BONIFICHE E RESPONSABILITÀ PENALI. Avv. Roberto Losengo Sala Affreschi Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 Milano 6 luglio 2017

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1 BONIFICHE E RESPONSABILITÀ PENALI Avv. Roberto Losengo Sala Affreschi Palazzo Isimbardi via Vivaio, 1 Milano 6 luglio 2017

2 EVOLUZIONE NORMATIVA Il Testo Unico Ambientale prevede una fattispecie contravvenzionale denominata «Bonifica dei siti» (art. 257 D.Lgs. 152/2006), integrata da due condotte: inquinamento (superamento delle CSR) non seguito da bonifica in conformità al progetto approvato; omessa comunicazione dell evento potenzialmente contaminante (indipendentemente dall effettiva contaminazione), ai sensi dell art. 242, comma 1 D.Lgs. 152/2006. La L. 68/2015 ha introdotto una fattispecie di delitto denominata «Omessa bonifica» (452 terdecies c.p.): mancata realizzazione della bonifica a cui un soggetto sia obbligato per legge o per ordine del Giudice o di un Autorità pubblica. 2

3 ART. 257 TESTO UNICO AMBIENTALE 1. Chiunque cagiona l'inquinamento del suolo, del sottosuolo, delle acque superficiali o delle acque sotterranee con il superamento delle concentrazioni soglia di rischio è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a un anno o con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, se non provvede alla bonifica in conformità al progetto approvato dall'autorità competente nell'ambito del procedimento di cui agli articoli 242 e seguenti. In caso di mancata effettuazione della comunicazione di cui all'articolo 242, il trasgressore è punito con la pena dell'arresto da tre mesi a un anno o con l'ammenda da mille euro a ventiseimila euro. 2. Si applica la pena dell'arresto da un anno a due anni e la pena dell'ammenda da cinquemiladuecento euro a cinquantaduemila euro se l'inquinamento èprovocato da sostanze pericolose. 3

4 ART. 257 TESTO UNICO AMBIENTALE [SEGUE] 3. Nella sentenza di condanna per la contravvenzione di cui ai commi 1 e 2, o nella sentenza emessa ai sensi dell'articolo 444 c.p.p., il beneficio della sospensione condizionale della pena può essere subordinato alla esecuzione degli interventi di emergenza, bonifica e ripristino ambientale. 4. L'osservanza dei progetti approvati ai sensi degli articoli 242 e seguenti costituisce condizione di non punibilità [per i reati] per le contravvenzioni ambientali contemplate da altre leggi per il medesimo evento e per la stessa condotta di inquinamento di cui al comma 1. [mod. L. 68/2015] 4

5 ORIGINARIO CONTRASTO INTERPRETATIVO GIURISPRUDENZIALE Cass. Sez. III, 28 aprile 2000, n 1783 (ric. Pizzuti): reato omissivo di pericolo presunto, incentrato sulla condotta omissiva, che rendeva dunque applicabile la sanzione penale anche a contesti relativi ad inquinamenti pregressi e «storici». Cass. Sez. III, 29 novembre 2006, n 9794 (ric. Montigiani): reato di evento a forma libera, sottoposto a condizione obiettiva di punibilità a contenuto negativo. Cass. Sez. III, 14 marzo 2007, n (ric. Magni): sia l inquinamento, sia l omessa bonifica trattandosi di condizione di punibilità estrinseca sono coperti dal principio di colpevolezza (devono cioè essere imputabili all agente almeno a titolo di colpa). 5

6 LA CONDOTTA PENALMENTE RILEVANTE L evento di danno è costituito dall inquinamento, integrato dal superamento delle CSR, che deve essere oggetto di specifico accertamento: non è sufficiente con riguardo alla contaminazione dei suoli il mero superamento delle CSC, che integrano una semplice soglia di attenzione e non un indice di rischio sanitario (orientamento consolidato; cfr. Cass. Sez. III, 9 maggio 2013, n 19962, ric. Procura Generale Milano vs. A.A.M.). Il reato è integrato esclusivamente nel caso in cui non sia stato adempiuto il progetto di bonifica approvato; in base al principio di legalità, non è possibile ricomprendere nella fattispecie anche ulteriori inadempimenti della procedura ex art. 242 (Cass. Sez. III, 13 aprile 2010, n 22006, ric. Mazzucco e successive conformi, ad es. Cass. Sez. III, 26 febbraio 2013, n 9214, ric. Z.G.; contra Cass. Sez. III, 2 luglio 2010, n 35774, ric. Morgante). 6

