Distretto Diffuso del Commercio DDG 25/05/2009 n Ex d.g.r. 24 luglio 2008, n. 8/ Bando

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Distretto Diffuso del Commercio DDG 25/05/2009 n Ex d.g.r. 24 luglio 2008, n. 8/ Bando"

Transcript

1 Bando relativo al progetto strategico Distretti del Commercio per la competitività e l innovazione del sistema distributivo nelle aree urbane della Lombardia Distretto Diffuso del Commercio DDG 25/05/2009 n Ex d.g.r. 24 luglio 2008, n. 8/ Bando Titolo: "Dal Mincio al Po, Fortezze, scambi e devozione In terre Virgiliane e Matildiche Capofila: Comune di Bagnolo San Vito (MN) Partner Pubblici: Comune di Curtatone (MN) Comune di San Benedetto (MN) Comune di Virgilio (MN) Partner privati commercianti Del Comune di Bagnolo San Vito Riccò Alete, in qualità di legale rappresentante della ditta Riccò Alete Srl Manfredini Alessandro, in qualità di legale rappresentante della ditta F.G.L.Srl Muto Giuseppe, in qualità di legale rappresentante della ditta Trovatutto Srl Lazzarini Catia, in qualità di legale rappresentante della ditta Trattoria Le Donne Di Alfeo Di Lazzarini Catia & C. Sas Varoli Floriano, in qualità di legale rappresentante della ditta Bar-Caffetteria L incontro di Varoli Floriano Maffei Claudio, in qualità di legale rappresentante della ditta Ristorante Villa Eden di Maffei Claudio & C Snc Ronconi Luigi, in qualità di legale rappresentante della ditta Ronconi Luigi Viale Loris, in qualità di legale rappresentante della ditta Bar Trattoria Da Loris Bellini Nadir, in qualità di legale rappresentante della ditta Petrol Po di Bellini Nadir & C Snc Bellini Denny, in qualità di legale rappresentante della ditta De Bel Srl Grandi Valter, in qualità di legale rappresentante della ditta Farmacia Caloini di Caloini Isabella & Valter Grandi Snc Senofonte Gola, in qualità di legale rappresentante della ditta Data On Line management Del Comune di Curtatone Garini Jessica, in qualità di legale rappresentante della ditta Garini Jessica 1

2 Rebustini Elena, in qualità di legale rappresentante della ditta Elli di Rebustini Elena Carnevali Stefania, in qualità di legale rappresentante della ditta Il Punto Rosa di Carnevali Stefania Bretani Roberto, in qualità di legale rappresentante della ditta Ma.Ni.Tho Bar di Bretani Roberto Sacchi Mario, in qualità di legale rappresentante della ditta Sacchi Mario Gallala Tahar, in qualità di legale rappresentante della ditta Eden Bar di Gallala Tahar Bellintani Daniela, in qualità di legale rappresentante della ditta Locanda delle Grazie di Fernando Aldigheri & C Snc Somenzi Claudio, in qualità di legale rappresentante della ditta Trattoria da Mario di Somenzi Claudio Girelli Daniele, in qualità di legale rappresentante della ditta Gelateria Igloo di Daniele & Alessandra Girelli Snc Morselli Franca, in qualità di legale rappresentante della ditta Farma-shop Sanitaria Farmacista Morselli Franca Arvani Massimo, in qualità di legale rappresentante della ditta Caffè Arvani di Arvani Massimo Hamiti Ina, in qualità di legale rappresentante della ditta Hamiti Ina Mazzoni Vilma, in qualità di legale rappresentante della ditta Bar Trattoria Alloggio Al Cacciatore di Mazzoni Vilma Vanoni Marzio, in qualità di legale rappresentante della ditta Bar Bertani di Vanoni Marzio Del Comune di San Benedetto Po Cavallo Angelo, in qualità di legale rappresentante della ditta Non Solo Caffè di Cavallo Angelo Bertini Lorena, in qualità di legale rappresentante della ditta Gorgo del Po & C. Sas Zavattini Aristide, in qualità di legale rappresentante della ditta Zavattini Aristide & C Snc Bernardelli Alberto, in qualità di legale rappresentante della ditta Bernardelli Alberto e Moreno & C Snc Algeri Roberto, in qualità di legale rappresentante della ditta Algeri Roberto Benaglia Fabrizio, in qualità di legale rappresentante della ditta Uffa! Di Benaglia Fabrizio Nizzoli Franca, in qualità di legale rappresentante della ditta Il Monello di Nizzoli Franca Luppi Mauro Terenzio, in qualità di legale rappresentante della ditta Luppi Mauro Terenzio Bianca Cavicchioli, in qualità di legale rappresentante della ditta Trattoria Martinella di Cavicchioli Bianca Fausta Gelati, in qualità di legale rappresentante della ditta Ristorante la Baracca di Gelati Fausta Barbi Dino, in qualità di legale rappresentante della ditta Ara Ricambi di Barbi Dino e Nicola Snc Del Comune di Virgilio Boukarro Fatima, in qualità di legale rappresentante della ditta Trigol Ristorante Pizzeria Iniziative Alimentari Sas Vitello Ernesto, in qualità di legale rappresentante della ditta La Colonna di Vitello Ernesto & C. Sas 2

3 Bianchi Stefano, in qualità di legale rappresentante della ditta Bianchi Stefano Siciliano Luigi, in qualità di legale rappresentante della ditta A Risacca di Siciliano Luigi Giova Monica, in qualità di legale rappresentante della ditta Il Look Professionale di Monica Giova Sas Gandolfi Renata, in qualità di legale rappresentante della ditta Gandolfi Renata Stermieri Gilberto, in qualità di legale rappresentante della ditta Bed & Bed Srl De Vivo Giuseppe, in qualità di legale rappresentante della ditta Trattoria Pizzeria Al Pozzo Blu di De Vivo Giuseppe & C Snc Beduschi Alessandro, in qualità di legale rappresentante della ditta Farmacia Beduschi Alessandro Montanari Cristina, in qualità di legale rappresentante della ditta Montanari Cristina & Lorenza Snc Gallina Eugenio, in qualità di legale rappresentante della ditta Hotel Cristallo Srl Gola Elvira, in qualità di legale rappresentante della ditta Gola Elvira & C Sas Bonini Alisia, in qualità di legale rappresentante della ditta Virgilio Srl Gobbi Mara, in qualità di legale rappresentante della ditta Cà del Lonfo di Gobbi Mara Danieli Elena, in qualità di legale rappresentante della ditta Danieli Elena Parco Yoghi Cavicchioli Morena, in qualità di legale rappresentante della ditta Cavicchioli Morena Clara Mori, in qualità di legale rappresentante della ditta Clara Mori E 3

4 I Partner di rete CCIAA di Mantova Provincia di Mantova Banca Monte dei Paschi di Siena Upa di Mn Associazione Industriali di Mn Api di Mn Federazione Coldiretti Parco del Mincio Sistema Po Matilde Gruppo Anziani Pensionati Volontari Virgiliani A.Verri di Virgilio Polisportiva Virgilio Associazione Amici della Vallazza di Virgilio Associazione Pro Loco di Curtatone Circolo Acli Virgilio Associazione Pro Loco di Bagnolo San Vito Circolo Ricreativo Arci/Uisp Garibaldino di San Benedetto A.c.r.a. Associazione Culturale Ricreativa Anziani di San Benedetto In qualità di soggetti partner di rete per la realizzazione del Programma di Intervento del Distretto 4

5 Capitolo I Premesse e motivazione del partenariato alla partecipazione al Bando Con il presente progetto si intende cogliere l invito di questo bando alla creazione di un sistema territoriale diffuso di imprese commerciali nel territorio del medio mantovano, qui definito come Distretto diffuso del commercio. Dal Mincio al Po, Fortezze, Scambi e devozione in terre virgiliane e matildiche, promosso dai Comuni di Bagnolo San Vito (Capofila del partenariato) e dai comuni contermini di San Benedetto Po, Virgilio e Curtatone, con i rispettivi operatori commerciali e soggetti privati coinvolti, si pone nell ottica del bando per promuovere la competitività delle aziende del commercio tradizionale di quest area attraverso proposte congiunte pubblico/private volte alla rigenerazione del contesto di riferimento. La motivazione che spinge questa compagine distrettuale a costituirsi parte richiedente di un contributo per l inizio della realizzazione di azioni volte alla riscoperta dell offerta commerciale come risorsa per la qualità urbana e l animazione socioeconomica del territorio e la creazione di un micro-sistema commerciale competitivo Dal Mincio al Po, Fortezze, Scambi e devozione, alternativo alle proposte dei sistemi commerciali più affermati per superficie, dimensione e capacità attrattiva, situati anche nella stessa area Fashion District di Bagnolo, Centro Commerciale Virgilio a Virgilio, Centro commerciale Quattro venti di Curtatone, medie strutture commerciali a San Benedetto Po/Coop. Il partenariato pubblico consapevole dell importanza dell invito del bando ad applicare politiche pubbliche pensate dal basso, integrate e capaci di mettere a sistema interventi di carattere socio-economico, progetti sullo spazio e sulle funzioni urbane unitamente ad interventi di qualificazione delle imprese e delle reti commerciali urbane, ha coinvolto come attore primario nel tramite con gli operatori commerciali di distretto l Associazione Confesercenti di Mantova nella persona del suo Direttore, informato e partecipe in tutte le fasi di processo costitutivo, dalle scelta alle strategie e alla valorizzazione di iniziative da parte degli operatori commerciali del territorio di concerto con le amministrazioni comunali e le volontà politiche relative. Il progetto verte pertanto sulla messa a sistema degli operatori di distretto sia pubblici che privati con diversi gradi di coinvolgimento e intende dar inizio ad un processo da sistematizzare negli anni, che riguarda l attenzione per la piccola distribuzione commerciale posta sul territorio del distretto con svariate micro e macro azioni di animazione socio-economica, più sotto dettagliate ed interventi congiunti concertati a livello di distretto. L idea portante del progetto è quella di creare, come appunto richiamato nel titolo stesso del distretto, diversi itinerari commerciali alternativi a quelli esistenti creando il legame ai valori dei fiumi, dei Forti e delle bellezze artistiche e luogo di culto (Santuario delle Grazie di Curtatone, Abbazia del Polirone di San Benedetto) poste nei centri urbani. Dal Mincio al Po, Fortezze, Scambi e devozione si pone come progetto sperimentale con l intento di attrarre, tramite le \azioni congiunte programmate e la strategia politica distrettuale, acquisti dei residenti del distretto, non residenti e visitatori, grazie alle molteplici azioni di promozione territoriale singole e congiunte già previste, programmate e da programmare nel periodo 2009/2011 e da costruire insieme nel continuo temporale una volta verificati i risultati raggiunti in questa fase sperimentale di triennio. In uno spirito di continuità rispetto ad altre iniziative territoriali (Sistema Po di Lombardia, Sistema Terre Matildiche, Sistema Parco del Mincio), anche quest iniziativa si inserisce nella tradizione di creazione di rete e partenariato pubblico-privato già sperimentata in altri ambiti. Il Distretto Diffuso del Commercio del medio mantovano denominato Dal Mincio al Po, Fortezze, Scambi e devozione tramite i suoi 4 Comuni Partner, la sua associazione maggiormente rappresentativa del settore - Confesercenti e con il supporto del partenariato pubblico-privato composta da n. 55 esercenti il commercio e le Associazioni no profit del territorio nella condivisione della problematica comune che investe il piccolo commercio in sede fissa tende ad offrire una risposta ad esigenze mutate di consumatori, operatori, territori ed usi e consuetudini di acquisto sia durante le adunanze pubbliche avvenute presso ciascun comune partner in fase di preparazione del distretto, con la testimonianza e mediazione dell associazione Confesercenti, si è ampiamente dibattuto circa la proposta che questo progetto formula in varie azioni a sostegno del comparto. 5

