Le Misure di Conservazione dei SIC in Liguria: casi studio
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1 Convegno internazionale Genova Novembre 2008 La gestione di Rete Natura 2000: esperienze a confronto Le Misure di Conservazione dei SIC in Liguria: casi studio Elena Nicosia Settore Staff Tecnico Dipartimento Ambiente- Regione Liguria 1
2 Rete Natura 2000 in Liguria n of SCI for biogeoghaphical region Numero di SIC: % Numero di ZPS:7 SIC, area totale(ha): SIC, area terrestre (ha): ,5 % della superficie regionale SIC, area marina (ha): ZPS, area terrestre (ha): ,6% della superficie regionale ZPS, area marina (ha):0 11% 9% Alpine Continental Mediterranean ZPS & SIC, area (ha): ,8% della superficie regionale 2
3 Dopo l individuazione della Rete Natura 2000 in Liguria sono stati compiuti intensi sforzi per approfondire il quadro conoscitivo relativo alle specie ed agli habitat di interesse comunitario e per implementare strumenti tecnici di supporto 3
4 Cartografia e banca dati degli habitat di interesse comunitario Cartografia e banca dato specie di interesse comunitario WEB GIS 4
5 ZPS LIGURI Regolamento regionale Misure di conservazione ZPS che recepisce il DM 17/10/2008 pronta bozza piano di gestione ZPS Beigua -Turchino previsto il completamento della bozza di piano di gestione delle restanti ZPS entro fine
6 Regolamento misure di conservazione ZPS liguri Titolo I: Misure generali valide per tutte le ZPS divieti e obblighi regolamentazioni incentivazioni e raccomandazioni enti gestori Titolo II e ALL. 1: Misure specifiche per singola ZPS divieti regolamentazioni incentivazioni e raccomandazioni Titolo III:disposizioni transitorie e finali valenza giuridica misure procedura aggiornamento sorveglianza ALL.2: individuazione tipologia ambientali analisi importanza dei siti per avifauna 6 individuazione macroobiettivi e obiettivi di dettaglio per ambienti
7 Misure di conservazione e piani di gestione SIC liguri Adottati i criteri diretti a salvaguardare le prateria di Posidonia oceanica Definite a livello tecnico le misure di conservazione per tutti i SIC adottate linee di indirizzo relative: -alle attività agro-silvo-pastorali -alle attività che interessano i SIC marini -alla realizzazione di impianti eolici -alla gestione delle cave -alla realizzazione di impianti per la produzione di energia idroelettrica Nessun Piano di gestione è stato per il momento adottato poiché si è in attesa dell approvazione della legge regionale sulla biodiversità 7
8 DDL 114/2008- Il disegno di legge regionale RECEPISCE IL DPR 357/97 PREVEDE L ISTITUZIONE DELLA RETE ECOLOGICA TUTELA FAUNA E FLORA AGGIORNANDO O SOSTITUENDO LEGGI REGIONALI PREESISTENTI INDIVIDUA ENTI GESTORI RETE NATURA 2000 ISTITUZIONALIZZA L OSSERVATORIO REGIONALE DELLA BIODIVERSITA ED IL MONITORAGGIO ISTITUZIONALIZZA LE FUNZIONI DI SORVEGLIANZA PREVISTE DAL DPR 357/97 DEFINISCE PROCEDURE DI INDIVIDUAZIONE E APPROVAZIONE MISURE DI CONSERVAZIONE E PIANI DI GESTIONE DEI SITI RETE NATURA
9 1) Le misure di conservazione o i piani di gestione SIC sono condizione obbligata per utilizzare Fondi FESR e FEASR nella Programmazione ) Procedura approvazione misure di conservazione ZSC deve collegarsi con quanto disposto dal Dm 17/10/2008: Decreto di intesa con Ministero Ambiente
10 E URGENTE INDIVIDUARE METODOLOGIA CONDIVISA PER MISURE DI CONSERVAZIONE SIC
11 PROCEDURA PER ADOZIONE MISURE DI CONSERVAZIONE LIGURI PREVEDE FASE DI PUBBLICAZIONE AL PUBBLICO E CONSULTAZIONE COMMISSIONE CONSILIARE
