Convenzione per la lotta biologica contro il cinipide
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- Costanzo Pieri
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2 ATTIVITÀ - Gemellaggi Convenzione per la lotta biologica contro il cinipide al Castagno dei Cento Cavalli In copertina A Castione il castagno ritorna a fiorire Con spettacolare vigoria i castagni hanno ripreso il loro originale orgoglio (foto in copertina). Le galle nel 2016 sono praticamente scomparse e si preannuncia un annata eccezionale, come quelle prima dell avvento del cinipide. Sono stati sufficienti tre anni di lotta biologica intensa e una buona rete di amicizie del castagno. Stefano Viesi Associazione Tutela Marroni di Castione È stato siglato un importante atto per il salvataggio del Castagno dei Cento Cavalli contro il cinipide galligeno del castagno, che in questi anni ha colpito il monumento più rappresentativo ed importante per il nostro territorio santalfiese. Il Castagno dei Cento Cavalli, considerato il suo alto valore naturalistico, storico e simbolico, è patrimonio materiale ed immateriale del Comune di Sant Alfio, riveste una importantissima risorsa per il territorio santalfiese e necessita di essere tutelato e valorizzato. Negli scorsi anni sono stati fatti, nei nostri territori, rilasci dell antagonista naturale del cinipide, ma nonostante ciò non si è risolto il problema per il castagno e per i castagneti della zona etnea, in cui si riscontrano ancora numerose galle. L unica soluzione risolutiva al problema del cinipide galligeno è l utilizzo del parassitoide specifico, il Torymus sinensis, che in molte zone italiane ha risolto il problema in modo definitivo e biologico. Grazie alla firma di una specifica convenzione per questa lotta biologica abbiamo beneficiato della collaborazione dell Associazione Tutela Marroni di Castione che fornirà a titolo gratuito al Comune di Sant Alfio un considerevole numero di esemplari di Torymus sinensis nel corso della primavera del prossimo anno. Potremo così continuare la strada intrapresa a salvaguardia e tutela del Castagno dei Cento Cavalli. Giuseppe Maria Nicotra, Sindaco Comune di Sant Alfio 2 luglio nel castagneto
3 ATTIVITÀ - Concorsi ATTIVITÀ - Gemellaggi Nuovo concorso di poesie Il castagno: i doni dell albero L Associazione Tutela Marroni di Castione con il patrocinio di: Associazione Nazionale Città del Castagno, Centro Studi e Documentazione sul Castagno, Castanea Network Strada europea del Castagno, Comune di Brentonico e Servizio Cultura Provincia Autonoma di Trento indice il concorso di poesia dal titolo: Il castagno: i doni dell albero. La partecipazione è estesa a tutti gli autori di qualsiasi nazionalità che intendano concorrere con poesie che riguardino l albero, i frutti e quanto abbia attinenza al mondo del castagno. Le opere dovranno pervenire entro e non oltre il 30 settembre 2016 a mezzo posta indirizzata a Associazione Tutela Marroni di Castione, piazza C. Benedetti Brentonico, oppure via posta elettronica all indirizzo info@marronicastione.it Il regolamento e la scheda di partecipazione sono disponibili sui siti: L Associazione dona i Torymus nella Regione Marche Il 22 aprile 2016, siamo stati ospiti dell eremo di San Francesco, a Rotella di Ascoli Piceno. L incontro è avvenuto per il dono che la nostra Associazione Tutela Marroni di Castione ha potuto offrire all eremo in particolare, ma anche per sopperire alla scarsità di lanci effettuati in questa regione. Abbiamo potuto donare numerosi lanci di Torymus sinensis per risolvere la presenza di cinipide nei castagneti dell eremo gestiti da padre Roberto, fratel Gaetano, fratel Luigi, fratel Gianluca e per i numerosi castagneti delle vicinanze. Fulvio Viesi, Presidente Associazione Tutela Marroni di Castione Notiziario di Castanicoltura luglio