6 Capitolo II Descrizione dell area oggetto di intervento con particolare riferimento all individuazione dei sistemi commerciali di riferimento e con indicazione di eventuali studi e analisi di settore funzionali all obiettivo del Distretto 6

7 2.2 Il contesto economico - sociale del distretto Dal Mincio al Po, Fortezze, Scambi e devozione Il contesto del distretto L area economica di Mantova, cui fa parte il distretto dei presenti 3 comuni ed a cui si aggiunge San Benedetto Po, confinato più a sud della provincia, vanta una superficie di 656,3 Kmq, e risulta la zona più estesa della provincia. Situata nella parte centro- orientale della provincia di Mantova, si compone dei comuni di Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgoforte, Castelbelforte, Castel d Ario, Castellucchio, Curtatone, Mantova, Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, San Giorgio di Mantova, Villimpenta e Virgilio. Vi risiedono persone (dato ), che rappresentano il 37,5% degli abitanti della provincia. L 8,3% dei residenti dell area non ha cittadinanza italiana. Il comune più importante per numero di abitanti è Mantova, comune capoluogo (con cittadini residenti). Nell area hanno sede imprese (al ), di queste sono artigiane. Complessivamente le unità locali sono Le aziende agricole presenti al Censimento dell Agricoltura (anno 2000) erano e occupavano persone. Il settore manifatturiero conta unità locali e coinvolge addetti (il 26,8% della provincia; dato al 2005). L area risulta particolarmente specializzata nell industria tessile e abbigliamento e nell industria alimentare, ma possiede anche altre produzioni di rilievo quali: la meccanica, la metallurgia e la chimica. I servizi ed il commercio rappresentano l attività prevalente dell area, grazie alla presenza del capoluogo, infatti le unità locali del terziario sono complessivamente (il 42,7% della provincia) e si avvalgono di addetti, quasi la metà dell intera provincia. Il 45% delle imprese del terziario è impegnata nel commercio, concentrando un terzo degli addetti del comparto. Tra gli altri servizi, sia in termini di unità locali, sia di addetti, i più importanti sono quelli per le imprese, il cosiddetto terziario avanzato (2.282 unità locali con addetti). Le altre attività di rilevanza nel terziario sono i trasporti (con addetti al 2005), gli alberghi e ristoranti (con 2.607), il credito (con 2.368) e la sanità e servizi sociali (con 2.178). Nel complesso il Medio Mantovano, costituito dai comuni che circondano il capoluogo, ha visto crescere la propria popolazione di abitanti (+8,3%) negli ultimi dieci anni, dei quali rappresentano i nuovi residenti del. Tale crescita è sostenuta in particolare da un saldo migratorio ampiamente positivo che sottolinea l alto richiamo del territorio dovuto molto probabilmente alla presenza del comune capoluogo e dell area industriale circostante. Medio e Medio mantovano registrano quindi i saldi migratori più elevati ma, a differenza di quest ultimo, nel circondario in esame le nascite non riescono a compensare i decessi facendo registrare un saldo naturale negativo. In base alle previsioni di popolazione il Medio Mantovano è il circondario che manifesta l incremento più debole che oscilla tra una stima minima del 2,9% ad una massima del 3,2%. Anche se, si evidenzia un aumento della fascia 0-14 a scapito di quella Tra i comuni, Mantova risulta senza dubbio il territorio più densamente abitato con 745 abitanti per km quadro anche se, nell ultimo decennio, ha visto una riduzione di abitanti pari al 2,9% a favore dei comuni della prima cintura che al contrario mostrano un incremento demografico: è questo il caso di San Giorgio (+35,8), Bigarello (24,4%), Porto Mantovano (+19,7%), Curtatone (+18%) e Castel d Ario (17,5%). I valori degli indici di vecchiaia denotano, inoltre, un invecchiamento della popolazione del capoluogo maggiore rispetto a quella degli altri comuni. Al contrario, si riscontra una situazione meno critica, ancora una volta, nei comuni confinanti. San Giorgio, in particolare, presenta gli indici più bassi dell intero circondario e al contempo valori alti del tasso di natalità e di immigratorietà. E ragionevole quindi supporre la tendenza delle coppie giovani ad insediarsi nei comuni della prima cintura lasciando in Città una popolazione decisamente più anziana, come succede a virgilio e curtatone (inseriti nel presente progetto). In questo caso non sembra essere la presenza straniera ad abbassare l età media poiché le percentuali di stranieri superano il valore provinciale solo nel caso di Castel d Ario, Borgoforte, Roverbella e Villimpenta. 7

8 I dati di contesto per la descrizione del territorio, delle sue caratteristiche socio-demografiche, dei suoi punti di forza e debolezza permettono di delineare in modo chiaro il quadro di riferimento e di giustificare la forte necessità dello Studio di fattibilità per il Distretto del Commercio del medio mantovano, attraverso il quale sarà possibile analizzare più nel dettaglio le singole problematiche e le specifiche aree di azione del futuro progetto di distretto, che intende intervenire sulla riorganizzazione del sistema delle attività commerciale a favore della visione culturale, naturalistica e turistica. Nel corso dell ultimo decennio il territorio mantovano ha visto crescere la propria popolazione di unità pari al 8,9% e si prevede un ulteriore aumento che oscilla tra il 4,2% e il 4,4% per fine A questa espansione ha contribuito in modo particolare il Medio Mantovano la cui popolazione è aumentata del 18% a causa della particolare forza attrattiva di questo territorio e del derivante incremento delle immigrazioni. I comuni in oggetto presentano queste caratteristiche: Bagnolo San Vito: popolazione KM quadrati 49,3 densità abitanti/mq 117 -presenza stranieri % stranieri sul totale popolazione - 8,4%. Curtatone - popolazione KM quadrati 67,5 densità abitanti/mq presenza stranieri % stranieri sul totale popolazione 3,9%. Virgilio - popolazione KM quadrati 31,3 - densità abitanti/mq presenza stranieri % stranieri sul totale popolazione 8,6%. San Benedetto Po- popolazione KM quadrati - 69,6 - densità abitanti/mq presenza stranieri % stranieri sul totale popolazione 10,6%. IL CONTESTO DEI COMUNI DEL TERRITORIO Bagnolo San Vito L'economia del territorio del comune di Bagnolo San Vito, si svolge in un contesto prevalentemente agricolo, ma si diversifica anche in altri settori grazie al lavoro di piccole e medie imprese artigianali e commerciali e alla presenza di alcuni impianti industriali. I tre caseifici cooperativi trasformano oltre quintali di latte in una produzione di quasi forme di formaggio Grana Padano; vengono allevati quasi suini ed in due impianti ne vengono macellati circa all'anno. L'artigianato locale si caratterizza per la produzione di ceramica, ferro battuto, ricamo, restauro mobili, produzioni dolciarie ed abbigliamento. le industrie presenti producono presse oleodinamiche, tubi per l'irrigazione, mobili per l'arredamento. Comune di Curtatone Basato originariamente su un'economia prevalentemente agricola il Comune di Curtatone, a metà degli anni sessanta, vede l'inizio di quello sviluppo che modificherà sostanzialmente la sua struttura socio-economica dove l'economia attuale è passata principalmente sui settori secondario e terziario e rappresenta un capitolo notevolmente attivo e vivace. Infatti operano in luogo piccole industrie e laboratori artigianali, caseifici dove si produce il grana padano e varie attività commerciali. E' inoltre attiva a Montanara una rinomata cantina fondata agli inizi del secolo e precisamente nel 1902 denominata Cantina Sociale del Serraglio, l'antico sistema difensivo della regione Gonzaghesca tra Mincio e Po. 8

9 Comune di Virgilio La denominazione "Comune di Virgilio" risale al 1884, anno nel quale si decise di modificare, con decreto regio, l'antico nome di Quattroville, in onore del grande poeta latino nato ad Andes, località che viene comunemente individuata nella frazione di Pietole. La denominazione iniziale faceva riferimento alle quattro frazioni Cerese, Pietole, Bellaguarda e Olmazzo che costituivano il comune stesso. Attualmente Virgilio comprende gli abitati di Cerese, Pietole e Cappelletta. Storicamente le origini del comune risalgono ad epoche remote. Virgilio presenta aspetti turistici molto interessanti: la presenza della Riserva Naturale Vallazza ( una vasta zona umida, lunga poco meno di 6 chilometri, che si estende su una superficie di circa 500 ettari) e le Corti Virgiliane. Fino al 500 gli stanziamenti umani nel mantovano erano accentrati in borghi dominati da strutture difensive e di controllo: i castelli, che fungevano anche da luogo di accumulo delle derrate alimentari. Dal 500 i Gonzaga cominciarono a guardare alla campagna in modo diverso, come luogo di svago e di riposo, ove ricevere ospiti illustri. Prende così piede la tipologia della corte virgiliana tradizionale, caratterizzata, non già dall'ostentazione di ricche ornamentazioni, ma dalla sobrietà, dall'essenzialità della sua massa. La corte più importante di tutto il comune, sia per le estese dimensioni del territorio, che per le qualità storico-artistiche è la Corte Virgiliana, della quale rimangono le stalle ed il "fabbricato cospicuo e solenne". Di notevole importanza sono poi le altre corti del territorio: la corte Gobia, al centro di vicende belliche per la sua posizione all'incrocio di quattro strade, la corte Casale, che doveva costituire un grosso centro di attività agricole, la corte Boiana, la corte detta "L'Olmazzo", la corte detta "La Valestra" e le altre numerosissime corti disseminate sul territorio. Presto sarà disponibile l attracco fluviale presso la Corte Virgiliana. L economia del territorio comunale si riferisce alle industrie meccaniche, di plastica e di arredamento, oltre all attività di servizi importante quale il commercio e il turismo enogastronomico. Comune di San Benedetto Po Probabilmente esisteva, già in epoca romana, un insediamento sull'isola di Polirone, situata tra il fiume Po e il Lirone (così come in altre zone delle sponde del Po). Determinante fu il contributo di Matilde di Canossa che nel 1077 donò l abbazia a Gregorio VII, il quale unì il complesso al monastero di Cluny in Borgogna (facendo sì che fosse l abate del cenobio francese a nominare quello di Polirone) aumentandone l attività di miniatura, edificando chiese e chiostri e ospitando personaggi illustri come Sant Anselmo da Baggio e Bonizone di Sutri. Allo stato attuale, San Benedetto Po apporta al territorio una economia prevalentemente agricola e legate alle tradizioni enogastronomiche. 2.3 Le infrastrutture del territorio Le infrastrutture e le strutture di comunicazione (accessibilità e mobilità interna) acquistano rilevanza in chiave di qualità della vita per la possibilità di raggiungere, in tempi relativamente brevi, i luoghi. Analizzando i vari fattori legati al sistema di comunicazioni del territorio provinciale si possono evidenziare due particolarità: _ il potenziale esistente dato dalla sua posizione geografica vicino agli sbocchi verso l esterno ( Mantova, Oltrepò Mantovano, Emilia-romagna e Verona); _ il necessario potenziamento del sistema di trasporto pubblico su strada e di trasporto ferroviario; 9

10 - La necessari età di infrastrutture verso sud e verso nord per legare l economia all asse turistico di Mantova-Verona e Mantova-Emilia-Romagna. In sintesi, il quadro territoriale evidenzia una situazione di discreta strutturazione delle reti viaria, ferroviaria e del trasporto pubblico su strada, ma che necessita di miglioramenti, in quanto rende difficoltosi i collegamenti interni, data anche la forte presenza dell ambito turistico collegato al territorio. IN AUTO La zona è raggiungibile utilizzando l'autostrada A22 Modena-Brennero. Dall'autostrada A4 Milano-Venezia. Dall'autostrada A1 Milano-Napoli. IN TRENO Linea Verona-Modena Linea Parma-Suzzara Linea Bologna-Brennero IN AEREO L'aeroporto più vicino è il "Valerio Catullo" a Villafranca di Verona Altri aeroporti: "Gabriele D Annunzio" a Montichiari (BS) a circa 105 km "Guglielmo Marconi" di Bologna a circa 96 km "Giuseppe Verdi" di Parma a circa 99 km. 10

