Capitolo 10. scelte pubbliche. politiche commerciali. adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania)
|
|
- Carlo Fiori
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Capitolo 10 Teoria delle scelte pubbliche in materia di politiche commerciali [a.a. 2012/13] adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania) 8 (1) - 1 aa
2 Struttura della presentazione Le argomentazioni a favore del libero scambio Le argomentazioni contrarie al libero scambio Modelli politici per le scelte in materia di politica commerciale c e Negoziati internazionali e Organizzazione Mondiale del Commercio 10-2
3 Le argomentazioni a favore del libero scambio 1) La prima argomentazione a favore del libero scambio sostiene che i produttori e i consumatori allocano le risorse nel modo più efficiente quando i governi non inducono distorsioni nei prezzi di mercato mediante interventi di politica commerciale Il benessere nazionale di un paese piccolo è massimizzato dal libero scambio Se esistono restrizioni agli scambi, i consumatori pagano prezzi più alti I prezzi distorti dalle restrizioni al commercio causano sovra-produzione, perchè le imprese esistenti producono di più o perchè nuove imprese entrano nel settore 10-3
4 Le argomentazioni a favore del libero scambio (cont.) 10-4
5 Le argomentazioni a favore del libero scambio (cont.) Tuttavia,,poiché i dazi sono già bassi per la maggior parte dei paesi, i benefici stimati della liberalizzazione degli scambi rappresentano solo una quota limitata del reddito nazionale. per il mondo la presenza di politiche commerciali ha un costo inferiore all 1% del PIL. i guadagni dalla completa apertura dei commerci sono più bassi nei paesi industrializzati come gli Stati Uniti e l Unione Europea, e più alti nei paesi in via di sviluppo. 10-5
6 Le argomentazioni a favore del libero scambio (cont.) 10-6
7 Le argomentazioni a favore del libero scambio (cont.) 10-7
8 Le argomentazioni a favore del libero scambio (cont.) Una seconda argomentazione a favore del libero scambio sostiene che esso consente alle imprese o ai settori di trarre vantaggio dalle economie di scala. L esistenza di mercati protetti limita i guadagni derivanti dall esistenza di economie di scala esterne impedendo la concentrazione dei settori un eccessiva proliferazione di imprese nell ambito di un mercato interno protetto tt dal dazio la scala di produzione di ciascuna impresa non è efficiente 10-8
9 Le argomentazioni a favore del libero scambio (cont.) Una terza argomentazione a favore del libero scambio sostiene che esso stimola la concorrenza e fornisce opportunità di innovazione (benefici dinamici). Stimolando gli imprenditori a cercare nuovi mercati per le proprie esportazioni e a difendersi dalla concorrenza delle importazioni, il libero commercio offre incentivi maggiori a innovare e ad apprendere rispetto a quelli forniti da un sistema controllato di scambi. 10-9
10 Le argomentazioni a favore del libero scambio (cont.) Una quarta argomentazione a favore del libero scambio sostiene che il libero scambio evita la perdita di risorse legate al rent seeking. gli individui e le imprese sostengono dei costi significativi, sprecando in effetti parte delle risorse produttive dell economia, nel tentativo di ottenere le licenze di importazione 10-10
11 Le argomentazioni contrarie al libero scambio 1) Se imposti da un paese grande, i dazi e le quote (i contingentamenti) t ti) riducono il prezzo mondiale dei beni importati e generano guadagni da ragioni di scambio questi benefici possono eccedere i costi delle distorsioni nella produzione e nel consumo In effetti, un piccolo dazio aumenterà il benessere nazionale di un paese grande ma, da un certo livello del dazio in poi, il benessere nazionale inizierà a diminuire, perché le perdite di efficienza supereranno il guadagno g da ragioni di scambio 10-11
12 Le argomentazioni contrarie al libero scambio (cont.) 10-12
13 Le argomentazioni contrarie al libero scambio (cont.) Un livello del dazio che elimina completamente le importazioni (dazio proibitivo) peggiora le condizioni del paese; tuttavia, esiste un livello t 0 del dazio che massimizza il benessere nazionale: il dazio ottimo 10-13
14 Le argomentazioni contrarie al libero scambio (cont.) Una tassa sulle esportazioni (un sussidio negativo alle esportazioni) che elimina completamente le esportazioni peggiora le condizioni del paese; tuttavia, esiste un livello della tassa sulle esportazioni che massimizza il benessere del paese migliorandone le ragioni di scambio un sussidio alle esportazioni peggiora le ragioni di scambio di un paese grande; una tassa sulle esportazioni migliora le ragioni di scambio di un paese grande una tassa sulle esportazioni fa crescere il prezzo delle esportazioni sul mercato mondiale, migliorando le ragioni di scambio 10-14
15 controargomentazione: E vero che per alcuni paesi, come gli Stati Uniti o l Unione Europea, un dazio sulle importazioni o una tassa sulle esportazioni può far aumentare il benessere nazionale a spese degli altri paesi Ma questa argomentazione non tiene conto della possibilità che gli altri paesi mettano in atto ritorsioni, imponendo anch essi restrizioni agli scambi 10-15
16 Le argomentazioni contrarie al libero scambio (cont.) 2) Una seconda argomentazione contraria al libero scambio sostiene che i fallimenti del mercato interno possono far sì che il libero commercio rappresenti una politica sub-ottimale I calcoli delle perdite di efficienza basati sul surplus del consumatore e del produttore sono basati sull ipotesi che non esistano altre distorsioni e che i mercati funzionino efficientemente 10-16
17 Le argomentazioni contrarie al libero scambio (cont.) I fallimenti del mercato includono: permanente sotto-occupazione della forza lavoro e sotto-utilizzazione del capitale; l esistenza di imperfezioni nei mercati del capitale e del lavoro impediscono un trasferimento sufficientemente rapido di queste risorse verso i settori a maggiore rendimento. benefici tecnologici sociali della produzione che non vengono internalizzati dalle singole imprese pese 10-17
18 Le argomentazioni contrarie al libero scambio (cont.) I fallimenti del mercato includono: costi ambientali sociali causati della produzione che non sono sostenuti dalle singole imprese; presenza di asimmetrie informative per i consumatori e i produttori
19 Le argomentazioni contrarie al libero scambio (cont.) Gli economisti utilizzano il concetto di beneficio sociale marginale per descrivere il beneficio aggiuntivo per la società derivante da un unità addizionale i di produzione in tutti i casi di fallimento del mercato, il beneficio i sociale marginale non è accuratamente misurato dal surplus del produttore delle imprese private, e dunque i calcoli delle perdite di efficienza economica possono essere fuorvianti É possibile che un dazio, aumentando la produzione interna, incrementi il beneficio sociale in presenza di fallimenti del mercato 10-19