4 ATTIVITÀ - Collaborazioni Recuperiamo la cultura rurale e valorizziamo il territorio a Dro I nostri territori sono sistemi fragili, l acqua delle nostre sorgenti, l aria pulita, il paesaggio che alterna boschi e campi coltivati sono un patrimonio prezioso che dobbiamo salvaguardare. La realizzazione del castagneto a Dro ha ottenuto proprio questo risultato. Siamo riusciti a valorizzare il nostro territorio recuperando la cultura rurale che rappresenta una parte importante della nostra storia, attraverso un prodotto trentino di prestigio e qualità che potrà diventare una futura prospettiva economica. Il progetto sarà portato avanti con un analisi costante per definirne costi e benefici. L area interessata di circa mq., di nostra proprietà, si trova in località Val Cisona nel comune di Drena a circa 600 metri s.l.m. la cui caratteristica iniziale del terreno è definita fascia castanetum. Questo ci ha permesso di innestare 40 piante autoctone già esistenti, rispettate durante il disboscamento dall abete rosso, tolto perché colpito da un parassita, il bostrico, che ne ha minato la struttura. Altre 33 piante sono state messe a dimora già innestate con le relative protezioni contro gli ungulati. Trattandosi di zona particolarmente sensibile dal punto di vista idrogeologico, in quanto insiste su area a tutela per la vicinanza di sorgenti, abbiamo pensato di introdurre la coltivazione del castagno perché coltura totalmente biologica e rispettosa delle biodiversità. In questo percorso siamo stati supportati dal Servizio Provinciale Foreste, dalla Stazione Forestale dell Alto Garda, dal cantiere comunale e dall Associazione Tutela Marroni di Castione. Quest ultima si è occupata dell attività di innesto delle piante già esistenti e della lotta biologica al cinipide galligeno, parassita del castagno e ha invitato il Comune di Dro a far parte della rete nazionale degli Enti che si occupano di castanicoltura. Abbiamo sistemato la strada di accesso con diverse canalette per il convogliamento dell acqua piovana. Il prossimo intervento riguarderà la creazione di un percorso didattico mirato, con il posizionamento di specifiche bacheche per permettere alle scuole di avviare dei percorsi di conoscenza e approfondimento del valore del bosco e della castanicoltura. Il costo del progetto è stato interamente coperto con il fondo delle migliorie boschive, che noi finanziamo con il 10% dell introito che viene realizzato dalla vendita del legname. In questa fase stiamo sondando la disponibilità di qualche associazione alla coltivazione e cura del castagneto con la possibilità di accedere ai contributi del Piano Provinciale di Sviluppo Rurale ed ai Fondi Europei, il tutto regolamentato da un bando comunale specifico. Giovanni Ferrari, Assessore Patrimonio Boschivo del Comune di Dro 4 luglio nel castagneto
5 NOTIZIE - Arte CASTANICOLTURA - Innesti Un opera di Diego Zeni al Comune di Sant Alfio Il gemellaggio nel nome della castagna tra Castione di Brentonico e il Comune di Sant Alfio, città nella provincia di Catania, si rafforza nel nome dell arte. Fulvio e Stefano Viesi, Mariano Benedetti e l artista trentino del ferro Diego Zeni, hanno consegnato al Comune sulle pendici dell Etna una riproduzione in miniatura del famoso Castagno dei Cento Cavalli, il più antico albero d Europa, proclamato dall Unesco Monumento messaggero di Pace nel Mondo, realizzata da Zeni utilizzando schegge di bombe della Prima guerra mondiale. Il castagno si trova nel bosco di Carpineto, sul versante orientale dell Etna, ed ha tra i 2000 e i 4000 anni. Il Sindaco Giuseppe Maria Nicotra, la Giunta e il Consiglio comunale hanno ricambiato il dono consegnando all artista trentino una targa che ricorda il suo gesto realizzato con nobile dedizione, arte ed amore. Ivo Poli, Presidente Associazione Nazionale Città del Castagno Il Torymus sinensis dà il via agli innesti