11 2.4 Il contesto economico in cui si muove il Distretto diffuso Dal Mincio al Po, Fortezze, Scambi e devozione Il quadro Economico Internazionale 1 Il peggioramento del quadro economico mondiale iniziato nel sembra essere confermato dalle tendenze congiunturali degli ultimi mesi. La crisi finanziaria negli Stati Uniti si prospetta di lunga durata. Allo stesso tempo, si concretizzano i timori di una spinta inflazionistica su scala globale, come conseguenza delle turbolenze sui prezzi delle materie prime (in particolare quelle alimentari ed energetiche). In questo contesto, le proiezioni per la crescita del PIL mondiale indicano un netto rallentamento: dal +5% registrato nel si scenderà al di sotto del 4% nel 2008 e nel Anche l evoluzione del commercio mondiale è prevista meno dinamica nel triennio , con tassi di variazione positivi, ma notevolmente inferiori a quelli del recente passato. Dalle stime diffuse nel recente Rapporto di previsione, redatto da Prometeia (aprile 2009), emerge che la recessione nel 2009 porterà ad una significativa caduta del PIL globale (-0,8%) su base annua. Tale previsione è già aggiornata in base alle indicazioni dei primi dati per l anno in corso, che vedono le principali economie avanzate (gli Stati Uniti soprattutto) avviate verso un rallentamento profondo del ritmo di crescita economica, con una riduzione del livello reale del PIL che viene stimata fra i 3 e i 4,5 punti percentuali. Secondo le stime contenute nel World Economic Outlook dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) pubblicato il 22 aprile 2009, l economia mondiale nel 2009 dovrebbe contrarsi del 1,3%, mentre la ripresa potrebbe arrivare solo nella seconda parte del Il commercio internazionale nel 2009 subirà una seria contrazione, per la prima volta dopo oltre vent anni di crescita. Si potrebbe trattare della peggiore caduta dei traffi ci internazionali di merci dal dopoguerra ad oggi. Le esportazioni da settembre hanno segnato vistose riduzioni su tutte le rotte commerciali. Le stime di Prometeia e FMI prevedono che la crescita dei fl ussi dell export mondiale per l anno 2008 si possa collocare ancora a livello positivo (intorno al +2-3%). Per il 2009 le previsioni Prometeia, FMI e OCSE segnalano un brusco calo dei traffici commerciali, compreso tra gli 8 e i 12 punti percentuali, che si spiega in larga misura con il rallentamento della domanda di beni manufatti da parte delle economie avanzate, in particolare dagli Stati Uniti. La situazione economica italiana Per l economia italiana gli effetti della crisi economica globale potrebbero risultare molto profondi e non di breve durata. I segnali di recessione erano già evidenti alla fi ne del 2008,con una contrazione del PIL che si è rilevata pari al -1%. Prometeia e FMI prevedono che i dati per il 2009 potranno mostrare una tendenza ancor meno favorevole. La frenata dell export insieme alle incertezze sul fronte dei consumi interni sembrano spingere verso il basso la dinamica del PIL italiano. Secondo gli economisti di Washington quest anno l economia italiana registrerà un calo del Pil del 4,4%, che sarà seguito da un altro calo, dello 0,4%, nel Le stime sono sostanzialmente in linea con quelle stilate alla fine di marzo dall Ocse (pari rispettivamente a -4,3% e a - 0,4%), ma poco più pessimistiche di quelle offerte dal rapporto di previsione di Prometeia (-4% e +0,03%). Legno, tessile, abbigliamento, calzature e metalmeccanica sono i settori dove le imprese italiane nel 2008 hanno risentito maggiormente della crisi. I cosiddetti settori del Made in Italy sono indubbiamente in difficoltà. Il rallentamento dell inflazione, passata in sei mesi dal 3,6 al 2 per cento, e la discesa dei tassi di interesse attenuano i riflessi negativi sui redditi delle famiglie, ma non impediscono ai consumi di contrarsi. Ma le previsioni di una ripresa, seppur lenta e carica di incertezze, sono condizionate dai livelli di disoccupazione in forte aumento. 1 Dal Rapporto Economico Provinciale 2008 SIE CCIAA di Mantova 11

12 La situazione provinciale Tessuto imprenditoriale L anno 2008 si è chiuso con un sostanziale peggioramento della performance produttiva: la variazione media è pari ad un 0,8% su base annua. Il dato è meno negativo di quello corrispondente per la regione Lombardia (poco oltre -2%). Tuttavia, non è ipotizzabile che i cali registrati nell ultimo trimestre del 2008 possano trovare un inversione di tendenza prima della fi ne dell anno in corso. Le realtà imprenditoriali di dimensione maggiore (oltre 200 addetti) hanno evidenziato prima delle altre imprese tale dinamica nel corso dell anno passato. Dal 2004 il tasso di crescita delle imprese registrate alla Camera di Commercio di Mantova è in diminuzione. Per l anno 2008 il saldo di iscrizioni e cessazioni (al netto delle cancelazioni d ufficio) è risultato leggermente positivo (+0,3%), a fronte di una evoluzione più rapida sia a livello regionale (+1,3%) che nazionale (+0,7%). Prosegue la crescita della presenza di imprese femminili, che raggiungono una consistenza di unità (pari al 20% del totale delle imprese). Si tratta in prevalenza di imprese individuali attive, per lo più, nel settore del commercio. Anche se il fenomeno risulta molto concentrato nel settore delle costruzioni, la dinamica di crescita delle attività economiche guidate da imprenditori extracomunitari è sicuramente confermata anche per il 2008 (+6,7% su base annua). Anche nel 2008, il numero delle imprese operanti nel commercio al dettaglio sul territorio provinciale mantovano è calato (oltre -2%). La consistenza di fine anno è risultata pari unità. I dati del Ministero dello Sviluppo Economico segnalano un limitato incremento delle aperture di punti vendita a Mantova (+1,2%) rispetto al. Si conferma, come in passato, una progressiva riduzione del numero delle medie strutture di vendita, a fronte di un ulteriore aumento delle grandi superfi ci (ancora più 3 nel 2008). Gli indici del valore delle vendite (dati nazionali) confermano che si è trattato di una annata molto difficile per il commercio al dettaglio, infatti tutti i gruppi di prodotto mostrano un calo superiore all 1% su base annua. Il 2008 è stato un anno diffi cile per i fl ussi turistici (i dettagli nel Capitolo 9) a livello mondiale, infatti secondo le stime disponibili si potrà chiudere l annata con un modesto +2%. Nonostante ciò, il settore turistico della provincia di Mantova ha registrato segnali positivi (in controtendenza anche rispetto all evoluzione nazionale), confermando il lungo trend di crescita iniziato nel A f ne 2008 la consistenza delle imprese mantovane è pari a aziende, cioè 343 in meno rispetto allo scorso anno; continua, perciò, la discesa del numero di imprese virgiliane iniziata nel Il tasso di crescita1, al netto delle cancellazioni d ufficio, è risultato lievemente positivo (+0,3%), con un saldo tra iscrizioni e cessazioni di +136 unità, a fronte di un aumento più consistente sia a livello regionale (+1,3%) che nazionale (+0,6%) Nel corso dell anno i settori economici che hanno registrato un incremento, sia nello stock sia nel tasso di crescita, sono stati il terziario avanzato (+3,0%) e la sanità (+2,2%), posizionati nel quadrante in alto a destra del Si mantengono stabili le costruzioni, gli alberghi e ristoranti, i servizi sociali e personali e l istruzione. Mentre i trasporti (- 0,8%), il manifatturiero (-1,7%), l agricoltura (-1,7%), il commercio (-2,4%) e l intermediazione monetaria e finanziaria (- 2,7%), che costituiscono il 61,9% dell economia mantovana, hanno presentato un bilancio negativo per il Le imprese femminili, nel corso dell anno, hanno raggiunto una consistenza di unità (pari al 20% del totale delle imprese) con un incremento di 20 aziende rispetto al. Le imprese individuali rappresentano il 65% del totale, seguite dalle società di persone (24%) e dalle società di capitali (10%). Il commercio rimane il settore a maggior connotazione femminile (26,4%), seguito dall agricoltura (20,4%), dalle attività manifatturiere (13,8%), dai servizi sociali e personali (11,8%), oltre che dal terziario avanzato (10,7%). Nel settore manifatturiero le imprese femminili si distribuiscono maggiormente (68%) nel tessile, nell abbigliamento e nell alimentare. 12

13 La consistenza delle donne imprenditrici, nel 2008, è pari a unità, con un tasso di crescita del -0,1%. Si arresta, quindi, la crescita costante degli ultimi anni e il 2008 si chiude con 24 unità in meno rispetto al. I settori maggiormente colpiti sono stati il commercio (-1,3%) e il manifatturiero (-2,9%), in particolare il tessile (-10,3%) che racchiude il 21,3% delle imprenditrici ;per contro, l alimentare e l abbigliamento, hanno registrato tassi positivi. Tra gli imprenditori mantovani il 4,9%, nel 2008, era di nazionalità extracomunitaria4, con un incremento del 6,7% rispetto allo scorso anno. I comparti economici, in cui operano prevalentemente questo tipo di imprenditori sono il commercio, le costruzioni e il manifatturiero, in particolar modo nel settore tessile-abbigliamento. Il manifatturiero, le costruzioni, il terziario avanzato e i trasporti sono le attività che, nel 2008, hanno visto un maggior incremento di imprenditori extracomunitari rispetto allo scorso anno. La Forza lavoro Nel 2008 le forze di lavoro mantovane sono aumentate del 4,4% corrispondente a circa persone. La nuova offerta di lavoro ha generato un incremento di circa occupati e di circa disoccupati, per altro in gran parte donne poiché i maschi in cerca di lavoro sono cresciuti in misura minore. Tra il e il 2008 gli occupati7 sono aumentati del 3,6%, mentre le persone in cerca di occupazione8 hanno subito un incremento del 27,6%, dato doppio rispetto a quello nazionale e a quello lombardo. Tra le sezioni di attività economica in cui si concentrano maggiormente gli avviamenti del 2008 si notano i settori Istruzione che rileva la percentuale maggiore, pari al 10,9%; seguono le Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese che rappresentano il 10,1%, e il commercio all ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli, motocicli e di beni personali e per la casa che occupa l 8,7% degli avviamenti totali. Il confronto col mostra una distribuzione degli avviamenti piuttosto diversa che vedeva le percentuali più alte concentrarsi in settori come le Attività immobiliari, noleggio, informatica, ricerca, servizi alle imprese (al primo posto con il 16%), l Istruzione (al secondo con il 9,4%) e infine l Agricoltura (al terzo con l 8,2%). Commercio e servizi Il commercio è uno dei settori che ha subito nell ultimo decennio una profonda trasformazione strutturale, già a partire dalla riforma del 1998, fino alle recenti manovre volte alla liberalizzazione del comparto. A cambiare la struttura della rete commerciale, è stata anche la diffusione della grande distribuzione, con il continuo insediamento di centri commerciali che hanno modificato l assetto urbano delle aree dell hinterland del capoluogo e dei comuni più grandi della nostra provincia. Il commercio, grande o piccolo che sia, riveste un ruolo importante all interno del panorama economico virgiliano: quasi la metà delle imprese di servizi svolgono un attività commerciale (il valore più elevato a livello regionale). Nel, il numero delle imprese operanti in provincia di Mantova nel commercio al dettaglio si è ridotto dell 1,8%, proseguendo il trend negativo iniziato lo scorso anno. La consistenza di fine anno è pari unità. A Bagnolo San Vito, il numero delle imprese attive al 31/12/ sono 253 (su un totale di %) A Curtatone, il numero delle imprese attive al 31/12/ sono 354 (su un totale di 1325 imprese 26,7%) A Virgilio, il numero delle imprese attive al 31/12/ sono 336 (su un totale di 1117 imprese 30%) A San Benedetto Po, il numero delle imprese attive al 31/12/ sono 183 (su un totale di 906 imprese 20%) Anche il settore del commercio ha risentito del clima di crisi che ha colpito l economia mondiale nel Il trend negativo, iniziato due anni fa, che ha interessato le imprese operanti nel commercio al dettaglio18 risulta, quest anno, più marcato. Le imprese del comparto, rispetto allo scorso anno, sono diminuite del 2,7%, attestandosi su una consistenza di unità. 13

