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1 Del. n. 6 /2006/SG LA COMMISSIONE PER LE ADOZIONI INTERNAZIONALI LETTA LETTA la legge n. 184/1983 come modificata dalla legge 31 dicembre 1998 n. 476 e dalla legge 149/2001 ed in particolare l art. 39, comma 1, lettera c); la delibera n. 18/2005 del 19 dicembre 2005, relativa all approvazione del bando riguardante il Finanziamento di progetti di sussidiarietà per gli anni 2006/2007 da realizzarsi nell ambito dello stanziamento di competenza previsto per l anno finanziario 2005, pubblicato nella G.U. della Repubblica italiana del 31 dicembre 2005 Serie Generale n. 304; che, sono stati presentati entro i termini previsti dal bando- n. 46 progetti da parte di alcuni degli enti autorizzati ai sensi ex art. 39, comma 1, lettera c), della legge 184/83 come modificata dalla legge 476/98; che, nel bando n. 18/2005 sono espressamente indicati gli obiettivi per i quali la, di seguito chiamata Commissione, avrebbe concesso il finanziamento e che essi consistono in: a. la deistituzionalizzazione e l accoglienza dei minori, nella famiglia di origine, in affidamento etero familiare o in casa famiglia; b. l aiuto alle madri adolescenti per acquisire competenza genitoriale e sviluppare la relazione di attaccamento; c. la riduzione del fenomeno dei bambini di strada mediante costituzione di case famiglia, laboratori di apprendistato giovanile per adolescenti e/o focolari, ove possa svilupparsi un corretto processo educativo; d. la prevenzione della mortalità infantile e la prevenzione di patologie caratteristiche dell area geografica di riferimento, la cura e l assistenza medica di minori colpiti da malattie che ne compromettono l accoglienza sia in affidamento sia in adozione; e. la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica; f. la valorizzazione di risorse locali e di istituzioni del Paese ove si realizza il progetto, in grado di assicurare negli anni successivi il proseguimento dell iniziativa promossa, affinché non si vanifichi il beneficio dell intervento svolto e delle risorse impegnate; che, prima di procedere all esame dei singoli progetti pervenuti, la Commissione ha considerato i criteri di selezione indicati nel bando, approvando la tabella da utilizzare per la valutazione dei progetti che risulta articolata come segue: 1

2 corrispondenza del progetto ad uno o più degli obiettivi del bando; metodologia attuata; coinvolgimento di istituzioni locali pubbliche e/o private; concretezza del progetto; conoscenza della realtà locale; numero dei beneficiari; risultati attesi; RAVVISATA la necessità di pervenire ad una graduatoria dei progetti da ammettere a finanziamento, la Commissione ha altresì tenuto conto: dell entità del finanziamento richiesto; del numero degli enti coinvolti e dell entità dell apporto dei singoli enti; del numero delle istituzioni italiane e straniere coinvolte; dei Paesi e degli ambiti territoriali destinatari delle attività di intervento; PREMESSO che, la Commissione ha ritenuto di attribuire un punteggio massimo di 54, secondo le seguenti modalità: da 0 a 24 punti per la corrispondenza del progetto agli obiettivi prioritari del bando; da 0 a 5 punti per la metodologia attuata (coerenza tra obiettivi e costi; utilizzo di strumenti per la progettazione partecipata; la presenza di indicatori di autovalutazione facilmente dimostrabili; utilizzo di un quadro temporale); da 0 a 5 punti per il coinvolgimento delle organizzazioni e delle Autorità locali; da 0 a 5 punti per la concretezza del progetto; da 0 a 5 punti per la conoscenza della realtà locale; da 0 a 5 punti per la determinatezza ed il numero dei beneficiari; da 0 a 5 per i risultati attesi; CONSIDERATO inoltre, che ai fini della formazione della graduatoria, la Commissione ha stabilito che: nel caso in cui i progetti prevedano l attività di formazione del personale, essa viene positivamente valutata se strumentale alla riuscita del progetto e se rivolta a personale non italiano operante nell area di destinazione del progetto; nel caso un ente abbia presentato o concorra a più progetti e ne abbia avuto approvato già uno, a parità di valutazione, va data priorità all ente che ha presentato un solo progetto; 2

