PROGETTO: RIUSO SOLIDALE
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- Isidoro Colella
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1 CLES (TN) Via C.A. Pilati, 17 PROGETTO: RIUSO SOLIDALE L Assessore Rolando Valentini Il responsabile del servizio ing. Francesco Zambonin - 1 -
2 1.0 INTRODUZIONE TERRITORIO DI RIFERIMENTO RIFERIMENTI NORMATIVI SITEMA SOCIALE REFERENTE/RESPONSABILE DEL PROGETTO ANALISI DEL CONTESTO E MOTIVAZIONI GENERALI DEL PROGETTO FINALITA OBIETTIVI SPECIFICI LUOGO DI SVOLGIMENTO Territorio Centri di Raccolta Materiali Punti di Raccolta DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA PREVISTE Fase di raccolta DISCIPLINA DELL ATTIVITÁ (fase di consegna finalizzata al riutilizzo) DESTINATARI DEL PROGETTO DESCRIZIONE SINTETICA DELLE POSSIBILI RICADUTE Formazione del personale operativo dei centri di raccolta Attività di comunicazione Allegati
3 1.0 INTRODUZIONE La Comunità della Val di Non ha tra le proprie competenze la gestione dei rifiuti. La Politica Ambientale adottata dall Amministrazione, con riferimento alla gestione della competenza sui rifiuti, è indirizzata a persegue l'obiettivo di ridurre al minimo l impatto ambientale. La prospettiva individuata mira a rendere dinamica detta gestione introducendo, ove necessario e dove ci sono gli spazi di miglioramento, innovazioni che adattino gradualmente il servizio alle esigenze dei cittadini e tenda a rendere lo stesso servizio sempre più sostenibile dal punto di vista ambientale ed economico. Sulla scorta di tale indirizzo la Comunità della Val di Non propone il presente progetto denominato riuso solidale. Il progetto in esame ha come obiettivo principale la riduzione dei rifiuti. Le modalità adottate per cogliere l obiettivo si riferiscono alla valorizzazione di materiali e oggetti che, anziché diventare rifiuti, possano avere una nuova vita. Questa iniziativa offre spazi ed opportunità nuove che vorremmo cogliere e mettere a disposizione delle fasce di popolazione più deboli. Ecco quindi che, in un contesto di crisi del lavoro e dell accentuarsi di disagi sociali, si potrebbero aprire delle porte per usufruire di questi nuovi spazi relativi alla sensibilizzazione ambientale, alle opportunità lavorative, allo sviluppo di manualità e creatività attraverso laboratori. Il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani nell ambito della Val di Non viene gestito dalla Comunità su conforme affidamento da parte dei Comuni ed in esecuzione delle specifiche previsioni normative di cui al D.Lgs n. 152, alla L.P n. 5 e ss. mm e al D.P.G.P n. 1-41/Leg. e ss.mm. La Comunità esercita le seguenti operazioni attinenti la gestione dei rifiuti: raccolta, trattamento, recupero, riciclaggio e trasporto. Svolge, inoltre, le procedure per la determinazione, applicazione e riscossione, in base a tariffa, del corrispettivo del servizio stesso. In particolare la fase di raccolta dei materiali riciclabili avviene presso i 20 centri di raccolta sparsi per tutta la Valle. È prassi consolidata che nei centri si raccolgano e vengano valorizzati tutti i materiali riciclabili, infatti nel corso di dieci anni gli introiti provenienti dalla cessione dei materiali raccolti si sono moltiplicati. I centri di raccolta, sia per la capillare distribuzione sul territorio sia per la frequenza con la quale vengono usufruiti dai cittadini per conferire materiali e oggetti non più in uso, sono diventati dei punti di riferimento per la cittadinanza, in alcuni casi si possono considerare al pari di centri di aggregazione sociale. In questo contesto appare ormai evidente la necessità di dar vita ad un progetto organico che riesca ad intercettare, oltre chè i materiali riciclabili, tutti gli oggetti riutilizzabili al fine di ridurre i rifiuti prodotti e di valorizzare materiali e oggetti che potrebbero avere una seconda