14 Tutte le forme giuridiche hanno contribuito alla variazione negativa: le imprese individuali (che rappresentano la maggior parte delle imprese commerciali) sono diminuite del 2,9%, le società di persone del 2,2%; anche le altre forme hanno subito un calo notevole. Solamente le imprese di capitali si sono mantenute pressoché stabili Imprese registrate al 31/12/2008 in provincia di Mantova 4458 Imprese attive al 31/12/2008 in provincia di Mantova 4254 Imprese iscritte nell anno 2008 in provincia di Mantova 239 Imprese cessate nell anno 2008 in provincia di Mantova 401 Tasso di crescita rispetto all anno -2,7% Dai dati forniti dal Ministero dello Sviluppo Economico si rileva che le aperture di punti vendita a Mantova sono aumentate dell 1,2%, assestandosi sulle 429 unità. Le medie strutture di vendita19 hanno ridotto le aperture di nuove esercizi e le relative superfici di vendita rispettivamente del 7,7 e dell 8,0%, mentre gli esercizi di vicinato sono aumentati, rispetto allo scorso anno, dell 1,3% come nuovi punti vendita, ma hanno subito un riduzione dell 8,2% come superficie. La grande distribuzione ha, invece, registrato tre aperture nel corso dell anno. Sulla base della specializzazione merceologica prevalente, le tipologie che hanno subito il calo annuo maggiore sono state quelle relative ai prodotti tessili e di biancheria (-7,5%), agli elettrodomestici radio TV (-4,2%), ai cosmetici, alle calzature; ma anche i dati relativi ai prodotti alimentari come frutta e verdura (-4,7%), carne e prodotti a base di carne (-4,7%) pane, pasticceria e dolciumi sono in sensibile contrazione (-2,8%). Ulteriore segnale, quest ultimo, della progressiva chiusura dei negozi a conduzione familiare a favore delle grandi catene di super e ipermercati. Gli esercizi che hanno registrato i maggiori incrementi sono stati le farmacie (+5,1%), i negozi di libri, giornali, cartolerie (+3,2%) e quelli di mobili, casalinghi e illuminazione (+1,1%). Il comparto della grande distribuzione, i cui dati sono aggiornati all 1/1/2008, ha registrato in provincia di Mantova, nel corso del, un aumento solamente del solo numero dei supermercati (passati da 95 a 98 unità). I grandi magazzini, dopo la crescita dello scorso anno, sono diminuiti (da 8 a 7 unità), così come le grandi superfici specializzate (da 17 a 16); la consistenza dei minimercati (33 unità) e degli ipermercati(9 unità) è rimasta invariata. La superficie media investita è aumentata, in confronto al 2006, nel caso dei grandi magazzini e delle superfici specializzate, è diminuita rispetto ai minimercati mentre è rimasta invariata quella relativa agli ipermercati. Le vendite nazionali al dettaglio, nel corso del 2008, hanno ottenuto una variazione negativa pari al -0,6%, dovuta per lo più alla diminuzione del comparto non alimentare (-1,6%) e alla bassa crescita di quello alimentare (+0,7%). I piccoli esercizi sono diminuiti in totale del 2,0%, coinvolgendo sia gli alimentari (-1,7%), sia i non alimentari (-1,9%). Le grandi superfici di vendita sono aumentate dell 1,0%, incremento questo da attribuire al comparto alimentare (+1,3%), mentre quello non alimentare si è mantenuto stabile (+0,1%). Nel 2008 le variazioni delle vendite totali e non alimentari, dopo la diminuzione iniziata lo scorso anno, hanno assunto valori negativi, mentre quelle alimentari, seppur diminuite, rimangono positive. Il calo dei beni non alimentari è da attribuire a tutte le tipologie di prodotti (infatti assumono tutte variazioni negative), ma in particolar modo agli elettrodomestici, radio, tv e registratori (-2,5%) e ai supporti magnetici audio-video, strumenti musicali (-1,9%). Sia le imprese sia la relativa forza lavoro, negli anni novanta, hanno perso importanza, ma dal 2000 in poi, il commercio mantovano ha ridotto di poco la consistenza di imprese e ha accresciuto il numero degli addetti che si sono concentrati in imprese di dimensioni sempre più grandi. In provincia sono presenti 11 grandi centri commerciali19, 9 ipermercati, 95 supermercati e 8 grandi magazzini, oltre ad un outlet dedicato alla moda. Strettamente collegato al commercio è il dato dei consumi. Circa l 82% dei consumi delle famiglie è destinato ai generi non alimentari, così circa i tre quarti degli esercizi al dettaglio è specializzata in questi generi. 14

15 Il turismo nel Mantovano La città di Mantova vanta una ricchezza artistico e monumentale unica che le ha valso, nel 2008, il riconoscimento da parte dell Unesco di Patrimonio dell umanità. La città conserva ancora oggi, il suo impianto rinascimentale, quello lasciato dalla dinastia dei Gonzaga, signori della città dal Quattro al Settecento. I palazzi gotico-rinascimentali come Palazzo ducale, Palazzo Te, il Castello di San Giorgio e la Chiesa di Sant Andrea sono meta di numerosi turisti provenienti dall Italia e dall estero. Al centro storico poi, circondato dai laghi costituiti dal Mincio, con sponde lussureggianti di verde attrezzate come parco suburbano, si aggiungono alcune eccellenze nel territorio della provincia. Dal punto di vista architettonico vanno ricordati il monastero Polironiano di San Benedetto Po, Sabbioneta, la città ideale di Vespasiano Gonzaga, entrata con Mantova a far parte del patrimonio dell umanità tutelato all Unesco, Castiglione delle Stiviere, sede del museo della Croce Rossa Italiana il luogo natale di San Luigi Gonzaga, e tutta la zona collinare costellata di pittoreschi borghi tra i quali Castellaro Lagusello, inserito tra i Borghi più belli d Italia. Dal punto di vista naturalistico la provincia di Mantova offre uno scenario paesaggistico mutevole e suggestivo: le colline moreniche ricche di vigneti, le sponde del Po con le sue anse, golene, corti e i pioppeti, i parchi e le oasi naturali del Mincio e dell Oglio, il Bosco della Fontana (antica tenuta di caccia dei Gonzaga). Il territorio mantovano, inoltre, è dotato di una fitta rete di piste ciclabili che raggiungono a Nord il lago di Garda e che a Sud costeggiano il Grande Fiume e gli altri fiumi della Bassa. Gli eventi culturali completano il quadro dell offerta turistica. Mantova da qualche anno è diventata Città dei Festival grazie al primo e fortunato esempio, Festivaletteratura, kermesse libraria giunta quest anno alla sua dodicesima edizione. Ai festival (del Teatro, della Danza, della Musica e del Teatro per l infanzia), si aggiungono le esposizioni d arte. Tra quelle organizzate negli ultimi anni si ricordano la Celeste Galeria (2002), le Ceneri Violette (2004), la mostra Mantegna a Mantova (2006- ) e la Forza del Bello (2008). A Mantova l arte e la cultura sono spesso accompagnate dalla passione per la buona tavola: da questo abbinamento sono nate numerose rassegne nazionali di carattere enogastronomico, tra le quali si ricordano Mille e 2 formaggi e Salami e Salumi. Nell intera provincia a fine si contavano 583 ristoranti iscritti al Registro Imprese, un dato in forte crescita in questi ultimi anni. Numerosi ristoranti hanno ricevuto, tra l altro, importanti riconoscimenti a livello nazionale per l alta qualità della cucina proposta. L offerta ricettiva provinciale comprende 105 alberghi dotati di circa posti letto e quasi 200 agriturismo. La permanenza media dei turisti nel territorio mantovano è di 2,5 giorni; gli arrivi complessivi sono superiori a , mentre le presenze nelle strutture ricettive si attestano a quota (dato ). Il turismo sul territorio mantovano produce un giro d affari pari a 111 milioni di Euro, di cui circa 82 milioni provenienti dal turismo italiano e oltre 29 milioni da quello internazionale. Dell ammontare complessivo, solo 61,6 milioni (il 55%) quelli destinati direttamente alle imprese turistiche, mentre oltre 20,5 milioni sono spesi nelle attività ricreative, culturali e di intrattenimento, 8,8 milioni in abbigliamento e calzature, oltre 6 milioni in trasporti locali, circa 5,5 milioni in prodotti agroalimentari, 4,8 milioni nelle altre industrie manifatturiere e quasi 3,9 milioni in editoria. Questi dati sottolineano come il comparto turistico rappresenti una fonte di sviluppo anche per gli altri settori economici locali. Nel mantovano gli arrivi 2008, in controtendenza quanto registrato per l Italia, hanno mostrato un aumento del 4% con performance degli stranieri leggermente migliori di quelle degli italiani. Per quanto riguarda le presenze gli stranieri hanno fatto registrare tassi di crescita doppi rispetto a quegli degli italiani. I dati 2008 confermano il trend di crescita iniziato nel Il dettaglio per semestre mostra come le presenze nella prima parte del 2008 hanno registrato un aumento del 3%, mentre nel secondo semestre il progresso è stato del 9%; gli stranieri hanno mostrato performance migliori degli italiani. Nel 2008 il numero di posti letto è aumentato del 12% grazie all extra alberghiero che è cresciuto del 20%, mentre il numero posti letto delle strutture alberghiere ha registrato un incremento più contenuto, anche se di tutto rispetto. Per quanto riguarda il comparto extra alberghiero i B&B sono aumentati ad un ritmo più sostenuto dei complementari. 15

16 Nel dettaglio degli arrivi per struttura, si può notare come l alberghiero risulti essere in controtendenza, facendo registrare un lieve calo (-1%). Il comparto extra alberghiero aumenta, invece, di ben 25 punti percentuali. Nel 2008 si è registrato un aumento degli eventi organizzati sul territorio provinciale rispetto all anno precedente: +28% con un numero medio di circa 353 eventi al mese. La distribuzione degli eventi nel 2008, rispetto al, vede aumentare in modo sostenuto il peso della categoria altro e in modo meno netto gli eventi legati all enogastronomia. La categoria cultura rimane stabile, mentre l intrattenimento segna un calo abbastanza deciso. Nella sezione cultura è aumentato il peso degli incontri e seminari e delle mostre, a discapito degli eventi legati alla musica e al teatro. La sezione intrattenimento mostra una distribuzione, tra le varie tipologie di eventi, un po più equilibrata, mentre nel vi era un peso nettamente predominate della categoria festival, il cinema risulta essere ridimensionato con un forte aumento del tempo libero. 16