3 CONSIDERATO CONSIDERATO ACCERTATO che, alcuni dei progetti presentati sono stati ritenuti dalla Commissione non corrispondenti agli obiettivi del bando e, ancorché ben articolati, sono stati considerati non classificati ; che, un progetto riguardante interventi in Argentina è stato ritenuto dalla Commissione non classificabile in quanto allo stato non è possibile intrattenere rapporti di collaborazione in materia di adozione con tale paese perché la normativa interna non consente l adozione internazionale dei minori; che, uno dei progetti pervenuti, relativo ad interventi in Etiopia, ancorché ben articolato ed abbia ricevuto il punteggio di 32, è stato ritenuto dalla Commissione non finanziabile in quanto l ente coordinatore del progetto non è ancora accreditato e gli altri enti coinvolti non sono stati mai autorizzati ad operare in tale paese; che, in base ai criteri sopraindicati, è stata formata la graduatoria di cui al prospetto allegato n. 1, che forma parte integrante della presente delibera; che, l ammontare delle risorse disponibili è inferiore all ammontare delle richieste di finanziamento e che, pertanto, la Commissione ha ritenuto di non finanziare le spese di amministrazione, i costi di coordinamento, di monitoraggio e valutazione a cura di personale italiano nonché le spese generali, i viaggi dall Italia e per l Italia; che, in base alla graduatoria di cui all allegato n. 1, tenuto conto delle risorse disponibili, risultano finanziabili n.19 progetti con esclusione di quelli che hanno ottenuto un punteggio inferiore a 26, di seguito elencati per area geografica: N. 2 per l area geografica dell Europa orientale: o ILJUSHA - Per i bambini che soffrono Federazione Russa o Promozione e sviluppo dell'accoglienza familiare in Ucraina N. 3 per l area geografica dell Asia: o Holy Cross Project: Giardino di speranza - India o Promozione scolastica e professionale dei bambini del distretto di Kong Pisey e della periferia di Phnom Penh Cambogia o Registrazione anagrafica e sostegno sanitario in Cambogia N. 5 per l area geografica del Centro e Sud America: o Progetto di accompagnamento psico-pedagogico per madri "cabeza de familia" e di recupero integrale di bambini a grave rischio di abbandono nella zona 4 "San Cristòbal " di Bogotà Colombia; 3

4 o Ambulatorio e consultorio medico presso la favela di Mata Escura e Calabetao in Salvador di Bahia -Brasile o Scuola Arte e Lavoro nella favela di Mata Escura e Calabetao in Salvador di Bahia - o Brasile BELLA NAPOLI - progetto per la realizzazione di un' impresa di produzione di pane, pizza e pasticceria per ragazze madri in Colombia o Rafforzamento del Centro di accoglienza per minori Mamae Dolores Capelinha - Brasile N. 9 per l area geografica dell Africa: o Restituzione alle famiglie di origine dei bambini abbandonati che lavorano nel mercato di Cotonou Benin o Recupero e reinserimento sociale dei minori di strada a Ouagadougou - Burkina Faso o C.O.R.E. Child Offenders Rehabilitation & Education Etiopia o Prevenzione della mortalità infantile nel distretto sanitario n. 30 di Ouagadougou Burkina Faso o Sostegno all'infanzia vittima del conflitto della Casamance -Senegal o BAKOTEH - Gambia o Case famiglia in Addis Abeba Costituzione di centri di accoglienza per bambini vulnerabili - Etiopia o MASENKO Etiopia o Casa della Speranza Poveri tra i Poveri - Etiopia all unanimità dei presenti quanto segue: DELIBERA a. sono dichiarati non classificati perché non corrispondenti agli obiettivi del bando i progetti: 1. EFAU - Escola familia agricola Uirapuru - Stato del Goias Brasile, presentato dall ente A.M.I.-Onlus; 2. Istituto scolastico Melange-Mozambico, presentato dall ente A.M.I.-Onlus; 3. PRO.CA.RE. "Programa de Capacitacao e Resgate" (Brasile), presentato dall ente S.J.A.M.O.; 4. Prigionieri innocenti-bambini dietro le sbarre (Cambogia), presentato dall ente N.A.A.A.- Onlus; 5. Alleanza sociale per la sensibilizzazione e assistenza nella documentazione per l'adozione, scolarizzazione, servizi base, diritti di successione di bambini adolescenti orfani, figli di immigrati haitiani (Repubblica Domenicana), presentato dall ente N.A.A.A.-Onlus; 6. Libera Tutti (Brasile), presentato dall ente N.O.V.A.; 7. Prevenzione dell'esclusione sociale di bambini e adolescenti dei quartieri più poveri di Oaxaca (Messico), presentato dall ente Fondazione A.V.S.I.; 4

