o rilevato B) Reti sulla scarpata prosima alla strada e barriera sulla cresta superiore C) Reti D) Barriere alla base del pendio

4 Le barriere paramassi

5 BARRIERE PARAMASSI Struttura di intercettazione (rete) Struttura di supporto (montanti) Componenti di connessione (funi, morsetti, grilli...) Dissipatori di energia Fondazioni (NOTA: non sono parte del kit ETAG)

6 European Organisation for Technical Approvals ETAG 027 GUIDELINE FOR EUROPEAN TECHNICAL APPROVAL OF FALLING ROCK PROTECTION KITS Definisce le prescrizioni per effettuare i test in scala reale 2. Definiscono i controlli da effettuare sulla produzione e sui materiali ETA (European Technical Approval) & Marchio CE

7 ETAG 027 Test site in Fonzaso (BL)

8 ETAG 027 Le prove in campo sono condotte su una barriera con tre moduli allineati, ragione per cui i tre moduli sono la lunghezza minima suggerita per la barriera. Configurazione del Crash test sulla barriera Montante laterale i/2 Montante laterale Vista frontale h N /2 h N post interax =i Montante intermedio Montante intermedio Vista in pianta

9 ETAG Altezza nominale della barriera (pre-impatto) Altezza residua (post-impatto)

10 MEL = Maximum Energy Level La barriera deve trattenere un masso col suo massimo livello energetico (100 %) L altezza residua della struttura di intercettazione dopo l impatto indica il livello qualitativo (CATEGORIA) della barriera SEL = Service Energy Level (1/3 MEL) La barriera deve trattenere senza subire gravi danni due impatti successivi di un masso con livello energetico pari ad 1/3 MEL L altezza residua dopo il primo impatto deve essere maggiore del 70 % Nel secondo impatto la barriera deve solo trattenere il blocco ETAG 027

11 ETA & marchio CE processo di certificazione Barriere Energia ETA Marchio CE RB 100 UAF 100 kj * RMC 050 ICAT/2 500 kj * RB kj RB kj RB kj RMC 200/A 2000 kj ROC 200/ kj ** RMC 300/A 3000 kj RMC 500/A 5000 kj RMC 850/A 8600 kj * senza controventi di monte ** testata con altezza nominale pari a 5 m

12 ETA e certificato CE

13 DOP

14 RB 100 UAF

15 Genova (2016) Esperienze

16 Esperienze PELOPONNISOS HIGHWAY (2017)

17 RMC 850/A

18 RMC 850/A Test MEL Velocità impatto = m/s Energia cinetica = 8644 kj Altezza nominale = 6.75 m Altezza residua = 3.89 m (58% hn) Blocco usato per il test MEL 18,815 kg

19 Foglianise (BN) Esperienze

20 Fattori che influenzano le prestazioni Fattori che influiscono sulle prestazioni della barriera: POSIZONE DELL IMPATTO In realtà le probabilità che il masso possa impattare la campata in posizione centrale sono molto basse

21 Fattori che influenzano le prestazioni 3,000 kj Bolzano (Ita) Elevato stress Elevato stress Ridotto stress h Se le fondazioni non sono disposte sullo stesso livello, lo stress della barriera risulta essere elevato e la resistenza della struttura diminuisce

22 Fattori che influenzano le prestazioni Se la barriera non ha un andamento rettilineo in pianta. l altezza residua potrebbe essere inferiore e l allungamento potrebbe essere maggiore 2,000 kj Bolzano (Ita) i montanti potrebbero essere soggetti ad un momento rotazionale verso monte 2,000 kj Trento (Ita)

23 Fattori che influenzano le prestazioni Variazione della forze di compressione alla base del montante in funzione dell inclinazione dei controventi di monte Compressione Compressione Standard : OK Corretta posizione degli ancoraggi di monte Compressione inferiore: NO leggermente maggiore: OK

24 Fattori che influenzano le prestazioni Torsione dello schermo di intercettazione MONTE VALLE

25 Fattori che influenzano le prestazioni Esempi di posizionamento di barriere sul pendio SI Controventro di valle necessario 104 NO 102 SI

26 Fattori che influenzano le prestazioni Montante condiviso Soluzione per tratte con variazioni significative di allineamento VISTA FRONTALE DA VALLE

27 Fattori che influenzano le prestazioni Lunghezza delle barriere SI 180 m MEGLIO! 80 m 50 m 70 m SI! 30 m NO 10 m A volte è necessario!

28 Fattori che influenzano le prestazioni Sovrapposizione tra tratte contigue O V La sovrapoosizione dipende principalmente dalla distanza tra le due tratte: O V = 1/2 campata + d tan d = 15 per peniddi regolari, blocchi arrotondati = 35 per pendii irregolari, blocchi tabulari 1/2 post spacing

29 Progettazione PROGETTAZIONE I crash test sulla barriera sono delle prove indicative perché sono sviluppate in particolari condizioni. Non è dunque descritto il comportamento della barriera in tutte le condizioni. IL PROGETTO E QUINDI BASATO SU UN APPROCCIO STATISTICO

30 Progettazione SIMULAZIONI DI CADUTA MASSI LE SIMULAZIONI VENGONO REALIZZATE CON DEI SOTWARE NUMERICI I quesiti da porsi sono: Topographic section with the rock trajectories Qual è la miglior posizione della barriera? Qual è la distribuzione statistica della velocità e dell altezza di impatto in quel punto?

31 Progettazione POSIZIONAMENTO SUOLO MURO SUOLO MASSO SUOLO STRADA Dovrebbe essere scelta la morfologia più favorevole: Le barriere sono meno efficaci quando realizzate in fossati oppure alla base di pendii rocciosi verticali. Le barriere paramassi dovranno essere installate a più di 10 m da strade e infrastrutture.

32 Progettazione SCELTA DELLA BARRIERA Dalle simulazioni si definiscono VELOCITA E ALTEZZA delle traiettorie CUMULATIVE PROBABILISTIC CURVE 100% 95% Posizione della barriera 0% velocità v 95

33 DIMENSIONAMENTO DELLA BARRIERA PARAMASSI IN ACCORDO ALLA NORMA UNI UNI : Gennaio 2012 Opere di difesa dalla caduta massi Parte 4: Progetto definitivo ed esecutivo

34 Energia di progetto (UNI : 2012): L Energia sollecitante di progetto (Esd) è definita con la formulazione classica dell energia cinetica, moltiplicata per un fattore di sicurezza ( E): Esd >= (½ m d v d 2 ) R R = fattore di sicurezza legato al rischio per la vita umana: = 1.00 modeste conseguenze economiche e danni facilmenti riparabili = 1.05 rilevanti conseguenze economiche, ma danni facilmente riparabili = 1.10 rilevanti conseguenze economiche e danni difficilmente riparabili = 1.20 rilevanti conseguenze economiche ed estesi danni non riparabili = altro valore, derivante da analisi di rischio ad hoc scuola

35 Massa Blocco (UNI : 2012): La massa del blocco di progetto (md) è definita come il prodotto del volume del blocco di progetto (Volb) per il peso specifico della roccia ( ), moltiplicato per un coefficiente di sicurezza ( M): m d = (Vol b M = (Vol b ) ( VolF1 ) 3 = fattore di sicurezza legato alla valutazione della massa 3 3 per unità di volume della roccia = 1.00 (generalmente) 2 1 VolF1 = fattore di sicurezza legato alla precisione del rilievo del volume del blocco di progetto: = 1.02 per rilievi accurati della parete (fotogrammetria, rilievi geomeccanici, ecc.) = 1.10 in assenza di rilievi legati al progetto.