17 Dinamica delle imprese mantovane nel secondo trimestre 2008 La movimentazione delle imprese nel secondo trimestre dell anno genera un tasso di crescita lievemente positivo pari al + 0,4%, dovuto ad uno scarto favorevole delle iscrizioni rispetto alle cessazioni di +175 aziende. Secondo i dati elaborati dal Servizio Informazione Economica della Camera di Commercio, lo stesso andamento è stato registrato dalla maggior parte delle province italiane e dalla media nazionale (+0,6%). Mantova, con le sue unità a fine trimestre, figura al diciottesimo posto in Italia nella classifica per tassi di crescita; la Lombardia, invece, con un aumento del +0,7% conquista il primo posto in quella per regione. Le forme giuridiche che mantengono un risultato positivo sono le società di capitali (+1,4%) e le altre forme (+0,8%); mentre le società di persone e le imprese individuali si attestano attorno ad un +0,2%. Il settore che più di altri sembra risentire della crisi economica in atto, è quello manifatturiero (-1,5%), confermando i segnali di debolezza già emersi nella recente analisi congiunturale della produzione industriale mantovana. In leggera flessione risultano anche i settori dell intermediazione finanziaria (-0,4%), del commercio (-0,3%), dei servizi sociali e personali (-0,3%), dell agricoltura (-0,2%) e dei trasporti (-0,2%). Registrano, invece, variazioni positive il terziario avanzato (+0,8%), la sanità (+0,7%), gli alberghi e ristoranti (+0,6%) e le costruzioni (+0,1%). Tab. 1 Sedi d'impresa e unità locali commerciali iscritte al Registro Imprese della CCIAA di Mantova al 31/12/ G 50 Comm.manut.e rip.autov. e motocicli G 51 Comm.ingr.e interm.del comm.escl.autov G 52 Comm.dett.escl.autov-rip.beni pers Sedi di impresa Unità locali TOTALE Fonte: Elaborazione SIE su dati Infocamere - StockView E importante evidenziare che quasi la metà delle imprese del terziario è impegnata nel commercio, concentrando oltre un terzo degli addetti del comparto. Tra gli altri servizi, sia in termini di unità locali, sia di addetti, i più importanti sono quelli di supporto alle imprese, il cosiddetto terziario avanzato (756 unità locali con addetti). Le altre attività di rilevanza nel terziario sono i trasporti (con addetti) e gli alberghi e ristoranti (con 849 addetti). 17

18 Piano del Commercio Provinciale alcuni dati di sintesi Piano di settore della distribuzione commerciale nella provincia di Mantova Il Piano del Commercio della Provincia di Mantova è uno strumento di programmazione dello sviluppo del commercio sul territorio provinciale al fine di orientare in senso equilibrato e sostenibile la diffusione delle strutture commerciali. Dal 2004, anno di approvazione del primo Piano del Commercio della provincia di Mantova, al 31/12/, termine ultimo di rilevazione dei dati dell ultimo Piano, sono state rilasciate solamente tre autorizzazioni per nuove aperture di punti vendita della grande distribuzione di cui una che prevede il recupero di un sito dismesso, la seconda rilasciata in ottemperanza ad una sentenza del TAR di Brescia e l altra relativa a un ampliamento di soli 421 mq. In una visione generale, la mappa dei servizi della moderna distribuzione vede nel Centro-Nord del Paese un offerta di strutture commerciali paragonabile alle medie europee, con una spiccata propensione per l apertura di medie strutture di vendita, mentre il Sud del Paese non ha particolarmente favorito gli investimenti nelle grandi strutture commerciali. Elemento innovativo del nuovo Piano del Commercio è la particolare attenzione dedicata alla tutela della domanda commerciale con il tentativo di garantire un servizio capillare e di qualità ai consumatori che non aumenti il livello di inquinamento ambientale. Nella provincia di Mantova la dotazione di superficie in medie e grandi strutture è notevolmente superiore a quella di piccoli esercizi specializzati; un assetto adeguato del commercio di vicinato fornisce un contributo cruciale alla qualità della vita delle popolazioni, soprattutto di quelle più anziane, e alla vivibilità e capacità di aggregazione dei centri urbani e delle località minori. Il Piano esprime l esigenza di una crescita ad impatto zero, in termini di superfici e di esternalità negative, da qui l importanza di razionalizzare e riqualificare le strutture esistenti e attualmente dismesse presenti sul territorio provinciale, rilevate direttamente presso i Comuni. Gli esercizi commerciali della provincia di Mantova costituiscono il 5,1% del totale regionale. La ripartizione per settore è in linea con quella lombarda in quanto il 13,7% degli esercizi è alimentare, il 76,5% è non alimentare e il 9,8% è misto L ultima colonna della tabella 1.1. riporta l indice di densità commerciale costruito rapportando i metri quadrati totali di tutta la rete commerciale in sede fissa al numero di abitanti di ogni provincia (Fonte Istat ). Questo indice costituirà una sorta di filo conduttore di tutti i livelli di analisi che seguiranno (a quello regionale seguirà infatti l analisi provinciale, l analisi per circondari e quella a livello comunale). L indice di densità permette il confronto tra territori diversamente popolati valutando la superficie delle strutture di vendita, che risulta più significativa dal punto di vista della programmazione commerciale (regionale, provinciale e comunale) rispetto al numero delle strutture. Ciò è evidente se si pensa alle grandi strutture di vendita che, dal punto di vista del loro numero, sono sempre meno degli esercizi di vicinato e delle medie struttura ma, ovviamente, occupano grandissime metrature. Guardando all indice di densità generato dai dati dell Osservatorio regionale si può vedere come Mantova sia una provincia molto servita in rapporto ai propri abitanti; con circa metri quadrati ogni mille abitanti occupa infatti la seconda posizione dopo la provincia di Bergamo che raggiunge i mq ogni mille abitanti. Il numero degli esercizi di vicinato a Mantova nel è stato pari a 5813, per mq Il numero delle medie strutture di vendita a Mantova nel è stato pari a 472, per mq Il numero delle grandi strutture di vendita a Mantova nel è stato pari a 24, per quasi mq Il medio mantovano è definito nell ambito provinciale facente parte del Circondario D. La rilevazione sulla struttura commerciale della Lombardia al 30 giugno indica in gli esercizi commerciali attivi, autorizzati per vendita al dettaglio in posto fisso: di questi il 15,6% sono esercizi alimentari, il 75,2% sono non alimentari e il 9,1% misti. Il numero degli esercizi di medie strutture di vendita nel circondario A sono 122 (il 26% del totale complessivo pari a 469). Il numero delle Grandi strutture Organizzate (GSV e Centri commerciali) nel circondario A sono 5 (il 20% del totale complessivo pari a 20) e riportano i seguenti dati: 18

19 SUPERFICIE DI VENDITA RAPPORTO DI CRITICITA DENSITA' COMMERCIALE OGNI 1000 ABITANTI food (mq. no food (mq.) popolazion e food/ab. no food/ sup.tot./ab. food (mq. no food (mq.) sup.tot. (mq.) PROVINCIA ,101 0,283 0, ,67 283, CIRCONDARIO A* ,131 0,242 0, ,65 242, CIRCONDARIO B ,032 0,043 0,075 31,62 43,06 75 CIRCONDARIO C ,067 0,166 0,234 67,28 166, CIRCONDARIO D ,123 0,463 0, ,16 462, LEGENDA Legenda: no criticità criticità media provinciale Fonti Dati popolazione :Osservatorio demografico Provincia di Mantova anno

20 Dati grande distribuzione: Osservatorio Provinciale del Commercio: Circondario D Medio mantovano composto da 16 comuni Bagnolo San Vito, Bigarello, Borgoforte, Castelbelforte, Castel d Ario, Castellucchio, Curtatone, Mantova, Marmirolo, Porto Mantovano, Rodigo, Roncoferraro, Roverbella, San Giorgio di Mantova, Villimpenta, Virgilio. Il Comune di San Benedetto Po fa parte del Circondario C, Oltrepòmantovano, ma è coerente geograficamente e economicamente con il presente distretto commerciale. Nel circondario D la criticità è evidente: si evince che la superficie dei negozi food e no/foodè superiore rispetto alla media provinciale, ciò evidenza la tendenza dei negozi alimentari ad allargarsi di dimensioni, senza rispettare il rapporto tra superficie medie del territorio e abitanti. Ciò vale infatti anche per la densità commerciale in Mq ogni 1000 abitanti. Tale dato riferito ai negozi food ed anche no food è troppo sbilanciato verso l alto: ciò significa che sono troppo grandi i negozi rispetto al numero degli abitanti. In sintesi, nel circondario D (all interno del quale tentiamo di inserire anche il comune di San Benedetto Po), i negozi food e non food sono più grandi ed evidenziano una maggiore densità commerciale delle attività rispetto alla media provinciale. La distribuzione al dettaglio in provincia di Mantova 2 per tipologia di attività Analisi di livello provinciale Secondo i dati rilevati dall Osservatorio del Commercio della Provincia di Mantova, al sul territorio provinciale sono presenti esercizi commerciali di cui in sede fissa e esercizi di commercio ambulante. Rispetto alla rilevazione effettuata al la distribuzione al dettaglio ha subito una perdita complessiva pari all 7,5% in termini di esercizi ma solo dell 1,8% se si considerano i metri quadri destinati alla vendita. La ragione di questa sproporzione dipende non solo dalla netta diminuzione del numero di esercizi di vicinato (-14,1%) a favore di un aumento delle medie strutture di vendita (+8,3%) che, come è noto, hanno dimensioni maggiori dei primi, ma anche dalla crescita della dimensione media dei piccoli esercizi (+7,7%). Gli esercizi di vicinato coprono comunque l 88% della rete distributiva mantovana in sede fissa anche se, in termini di percentuale di superficie, sono le medie strutture a predominare con il 49,3%. Il 76,8% delle strutture di vendita trattano beni non alimentari, il 16,5% beni alimentari e il 6,5% entrambi. Gli esercizi di vicinato rispecchiano questa suddivisione mentre le medie strutture sono solo alimentari per una percentuale pari al 2,6, così come le grandi strutture che trattano in prevalenza entrambi i generi (62,5%). Esercizi di vicinato Al sono gli esercizi di vicinato presenti in provincia di Mantova per un totale di mq e una dimensione media di 60,1 mq. Le strutture di vicinato inserite all interno di un centro commerciale autorizzato sono solo 195 e sono caratterizzate da una dimensione più ampia rispetto alla media e pari a circa 97 mq. Rispetto al 2005 si sono ridotti complessivamente del 14,1% mentre la loro metratura complessiva è diminuita dell 7,4%, aumenta di conseguenza la loro dimensione media del 7,7%. Il 44% degli esercizi si concentra nei 9 comuni della provincia che superano i abitanti; qui gli esercizi di vicinato possono arrivare a misurare, secondo la normativa, fino a 250 mq mentre nei comuni più piccoli la massima superficie è pari a 150 mq. A questo proposito va detto che dal 2005 al il comune di - ha passato la soglia dei abitanti anche se ciò non incide particolarmente sulla diminuzione registrata a livello provinciale. Il comparto non alimentare assorbe il 77,2% degli esercizi e l 80,8% dei mq; rispetto al 2005 ha subito una perdita del 17% degli esercizi che sono passati dai 672,4 mq ogni residenti ai 600,3. 2 Fonte: Osservatorio Provinciale Commercio - Indagine Provincia di Mantova su dati comunali 20

