TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO

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1 C P R P TESTO UNICO IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO D.Lgs. 81/2008 INFORMAZIONE FORMAZIONE ADDESTRAMENTO DEI LAVORATORI Il Testo Unico in Materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii. con gli articoli n 36 e 37) unitamente a quanto dettato dagli Accordi Conferenza Unificata Stato-Regioni (tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano) trattano in maniera dettagliata e puntuale le Attività relative alla INFORMAZIONE, FORMAZIONE ed ADDESTRAMENTO dei LAVORATORI, che rilevante importanza rivestono in ambito della Prevenzione e Protezione in materia di Salute e Sicurezza sui Luoghi di Lavoro. Dette Attività, assumono un ruolo fondamentale nella attuazione di comportamenti virtuosi e potenzialmente positivi ai fini della Prevenzione e Protezione della Sicurezza e Salute sui Luoghi di Lavoro, Attività basate non solo sull attuazione di Norme specifiche ma soprattutto in quanto incidono positivamente sulle relazioni all interno degli stessi Luoghi di Lavoro, dal momento che contribuiscono: - al miglioramento delle condizioni di lavoro all interno dell organizzazione Aziendale; - all aumento del livello di consapevolezza comportamentale dei lavoratori; - alla riduzione del numero e dei costi di incidenti; - a migliorare e qualificare l immagine dell Azienda. Dette Attività ancora, oltre a costituire un adempimento Legislativo Nazionale, rappresentano in merito alla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, una svolta etica (il Lavoratore al centro della sicurezza ed al governo delle tecnologie e delle strutture) ed una scelta Strategica (affermazione in costante crescita della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro). Nel quadro Normativo (D.Lgs. 81/08), il Datore di Lavoro viene indicato 1

2 quale FIGURA APICALE impegnata nell attuazione di una seria politica di Sicurezza all interno della propria Azienda. A lui competono l approntamento di una organizzazione efficace in ambito di Prevenzione e Protezione della Sicurezza e della Salute, per la quale le Attività di Informazione, Formazione e di Addestramento dei Lavoratori sui Luoghi di Lavoro svolgono un ruolo di estrema importanza. Al Datore di Lavoro, fra i compiti/obblighi specifici di sua competenza, rilevante importanza rivestono le sue attività in materia di Prevenzione e Protezione della Sicurezza e Salute dei Lavoratori, Attività che possiamo suddividere in quattro macro aree, cosi distinte: 1)- AREA RISCHI, intesa come: - attività di puntuale e completa indagine di ricerca ed individuazione di potenziali rischi; - eliminazione o riduzione dei rischi, con mezzi idonei ed azioni dirette alla fonte; - individuazione di figure professionali RSPP ASPP (Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione Addetto Servizio di prevenzione e Protezione), Medico Competente (M.C.) che integrate nelle loro funzioni, svolgano, a supporto del Datore di Lavoro con professionalità le funzioni di rilevazione e gestione dei rischi. 2)- AREA ORGANIZZAZIONE DEL ALVORO, che consiste nel progettare ed attuare una organizzazione del lavoro Aziendale (scelta delle attrezzature, definizione di metodi di lavoro e produzione, assegnazione di compiti, etc.) rivolta alle effettive potenzialità del singolo Lavoratore. 3)- AREA ISTITUZIONALE, che consiste nell Adottare un Servizio di Prevenzione e Protezione (affidato a personale dipendente o a Professionisti esterni) in possesso di Requisiti, Attitudini e Capacità Professionali Adeguate, con il compito di collaborare con il Datore di Lavoro, alla individuazione dei fattori di rischio e nell adozione/gestione delle necessarie misure di prevenzione e protezione. Nelle piccole Imprese, detto ruolo può essere svolto dallo stesso Datore di Lavoro purchè in possesso di idoneo Attestato di Formazione. 4)- AREA SICUREZZA, denominato Progetto di Sicurezza Aziendale consistente nel dotare l Azienda di un PROGRAMMA DI PREVENZIONE che, tenendo presente le condizioni tecniche produttive, risulti efficace anche in materia di Prevenzione e Protezione dei Lavoratori. Lo stesso D.L.gs. 81/08, definisce le Attività (Informazione, Formazione ed Addestramento) rispettivamente come segue: INFORMAZIONE Complesso delle Attività dirette a fornire Conoscenze Utili alla Identificazione e alla Gestione dei Rischi (art. 2, lett.bb); 2

