Cenni sulla normativa doganale

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1 Cenni sulla normativa doganale Dott. Fabrizio Fantasia Torino, 17 ottobre

2 Il diritto doganale Il diritto doganale è costituito da una struttura complessa di norme, comunitarie e nazionali, soggette a continue modifiche e adattamenti determinati dall evoluzione delle politiche comunitarie e dal processo di integrazione europeo. 2

3 Il diritto doganale Si applica nel territorio dei 28 stati appartenenti alla UE in relazione ai seguenti istituti: imposizione doganale; obbligazione doganale e gli elementi dell accertamento; dichiarazione doganale; destinazioni e regimi doganali; controllo delle dichiarazioni doganali; analisi dei rischi. 3

4 Riferimenti normativi Normativa doganale comunitaria: - Codice Doganale Comunitario (C.D.C.) - Disposizioni di Applicazione del Codice (D.A.C.) Normativa doganale nazionale: - Regolamento per l esecuzione della legge doganale; - Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale (T.U.L.D.); - D.Lgs. 8 novembre 1990, n. 374 (Riordinamento degli istituti doganali e revisione delle procedure di accertamento e controllo). 4

5 Normativa doganale comunitaria Le norme di base a livello europeo sono contenute nel: - Codice Doganale Comunitario adottato con Regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio del (ancora vigente fino all applicazione del Nuovo Codice Doganale dell Unione), che contiene la disciplina sostanziale ai fini dell applicazione dei tributi e delle misure previste nel quadro degli scambi commerciali con i paesi terzi. - Disposizioni di Applicazione del Codice, emanate con Reg. CEE n. 2454/93 della Commissione del , che definiscono i dettagli di funzionamento di tutti gli istituti. I due Regolamenti costituiscono l opera di codificazione ed armonizzazione comunitaria degli istituti doganali e delle loro norme di applicazione. 5

6 Normativa doganale nazionale Le norme di base a livello nazionale sono contenute nel: - Regolamento per l esecuzione del testo unico delle leggi doganali, adottato con Regio Decreto del 13 febbraio 1896 n. 65, che rappresenta la regolamentazione nazionale più antica. - Testo Unico delle disposizioni legislative in materia doganale (T.U.L.D.), approvato con Decreto del Presidente della Repubblica del 23 gennaio 1973 n. 43, che raccoglie le disposizioni di applicazione nazionali. Si applicano in subordine alla normativa comunitaria e solo in casi residuali. 6

7 Il C.D.C. Il C.D.C. è nato per aderire a quanto stabilito dal Consiglio: riunire in un codice le disposizioni del diritto doganale attualmente disperse in un gran numero di regolamenti e direttive comunitarie. Per il raggiungimento di tale obiettivo, si è resa necessaria l abrogazione di ben 26 regolamenti e 2 direttive. 7

8 Il C.D.C. Il Codice stabilisce il campo d applicazione delle disposizioni doganali ed elenca le definizioni di base: le disposizioni generali relative ai diritti e agli obblighi delle persone nei confronti della normativa doganale (diritto di rappresentanza, informazioni, ecc.); le disposizioni di base che regolano gli scambi di merci (dazi all importazione o all esportazione, del valore in dogana, della tariffa doganale della UE, della classificazione tariffaria delle merci e dell origine di queste ultime); le disposizioni che disciplinano l introduzione delle merci sul territorio doganale della Comunità (presentazione in dogana, la dichiarazione doganale, l obbligo di assegnare una destinazione doganale alle merci e la custodia temporanea, le merci non comunitarie che hanno circolato in regime di transito); le destinazioni doganali (viene descritto il vincolo delle merci ad ognuno dei regimi doganali ed il funzionamento delle altre destinazioni doganali). 8

9 Il C.D.C. Da quando è stato adottato, nel 1992, il Codice non è stato oggetto di nessuna revisione generale, ma soltanto di limitate modificazioni connesse a particolari problemi. 9

10 Il C.D.C. In ordine cronologico, le ultime modifiche al C.D.C. sono state apportate dal: Regolamento (CE) n. 648/2005, del Parlamento europeo e del Consiglio del 13 aprile 2005; Regolamento (CE) n. 450/2008, adottato il 23 aprile 2008 dal Parlamento europeo e dal Consiglio dell Unione europea, che istituisce il Codice Doganale Aggiornato (C.D.A.). 10

11 Il C.D.A. I principali cambiamenti apportati dal C.D.A. sono la: razionalizzazione del quadro normativo; semplificazione delle procedure doganali; informatizzazione delle dichiarazioni; interoperabilità dei sistemi informatici doganali; autovalutazione degli operatori, sportello unico. 11

12 Il C.D.A. Avrebbe dovuto sostituire il C.D.C. del 1992 entro la data del 24 giugno 2013 con l entrata in vigore delle Disposizioni di Applicazione al Nuovo Codice. In realtà con l entrata in vigore del trattato di Lisbona sono stati approvati i nuovi trattati: dell Unione Europea e quello sul funzionamento dell Unione Europea che, apportando delle modifiche nelle procedure di adozione degli atti dell Unione, hanno imposto l emanazione di un nuovo Codice Doganale dell Unione (rifusione/recast del C.D.A.). 12

