"Quando il gioco si fa duro...
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- Gino Riccardi
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1 "Quando il gioco si fa duro... Quando giocare diventa un problema: alcune riflessioni per capire il fenomeno e condividere strategie di intervento DIPARTIMENTO DIPENDENZE Luca Biffi
2 Bisogna mantenere la capacitàdi pensare anche sotto le cannonate.
3 Non tutto il gioco è patologico Possibile evoluzione dal gioco d azzardo al gioco d azzardo patologico Gioco d azzardo Informale e ricreativo Comportamento fisiologico Gioco saltuario Principali motivazioni Socializzazione Competizione Spesa contenuta Gioco d azzardo problematico Comportamento a rischio Aumento del tempo speso Aumento delle spese Gioco d azzardo patologico Stato di malattia Gioco intensivo e/o quotidiano Comparsa del craving (desiderio compulsivo) Spese elevate con indebitamento
4 Francisco Alonso-Fernandez (Le altre droghe. Cibo, sesso, televisione, acquisti, gioco, lavoro 1999) classifica il giocatore in: - sociale: spinto da spirito ricreativo, mantiene un sufficiente controllo dello stesso e pertanto il gioco non interferisce significativamente nel funzionamento normale della sua vita - problematico: deve assolutamente vincere, non accetta la perdita e può reagire in modo aggressivo o comunque disfunzionale alla perdita. - patologico: il gioco è sintomo di una patologia sottostante (come uno stato depressivo) - dipendente: ha sviluppato una vera e propria dipendenza nei confronti di questa attività
5 Quando diventa una malattia: le caratteristiche del giocatore d azzardo patologico 1. è eccessivamente assorbito dal gioco 2. ha bisogno di giocare quantità crescenti di denaro per raggiungere l eccitazione desiderata 3. ha provato più volte a controllare, ridurre o interrompere il gioco d azzardo senza riuscirci 4. gioca d azzardo per sfuggire a problemi o per alleviare un umore depressivo 5. dopo aver perso denaro al gioco, torna per giocare ancora (rincorrendo le proprie perdite) 6. mente ai familiari, agli amici, ai medici ed alla fine a tutti per nascondere l entità del proprio coinvolgimento nel gioco 7. ha commesso azioni illegali per finanziarsi il gioco d azzardo 8. ha messo a repentaglio o ha perso una relazione affettiva significativa, il lavoro od opportunità scolastiche o di carriera per il gioco d azzardo 9. fa affidamento sugli altri per reperire denaro o per alleviare una situazione finanziaria disperata causata dal gioco d azzardo.
6 Nel DSM V Rispetto al precedente DSM-IV, si assiste ad una significativa modifica con lo spostamento del gioco d'azzardo patologico nel capitolo delle dipendenze (Substance-Related and Addictive Disorders). Tale disturbo viene definito come 'Disturbo da gioco d'azzardo' (Gambling Disorder). Rispetto al DSM IV i criteri sono rimasti invariati ma si sono ridotti da 10 a 9 in quanto è stato cancellato il criterio degli atti antisociali: 'ha commesso atti illegali come falsificazioni, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d'azzardo'
7 A chi rivolgersi: la rete territoriale SerT SMI SPORTELLI D ASCOLTO GRUPPI AMA MEDICI/MAP SERVIZI SOCIALI COMUNALI CPA CARITAS
8 Dipendenza da gioco: la rete dell offerta in provincia di Bergamo Centro di primo Ascolto CARITAS e MAP Servizi Sociali Comunali e Consultori Familiari SerT n. 7 SMI n. 1 Gruppi Auto mutuo aiuto n. 8 Anno di nascita 2000