5 8. Progetto per i bambini di Lèo: sviluppo dei servizi del territorio (Burkina Faso), presentato dall ente Movimento Shalom; 9. Il dodo di Mauritius 2006 (Mauritius), presentato dall ente In Cammino per la Famiglia; 10. Quincho Barrilete (Nicaragua), presentato dall ente Gruppo di Volontariato Solidarietà; 11. Un Centro di solidarietà a Chisinau (Moldavia), presentato dall associazione A.I.A.U.; 12. Sensibilizzazione dell'ucraina agli standard della vita di orfani di famiglia, presentato dall ente Ariete; 13. Dopo l Hogar (Perù), presentato dall ente Ai.Bi.; 14. Care leaving & After-care (Federazione Russa), presentato dall ente Ai.Bi.; 15. Casa dei bambini (Sri Lanka), presentato dall ente A.MO-Onlus. b) è dichiarato non classificato, perché trattasi di intervento rivolto ad un paese ove non è consentita l adozione internazionale di minori il progetto denominato: Red - Manzana Verde (Argentina), presentato dall ente Associazione Teresa Scalfati- Speranza per i Minori; c) è dichiarato non finanziabile, perché l ente coordinatore non è ancora accreditato e gli altri enti coinvolti non sono stati mai autorizzati ad operare in tale paese, il progetto denominato: Centro educativo per la riabilitazione e il recupero dei bambini di strada, orfani, abbandonati, rifugiati, con disabilità o vittime di abusi sessuali (Etiopia), presentato dall ente Associazione Teresa Scalfati-Speranza per i Minori; d) non sono ammessi a finanziamento i seguenti progetti, perché hanno ottenuto un punteggio inferiore a 26 : 1. Ambulatorio Polispecialistico di riabilitazione e terapia neuropsicologica e psicomotoria per bambini istituzionalizzati in Ucraina, presentato dall ente Famiglia e Minori; 2. Ambulatorio Polispecialistico di riabilitazione e terapia neuropsicologica e psicomotoria per bambini istituzionalizzati in Bulgaria, presentato dall ente Famiglia e Minori; 3. Ambulatorio Polispecialistico di riabilitazione e terapia neuropsicologica e psicomotoria per i minori a Tarùn (Polonia), per i bambini abbandonati o a rischio di abbandono e i bambini e gli adolescenti in gravi situazioni di abuso e disagio, presentato dall ente Famiglia e Minori; 4. Ambulatorio Polispecialistico per la realizzazione di un poliambulatorio specialistico di riabilitazione e terapia neuropsicologica e psicomotoria per bambini istituzionalizzati in Macedonia, presentato dall ente Famiglia e Minori; 5. Prevenzione sull'abbandono infantile in Federazione Russa, presentato dall ente Ariete; 6. CREST (Sri Lanka), presentato dall ente A.N.P.A.S.; 7. Ambulatorio Polispecialistico di riabilitazione e terapia neuropsicologica e psicomotoria per bambini istituzionalizzati in Federazione Russa, presentato dall ente Famiglia e Minori; 8. Una speranza per i bambini della Thailandia, presentato dall ente I Bambini dell Arcobaleno; 9. VESNA 2006 (Ucraina e Federazione Russa), presentato dall ente A.I.A.U.; 5