3 Con l art. n 36- Informazione ai Lavoratori, viene definita l importanza e lo spazio che il Legislatore attribuisce al Servizio Informazione, dal momento che stabilisce rispettivamente: -comma 1- Il Datore di Lavoro, provvede affinché ciascun Lavoratore riceva una adeguata Informazione: a)- sui Rischi per la Salute e Sicurezza sul Lavoro connessi alle Atività dell Impresa in generale; b)- sulle procedure che riguardano il Primo Soccorso, la Lotta Antincendio, l evacuazione dai luoghi fi lavor; c)- sui Nominativi dei Lavoratori incaricati di applicare le misure di cui agli art. 45 (Primo Soccorso) ed art. 46 (Prevenzione Incendi); d)- sui Nominativi degli RSPP-ASPP (Responsabile Servizio di Prevenzione e Protezione Addetto Servizio di Prevenzione e Protezione) e del Medico Competente; -comma 2- Il Datore di Lavoro, provvede altresì affinché ciascun Lavoratore riceve una adeguata Informazione: a)- sui rischi specifici cui è esposto in relazione all attività svolta, le normative di sicurezza e le disposizioni aziendali in materia; b)- sui pericoli connessi all uso delle sostanze e delle miscele pericolose sulla base di schede dei dati di sicurezza previste dalla normativa vigente e dalle norme di buona tecnica; c)- sulle misure e le attività di protezione e di prevenzione adottate. L Obbligo di cui sopra, spinge il Datore di Lavoro ad individuare idonei ed efficaci mezzi di comunicazione da utilizzare, comprensivi di tempi, contenuti e livelli di qualità. Le Informazioni circa i Diritti dei Lavoratori, non devono più essere intese come locandine appese nelle bacheche o sulle pareti dell Azienda, ne demandati al singolo di trovare il tempo, il modo e la voglia di informarsi, ma devono essere intese come obbligo reciproco nell interesse comune a garanzia di una efficace Attività di Prevenzione e Protezione sui Luoghi di Lavoro. Il D.Lgs. 81/08, quale strumento di Informazione, prevede da parte del Datore di Lavoro, l obbligo di Consultare e Consentire la Partecipazione dei Lavoratori e/o dei loro Rappresentanti (Rappresentate dei Lavoratori per la Sicurezza - RLS) in tutte le questioni che riguardano la Sicurezza e la Protezione della Salute negli Ambienti di Lavoro. Dette Attività di carattere Istituzionale si concretizzano mediante: - Individuazione del Soggetto Lavoratore RLS (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza) eletto o designato dai Lavoratori stessi; - Effettuazione, almeno una volta all anno, di una riunione avente ad oggetto la prevenzione e protezione dai rischi alla quale sono obbligati a partecipare il Datore di Lavoro, il R.S.P.P. (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione), il M.C. (Medico Competente) i Lavoratori o il R.L.S. (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza). Quanto sopra, se responsabilmente attuato, costituisce principale strumento per l attuazione di una efficace attività di prevenzione, utile e strategica per diffondere e consolidare una nuova e necessaria Cultura della Sicurezza sui luoghi di Lavoro. 3

4 FORMAZIONE Processo Educativo attraverso il quale trasferisce, ai Lavoratori ed agli altri Soggetti del Sistema Prevenzione e Protezione Aziendale, CONOSCENZE e PROCEDURE utili all acquisizione di competenze per lo svolgimento dei rispettivi compiti in Azienda e alla Identificazione, alla Riduzione e alla Gestione dei Rischi (art. 2, lett.aa); Con lart. N 37 (D.Lgs. 81/08 Formazione dei Lavoratori e dei loro Rappresentanti), viene stabilito rispettivamente che: il Datore di Lavoro assicura che ciascun Lavoratore riceva una Formazione sufficiente ed Adeguata in Materia di Salute e Sicurezza, anche rispetto alle conoscenze linguistiche con particolare riferimento a: a)- concetti di rischio, danno, prevenzione, protezione, organizzazione della prevenzione aziendale, diritti e doveri dei vari soggetti aziendali, organi di vigilanza, controllo, assistenza; b)- rischi riferiti alle mansioni ed ai possibili danni e alle conseguenti misure e procedure di prevenzione e protezione, caratteristici del settore o comparto di appartenenza dell Azienda L intera materia della Formazione risulta fortemente innovata, dal momento che con il D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii., è indirizzata a fornire competenze per lo svolgimento in sicurezza dei rispettivi compiti in Azienda e all identificazione, alla riduzione e alla gestione dei Rischi. Una Idonea FORMAZIONE: - permette l acquisizione della consapevolezza di quanto l adozione di comportamenti lavorativi corretti sia importante per la propria ed altrui salute e sicurezza; - costituisce strumento strategico per la gestione del sistema prevenzione sui luoghi di Lavoro. Con riferimento all art. n 32 del D.Lgs. 81/08 (Capacità e requisiti dei R.S.P.P. A.S.P.P. Responsabili ed Addetti dei Servizi di Prevenzione e Protezione inteni ed esterni), unitamente all accordo di cui alla Conferenza Stato Regioni del 07/07/2016 n 128 (Individuazione della durata e dei contenuti minimi dei percorsi formativi per i R.S.P.P. A.S.P.P.), la FORMAZIONE costituisce uno Strumento Strategico per la Gestione del sistema di Prevenzione e Protezione sui Luoghi di Lavoro, dal momento che: - è un processo migliorativo e continuo; - è a tutela di ciascun Lavoratore; - è in relazione ai rischi di settore e di comparto presenti in Azienda o nel cantiere dove si svolgono le attività, specifico strumento di riferimento; - è contestualizzata, progettata e programmata in collaborazione con gli addetti ai lavori; - è attiva, pratica, condivisa ed interattiva; - è verificata nella pratica lavorativa quotidianamente per poi essere nuovamente programmata. 4

