LA SINDROME DELL EDIFICIO MALATO
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1 LA SINDROME DELL EDIFICIO MALATO Dott. Stefano Borghesi Specialista in Medicina del Lavoro Università degli Studi di Brescia Medico Competente Provincia di Brescia
2 AMBIENTE CONFINATO Trasformazione dell ambiente naturale attraverso: articolati processi costruttivi opportuna distribuzione degli spazi identificazione dei percorsi, servizi ed arredi la definizione della destinazione d uso Tale derivata struttura ambientale contiene aria racchiusa fra vere e proprie frontiere architettoniche che è quindi denominata aria indoor, con precise caratteristiche chimiche, fisiche e biologiche
3 ARIA INDOOR Riferita agli ambienti confinati di vita e di lavoro di tipo non industriale: abitazioni uffici pubblici e privati strutture comunitarie mezzi di trasporto
4 INQUINAMENTO DELL ARIA Ambienti industriali vs confinati A. industriali ciclo tecnologico, materie prime A. confinati (edifici/uffici) caratteristiche componenti (arredi, rivestimenti) occupanti strumenti, materiali
5 Nuovi criteri tecnico-progettuali Isolamento degli edifici Sostituzione delle modalità di aerazione e illuminazione con mezzi artificiali Modifiche degli arredi e dei materiali di costruzione Aumento degli strumenti di lavoro
6 IEMB (Indoor Environment Management Branch) dell EPA (1998) Particolare attenzione negli ultimi anni Concentrazioni di inquinanti indoor solitamente 1-5 volte superiori agli outdoor e l esposizione da 10 a 50 volte superiore rispetto all outdoor la maggior parte delle persone trascorre il 90% del proprio tempo in ambienti confinati
7 INQUINANTI INDOOR
8 SORGENTI DI INQUINAMENTO INDOOR Uomo e sue attività Materiali di costruzione ed arredi Sistemi di trattamento dell aria malfunzionamento/errata collocazione prese d aria cattiva manutenzione degli impianti filtri di depurazione non correttamente installati e mantenuti
9 PRINCIPALI INQUINANTI INDOOR Chimici Fisici Biologici
10 INQUINANTI CHIMICI 1. Prodotti di combustione 2. Ozono 3. Miscele di composti organici volatili 4. Particolato aerodisperso 5. Antiparassitari
11 1. Prodotti di combustione CO sistemi di riscaldamento o cottura senza adeguata ventilazione, fumo di tabacco, prese d aria non filtrate CO 2 antropogenica SO 2 stufe e radiatori a gas, fumo di tabacco NO x, NO 2 IPA fumo di tabacco, stufe e radiatori a gas fumo tabacco, qualsiasi processo di combustione soprattutto a legna
12 2. Ozono La quota principale proviene dall esterno Ulteriore quota da strumenti elettrici (fotocopiatrici, stampanti laser e fax) La velocità di emissione dell ozono dipende dal tipo di macchina utilizzata e dalla manutenzione della stessa
13 3. Composti organici volatili Alcoli - isopropanolo, idrocarburi alifatici, alogenati, aromatici, esteri, aldeidi: prodotti detergenti, disinfettanti, di trattamento delle superfici, colle, vernici, stucchi Formaldeide: prodotto di combustione oppure emessa da resine ureaformaldeide (UFFI) usate per isolamento e per materiale di arredamento, in particolare truciolato e compensato di legno
14 4. Particolato aerodisperso Asbesto, fibre minerali sintetiche (materiale isolante) Polveri inorganiche - metalliche (inchiostri, vernici) Polveri organiche (legno, carta) Pollini Ftalati Fumo di tabacco
15 5. Antiparassitari Sistemi di disinfestazione insetti e animali penetrazione dall esterno Trattamenti antimuffa legno con rilascio lento e protratto in particolare di pentaclorofenolo
16 AGENTI FISICI RADON Gas di origine naturale emesso da suolo e pareti in funzione di: - caratteristiche del suolo - tipologie materiali costruttivi e di rivestimento Inalato, in dosi elevate tumore del polmone (vd.minatori) DLvo n. 241/ 00 soglia di esposizione in luogo di lavoro 500 Bequerel
17 CONTAMINANTI MICROBIOLOGICI Agenti biologici Virus Batteri Funghi Muffe Parassiti Protozoi