36 Velocità (UNI : 2012): La velocità di progetto dei blocchi (vd) è definita come la velocità in corrispondenza del punto di impatto con l opera corrispondente al frattile del 95% delle velocità calcolate (vt) moltiplicata per il coefficiente di sicurezza ( F): v d = v 95 F = V 95 ( Tr Dp ) Tr = fattore di sicurezza che dipende dall affidabilità delle simulazioni: = 1.02 se il coeff. di restituzione è definito con back analysis = 1.10 se il coeff. di restituzione è derivante dalle sole info bibliografiche Dp = fattore di sicurezza dovuto alla precisione del rilievo topografico: = 1.02 se il pendio è discretizzato mediante un buon rilievo topografico = 1.10 se il pendio è discretizzato con mediabassa precisione

37 Livello energetico di progetto (UNI ETAG) Il progetto di una barriera allo Stato limite ultimo significa riferire il progetto al MEL (Maximum Energy Level dei crash test) - Deve essere utilizzata la capacità massima della barriera - Si prevedono impatti singoli - Sono possibili e convenienti frequenti ispezioni e lavori di manutenzioni in sito - Esistono problemi di costi Il progetto della barriera allo Stato limite di servizio significa riferire il progetto al SEL (Service Energy Level = 1/3 MEL) PER IMPATTI MULTIPLI - Non sono ammessi danni significativi alla barriera - Si prevedono impatti multipli dei massi - Sono difficili da fare frequenti ispezioni e lavori di manutenzione in sito - Non ci sono problemi di costo

38 Verifica dell Energia (UNI ) L Energia sollecitante di progetto (Esd) deve risultare minore dell energia dissipabile dalla barriera fattorizzata per un fattore di sicurezza ( E): Esd < Ebarriera / E E = fattore di sicurezza legato al livello energetico di progetto scelto: = 1.00 nel caso di approccio al SEL = 1.20 nel caso di approccio al MEL Nota Bene: Se per motivi morfologici è necessario installare una barriera con meno di 3 campate: = 1.00 nel caso di approccio al SEL = 1.20 nel caso di approccio al MEL, e ricorrere a 2 stendimenti paralleli = 2.00 nel caso di approccio al MEL

39 Verifica dell altezza di intercettazione f min h TOT Valutazione dell altezza della barriera h TOT h d + f min dove: h d h 95 + R b b h TOT altezza nominale della barriera in accordo con ETAG 027 h d altezza di progetto delle traiettorie f min franco di sicurezza, zona che non deve essere impattata (min. 50 cm) h 95 altezza derivante dalle simulazioni di caduta massi al 95 percentile R b raggio medio del blocco b coefficiente di sicurezza sul raggio del blocco, generalmente 1.5

40 Verifica della deformazione (UNI ) Valutazione della deformazione della barriera d Arresto d barriera d d = coefficiente di sicurezza sulla deformazione della barriera: = 1.30 se è stato utilizzato l approccio al MEL = 1.50 con l approccio al MEL e le campate di estremità sono comprese nell area delle possibili traiettorie OPPURE la barriera ha meno di 3 campate = 1.00 se è stato utilizzato l approccio al SEL

41 Barriere installate vicino alle infrastrutture da proteggere Performance

42 Progettazione delle fondazioni Le forze agenti sulle funi principali del kit sono misurate durante l impatto per mezzo di celle di carico installate direttamente sulle fondazioni e/o sulle stesse funi principali

43 Progettazione delle fondazioni

44 Le fondazioni delle barriere dovrebbero essere progettate considerando le forze misurate durante il test MEL, anche se la barriera è stata progettatata allo Stato Limite di Servizio (SEL) Progettazione delle fondazioni

45 C.I.T. ancoraggi in doppia fune spiroidale

46 Esperienze 11 Maggio 2010 Un blocco di roccia di circa 8 m 3 (2.3 x 1.75 x 2.0 m) invade la carreggiata Nord dell Autostrada A3 (SA-RC) al km

47 Esperienze Nicchia di distacco Nicchia di distacco Massi nelle adiacenze di abitazione confinante con le pertinenze autostradali

48 Esperienze Nicchia di distacco (Località Piani di Bova) Volume interessato dal crollo: circa 1200 m 3

49 Esperienze Accumulo detritico a valle della nicchia. Solo pochi massi hanno continuato la corsa verso l autostrada. Il detrito è in condizioni di relativo equilibrio e solo nel tempo subirà assestamenti.

50 Esperienze Soluzione: 1) Rivestimento semplice con pannelli in fune sulla nicchia di distacco, finalizzato a rallentare la caduta di una grande massa. 2) Strutture di difesa temporanea in Autostrada: posizionamento container + riempimento di in terra 3) Doppio allineamento di barriere paramassi: 1 a di sacrificio, 2 a di arresto.

51 I crolli di inizio 2011 gennaio/febbraio 2011 Panorama della vasta superficie di crollo e dettagli. Sul detrito si osservano lembi di pannelli di rete in fune strappati. Esperienze

52 I crolli di inizio 2011 gennaio/febbraio 2011 Esperienze

53 I crolli di inizio 2011 gennaio/febbraio 2011 Esperienze Massi inviluppati nei pannelli di rete in fune HEA

54 I crolli di inizio 2011 gennaio/febbraio 2011 Esperienze Stato della barriera paramassi superiore. Quasi tutti i sistemi di dissipazione sono stati sollecitati

55 I crolli di inizio 2011 gennaio/febbraio 2011 Montante divelto dall impatto di molteplici massi, per un volume totale stimato in m 3 Il montante è lungo circa 6.5 m Esperienze

56 Esperienze Secondo crollo Impatti multipli sulla barriera

57 Esperienze La barriera di valle, nonostante l impatto di un grande masso, richiede bassissima manutenzione

58 La piastra di base è sprofondata nel terreno a causa dell elevata compressione Esperienze

59 Esperienze Sprofondamento della piastra di base (circa 0,3 m) e flessione delle barre di ancoraggio

60 MANUTENZIONE Manutenzione La Barriera impattata La Barriera da 5000 kj è stata impattata da un masso di circa 1,5 m 3, per cui è stato richiesto un intervento di manutenzione. Particolare degli elementi dissipatori La barriera impattata, Pietracamela (TE), ott archivio fotografico Officine Maccaferri S.p.a-

61 Manutenzione La Barriera a seguito di manutenzione La particolare struttura della Barriera OM CTR 50/07/A ha consentito un intervento di manutenzione rapido ed economico: solo 4 dissipatori solo 2 controventi sono stati sostituiti

62 Principali proprietà delle reti Peso Il lavoro delle reti Deformazione e resistenza della rete (resistenza a trazione) Deformazione e resistenza perpendicolare al piano della rete (resistenza a punzonamento) La UNI 11437:2012 è una pietra miliare. Impone nuovi passi al progettista: Confronto sulla base di prove omogenee è possibile La deformabilità della rete non è trascurabile (la più alta resistenza è trascurabile se la deformabilità è troppo elevata) Inizio della progettazione A stiff mesh minimizes the bulging!!!

63 Il lavoro delle reti Resistenza a trazione Sono ammesse due procedure 1) Con contrazione laterale impedita (tutti i tipi di rete) 2) Con contrazione laterale libera (reti in filo)

64 La ricerca OM La prova fornisce indicazioni sul comportamento delle reti nelle più frequenti situazioni e consente il giusto approccio al calcolo delle reti chiodate.

65 La ricerca OM La prova fornisce indicazioni sul comportamento delle reti nelle più frequenti situazioni e consente il giusto approccio al calcolo delle reti chiodate.

66 La ricerca OM La prova fornisce indicazioni sul comportamento delle reti nelle più frequenti situazioni e consente il giusto approccio al calcolo delle reti chiodate.

