Corso di preparazione all'esame di Stato per l'abilitazione alla professione di GEOMETRA Anno 2015

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1 Corso di preparazione all'esame di Stato per l'abilitazione alla professione di GEOMETRA Anno 2015

2 Riprendiamo insieme alcuni punti fondamentali relativi alla Prima Prova d'esame: LE TEMPISTICHE DELLA PROVA DI PROGETTAZIONE -

3 COME SUDDIVIDERE LE TEMPISTICHE DELLA PROVA D'ESAME: ABBIAMO 8 ORE... MEZZ'ORA per la comprensione del testo UN ORA per lo sviluppo della bozza CINQUE ORE per lo sviluppo della prova grafica UN ORA E MEZZA per la redazione del computo metrico, della relazione tecnica descrittiva ecc.

4 CONSIGLI: - AVERE UNA CONOSCENZA ADEGUATA DELLE NORME - ESPERIENZA - OSSERVARE CON OCCHIO OBBIETTIVO GLI EDIFICI CHE VISITIAMO - ACQUISTARE RIVISTE RELATIVE ALL'ARREDO E ALLA RISTRUTTURAZIONE

5 VEDIAMO COME E' STRUTTURATO IL TEMA D'ESAME

6 Prima Parte del quesito: Ci vengono forniti tutti i dati utili alla produzione del nostro elaborato progettuale Cosa dobbiamo produrre Seconda parte del testo dove ci vengono richieste ulteriori elaborati

7 Analizzeremo pertanto insieme alcuni testi di anni precedenti relativi alla seconda parte della Prova di Progettazione

8 Solitamente la seconda parte delle richieste formulate all'interno della prova sono STACCATE dal resto del testo IN CODA

9 Non sottovalutiamo l'importanza di questa parte di testo A noi potrà sembrare una aggiunta al resto della prova Ma la commissione valuterà attentamente l'esecuzione o meno di questa parte di prova

10 IL NOSTRO OBBIETTIVO - COMPLETARE L'INTERA PROVA - COMPLETARLA AL MEGLIO

11 Ci stiamo avvicinando alla fine della prova pertanto: - saremo stanchi - avremo relativamente poco tempo a nostra disposizione - dovremo (se possibile) svolgere tutti i quesiti richiesti

12 Iniziamo...

13 Quindi... Ci limiteremo a produrre elaborati che ci risultino il più semplici possibile in base alle nostre competenze NON COMPLICHIAMOCI LA VITA!

14 Chiaramente la seconda parte del testo d'esame dipenderà principalmente dalle scelte progettuali prese all'inizio della prova. Stiamo ben attenti che la situazione non ci scappi di mano adottando soluzioni progettuali troppo complesse per noi.

15 Proviamo adesso ad analizzare insieme alcuni testi d'esame più nello specifico

16 Prova Abilitazione Anno 2007

17 Leggiamo insieme...

18 Buttiamo giù la nostra bozza

19 Andiamo avanti con il Piano Primo

20 Pensiamo al Piano Primo Sottostrada

21 Ecco cosa ci richiede la seconda parte del testo...

22 Relazione Illustrativa: - descrizione generica del contorno (ubicazione del fabbricato) - Descrizione del fabbricato di maggiori dimensioni: Fondazioni Muratura perimetrale Solaio interpiano e sovrastante pavimentazione Copertura ( struttura principale e secondaria + manto di copertura) Tramezzature interne + intonaci e tinteggiatura Rivestimenti cucina e servizi igienici

23 Relazione Illustrativa: - descrizione della divisione degli spazi interni - tabella delle superfici utili ( se non presente sugli elaborati progettuali) - calcolo coefficienti aero-illuminati ( se non presente sugli elaborati progettuali)

24 Particolari Costruttivi Particolare della copertura (schema esempio)

25 Particolari Costruttivi Particolare della muratura (schema esempio) 1 Intonaco interno 2 laterizio forato 3 pannello isolante 4 strato di aria ferma 5- laterizio forato 6- intonaco esterno