12 Misure di conservazione liguri MISURE GENERALI PER TUTTI I SITI POSSONO ESSERE INEFFICACI (se troppo vaghe) O ADDIRITTURA PERICOLOSE (per esigenze contrastanti di specie) PER LA CONSERVAZIONE o SCARSAMENTE SOSTENIBILI ( se troppo cautelative) TRANNE CHE PER ALCUNE SITUAZIONI SPECIFICHE DI PARTICOLARI CRITICITA PER ALCUNI HABITAT O SPECIE SI RITIENE PREFERIBILE ADOTTARE L APPROCCIO SITO/SPECIFICO 12
13 HABITAT DI INTERESSE COMUNITARIO NEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 LIGURI 1. Marini e alofili costieri 2. Dune marittime 3. Acque dolci HABITAT NATURA 2000 % 1. Marini e alofili costieri 0,55 2. Dune marittime 0,02 3. Acque dolci 0,59 4. Lande e arbusteti temperati 2,85 5. Macchie e boscaglie di sclerofille 2,30 6. Formazioni erbose naturali e seminaturali 19,66 7. Torbiere e paludi 0,03 8. Habitat rocciosi e grotte 3,36 9. Foreste 70,63 TOTALE 100,00 4. Lande e arbusteti temperati 5. Macchie e boscaglie di sclerofille 6. Formazioni erbose naturali e seminaturali 7. Torbiere e paludi 8. Habitat rocciosi e grotte 9. Foreste Il 70% di superficie degli habitat di interesse comunitario nei siti natura 2000 liguri è rappresentato da FORESTE Il 42% della superficie della rete natura 2000 terrestre ligure è interessato da habitat forestali di interesse comunitario 13
14 DGR 126 del 09/02/2007 Indirizzi per le attività agro-silvopastorali nei siti della Rete Natura 2000 in Liguria 14
15 ALLEGATO I --> INDIRIZZI PER L INCENTIVAZIONE NELLE ATTIVITA AGRO SILVO PASTORALI NEI SITI DELLA RETE NATURA 2000 IN LIGURIA ALLEGATO II --> LINEE GUIDA PER LA VALUTAZIONE DI INCIDENZA DELLE ATTIVITA AGRO SILVO PASTORALI IN LIGURIA 15
16 Le misure di conservazione delle ZSC approvate sono atti cogenti e ove necessario, prevalenti sugli strumenti di pianificazione territoriale e urbanistica
17 PROBLEMATICHE SIC LIGURI: 1)AMPIA ESTENSIONE E AMPIA DIVERSIFICAZIONE ECOLOGICA (HABITAT E SPECIE) 2) PRIORITA DI CONSERVAZIONE A VOLTE CONTRASTANTI 2) FASCIA COSTIERA FORTEMENTE URBANIZZATA E FASCIA MONTANA IN ABBANDONO 17
18 Misure di conservazione liguri Devono essere identificate le priorità gestionali per ciascuno dei siti Rete Natura 2000, sulla base dello stato di conservazione degli habitat e specie Tali priorità devono essere individuate però anche effettuando una valutazione globale degli obiettivi della Rete Natura 2000 ligure, che comprenda l analisi del ruolo e dell importanza di ciascun sito per la salvaguardia dei singoli habitat e delle specie di rilevanza comunitaria e nazionale, nonché degli endemismi, nel complesso dei siti liguri, affinchè si possa garantire la sostenibilità della conservazione 18
19 Direttiva 92/43/CE relativa alla conservazione degli habitat naturali e seminaturali e della flora e della fauna selvatiche OBIETTIVO promuovere il mantenimento della biodiversità attraverso l adozione di misure atte alla conservazione o al ripristino, dove necessario, di habitat e specie ritenute importanti a livello comunitario tenendo conto al tempo stesso delle esigenze economiche, sociali, culturali e regionali e contribuendo all'obiettivo generale di uno sviluppo durevole Importanza del mantenimento e della promozione delle attività umane necessarie per il mantenimento della detta biodiversità 19
20 Valutare esigenze di conservazione sito/specifiche e individuare priorità di conservazione: la metodologia della Liguria sulla base delle conoscenze sullo stato di conservazione di specie e habitat liguri e fermo restando la necessità di garantire una funzionalità ecologica globale: 1) individuazione delle specie e habitat Target (bersaglio) la cui conservazione assicura quella di molteplici altre specie ed habitat (perché indicatori) o che comunque assumono priorità di conservazione in quel sito rispetto ai restanti per le caratteristiche di presenza in quel sito. Le specie target sono state suddivise in due categorie: primarie e secondarie, a seconda dell importanza che esse rivestono nel determinare gli 20 obiettivi di conservazione dei siti