67 Prova di punzonamento Il lavoro delle reti Punch force Displacement Assestamento del tessuto Resistenza del tessuto UNI richiede il grafico forza VS deformazione che tipicamente è diviso in due tratti

68 Disposizioni vigenti a livello Nazionale D.M. 14 Gennaio 2008 (NTC 2008) Reti metalliche per il rivestimento e la protezione di pendii e/o versanti in roccia si configurano come prodotti di tipo C) ai sensi dell art. 11 delle NTC 2008, e rientrano quindi tra quei prodotti e sistemi costruttivi per i quali non esiste una Norma Armonizzata, che descriva i requisiti e le procedure per l ottenimento della marcatura CE e neppure sussiste una procedura di qualifica direttamente descritta all interno delle NTC I prodotti ad uso strutturale devono essere corredati da: marcatura CE, tramite procedura europea di ETA (Valutazione Tecnica Europea) oppure in alternativa CERTIFICAZIONE PER PRODOTTI TIPO C) Certificato di Idoneità Tecnica (CIT) emesso dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei LL.PP. sulla base di specifiche Linee Guida

69 Disposizioni vigenti a livello Nazionale

70 Disposizioni vigenti a livello Nazionale OBBLIGHI DEL PRODUTTORE I produttori sono obbligati a qualificare i propri materiali ed esibire una Dichiarazione di prestazione (DOP) e il relativo Certificato CE, rilasciate sulla base di un ETA, oppure il Certificato di Idoneità Tecnica rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale. OBBLIGHI DELLA D.L. E onere del direttore dei lavori, in fase di accettazione in cantiere, la verifica della prescritta documentazione di qualificazione; in particolare non potranno essere impiegati nelle opere prodotti non corredati della documentazione relativa alla qualificazione dei materiali

71 Disposizioni vigenti a livello Nazionale

72 SOLUZIONI Interventi corticali con reti metalliche Rivestimento corticale Rafforzamento corticale 72

73 Progettazione interventi con reti metalliche MACRO 2 MACRO 1

74 LA RETE A DOPPIA TORSIONE Tipologie di Rete e Applicazioni Rete esagonale a Doppia Torsione del tipo 8x10 rivestita in: - Galmac (Zn+5%Al) - Galmac + PVC Caduta di piccoli blocchi ( < 30 cm); Colate di detriti di piccola entità; Erosione localizzata.

75 Esperienze

76 Esperienze

77 Reti chiodate: pratica Reticoli in fune Contour stress on the mesh with nail Il reticolo in fune determina i seguenti vantaggi: Riduce la deformazione della membrana. Riduce lo stress in corrispondenza della piastra La fune coopera bene se intessuta nella rete. Steelgrid risolve il problema

78 Tipologie di Rete e Applicazioni STEELGRID HR Rete DT con funi in acciaio verticali distanziate tra loro di 30 cm, 50 cm o 100 cm Resistenza a trazione > 170 kn/m Controllo della caduta di blocchi di dimensioni significativi (vol. 1.0 m 3 ) e di detriti.

79 Quebec, Canada Protezione di un generatore a Dam Manic 2 Esperienze

80 Esperienze Montelapiano (CH) Steelgrid HR30

81 Esperienze SR 45 Verres (Valle D Aosta) Steelgrid HR50

82 Esperienze SR 45 Verres (Valle D Aosta) Steelgrid HR50

83 Esperienze Frauenberg (Germany) Steelgrid HR30

84 Esperienze Frauenberg (Germany) Steelgrid HR30

85 Esperienze Frauenberg (Germany) Steelgrid HR30

86 Tipologie di Rete e Applicazioni Steelgrid HR PVC (30, 50, 100)

87 Esperienze

88 Esperienze

89 Tipologie di Rete e Applicazioni Pannello in funi legate con uno speciale nodo. Diametri più frequenti di 8 e 10 mm. Maglie romboidali 250x250 mm, 300x300 mm e 400x400 mm IL PANNELLO HEA Caduta di grandi blocchi (dell'ordine di metri cubi)

90 Tipologie di Rete e Applicazioni Prova di sfilamento Prova di strappo 10,3 kn 24,4 kn Le perfomance del pannello in fune HEA sno strettamente legate al comportamento del nodo

91 Esperienze

92 GRAZIE PER L ATTENZIONE Stefano Cardinali Ufficio Tecnico Officine Maccaferri Italia s.cardinali@it.maccaferri.com Tel

18/04/2013. Dettagli costruttivi di barriere ad alto assorbimento di energia. Anelli d acciaio formanti la rete. Montante in acciaio

18/04/2013. Dettagli costruttivi di barriere ad alto assorbimento di energia. Anelli d acciaio formanti la rete. Montante in acciaio Barriere paramassi sono realizzate con pannelli di rete in fune o ad anelli sostenute da montanti, funi di controvento e ancoraggi di fondazione. Si tratta di dispositivi in grado di fermare massi con

Dettagli

Qualificazione ai sensi delle norme vigenti: Test su prodotti e relative certificazioni

Qualificazione ai sensi delle norme vigenti: Test su prodotti e relative certificazioni Seminario RISCHIO IDROGEOLOGICO: APPROFONDIMENTO SU OPERE DI PROTEZIONE E SISTEMI PER IL CONSOLIDAMENTO DI VERSANTI INSTABILI Qualificazione ai sensi delle norme vigenti: Test su prodotti e relative certificazioni

Dettagli

NORMATIVE EUROPEE RIFERITE ALLE PROBLEMATICHE DI CONSOLIDAMENTO E PROTEZIONE DALLA CADUTA MASSI RELATORE: ING. GABRIELE MALVISI

NORMATIVE EUROPEE RIFERITE ALLE PROBLEMATICHE DI CONSOLIDAMENTO E PROTEZIONE DALLA CADUTA MASSI RELATORE: ING. GABRIELE MALVISI SEMINARIO METODOLOGIE INGEGNERISTICHE DI FRONTIERA PER L ANALISI E LA PREVENZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO SEDE : CONFINDUSTRIA FIRENZE VIA VALFONDA 9, FIRENZE LUNEDI 10 LUGLIO 2017 NORMATIVE EUROPEE

Dettagli

Consorzio Forestale Alta Valle Susa Oulx (TO) 1 / 9

Consorzio Forestale Alta Valle Susa Oulx (TO) 1 / 9 INDICE A) MANUALE D USO PAG. 2 B) MANUALE DI MANUTENZIONE pag. 6 C) INTERVENTI DI MANUTENZIONE pag. 8 1 / 9 A) Manuale d uso Collocazione geografica Gli interventi sono situati in frazione Cels nel Comune

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEFINITIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEFINITIVO Comune di Colzate Provincia di Bergamo COMPUTO METRICO ESTIMATIVO DEFINITIVO OGGETTO: Valorizzazione e miglioramento dell accessibilità della strada comunale da Colzate a Bondo COMMITTENTE: Comune di Colzate

Dettagli

LA SOLUZIONE ECONOMICA ALLA CADUTA MASSI

LA SOLUZIONE ECONOMICA ALLA CADUTA MASSI Barriere di protezione paramassi GBE (100-3000 kj) LA SOLUZIONE ECONOMICA ALLA CADUTA MASSI PER IL BENE PIÚ PREZIOSO NELLA VITA: LA NOSTRA Höllental, Germania: Ispezione della barriera GBE, 2015. SICUREZZA.