7 IL SOGGETTO RESPONSABILE Cass. Sez. III, 11 maggio 2011, n 18503, ric. Burani: rispetto ad entrambe le ipotesi sanzionate dall art. 257, il destinatario del precetto èlo stesso e cioè colui che cagiona l inquinamento. Pur trattandosi di un reato comune («chiunque»), la sfera di punibilità è circoscritta esclusivamente al responsabile dell inquinamento. Non possono essere puniti soggetti diversi dal responsabile dell inquinamento, ed in particolare la fattispecie non punisce il cd. proprietario incolpevole, nemmeno qualora abbia effettuato la comunicazione ex art. 245 (giurisprudenza conforme, da ultimo Cass. Sez. III, 15 marzo 2017, n 12388, ric. C.A.: destinatario dell obbligo è il responsabile dell evento e non anche colui che, pur essendo il proprietario del terreno interessato dall evento, non lo abbia cagionato). 7

8 ART. 452 TERDECIES C.P. (L. 68/2015) Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque, essendovi obbligato per legge, per ordine del Giudice ovvero di un Autorità pubblica, non provvede alla bonifica, al ripristino o al recupero dello stato dei luoghi è punito con la pena della reclusione da uno a quattro anni e con la multa da ventimila euro a ottantamila euro. 8

9 LA CONDOTTA PENALMENTE RILEVANTE Si tratta di un reato omissivo, consistente nell inosservanza di un obbligo derivante: a)dalla legge: in base alle disposizioni del D.Lgs. 152/2006; b)da un ordine del Giudice: anche derivante da una statuizione accessoria di una sentenza di condanna o di patteggiamento in sede penale: art. 452 undecies c.p.: il Giudice ordina il recupero e, ove tecnicamente ammissibile, il ripristino dello stato dei luoghi, a carico del condannato o dei soggetti di cui all art. 197 c.p. (civilmente obbligato); art. 256, comma 3 (discarica abusiva); art. 256 bis, comma 5 (combustione illecita di rifiuti); art. 260, comma 4 (organizzazione per traffico illecito di rifiuti); c) da un ordine dell Autorità pubblica. 9

10 IL SOGGETTO RESPONSABILE Con riferimento all obbligo derivante dalla legge, il riferimento va necessariamente al soggetto responsabile dell inquinamento, dovendosi dunque confermare l orientamento giurisprudenziale formatosi sull art. 257 c.p. Con riguardo all obbligo derivante da un ordine del Giudice, l ambito potrebbe ampliarsi ai soggetti (pur diversi dal responsabile dell inquinamento) condannati per concorso nel delitto ambientale, o ai legali rappresentati delle società obbligate ex art. 197 c.p., o ai soggetti condannati in sede civile. In relazione all obbligo derivante da un ordine dell Autorità pubblica, dovrà farsi riferimento al destinatario dell ordine legittimo (laddove non potrà considerarsi legittimo, ad esempio, un ordine di bonifica emanato nei confronti del proprietario incolpevole). Titolo dell intervento 10

11 IL RAVVEDIMENTO OPEROSO L art. 452 terdecies c.p. non prevede una causa di non punibilità nel caso di esecuzione del progetto di bonifica, come quella prevista dall art. 257, u.c. D.Lgs. 152/2006 per la contravvenzione. Nei confronti di chi, prima dell apertura del dibattimento, provvede concretamente alla messa in sicurezza, alla bonifica e, ove possibile, al ripristino dello stato dei luoghi, è applicabile l attenuante ad effetto speciale del ravvedimento operoso (art. 452 decies c.p.), che consente la riduzione della pena applicata dalla metà a due terzi. 11

12 QUESTIONI PROBLEMATICHE Il soggetto che abbia manifestato la volontà di procedere all intervento nella comunicazione ex art. 245 è passibile di sanzione penale nel caso in cui successivamente non vi provveda? E il soggetto che si sia obbligato contrattualmente, ad esempio nell ambito di un acquisizione societaria? Nel caso di ordine dettato dal Giudice, l instaurazione del procedimento penale per il reato di omessa bonifica presuppone che la sentenza sia passata in giudicato? E per l ordine dettato dall Autorità pubblica, nel caso di impugnazione amministrativa? 12

13 QUESTIONI PROBLEMATICHE [SEGUE] L ordine dell Autorità pubblica penalmente sanzionabile può riferirsi a fasi preliminari del procedimento di bonifica (ad es. l indagine ambientale o la caratterizzazione)? Nell ambito della disciplina dei materiali di riporto, è controverso se la procedura di messa in sicurezza dei materiali non conformi al test di cessione debba essere regolata da un procedimento di bonifica o sia una procedura speciale; gli ordini dettati dall Autorità pubblica in tale contesto sono penalmente sanzionabili? 13

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