9 Come per tutti i comportamenti a rischio per la salute è corretto attivare campagne di prevenzione SOLO DOPO aver preso conoscenza dei fattori cosiddetti di rischio e di protezione
10 Alcune indicazioni per la prevenzione Ridurre fattori rischio Potenziare fattori protezione
11 Fattori di vulnerabilità/protezione INDIVIDUO RISCHIO FATTORI INDIVIDUALI PROTEZIONE giovani anziani Età Adulto maschio Sesso femmina ricerca novità rischio temperamento evitamento del rischio bassa percezione del rischio alta bassa o onnipotenza autostima alta alta impulsività autocontrollo bassa impulsivita bassa assertività alta credenze irrazionali e pensiero magico credenze e distorsioni cognitive assenza di credenze, consapevolezza % di vincita presente, successo scolastico assente, insuccesso scolastico impegno e competenze scolastiche bassa capacità gestione denaro alta presente e precoce uso di sostanze psicoattive assente presente e precoce tabagismo assente presente e precoce abuso alcolico assente L I F E S K I L L S
12 Fattori di vulnerabilità/resistenza IL GRUPPO DEI PARI RISCHIO PARI PROTEZIONE alta prevalenza di gioco bassa prevalenza d'azzardo gioco d'azzardo nel gruppo non accettazione e/o accettazione e promozione stigmatizzazione assente o orientato a modelli negativi atteggiamento del gruppo verso obiettivi di competenza sociale positiva presenti e persistenti sviluppare il senso critico e la capacità di resistere alle pressioni del gruppo
13 Fattori di vulnerabilità/protezione LA FAMIGLIA RISCHIO FATTORI FAMILIARI PROTEZIONE presente familiarità per GAP assente assente o inefficace controllo e supervisione genitoriale presente, costante efficace assenti, incoerenti o non rispettate regole familiari presenti, coerenti e rispettate presente uso di sostanze psicoattive assente tollerante o approvante(anche atteggiamento genitoriale implicita) relativamente al GAP non tollerante Interventi a supporto della funzione genitoriale Interventi di prevenzione selettiva rivolti a soggetti con familiarità
14 Fattori di vulnerabilità/protezione L AMBIENTE RISCHIO FATTORI AMBIENTALI PROTEZIONE alta disponibilità, accessibilità del gioco d'azzardo bassa presente, accettata, incentivata pubblicità assente o non tollerata messaggi incentivanti TV, media, internet assenti, o comunque regolamentati assente e poco attivo controllo e repressione del gioco d'azzardo illegale presente ed attivo bassi livelli di povertà e povertà, alta disoccupazione, disoccupazione, alto livello di basso livello di scolarità, condizioni sociali scolarizzazione, minoranze etniche maggioranza etnica criminalità organizzata presente, alti livelli di microcriminalità assente o mal funzionante o non nota legalità sociale servizi per famiglie, giovani ed anziani legalità istituzionale presente e percepita, bassa microcriminalità presente ed accessibilie
15 PIANO COMPLESSIVO DI INTERVENTO SUL GIOCO D AZZARDO PATOLOGICO dell ASL della provincia di Bergamo adottato con Deliberazione n. 111 del Il Piano definisce, secondo quanto previsto dalla LR 8/2013, in particolare all art.6, dalle DDGR 116/2013, 856/2013, 1185/2013 e dalla circolare 1/2014, le azioni che l ASL di Bergamo promuove nell area della prevenzione, del trattamento del gioco d azzardo patologico e sul fronte dei controlli igienico sanitari delle strutture in cui sono installate apparecchiature per il gioco d azzardo lecito.