Dettagli

MODELLAZIONE NUMERICA AVANZATA PER LA PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DI DIFESA DA CADUTA MASSI

MODELLAZIONE NUMERICA AVANZATA PER LA PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DI DIFESA DA CADUTA MASSI MODELLAZIONE NUMERICA AVANZATA PER LA PROGETTAZIONE DI INTERVENTI DI DIFESA DA CADUTA MASSI Laura Govoni Università di Bologna l.govoni@unibo.it Guido Gottardi Università di Bologna guido.gottardi2@unibo.it

Dettagli

HB-Evoflex. Scheda progettisti. HB-Evoflex. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione

HB-Evoflex. Scheda progettisti. HB-Evoflex. Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione Scheda progettisti HB-Evoflex Verifica del fissaggio Disegno piastre base Calcolo dell altezza minima d installazione 0505 Manutenzione 4 1/anno C certificato UNI EN 795:2002 Distanza max tra i pali 15

Dettagli

Genova, 26/09/2014 PIANO DI INTERVENTI PER LA MITIGAZIONE DEI PUNTI SINGOLARI A RISCHIO IDROGEOLOGICO

Genova, 26/09/2014 PIANO DI INTERVENTI PER LA MITIGAZIONE DEI PUNTI SINGOLARI A RISCHIO IDROGEOLOGICO Genova, 26/09/2014 PIANO DI INTERVENTI PER LA MITIGAZIONE DEI PUNTI SINGOLARI A RISCHIO IDROGEOLOGICO I DISSESTI IDROGEOLOGICI LE AZIONI IN CAMPO Completato il censimento dei punti singolari e di tutte

Dettagli

LA PROTEZIONE EFFICIENTE CONTRO LE VALANGHE

LA PROTEZIONE EFFICIENTE CONTRO LE VALANGHE Sistema fermaneve SPIDER Avalanche LA PROTEZIONE EFFICIENTE CONTRO LE VALANGHE PER IL BENE PIÚ PREZIOSO NELLA VITA: LA NOSTRA SICUREZZA. Salvanei, Svizzera: Installazione: Installazione del sistema SPIDER

Dettagli

SINTESI DELLA NORMATIVA ETAG EOTA

SINTESI DELLA NORMATIVA ETAG EOTA SINTESI DELLA NORMATIVA ETAG EOTA Scopo del presente documento è riassumere in modo conciso e, nello stesso tempo, completo e dettagliato, le indicazioni fornite nella norma EOTA circa le modalità di svolgimento

Dettagli

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO

PREVENZIONE RISCHI CADUTA DALL ALTO Comitato Paritetico Territoriale per la prevenzione infortuni Cassa edile lucchese Scuola edile lucchese in collaborazione con Dipartimenti di prevenzione Aziende USL 2 e 12 Ordini Architetti e Ingegneri

Dettagli

Relazione calcolo struttura di supporto

Relazione calcolo struttura di supporto 1. PREMESSA La presente relazione di calcolo, è relativa al dimensionamento della struttura di supporto della barriera paramassi tipo, assumendo come valori di progetto, ipotetici valori delle azioni desunti

Dettagli

PARTICOLARE ANCORAGGI IMBRAGAGGIO

PARTICOLARE ANCORAGGI IMBRAGAGGIO ANCORAGGIO TIPO 2 ANCORAGGIO TIPO 1 - SOTTOMURAZIONE CHIODATURA IN PARETE PER L'ANCORAGGIODI VOLUMI ROCCIOSI INSTABILI 300x300x45 mm 150x150x8 mm Ø 36 mm L=25.0 m Ø 26,5 mm L=10.0 m Perforazione Ø 160

Dettagli

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008)

Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Prontuario Opere Geotecniche (Norme tecniche per le costruzioni D.M. 14/01/2008) Punto 6.2.3_Verifiche statiche: Stati Limite Ultimi (SLU) Stato Limite di resistenza del terreno (GEO) Stato Limite di resistenza

Dettagli

SICURMORE La Barriera di Sicurezza Antirumore L antirumore in sicurezza

SICURMORE La Barriera di Sicurezza Antirumore L antirumore in sicurezza UN PRODOTTO INNOVATIVO SICURMORE La Barriera di Sicurezza Antirumore L antirumore in sicurezza TUTTO IN POCHI CENTIMETRI INSERIMENTO DI UN DISPOSITIVO INNOVATIVO NELL AMBITO DEI PROGETTI DI BONIFICA ACUSTICA

Dettagli

OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DA CADUTA MASSI A MONTE DELLA S.R. n. 45 DELLA VALLE D AYAS IN LOC. CROISETTE LOTTO N. 4

OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO DA CADUTA MASSI A MONTE DELLA S.R. n. 45 DELLA VALLE D AYAS IN LOC. CROISETTE LOTTO N. 4 Assessorato Opere Pubbliche, Difesa del Suolo e Edilizia Residenziale Pubblica Dipartimento Programmazione, Difesa del Suolo e Risorse Idriche -Attività Geologiche- OGGETTO OPERE DI MITIGAZIONE DEL RISCHIO

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. SALVAGUARDIA del COSTONE ROCCIOSO SOTTOSTANTE IL CASTELLO di FRANCAVILLA di Sicilia. 1. Premessa... 2

RELAZIONE TECNICA. SALVAGUARDIA del COSTONE ROCCIOSO SOTTOSTANTE IL CASTELLO di FRANCAVILLA di Sicilia. 1. Premessa... 2 RELAZIONE TECNICA SALVAGUARDIA del COSTONE ROCCIOSO SOTTOSTANTE IL CASTELLO di FRANCAVILLA di Sicilia Sommario 1. Premessa... 2 2. Interventi di progetto... 2 2.1 Imbracature... 3 2.2 Rafforzamento corticale...

Dettagli

Protezione dagli impatti

Protezione dagli impatti Protezione dagli impatti ATIVA - AUTOSTRADA TORINO AOSTA LOC. QUISSOLO, IT ATIVA - AUTOSTRADA TORINO AOSTA LOC. QUISSOLO Protezione dagli impatti Progetto Strada: Luogo Paese / Regione ATIVA - Autostrada

Dettagli

GABBIONI - RETI - DRENAGGI - PARAMASSI PER DIFESE IDROGEOLOGICHE

GABBIONI - RETI - DRENAGGI - PARAMASSI PER DIFESE IDROGEOLOGICHE Vantaggi del in PET/PP Secugrid R Geogriglia Uniassiale PET PP Alte resistenze con basse deformazioni Effetto immediato di interlocking Bassi valori di creep Angolo di frizione elevato grazie alle superfici

Dettagli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI TOLMEZZO

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI TOLMEZZO REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE COMUNE DI TOLMEZZO INTERVENTO URGENTE DI PROTEZIONE CIVILE SISTEMAZIONE IDROGEOLOGICA E MESSA IN SICUREZZA VERSANTE TORRE PICOTTA - PRA' CASTELLO

Dettagli

kj. Barriere paramassi RXE: la barriera in fili d acciaio ad alta resistenza con deformazione ridotta.

kj. Barriere paramassi RXE: la barriera in fili d acciaio ad alta resistenza con deformazione ridotta. 500 8000 kj Barriere paramassi RXE: la barriera in fili d acciaio ad alta resistenza con deformazione ridotta. fili d acciaio ad alta resistenza (resistenza a trazione min. 1770 N / mm 2 ) testate secondo

Dettagli

Messa in sicurezza sismica delle scaffalature esistenti: controlli dopo il sisma

Messa in sicurezza sismica delle scaffalature esistenti: controlli dopo il sisma Messa in sicurezza sismica delle scaffalature esistenti: controlli dopo il sisma SAIE, Bologna, 18 ottobre 2013 Ing. Stefano Sesana Quando è necessario il controllo La Norma UNI/TS 11379 prescrive la verifica

Dettagli

SCHEDA 27: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 1500 kg E 3000 kg

