L occasione del Seminario dei Rettori della Rete UNICA delle Università delle

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1 Intervento di Gaetano Manfredi, Presidente CRUI Incontro Rettori delle Università delle Capitali europee UNICA Palazzo del Quirinale 23 marzo 2017, ore Signor Presidente della Repubblica, Colleghi Rettori. L occasione del Seminario dei Rettori della Rete UNICA delle Università delle Capitali Europee ci dà l opportunità di fare una breve riflessione sul ruolo fondamentale che riveste l Università e la Formazione superiore nello scenario globale che stiamo vivendo. Stiamo uscendo da una crisi profonda che ha segnato la nostra società lasciando frutti avvelenati. Lo smarrimento delle classi medie. Le grandi migrazioni. La paura di un futuro ignoto. La conseguente nascita di populismi e nazionalismi che erigono muri pensando di affrontare il nuovo con ricette vecchie che hanno già dimostrato il loro fallimento. La globalizzazione economica che ha consentito ai Paesi emergenti di affacciarsi all orizzonte dello sviluppo e del benessere, sembra alimentare nei paesi occidentali nuovi localismi e grandi egoismi. I vecchi rimpiangono il passato. I giovani oscillano tra speranza e disillusione. Eppure questi anni sono anche gli anni delle straordinarie scoperte tecnologiche e dello sviluppo del digitale. Sono gli anni dell economia della conoscenza in cui il valore immateriali dei beni, il loro contenuto di innovazione diventa presupposto di crescita tumultuosa. Ed il valore delle competenze è il principale fattore competitivo. Un capitale umano più istruito e talentuoso vale molto di più di materie prime o posizioni 1

2 geografiche privilegiate. Dove c è istruzione, conoscenza e talento dei giovani, c è ricchezza e benessere per tutti. C e coscienza critica che difende i principi democratici e i diritti della persona. Nutre la tolleranza e la comprensione delle diversità. Alimenta scambi ed arricchimento reciproco. Per questo motivo c è una richiesta crescente di alta formazione di qualità per tutti come fattore di crescita ed opportunità. Dagli ultimi dati UNESCO emerge che più di duecento milioni di persone in tutto il mondo frequentano un università. Un dato senza precedenti. Oggi coloro che frequentano un corso di formazione terziario sono circa il 34% dei giovani tra i 18 e i 24 anni del mondo. Solo nel 2000, invece, la percentuale era ferma al 19%. Queste percentuali tendono a crescere: tra otto anni, infatti, si stima che, i giovani impegnati all università cresceranno fino a 260 milioni. È un percorso, quello del sapere di livello superiore, della specializzazione culturale, che la generazione dei millenials, nati negli ultimi decenni, considera necessario per il successo, o semplicemente per difendersi dalla concorrenza diffusa. Questo percorso è stato recentemente formalizzato nell Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, il programma d azione dell ONU, per le persone, il pianeta e la prosperità, sottoscritto nel settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri. Tra i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile - Sustainable Development Goals, SDGs - che compongono il programma d azione è incluso quello di garantire una istruzione di qualità per tutti. Viene riconosciuto quindi come un istruzione di qualità rappresenti la base per migliorare la vita delle persone e raggiungere lo sviluppo sostenibile. L ONU pone quindi entro il 2

3 2030 l obbiettivo di garantire ad ogni donna e uomo un accesso equo ad un istruzione tecnica, professionale e terziaria -anche universitaria- che sia economicamente vantaggiosa e di qualità. Questa è la strada per un mondo più giusto e sostenibile. Le università sono le protagoniste principali in questa svolta epocale per far prevalere le opportunità della crescita ai rischi di una globalizzazione non governata. Questa è la loro missione fondativa. Le università sono istituzioni millenarie che sono nate nella culla della futura Europa. E importante ricordarlo nei giorni in cui si celebra il 60 anniversario della firma dei Trattati di Roma. Dalla straordinaria esperienza dei clerici vagantes, primi intellettuali moderni, itineranti tra Bologna, Parigi e Oxford, alla preveggente utopia di una formazione multiculturale perseguita da Federico II a Napoli, l università ha costruito l identità culturale della cittadinanza europea già prima che gli stati nazionali si affermassero e costruissero barriere, mantenendo il ruolo di zona franca del pensiero critico. Oggi, nel momento della crisi della globalizzazione economica, l Università ha il compito straordinario di costruire una nuova cittadinanza globale basata sui saperi e su valori culturali condivisi in cui le diversità diventano fattore di arricchimento. Una cittadinanza globale che superi i muri che stanno alzando i nuovi nazionalismi e i vecchi populismi per costruire una nuova classe dirigente capace di interpretare e guidare la globalizzazione verso un mondo nuovo che faccia crescere le opportunità in un nuovo Rinascimento. 3

4 Discutere, confrontarsi, includere sono il miglior antidoto alla paura del diverso. Sono il miglior fertilizzante della crescita come la Storia ci ha sempre insegnato. L inclusione dei tanti giovani migranti rappresenta la sfida europea dei nostri giorni. Guardando nei loro occhi si legge la voglia di sfuggire ad un destino fatto di privazioni e mancanza di libertà. Si legge il desiderio di avere una opportunità per crescere ed integrarsi come hanno fatto i tanti europei che nel secolo scorso hanno invaso i nuovi mondi. Le università debbono essere protagoniste di questo processo. Ricordo la voce di un piccolo migrante siriano a Lesbo che alla domanda di un cronista sui suoi desideri per il futuro rispose: Voglio andare in Europa per studiare.. A queste voci dobbiamo dare risposta. La Conferenza dei Rettori delle Università Italiane ha attivato i Corridoi culturali ed educativi. Una iniziativa per offrire un nuovo modello culturale e formativo per questi giovani che faccia leva sulle loro precedenti esperienze scolastiche sostenute nel Paese di origine. In questo ambito, diversi atenei italiani hanno deliberato misure a favore degli studenti rifugiati politici come l esonero delle tasse, contributi per alloggi, borse di studio, corsi di lingua ad hoc e preparazione ai test di ingresso oppure possibilità di apprendistato extracurriculari con l adesione a stage per sviluppare competenze utili a un successivo inserimento nel mondo del lavoro. Un modo per dare una prospettiva a tanti giovani. Un modo per costruire una Europa multiculturale ed aperta. Le Università stanno costruendo il futuro partendo dai loro valori fondativi insieme ai milioni di giovani che frequentano le loro aule, i loro laboratori, le 4

5 loro biblioteche. Ma non possono farlo da sole. Hanno bisogno che tutti gli Stati e l Europa mettano al centro delle loro politiche gli investimenti in formazione e ricerca per fare in modo che la luce della conoscenza illumini la strada del futuro che sembra sempre più in ombra. La conoscenza rende gli uomini liberi e consapevoli. E di consapevolezza, e di libertà, abbiamo tutti tremendamente bisogno. 5