26 Impianto elettrico Per la redazione di questo quesito è necessario riprodurre la pianta vuota dell'elaborato di progetto ed inserire all'interno di esso i vari elementi costituenti l'impianto elettrico. Questo deve essere svolto nel momento in cui noi saremo sicuri di avere tempo sufficiente e competenze adeguate

27 COMPUTO METRICO DI UNA PARTE DEL MANUFATTO: Il computo metrico è documento che ci indica le quantità ed il prezzo di un opera edilizia In sostanza è una tabella formata: - N d'ordine, - descrizione del lavoro, - numero, - dimensioni (lunghezza, larghezza e altezza), - peso, - unità di misura, -calcolo (negativi, positivi e totali), - prezzo unitario, - importo - figure ed annotazioni.

28 La corretta e precisa stesura di un computo metrico richiede innanzi tutto un ordine nel suo svolgimento. I lavori che compongono l'opera sono riportati nell'ordine in cui si susseguono per la loro esecuzione; pertanto, per le opere edilizie, è possibile attenersi al seguente elenco: - Allestimento cantiere -Lavori di scavo e movimento terra. - Demolizioni e Smontaggi - Trasporto a discarica -Opere strutturali. -Opere murarie. -Opere di finitura. -Opere in legno o in ferro. -Impianti tecnologici. -Spazi attrezzati

29 Le unità di misura nelle varie categorie sono differenti in relazione al tipo di lavoro, considerando che le varie quantità di lavoro vengono sempre determinate secondo le loro caratteristiche geometriche; orientativamente possono essere seguiti i seguenti criteri: Sono valutati a metro cubo: - Gli scavi di ogni genere in base al volume reale di terra che deve essere scavata. - I rilevati e i rinterri. - Le murature in genere, ossia con spessore uguale o maggiore a 15 cm, deducendo generalmente solo i vuoti con superficie superiori a 1,00 m2. - Tutta la struttura in cemento armato comprese le solette e le rampe delle scale. Sono valutati a metro quadrato: - Le murature con spessore inferiore a 15 cm, deducendo generalmente solo i vuoti con superficie superiori a 2,00 m2 - I rivestimenti e pavimenti interni ed esterni. - I solai misti con travetti in c.a. e laterizi. - Le coperture a tetto. - Gli intonaci. - Le lastre in pietra. - Vetri e cristalli secondo le dimensioni in opera.

30 Sono valutati a metro lineare: - Canali di gronda e tubi pluviali. - Tubazioni purché non siano né in ghisa o in acciaio. - Cornici e decorazioni. - Ringhiere e corrimano. - Zoccolini battiscopa. Sono valutati a peso: - Acciaio per opere in c.a. - Lastre di piombo, acciaio, rame utilizzate nelle coperture. - Tubazioni di ghisa e di acciaio. - In genere tutte le opere in metallo(sportelli, astucci, staffe ecc.)

31 Prova Abilitazione Anno 2008

32 Leggiamo insieme...

33 Proviamo a buttare giù un idea progettuale...

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35 Vediamo nello specifico una soluzione progettuale per il locale UFFICI e SPOGLIATOI

36 Potremmo prevedere una zona di Attesa, una Segreteria, un ufficio Direzionale ed un locale adibito ad archivio

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38 - Prevediamo due locali separati uomini donne - Zona Uomini dotata di 2 wc, 2 docce, 4 lavabi e spazio per armadietti - Zona Donne dotata di 1 wc, 1 docce, 4 lavabi, 1 servizio igienico disabili e spazio per armadietti - Dimensioni Wc: 1,00 mt. *1,50 mt. minimo Docce: 1,00 mt. * 1,00 mt. minimo Disabili: 1,80 mt. *1,80 mt. minimo Spazi minimi di manovra: 1,50 mt. - Sistema di aspirazione forzata - Uscite di emergenza - Locale tecnico per il sistema di riscaldamento

39 Ecco cosa ci richiede la seconda parte del testo...

40 Relazione Illustrativa: - descrizione generica del contorno (ubicazione del fabbricato) - Descrizione del fabbricato : Fondazioni Muratura perimetrale Copertura Tramezzature interne + intonaci e tinteggiatura Rivestimenti servizi igienici