SCHEDA 27: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 1500 kg E 3000 kg SCHEDA 27: TELAIO POSTERIORE ABBATTIBILE PIEGATO PER TRATTORI A CARREGGIATA STANDARD CON MASSA COMPRESA FRA 1500 kg E 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli

Dettagli

Dimensionamento di barriere paramassi a rete. Claudio Oggeri, Daniele Peila, Alessandro Valfrè

Dimensionamento di barriere paramassi a rete. Claudio Oggeri, Daniele Peila, Alessandro Valfrè 14100 ASTI - Via del Lavoro, 150 - Tel. 0141 272230 - Fax 0141 471388 - safegeotec@iol.it - info@safegeo.it Dimensionamento di barriere paramassi a rete Claudio Oggeri, Daniele Peila, Alessandro Valfrè

Dettagli

LE STRUTTURE IN MURATURA

LE STRUTTURE IN MURATURA Istituto Luigi Einaudi Magenta Classe IV Anno scolastico 2015-2016 LE STRUTTURE IN MURATURA prof. Federica Caldi Calcolo strutturale 1 Caratteristiche generali delle strutture in muratura SCHEMI COSTRUTTIVI

Dettagli

Lezione n. 6 di 7. 1 Sistemi anticaduta 2 Punti di ancoraggio 3 Spazi Confinati 4 Lavori su corda 5 Rescue 6 Linee vita 7 Ispezione

Lezione n. 6 di 7. 1 Sistemi anticaduta 2 Punti di ancoraggio 3 Spazi Confinati 4 Lavori su corda 5 Rescue 6 Linee vita 7 Ispezione Linee vita 11/2015 Lezione n. 6 di 7 1 Sistemi anticaduta 2 Punti di ancoraggio 3 Spazi Confinati 4 Lavori su corda 5 Rescue 6 Linee vita 7 Ispezione Indice Introduzione alle linee vita LV201 SPEEDLINE

Dettagli

Edifici in muratura portante. Temec

Edifici in muratura portante. Temec Edifici in muratura portante Temec 9.11.2015 Elementi costruttivi edificio in muratura orizzontamenti di piano e di copertura, impegnati da azioni normali al proprio piano medio (peso proprio e sovraccarichi)

Dettagli

SISTEMI DI SICUREZZA LINEA DI VITA. a Norma EN 795-C. Travspring. DA 144 A 159 OK :44 Pagina 10

SISTEMI DI SICUREZZA LINEA DI VITA. a Norma EN 795-C. Travspring. DA 144 A 159 OK :44 Pagina 10 DA 144 A 159 OK 8-01-2007 12:44 Pagina 10 SISTEMI DI SICUREZZA a Norma EN 795-C 154 6 LINEA DI VITA 5 1 Travspring La linea di vita Travspring e una linea di vita flessibile orizzontale, montata su supporti

Dettagli

f yd = f yk ; s 0, 7 f yk calcestruzzo armato. Le caratteristiche degli acciai, conformi con le Norme Tecniche, vengono presentate più avanti.

f yd = f yk ; s 0, 7 f yk calcestruzzo armato. Le caratteristiche degli acciai, conformi con le Norme Tecniche, vengono presentate più avanti. Acciaio per cemento armato ordinario. Le barre di armatura sono caratterizzate dal diametro della barra tonda equipesante, calcolato nell ipotesi che il peso specifico dell acciaio sia 7850 kg/m 3. Secondo

Dettagli

Convegno INAIL Gli ancoraggi. Classificazione e selezione. Ancoranti ed ETAG001. Ing. Michele Di Sario

Convegno INAIL Gli ancoraggi. Classificazione e selezione. Ancoranti ed ETAG001. Ing. Michele Di Sario Convegno INAIL Gli ancoraggi. Classificazione e selezione Ancoranti ed ETAG001 Ing. Michele Di Sario Agenda NORMATIVA DI RIFERIMENTO: La direttiva CPD - Direttiva 89/106/CEE Il regolamento italiano di

Dettagli

TSafe per lamiera aggraffata

TSafe per lamiera aggraffata D A T I G E N E R A L I : Certificazione UNI EN 795:2012 tipo C e UNI CEN/TS 16415:2013 Marcatura CE Garanzia prodotto Numero massimo utilizzatori Sì 10 anni* Fino a 4 utilizzatori in campata multipla/fino

Dettagli

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA

CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA CITTÀ di FABRIANO PROVINCIA DI ANCONA Settore Assetto e Tutela del Territorio Oggetto: Attidium: l area archeologica diviene luogo di fruibilità turistica Importo dell opera 133.000,00 Importo del cofinanziamento

Dettagli

CADUTE DALL ALTO. Protezioni Collettive ed Individuali

CADUTE DALL ALTO. Protezioni Collettive ed Individuali CADUTE DALL ALTO Protezioni Collettive ed Individuali D.LGS. 81/08 capo II Ex D.LGS. 626/94 Art. 107 LAVORO IN QUOTA Attività lavorativa che espone il lavoratore al rischio di caduta da una quota posta

Dettagli

GUIDA ALL ISOLAMENTO SISMICO

GUIDA ALL ISOLAMENTO SISMICO (estratto da) GUIDA ALL ISOLAMENTO SISMICO MODELLAZIONI FEM E CALCOLO DI STRUTTURE SISMICAMENTE ISOLATE CON ISOLATORI A PENDOLO E IN GOMMA ARMATA, SECONDO LE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI NTC 2008

Dettagli

SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg

SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg SCHEDA 14: TELAIO ANTERIORE FISSO SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA MAGGIORE DI 3000 kg E FINO A 5000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce

Dettagli

Vetri di strutturali e di sicurezza

Vetri di strutturali e di sicurezza Vetri di strutturali e di sicurezza Elementi in vetro! - involucro edilizio (building skin)! - componenti costruttivi (structure-forming elements)! progettazione! capacità portante in esercizio resistenza

Dettagli

STRUTTURE MONOPIANO Schema di edificio monopiano con campate di grande luce e tegoli di copertura a doppia pendenza Struttura monopiano con portali indipendenti supportanti copertura e facciata perimetrale

Dettagli

ANALISI PREZZI OPERE INTEGRATIVE 1

ANALISI PREZZI OPERE INTEGRATIVE 1 Ing. Clara Bruno V. per Plello, 15 13011 Borgosesia (VC) Telefono 016349133 e-mail: ingclarabruno@gmail.com ANALISI PREZZI OPERE INTEGRATIVE 1 OGGETTO: REALIZZAZIONE DI BARRIERE PER LA STABILIZZAZIONE

Dettagli

Comune di Castelgomberto. Provincia di Vicenza

Comune di Castelgomberto. Provincia di Vicenza Comune di Castelgomberto Provincia di Vicenza relazione di calcolo oggetto: progetto nuova viabilità via Pederiva - via Capovilla: strada Del Rio committente: Comune di Castelgomberto il progettista (Dott.