vita. Per le attività svolte nei centri trovano impiego una squadra di persone espulse dal mondo del lavoro iscritte alle liste di mobilità. Questo rappresenta un primo passo e una soddisfazione anche nel campo occupazionale in quanto dal settore ambientale legato al recupero dei materiali riciclabili sono nate delle risposte alle esigenze lavorative di alcune persone in difficoltà. Oltre a ciò riteniamo si possa attivare un ulteriore processo che, in maniera trasversale, coinvolga tutti gli strati della società e si configuri come una importante occasione per attivare un laboratorio attraverso il quale avvicinare i cittadini alle tematiche ambientali e al contempo ricavare ulteriori opportunità lavorative. 2.0 TERRITORIO DI RIFERIMENTO Il territorio di riferimento per il progetto in esame coincide con quello della Val di Non
4 3.0 RIFERIMENTI NORMATIVI Il progetto Riuso Solidale si articola e si sviluppa nei Centri di Raccolta gestiti della Comunità della Val di Non che costituiscono una solida rete di strutture sparse su tutto il territorio di Valle; in particolare si prevede l individuazione di un'area presso ciascun Centro Raccolta Materiali sulla quale depositare gli oggetti / materiali che potrebbero essere riutilizzati. I Centri di raccolta sono attivi in forza di conformi Autorizzazioni Sindacali. In data , con deliberazione n. 20, la Giunta della Comunità ha approvato la terza variante puntuale alle previsioni del Piano di riorganizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e connesse raccolte differenziate, adeguando la gestione dei Centri di raccolta al DM e ss.mm. (Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato). 4.0 SITEMA SOCIALE Riteniamo necessario porre attenzione all evoluzione del sistema sociale per rafforzare le politiche ambientali e porre in essere tutte quelle possibili azioni che possano contribuire concretamente ad uno sviluppo socio economico armonioso e che possano cogliere appieno le potenzialità che il territorio offre sia in termini di miglioramento ambientale che sociale / economico. La Val di Non vive una fase di complessa trasformazione sociale. Anche in Val di Non l onda della crisi economica porta degli scompensi ai bilanci familiari. Aumentano gli iscritti alle liste della mobilità, segno evidente delle chiusure di aziende operanti in valle e fuori. Aumentano gli iscritti alle liste dei lavori socialmente utili, segno altrettanto evidente della poca offerta lavorativa. Le recenti analisi demografiche evidenziano un flusso in continuo cambiamento delle percentuali di nuovi cittadini immigrati e le nazionalità di provenienza. Per far fronte ai segnali rilevati in riferimento aegli effetti dell'evoluzione sociale, la Comunità ha intensificato l'azione dei propri Servizi affiancando all'attività ordinaria nuove e significative iniziative a favore dei residenti. In particolare: Ha realizzato sintetici opuscoli in tutte le lingue significative per l'informazione sulla gestione dei rifiuti che consentiranno di diffondere, riguardo al tema, le norme di condotta corrette; Ha attivato una squadra di operatori che forniscono in-formazioni alle utenze domestiche del servizio RSU che rientrano nelle fasce di criticità. Ha attivato apposite campagne di sensibilizzazione ambientale in ordine all abbandono dei rifiuti. 5.0 REFERENTE/RESPONSABILE DEL PROGETTO Referente: Rolando Valentini Assessore della Comunità della Val di Non, Via C.A. Pilati, CLES (TN) tel/fax , tecnico@comunitavaldinon.it Responsabile: ing. Francesco Zambonin Responsabile Servizio Tecnico e tutela ambientale della Comunità della Val di Non Via C.A. Pilati, CLES (TN) tel fax , tecnico@comunitavaldinon.tn.it
