CORSO ATA: diverso grado di abilità FIRENZE, 27 APRILE 2016 BASSANO ROBERTO
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1 CORSO ATA: l assistenza a agli alunni con diverso grado di abilità FIRENZE, 27 APRILE 2016 BASSANO ROBERTO
2 LA NORMALIT
3 Menomazione, Disabilità ed Handicap MENOMAZIONE: perdita o anomalia a carico di strutture o funzioni psicologiche, fisiologiche o anatomiche DISABILITA : limitazione o perdita della capacità di compiere un attività nel modo o nell ampiezza considerati normali per un essere umano HANDICAP: condizione di svantaggio che limita o impedisce la possibilità di ricoprire il ruolo normalmente proprio della persona La MENOMAZIONE causa una difficoltà (DISABILITA ) che, a sua volta, interagendo con un determinato contesto, può determinare uno svantaggio (HANDICAP)
4 L handicap non è legato alla persona ma all interazione tra disabilità ed ambiente
5 ICF Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute la disabilità nasce dall' 'interazione tra le menomazione di una persona e le barriere che possono ostacolare la sua partecipazione nella società. Anche se la menomazione non si può eliminare, è possibile intervenire ampiamente per rimuovere le barriere e ridurre quindi gli svantaggi derivanti dalla disabilità.
6 E QUESTO IL PERCORSO CHE HA FATTO LA SCUOLA ITALIANA?
7 PERCORSO NORMATIVO DELLA SCUOLA ITALIANA Legge 30 marzo 1971, n. 118 Circolare ministeriale n. 228 del 1976 Legge 517 del 1977 Circolari Ministeriali n. 169 e n. 178 del 1978 e la n. 159 del 1979 Circolare Ministeriale n. 199 del 1979 Circolare Ministeriale n. 206 del 1979 Circolare Ministeriale n. 258 del 1983 Decreti Ministeriali (20 agostoo 1981 e 10 dicembre 1984) e la Circolare Ministeriale n. 189 del 1985 Pietra miliare rimaneva comunque la Legge n. 517/77 Circolare Ministeriale n. 250 del 1985 Sentenza della Corte Costituzionale n. 215 del 3 giugno 1987 Legge n. 104 del 1992
8 Legge 30 marzo 1971, n. 118 L'istruzione dell'obbligo deve avvenire nelle classi normali della scuola pubblica, salvo i casi in cui i soggetti siano affetti da gravi deficienze intellettive o da menomazioni fisiche di tale gravità da impediree o rendere molto difficoltoso l'apprendimento o l'inserimento nelle predette classi normali
9 Leggee 517 del 1977 aboliva le classi differenziali, stabiliva il diritto all inserimento, obbligava ad una programmazione educativa che comprendesse attività scolastiche integrative, organizzate per gruppi di alunni della stessa classe o di classi diverse, prevedeva la prestazione di insegnanti specializzati di sostegno e del servizio socio-psico-pedagogico, Prevedeva particolari forme di assistenza da parte degli enti locali, stabiliva nuove forme di valutazione e di verifica
10 Circolari Ministeriali n. 169 e n. 178 del 1978 e la n. 159 del 1979 hanno definito i compiti dell insegnante specializzato e aperto alla collaborazione tra la scuola e i servizi assistenziali e sanitari degli enti locali
11 Circolare Ministeriale n. 258 del 1983 fornisce le indicazioni per predisporre le famose «Intese» tra scuola, ASL (USL) ed ente locale, finalizzate alla costruzione di un piano educativo individualizzato per i portatori di handicap
12 Circolare Ministeriale n. 1 del 1988 tentò di affrontare il problema della continuità educativa, prevedendo, nei primi mesi dell anno scolastico, la presenza del docente di sostegno che aveva seguito l alunno nell anno precedente, nell ordine scolastico immediatamente successivo
13 Circolare Ministeriale n. 163 del 1983 relativa agli esami di maturità, per cui gli allievi portatori di handicap fisici o sensoriali potevano avere una dispensa totale o parziale da singole prove, a seconda del tipo di handicap, sostituendole con prove differenziate equipollenti
14 Circolare Ministeriale n. 262 del 1988 estendeva la normativa della legge n. 517 alla scuola superiore, salvo che per il numero di venti alunni per le classi in cui sono inseriti i portatori di handicap
15 Legge n. 104 del 1992
16 Legge n. 104 del 1992 art 13, integrazione scolastica Punto 6: Gli insegnanti di sostegno assumono la contitolarità dellee sezioni e delle classi in cui operano, partecipano alla programmazione educativa e didattica e alla elaborazione e verifica delle attività di competenza dei consigli di interclasse, dei consigli di classe e dei collegi dei docenti (1 ter) )..