Durante i corsi di castanicoltura, una delle classiche domande che un novizio innestino pone è spesso: Quand è il periodo migliore per innestare?. La risposta è che tale periodo varia in base al tipo di innesto praticato, alla condizione del portainnesto, alla condizione delle marze, all altitudine, alla stagionalità e ad altre variabili. In questi anni in cui ho lavorato all allevamento e alla distribuzione dei parassitoidi del cinipide galligeno ed in particolar modo del Torymus sinensis è stato impossibile non notare che questa pratica si sovrapponeva con spettacolare sincronia con la pratica degli innesti. Ad oggi di allevare e distribuire Torymus sinensis non c è quasi più bisogno, visto che l equilibrio ecologico nel nostro territorio è già stato raggiunto con stupefacente velocità in questi tre anni appena trascorsi di lotta biologica. Ma mi è rimasta, nonostante ciò, l abitudine di raccogliere campionature di galle e di metterle in alcune scatoline di allevamento divise per zone di raccolta, in attesa delle prime nascite, con l intento di tenere sotto controllo le parassitizzazioni delle varie zone, ma soprattutto per darmi il via per iniziare la campagna innesti. Infatti quando nascono i primissimi maschietti di Torymus è il periodo in cui la linfa e la stagionalità è già ottima per iniziare a praticare i primi innesti a corona e a spacco inglese. Per gli innesti a zuffolo si deve attendere ancora un po. Ecco quindi come l osservazione della natura ci può dare una risposta semplice. È come se il Torymus sinensis, nascendo, dia il via alla nuova stagione vegetativa, al periodo migliore per la pratica di questi tipi di innesto e al rilancio della castanicoltura italiana. Stefano Viesi Associazione Tutela Marroni di Castione Notiziario di Castanicoltura luglio
6 CASTANICOLTURA - Parassiti Vecchi e nuovi problemi: il cinipide e le cidie Nel 2015, dopo il ripristino di buone condizioni vegetative delle piante, si è assistito anche al recupero delle potenzialità produttive dei nostri castagneti, con il ritorno a un raccolto abbondante e sufficientemente sano. Le motivazioni sono da ricercare soprattutto nelle favorevoli condizioni meteorologiche dell annata e nell evoluzione positiva della problematica cinipide galligeno. L efficacia della lotta biologica, attuata negli scorsi anni attraverso il rilascio del parassitoide Torymus sinensis, si è manifestata con la rarefazione, quando non con la scomparsa, delle galle sulle chiome dei castagni. Deve però rimanere alta l attenzione nei confronti delle altre avversità che affliggono la castanicoltura. Tra i fitofagi associati al castagno, tre lepidotteri (Pammene fasciana, Cydia fagiglandana e Cydia splendana) da sempre rappresentano un importante causa di danno diretto alla produzione, con perdite che negli ultimi anni hanno raggiunto livelli del 50%. Le larve di queste cidie, infatti, si sviluppano a carico dei frutti in maturazione, provocando rosure di varia entità all interno delle castagne. Per questo, dal 2009, la Fondazione E. Mach sta attuando una sperimentazione volta a mettere a punto una strategia di lotta biologica basata sull utilizzo di feromoni sessuali, molecole volatili emesse dalle femmine di questi lepidotteri per attrarre i maschi durante gli accoppiamenti. Due sono i sistemi di cui si è valutata l efficacia: la confusione sessuale, in cui l ambiente viene saturato con i feromoni, e il disorientamento, nel quale si creano false tracce odorose. In entrambi i casi, la finalità è quella di impedire ai maschi di localizzare le femmine e quindi di accoppiarsi. Per il primo metodo, tra il 2009 e il 2013, si è testato un innovativo sistema che utilizza i puffer, dispositivi elettronici che permettono la distribuzione temporizzata dei feromoni. I risultati ottenuti, tuttavia, non sono stati chiari e univoci: ciò ha indotto, nel 2014 e 2015, a concentrare l attenzione sul tipo di feromoni utilizzati per il monitoraggio del volo degli adulti, confrontando diversi prodotti commerciali, e ad avviare una nuova sperimentazione sul disorientamento sessuale. Le prove sono state condotte a Castione, Besagno e parallelamente, a Drena. C. Salvadori, F. Pedrazzoli, G. Maresi, G. Tolott, E. Endrizzi Gruppo foreste e verde urbano uo. PPA - CTT 6 luglio nel castagneto