21 La categoria merceologica più diffusa tra i beni no food è l abbigliamento (13,3%) mentre la meno presente riguarda gli articoli per animali. Il comparto alimentare in senso stretto copre il 18,4% degli esercizi e il 13,8% dei mq ma se si considera che per comparto misto si intendono i piccoli esercizi a carattere prevalentemente alimentare, queste percentuali salgono rispettivamente a 22,8% e 19,2%. In quest ottica, rispetto al 2005, il comparto alimentare è rimasto più o meno stazionario (+1%) mentre sono diminuiti del 18% gli esercizi che trattano merci miste con prevalenza alimentare. A fine gli esercizi alimentari o misti a carattere prevalentemente alimentare sono quindi complessivamente 1.135, tra questi i più diffusi sono le panetterie/pasticcerie (22,6%), seguono i minimarket (19,1%) e gli alimentari in genere (18,1%). Medie strutture di vendita A fine le medie strutture di vendita ammontano a 666 esercizi per un totale di mq e una dimensione media di 528,7 mq. Il 48,2% di queste strutture si concentra nei 9 comuni mantovani con più di abitanti e il 51,8% nei restanti 61 comuni. Rispetto al 2005 sono l unica tipologia di struttura di vendita che ha visto un incremento, crescendo del 8,3% in valore assoluto e del 4,5% in termini di metratura destinata alla vendita. Scendendo nella specificità della tipologia di merce venduta si nota che la crescita sopraccitata riguarda principalmente il comparto non alimentare in misura pari al +8%. Al , il 74,8% delle medie strutture vende esclusivamente merci non alimentari e dedica il 69,6% dello spazio di vendita. La tipologia di merce più diffusa in questi punti di vendita è l abbigliamento (18,1%) a cui seguono i mobili e l arredamento (16,1%) e le ferramenta (13,1%). Le medie strutture che trattano esclusivamente alimentare in provincia di Mantova sono solo 17 e riguardano prevalentemente le bevande (5). Va però sottolineato che in questo tipo di esercizi si collocano spesso i supermercati i quali trattano principalmente generi alimentari ma vendono anche beni non alimentari e ricadono perciò nella categoria del misto che riguarda il 21% delle medie strutture e ben il 28,8% della loro superficie complessiva e merita perciò un approfondimento. Si specifica che delle 140 medie strutture di categoria mista solo 97 possiedono la distinzione tra la superficie destinata alla vendita di generi alimentari e quella destinata ai non alimentari mentre nei casi restanti l indicazione è generica. La grande distribuzione organizzata Le grandi strutture di vendita del territorio mantovano sono complessivamente 16 (17 nel 2005) per un totale di mq e una dimensione media di 3856,4 mq. Rispetto al 2005 si passa da 201,7 a 152,9 mq ogni abitanti. Considerata l importanza di questa tipologia di struttura di vendita e il suo impatto sul territorio si è ritenuto opportuno verificare i dati al rilevando una nuova grande struttura di vendita nel comune di Castel Goffredo denominata ITALFRUTTA e inserita in un nuovo centro commerciale denominato ITALMARK inaugurato nel settembre 2008 che porta a mq la superficie complessiva delle grandi strutture di vendita del mantovano. Castiglione delle Stiviere ha una superficie di 2700 food, 1210 no food, totale Queste 16 strutture di vendita hanno sede in 12 comuni della provincia di cui 5 con meno di abitanti (Asola, Bagnolo, Gonzaga, Marmirolo e Ostiglia). Rispetto alle altre tipologie di strutture cresce significativamente lo spazio dedicato alla vendita di articoli misti che raggiunge il 69% della metratura complessiva mentre il 31% è dedicato esclusivamente al non alimentare e riguarda in particolare 6 strutture che vendono principalmente arredamento, generi non alimentari misti e ferramenta. 21

22 Nessuna struttura tratta esclusivamente generi alimentari ma lo spazio dedicato all alimentare è solitamente compreso nella categoria merceologica misto poiché riguarda essenzialmente le grandi catene distributive come Iper coop, il Gigante (a curtatone), Italmark, Cityper, Famila e l Affare è, le quali trattano anche generi no food. In queste strutture, a carattere misto, l alimentare copre in media il 51% dello spazio vendita contro il 49% del non alimentare. Nel complesso, quindi, l alimentare copre il 35% della superficie totale delle grandi strutture mentre il non alimentare il restante 65%. Accanto alle grandi strutture di vendita, completano il quadro della grande distribuzione organizzata mantovana i centri commerciali di cui fanno parte 6 delle 16 grandi strutture di vendita sopra descritte. Considerando i valori aggiornati al , le grandi strutture di vendita sono passate a 7 delle 17 totali, per una metratura complessiva pari a I centri commerciali sono infatti medie o grandi strutture che accorpano più esercizi commerciali di piccola, media o grande natura che usufruiscono di infrastrutture comuni e spazi di servizio gestiti unitariamente. A Bagnolo San Vito è presente una struttura di arredamento di 2200 Mq. A Curtatone c è una struttura di misto alimentari e non di 4700(food) e 5000 (no food) Mq inserita in un centro commerciale, per un totale di 9200 Mq. A Virgilio c è una ipercoop di misto alimentari e non di 2770 food e 2414 no food per un totale di 5200 totali. La metratura complessiva autorizzata dei 9 centri commerciali mantovani è pari a mq di cui, però, circa l 84% è realmente occupato. In particolare 4 centri commerciali vedono occupata meno del 70% della superficie a disposizione e tra questi si segnalano il Centro Commerciale di Bagnolo San Vito Fashion district, per un totale di Mq occupati, e Quattroventi di Curtatone per Mq occupati e Virgilio nell omonimo paese per Mq occupati. Si evidenzia quindi che nel territorio considerato si registrano un totale di Mq occupati da esercizi di grandi dimensioni. Nel complesso della provincia, la superficie autorizzata è occupata per il 24% da esercizi di vicinato e in ugual misura da medie e grandi strutture (38%). Analisi per circondari Al fine di fornire chiavi di lettura delle problematiche del settore commerciale in provincia di Mantova riconducibili ad un interpretazione del territorio provinciale visto sia come elemento a sé sia come parte di un sistema territoriale più ampio, i dati sono stati rielaborati tenendo come punto di riferimento la caratterizzazione dei circondari del PTCP. Prima di analizzare ogni singolo circondario si è ritenuto opportuno offrire una visione d insieme dei quattro circondari e della provincia guardando alla composizione percentuale del tipo di esercizi in sede fissa da un punto di vista esclusivamente numerico. In tutte le realtà gli esercizi di vicinato coprono più dell 80% della rete distributiva in sede fissa. Rispetto al risultato provinciale (88%), i circondari A, B, C sono di poco superiori (rispettivamente 89,1% - 89,2% - 89,7%) mentre il circondario D ha una percentuale inferiore di esercizi di vicinato (85,7%) a vantaggio di medie e grandi strutture di vendita. Dal punto di vista dei metri quadrati sono le medie strutture a predominare in ogni circondario ad eccezione del circondario C dove predominano gli esercizi di vicinato (688,6 mq ogni mille abitanti). L indice di densità, costruito per ogni circondario e per ogni tipologia di vendita, evidenzia che il circondario B predomina con 779,9 metri quadrati ogni 1000 abitanti dedicati agli esercizi di vicinato mentre il circondario D predomina sia per le medie strutture (1.082,8 mq) che per le grandi strutture (281 mq). Approfondimento - Circondario D Medio Mantovano Circondario D. La categoria merceologica prevalente nel comparto alimentare è quella delle panetterie con una percentuale del 30,7% seguita dagli alimentari in genere con il 20,1%. 22

23 Invece, la categoria merceologica non alimentare che predomina è quella dell abbigliamento con il 14,9% seguita da auto-moto e ricambi con l 11,6%. Medie strutture di vendita Le medie strutture che si trovano in questo circondario costituiscono il 43,6% di tutte le medie strutture della provincia. Le 291 strutture si distribuiscono su una superficie di mq (pari al 45,5% dei metri quadrati delle medie strutture di tutta la provincia). La dimensione media è di 563,5 mq, superiore alla dimensione media provinciale (528,7 mq) e a quella degli altri circondari. Le strutture si suddividono nell 84,3% di non alimentare, 2,1% alimentare e 13,5% misto. La categoria merceologica più diffusa nel non alimentare è l abbigliamento con il 24,5%. Commercio su aree pubbliche Il commercio su aree pubbliche è costituito da 859 posteggi per un totale di mq e una dimensione media di posteggio pari a 35,4 mq. Il settore risulta in espansione rispetto al 2005: si registra, infatti, un +7,1% nel numero di posteggi e +2% nei metri quadrati. L aumento del numero di posteggi è dovuto, in parte, alla recente istituzione del mercato nel Comune di Porto Mantovano. La graduatoria comunale dell indice di densità vede nelle prime posizioni, non a caso, i comuni caratterizzati dalla presenza da centri commerciali molto grandi come Bagnolo San Vito (primo con 4395,7 mq) e Curtatone (3013,3 mq). Da segnalare l ultima posizione del Comune di San Giorgio (516,6 mq ogni mille abitanti). Focus comunali: La prima classifica si basa sull indice di densità che, come già chiarito in altra sede, si genera dal rapporto tra i metri quadrati di vendita, in questo caso dei metri quadrati di tutti gli esercizi in sede fissa e la popolazione dei comuni. Alcuni dei risultati sono già stati sottolineati nell analisi dei circondari come, ad esempio, la prima posizione (questa volta assoluta) del Comune di Bagnolo San Vito che, probabilmente anche a causa della presenza del Fashion District caratterizzato da un'ampia metratura, conta mq ogni abitanti. Curtatone al quarto posto con 2.876, virgilio al settimo posto con 2586, L alimentare, tradizionalmente presente anche nei comuni molto piccoli, giustifica la presenza al primo posto di un piccolo comune come Mariana Mantovana. Il primo posto della classifica del non alimentare è occupata da Bagnolo San Vito, probabilmente dovuta alla forte espansione di esercizi non alimentari verificatasi in seguito all apertura del Fashion District. Indice di densità alimentare segnala che Bagnolo San vito è all ottavo posto con 198,7, mentre nel settore non alimentare è al primo posto con 3850,8 e Virgilio all ottavo posto con Gli indici di densità per gli esercizi di vicinato presenta ancora Bagnolo San Vito al primo posto con 2242 mentre per le medie strutture è al terzo posto con 1540 e Curtatone con 1500 al quarto posto, mentre virgilio è all ottavo posto con Tutta l analisi delle rete distributiva si è basata sulla rilevazione della presenza o meno di 31 categorie merceologiche di cui 9 del comparto alimentare e 21 del non alimentare. E apparso da subito interessante poter analizzare quali sono i comuni che presentano il maggior numero di categorie merceologiche tra i loro esercizi commerciali potendo quindi permettere alla propria popolazione la soddisfazione di un ampio spettro di servizi e bisogni. La graduatoria seguente è stata costruita calcolando il numero di categorie merceologiche (su un totale di 31 categorie) presenti in ogni paese laddove esiste almeno un esercizio per ogni categoria. 23

24 San Bendetto Po e Curtatone 29 categorie Virgilio e Bagnolo San vito 28. I comuni i individuati hanno un ampia categoria merceologica e ampie superfici di vendita, che impongono un diretto ed evidente ripensamento sulla distribuzione merceologica dei prodotti, che sarà oggetto diretto del presente progetto. 24

25 Elementi di innovazione contenuti nel piano del commercio provinciale integrazione con il presente progetto. Al fine di realizzare un progetto distrettuale coerente con il piano strategico provinciale recentemente definito, si elencano gli elementi di strategia progettuale: - innovazione del commercio tradizionale e articolazione tipologica del servizio locale e zonale mirata a soddisfare i bisogni di categorie di utenti sempre più fra loro diversificate in relazione alla composizione socio-demografica e alle esigenze/abitudini dei vecchi e nuovi residenti; - valorizzazione degli insediamenti commerciali che possono essere configurati come centri commerciali naturali ed in particolare dei centri storici, anche attraverso un inserimento di medie strutture con ruolo integrativo della capacità di attrazione e di servizio del commercio esistente; - attenzione alle località minori (anche attraverso la sperimentazione di esercizi polifunzionali e attività multifunzionali) e necessità di monitorare il rischio, a fronte della presenza massiccia di grandi insediamenti commerciali attrattivi, di lasciare sguarniti di adeguati servizi distributivi gli ambiti meno popolosi presenti in vaste aree del territorio provinciale. 25

26 Capitolo III Individuazione dell area oggetto di intervento sulla quale si concentrano le attività e gli interventi previsti dal programma evidenziandone anche le motivazioni alla base della scelta 26

27 3.1 I COMUNI DEL DISTRETTO: BREVE PRESENTAZIONE Comune di Bagnolo San Vito I dati Abitanti: Superficie: kmq. 49 Altitudine: 19 m s.l.m. Densità ab. 114 ab./km² Frazioni: Campione, Correggio Micheli, San Biagio, San Giacomo Po, San Nicolò Po Distanze: da Mantova: km. 35; da Brescia km. ; Comuni Contigui: Borgoforte, Mantova, Roncoferraro, San Benedetto Po, Sustinente, Virgilio 27