Dettagli

7/a COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA

7/a COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA COMUNE DI GIACCIANO CON BARUCHELLA PROVINCIA DI ROVIGO TAVOLA 7/a Piazzale G. Marconi n 1 Giacciano con Baruchella (RO) STUDIO TECNICO CAPPELLARI GEOM. FRANCESCO Riviera Pace n. 141/1 Badia Polesine (Ro)

Dettagli

LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni

LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni LAVORARE SULLE COPERTURE Parapetti provvisori e reti di protezioni Dipartimento della Prevenzione U.F. P.I.S.LL. - T.d.P. FABIO NESTI Formazione per la sicurezza in Edilizia Definizioni (norma UNI 8088)

Dettagli

PROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA

PROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA PROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA PREMESSA L Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 regolamenta in modo organico

Dettagli

Ponti Isolati Criteri di progettazione ed analisi

Ponti Isolati Criteri di progettazione ed analisi Ponti Isolati Criteri di progettazione ed analisi Università degli Studi di Pavia 1/38 Laboratorio di progettazione strutturale A 1 Sommario 1) Criteri base della progettazione 2) Componenti del sistema

Dettagli

LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE

LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione

Dettagli

Controlli Base in Cantiere

Controlli Base in Cantiere Controlli Base in Cantiere Schema Base Prove Obbligatorie in Cantiere: Calcestruzzo: per ogni classe di R ck : minimo 6 cubi in qualsiasi tipo di struttura cls se la quantità totale di cls è maggiore di

Dettagli

Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale

Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Distonie normative nella progettazione del vetro strutturale Laddove il progettista del vetro si scontra con il disordine di riferimenti normativi PhD - : progettista di vetro strutturale di Distonie normative

Dettagli

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE KIT STAFFE FISSAGGIO PALO ART. 50080 2 EDIZIONE LUGLIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo

Dettagli

SCHEDA 41A: ADEGUAMENTO DEL TRATTORE MODELLO SAME DELFINO E SIMILI

SCHEDA 41A: ADEGUAMENTO DEL TRATTORE MODELLO SAME DELFINO E SIMILI SCHEDA 41A: ADEGUAMENTO DEL TRATTORE MODELLO SAME DELFINO E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dal protocollo d intesa tra l INAIL Direzione

Dettagli

STRUTTURA DI PROTEZIONE A QUATTRO MONTANTI PROGETTATA PER TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 120 C E SIMILI (FIAT 60 C, FIAT 70 C, FIAT 80 C, ETC.

STRUTTURA DI PROTEZIONE A QUATTRO MONTANTI PROGETTATA PER TRATTORI A CINGOLI MODELLO FIAT 120 C E SIMILI (FIAT 60 C, FIAT 70 C, FIAT 80 C, ETC. ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato

Dettagli

LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE

LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione

Dettagli

SISTEMA ANTICADUTA LATCHWAYS MANSAFE VERSIRAIL

SISTEMA ANTICADUTA LATCHWAYS MANSAFE VERSIRAIL SISTEMA ANTICADUTA LATCHWAYS MANSAFE VERSIRAIL Descrizione ManSafe VersiRail di Latchways è la soluzione ideale per tutte quelle situazioni in cui viene richiesto un sistema di protezione collettiva per

Dettagli

Università degli Studi Guglielmo Marconi

Università degli Studi Guglielmo Marconi Analisi elementi strutturali di un edificio in CA il Solaio + la trave (I) Solaio: Argomenti Esempio progetto solaio a 2 campate di luce uguale 5 m Diverse fasi procedimento di metodologia di calcolo:

Dettagli

MANUALE D'ISTRUZIONE PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA PER PROTEZIONE ANTINFORTUNISTICHE TIPO "S" CLASSE A2 E B2

MANUALE D'ISTRUZIONE PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA PER PROTEZIONE ANTINFORTUNISTICHE TIPO S CLASSE A2 E B2 MANUALE D'ISTRUZIONE PER IL MONTAGGIO DELLE RETI DI SICUREZZA PER PROTEZIONE ANTINFORTUNISTICHE TIPO "S" CLASSE A2 E B2 IN CONFORMITA' ALLE NORME EUROPEE EN 1263-1:2002 ed EN 1263-2:2003 1) CAMPO DI APPLICAZIONE

Dettagli

RISCHIO di CADUTA dall alto

RISCHIO di CADUTA dall alto CORSO di FORMAZIONE per COORDINATORI della SICUREZZA RISCHIO di CADUTA dall alto Relatore: Geom. Concetto CURCIO Presidente sede Prov.le Confimpresa di Siracusa e Docente Formatore iscritto nell elenco

Dettagli

Dott. Ing. Clara Bruno, V. per Plello 15, Borgosesia (VC) COMUNE DI RIMA SAN GIUSEPPE

Dott. Ing. Clara Bruno, V. per Plello 15, Borgosesia (VC) COMUNE DI RIMA SAN GIUSEPPE REGIONE PIEMONTE PROVINCIA DI VERCELLI COMUNE DI RIMA SAN GIUSEPPE REALIZZAZIONE DI BARRIERE PER LA STABILIZZAZIONE DEL MANTO NEVOSO A DIFESA DELL'ABITATO PROGETTO ESECUTIVO EL. 11 DISCIPLINARE DESCRITTIVO

Dettagli

ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO

ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO ANALISI E ATTIVITÀ DI MITIGAZIONE DEL DISSESTO IDROGEOLOGICO ANALISI DI FENOMENI IDROGEOLOGICI COMPLESSI PROBLEMATICHE E SOLUZIONI Francesco Marchese f.marchese@itelferr.it Sintesi dell intervento Studio

Dettagli

ANCORAGGI CLASSE TIPOLOGIA ESEMPIO

ANCORAGGI CLASSE TIPOLOGIA ESEMPIO Dispositivi di ancoraggio EN 795 GENERALITA I punti di ancoraggio possono ritenersi sicuri se realizzati con ancoraggi conformi alla norma EN 795, o con ancoraggi di maggior sicurezza e resistenza oltre

Dettagli

RAPPORTO DI PROVA. Tipo A. HB SECURITY S.r.l. HB SECURITY S.r.l. Via Dell Adige, Cortaccia - BZ Via Dell Adige, Cortaccia - BZ

RAPPORTO DI PROVA. Tipo A. HB SECURITY S.r.l. HB SECURITY S.r.l. Via Dell Adige, Cortaccia - BZ Via Dell Adige, Cortaccia - BZ Foglio 1 di 14 DATI IDENTIFICATIVI DEL CAMPIONE Norme di riferimento UNI EN 795:2012 [EN 795:2012] Tipo Dispositivi individuali per la protezione contro le cadute - Dispositivi di ancoraggio Modello HB

Dettagli

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno

ESERCIZI SVOLTI. Verifica allo SLU di ribaltamento (tipo EQU) 9 Spinta delle terre e muri di sostegno 9.3 Il progetto dei muri di sostegno ESERCIZI SVOLTI Seguendo le prescrizioni delle N.T.C. 008 effettuare le verifiche agli SLU di ribaltamento, di scorrimento sul piano di posa e di collasso per carico limite dell insieme fondazione-terreno

Dettagli

STRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc)

STRUTTURA DI PROTEZIONE A DUE MONTANTI POSTERIORE PROGETTATA PER TRATTORI STANDARD A RUOTE MODELLO FIAT 500 E SIMILI (FIAT 550, FIAT 600, etc) ISTITUTO SUPERIORE PER LA PREVENZIONE E LA SICUREZZA DEL LAVORO Dipartimento Tecnologie di Sicurezza VIII Unità Funzionale 00040 Monte Porzio Catone... via di Fontana Candida, 1 Tel. 0694181 Certificato

Dettagli

SINTESI. CONTROLLI di ACCETTAZIONE in CANTIERE - OBBLIGHI DEL DIRETTORE DEI LAVORI -

SINTESI. CONTROLLI di ACCETTAZIONE in CANTIERE - OBBLIGHI DEL DIRETTORE DEI LAVORI - SINTESI CONTROLLI di ACCETTAZIONE in CANTIERE - OBBLIGHI DEL DIRETTORE DEI LAVORI - MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE [Estratto da Cap.11 del D.M. 14.01.2008] MATERIALI I Materiali e Prodotti per

Dettagli

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050

Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050 Manuale ANCORAGGIO STRUTTURALE PALO INCLINATO Ø114 ART. 25040/25050 2 EDIZIONE MAGGIO 2012 Indice SOMMARIO ELEMENTO DI ANCORAGGIO STRUTTURALE Descrizione del prodotto Modalità d uso e limite di utilizzo