7 CASTANICOLTURA - Innesti Gli innesti nell epoca del cinipide L importante è continuare ad innestare. Quel territorio dove l innesto viene svolto con regolarità è un territorio che avrà futuro. Tutte le pratiche agronomiche sono importanti: la potatura in primis che va fatta periodicamente, le concimazioni e la pulizia che devono essere cadenzate, ma è l innesto l indice principale per stabilire il futuro di una coltura come il castagno e delle sue varietà locali. In una zona vocata, dove si continua ad innestare con le tradizionali varietà (che siano state selezionate nei secoli per produrre delle ottime farine di castagne o siano dedicate soprattutto all espansione delle varietà pregiate italiane di marroni), lì il castagno ha futuro o per lo meno ha agricoltori motivati a far durare quella coltura ancora qualche secolo. Con l avvento del cinipide galligeno chi si confronta con l innesto è sicu- ramente incappato in una galla sulla gemma usata per innestare. Il nostro consiglio è sempre quello di continuare ad innestare nonostante il cinipide. L innesto su cui si è sviluppata una galla necessita di una gestione più delicata e attenta. Il caso è il medesimo di quando si innesta su una gemma che presenta qualche problema (o un insetto o altro evento) che l ha cimata. Dopo un mese circa dall innesto questa gemma va pizzicata o tagliata per circa due terzi del suo volume. Ciò consente di non far seccare l intero germoglio e di far sviluppare le gemme basali. Da quel germoglio ne nasceranno altri che potranno essere lasciati crescere in libertà o selezionati secondo l impostazione che si vorrà dare alla pianta. Stefano Viesi Associazione Tutela Marroni di Castione ATTIVITÀ - Corsi Corso di innesti a Zocca Domenica 20 marzo, nelle sale del Museo del Castagno e del Borlengo di Zocca (Modena), un nutrito gruppo di appassionati e castanicoltori, sotto la guida di Fulvio Viesi, Stefano Viesi e Luigi Vezzalini (Citta Nazionale del Castagno), ha potuto confrontarsi su varie tipologie di innesti e su potature di castagni nelle vicinanze del Museo del Castagno. Complimenti all Associazione Slucadora per le numerose attività che mette in campo coronate sempre da grande riscontro e partecipazione. Fulvio Viesi, Presidente Associazione Tutela Marroni di Castione Notiziario di Castanicoltura luglio
8 Il giallume e il marciume da Gnomoniopsis Nel 2014 e...nel castagneto Proprietario: Associazione Tutela Marroni di Castione, Brentonico - piazza Cristoforo Benedetti, 7 Direttore responsabile: Mattia Frizzera Comitato di redazione: Stefano Viesi, Carlo Mihelcic, Fulvio Viesi ( ) Autorizzazione Tribunale di Rovereto n. 272 del 27/08/2007 ai sensi della legge 08/02/1948 n. 47 Poste Italiane s.p.a. spedizione in Abbonamento Postale D.L. 253/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 2 e 3 - Trento Stampa: Tipografia Mercurio snc Rovereto (TN) - via Negrelli, 21 - tel Il notiziario...nel castagneto è stampato su carta proveniente da foreste gestite in maniera sostenibile L Associazione Tutela Marroni di Castione ringrazia gli autori degli articoli per la disponibilità e la collaborazione nella realizzazione di questa edizione I precedenti numeri del notiziario sono scaricabili dal sito - info@marronicastione.it In caso di mancato recapito restituire al mittente che si impegna a pagare l importo dovuto (CPO Trento)
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