13 Il cammino verso il nuovo U.C.C. Il 20 febbraio 2012 la Commissione europea ha presentato una proposta (al gruppo unione doganale del Consiglio) di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio, volto ad istituire un nuovo Codice Doganale dell Unione europea (U.C.C.). 13

14 Il cammino verso il nuovo U.C.C. Il Regolamento CE n. 528/2013 del 12 giugno 2013 ha modificato l art. 188, par. 2, del Regolamento (CE) 450/2008, posticipando la data di applicazione del C.D.A., dal 24 giugno 2013 al 1 novembre

15 Il cammino verso il nuovo U.C.C. L 11 settembre 2013, il Parlamento Europeo ha approvato una Risoluzione legislativa sulla proposta - COM(2012)0064, avanzata dalla Commissione Europea - di regolamento dello stesso Parlamento e del Consiglio che istituisce il Codice Doganale dell Unione, adottando una posizione in vista della sua definitiva approvazione in rifusione (quindi, con abrogazione) del C.D.A. 15

16 Il cammino verso il nuovo U.C.C. La proposta di rifusione del C.D.A. è stata operata dalla Commissione Europea sulla base delle seguenti considerazioni ed esigenze: rinviare la data di applicazione; allineare ai requisiti del trattato di Lisbona per quanto riguarda il ricorso da parte della Commissione a poteri delegati o competenze di esecuzione; adeguare alcune disposizioni che si sono rivelate di difficile applicazione; aggiornare normativa e procedure doganali; utilizzare sistemi informatici per lo sdoganamento e le procedure doganali al fine di facilitare l interazione con le dogane e di garantire la sicurezza degli scambi di merci nell Unione europea; assecondare l evoluzione delle politiche e delle normative in altri campi che potrebbero avere un impatto sulla normativa doganale, come la sicurezza nel settore dei trasporti, nonché dei processi operativi, che richiedono chiarezza e coerenza nelle norme doganali. 16

17 Il nuovo U.C.C. Il Regolamento (UE) n. 952/2013 del 9 ottobre 2013 del Parlamento europeo e del Consiglio ha istituito il Codice Doganale dell Unione che stabilisce le norme e le procedure di carattere generale applicabili alle merci che entrano nel territorio doganale dell'unione o ne escono (art. 1, par. 1). 17

18 Il nuovo U.C.C. Le disposizioni finali del nuovo U.C.C. prevedono che: il Regolamento (CE) n. 450/2008 è abrogato (art. 286, par. 1); il Regolamento (CEE) n. 2913/92 è abrogato a decorrere dal 1 giugno 2016 (art. 286, par. 2); gli articoli elencati nell art. 288, par. 1, con riguardo alle disposizioni in materia di attribuzione delle competenze e di oneri e costi, si applicano a decorrere dal 30 ottobre 2013; i restanti articoli, finalizzati all emanazione delle disposizioni di applicazione, saranno applicabili dal 1 giugno 2016 (art. 288, par. 2). 18

19 Le D.A.C. Le D.A.C. fissano alcune disposizioni di attuazione del C.D.C. e specificano ulteriormente le modalità attuative di molti istituti, rendendo omogeneo ed attuale tutto il sistema normativo comunitario. Comprendono: le disposizioni di applicazione di carattere generale; le destinazioni doganali; le operazioni privilegiate; il debito doganale e taluni controlli; le informazioni vincolanti (ITV IVO); l origine delle merci; il valore in dogana; l introduzione delle merci nel territorio doganale; la dichiarazioni in dogana; le procedure semplificate. 19

20 Le D.A.C. Alle D.A.C. sono allegati i fac-simile dei modelli, certificati, formulari, ecc., utilizzati dagli operatori nel corso delle operazioni compiute in Dogana. Tra gli altri, a titolo di esempio, è possibile trovare: lo schema di domanda per richiedere un informazione tariffaria vincolante (I.T.V.); quella per il rilascio dello status di A.E.O.; il DAU; il Certificato di origine; l EUR 1; il Form A; il D.V. 1; ecc. 20

21 Le D.A.C. Dal 1993 ad oggi, le D.A.C. sono state più volte aggiornate. Le modifiche più significative sono state apportate dal Regolamento (CE) n. 1875/2006 della Commissione del 18 dicembre Per consentire la piena entrata in vigore del nuovo Codice Doganale dell Unione, le disposizioni di applicazione dell U.C.C., dovranno essere adottate entro la data del 1 giugno

22 La normativa doganale nazionale La normativa nazionale e la prassi amministrativa dei singoli Stati membri integrano e disciplinano gli aspetti non ancora completamente armonizzati dalle norme comunitarie. Alla normativa nazionale è lasciata la parte organizzativa di dettaglio, il sistema sanzionatorio, in particolare, la materia delle controversie doganali ed infine una parte della disciplina sui doganalisti e del relativo personale ausiliario. 22

23 Grazie per la Vostra cortese attenzione 23

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