IAS 2 RIMANENZE Inventories

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1 IAS 2 RIMANENZE Inventories Donatella Busso 1

2 IAS 2 - RIMANENZE Nozione di rimanenze Ambito di applicazione Definizioni Valutazione Svalutazione 2

3 1. NOZIONE DI RIMANENZE Le rimanenze sono beni (IAS 2 6): posseduti per la vendita nel normale svolgimento della attività; impiegati nei processi produttivi per vendita; sotto forma di materiali o forniture di beni da impiegarsi nel processo produttivo o nella prestazione di servizi. Le rimanenze comprendono (IAS 2 8): merci acquistate e possedute per la rivendita (per esempio merci acquistate da un dettagliante, immobili o terreni detenuti per la rivendita); prodotti finiti o semilavorati realizzati dall impresa, e includono materiali e forniture di beni destinati a essere impiegati nel processo produttivo. Nel caso di un fornitore di servizi, le rimanenze includono i costi del servizio per i quali l impresa non ha ancora contabilizzato il relativo ricavo. Si tratta di prestazione di specifici servizi per i quali non è definito un corrispettivo a priori. 3

4 2. AMBITO DI APPLICAZIONE Lo IAS 2 si applica a tutte le rimanenze eccetto (IAS 2 2): lavori in corso derivanti da commesse a lungo termine, inclusi i contratti di servizio direttamente connessi (IAS 11); strumenti finanziari (IAS 39); attività biologiche connesse ad attività agricole e prodotti agricoli al momento della raccolta (IAS 41). 4

5 3. DEFINIZIONI Il valore netto di realizzo (net realizable value) è il prezzo di vendita stimato nel corso del normale svolgimento dell attività, al netto dei costi di completamento nonché dei costi stimati necessari per realizzare la vendita (IAS 2 6). Nel caso di materiali e altri beni di consumo posseduti per essere utilizzati nella produzione il costo di sostituzione (replacement cost) di tali materiali è la migliore misura del loro valore netto di realizzo. Il fair value è il prezzo che si percepirebbe dalla vendita di un attività in una operazione regolare tra operatori del mercato alla data di valutazione (IAS 2 6, IFRS 13). Il fair value rientra nella valutazione delle rimanenze in quanto nella Nota Integrativa, fra le diverse informazioni che si devono inserire, deve essere indicata anche la valorizzazione delle rimanenze al fair value, al netto dei costi di vendita (IAS 2 36). Fair value e valore netto di realizzo potrebbero essere differenti 5

6 4. VALUTAZIONE Le rimanenze devono essere valutate al minore tra il costo e il valore netto di realizzo (IAS 2 9). RIMANENZE minore COSTO VALORE NETTO DI REALIZZO 6

7 4. VALUTAZIONE Il COSTO DI ACQUISTO (COST OF PURCHASE) delle rimanenze comprende (IAS 2 10): il costo di acquisto per prodotti da rivendere e materiali diretti e indiretti destinati alla produzione il costo di produzione per prodotti già trasformati e materiali in corso di trasformazione gli altri costi sostenuti per portarle nel luogo e nelle condizioni attuali. Prezzo del materiale + spese di trasporto + dazi e imposte non recuperabili + spese imputabili direttamente - resi, sconti commerciali, abbuoni e premi = Costo di acquisto (IAS 2 11) 7

8 4. VALUTAZIONE COSTI DI TRASFORMAZIONE (conversion costs) Costi da includere (IAS 2 12 e 15) Materiali di produzione (materie prime, semilavorati etc. inclusi i costi d trasporto) Costo del personale diretto Valore normale scarti di produzione Lavoro indiretto (direzione tecnica e amministrazione stabilimento) Materiali indiretti (materiali di consumo) Costi indiretti di produzione (affitti, manutenzioni di stabilimenti e macchinari) Ammortamenti impianti, macchinari e immobili Sviluppo e engineering (costi di progettazione) Incluso direttamente X X X Incluso indirettamente X X X X X Ripartizione sulla base della normale capacità produttiva 8

9 4. VALUTAZIONE La normale capacità produttiva (normal capacity of the production facilities) è determinabile sulla base del livello produttivo che l impresa mediamente prevede di realizzare su un determinato numero di esercizi o periodi stagionali, nel normale svolgimento della sua attività economica. La normale capacità produttiva è rappresentativa della potenzialità degli impianti di produrre con ragionevoli livelli di efficienza. Nella sua determinazione, non bisogna considerare i periodi di bassa produzione o di inattività degli impianti 9

10 4. VALUTAZIONE Quando la capacità produttiva non è normale: Negli esercizi in cui si verificano cali di produzione o inattività degli impianti, l ammontare di costi generali fissi attribuito a ciascuna unità prodotta non varia (non aumenta) rispetto al valore definito in relazione alla normale capacità produttiva. Ciò significa che nei periodi in cui si realizzano livelli produttivi inferiori alla normale capacità produttiva, i costi indiretti di produzione sono attribuiti ai singoli prodotti in maniera costante, senza tener conto dei minori volumi produttivi rispetto agli altri periodi. Negli esercizi nei quali la produzione è particolarmente elevata, al contrario, l attribuzione dei costi indiretti di produzione deve avvenire in misura ridotta, affinché il valore delle rimanenze non sia superiore al costo effettivo. 10