41 Relazione Illustrativa: - descrizione della divisione degli spazi interni - tabella delle superfici utili ( se non presente sugli elaborati progettuali) - calcolo coefficienti aero-illuminati ( se non presente sugli elaborati progettuali) - Calcolo del volume progettato ( volume calcolato dalla linea del terreno alla linea di estradosso di copertura se considerata piana)

42 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO

43 CENNI NORMATIVI A LIVELLO NAZIONALE Un efficace isolamento termico deve essere in grado di contenere il calore all interno degli edifici durante l inverno e schermare dalla calura solare in estate. Per ridurre il flusso termico che avviene tra due ambienti a temperature differenti e migliorare le prestazioni energetiche degli edifici è necessario principalmente realizzare un involucro edilizio con una bassa trasmittanza termica, utilizzare materiali isolanti, evitare i ponti termici, verificare la tenuta all aria e regolare la ventilazione. LEGGE NAZIONALE 9 GENNAIO 1991, n.10 Già la legge nazionale n.10 del 1991 Norme per l attuazione del Piano Energetico Nazionale in materia di uso razionale dell energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili dell energia imponeva di verificare l isolamento di pareti murarie e coperture per evitare dispersioni di energia e sprechi. DECRETO LEGISLATIVO 19 AGOSTO 2005, n.192 Il 19 agosto 2005 viene emanato il D.Lgs. n.192, che recepisce la Direttiva Comunitaria 2002/91/CE relativa al rendimento energetico dell edilizia. DECRETO LEGISLATIVO 29 DICEMBRE 2006, n.311 Innanzitutto amplia l ambito di intervento che ora non riguarda solo gli edifici di nuova costruzione ma anche gli impianti in essi installati, i nuovi impianti installati in edifici esistenti, le opere di ristrutturazione degli edifici e degli impianti esistenti. La 311/2006 dispone, inoltre, che per migliorare le prestazioni energetiche del proprio edificio o del proprio impianto è possibile accedere ad incentivi o sgravi fiscali, presentando obbligatoriamente l attestato di certificazione energetica.

44 CENNI NORMATIVI A LIVELLO REGIONALE L. R. 29 maggio 2007, n. 22 Norme in materia di energia ha disciplinato i criteri per il contenimento dei consumi di energia in relazione alla tipologia ed alla destinazione d uso degli edifici ed ha dato inizio alla certificazione energetica degli edifici. L'obbligo dell attestato di prestazione energetica riguarda gli edifici di nuova costruzione e quelli esistenti, se oggetto di ristrutturazione edilizia e nei casi di compravendita o di locazione dell immobile. A seguito della più recente direttiva 2010/31/CE che impone vincoli più restrittivi ai consumi energetici negli edifici, la Regione Liguria ha emanato la l.r. 30 luglio 2012 n. 23 a titolo Modifiche alla legge regionale 29 maggio 2007, n. 22 (Norme in materia di energia) in attuazione della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 maggio 2010, relativa alla prestazione energetica nell edilizia e pubblicato il relativo regolamento regionale attuativo del 13 novembre 2012, n. 6. In ultimo ad oggi in vigore dal 02 Aprile 2015 abbiamo il Regolamento 6 marzo 2015, n. 1 che ha introdotto alcune modifiche ai precedenti regolamenti (requisiti minimi di prestazione energetica degli edifici) e l'introduzione dell'ape in sostituzione dell'ace Introducendo il nuovo software per la predisposizione del Attestati mediante CELESTE2

45 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO La trasmittanza termica (U) è la quantità di potenza termica scambiata da un materiale o un corpo per unità di superficie e unità di differenza di temperatura e definisce la capacità di un elemento nello scambiare energia, ovvero l'inverso della capacità isolante di un corpo. Si misura in W/(mqK) U=1/R La trasmittanza aumenta al diminuire dello spessore ed all'aumentare della conducibilità termica. Struttura con una bassa trasmittanza si caratterizzano per fornire un elevato isolamento termico. Il flusso di calore si misura con il TERMOFLUSSIMETRO

