Professionisti e pagamenti elettronici dopo la legge di Stabilità 2016: scenario attuale e prospettive future. Valerio Stroppa

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1 Professionisti e pagamenti elettronici dopo la legge di Stabilità 2016: scenario attuale e prospettive future Valerio Stroppa

2 Il quadro normativo (Articolo 15 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179, convertito nella Legge n. 221/2012, vigente fino al 31 dicembre 2015) «i soggetti che effettuano l attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, sono tenuti ad accettare anche pagamenti effettuati attraverso carte di debito. Sono in ogni caso fatte salve le disposizioni del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231»

3 La ratio della norma Obiettivi del Governo Monti nel decreto Crescita 2.0: Modernizzazione del Paese (Agenda Digitale nella sanità, giustizia, pubblica amministrazione etc,; start-up innovative; nuovi strumenti di finanziamento, etc.) Potenziamento tracciabilità dei pagamenti e lotta all evasione Consentire pagamenti più facili ai clienti non soggetti IVA e a quelli privi di un conto corrente (i.e.: pensionati, colf e badanti, etc.) Criticità emerse: Costi di installazione e gestione dei POS; Commissioni elevate per i pagamenti elettronici; Digital divide in molte aree del Paese

4 Le decorrenze L entrata in vigore dell obbligo di POS per i professionisti inizialmente fissata dalla norma era il 1 gennaio 2014; La novità ha suscitato forti reazioni delle categorie che hanno costretto l Esecutivo a prendere tempo, dal momento che per l effettuazione dell adeguamento tecnologico non era previsto alcun incentivo o agevolazione; Il decreto Milleproroghe per l anno 2014 (Legge n. 5/2014) fissa decorrenza al 30 giugno 2014.

5 I costi dell operazione Circolare n. 12/2014 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro Canone installazione POS: dai 10 (POS standard) ai 28 (POS GSM) Costo chiamata per transazione: ogni transazione corrisponde a una telefonata verso un numero automatico a pagamento, circa 20 /cent per operazione; Spese per transazione: a ogni pagamento l istituto di credito applica una spesa percentuale sulla transazione, che mediamente si aggira intorno al 2% dell importo pagato;

6 Un esempio concreto Si ipotizzi un professionista che incassi da clienti privati annui, frazionati in 25 operazioni da 40 ciascuna; L onere complessivo sarebbe pari a: 5 per costo chiamata (25*0,20 /cent) per il canone mensile POS (11 /mese) + 35 per commissioni bancarie sull importo transato = TOTALE: 172, pari al 17,2% dell importo incassato

7 Il parere degli Avvocati Circolare Consiglio Nazionale Forense n. 10-C-2014 del 20 maggio 2014 «la previsione corrisponde a chiari intendimenti di semplificazione e non stabilisce affatto che tutti i professionisti debbano dotarsi di POS, né che tutti i pagamenti indirizzati agli avvocati dovranno essere effettuati in questo modo a partire dalla data indicata, ma solo che, nel caso il cliente voglia pagare con una carta di debito, il professionista sia tenuto ad accettare tale forma di pagamento»; In altre parole, salvi i limiti vigenti nell ordinamento (perché previsti da altre fonti; si pensi ad esempio al divieto di pagamento in contanti oltre la soglia di mille euro, previsto dalla normativa antiriciclaggio, espressamente richiamata dalla disposizione in commento; cfr. art. 49, d. lgsl. 231/2007), la volontà della parti del contratto d opera professionale (cliente ed avvocato) resta ancora il riferimento principale per la individuazione delle forme di pagamento. Ad esempio, i clienti che sono soliti effettuare i pagamenti tramite assegno o bonifico bancario potranno continuare a farlo

8 Le conseguenze? Il CNF riconosce tuttavia l obbligatorietà per gli Avvocati di accettare il pagamento elettronico laddove il cliente intenda avvalersi di tale strumento; E chi non si attrezza a tale scopo? «qualora il cliente dovesse effettivamente richiedere di effettuare il pagamento tramite carta di debito, e l avvocato ne fosse sprovvisto, si determinerebbe semplicemente la fattispecie della mora del creditore, che, come noto, non libera il debitore dall obbligazione. Nessuna sanzione è infatti prevista in caso di rifiuto di accettare il pagamento tramite carta di debito»

9 Le conseguenze? In caso in impossibilità di effettuare il pagamento, quindi, si applicano le regole fissate dagli articoli 1206 e seguenti del Codice civile; Il debitore non viene liberato dall obbligazione; Nel marzo 2015 in Senato viene presentato il DDL n. 1747, che prevede deducibilità delle commissioni percentuali di ciascuna transazione, introducendo al contempo sanzioni severe per chi non si adegua: 500 più obbligo di adeguarsi entro 30 giorni; in caso di mancato adeguamento entro ulteriori 60 giorni; Sospensione dell attività professionale o commerciale fino a completo adeguamento alla normativa; Il testo risulta assegnato alla 6 Commissione del Senato dal 17 marzo 2015;

10 Il nuovo intervento (Art. 1, co. 900, legge n. 208/2015, in vigore dal 1 gennaio 2016) Aggiunta la previsione di accettare pagamenti con «carte di credito» Precisato che tale obbligo non opera «nei casi di oggettiva impossibilità tecnica» Demandato a un decreto MEF-MISE (sentita Banca d Italia) tutto quanto necessario per «promuovere l effettuazione di operazioni di pagamento basate su carta di debito o di credito e in particolare per i pagamenti di importo contenuto (anche inferiori a 5 euro)»;

11 Cosa dovrà definire il DM Emanazione entro il 1 febbraio 2016; Assicurare la corretta e integrale applicazione del regolamento (UE) n. 751/2015 e in particolare: Esercitare le opzioni di cui all art. 3 sulle commissioni interbancarie per le carte di debito (max 0,2% a regime per le carte di debito, vedasi infra) Max 0,3% per carte di credito (art. 4) Semplificazione e coordinamento normativo Designazione di Bankitalia quale autorità competente alla vigilanza, con poteri di indagine e controllo Il Regolamento, pubblicato sulla GUUE del 19 maggio 2015, entrava in vigore l 8 giugno 2015 (a eccezione di alcuni articoli, tra cui il 3, che diventavano operativi dal 9 dicembre 2015);

12 Le regole europee (Articolo 3 del Regolamento UE n. 751/2015)

13 Le sanzioni Modifiche all articolo 15, comma 5 del D.L. 179/2012 DM non deve più fissare solo importi minimi, modalità a termini dei pagamenti elettronici, ma anche l importo delle sanzioni amministrative pecuniarie Riferimento a uno o più decreti MISE-MEF Polemiche e dubbi di costituzionalità già sollevati da alcuni giuristi

14 GRAZIE PER L ATTENZIONE!