5 La FORMAZIONE, costituisce uno strumento che interviene sulla CULTURA PROFESSIONALE dei Soggetti coinvolti nel Processo Lavorativo Aziendale, dal momento che le metodologie di apprendimento utilizzate mirano a rendere ciascun Lavoratore consapevole di come e che cosa sta apprendendo. Obiettivi principali della Formazione sono: - il SAPERE - riferito alle conoscenze da acquisire; - il SAPER FARE riferito alle abilità da sviluppare e applicare nell ambito delle proprie mansioni; - il SAPER ESSERE riferito alla condotta o ai comportamenti da integrare. Nel Testo degli Accordi Conferenza Stato-Regioni del dicembre 2011, n 221, sono state definite le tipologie, la durata ed i contenuti minimi dei Corsi di Formazione indirizzati alle singole e specifiche Mansioni Aziendali, comprese le modalità di aggiornamento, periodicità, contenuti, metodologie e verifiche. I Soggetti destinatari dell Attività di Formazione, sono costituiti da una popolazione lavorativa eterogenea, costituita da Dirigenti, Preposti, Addetti all esercizio di particolari attrezzature, Addetti a ruoli specifici, Tecnici, Lavoratori stranieri e molti altri. Apposita TABELLA (Allegata alla presente) riporta l elenco di tutte le figure obbligatoriamente soggette alla Formazione, contenente il riferimento normativo, la durata del corso medesimo distinto come corso base ed eventuale aggiornamento. Al termine di ciascun Corso di Formazione, viene rilasciato apposito ATTESTATO, documento che certifica a ciascun soggetto partecipante, il possesso dei requisiti nella materia per la quale è stato Formato, requisiti richiesti dalla vigente Normativa /D.Lgs. 81/08). Si precisa che i costi relativi alla Formazione non devono essere a carico dei destinatari, cioè dei Lavoratori, ma devono essere effettuati in orario di lavoro. ADDESTRAMENTO Complesso delle attività dirette a far apprendere ai Lavoratori l uso corretto di attrezzature, macchine, impianti, sostanze, dispositivi anche di protezione individuale e le procedure di lavoro (art. 2, lett. cc). Ai sensi del D.Lgs. 81/08, al Datore di Lavoro, in qualità di Responsabile dell Organizzazione Aziendale con poteri decisionali e di spesa, tra i vari obblighi, compete anche quello relativo all ADDESTRAMENTO del singolo Lavoratore al fine di metterlo nelle condizioni ottimali per svolgere le proprie funzioni di competenza. Con lart. 73 (D.Lgs. 81/08 Informazione, Formazione ed Addestramento, viene stabilito rispettivamente: Nell ambito degli obblighi di cui agli artt. n 36 e 37, il Datore di Lavoro provvede, 5