21 Sono considerate potenziali specie target 1. tutte le specie degli allegati II e IV della direttiva habitat 2. tutte le specie incluse nell allegato I della direttiva uccelli 3. le specie Indicatrici dello stato di conservazione di habitat, di habitat specifici, di integrità del sito o di coerenza della Rete 4. le specie rare o importanti dal punto di vista scientifico o gestionale 21
22 PARAMETRI UTILIZZATI PER VALUTARE LA SIGNIFICATIVITA DELLE SPECIE E DEGLI HABITAT DI ALLEGATO I E II DELLA DIR. 92/43/CEE NELLE PRIORITA DI CONSERVAZIONE DEI SINGOLI SITI RUOLO SITO SCALA VALIDA PER LE SPECIE 1 = il sito riveste un importanza unica, in quanto la specie non si ritrova in altri siti della Regione ; 2 = il sito riveste un importanza fondamentale, in quanto la specie si ritrova solo in pochi altri siti liguri; 3 = il sito svolge un ruolo importante per il mantenimento del flusso genetico con popolazioni presenti in altri siti, in quanto ospita popolazioni abbondanti; 4= il sito svolge un ruolo importante poiché contiene ambienti configurabili come corridoi ecologici o come stepping stones in grado di assicurare la realizzazione delle esigenze biologiche tipiche della specie considerata. RUOLO SITO SCALA VALIDA PER GLI HABITAT 4 = sito che riveste un importanza unica a scala regionale in in quanto questo non si ritrova in altri siti della Regione 3 = sito che svolge un ruolo molto importante per l habitat in quanto questo si ritrova in pochi altri siti della Regione o in quanto vi è presente con aspetti molto rappresentativi 2 = sito che svolge un ruolo importante per l habitat in quanto questo si ritrova in altri siti della Regione, ma altrove non presenta caratteri significativamente rappresentativi 1 = sito che non svolge un ruolo significativo per l habitat in quanto questo vi è presente con aspetti poco rappresentativi o in quanto l habitat è assai diffuso o più diffuso altrove STATO CONSERVAZIONE 3 = soddisfacente, 2 = sufficiente, 1 = insufficiente (Non esiste una condizione 4) 22
23 STATO DI CONSERVAZIONE -HABITAT: Per gli habitat lo stato di conservazione è stato valutato in base al dinamismo delle superfici e delle strutture orizzontali (continuità/frammentazione) e verticali (semplice/complessa), delle connessioni funzionali, dei ruoli ecosistemici e della presenza/assenza e consistenza di specie tipiche. Valore 3 buono : superfici stabili o in estensione, struttura orizzontale continua o scarsamente frammentata, struttura verticale prevalentemente coerente, le connessione funzionali comprendono contatti seriali e catenali, i ruoli ecosistemici rivolti alle funzioni trofiche e riproduttive delle specie sono soddisfatti, le specie tipiche sono presenti con popolazioni significative e in soddisfacente stato di conservazione; Valore 2 medio se le superfici sono stabili o in lieve declino, la struttura orizzontale è mediamente frammentata, la struttura verticale è solo in parte coerente, le connessione funzionali comprendono almeno qualche contatto seriale e catenale, i ruoli ecosistemici rivolti alle funzioni trofiche e riproduttive delle specie sono mediamente soddisfatti, le specie tipiche sono presenti con popolazioni facilmente rilevabili e in stato di conservazione mediamente soddisfacente; 1 cattivo se le superfici sono in forte declino, la struttura orizzontale è piuttosto frammentata, la struttura verticale è poco coerente, le connessione funzionali raramente presentano contatti seriali e catenali, i ruoli ecosistemici rivolti alle funzioni trofiche e riproduttive delle specie non sono soddisfatti, ecc. 23