28 CENNI STORICI Il nome di Bagnolo deriva dal latino "Balneum" (acquitrino) data l'origine paludosa dei terreni di sua pertinenza. Le origini del paese sono molto antiche e risalgono all'occupazione da parte di popolazioni di stirpe etrusca verso il 500 a.c. e dei Galli Cenomani attorno al 153 a.c. Testimonianze importanti dell'insediamento etrusco sono i ritrovamenti archeologici in località Forcello di San Biagio, attualmente conservati presso l'antiquarium comunale, esclusivamente per lo studio e la catalogazione da parte degli studiosi. Per il periodo medioevale il documento storico più significativo ancora visibile è conservato presso l'archivio storico diocesano di Mantova. Anticamente l'abitato era localizzato su un dosso a circa 18 m. sul livello del mare circondato in gran parte dall'acqua del Mincio. la popolazione in quel periodo si dedicava prevalentemente all'agricoltura, all'artigianato, alla caccia, alla pesca e all'allevamento di ovini e suini. Nell' XI secolo il territorio fu conquistato dal casato dei Canossa, e in quel periodo i monaci benedettini iniziarono la bonifica delle paludi. Nel secolo successivo la zona passò alla Curia vescovile ed in seguito ai Bonacolsi e ai Gonzaga seguendo così le vicende della corte di Mantova. Dal XVIII secolo il dominio austriaco si alternò per ben tre volte a quello napoleonico. Finalmente nel 1866 il comune rientrò nei territori sottoposti al processo di unificazione d'italia. Data da ricordare resta il 10 ottobre 1868 per la spaventosa inondazione del Po e dei suoi affluenti, che costrinse molti bagnolesi a trasferirsi nel vicino comune di Roncoferraro. Il 23 aprile 1945 la 10 divisione da montagna americana effettuò il 1 attraversamento del Po a Correggio Micheli in territorio bagnolese. Al 1946 risale il 1 consiglio comunale dell'italia repubblicana. 28

29 ECOMOMIA E SVILUPPO L'economia del territorio del comune di Bagnolo San Vito, si svolge in un contesto prevalentemente agricolo, ma si diversifica anche in altri settori grazie al lavoro di piccole e medie imprese artigianali e commerciali e alla presenza di alcuni impianti industriali. I tre caseifici cooperativi trasformano oltre quintali di latte in una produzione di quasi forme di formaggio Grana Padano; vengono allevati quasi suini ed in due impianti ne vengono macellati circa all'anno. L'artigianato locale si caratterizza per la produzione di ceramica, ferro battuto, ricamo, restauro mobili, produzioni dolciarie ed abbigliamento. le industrie presenti producono presse oleodinamiche, tubi per l'irrigazione, mobili per l'arredamento. 29

30 GASTRONOMIA Il patrimonio zootecnico è costituito da circa bovini, di cui vacche e capi giovani da ristallo. Il latte prodotto, circa tonnellate, viene trasformato da tre caseifici cooperativi in circa t. di formaggio "Grana padano" ( forme) ed in t. di crema destinata alla produzione di burro. Il siero, sottoprodotto della lavorazione del formaggio, viene utilizzato, con opportune integrazioni, per l'alimentazione di suini destinati all'ingrasso. Ogni anno vengono macellati circa suini. Nel comune operano infatti due macelli per l'abbattimento di bovini e suini, le cui carni vengono in parte lavorate per la produzione di carni D.O.C. I prodotti tipici che si possono acquistare nei negozi e negli spacci delle aziende produttrici sono: grana padano, salame mantovano, salame con la lingua, salamelle, vino lambrusco, torta sbrisolona, schiacciate, carne suina e bovina, miele, pasta fresca (agnoli, tortelli, tagliatelle) I piatti tipici della zona sono i famosi tortelli di zucca e gli agnoli in brodo che si possono gustare in tutti i ristoranti e le trattorie del comune. PRODOTTI TIPICI DELLA NOSTRA ZONA: GRANA PADANO DOP (di origine protetta): Ricca di acque e quindi di foraggi che alimentano una fiorente zootecnia, la Valle del Mincio dà un contributo rilevante alla produzione di questo notissimo formaggio vaccino, la cui denominazione d origine copre tutto il bacino padano, dalle sorgenti al delta del Po. La tecnica di produzione è codificata nel disciplinare, approvato dall Unione Europea nel Il Grana Padano può essere consumato nei modi più svariati, grattugiato, a scaglie o a lamelle. In ogni versione aggiunge un delicato sapore ai cibi che accompagna, senza sovrastarne il gusto, ma completandolo e valorizzandolo. Nella versione più giovane, con circa un anno di stagionatura, è un ottimo formaggio da tavola, mentre quando supera l anno e mezzo di invecchiamento è più compatto e più adatto alla grattugia. È ottimo come aperitivo abbinato a vini bianchi, fermi, frizzanti o spumanti, mentre, a fine pasto, si può abbinare a vini rossi, meglio se invecchiati. SALAMELLE MANTOVANE: Piccoli insaccati freschi che si ottengono con tagli del suino come magro di spalla e grasso morbido di rifilatura di pancetta e di prosciutto;la carne è molto più magra di quella normalmente utilizzata per la preparazione dei cotechini e dei salami da cuocere. Hanno forma cilindrica un poco ricurva, lunghezza da 15 a 20 cm, peso sui 200 gr. Di consistenza morbida, hanno sapore dolce e delicato. Si consumano cotte e sono uno degli ingredienti base per il condimento del "risotto alla pilota". LAMBRUSCO MANTOVANO DOC (di origine controllata): Il Lambrusco Mantovano Doc è considerato la bandiera enologica della terra dei Gonzaga. Eletto a vino della tradizione dagli emigranti che lo hanno esportato fin oltre oceano, il Lambrusco Mantovano trae origine dai vitigni coltivati fra il fiume Oglio e il fiume Po e nell Oltrepò mantovano. In queste terre la tradizione vinicola risale al tempo dei benedettini, come dimostrano le testimonianze sull imposta vinicola che i monaci di Polirone imponevano agli affittuari a cui affidavano le proprie terre. Per coglierne appieno il gusto, è consigliabile abbinare il Lambrusco Mantovano Doc con preparazioni poco o abbastanza strutturate, come brodini di carne, bolliti misti e cotechini in umido. Se ne consiglia la degustazione in calici per vini rosati freschi, a una temperatura compresa fra i 14 e i 16 C. Il periodo ottimale di consumo è entro uno o due anni dalla vendemmia. E' un vino frizzante da pasto, a gradazione alcolica di 10.5,di colore rosso rubino, con un profumo fragrante, caratteristico,aromatico. Il sapore è secco o amabile, sapido, frizzante. TORTELLI DI ZUCCA: Tipo di pasta ripiena tipica della provincia di Mantova. La pasta è ripiena di zucca, parmigiano, amaretti (variante con mostarda mantovana). I tortelli vengono conditi in modo tradizionale con pomodoro o burro, variante con ragù di salamella o pancetta. I tortelli di zucca, cibo di magro, sono il primo tradizionale della sera della vigilia di Natale ed anche uno dei simboli della cucina mantovana. TORTA DURA O SBRISOLONA: Dolce cotto al forno realizzato con un impasto di farina bianca, farina di mais, mandorle, zucchero,burro e strutto. E' il dolce più rappresentativo della terra dei Gonzaga. 30

31 ZAMPONE CON LENTICCHIE - Un pasto completo da consumare durante le giornate rigide dell'inverno e che è di buon auspicio per un buon anno nuovo visto che le lenticchie sono da considerarsi "portafortuna": 1 zampone di 1/5 Kg 350 g di lenticchie mezza cipolla mezza carota mezza costa di sedano olio sale pepe Prima di tutto le lenticchie: falle ammorbidire in acqua fredda per una notte. Con le verdure: prepara un trito e falle stufare in 1 cucchiaio e mezzo di olio. Unisci le lenticchie scolate e lascia insaporire. Copri con abbondante acqua calda e porta a bollore. Dopo di ché aggiusta di sale e pepe, abbassa la fiamma e lascia cuocere per circa un'ora e mezza. Lo zampone: pratica dei fori sullo zampone in più punti, immergilo in acqua fredda e portalo a bollore, ma non troppo forte; lascialo bollire così per due ore circa. Le lenticchie: le devi scolare dal loro brodo, metterle in un piatto da portate a condirle con un filo di olio e abbondante pepe. Trascorse le due ore dal bollore: scola lo zampone, affettalo, sistemalo accanto alle lenticchie e porta in tavola. un Barbera Oltrepò Pavese della Lombardia, un vino perfetto da tutto pasto. Il Barbera è un vino dal colore rosso rubino, dal profumo ampiamente vinoso con note fruttate in giovane età; il suo sapore è secco, di buon corpo, persistente al palato, con fondo piacevolmente acidulo. E' un vino la cui bottiglia va conservata orizzontale e stappata fresca di cantina, ad una temperatura di C. TURISMO LOCALE Nel territorio comunale si trova il Museo della Civiltà Contadina con centinaia e centinaia di oggetti relativi al mondo contadino locale del secolo scorso Oltre alla storia del secolo passato, Bagnolo offre anche la storia degli antichi Etruschi grazie al sito archeologico del Forcello. Tale località, nel territorio del Comune di Bagnolo, è un'importante sito archeologico sede di una innominata città Etrusca del VI secolo a.c. Periodicamente studenti ed esperti di archeologia dell'università di Milano svolgono esercitazioni e visite. In centro a Bagnolo, vicino alla sede Municipale, parte una nuova pista ciclopedonale che raggiunge l'abitato di S.Biagio dopo alcuni Km tra il verde dei campi e il canale "Gherardo", fino al "Forcello". Il comune di Bagnolo offre vari percorsi storici e naturalistici avendo sul suo territorio ville antiche e molte zone verdi Comune di San Benedetto Po I dati Popolazione: abitanti Superficie: Kmq. 49 Altitudine: mt. 19 slm Densità per kmq 111 ab./km² Frazioni: Bardelle Camatta, Brede, Gorgo, Mirasole, Portiolo, San Siro, Villa Garibaldi, Zovo 31

32 Comuni Contigui: Bagnolo San Vito, Borgoforte, Moglia, Motteggiana, Pegognaga, Quistello, Sustinente Distanza da Mantova: Km STORIA Le origini di San Benedetto Po risalgono ad un passato molto lontano. Probabilmente esisteva, già in epoca romana, un insediamento sull'isola di Polirone, situata tra il fiume Po e il Lirone (così come in altre zone delle sponde del Po). Quando nel 1007 Tedaldo di Canossa, nonno della contessa Matilde, fondò il Monastero di Polirone, in queste terre non rimanevano che pochissimi abitanti, riuniti attorno ad una piccola chiesa dedicata a Santa Maria, San Benedetto, San Michele arcangelo e San Pietro. Con la fondazione del monastero, Tedaldo puntava a controllare (non solo spiritualmente) l intero territorio e a garantire la navigazione sul fiume. I monaci che si stabilirono in quest'isola, infatti, furono impiegati per secoli nel consolidamento del tratto mantovano del corso del Po al fine di arginare i danni delle allora frequenti esondazioni. In quel periodo il fiume non era regolato dagli argini ma scorreva abbastanza liberamente per tutta la pianura, distruggendo con i suoi straripamenti il lavoro nei campi. Determinante fu il contributo di Matilde di Canossa che nel 1077 donò l abbazia a Gregorio VII, il quale unì il complesso al monastero di Cluny in Borgogna (facendo sì che fosse l abate del cenobio francese a nominare quello di Polirone) aumentandone l attività di miniatura, edificando chiese e chiostri e ospitando personaggi illustri come Sant Anselmo da Baggio e Bonizone di Sutri. In questo periodo il monastero si arricchì inoltre di terre, di una rete di priorati dipendenti e di monasteri aggregati, una sorta di Cluny dell Italia Settentrionale e quindi un centro fondamentale della Riforma della Chiesa. Grazie a Guido Gonzaga (abate commendatario del monastero, poi titolare della prepositura) il Monastero entra nel 1420 nell'appena costituita Congregazione di Santa Giustina di Padova. Non si tratta solo di un cambiamento religioso, ma di una vera e propria "renovatio" nell edilizia, nell economia, nella cultura. Il monastero assume la forma e la struttura che conserva ancora oggi. Nello stesso periodo i monaci ricoprono un ruolo attivo nelle riforme agrarie dell epoca, attuando opere di bonifica e mutando i contratti con i coloni, obbligandoli a consegnare loro un terzo del raccolto. Queste causarono forti contrasti che caratterizzarono i rapporti tra i contadini e il monastero nel secolo successivo. All'inizio del XVI sec. Polirone diventa quindi un centro intellettuale attivo, ospitando importanti studi teologici e filosofici. Sempre in quegli anni, Gregorio Cortese commissiona ad Antonio Allegri, detto il Correggio, un'opera per il refettorio monastico e a Giulio Romano il restauro e l'ampliamento della chiesa della basilica abbaziale, che si impreziosisce di 32