20 Figura 10.3 L argomentazione a favore di un dazio fondata sul fallimento del mercato interno Se la produzione di un bene genera benefici sociali addizionali - misurati dall area c nel grafico (b) - non presi in considerazione dal surplus del produttore, un dazio può migliorare il benessere nazionale
21 Le argomentazioni contrarie al libero scambio (cont.) L argomentazione contraria al libero scambio basata sull esistenza di fallimenti del mercato è un esempio di un argomentazione più generale, nota come teoria del second best Questa teoria sostiene che l intervento pubblico che distorce gli incentivi di mercato in un settore può aumentare il benessere nazionale, compensando le conseguenze negative dei fallimenti di mercato in quel settore o in altri settori la politica più opportuna sarebbe quella di intervenire direttamente sui fallimenti del mercato, ma se ciò non fosse possibile, l intervento pubblico in un altro settore potrebbe rappresentare la seconda migliore alternativa per risolvere il problema 10-21
22 controargomentazione: Gli economisti che sostengono la causa del libero scambio ribattono affermando che i fallimenti del mercato interno dovrebbero essere corretti utilizzando una politica di first best : una politica interna diretta alla fonte stessa del problema se il problema è la disoccupazione persistente, il governo potrebbe sussidiare il costo del llavoro o della produzione dib beni intensivi in lavoro questi sussidi eviterebbero le perdite di efficienza economica per i consumatori, che verrebbero invece provocate da un dazio 10-22
23 controargomentazione (cont.) Poiché in realtà non è facile capire quando si è in presenza di un fallimento del mercato, nè l entità dello stesso, non è facile stabilire quando e con che intensità i governi devono intervenire Le politiche pubbliche volte a risolvere i fallimenti del mercato possono facilmente essere manipolate da potenti gruppi di interesse Poiché distorce gli incentivi economici dei produttori e dei consumatori, la politica commerciale può avere conseguenze diverse da quelle attese, che peggiorano la situazione invece di migliorarla 10-23
24 Modelli politici della politica commerciale Come si decide la politica commerciale? (Perché i Paesi fanno quello che fanno?) Modelli che rispondono a questa domanda: 1. Teorema dell elettore mediano 2. Teoria di azione collettiva 3. Modelli della politica commerciale che combinano aspetti della teoria di azione collettiva con aspetti del teorema dell elettore mediano 10-24
25 Teorema dell elettore mediano Il teorema dell elettore mediano afferma che i partiti politici in un sistema democratico per cercare di vincere le elezioni possono definire le proprie politiche cercando di catturare l elettore l che sta al centro dello spettro delle ideologie politiche (cioè, l elettore mediano) Supponiamo che questo spettro ideologico sia costituito solo dai diversi possibili livelli del dazio da imporre supponiamo anche che gli elettori possano essere ordinati a seconda che preferiscano dazi alti o bassi 10-25
26 Teorema dell elettore mediano (cont.) Ipotesi del modello: 1. Esistono due partiti politici concorrenti 2. L obiettivo di ciascun partito è vincere le elezioni, ottenendo la maggioranza dei voti (e non, quindi, mantenere l integrità ideologica, o massimizzare il benessere sociale ) Quali politiche i partiti prometteranno di adottare in caso di vittoria elettorale? entrambi i partiti proporranno la stessa politica di dazi per accaparrarsi il voto dell elettore mediano (l elettore al centro dello spettro) e ottenere il numero maggiore di voti da uno dei due lati dello spettro 10-26
27 Gli elettori sono ordinati in base al livello preferito di dazio. Se un partito proponesse un dazio elevato pari a t A, l altro partito potrebbe strappargli la maggioranza dei voti offrendo un dazio leggermente inferiore, t B. Questa competizione politica porta entrambi i partiti a proporre un dazio vicino a t M, il livello ll preferito dall elettore mediano
28 Teorema dell elettore mediano (cont.) Pertanto, il teorema dell elettore mediano implica che una democrazia bipolare metterà in atto politiche commerciali che consentano di massimizzare il numero di voti ottenuto dai due partiti dovrebbe essere adottata una politica che infligge perdite elevate a poche persone (i produttori che competono con le importazioni), ma produce vantaggi per un numero elevato di individui (i consumatori) la politica commerciale, in realtà, non sembra rispettare queste previsioni 10-28
29 Teoria dell azione collettiva L attività politica viene spesso descritta come un problema di azione collettiva: sebbene i consumatori, intesi come gruppo, abbiano un incentivo a sostenere la causa del libero scambio, nessun consumatore, da solo, troverebbe conveniente fare altrettanto, perchè i benefici che riceverebbe non sarebbero sufficientemente elevati da coprire i costi (monetari e di tempo) che dovrebbe sopportare per fare pressione da solo a tutela dei suoi interessi le politiche che impongono perdite elevate per la società nel suo complesso, ma perdite limitate per i singoli individui, id i potrebbero dunque non fronteggiare forte opposizione 10-29
30 Teoria dell azione collettiva Al contrario, per quei gruppi che sopporterebbero perdite individuali elevate dal libero scambio (es. disoccupazione) esiste un forte incentivo, anche individuale, a sostenere la politica commerciale preferita in questo caso, i costi e il tempo necessari per esercitare pressione a sostegno delle restrizioni al commercio sono limitati rispetto al costo della disoccupazione 10-30
31 Un modello di determinazione della politica commerciale Sebbene, in parte, i politici possano vincere le elezioni perchè sostengono politiche popolari, come previsto dal teorema dell elettore mediano, essi hanno anche bisogno di fondi per condurre le compagne elettorali Questi fondi provengono generalmente da gruppi che non sono soggetti ai problemi di azione collettiva e sono disposti a sostenere politiche che avvantaggino i loro interessi di parte I modelli di political economy cercano di misurare il trade-off tra riduzione del benessere complessivo dei cittadini e aumento dei contributi per lo svolgimento delle campagne elettorali 10-31
32 Quali settori vengono protetti? Agricoltura: negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone, gli agricoltori rappresentano una piccola quota dell elettorato elettorato, ma ricevono sussidi generosi e protezione Esempio: Politica Agricola Comunitaria (PAC) dell Unione Europea, dazi relativamente alti sulle importazioni di prodotti agricoli e molto alti su quelle di alcuni prodotti specifici 10-32