5 6.0 ANALISI DEL CONTESTO E MOTIVAZIONI GENERALI DEL PROGETTO Il contesto temporale nel quale si inserisce il progetto si configura come un momento storico particolarmente complesso nel quale si presenta una forte congiuntura economica che evidentemente ha delle ricadute sociali sia in termini di benessere economico sia in termini di benessere sociale. Il progetto nasce dalla volontà di valorizzare i beni e i materiali che possono avere una seconda vita ciò al fine di ridurre le quantità di rifiuti prodotti sul territorio, di attivare una iniziativa di sensibilizzazione ambientale e di dare una risposta alle richieste che provengono dalla collettività. In particolare, nella fase gestionale dei centri, si intende individuare uno spazio e organizzare un servizio in grado di poter mettere a disposizione beni e/o materiali non più necessari all'originario utilizzatore, ma ancora idonei all'uso da parte di altri utenti. Un ulteriore aspetto che merita di essere citato riguarda i continui furti di vari oggetti e materiali che si verificano a Centri chiusi. Questo ulteriore aspetto è causa di danneggiamenti e danni alle strutture ed alle apparecchiature presenti nei Centri. Il progetto tende a voler tradurre in concreto il principio sancito dalle norme europee e poi recepito dalle norme nazionali e provinciali che tende a favorire la riduzione della quantità di rifiuti prodotti intervenendo con azioni di prevenzione. Dette azioni si inseriscono a monte del ciclo di produzione dei rifiuti. In concreto, l'azione di riutilizzo del bene, avviene prima che il bene sia classificato rifiuto e quindi sia assoggettato al regime legislativo dei rifiuti. Infatti, in questo modo, il bene rimane un oggetto ancora utile non un rifiuto. 7.0 FINALITA Il presente progetto per il riuso solidale, si pone come obiettivo quello di disciplinare l istituzione e la successiva gestione di una rete del riuso che si appoggia alle strutture in disponibilità della Comunità della Val di Non. Tale rete è costituita da aree del riuso o riutilizzo all interno ci ciascun Centro Raccolta Materiali operante sul territorio della Comunità della Val di Non e dalle strutture Ricrea (nel Comune di Tassullo), magazzino in località Santa Giustina (Comune di Tassullo) e altre che verranno appositamente individuate successivamente. L iniziativa rientra tra le azioni previste nella relazione previsionale e programmatica (programma 5 interventi di tutela ambientale) approvata dall Assemblea con il bilancio di previsione 2015 della Comunità. Costituisce inoltre un elemento significativo che contribuisce al raggiungimento degli obiettivi dell azione prevista, sempre nel documento di pianificazione, denominata Zero Rifiuti. 8.0 OBIETTIVI SPECIFICI L attivazione di una rete del riuso persegue le seguenti finalità : Riduzione dei rifiuti da avviare a smaltimento o recupero; Valorizzazione dei beni, prolungandone il ciclo di vita oltre le necessità del primo utilizzatore, superando la cultura dell'usa e getta; Valorizzazione dei beni anche a fini di solidarietà verso le fasce di popolazione più deboli; - 5 -
6 Sensibilizzazione ambientale rivolta all'intera popolazione ed, in particolare, ai giovani; Superare il fenomeno del rovistamento nei cassonetti o nei luoghi di conferimento dei rifiuti eliminando così potenziali situazioni di pericolo e danneggiamenti alle strutture. Il progetto si prefigge inoltre di coinvolgere il territorio in un percorso che dia un ritorno in termini di miglioramento della qualità della vita. 9.0 LUOGO DI SVOLGIMENTO 9.1 Territorio La rete del riuso si realizza presso le strutture in disponibilità della Comunità della Val di Non; in particolare si prevede un punto di raccolta presso ciascun Centro Raccolta Materiali. Viene, a questo proposito, individuata un'area per il riuso presso ciascun centro. 