Dettagli

LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE

LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE LABORATORIO DI MECCANICA AGRARIA DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E INGEGNERIA AGRARIE Certificato di prova eseguita secondo le prescrizioni del Codice OCSE per la prove ufficiali delle strutture di protezione

Dettagli

il rischio prodotto sulle aree a valle dello sbarramento per effetto della costruzione dell impianto.

il rischio prodotto sulle aree a valle dello sbarramento per effetto della costruzione dell impianto. 1) Definizioni GUIDA ALLA DETERMINAZIONE DELLA CLASSE DELL IMPIANTO E DEL RISCHIO Ai fini della classificazione si definiscono: Altezza dello sbarramento: dislivello tra quota del piano di coronamento

Dettagli

SCHEDA 15A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 450 DTH E SIMILI (FIAT 350 DT)

SCHEDA 15A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 450 DTH E SIMILI (FIAT 350 DT) SCHEDA 15A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 450 DTH E SIMILI (FIAT 350 DT) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla

Dettagli

Dichiarazione di Prestazione numero 1020-CPD In accordo al regolamento UE No 305/2011

Dichiarazione di Prestazione numero 1020-CPD In accordo al regolamento UE No 305/2011 Codice: 11, 13, 21, 31, 33, 71, 81, 83 Fabbricante: Tecfi S.p.A. - S.S. Appia, km 193-81050 Pastorano (CE), Italia Tabella 1 Usi previsti Tipologia di prodotto: Ancorante plastico per utilizzi multipli

Dettagli

SCHEDA 40: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 3000 kg

SCHEDA 40: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 3000 kg SCHEDA 40: TELAIO A QUATTRO MONTANTI SALDATO PER TRATTORI A CINGOLI CON MASSA FINO A 3000 kg SPECIFICHE DEL TELAIO DI PROTEZIONE. : il testo compreso fra i precedenti simboli si riferisce all aggiornamento

Dettagli

CEN/TS 16415:2013 UNI EN 795:2012

CEN/TS 16415:2013 UNI EN 795:2012 CEN/TS 16415:2013 UNI EN 795:2012 Nelle prove effettuate in conformità con la prova di deformazione, nessuna parte degli ancoraggi di estremità, ancoraggi intermedi, ancoraggi ad angolo o punto di ancoraggio

Dettagli

RECINZIONE MOBILE PER CANTIERE MODELLO PESANTE

RECINZIONE MOBILE PER CANTIERE MODELLO PESANTE RECINZIONE MOBILE PER CANTIERE MODELLO PESANTE 3480x2000 RELAZIONE TECNICA INDICE 1. Obiettivo della relazione 3 2. Descrizione della struttura 4 3. Metodologia di calcolo 5 4. Verifica al ribaltamento

Dettagli

SCHEDA 12A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 411R E SIMILI (FIAT 312R, etc.)

SCHEDA 12A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 411R E SIMILI (FIAT 312R, etc.) SCHEDA 12A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO FIAT 411R E SIMILI (FIAT 312R, etc.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista:

Dettagli

della struttura prefabbricata itinerante a componenti modulari in acciaio e alluminio con copertura e chiusure in

della struttura prefabbricata itinerante a componenti modulari in acciaio e alluminio con copertura e chiusure in OGGETTO: Certificato di collaudo statico annuale della struttura prefabbricata itinerante a componenti modulari in acciaio e alluminio con copertura e chiusure in membrana in poliestere con spalmatura

Dettagli

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I

COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I Sussidi didattici per il corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONI IN ZONA SISMICA - I AGGIORNAMENTO 05/11/2012 Corso di COSTRUZIONI EDILI Prof. Ing. Francesco Zanghì COSTRUZIONII

Dettagli

RELAZIONE TECNICA GENERALE

RELAZIONE TECNICA GENERALE Ing. Virginia Govi Centro Direzionale Velathri S.P. in Palazzi Cecina (LI) Tel: 3284597483 e-mail: ingvirginiagovi@gmail.com REGIONE TOSCANA COMUNE DI POMARANCE RELAZIONE TECNICA GENERALE NUOVA COSTRUZIONE

Dettagli

REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: PROGETTO ESECUTIVO

REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: PROGETTO ESECUTIVO PROGETTO ESECUTIVO IMPIANTO FOTOVOLTAICO ENRICO PESTALOZZI - REL DI CALCOLO Servizio Lavori Pubblici REALIZZAZIONE DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO DI PERTINENZA DELLA SCUOLA COMUNALE: 4F Scuola dell infanzia

Dettagli

prof. Maurizio Piazza

prof. Maurizio Piazza prof. Maurizio Piazza dott. ing. Roberto Tomasi prepresidente UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO dott. ing. Mauro Andreolli CONTRIBUTO AL SISTEMA CASA IN LEGNO E AL GMH ITEA Normazione e certificazione su

Dettagli

Promat P o r ma m t a calcio silicato t, o p r p od o o d t o t t i t te t rmoe o spa p nd n e d nt n i t,

Promat P o r ma m t a calcio silicato t, o p r p od o o d t o t t i t te t rmoe o spa p nd n e d nt n i t, Promat Promat leader mondiale nella produzione di calcio silicato, prodotti termoespandenti, pitture intumescenti e intonaci antincendio 9 stabilimenti di produzione 5 laboratori di ricerca 2.200 certificati

Dettagli

DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE Nº DKFV

DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE Nº DKFV DICHIARAZIONE DI PRESTAZIONE Nº 122014DKFV Nome e codice identificativo: Prodotto: Dekton Nome e indirizzo del produttore: Azienda: Cosentino S.A Indirizzo: Carretera A-334, km 59, CAP 04850 Cantoria (Almería)

Dettagli

SCHEDA 39A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME AURORA 45 E SIMILI

SCHEDA 39A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME AURORA 45 E SIMILI SCHEDA 39A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO SAME AURORA 45 E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla convenzione

Dettagli

Barriere Paramassi INTERVENTI DI DIFESA DALLA CADUTA MASSI LUNGO LA S.S. 36

Barriere Paramassi INTERVENTI DI DIFESA DALLA CADUTA MASSI LUNGO LA S.S. 36 Una delle più importanti installazioni al mondo di barriere paramassi elastoplastiche con energia di assorbimento maggiore di 5.000 kj Ambiente & Territorio INTERVENTI DI DIFESA DALLA CADUTA MASSI LUNGO

Dettagli

PROTEZIONE COLLETTIVA

PROTEZIONE COLLETTIVA PROTEZIONE COLLETTIVA PROTEZIONE COLLETTIVA - TEMPORANEA E FISSA I Dispositivi di Protezione Collettiva (DPC) hanno la funzione di salvaguardare le persone da rischi per la salute e la sicurezza. L adozione

Dettagli

Norme di sicurezza Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs 81/2008)

Norme di sicurezza Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs 81/2008) CNA Modena e Ordine degli Architetti della Provincia di Modena Linea Vita e Rischio di cadute dall alto Modena, mercoledi 15 marzo 2017 Norme di sicurezza Testo Unico sulla Salute e Sicurezza sul Lavoro

Dettagli

ALLEGATO C (Classi di Rischio Geologico e indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire)

ALLEGATO C (Classi di Rischio Geologico e indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire) ALLEGATO C (Classi di Geologico e indagini di tipo geologico, geofisico e geotecnico minime da eseguire) Il testo del presente allegato è stato redatto in collaborazione tra la Direzione Regionale Infrastrutture