16 AZIONE 2 Accoglienza presa in carico e cura dei soggetti affetti da gioco d azzardo patologico. Attuazione di quanto previsto dalla Misura 5 della DGR 856/2013 Valutazione definizione piano individualizzato di trattamento e voucher di cura (DGR 856/2013) Dipartimento Dipendenze SerT Trattamento (attuazione del piano individualizzato di trattamento) SerT o SMI Valutazione, diagnosi, definizione PI prestazioni gratuite Trattamento secondo PI prestazioni coperte da voucher
17 AZIONE 3 Piano operativo di controllo igienico sanitario Il Dipartimento di Prevenzione Medica ha predisposto, in adempimento a quanto previsto dall art. 6 terzo comma della L.R. 8/2013, un piano operativo di controllo igienico sanitario delle strutture dedicate in cui sono installate apparecchiature per il gioco d azzardo lecito: - verifica della conformità della documentazione in materia di sicurezza degli impianti - verifica sulla cartellonistica relativamente a fumo e gioco d azzardo (decreto Balduzzi) Predisposta scheda anagrafica strutture (n. 83) Definito, in collaborazione con Dipartimento Dipendenze, strumento di vigilanza check list di controllo Definito, in collaborazione con Dipartimento Dipendenze, giornata formativa sul tema del gioco d azzardo rivolta al personale impiegato sull attività di vigilanza e controllo 7 aprile 2014 Controlli programmati a partire dall 8 aprile 2014 termine dicembre 2014
18 AZIONE 1 Conoscenza del fenomeno e interventi di sensibilizzazione, informazione e prevenzione Gli interventi in quest area sono stati concertati nell ambito del Tavolo Provinciale per la prevenzione del GAP coordinato dal Dipartimento Dipendenze dell ASL Membri del Tavolo: ASCOM, referenti Associazione Atena, Associazione Giocatori Anonimi, Associazione Libera, Associazione Provinciale Polizia Locale, Caritas Bergamo, Confcooperative Federsolidarietà, CONFESERCENTI, Consiglio di Rappresentanza dei Sindaci, L Eco di Bergamo, Prefettura, Questura, Sindacato CGIL, Sindacato CISL, Tavolo Enti Accreditati area Dipendenze.
19 Interventi di conoscenza del fenomeno Realizzazione in collaborazione con il Centro Nazionale Ricerche/CNR di Pisa di un indagine conoscitiva sulla popolazione anziana (> 65 anni) della provincia Bergamo finalizzata a fornire elementi conoscitivi sulla diffusione e sulle caratteristiche del fenomeno in questa fascia di popolazione nonché ad individuare, a partire dalla rilevazione di fattori di rischio o protettivi, bisogni preventivi specifici. Avvio dei lavori 2 aprile 2014: 1 incontro tavolo tecnico Osservatorio Dipendenze, CNR, Federconsumatori e Adiconsum, Sindacati pensionati, CdR. coordimamento ASL/ Osservatorio Dipendenze
20 Interventi di informazione e sensibilizzazione Realizzazione di una campagna di informazione e sensibilizzazione sul tema del gioco d azzardo patologico che utilizzerà materiali e tecniche diversificate e mirate a differenti target Interventi di formazione Realizzazione di un percorso formativo di primo livello, rivolto a operatori socio-sanitari del pubblico e del privato sociale, finalizzato a formare un pool di operatori in grado di attivare iniziative formative rivolte a diverse tipologie di target. Realizzazione d interventi formativi mirati rivolti ai gestori di sale slot e ai moltiplicatori significativi
21 Interventi di Comunità Realizzazione e diffusione di un Codice Etico sul tema del GAP rivolto a gestori di locali e di sale slot. Attivazione di eventuali interventi preventivi specifici e mirati alla popolazione anziana in relazione delle risultanze dell indagine conoscitiva di cui sopra. Interventi educativo - promozionali nei contesti scolastici Implementazione dei progetti di prevenzione universale, che utilizzano le life skills, già attivi nei contesti scolastici finalizzati alla promozione dei fattori individuali di protezione: Progetto triennale Life Skills Training Program per la scuola secondaria di primo grado. Progetto UNPLUGGED per la scuola secondaria di secondo grado. Progetto biennale Giovani spiriti per la scuola secondaria di secondo grado, che prevede anche un modulo specifico sul gioco d azzardo patologico.
22 IL TUTTO E DIVERSO DALLA SOMMA DELLE PARTI
23 Grazie per l attenzione lbiffi@asl.bergamo.it tel
Bergamo 13 maggio 2015 Mara Azzi Direttore generale ASL di Bergamo
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