46 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO La resistenza termica (R) è definita come la difficoltà del calore nell'attraversare un mezzo solido, liquido o gassoso. Si misura in mqk/w R=1/λ

47 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO La conducibilità termica (λ o K) o conduttività termica è il rapporto, in condizioni stazionarie, tra il flusso di calore (la quantità di calore trasferita in una unità di tempo attraverso l'unità di superficie) ed il gradiente di temperatura che provoca il passaggio di calore. Dipende dalla natura del materiale. Si misura in W/mK

48 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO Vediamo insieme un problema facilmente risolvibile

49 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO

50 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO

51 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO R=1/U=1/0,34

52 CALCOLO ISOLAMENTO TERMICO Quindi andremo a ricercare il prodotto che soddisferà le nostre esigenze

53 REDAZIONE COMPUTO METRICO Anche in questo caso ci limiteremo ad una porzione di operazioni da eseguirsi. Ad esempio potremmo prendere in considerazione la realizzazione di una fondazione a trave rovescia. Ci occorre: Scavo Casseri Getto di Cemento Ferro

54 PARTICOLARE COSTRUTTIVO SOLAIO DI COPERTURA PIANO

55 Prova Abilitazione Anno 2009

56 Leggiamo insieme il testo d'esame

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58 Proviamo a buttare giù un idea progettuale...

59 Prova Abilitazione Anno 2009

60 Vediamo nello specifico una soluzione progettuale per il locale WC

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62 Prova Abilitazione Anno 2009

63 Relazione Illustrativa: - descrizione generica del contorno (ubicazione del fabbricato) - Descrizione del fabbricato : Fondazioni Muratura perimetrale Copertura Tramezzature interne + intonaci e tinteggiatura Rivestimenti servizi igienici

64 Relazione Illustrativa: - descrizione della divisione degli spazi interni - tabella delle superfici utili ( se non presente sugli elaborati progettuali) - calcolo coefficienti aero-illuminati ( se non presente sugli elaborati progettuali) - Provvidenze antinfortunistiche: - Elenco DPI (casco, guanti, elmetto, tuta, scarpe ancoraggi per lavorazioni in quota) - Descrizione delle attrezzature utilizzate - descrizione ponteggi

65 REDAZIONE COMPUTO METRICO Anche in questo caso ci limiteremo ad una porzione di operazioni da eseguirsi. Ad esempio potremmo prendere in considerazione la realizzazione di una fondazione a trave rovescia. Ci occorre: Scavo Casseri Getto di Cemento Ferro

66 SEZIONE DI UNA PARTE DEL MANUFATTO In questo caso si potrebbe prevedere la riproduzione di un particolare della copertura oppure di un tramezzo interno ( è semplice e non ci complica il lavoro)

67 TRAMEZZATURA DIVISORIA (Esempio) Una soluzione alternativa alla solita tramezzatura

68 CALCOLO DI UN ELEMENTO STRUTTURALE Ecco il nostro schema strutturale analizziamo la trave 6

69 Calcolo dei carichi permanenti Segue...

70 Arriviamo al totale

71 CALCOLO DELLA TRAVE

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76 CALCOLO DI UN ELEMENTO STRUTTURALE Ecco il nostro schema strutturale analizziamo la trave 3-1

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80 CALCOLO DEL PILASTRO

81 CALCOLO DI UN ELEMENTO STRUTTURALE Ecco il nostro schema strutturale analizziamo il pilastro 5

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85 CALCOLO DI UN ELEMENTO STRUTTURALE Ecco il nostro schema strutturale analizziamo il pilastro

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88 Armatura corretta

89 Armatura non corretta

90 CALCOLO DEL SOLAIO

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94 Si intende per stato limite una condizione superata la quale la struttura in esame o uno dei suoi elementi costitutivi non soddisfa più le esigenze per le quali è stata progettata.

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96 Sul sito del Collegio dei Geometri della Provincia di Genova è disponibile LA GUIDA DEL PRATICANTE redatto dalla Consulta Femminile Nella sezione download troverete queste dispense ed un vademecum per la progettazione scritto dalla sottoscritta

97 Grazie per l'attenzione

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