24 STATO DI CONSERVAZIONE -SPECIE: Lo stato di conservazione è stato valutato in base alla presenza/assenza ed eventualmente alla consistenza degli individui, alla presenza/assenza e allo stato di conservazione dell habitat proprio della specie. Valore 3 buono quando essa è presente con un numero stimato di individui coerente con la capacità portante dell area interessata dal progetto o è presente ed è altresì presente e non in declino il suo habitat. Valore 2 medio quando la specie non corre pericoli immediati; quando la consistenza delle popolazioni o lo stato di conservazione dell habitat è compatibile, anche se non ottimale, con la conservazione della specie; Valore 1 cattivo o insufficiente, quando si sono evidenziati segni di declino nelle popolazioni o nell habitat; In alcuni casi è stato necessario adottare valore sconosciuto, quando non si hanno elementi per effettuare la stima. 24
25 Austropotamobius pallipes Ruolo del Sito Priorità Stat. Conserv. Presenza Significa che 1 sito riveste un importanza fondamentale per la conservazione della specie ; 28 hanno un ruolo importante per il mantenimento del flusso genetico fra popolazioni di altri siti; 4 svolgono un ruolo di corridoio o di stepping stone Significa che la specie riveste ai fini della conservazione una priorità media in due siti ed una priorità alta in 31 siti Significa che lo stato di conservazione della specie è insufficiente in 5 siti; sufficiente in 26 siti e soddisfacente in 1 sito Significa che la specie è stata considerata obiettivo di conservazione in 33 siti 25
26 Aquilegia alpina Ruolo del Sito Priorità Stat. Conserv. Presenza 26
27 Stagni temporanei mediterranei Ruolo del Sito Priorità Stat. Conserv. Presenza 27
28 Dopo aver individuato gli habitat e specie target per ogni sito Rete Natura 2000: 1) per gli habitat si sono individuate e cartografate tutte le superfici di presenza 2) per le specie, sulla base delle aree segnalate per la presenza di specie target e della presenza di habitat idonei sono state identificate le aree focali di conservazione (zone che giocano un ruolo fondamentale per la conservazione di gruppi di specie target o di singole specie) individuate sulla base delle caratteristiche biologiche ed ecologiche delle varie specie e delle caratteristiche del territorio del SIC 28
29 La procedura che si sta utilizzando per valutare le esigenze di conservazione dei SIC liguri in Liguria Scelta delle specie e habitat target Individuazione, per ogni specie, delle aree di presenza e dei territori di idoneità ecologica Individuazione delle aree focali per la conservazione Evidenziazione, per ogni area focale dei fattori limitanti e delle eventuali criticità 29
30 L analisi dello stato di conservazione e del ruolo dei siti e stato svolto dal DIP.TE.RIS dell Università di Genova per tutti i SIC DELLA LIGURIA e per tutte le specie e gli habitat di all.i e II della Dir. 92/43/CEE a breve uscirà la cartografia delle aree focali 30
31 Misure di conservazione liguri Individuazione esigenze di conservazione individuazione delle misure di conservazione 1) Misure generali (divieti, obblighi e raccomandazioni) per garantire l integrità e la funzionalità ecologica valide per tutto il sito 2) Misure specifiche aggiuntive per la tutela delle aree focali 31 3) Indirizzi non vincolanti