9.2 Centri di Raccolta Materiali I centri di raccolta sono punti custoditi, destinati al conferimento di frazioni recuperabili, potenzialmente pericolose o ingombranti, dei rifiuti urbani e assimilati, istituiti a cura della Comunità in apposite aree attrezzate individuate e localizzate dal piano di ristrutturazione del servizio a termini dell art. 4 della L. P n. 5 ed in base alle modifiche introdotte da parte della Provincia con la L. P n Punti di Raccolta I punti di raccolta sono delle aree individuate e appositamente segnalate presso ciascun Centro di raccolta, preferibilmente all'ingresso del centro DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA PREVISTE Il progetto del riuso si articola essenzialmente in due fasi: 11.1 Fase di raccolta La diffusione dei Centri di Raccolta Materiali copre in maniera capillare il territorio della Val di Non, infatti sono presenti 20 strutture al servizio delle utenze a presidio anche delle zone più periferiche. I Centri sono diventati i punti di riferimento per la totalità delle persone (utenze domestiche per i rifiuti urbani e non domestiche per i rifiuti assimilabili agli urbani) per consegnare i materiali riciclabili. Le persone frequentano le strutture in maniera costante. Per questo motivo, i Centri, risultano le strutture più idonee per la predisposizione di aree, al loro interno, nelle quali conferire i materiali / oggetti destinati al riuso. Per l individuazione di tali aree si prevedono interventi minimali e di costo estremamente esiguo. L area dovrà essere contrassegnata da un apposito logo raffigurante le R del Riuso, Ripara, Riduci, e la freccia del ciclo della raccolta differenziata. Le aree dedicate all attività di riuso saranno destinate esclusivamente a tale funzione e quindi fuori dal campo di applicazione del D.M. 8 aprile 2008; l'attività è svolta contestualmente alla normale attività del centro di raccolta (secondo i medesimi orari) ed è gestita e coordinata dal medesimo personale addetto alla gestione del centro sulla base delle seguenti indicazioni: CONFERITORE DEL BENE: privati cittadini, imprese, enti, associazioni, ecc. residenti o aventi sede nel territorio della Comunità della Val di Non, aventi la titolarità del bene e la - 6 -
7 contestuale autonoma volontà di consegnarlo, sotto forma di donazione, alla rete del Riuso affinché, mediante la cessione gratuita a terzi, ne possa essere prolungato il ciclo di vita; BENE: qualsiasi oggetto nuovo o usato, integro, funzionante e in condizioni per essere efficacemente utilizzato per gli usi, gli scopi e finalità originarie del bene medesimo di cui si riporta un elenco esemplificativo e non esaustivo : piatti, posate e suppellettili, oggettistica, giocattoli, libri, indumenti, mobilio, lampadari, biciclette, quadri, padelle, passeggini, seggioloni, carrozzine, macchine fotografiche, elettrodomestici di piccola taglia, ecc. MODALITÁ DI CONSEGNA: il conferitore, recandosi nell apposita area, consegna il bene all addetto del centro che lo prende in carico, previa verifica di conformità e lo deposita all interno dell' area preposta; la verifica di conformità viene effettuata dall addetto del centro sulla base di criteri oggettivi legati alle effettive condizioni del bene. In mancanza dei requisiti necessari per l accettazione del bene, sarà facoltà del conferente rientrarne in possesso o, nel caso se ne voglia disfare, destinarlo a recupero/smaltimento secondo le modalità che regolano l utilizzo dei centri di raccolta. L addetto del centro, in presenza di beni non ancora conferiti come rifiuti, può proporre al conferente di donarli al centro del riuso DISCIPLINA DELL ATTIVITÁ (fase di consegna finalizzata al riutilizzo) Con cadenza variabile, da valutare secondo le disponibilità del personale coinvolto e le effettive quantità raccolte, i beni depositati presso le aree del riuso vengono trasportati presso le strutture Ricrea (C/o Campo Tassullo) e magazzino della Comunità in località Diga di Santa Giustina e/o altre strutture