17 art 15, Gruppi di lav Legge n. 104 del 1992 voro per l'integrazione scolastica Comma 2: Presso ogni circolo didattico ed istituto di scuola secondaria di primo e secondo grado sono costituiti gruppi di studio e di lavoro composti da insegnanti, operatori dei servizi, familiari e studenti, con il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo.
18 D.F. Diagnosi Funzionale Si intende la descrizione analitica della compromissione funzionale dello stato psicofisico dell individuo in situazione di handicap, al momento in cui accede e alla struttura sanitaria per conseguire gli interventi previsti dagli artt. 12 e13 della legge n. 104/92. La diagnosi funzionale è scritta dall unità multidisciplinare dell ASL.
19 P.D.F. Profilo Dimanico Funzionale E previsto dall art.12, c.5, L.104/1992, è richiamato dall art.4 del Dpr 24/2/94 Atto di indirizzo Documento che descrive il quadro evolutivo e i livelli di sviluppo a breve, medio, lungo termine, tenendo conto di : autonomia, socializzazione, apprendimento, interessi Viene redatto da: Unità multidisciplinare ASL, Docenti, Familiari dell alunno
20 P.E.I. Programmazione Educativa Individualizzata Il PEI redatto dagli insegnanti in collaborazione con gli specialisti e la famiglia, descrive annualmente tutti gli interventi integrati predisposti per l allievo in situazione di handicap. La costr ruzione del PEI e la sua reale applicazione non devono essere delegate unicamente all insegnante di sostegno, ma tutti i docenti devono essere partecipi perché l integrazione di alunni in difficoltà riguarda tutti gli ambiti della vita scolastica. Il PEI deve comprendere il progetto didattico riabilitativo e quello di socializzazione.
21 DF, PDF e PEI Custoditi a scuola, sotto la responsabilità del Dirigente Scolastico perché contengono dati sensibili.
22 P.D.V. Progetto di Vita Si concretizza nella costruzione di una rete tra scuola ed extrascuola per il raggiungimento di obiettivi a medio/lungo termine che permettono all alunno di realizzare se stesso nella vita adulta.
23 Scuole paritarie Le scuole private paritarie sono obbligate ad accettare l iscrizione degli alunni con disabilità, pena la perdita della parità ottenuta (Legge n. 62/00 e D.M. n.83 del 10 ottobre 2008)
24 Compiti del Personale ATA attività e mansioni espressamente previste dall area di appartenenza (tabella A); incarichi specifici che, nei limiti delle disponibilità e nell ambito dei profili professionali, comportano l assunzione di responsabilità ulteriori
25 Compiti del Collaboratore Scolastico compiti di accoglienza e di sorveglianza nei confronti degli alunni, alunni nei periodi immediatamente antecedenti e successivi all orario delle attività didattiche e durante la ricreazione, e del pubblico; di pulizia dei locali,, degli spazi scolastici e degli arredi; di vigilanza sugli alunni,, compresa l ordinaria vigilanza e l assistenza necessaria durante il pasto nelle mense scolastiche, di custodia e sorveglianza generica sui locali scolastici, di collaborazione con i docenti. Assistenza di Base: normale e quotidiana assistenza materiale agli alunni portatori di handicap nell accesso dalle aree esterne alle strutture scolastiche, all interno e nell uscita da esse, nonché nell uso dei servizi igienici e nella cura dell igiene personale anche con riferimento alle attività previste dall art. 47
26 Grazie a tutti Per la gestione dei percorsi è stato allestito un apposito portale Ogni corsista/gruppo di lavoro invia all esperto - alla casella di posta elettronica appositamente allestita espertiatatoscana@gmail.com - l attività laboratoriale predisposta, indicando nell oggetto la tematica, il nome dell esperto, il segmento e il nome/sede del corso di formazione (es. l ass sistenza agli alunni con diverso grado di abilità esperto Roberto Bassano - 1 segmento corso o CS NOME DEL CORSISTA
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