18 CONTAMINANTI MICROBIOLOGICI Sorgenti Occupanti: uomo - animali (microrganismi trasmissibili, desquamazione dell epidermide) Umidificatori e condizionatori (batteri termofili e termoresistenti) Impianti idraulici Murature (muffe, parassiti)
19 Microclima Parametri: Attività dei soggetti ed abbigliamento Velocità dell aria Temperatura Umidità Benessere termoigrometrico: stato di neutralità termica, in cui il soggetto non sente né caldo né freddo condizione indispensabile e prioritaria per il conseguimento del benessere totale
20 EFFETTI DELL INQUINAMENTO INDOOR SULLA SALUTE
21 PRIME SEGNALAZIONI Effetti di deperimento della salute in stanze sovraffollate (Ippocrate a.c.) Pericolo per la salute in edifici con aria malata (Bibbia, Levitico 14, 34-57) Effetti sulla salute e ambienti con elevato inquinamento (Ramazzini )
22 IAQ STATO DELLA RICERCA Fine anni 60: studio effetti del radon Anni 70: studio effetti della formaldeide Aumentato nell ultimo decennio: per l incremento dell incidenza di asma e di sindromi aspecifiche
23 Interesse principale il rischio espositivo non coinvolge esclusivamente categorie ben definite esteso ad una gran parte della popolazione
24 SITUAZIONE ITALIANA DM 8 aprile 1998: Istituita presso il Dipartimento della Prevenzione del Ministero della Salute una Commissione tecnico-scientifica per l elaborazione di proposte di intervento in materia di inquinamento indoor La commissione, costituita da ingegneri, architetti, medici del lavoro, igienisti, allergologi, pneumologi, epidemiologi, fisici, chimici ed esperti di ISS ed ISPESL ha stilato un rapporto concernente la tutela e la promozione della salute negli ambienti confinati Informazioni su valutazione e gestione dei rischi ed indicazioni tecniche per orientare le azioni di prevenzione e controllo di tali rischi
25 Coordinamento Tecnico per la sicurezza nei luoghi di lavoro delle Regioni e delle Province autonome in collaborazione con ISPESL Linee Guida Microclima, Aerazione, Illuminazione nei luoghi di lavoro Requisiti e standard Indicazioni operative e progettuali giugno 2006
26 EFFETTI SULLA SALUTE Building Related Illnesses 1. Effetti cancerogeni 2. Effetti respiratori 3. Malattie da allergeni indoor 4. Malattie da infezioni di ambiente indoor Sick Building Syndrome
27 BUILDING RELATED ILLNESS (BRI) Include problemi di tipo infettivologico dovuti a microorganismi presenti nell edificio: batteri, virus, funghi o miceti Può interessare un limitato numero di utenti di un ambiente confinato Quadro clinico ben definito e può essere identificato uno specifico agente causale
28 1. Effetti cancerogeni Fumo passivo Radon e prodotti di decadimento Formaldeide Benzene Amianto
29 2. Effetti respiratori INQUINANTE FONTI EFFETTI BAMBINI EFFETTI ADULTI Particolato totale sospeso Fumo tabacco Sistemi riscaldamento Inquinamento esterno Incremento frequenza sintomi respiratori cronici Alterazione ostruttiva PFR Combustione legna NO 2 Cucine a gas Caldaie Inquinamento esterno Abbassamento soglia di sensibilizzazione a allergeni Incremento frequenza sintomi respiratori cronici Alterazione ostruttiva PFR incerta Incremento frequenza sintomi respiratori cronici Refrattarietà a terapia antiasmatica Formaldeide Materiali di costruzione Arredi e prodotti pulizia Incremento broncoreattività aspecifica Incremento broncoreattività aspecifica
30 3. e 4. Malattie da microrganismi e da allergeni indoor Epidemie di influenza, malattie esantematiche Febbre di Pontiac Malattia dei legionari Polmonite da ipersensibilità Febbre da umidificatori Asma (spt da allergeni perenni) Rinite allergica BPCO
31 SICK BUILDING SYNDROME (SBS) Insieme di percezioni multifattoriali, sensazioni di malessere, o di sintomi come manifestazioni oculari e nasali, dolori muscolari e articolari, disturbi respiratori, patologie cutanee, stati ansiosi Più frequentemente il lunedì e al ritorno dalle ferie
32 SICK BUILDING SYNDROME Studi epidemiologici in Italia sono scarsi Studi condotti a livello europeo frequenza di disturbi tra gli occupanti tra il 15 ed il 50%