appositamente individuate, secondo il fabbisogno necessario. Presso tali strutture avviene la fase di consegna finalizzata al riutilizzo con modalità stabilite con provvedimento successivo. A tal proposito si forniscono le seguenti indicazioni: BENEFICIARIO DEL BENE: enti ed associazioni di volontariato, scuole, cooperative sociali, organismi non profit, privati cittadini, residenti o aventi sede nel territorio della Comunità della Val di Non, che prelevano un bene dalla rete del Riuso al fine di utilizzarlo a fini di solidarietà, sociali, e personali senza finalità di lucro. E fatto assoluto divieto prelevare beni da parte di operatori che hanno una attività nel campo dell usato. MODALITÁ DI REGISTRAZIONE: tutti i beni che vengono presi in carico, in quanto presentano i requisiti di conformità, devono essere numerati (numerazione progressiva) e catalogati nell apposito elenco. In concomitanza della consegna del bene dovranno essere riportati nell elenco le generalità di chi riceve il bene al fine di creare un anagrafica precisa, utilizzando il registro MOD01/PO20 allegato al presente progetto. All addetto del centro spetta il compito di vigilare affinché non si generino situazioni di abuso delle opportunità offerte dal centro. In presenza di più soggetti interessati ad uno stesso bene avrà ordine di priorità la richiesta presentata dal soggetto che presenta un minor numero di prelievi. Si specifica che dall attività del Centro del Riuso non può derivare alcun lucro, ne può costituire vantaggio diretto o indiretto per l esercizio di attività di privati svolte con fini di lucro. In nessun modo potranno generasi scambi né di denaro, anche con finalità di mancia, né di regali
8 12.0 DESTINATARI DEL PROGETTO I destinatari del progetto sono privati cittadini, imprese, associazioni di volontariato, scuole, cooperative sociali, ma anche i singoli cittadini, i quali sia a titolo di conferitore, che di beneficiario, usufruiscono direttamente di un servizio DESCRIZIONE SINTETICA DELLE POSSIBILI RICADUTE Attraverso l attuazione delle attività del progetto si intendono promuovere e incrementare nella collettività della Val di Non il senso civico per la riduzione dei rifiuti da avviare a smaltimento o recupero, la valorizzazione dei beni, la solidarietà verso le fasce di popolazione più deboli, la sensibilizzazione ambientale, la riduzione del fenomeno del rovistamento nei cassonetti la responsabilità diffusa, la sensibilizzazione al tema del riciclo Formazione del personale operativo dei centri di raccolta La Comunità ha il compito di monitorare e valutare la necessità ed eventualmente organizzare la formazione del personale operante nei centri di raccolta alle dipendenze della cooperativa sociale coinvolta, al fine di dare agli operatori tutti gli strumenti di informazione e di conoscenza necessari per svolgere in maniera corretta le attività previste dall iniziativa. Le attività di formazione svolte devono essere documentate e archiviate/registrate secondo le modalità previste dal Sistema di Gestione Ambientale Attività di comunicazione La comunicazione agli utenti (utenze domestiche e non domestiche presenti sul territorio) delle informazioni utili relative alle modalità di accesso e utilizzo del centro del riuso o riutilizzo è assicurata mediante: a) predisposizione di una pagina del sito internet della Comunità dedicata all argomento; b) utilizzo di cartellonistica presso i centri di raccolta; c) ogni altro canale di comunicazione ritenuto idoneo per il contesto territoriale servito. La Comunità, inoltre, invia ai Comuni, in caso di richiesta, informazioni e dati specifici Allegati Allegato 1: MOD01/PO20 - registro dei beni del centro di riuso L Assessore Rolando Valentini Il responsabile del servizio ing. Francesco Zambonin - 8 -
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