11 4. VALUTAZIONE COSTI ESCLUSI DESCRIZIONE COSTO (IAS 2 16) Costo escluso Ammontari anomali di scarti di produzione Costi di vendita Costi di magazzinaggio (a meno che lo stoccaggio non sia una fase necessaria prima che i beni vengano immessi nel processo di produzione) Costi generali e amministrativi 11

12 4. VALUTAZIONE Lo IAS 23 6 prevede la capitalizzazione degli oneri finanziari (costi sostenuti su finanziamenti) per quella tipologia di rimanenze che richiedono un rilevante periodo di tempo per essere ritenute idonee per la vendita. Nel caso in cui un impresa acquisti delle rimanenze a condizioni di pagamento differito, accedendo di fatto a un finanziamento, la differenza fra il prezzo di acquisto in condizioni normali e il prezzo pagato è rilevato come interesse passivo per la durata del finanziamento e quindi scorporato dal valore delle rimanenze (IAS 2 18). 12

13 4. VALUTAZIONE È necessario distinguere tra: beni non fungibili; beni fungibili. Nel caso di beni non fungibili, merci e servizi prodotti e mantenuti distinti per specifici progetti il costo deve essere attribuito impiegando distinte individuazioni dei loro costi specifici, ovvero i costi specifici sono attribuiti agli elementi identificati delle rimanenze (IAS 2 23,24). 13

14 4. VALUTAZIONE Nel caso di beni fungibili il costo deve essere attribuito adottando: il metodo FIFO il costo medio ponderato Lo IAS 2 non consente di adottare il metodo LIFO L impresa deve applicare il medesimo criterio di valutazione per tutte le rimanenze aventi la stessa natura e utilizzo simile. Per le rimanenze con una natura o uso diverso (per esempio rimanenze utilizzate in un altro settore di attività), diversi metodi di determinazione del costo possono essere giustificati (IAS 2 26). Una diversa localizzazione geografica delle rimanenze non è, di per se stessa, una valida motivazione per giustificare metodi di valutazione differenti. I criteri e i metodi di valutazione non possono essere variati da un esercizio all altro. 14

15 5. SVALUTAZIONE (write down) Le rimanenze devono essere valutate al minore fra il costo e il valore netto di realizzo. La svalutazione delle rimanenze e delle perdite di magazzino deve essere rilevata come un costo nell esercizio in cui la svalutazione e la perdita si sono verificate (IAS 2 34). I materiali ed altre rimanenze destinate ad essere incorporate nei prodotti finiti non sono svalutati al di sotto del costo se ci si attende che i prodotti finiti vengano venduti al costo o ad un valore superiore al costo. In caso contrario, si procede con la svalutazione Se le ragioni della svalutazione effettuata vengono meno, l importo della svalutazione è eliminato contabilmente (sino all importo della svalutazione originale). 15

16 5. SVALUTAZIONE Il costo delle rimanenze può non essere del tutto recuperabile se esse sono state danneggiate o se sono diventate in tutto o in parte obsolete (IAS 2 28). In questo caso la prassi di svalutare le rimanenze sino al valore netto di realizzo è coerente con la previsione che i beni in bilancio non possono essere iscritti a un valore eccedente l ammontare che si prevede di realizzare dalla loro vendita o dal loro uso. Nel caso di contratti di vendita già stipulati riguardanti quantità inferiori a quelle tenute in magazzino, il valore netto di realizzo della parte eccedente si basa sui prezzi correnti di vendita (IAS 2 31). 16

17 5. SVALUTAZIONE Se le cause della svalutazione (minore valore di realizzo rispetto al costo originario) di rimanenze praticate negli esercizi precedenti cessano di esistere, la svalutazione stessa deve essere stornata entro il limite massimo del valore originario del bene. L ammontare dello storno delle svalutazioni (ripristino di valore write down reversal) deve essere rilevato a conto economico nell esercizio in cui tale ripristino di valore ha luogo e imputata contabilmente 17

18 QUIZ 1. Un sistema informativo integrato (ERP) gestisce il magazzino come segue: Ricevimento merce: dr Magazzino merce cr Fatture da ricevere Ricevimento fattura: dr Fatture da ricevere dr IVA a credito cr Debiti vs fornitori Vendita delle merci: dr Crediti vs clienti cr Ricavi di vendita cr IVA a debito dr costo del venduto cr Magazzino Merce Ritenete che le scritture contabili così come riportate siano coerenti con lo IAS 2? 2. Una società ha acquistato materie prime ad un costo medio ponderato di 2 /kg. Il costo di sostituzione a fine esercizio è 1,8 /kg. Di conseguenza, il magazzino materie prime deve essere obbligatoriamente svalutato. Siete d accordo? Nota bene: dr = Debit = Dare; cr = Credit = avere 18

19 QUIZ 3. Le clausole FOB Named Port of Shipment e DDU Named Place of Destination hanno il medesimo effetto sulle rimanenze in giacenza. 4. Una società ha acquistato materie prime ad un costo medio ponderato di 2 /kg. Il costo di sostituzione a fine esercizio è 1,8 /kg. Di conseguenza, il magazzino materie prime deve essere svalutato. Siete d accordo? Nota bene: dr = Debit = Dare; cr = Credit = avere 19

20 SUGGERIMENTI 20

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