Dettagli

SERRA FOTOVOLTAICA STANDARD

SERRA FOTOVOLTAICA STANDARD ENgineering Excellence for RENewable ENergy Mech S.r.l. Via Pasteur, 16 42100 Reggio Emilia - Italy Ph.+39 0522 332903 Ph.+39 0522 333957 Fax +39 0522 1710466 www.strutture.info SERRA FOTOVOLTAICA STANDARD

Dettagli

INDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE

INDICE. Pag. STRUTTURA IN ELEVAZIONE INDICE STRUTTURA IN ELEVAZIONE Pag. 1. Considerazioni preliminari 9 1.1. Descrizione generale dell opera 9 1.2. Schema strutturale 9 1.3. Durabilità strutturale 10 1.4. Criteri di calcolo 11 1.4.1. Combinazione

Dettagli

SCHEDA 40A: ADEGUAMENTO DEL TRATTORE MODELLO FIAT 605 C E SIMILI

SCHEDA 40A: ADEGUAMENTO DEL TRATTORE MODELLO FIAT 605 C E SIMILI SCHEDA 40A: ADEGUAMENTO DEL TRATTORE MODELLO FIAT 605 C E SIMILI Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dal protocollo d intesa tra l INAIL Direzione Regionale

Dettagli

T40 BP BARRIERA STRADALE CLASSE H2 BORDO PONTE

T40 BP BARRIERA STRADALE CLASSE H2 BORDO PONTE 13/01/2014 rev 0 T40 BP MANUALE PER L'INSTALLAZIONE E L'UTILIZZO CONFORME AL DECRETO DEL MINISTERO DELLE INFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 28/06/2011 (GU n. 233 DEL 06/10/2011) Azienda: METAL WOOD s.r.l.

Dettagli

Carta di classificazione dei suoli

Carta di classificazione dei suoli Carta di classificazione dei suoli Schmertmann (1978) CPT vs. DPSH discussione in aula 9. ANALISI DELLA PERICOLOSITA GEOLOGICA 1. Rischio idraulico 2. Rischio geomorfologico 3. Rischio cavità 4. Rischio

Dettagli

SCHEDA 29A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO OM 615 E SIMILI (OM 715, ETC.)

SCHEDA 29A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO OM 615 E SIMILI (OM 715, ETC.) SCHEDA 29A: ADEGUAMENTO DEI TRATTORI A RUOTE A CARREGGIATA STANDARD MODELLO OM 615 E SIMILI (OM 715, ETC.) Il presente documento è stato realizzato nell ambito dell attività di ricerca prevista: dalla

Dettagli

VERIFICA SECONDO UNI EN 13374

VERIFICA SECONDO UNI EN 13374 Ferro-met SRL Via Medici 22/24/24a - 25080 Prevalle (BS) Tel. +39 030 6801973 Fax. +39 030 6801163 P.IVA - C.F. - C.C.I.A.A. BS: 01757240989 REA 349144 Cap. Soc. 300.000 Int. Vers. www.ferro-met.com info@ferro-met.com

Dettagli

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA QUADRO ECONOMICO DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA

RELAZIONE TECNICO DESCRITTIVA QUADRO ECONOMICO DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA PROGETTO ESECUTIVO DI ADEGUAMENTO SISMICO DEL PLESSO B DELL ISTITUTO COMPRENSIVO MONTESSORIANO, SITA TRA VIA GIACOMO LEOPARDI, VIA CESARE BATTISTI, VIA FRATELLI BANDIERA, A CHIARAVALLE (AN) COMMITTENTE

Dettagli

page 30 RIFERIMENTI SULLE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO «MATERIALE DA COSTRUZIONE» NELLE NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI 2008

page 30 RIFERIMENTI SULLE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO «MATERIALE DA COSTRUZIONE» NELLE NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI 2008 page 30 RIFERIMENTI SULLE CARATTERISTICHE DEL CALCESTRUZZO «MATERIALE DA COSTRUZIONE» NELLE NORME TECNICHE DELLE COSTRUZIONI 2008 Riferimenti sulle caratteristiche del calcestruzzo nelle NTC 2008 CAPITOLO

Dettagli

I lavori su coperture e l attività dell Inail Stato dell arte, esigenze e possibili soluzioni

I lavori su coperture e l attività dell Inail Stato dell arte, esigenze e possibili soluzioni Workshop I lavori su coperture e l attività dell Inail Stato dell arte, esigenze e possibili soluzioni Parapetti di sommità dei ponteggi per le attività su coperture Luca Rossi 10 marzo 2017 Made Expo

Dettagli

D.M. 14/01/08 Norme tecniche per le costruzioni

D.M. 14/01/08 Norme tecniche per le costruzioni 1) NORME ADOTTATE D.M. 14/01/08 Norme tecniche per le costruzioni Circ. Min. II. TT. 02/02/09 n 617 AA.GG/S.T.C. Istruzioni per l applicazione delle nuove norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M.

Dettagli

COMUNE DI BOLOGNA Dipartimento Cura e Qualità del territorio Settore Edilizia e Patrimonio

COMUNE DI BOLOGNA Dipartimento Cura e Qualità del territorio Settore Edilizia e Patrimonio COMUNE DI BOLOGNA Dipartimento Cura e Qualità del territorio Settore Edilizia e Patrimonio CENTRO PASTI LAZZARETTO VIA TERRACINI - VIA ALBERTO MANZI Dati Catastali: FOGLIO 41 - MAPPALI VARI Codice Intervento:

Dettagli

Logistica di cantiere e problematiche operative nell ambito di lavori di consolidamento e stabilizzazione dell ammasso roccioso

Logistica di cantiere e problematiche operative nell ambito di lavori di consolidamento e stabilizzazione dell ammasso roccioso Logistica di cantiere e problematiche operative nell ambito di lavori di consolidamento e stabilizzazione dell ammasso roccioso Sasso di Onno Comune di Oliveto Lario (LC) CONVEGNO ARGEALP Dissesto idrogeologico

Dettagli

$PPLQLVWUD]LRQH 3URYLQFLDOH GL 3HVDUR H 8UELQR 6HUYL]LR

$PPLQLVWUD]LRQH 3URYLQFLDOH GL 3HVDUR H 8UELQR 6HUYL]LR PROGETTO DEFINITIVO 1. PREMESSA Negli ultimi anni c è stata una crescente sensibilizzazione da parte delle pubbliche amministrazioni verso il fenomeno denominato caduta massi. Con tale termine si intende

Dettagli

INDICE 1. GENERALITA MATERIALI PREVISTI CALCESTRUZZO ACCIAIO PER ARMATURE ORDINARIE ACCIAIO PER TRAVI PRECOMPRESSE...

INDICE 1. GENERALITA MATERIALI PREVISTI CALCESTRUZZO ACCIAIO PER ARMATURE ORDINARIE ACCIAIO PER TRAVI PRECOMPRESSE... INDICE 1. GENERALITA...1 2. MATERIALI PREVISTI...2 2.1 CALCESTRUZZO...2 2.2 ACCIAIO PER ARMATURE ORDINARIE...3 2.3 ACCIAIO PER TRAVI PRECOMPRESSE...3 3. NORMATIVE DI RIFERIMENTO...4 4. DESCRIZIONE DELL

Dettagli

Sollecitazioni delle strutture

Sollecitazioni delle strutture Sollecitazioni delle strutture I pilastri e i muri portanti sono tipicamente sollecitati a compressione Le travi e i solai sono sollecitati a flessione L indeformabilità di questi elementi costruttivi

Dettagli

CODICE: CODICE:

CODICE: CODICE: UNI EN 795:2002 Dispositivo che utilizza una linea di ancoraggio rigida con un inclinazione sull asse orizzontale non superiore a 15 (misurato tra gli ancoraggi di estremità e gli ancoraggi intermedi in

Dettagli