33 Quali settori vengono protetti? (cont.) Tessile e abbigliamento: tessile (produzione di stoffe); abbigliamento (produzione di vestiti). fino al gennaio 2005 l Accordo Multifibre prevedeva delle barriere alle importazioni di prodotti tessili e di abbigliamento dei Paesi Industrializzati da alcuni Paesi in Via di Sviluppo. con il venir meno di questo sistema di protezione i costi della protezione del settore dell abbigliamento e quindi i costi complessivi della protezione commerciale statunitense si sono ridotti bruscamente, da 14.1 miliardi di dollari nel 2001 (11.8 dal settore tessile e abbigliamento) a 4.6 miliardi di dollari previsti per il 2013 (la metà per il settore tessile e abbigliamento)
34 Quali settori vengono protetti? (cont.) 10-34
35 Negoziati internazionali e politica commerciale Due principali approcci alla negoziazione internazionale: a) Accordi Multilaterali: l Accordo Generale sulle Tariffe e sul Commercio (GATT) venne siglato nel 1947 come accordo internazionale provvisorio e fu successivamente sostituito da una vera e propria organizzazione internazionale nota come Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) nel 1995 b) Accordi Preferenziali 10-35
36 Negoziati internazionali e politica commerciale Il dazio medio sulle importazioni degli Stati Uniti e dei paesi dell Unione Europea si è sensibilmente ridotto tra il 1920 ed il Dal 1944, gran parte della riduzione dei dazi e delle altre restrizioni agli scambi è stata realizzata mediante negoziati internazionali 10-36
37 Negoziati internazionali e politica commerciale (cont.) 10-37
38 Politici in vendita. L evidenza degli anni Novanta 10-38
39 Gli Accordi Multilaterali I negoziati multilaterali mobilitano anche gli esportatori del paese, a sostegno della causa del libero scambio, se questi ritengono che i mercati di esportazione si espanderanno Questo sostegno verrebbe a mancare nel caso di interventi unilaterali di liberalizzazione degli scambi Questo sostegno si contrappone a quello alla restrizione degli scambi da parte dei gruppi che, nello stesso paese, competono o con le importazioni 10-39
40 Gli Accordi Multilaterali I negoziati multilaterali evitano anche l insorgere di guerre commerciali, nelle quali ciascun paese mette in atto restrizioni agli scambi Se ciascun paese avesse un interesse (stimolato da pressioni politiche interne) a proteggere i produttori nazionali indipendentemente dalla politica degli altri partner commerciali, tutti i paesi potrebbero adottare restrizioni agli scambi, anche qualora fosse interesse comune liberalizzare il commercio Utilizziamo un semplice esempio per illustrare questo punto 10-40
41 Gli Accordi Multilaterali 10-41
42 Gli Accordi Multilaterali In questo semplice esempio, ciascun paese, agendo singolarmente, sta meglio adottando una politica protezionistica, ma entrambi migliorerebbero la loro condizione se scegliessero congiuntamente di liberalizzare gli scambi (nel linguaggio della teoria dei giochi: esiste un solo equilibrio di Nash in cui entrambi i giocatori stanno peggio che nell evento evento di reciproco libero scambio) Se il Giappone e gli Stati Uniti potessero siglare un accordo vincolante per il mantenimento del libero scambio, entrambi eviterebbero la tentazione del protezionismo e migliorerebbero la loro condizione 10-42
43 Gli Accordi Multilaterali Il GATT accordo multilaterale creato nel 1948 sotto la leadership di Stati Uniti i e Regno Unito obiettivo: liberalizzare il mercato internazionale tramite la rimozione delle barriere al commercio i 19 membri originali sono diventati 156 (a maggio 2012) Un principio base: non discriminazione Due applicazioni di questo principio: p Clausola della nazione più favorita; Clausola del trattamento nazionale
44 Nel 1930 gli Stati Uniti, hanno approvato una legge sui dazi particolarmente irresponsabile, lo Smooth-Hawley Act. Le barriere tariffarie si innalzarono notevolmente i flussi commerciali si ridussero bruscamente. I primi tentativi di abbassare i dazi avvennero tramite negoziati bilaterali. Gli Stati Uniti avrebbero intrapreso contatti con un dato paese importante esportatore di un certo bene (per esempio lo zucchero) offrendo la riduzione dei propri dazi su quel bene, in cambio della contemporanea riduzione da parte di quel paese dei dazi su una qualche produzione di cui gli Stati Uniti erano a loro volta esportatori. I negoziati bilaterali, tuttavia, non permettono di sfruttare tutti i benefici associati al coordinamento internazionale delle politiche commerciali. I vantaggi di un accordo bilaterale possono ricadere su paesi terzi che non hanno fatto alcuna concessione in cambio
45 Nel 1947 un gruppo di 23 nazioni iniziò i negoziati sulla base di un insieme provvisorio di regole che divenne famoso l Accordo Generale sui Dazi e il Commercio (General Agreement on Tariffs and Trade, o GATT). Nel 1995 venne istituita l Organizzazione Mondiale per il Commercio (OMC o WTO, dall acronimo di World Trade Organization), dando finalmente vita all organizzazione formale che si occupa dei negoziati multilaterali. t li 10-45
46 Organizzazione Mondiale del Commercio I negoziati nell ambito dell OMC si occupano della riduzione delle restrizioni commerciali in almeno tre modi: 1. riduzione dei dazi attraverso negoziati multilaterali 2. tariffe binding: un dazio è vincolato quando il paese che lo impone accetta di non aumentarlo in futuro 10-46
47 Organizzazione Mondiale del Commercio (cont.) 3. prevenzione contro l utilizzo di barriere non tariffarie: le quote vengono trasformate in dazi, in quanto i costi della protezione tariffaria sono più evidenti I sussidi all esportazione dei prodotti agricoli sono un eccezione Eccezioni (clausole di salvaguardia) sono anche concesse nel caso di sconvolgimenti dei mercati, causati da impennate nel volumi di importazione 10-47
48 Organizzazione Mondiale del Commercio L Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) fu fondata nel 1995, al termine dell Uruguay round del GATT. Essa si basa sui seguenti accordi Accordo Generale sulle Tariffe e sul Commercio (GATT): si occupa del commercio di beni Accordo Generale sulle Tariffe e sui Servizi (GATS): si occupa del commercio di servizi (es. assicurazioni, consulenza, servizi legali, servizi bancari). Accordo sugli Aspetti della Proprietà Intellettuale attinenti al Commercio (TRIPS): si occupa dei diritti di proprietà intellettuali (es. brevetti e marchi). Accordi sulle Barriere Non Tariffarie e sulle regolamentazioni Sanitarie e Fito-Sanitarie 10-48
49 Organizzazione Mondiale del Commercio Procedura di risoluzione delle controversie: una procedura formale che consente ai paesi coinvolti in una controversia commerciale di appellarsi ad un panel di esperti dell OMC Le controversie vengono risolte in tempi ragionevolmente rapidi: anche considerando gli appelli, la procedura non può durare più di 15 mesi Un panel analizza gli accordi fra i paesi membri per stabilire se e chi li abbia violati 10-49