32 DUE SIC TEST SUI QUALI SI STA SPERIMENTANDO TALE METODOLOGIA CATEGORIA HABITAT % SIC Liguri in cui l'habitat ha stato di conservazione critico sul totale dei siti in cui è presente 2 Dune Di acqua dolce Lande e arbusteti temperati 4,65 5 Macchie e boscaglie di scleorfille 14,06 6 Formazioni erbose ( Lande, 16,45 macchie, garighe e praterie ) 7 Torbiere e paludi 22,73 8 Habitat rocciosi e grotte 25,18 9 Habitat forestali 20,69 32
33 IT PARCO DELLA MAGRA - VARA comprende l unico corso d acqua di buona portata e con tratto fluviale non torrentizio, che mantenga, a livello regionale, buone potenziali per la naturalità, pur avendo criticità su alcuni habitat! IMPORTANTE CORRIDOIO ECOLOGICO FRA LA REGIONE BIOGEOGRAFICA MEDITERRANEA E QUELLA CONTINENTALE oltre 30 specie di uccelli inclusi nell allegato I della dir. 409/79; oltre 120 specie di uccelli migratori abituali; > 19 specie di Vertebrati e 3 di Invertebrati inclusi negli all. dir. habitat almeno 17 specie endemiche. almeno 8 habitat dell allegato I della dir. 92/43 valutati con la lettera B nella scheda Natura 2000 Lampreda di mare (All. II dir 92/43/CEE -in pericolo critico) Cheppia (All. II dir 92/43/CEE -in pericolo) il SIC include gli unici corsi d acqua italiani nei quali è stato accertato il successo riproduttivo della specie! Il SIC include l unico corso d acqua ligure, il Fiume Magra, in cui venga regolarmente accertata la risalita riproduttiva degli adulti. 33
34 IT PARCO DELLA MAGRA - VARA coincidente per gran parte con il territorio di competenza del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra e con il territorio di competenza dell Autorità di Bacino del Fiume Magra Si tratta comunque di un sito altamente vulnerabile, sottoposto a forte pressione antropica e soggetto nel passato a fenomeni di degradazione, ma con ottime potenzialità per il ripristino ambientale. Impermeabilizzazione del suolo Alterazione/artificializzazione del greto e delle sponde (es. per interventi difesa idraulica insediamenti esistenti -canalizzazioni, arginature, etc.-) Captazioni idriche Interesse turistico del fiume e delle aree perifluviali 34
35 IT PIANA DEL MAGRA Situato nella parte terminale della pianura alluvionale del Fiume Magra, comprende zone umide su depositi fluviali e palustri limoso-sabbiosi, pinete e frammenti di dune. > 80 specie avifaunistiche tutelate dalle normative europee, fra le quali diversi ripicoli, anatidi e ardeidi; > Tra gli anfibi è presente la raganella Hyla italica (ex Hyla arborea), specie presente in Liguria in due sole stazioni isolate e in via di rarefazione nel resto d'italia.. presenti anche invertebrati acquatici rarissimi come Gyrinus suffriani e Hydroscapha gyrinoides, specie proposte per l inserimento nell Allegato 2 della Direttiva europea 92/43 Dune embrionali (All. I dir 92/43/CEE) Zone umide Il sito comprende gli unici frammenti liguri di dune embrionali che necessitano di interventi di restauro Sono presenti piccoli stagni naturali e artificiali, lanche e canali, relitti di una più vasta zona umida ormai per gran parte bonificata, ma importantissima perché rimasta unica a livello regionale, fra le 35 diverse un tempo presenti presso il litorale
36 IT PIANA DEL MAGRA Solo in parte compreso nel territorio del Parco Naturale Regionale di Montemarcello-Magra Si tratta di un sito altamente vulnerabile, sottoposto a forte pressione antropica e soggetto nel passato a fenomeni di degradazione, ma con ottime potenzialità per il ripristino ambientale. Impermeabilizzazione del suolo Alterazione/artificializzazione del greto e delle sponde bonifica zone umide Gestione dei canali Interesse turistico dell area litorale 36