6 10. Un sogno oltre la speranza (Cile), presentato dall ente Ariete. APPROVA all unanimità il finanziamento dei seguenti progetti nella misura accanto indicata: 1. Progetto di accompagnamento psico-pedagogico per madri "cabeza de familia" e di recupero integrale di bambini a grave rischio di abbandono nella zona 4 San Cristòbal di Bogotà Colombia, da realizzarsi in America Latina, presentato dagli enti La Dimora Onlus, coordinatore del progetto, S.O.S. Bambino I.A. Onlus, In Cammino Per La Famiglia. Finanziamento approvato ,00; 2. Holy Cross Project: Giardino di speranza, da realizzarsi in Asia, ambito teritoriale India, presentato dall ente International Adoption. Finanziamento approvato ,00; 3. Restituzione alle famiglie di origine dei bambini abbandonati che lavorano nel mercato di Cotonou Benin, da realizzarsi in Africa, presentato dagli enti N.O.V.A., coordinatore del progetto, C.I.F.A.-Onlus, Associazione Enzo B-Onlus. Finanziamento approvato ,00; 4. Ambulatorio e consultorio medico presso la favela di Mata Escura e Calabetao in Salvador di Bahia, stato del Brasile, da realizzarsi in America Latina, presentato dagli enti AMI-Onlus, coordinatore del progetto, C.I.A.I.-Onlus, Crescere Insieme. Finanziamento approvato ,00; 5. Scuola Arte e Lavoro nella favela di Mata Escura e Calabetao in Salvador di Bahia, stato del Brasile, da realizzarsi in America Latina, presentato dagli enti AMI-Onlus, coordinatore del progetto, C.I.A.I.-Onlus, Crescere Insieme. Finanziamento approvato ,14; 6. Recupero e reiserimento sociale dei minori di strada a Ouagadougou - Burkina Faso, da realizzarsi in Africa, presentato dagli enti C.I.A.I.-Onlus, coordinatore del progetto, A.M.I.-Onlus, Comunità di S. Egidio Acap. Finanziamento approvato ,00; 7. C.O.R.E. Child Offenders Rehabilitation & Education Etiopia, da realizzarsi in Africa, presentato dagli enti C.I.A.I.-Onlus, coordinatore del progetto, A.M.I.-Onlus. Finanziamento approvato ,64; 8. BELLA NAPOLI - progetto per la realizzazione di un' impresa di produzione di pane, pizza e pasticceria per ragazze madri in Colombia, da realizzarsi in America Latina, presentato dagli enti Famiglia e Minori, coordinatore del progetto, S.J.A.M.O., Associazione Cuore-Onlus, A.S.A.-Onlus. Finanziamento approvato ,00; 9. Prevenzione della mortalità infantile nel distretto sanitario n. 30 di Ouagadougou, da realizzarsi in Africa, ambito territoriale Burkina Faso, presentato dagli enti Associazione Enzo B-Onlus, coordinatore del progetto, A.N.P.A.S., N.O.V.A. Finanziamento approvato ,00; 10. Sostegno all'infanzia vittima del conflitto della Casamance (Senegal), da realizzarsi in Africa, presentato dagli enti Associazione Enzo B-Onlus, coordinatore del progetto, A.N.P.A.S., N.O.V.A. Finanziamento approvato ,17; 6

7 11. Rafforzamento del Centro di accoglienza per minori Mamae Dolores Capelinha, da realizzarsi in America Latina, ambito territoriale Brasile, presentato dagli enti C.I.F.A- Onlus, coordinatore del progetto, S.J.A.M.O., In Cammino per la Famiglia. Finanziamento approvato ,00; 12. BAKOTEH, da realizzarsi in Africa, ambito territoriale Gambia, presentato dagli enti A.N.P.A.S., coordinatore del progetto, L Airone-Onlus, Associazione Enzo B-Onlus. Finanziamento approvato ,00; 13. Case famiglia in Addis Abeba Costituzione di centri di accoglienza per bambini vulnerabili, da realizzarsi in Africa, ambito territoriale Etiopia, presentato dall ente Progetto Alem. Finanziamento approvato ,00; 14. ILJUSHA - Per i bambini che soffrono, da realizzarsi in Europa, ambito territoriale Federazione Russa, presentato dagli enti N.A.D.I.A.-Onlus, coordinatore del progetto, I Bambini dell Arcobaleno, Crescere Insieme. Finanziamento approvato ,00; 15. Promozione scolastica e professionale dei bambini del distretto di Kong Pisey e della periferia di Phnom Penh Cambogia, da realizzarsi in Asia, presentato dagli enti C.I.F.A.-Onlus, coordinatore del progetto, Comunità di S. Egidio Acap, S.J.A.M.O., In Cammino per la Famiglia. Finanziamento approvato ,00; 16. Registrazione anagrafica e sostegno sanitario in Cambogia, da realizzarsi in Asia, presentato dagli enti Comunità di S. Egidio Acap, coordinatore del progeto, C.I.F.A.-Onlus. Finanziamento approvato ,00; 17. MASENKO 2006, da realizzarsi in Africa, ambito territoriale Etiopia, presentato dagli enti A.I.A.U., coordinatore del progetto, In Cammino per la Famiglia. Finanziamento approvato ,00; 18. Casa della Speranza Poveri tra i Poveri, da realizzarsi in Africa, ambito territoriale Etiopia, presentato dall ente Centro Aiuti per l Etiopia. Finanziamento approvato ,00; 19. Promozione e sviluppo dell'accoglienza familiare in Ucraina, da realizzarsi in Europa, presentato dall ente Ai.Bi. Finanziamento approvato ,00. DISPONE la comunicazione della presente delibera agli Enti coordinatori dei progetti approvati e finanziati; la pubblicazione della presente delibera nel sito della Commissione. Così deciso in Roma, 27 luglio 2006 Il Coordinatore della Segreteria Tecnica (D.ssa Maria Teresa Vinci) La Presidente (Dr.ssa Roberta Capponi) 7

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