50 Organizzazione Mondiale del Commercio Un paese può rifiutarsi di rispettare la decisione del panel e, quindi, di modificare la sua politica giudicata illegale In questo caso, però, verrà sanzionato, mediante la concessione agli altri paesi del diritto di imporre restrizioni commerciali sulle sue esportazioni 10-50
51 Organizzazione Mondiale del Commercio Le negoziazioni multilaterali del GATT/OMC ratificate nel 1994 (Uruguay Round) stabilirono che tutte le restrizioni quantitative (es. quote) sul commercio di prodotti tessili e di abbigliamento previste dall Accordo Multi-Fibre avrebbero dovuto essere eliminate entro il primo gennaio del 2005 Ma appena le restrizioni furono eliminate (in gran parte nel 2005), le pressioni i politiche per limitare it nuovamente il commercio di tessile e abbigliamento ripresero a crescere ed i principali paesi industrializzati reintrodussero forme di protezione non tariffaria su base temporanea 10-51
52 Organizzazione Mondiale del Commercio Nel 2001, la conferenza di Doha (Qatar) ha inaugurato il nono round negoziale che, tuttavia, come emerso nell estate estate del 2010 presumibilmente non riuscirà a portare a un accordo la maggior parte delle forme di protezione ancora esistenti sono nel settore agricolo, in quello tessile e quello dell abbigliamento settori che sono politicamente ben organizzati
53 Organizzazione Mondiale del Commercio 10-53
54 Organizzazione Mondiale del Commercio 10-54
55 Abbiamo imparato nel capitolo 9 che i sussidi diminuiscono i i il prezzo mondiale del prodotto sussidiato. poichè i paesi importatori traggono vantaggio da prodotti alimentari più convenienti, perchè i paesi poveri vorrebbero che i paesi industrializzati rimovessero i loro sussidi all agricoltura? i sussidi colpiscono i produttori agricoli nei paesi del Terzo Mondo che competono con i produttori nei paesi più ricchi 10-55
56 Gli accordi commerciali preferenziali Gli accordi commerciali preferenziali sono accordi commerciali tra gruppi paesi, che prevedono la riduzione dei dazi reciproci, ma non di quelli verso il resto del mondo Nel sistema dell OMC OMC, queste politiche commerciali discriminatorie sono generalmente proibite: ogni paese membro dell OMC accetta di far pagare ad ogni altro paese dazi non più alti di quelli pagati dal paese cui applica i dazi minori: principio della nazione più favorita (MNF, Most Favoured Nation) l unica eccezione a questo principio è rappresentata da quei casi in cui (a) il dazio più basso è pari a zero e (b) l accordo si estende alla totalità, o alla quasi totalità, dei prodotti 10-56
57 Gli accordi commerciali preferenziali Esistono vari tipi di accordi commerciali preferenziali in cui i dazi sono uguali, o molto vicini, a zero: 1. Area di libero scambio: un accordo che liberalizza gli scambi tra i paesi membri, ma consente a ciascuno di essi di mantenere una propria politica commerciale nei confronti degli altri paesi Un esempio è il North American Free Trade Agreement (NAFTA) 10-57
58 Gli accordi commerciali preferenziali 2. Unione doganale: un accordo che liberalizza gli scambi tra i paesi membri e li obbliga anche ad adottare una politica commerciale comune nei confronti degli altri paesi un esempio è il Patto Andino (Bolivia, i Colombia, Ecuador e Perù) 3. Mercato comune: è un unione doganale che prevede la libera circolazione dei fattori (in particolare del lavoro) tra i paesi membri un esempio è il MERCOSUR: Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay 10-58
59 Gli accordi commerciali preferenziali 4. Un unione economica,oltre alle caratteristiche di un mercato comune, ha una valuta unica, sistema fiscale armonizzato e politiche fiscali e monetarie comuni. l UE è una unione economica imperfetta 5. Un unione politica richiede la presenza di un apparato politico centralizzato che coordini le politiche economiche, sociali e gli affari internazionali degli stati membri. l UE è una unione politica parziale, mentre gli Stati Uniti sono un unione politica più completa
60 Gli accordi commerciali preferenziali Gli accordi commerciali preferenziali aumentano sempre il benessere dei paesi membri? No, è possibile che il benessere nazionale diminuisca in presenza di accordi commerciali preferenziali Perchè? Invece di ricevere introiti iti dall imposizione di dazi su importazioni poco costose dai mercati mondiali, un paese può finire per importare beni costosi dagli altri paesi membri, senza ricevere alcun gettito tariffario 10-60
61 Gli accordi commerciali preferenziali Gli accordi commerciali preferenziali aumentano il benessere nazionale quando contribuiscono a creare nuovo commercio, ma non quando flussi pre- esistenti di commercio dal resto del mondo vengono sostituiti da flussi commerciali con gli altri paesi membri Creazione dei flussi commerciali Si verifica quando produzioni domestiche costose vengono sostituite da importazioni a minore costo dagli altri paesi membri Diversione (Deviazione) dei flussi commerciali Si verifica quando importazioni i i a basso costo da paesi terzi vengono sostituite da importazioni a più alto costo dai paesi membri 10-61
Capitolo 9. Negoziati commerciali
Capitolo 9 Negoziati commerciali preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò) 1 commerciale Il dazio medio sulle importazioni degli Stati Uniti e dei paesi dell Unione Europea si
L economia. Leconomia politica della politica commerciale. Le argomentazioni a favore del libero scambio. Le argomentazioni contrarie al libero
Capitolo 10 L economia Leconomia politica della politica commerciale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Le argomentazioni a favore del libero scambio Le argomentazioni
Alireza Naghavi. Capitolo 7 (b) Costi e benefici dei dazi. Gli strumenti della politica commerciale
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 7 (b) Gli strumenti della politica commerciale 1 Costi e benefici dei dazi Un dazio aumenta il prezzo del bene nel paese importatore; pertanto, ci aspettiamo
DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE
UNIVERSITA DI BARI DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE MODULO 9 L integrazione economica regionale Hill, cap. 9 (rivisto) CORSO DI ECONOMIA INTERNAZIONALE 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Introduzione Una
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 11/12)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 11/12) Soluzione Esame (28 gennaio 2012) Prima Parte 1. (9 p.) Si supponga che le imprese che producono personal computers siano identiche tra loro
Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 8 L economia politica della politica commerciale Krugman-Obstfeld, cap. 9 Copyright ULRICO
La Politica Commerciale. Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale
La Politica Commerciale Giuseppe De Arcangelis 2016 Economia Internazionale 1 Introduzione Se la Cina impone un dazio sulle importazioni dall UE e dagli USA, che cosa accade? E se sussidia le proprie esportazioni?