6 affinché per ogni attrezzatura di lavoro messa a disposizione, i Lavoratori incaricati dell uso dispongano di ogni necessaria informazione e istruzione e ricevano una formazione e un addestramento adeguati, in rapporto alla sicurezza relativamente: a)- alle condizioni di impiego delle attrezzature; b)- alle situazioni anormali prevedibili. (art. 73, comma 1- d.lgs. 81/08). Sempre il D.Lgs. 81/08) richiama l Addestramento dei Lavoratori in diverse norme, precisando che detta attività, in quanto prettamente caratterizzata da contenuti pratici, deve essere considerata distinta e quindi complementare alla Formazione. L Addestramento, consiste secondo il D.Lgs. 81/08, nel complesso di di attività direte a far apprendere ai Lavoratori l uso corretto delle attrezzature, degli impianti, delle macchine, delle sostanze, dei dispositivi anche di protezione individuale utilizzate nello svolgimento delle proprie attività lavorative. L Addestramento, deve essere attuato rispettivamente: - in occasione della formalizzazione del rapporto di lavoro; - in occasione di trasferimento o cambiamento di mansioni del Lavoratore; - in occasione di introduzione in Azienda di nuove attrezzature e tecnologie. L Addestramento è richiesto per tutte le Mansioni suscettibili di esposizione a rischi dei Lavoratori, Mansioni che sono individuate e contenute nel Documento di Valutazione dei Rischi (di cui agli artt. n 17 Obblighi del Datore di Lavoro non delegabili ed n. 28 Oggetto di Valutazione dei Rischi) del D.Lgs. 81/08. 6

7 TABELLA FIGURE SOGGETTE OBBLIGHI FORMATIVI ED AGGIORNAMENTO IN MATERIA DI SICUREZZA OPERANTI NEI CANTIERI EDILI TEMPORANEI O MOBILI (TITOLO IV. D.Lgs. 81/08 e ss.mm.ii.) CORSO DURATA AGGIORNAMENTO ORE PERIODICO Formazione Lavoratori Edili 16(2) SI Aggiornamento Lavoratori Edili 6 Ogni 5 anni (3) RIFERIMENTI NORMATIVI Art. 37, c.1 e 12 D.Lgs. 81/08 Conf. S/R n 221 del 21/12/2011 Formazione RSPP Datore di Lavoro 48 SI Aggiornamento RSPP Datore 14 Ogni 5 anni Lavoro Formazione Dirigenti 16 SI Aggiornamento Dirigenti 6 Ogni 5 anni Formazione Preposto 24 SI Aggiornamento Preposto 6 Ogni 5 anni Conf. S/R n 221 del 21/12/2011 Art. 37, c.7 D.Lgs. 81/08 Conf. S/R n 221 del 21/12/2011 Art. 37, c.7 D.Lgs. 81/08 Conf. S/R n 221 del 21/12/2011 Formazione RSPP/ASPP Modello A Formazione RSPP/ASPP Modello B 28 NO 48 SI Formazione RSPP/ASPP Modello B- SP2 16 SI Formazione RSPP 24 NO Modello C Aggiornamento ASPP 20 Ogni 5 anni (4) Art. 32, D.Lgs. 81/08 Conf. S/R n 12 del 07/07/2016 Aggiornamento RSPP 40 Ogni 5 anni (4) Formazione Emergenza Incendio Rischio Medio Aggiornamento Emergenza Incendio Rischio Medio Formazione Addetto Primo Soccorso Aziendale Aggiornamento Addetto Primo Soccorso Aziendale Formazione RLS (Rappresentante Lavoratori per la Sicurezza Aggiornamento RLS con N Lavoratori da 15 a 50 8 SI (5) 5 Ogni 3 anni 16 SI 6 Ogni 3 anni 32 SI 4 Ogni anno Art. 37, c.9 D.Lgs. 81/08 All.IX-D.M. 10/03/1998 Art. 37, c.9 D.Lgs. 81/08 D.M. n 388 del 15/07/2003 Art. 37, c.11 E 12 D.Lgs. 81/08- Art. 37 CCNL Edilizia 7

8 CORSO DURATA ORE AGGIORNAMENTO PERIODICO RIFERIMENTI NORMATIVI Aggiornamento RLS con N Lavoratori superiore a 50 8 Ogni anno Art. 37, c.11 E 12 D.Lgs. 81/08- Art. 37 CCNL Edilizia Formazione CSP - CSE 120 SI Aggiornamento CSP - CSE 40 Ogni 5 anni Formazione Addetto/Preposto Montaggio Ponteggi Aggiornamento Addetto/Preposto Montaggio Ponteggi 32 (7) SI 4 Ogni 4 anni Art. 98 D.Lgs. 81/08 All. XIV D.Lgs. 81/08 Art.136,c.6 e7 D.Lgs. 81/08 All. XXI. D.Lgs. 81/08 Lecce, 18/07/2017 IL CONSULENTE TECNICO CPRP Ing. Andrea RETUCCI 8