37 Habitat naturali e seminaturali (All. I) Habitat di specie Cod. Habitat Ruolo Del sito Priorit à Stato di conservazione 1130 Estuari 3 Alta Vegetazione annua delle linee di deposito marine 2 Alta Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi) 1 Alta Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale su 3 Alta 1 terreni generalmente sabbiosi del Mediterraneo occidentale con Isoetes spp Laghi eutrofici naturali con vegetazione del 3 Alta 1 Magnopotamion o Hydrocharition 3170 Stagni temporanei mediterranei 2 Alta Fiumi delle pianure e montani con vegetazione del 3 Alta 1 Ranunculion fluitantis e Callitricho-Batrachion 3280 Fiumi mediterranei a flusso permanente con il Paspalo- 3 Alta 2 Agrostidion e con filari ripari di Salix e Populus alba 3290 Fiumi mediterranei a flusso intermittente con il 2 Alta 1 Paspalo-Agrostidion 6210 Formazioni erbose secche seminaturali e facies coperte 1 Bassa 2 da cespugli su substrato calcareo (Festuco - Brometalia) (* notevole fioritura di orchidee) 6220 Percorsi substeppici di graminacee e piante annue dei 1 Bassa 2 Thero-Brachypodietea 6420 Praterie umide mediterranee con piante erbacee alte 1 Alta 1 del Molinio-Holoschoenion 6430 Bordure planiziali, montane e alpine di megaforbie 2 Media 2 idrofile 7210 Paludi calcaree con Cladium mariscus e specie del 3 Alta 2 Caricion davallianae 91E0 Foreste alluvionali di Alnus glutinosa e Fraxinus 4 Alta 2 excelsior (Alno-Padion, Alnion incanae, Salicion albae) 9260 Foreste di Castanea sativa 1 Bassa 2 92A0 Foreste a galleria di Salix alba e Populus alba 3 Alta Pinete mediterranee di pini mesogeni endemici 1 Bassa 1 Corso d acqua e altri corpi idrici di origine naturale e artificiale 3 Alta 2 Canneti 2 Media 2 Altri aspetti di garighe, brughiere e cespuglieti 2 Media 2 37
38 SPECIE TARGET PRIORITARIE TIPO RUOLO DEL SITO PRIORITA STATO DI CONSERVAZIONE Alosa fallax a 1 alta insufficiente Lampetra fluviatilis a 1 alta insufficiente Petromyzon marinus a 1 alta sufficiente Lampetra planeri a 1 alta sufficiente Salmo (trutta) macrostigma a 3 media sufficiente Rutilus rubilio a 2 media sufficiente Leuciscus souffia a 4 bassa soddisfacente Barbus plebejus a 4 bassa soddisfacente Cobitis taenia a 4 bassa insufficiente Cyclamen hederifolium c 2 media sufficiente Potamon fluviatile c 2 alta sufficiente Rana italica b 3 media sufficiente Lucanus cervus a 3 media Sufficiente, ma in declino Ammi visnaga, Islamia sp c 2 alta sconosciuto Podarcis sicula b 2 alta sufficiente Natrix tessellata a 2 alta sufficiente Bufo viridis a 2 alta sufficiente Falco pescatore (Pandion haliaetus) d 4 media sufficiente Triturus vulgaris (canale c 2 alta sufficiente Terenzoni), Unio mancus c 2 alta sufficiente Nymphaea alba c 2 alta insufficiente Polanisia trachysperma, c 2 alta sconosciuto Hetrocerus aragonicus e fenestratum, c 2 alta sconosciuto Limnius opacus c 2 alta sconosciuto Popolazione nidificante di gruccione (Merops apiaster) (ruolo del sito = 1 perché nidificante) c 1 alta soddisfacente Topino (Riparia riparia) c 4 alta sufficiente Egretta garzetta d 4 bassa soddisfacente Tarabuso (Botaurus stellaris) d 4 alta sufficiente Vertigo angustior, a 1 alta sconosciuto Airone rosso (Ardea purpurea) d 4 Alta sufficiente Nitticora (Nycticorax nycticorax) d 4 alta sufficiente 38
39 39
40 40