Sussidio all importazione, contigentamento e altre forme di protezionismo
Sussidio all importazione, contigentamento e altre forme di protezionismo Stefano Papa Università di Roma Sapienza stefano.papa@uniroma1.it Facoltà di Economia Sussidio all importazione 2. Altri strumenti
Gli strumenti della politica commerciale
Capitolo 9 Gli strumenti della politica commerciale adattamento italiano di Novella Bottini 1 Struttura della presentazione Analisi dei dazi in equilibrio parziale: offerta, domanda e commercio Costi e
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 12/13) Soluzione Esame (8 febbraio 2013) Prima Parte 1. (9 p.) In un modello di tipo Ricardiano, il paese A ha a disposizione 200 unità di lavoro e
Svantaggi delle politiche. protezioniste
Svantaggi delle politiche Innalzamento dei prezzi protezioniste Restrizione della scelta dei beni disponibili Protezionismo come soluzione di second best (tariffe per proteggere industrie inefficienti:
Struttura della presentazione
Capitolo 2 Commercio internazionale: uno sguardo d insieme preparato da Thomas Bishop & Rosario Crinò e adattato da Giovanni Anania 1 Struttura della presentazione Il commercio internazionale dell Unione
Politiche di Mercato (UE) Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM)
Politiche di Mercato (UE) Organizzazioni Comuni di Mercato (OCM) POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA PRIMA FASE: 1957-1968 1957 - TRATTATO DI ROMA Obiettivi della PAC: Aumento della produttività dell agricoltura
LEZIONE : BARRIERE NON TARIFFARIE
LEZIONE : BARRIERE NON TARIFFARIE CONTINGENTAMENTO DEF Effetti di equilibrio parziale Confronto tra Dazio e Quota (concorrenza perfetta) Confronto tra Dazio e Quota (monopolio) Tariffication nell Uruguay
Capitolo 2. Commercio internazionale: uno sguardo d insieme. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò)
Capitolo 2 Commercio internazionale: uno sguardo d insieme preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò) 1 Struttura della presentazione I principali partner commerciali degli Stati
Liberalizzazione degli scambi e accordi commerciali
Liberalizzazione degli scambi e accordi commerciali Le ragioni a favore del libero scambio Le ragioni contro il libero scambio Politica commerciale e distribuzione del reddito Politica commerciale e negoziati
Dazi sulle importazioni e sussidi all esportazione
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 5 (b) Un modello generale del commercio internazionale 1 Dazi sulle importazioni e sussidi all esportazione I dazi sono imposte sulle importazioni I sussidi
Analisi dei mercati concorrenziali. Sommario. Equilibrio di mercato. Efficienza del mercato concorrenziale Valutazione delle politiche pubbliche:
Analisi dei mercati concorrenziali Sommario Efficienza del mercato concorrenziale Valutazione delle politiche pubbliche: Salario minimo Dazio/quota su importazioni Introduzione imposta Equilibrio di mercato
L analisi dei mercati concorrenziali
Capitolo 9 L analisi dei mercati concorrenziali A.A. 2010-2011 Microeconomia - Cap. 9-1 Argomenti Valutazione dei guadagni e delle perdite derivanti dalle politiche pubbliche: le rendita del consumatore
Lezione 7: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Il commercio preferenziale
Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 7: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Il commercio preferenziale Facoltà di Scienze della Comunicazione
I vantaggi del libero scambio
I vantaggi del libero scambio La legge dei vantaggi comparati specializzazione come fondamento del commercio vantaggio assoluto vantaggio comparato I benefici del commercio dovuti al vantaggio comparato
Il protezionismo: Gli effetti di un dazio. Il caso del paese piccolo e della UE.
Il protezionismo: Gli effetti di un dazio. Il caso del paese piccolo e della UE. Stefano Papa Università di Roma Sapienza stefano.papa@uniroma1.it Facoltà di Economia Protezionismo - Libero commercio La
The Economics of European Integration
The Economics of European Integration Capitolo 4 Commercio internazionale MD-MS Corso di Politica Economica Europea stefano.papa@uniroma1.it Capitolo 4: Tariffa non discriminatoria Facoltà di Economia
Commerciali [EI&PC] [a.a /12] 1/12] 1/1
Economia Internazionale e Politiche Commerciali [EI&PC] Presentazione del corso preparato da Thomas Bishop & Rosario Crinò e adattato da Giovanni Anania [a.a.. 2011/12] 1/12] 1/1 EI&PC Economia Internazionale
Lezione 4: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Dazio
Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 4: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Dazio Facoltà di Scienze della Comunicazione Università di
sarà compreso tra quelli in equilibrio in autarchia nei due paesi.
2. (8 p.) Per ciascuna delle affermazioni che seguono si dica se essa è vera o falsa e, nel caso in cui si ritenga che essa sia falsa (o vera solo in parte) perché (sinteticamente); nel caso in cui un
Commercio internazionale: uno sguardo d insieme
Capitolo 2 Commercio internazionale: uno sguardo d insieme [A.A. 2015/16 adattamento italiano di Novella Bottini (ulteriore adattamento di Giovanni Anania e di Francesco Aiello) Struttura della Presentazione
Capitolo otto. L economia politica degli investimenti. Ideologie politiche e IDE. Nazionalismo pragmatico. Anti-IDE. Liberista 8-3
EDITORE ULRICO HOEPLI MILANO Capitolo otto L economia politica degli investimenti Ideologie politiche e IDE 8-3 Anti-IDE Nazionalismo pragmatico Liberista La posizione anti-ide 8-4 Visione marxista: le
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 14/15)
conomia nternazionale e Politiche Commerciali (a.a. 14/15) Soluzione same (12 gennaio 2015) Prima Parte 1. (9 p.) potizziamo che esistano due soli paesi, il Venezuela e la Francia, due beni, vestiti e
Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
6-1 Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 6 Gli strumenti delle politiche commerciali Hill, capitolo 6 (parte prima) C.W.L. Hill,
Capitolo cinque. La teoria del commercio internazionale. Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale
Capitolo cinque La teoria del commercio internazionale Una visione d insieme sulle teorie del commercio internazionale 5-3 Si ha libero scambio quando un governo non cerca di influenzare, con contingentamenti
La teoria del commercio internazionale
La teoria del commercio internazionale Commercio internazionale: scambio di beni e servizi tra imprese (o famiglie) di Paesi diversi Cosa determina lo scambio internazionale? Differenze nel clima, terra,
Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2015-16 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 7 Breve storia delle politiche commerciali Krugman-Obstfeld, cap 9 (seconda
L analisi dei mercati concorrenziali
apitolo 9 L analisi dei mercati concorrenziali.. 2005-2006 Microeconomia - ap. 9 1 Questo file (con nome cap_09.pdf) può essere scaricato da www.klips.it siti e file Provvisoriamente anche da web.econ.unito.it/terna/micro/..