33 IL RUOLO CHIAVE DEI SISTEMI DI CONDIZIONAMENTO Numerosi studi sono stati condotti cercando di porre in relazione possibili agenti causali e sintomi della SBS Non è stato possibile stabilire relazioni dose-effetto Unici studi positivi sono quelli che evidenziano una relazione tra sintomi e presenza di sistemi di condizionamento in generale
34 IPOTESI EZIOPATOGENETICHE Azione di distribuzione/aerosolizzazione di inquinanti che si realizzano all interno degli impianti o sulla superficie di uscita dell aria Introduzione negli ambienti confinati di inquinanti presenti nell aria outdoor (se la fonte dell aria è esterna) Meccanismo di iperconcentrazione degli inquinanti nel caso di aria in ricircolo Ridotta volumetria di ricambio dell aria per risparmio energetico (ad es inferiori a 10 L/sec/persona) Aumentata velocità dell aria che favorirebbe la secchezza delle mucose e quindi ridurrebbe i meccanismi di difesa Meccanismo psicologico
35 SINTOMI SBS Irritazione di occhi, naso e gola Cefalea Astenia Difficoltà di concentrazione Irritabilità Secchezza cutanea Congestione nasale Difficoltà respiratorie Nausea
36 DIAGNOSI SBS Insieme di sintomi persistenti in oltre il 20% degli occupanti l edificio BRI Stati patologici ben definiti clinicamente Agenti causali non identificabili Agenti eziologici identificabili Regressione dei sintomi all abbandono dell ambiente confinato Persistenza dello stato patologico anche dopo l abbandono dell edificio
37 FATTORI ASSOCIATI AD AUMENTATA PREVALENZA DI SBS F. individuali sesso femminile basso livello gerarchico professionale elevato livello di ansia e depressione F. legati all edificio ambiente polveroso presenza di fumo di tabacco elevata temperatura interna (>23 C in edifici condizionati) basso grado di ventilazione (<10 l/sec/persona) basso livello di controllo del lavoratore sulle condizioni climatiche e di illuminazione scarsa igiene in generale o scarso livello di gestione delle pulizie sistemi di condizionamento
38 QUALE RUOLO PER IL MEDICO COMPETENTE NELLA GESTIONE DELLA QUALITA DELL ARIA INDOOR?
39 Visita agli ambienti : Valutazione stato generale di igiene Verifica del corretto destino d uso degli ambienti Valutazione della organizzazione del lavoro (gestione del materiale cartaceo, disposizione delle macchine) Somministrazione di questionari per SBS e allergologico In caso di situazioni compatibili con SBS, o di evidente situazione di insufficiente IAQ collaborare alla gestione dei rischi (senza certezza di risultati!!!) Non è stata dimostrata alcuna relazione tra i risultati di indagini ambientali e microbiologiche e la prevalenza dei sintomi/quadri patologici
40 Cosa fare? 1. Abolire il fumo di tabacco laddove fosse presente 2. Aumentare le occasioni di igienizzazione (senza possibilmente eccedere con i prodotti detergenti) 3. Isolare fotocopiatrici, telefax, stampanti di rete, in una stanza priva di personale e dotata di sistema di aspirazione 4. Isolare il più possibile il materiale cartaceo 5. Verificare che le condizioni di temperatura siano stabili ed ottimali (e se possibile regolabili da parte degli utenti) 6. Verificare il ricambio d aria (10 l/sec/persona)
41 Sorveglianza sanitaria La legislazione non prevede un esplicito obbligo di sorveglianza sanitaria se si esclude la sorveglianza sui rischi a carico dell apparato visivo per il solo caso degli addetti ai videoterminali (ex DLgs.626/94 Titolo VI) A stretti termini di legge, in presenza del solo rischio di affaticamento visivo non legato all uso dei VDT il datore di lavoro non ha l obbligo di nominare il MC Viceversa, qualora la contestuale presenza di altri rischi per i quali è prevista dalla legge una specifica sorveglianza sanitaria imponga al datore di lavoro di nominare il MC, questi non potrà esimersi dal considerare anche questo rischio tanto in fase di visita preventiva quanto di visita periodica
42 Grazie per l attenzione
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