41 Misure di conservazione liguri 1) GENERALI In tutto il SIC è fatto divieto di: realizzazione interventi che comportano riduzione e/o frammentazione o alterazione della superficie di habitat target o peggioramento del loro stato di conservazione se non per motivi legati alla pubblica incolumità e comunque dopo aver verificato l'assenza di alternative e messo in atto tutte le possibile mitigazioni bonificare idraulicamente le zone umide naturali e le zone umide artificiali spontaneamente rinaturalizzate realizzare sbarramenti idrici e interventi di artificializzazione degli alvei e delle sponde dei corsi d acqua del reticolo idrografico anche minore se non per motivi legati alla pubblica incolumità e comunque dopo aver verificato l assenza di alternative e messo in atto tutte le possibile mitigazioni utilizzare diserbanti e pirodiserbare per il controllo della vegetazione della rete idraulica anche artificiale (canali di irrigazione, fossati e canali collettori)... In tutto il SIC è fatto obbligo di: mantenere le superfici degli habitat target identificati nel SIC mantenere in buono stato di conservazione le aree focali mantenere le connessioni ecologiche fra i diversi habitat del geosigmeto fluviale, mantenere la funzionalità ecologica del reticolo idrografico, anche minore mantenere in buono stato di conservazione le aree umide anche artificiali ed in particolare di quelle identificate come aree focali dal presente documento creare e mantenere fasce tampone a vegetazione erbacea o arboreo arbustiva tra le zone coltivate e le zone umide.. 41
42 ARee focali Obiettivi di conservazione FATTORI ECOLOGICI LIMITANTI e fattori di rischio MISURE DI CONSERVAZIONE Corso dei Fiumi Vara e Magra dalla diga di S. Margherita in Comune di Sesta Godano (a monte) alla foce in mare. Intero corso dei Torrenti Graveglia, Riccò, Pignone, Malacqua, Trambacco e Usurana Alosa fallax Petromyzon marinus Lampetra fluviatilis Lampetra planeri Rutilus rubilio Leuciscus souffia Barbus plebejus Cobitis taenia Lampetra fluviatilis Lampetra planeri Rutilus rubilio Leuciscus souffia Barbus plebejus Salmo (trutta) macrostigma Frammentazione della continuità fluviale. Diminuzione della naturalità e della diversità ambientale sulle sponde e nell alveo (scomparsadella vegetazione ripariale, scomparsa di zone a profondità e granulometria diversificata idonee alla frega, alle attività trofiche, al riposo, ecc.) Variazione cospicua e repentina dei livelli idrici Frammentazione della continuità fluviale. Diminuzione della naturalità e della diversità ambientale sulle sponde e nell alveo (scomparsa della vegetazione ripariale, scomparsa di zone a profondità e granulometria diversificata idonee alla frega, alle attività trofiche, al riposo, ecc.) Diminuzione della qualità e della portata delle acque. Dotare gli sbarramenti trasversali di idonei passaggi per pesci. Rinaturalizzare i tratti in cui sono sta realizzati interventi in alveo in passat Regolamentare e monitorare i quantitativi di acqua captata o rilasciata dalla diga di S. Margherita Dotare gli sbarramenti trasversali di idonei passaggi per pesci. Rinaturalizzare i tratti in cui sono sta realizzati interventi in alveo in passat Senato (area 11 e le due areee del Senato), fig. 11 Vertigo angustior, Unio mancus Natrix tassellata Airone rosso, Nitticora, Martin pescatore Alterazioni del greto e delle sponde. Alterazione della connettività fra sottopolazioni delle specie target Eevitare ogni artificializzazione greto e delle sponde dei fossi e d canali. Evitare attività che comportino riduzione della zona 42umida Regolamentare l afflusso turistic
43 Misure di conservazione SIC Magra - Vara INDIRIZZI: OBIETTIVI DI CONSERVAZIONE PER GLI HABITAT TARGET es: 1130 Estuari MIGLIORAMENTO 1210 Vegetazione annua delle linee di deposito marine RIPRISTINO 1410: Pascoli inondati mediterranei (Juncetalia maritimi) RIPRISTINO 3120 Acque oligotrofe a bassissimo contenuto minerale delle pianure sabbiose del Mediterraneo occidentale con Isoetes RIPRISTINO 43
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