Economia Politica. Cap 9 Commercio internazionale e benessere. Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi
Economia Politica Appunti delle lezioni Fabiano Schivardi testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Cap 9 Commercio internazionale e benessere Inquadramento generale In
GLI STRUMENTI DI POLITICA COMMERCIALE
GLI STRUMENTI DI POLITICA COMMERCIALE Introduzione Un analisi elementare dei dazi Effetti di un dazio sul benessere (equilibrio parziale) Un analisi dei dazi in equilibrio generale Altri strumenti di politica
Analisi dei mercati concorrenziali e valutazione delle politiche pubbliche. G. Pignataro Microeconomia SPOSI
Analisi dei mercati concorrenziali e valutazione delle politiche pubbliche 1 Efficienza di un mercato concorrenziale Efficienza economica: Massimizzazione del surplus aggregato del consumatore e del produttore.
LEZIONE 23 : Dumping e misure antidumping. Integrazione Economica
LEZIONE 23 : Dumping e misure antidumping Integrazione Economica Dumping e misure antidumping In alcuni casi il protezionismo assume delle forme poco trasparenti ed è difficile stabilire se una misura
Lezione 7. Le politiche commerciali I: il dazio. Slide 8-1
Lezione 7 Le politiche commerciali I: il dazio Slide 8-1 Road Map Introduzione Un analisi elementare dei dazi Costi e benefici di un dazio Sommario Slide 8-2 Introduzione Questo capitolo si concentra sulle
Economia Politica. Cap 9 Commercio internazionale e benessere. Appunti delle lezioni Raffaele Paci
Economia Politica ppunti delle lezioni Raffaele Paci testo di riferimento: Mankiw, Principi di economia, 3 ed., 2004, Zanichelli Cap 9 Commercio zionale e benessere Inquadramento generale In questa sezione
Struttura della presentazione
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 7 (a) Gli strumenti della politica commerciale 1 Struttura della presentazione Analisi dei dazi in equilibrio parziale: offerta, domanda e commercio in
Lezione 6: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Le ragioni del protezionismo
Corso di Economia e Politica economica nei mercati globali S. Papa spapa@unite.it Lezione 6: Il dibattito tra protezionismo e libero scambio: Le ragioni del protezionismo Facoltà di Scienze della Comunicazione
Il paradosso di Leontief
Il paradosso di Leontief Le verifiche empiriche del teorema di Heckscher- Ohlin: Il paradosso di Leontief Wassily Leontief realizzò la prima verifica empirica del teorema di HO nel 1953 usando dati per
LO SCAMBIO E LE POLITICHE COMMERCIALI
LO SCAMBIO E LE POLITICHE COMMERCIALI Le ragioni dello scambio internazionale Scambio internazionale: è lo scambio che avviene non solo all interno di uno Stato, ma anche tra diversi stati. COMMERCIO INTERNO
Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
8-1 Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 14 L economia politica degli investimenti diretti esteri Hill, cap. 8 C.W.L. Hill, International
Struttura della presentazione
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 5 (a) Un modello generale del commercio internazionale 1 Struttura della presentazione Misurazione del valore della produzione e del consumo Benessere e
L'analisi dei mercati concorrenziali
apitolo 9 L'analisi dei mercati concorrenziali.. 2011-2012 Microeconomia - ap. 9 1 Questo file (con nome cap_09.pdf) può essere scaricato da www.klips.it siti e file ppure da web.econ.unito.it/terna/micro/..
Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche - Università di Bari Corso di Politiche Economiche Europee Prof. Gianfranco Viesti Modulo 11 Costi e Benefici dell Euro L adesione all unione monetaria comporta sempre
Fallimenti di mercato
Fallimenti di mercato Dal cap.9 Monopolio naturale I beni pubblici Esternalità Asimmetrie informative, selezione avversa, azzardo morale Monopolio naturale Costi del monopolio Perdita netta di surplus
CAPITOLO 1 G.A.T.T. 1.1 Inquadramento storico e motivi all origine della nascita del GATT
CAPITOLO 1 G.A.T.T. 1.1 Inquadramento storico e motivi all origine della nascita del GATT L origine dell impegno politico verso una riduzione dei dazi coordinata a livello internazionale risale agli anni
Il protezionismo: Gli effetti di un dazio. Il caso del paese grande (UE).
Il protezionismo: Gli effetti di un dazio. Il caso del paese grande (UE). Stefano Papa Università di Roma Sapienza stefano.papa@uniroma1.it Facoltà di Economia Dazio in un economia grande Se viene introdotto
Le esternalità sono l effetto indesiderato dell attività di un agente economico sul benessere di un altro agente.
ESTERNALITÀ ESTERNALITA Le esternalità sono l effetto indesiderato dell attività di un agente economico sul benessere di un altro agente. La presenza di esternalità in un mercato fa sì che quel mercato
Struttura della presentazione
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 2 (a) Produttività del lavoro e vantaggi comparati: il modello ricardiano 1 Struttura della presentazione Costo opportunità e vantaggio comparato Modello
SOLUZIONI Esercizi sulle politiche commerciali
OLUZIONI Esercizi sulle politiche commerciali Esercizio 1 Un paese piccolo può importare un bene al prezzo mondiale di 4 unità. La curva di domanda interna di quel bene è data da = 1000-100P (la domanda
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 14/15)
Economia Internazionale e Politiche Commerciali (a.a. 14/15) Soluzione Prova intermedia (15 novembre 2014) 1. (11 p.) Ipotizzate che in un mondo a due paesi, India e Stati Uniti, due fattori, capitale
Pareggiamento dei prezzi dei fattori
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 4 (c) Dotazione di risorse, vantaggio comparato e distribuzione del reddito 1 Pareggiamento dei prezzi dei fattori A differenza del modello di Ricardo,
Politiche ambientali e politiche commerciali. [a.a. 2013/14]
olitiche ambientali e politiche commerciali. [a.a. 2013/14] 8 (1) - 1 aa. 11-12 Commercio internazionale e standard ambientali Rispetto agli standard dei paesi ricchi, gli standard ambientali dei paesi
Tipi di accordi commerciali. Area di libero scambio Unione doganale Mercato comune Unione economica e monetaria
Tipi di accordi commerciali Area di libero scambio Unione doganale Mercato comune Unione economica e monetaria Area di libero scambio I paesi che vi aderiscono eliminano tutte le restrizioni al commercio
RENDIMENTI DI SCALA CRESCENTI E CONCORRENZA IMPERFETTA: PARTE 2 IL DUMPING RECIPROCO
RENDIMENTI DI SCALA CRESCENTI E CONCORRENZA IMPERFETTA: PARTE 2 IL DUMPING RECIPROCO 6 1 I fondamenti della concorrenza imperfetta 2 Il commercio con concorrenza monopolistica 3 Applicazioni empiriche
Politica Agraria dell Unione Europea (a.a. 10/11)
olitica Agraria dell Unione Europea (a.a. 10/11) SOLUZIONE Esame (6 dicemre 2010) (15 p.) Si rappresenti su un grafico l equilirio di mercato in un mondo a due paesi, con costi di trasporto positivi, in
Corso di Scelte degli individui, strategie d impresa e strutture di mercato Facoltà di Giurisprudenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a.
Corso di Scelte degli individui, strategie d impresa e strutture di mercato Facoltà di Giurisprudenza LIUC Prof.ssa Donatella Porrini a.a. 2013-2014 QUINTA LEZIONE 25 OTTOBRE 2013 I FALLIMENTI DI MERCATO
CAPITOLO XXIV Cambiamento e aggiustamento strutturale
CAPITOLO XXIV Cambiamento e aggiustamento strutturale Valuteremo i programmi di aggiustamento strutturale, distinguendo tra Beni commerciali e non-commerciabili Riduzione e cambiamento nella composizione
Struttura della presentazione
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 1 Introduzione 1 Struttura della presentazione Di cosa tratta l economia internazionale? Vantaggi dallo scambio La struttura dei flussi commerciali Gli
Esternalità. Capitolo 10. Contenuti. Esternalità e inefficienza del mercato Soluzioni private alle esternalità Intervento pubblico ed esternalità
Capitolo 10 Esternalità Contenuti Esternalità e inefficienza del mercato Soluzioni private alle Intervento pubblico ed Efficienza del mercato: Cap. 7 In concorrenza perfetta e con assenza di, il benessere
ESAME DI ECONOMIA INTERNAZIONALE Università di Bari - Facoltà di Economia
ESAME DI ECONOMIA INTERNAZIONALE Università di Bari - Facoltà di Economia 04/05/2005 Corso Unico VERSIONE 11 ISTRUZIONI Riempire i campi relativi a nome, cognome, matricola e corso di laurea sia su questo
Il mondo agricolo francese e la Politica agricola comune
Il mondo agricolo francese e la Politica agricola comune È universalmente riconosciuto il ruolo fondamentale che il mondo agricolo francese svolge nella Politica agricola comune (PAC), sia per quanto attiene
UN ESTERNALITÀ È L EFFETTO DELL AZIONE DI UN SOGGETTO ECONOMICO SUL BENESSERE DI ALTRI SOGGETTI NON DIRETTAMENTE COINVOLTI.
BARBARA MARTINI ESTERNALITA UN ESTERNALITÀ È L EFFETTO DELL AZIONE DI UN SOGGETTO ECONOMICO SUL BENESSERE DI ALTRI SOGGETTI NON DIRETTAMENTE COINVOLTI. EFFETTO DANNOSO: ESTERNALITÀ NEGATIVA. EFFETTO BENEFICO:
Commercio e sviluppo. Apertura al commercio e sostituzione delle importazioni
Commercio e sviluppo Apertura al commercio e sostituzione delle importazioni Vantaggi del passaggio al libero scambio Nella teoria standard del commercio l apertura al libero scambio è welfare improving
Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 5 Due approfondimenti: Vernon e la dinamica del commercio; Porter e il vantaggio competitivo
Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Dipartimento di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale 2016-17 Prof. Gianfranco Viesti Modulo 2 Fattori produttivi e commercio internazionale Krugman-Obstfeld, cap. 4 Copyright
Temi di <Nome Insegnamento> Unità Didattica xx <Titolo Unità Didattica>
Mx-Ux: diapositiva #1 Mx-Ux: diapositiva #2 Mx-Ux: diapositiva #3 Unità 4: Il valore economico delle risorse Parte I: I di mercato come misura del valore economico Valore
INDICE-SOMMARIO. Parte I L ORDINAMENTO DELL ORGANIZZAZIONE MONDIALE DEL COMMERCIO
INDICE-SOMMARIO Presentazione.................................. Bibliografia (a cura di Giovanna Adinolfi)................ Abbreviazioni.................................. pag. XI XIII XXXIX Parte I L ORDINAMENTO
Fraintendimenti sui vantaggi comparati. 1. Il libero commercio è benefico solo se un paese è più produttivo dei paesi esteri
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 2 (d) Produttività del lavoro e vantaggi comparati: il modello ricardiano 1 Fraintendimenti sui vantaggi comparati 1. Il libero commercio è benefico solo
Commercio e Disoccupazione
Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 10 (a) La mobilità internazionale del lavoro e capitale 1 Commercio e Disoccupazione L apertura al commercio implica lo spostamento di posti di lavoro dai
IL SISTEMA TRIBUTARIO
IL SISTEMA TRIBUTARIO - Le entrate fiscali hanno: finalità fiscali LE ENTRATE FISCALI finanziamento della spesa per l erogazione di beni e servizi ai cittadini finalità extrafiscali redistribuzione correzione
Capitolo 7. La mobilità internazionale dei fattori. preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò)
Capitolo 7 La mobilità internazionale dei fattori preparato da Thomas Bishop (adattamento italiano di Rosario Crinò) 1 Struttura della presentazione Mobilità internazionale del lavoro Prestiti internazionali
Struttura di mercato: insieme di elementi che incidono sul comportamento e il rendimento delle imprese di mercato, quali numero di imprese e tipo di
Struttura di mercato: insieme di elementi che incidono sul comportamento e il rendimento delle imprese di mercato, quali numero di imprese e tipo di bene venduto Concorrenzialità del mercato: dipende dalla
Capitolo 7. Consumatori, produttori ed efficienza dei mercati
Capitolo 7 Consumatori, produttori ed efficienza dei mercati Equilibrio di mercato L equilibrio del prezzo e della quantità massimizza il benessere totale dei compratori e venditori? L equilibrio di mercato
Indice. Prefazione XIII
Indice Prefazione XIII Capitolo 1 Introduzione 1 1.1 Dieci domande per l economia internazionale 1 1.2 Una semplificazione della realtà: paesi grandi e paesi piccoli 5 1.3 I fatti dell economia internazionale
Capitolo 5. L economia aperta. Capitolo 5: L economia aperta 1
Capitolo 5 L economia aperta 1 Il percorso L economia aperta Identità in una economia aperta I tassi di cambio nominali e reali 2 I flussi internazionali di capitali e beni Il ruolo delle esportazioni
Concorrenza imperfetta. Cap.9
Concorrenza imperfetta Cap.9 Obiettivi Le caratteristiche della concorrenza imperfetta (le diverse forme di concorrenza imperfetta e in confronto alla concorrenza perfetta) Perché esiste la concorrenza
Lezione 3: Gli altri teoremi del modello neoclassico
Politiche Economiche Europee stefano.papa@uniroma1.it Lezione 3: Gli altri teoremi del modello neoclassico Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Teorema pareggiamento del prezzo dei fattori Date
Il processo di industrializzazione in Italia e l intervento pubblico
Il processo di industrializzazione in Italia e l intervento pubblico La legislazione antimonopolista Gli strumenti di politica economica: protezioni, sussidi, diritti esclusivi, salvataggi, svalutazioni
STRUTTURE DI MERCATO: CONCORRENZA PERFETTA
POTERE DI MERCATO STRUTTURE DI MERCATO: CONCORRENZA PERFETTA Il mercato in concorrenza perfetta è ottimale dal punto di vista sociale: I consumatori massimizzano il loro benessere acquistando il prodotto
concorrenza perfetta vs. monopolio
Lezione di Giacomo Degli Antoni, 20-3- 13 concorrenza perfetta vs. monopolio (Cap. 3 e 4 Carlton - Perloff) Piano della lezione Caratteristiche principali della concorrenza perfetta Caratteristiche principali
EQUILIBRIO DI MERCATO, POLITICHE ECONOMICHE E BENESSERE
EQUILIBRIO DI MERCATO, POLITICHE ECONOMICHE E BENESSERE CONTROLLO dei PREZZI Vi sono situazioni in cui il principio di efficienza si scontra con quello di equità. Considerazioni di tipo normativo possono
Roma, 6-8 settembre Il diritto doganale e la nascita di politiche nazionaliste di disgregazione regionale Multilateralismo o protezionismo?
Roma, 6-8 settembre 2017 Il diritto doganale e la nascita di politiche nazionaliste di disgregazione regionale Multilateralismo o protezionismo? Session II IL COMMERCIO INTERNAZIONALE E GLI ACCORDI DI
Commercio internazionale con mercati non concorrenziali. Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale
Commercio internazionale con mercati non concorrenziali Giuseppe De Arcangelis 2015 Economia Internazionale 1 Schema della lezione Ripasso di microeconomia: rendimenti di scala crescenti e differenziazione
8MODULO. L economia e il mondo
L economia e il mondo 1 8MODULO Coloro che sono favorevoli al... scambio affermano che esso permette a ogni paese di... nella produzione dei beni e servizi per i quali ha più... e di consumare i beni di
Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti
Facoltà di Scienze Politiche Università di Bari Corso di Economia Internazionale Prof. Gianfranco Viesti Modulo 1 Discussioni sulle politiche industriali e commerciali Krugman-Obstfeld, cap. 11 Copyright
Capitolo 12 Il monopolio
Capitolo 12 Il monopolio IL MONOPOLIO Il monopolio è una forma di mercato in cui un unico venditore offre un bene che non ha stretti sostituti, ad una moltitudine di consumatori La differenza fondamentale
INTRODUZIONE ALL ECONOMIA AMBIENTALE
Università di Siena - Dipartimento Economia Politica INTRODUZIONE ALL ECONOMIA AMBIENTALE Prof. Daniele Verdesca Dipartimento di Economia Politica Università di Siena ESTERNALITA Un esternalità è l effetto
Percorso A. p A. Il ruolo del turismo nell economia. Il ruolo del turismo e il suo sviluppo
Percorso A ndimento 1 Un it à di re p p A Il ruolo del turismo nell economia Il ruolo del turismo e il suo sviluppo Il turismo è l insieme delle relazioni che si instaurano a causa dello spostamento temporaneo
CORSO DI POLITICA ECONOMICA
CORSO DI POLITICA ECONOMICA AA 2014-2015 2015 LA POLITICA COMMERCIALE ED I SUOI EFFETTI ECONOMICI DOCENTE PIERLUIGI MONTALBANO pierluigi.montalbano@uniroma1.it Ragioni a favore del libero scambio Effetti
Potere di mercato. Sommario. Monopolio. Monopolio
Potere di mercato Monopolio Sommario Perché esistono i monopoli. Confronto Monopolio e Concorrenza perfetta Massimizzazione del profitto e determinazione del prezzo Costo del Monopolio in termini di benessere
7. EFFICIENZA DEL MERCATO CONCORRENZIALE: IL MODELLO DELL EQUILIBRIO CONCORRENZIALE
7. EFFICIENZA DEL MERCATO CONCORRENZIALE: IL MODELLO DELL EQUILIBRIO CONCORRENZIALE Edi Defrancesco Dip. Territorio e sistemi agroforestali Università di Padova e-mail edi.defrancesco@unipd.it Defrancesco
CAPITOLO II. Il Vantaggio Assoluto
CAPITOLO II Il Vantaggio Assoluto Ragionare di commercio internazionale facendo uso del modello Domanda-Offerta: le esportazioni (importazioni) corrispondono ad un eccesso di offerta (domanda), ai prezzi
15.4 Risposte alle domande di ripasso
98 Capitolo 15 15.4 Risposte alle domande di ripasso 1. Se i saggi marginali di sostituzione dei consumatori fossero diversi, due parti potrebbero trarre vantaggio dallo scambio, dato che una delle due
Potere di mercato: il Monopolio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI
Potere di mercato: il Monopolio 1 Monopolio Mercato con un solo venditore. Monopsonio Mercato con un solo acquirente. Potere di mercato prezzo di un bene. Capacità del venditore o dell acquirente di influire