33 decorazioni classicheggianti e a grottesche. Nel Cinquecento l'abbazia raggiunge quindi un eccezionale splendore, tanto che tra i numerosi ospiti si contano personalità illustri quali Martin Lutero, Paolo III, Giorgio Vasari, Palladio e Torquato Tasso. È il 1609 quando una rovinosa inondazione del Po provoca danni incalcolabili, seguiti, vent'anni dopo, dai danni perpetuati dagli eserciti stranieri. Nel corso della conquista del ducato di Mantova, infatti, le truppe imperiali rimasero nell abbazia per circa due anni, per poi lasciare il posto ai francesi che ne proseguirono l impoverimento. Nel corso della peste del 1630, inoltre, si fu addirittura costretti, nell'esiguo tentativo di arginare la crisi, a vendere il corpo di Matilde di Canossa e di una parte della prestigiosa biblioteca. Una seppur modesta ripresa economica cominciò a intravedersi nel XVIII secolo (quando il complesso era sotto il controllo di austriaci e francesi), grazie all'opera di due importanti personaggi: da una parte, Maria Teresa cercò di accontentare le esigenze dei coloni, ponendo così fine ad una secolare lotta fra i monaci e i contadini, che nel 1519 aveva provocato addirittura l'uccisione di Frà Bonaventura; dall'altra, l'ultimo abate Mauro Mauri, cercò di far fronte al rischio della soppressione promuovendo tra il 1790 e il 1797 alcuni importanti interventi. Vennero allora restaurati vari ambienti, sistemati la biblioteca e l'archivio, arricchita la pinacoteca con antiquaria e stampe e creata un'accademia letteraria al fine di evitare la chiusura, prevista per quegli enti ecclesiastici che non risultassero di pubblica utilità. Nonostante l'impegno profuso, nel marzo del 1797, con l'arrivo delle truppe napoleoniche, giunse la tanto temuta soppressione e la vendita del patrimonio artistico del complesso, che finì dunque per disperdersi, ad eccezione di quello contenuto nella chiesa abbaziale, che diventa di proprietà parrocchiale, e dei preziosi manoscritti confluiti nella biblioteca di Mantova. 33

34 TURISMO E CULTURA LA BASILICA ABBAZIALE La struttura della basilica, che possiamo ammirare oggi, rispecchia l architettura fondamentale che disegnò il genio di Giulio Romano e che rappresenta il compendio dei momenti salienti della storia e delle civiltà polironiane. Tra il 1540 e il 1545 egli riedificò senza demolire le vecchie strutture romaniche e gotiche adottando soluzioni originali per far convivere diversi stili architettonici creando un interno raffinato ed omogeneo. Romanici sono infatti il deambulatorio e le colonne murate, ma ancora visibili, nel presbiterio, mentre gotici sono il tiburio e le volte. Antonio Begarelli, artista modenese che il Vasari definisce il Michelangelo della terracotta, realizza nel 1542 e nel 1559, 32 statue di santi che arredano le navate e ornano gli ingressi delle cappelle laterali. La meravigliosa sacrestia è arredata dagli armadi intagliati, eseguiti tra il 1561 e il 1563, da Giovanni Maria Piantavigna. Nell'ambiente posto tra il transetto e la sagrestia si trova la tomba di Matilde di Canossa, un sarcofago in alabastro sorretto da quattro leoncini di marmo rosso. Il corpo di Matilde non si trova più nel suo sepolcro dal 1633, quando fu trasferito nella Basilica di San Pietro a Roma. All'interno della Basilica si trova anche l'oratorio di Santa Maria databile tra la fine del XI secolo e la metà del XII secolo, risalente quindi ad un periodo antecedente alla morte della contessa Matilde, per poi essere adattato alla chiesa maggiore nel momento della sua riedificazione (1130), secondo lo schema dell oratorio di Santa Maria di Cluny. Si pensa che qui sia stata originariamente sepolta la contessa Matilde, in un'urna interrata di fronte all'altare, in corrispondenza del grande mosaico con le quattro Virtù Cardinali. IL CHIOSTRO DEGLI ABATI O DEI SECOLARI Almeno tre fasi costitutive si individuano nel chiostro: una fase anteriore al XV secolo, una databile al 1475 e una del 1674, epoca di costruzione della scalone seicentesco. Il piano terra dei lati est e sud era destinato a foresteria di poveri e pellegrini, il piano superiore agli ospito di riguardo. Dal chiostro degli Abati o dei Secolari, attraversando lo scenografico scalone Barberiniano, si accede alle collezioni etnografiche ed artistiche del Museo Civico Polironiano. IL CHIOSTRO DI SAN SIMEONE Il piano superiore del chiostro era occupato dall'infermeria vecchia a est, dalla biblioteca e dalla dimora dell'abate a sud, dalle celle-dormitorio dei monaci a ovest e a nord. Al pianterreno si trovavano le celle per i monaci di passaggio, la cantina, la sartoria e la calzoleria. Il chiostro, in stile tardogotico, assunse l'aspetto attuale fra il 1458 e il Della stessa epoca sono anche gli affreschi con le Storie di San Simeone, che si ammirano nelle lunette del chiostro, attribuibili a pittori forse di scuola fiamminga. IL CHIOSTRO DI SAN BENEDETTO l chiostro di San Benedetto, adiacente ad un fianco della basilica, fu ricostruito intorno al 1450 nell'ambito del rinnovamento architettonico di Polirone sostenuto dal commendatario Guido Gonzaga. Il lato meridionale venne assorbito nella basilica da Giulio Romano per edificare le cappelle di sinistra. 34

35 Il lato est comprendeva una parte del dormitorio e la sala del Capitolo, vero e proprio centro direttivo del cenobio, dove spesso si tenevano i capitoli generali della congregazione cassinese. I lavori di restauro, oltre a riportare alla luce otto sepolcri cinquecenteschi di abati, hanno rinvenuto tracce della sala romanica che costituiva probabilmente il nucleo più antico del monastero, costruito assieme alla prima chiesa. Scavi più recenti hanno messo in luce tracce di fondazioni di età romana e una serie di resti di muri attribuibili ad una costruzione di età tardo-antica: questo induce ad ipotizzare l esistenza di un nucleo abitato, e una prima presenza benedettina in età tardo-antica. IL REFETTORIO Il refettorio era la sala in cui i monaci consumavano i pasti; a Polirone, nel 1478 circa fu edificato un edificio autonomo: un salone diviso in quattro campate, che furono coperte da volte a crociera in epoca forse di poco successiva. Nel 1510 Gregorio Cortese (umanista e giurista di Modena, che aveva professato a Polirone nel 1508) decise di decorare tutta la parete ovest, e chiamò per questo due artisti: il veronese Girolamo Bonsignori che dipinse l'ultima Cena su una tela incastrata sul muro (oggi conservata nel Museo Civico di Badia Polesine - Rovigo) e il giovane Antonio Allegri, detto il Correggio, che tra il 1513 e il 1514, affrescò l'architettura dipinta in cui il Cenacolo si immaginava inserito. L'INFERMERIA NUOVA L'edificio dell'infermeria nuova, posta in posizione perpendicolare rispetto al Refettorio, risale ai primi del Cinquecento col piano inferiore, ma fu terminata solo nel Settecento al piano superiore, col grande corridoio rococò e gli appartamenti laterali. Doveva costituire il lato ovest del quarto chiostro ( di cui oggi mancano due lati). Nell'edificio a tre navate nel 1584 venne sistemata l'infermeria che fino a quel momento occupava il lato est del Chiostro di San Simeone. Nella penultima stanza sul lato est si possono ammirare frammenti di affreschi di epoca diversa, perché evidentemente uno strato settecentesco si è sovrapposto ad un precedente strato cinquecentesco. Alcuni particolari di questa stanza fanno supporre trattarsi di un ambiente particolare, forse della cappella per i monaci ammalati, eretta perché essi potessero seguire le funzioni liturgiche senza doversi recare nella chiesa abbaziale. 35

36 ITINERARI NATURALISTICI OSSERVATOTIO ASTRONOMICO L'osservatorio astronomico è stato aperto nel 1997; è di proprietà del Comune ed è gestito dall'associazione Astrofili Mantovani. Si trova nella frazione di Gorgo in via Stradello Gorgo 36. L'edificio comprende: sala lezioni, sala computer e biblioteca, terrazza, cupola, servizi vari. Sala lezioni: ha 50 posti e contiene alcuni modelli usati nelle lezioni; alle pareti è esposta una mostra permanente con foto di oggetti celesti. Sala computer e biblioteca: è fornita di alcuni personal computer; la biblioteca raccoglie alcune centinaia di volumi, molti dei quali vengono prestati gratuitamente ai soci. Terrazza: serve per l'osservazione ad occhio nudo della volta celeste e per il riconoscimento delle stelle e delle costellazioni. Cupola: contiene i telescopi in dotazione: riflettore Cassegrain f/10, f/5 da 40 cm e rifrattore in parallelo da 18 cm apocromatico f/9. Il telescopio è controllato da un computer per consentire il puntamento automa-tico degli oggetti celesti. La cupola ha un diametro di 5 metri e permette la visione alternata ad un discreto gruppo di osservatori. 36

37 PARCO DELLA GOLENA FOCE SECCHIA Il Parco della Golena Foce Secchia rappresenta un percorso turistico per chi vuole intraprendere un itinerario alla scoperta di ambienti tipici della pianura alluvionale del Po (boschi planiziali, habitat fluviali, paludi, ex cave rinaturalizzate ed agroecosistemi) e per il turista interessato all'ingegneria fluviale che qui si mostra in uno dei più grandi sistemi di bonifica padani (la tomba - sifone del Consorzio dell Agro Mantovano - Reggiano, due controchiaviche, un canale emissario e molti canali secondari). L'area del Parco, che si estende su una superficie di 11,43 km 2, è visitabile anche in bicicletta dato che i percorsi costituiti dagli argini che affiancano quasi tutto il perimetro del fiume (oltre 35 chilometri), sono compresi nella rete ciclabile transeuropea denominate "EuroVelo", progetto nato fra il 1995 e il 1997 all'european Cyclists' Federation. Lo scopo di EuroVelo è duplice: favorire il transito di turisti in tutta Europa e di valorizzare localmente la via ciclabile come soluzione contro il traffico motorizzato. La Commissione Europea per i Trasporti ha definito EuroVelo "la risorsa turistica emergente più importante in Europa per decenni in grado di aprire un settore di mercato completamente nuovo e di portare posti di lavoro nelle aree rurali in cui sono gravemente mancanti". San Benedetto Po ospita in particolare l'itinerario Eurovelo EV7 "Middle Europe Route" Capo Nord Malta e l'itinerario Eurovelo EV8 "Mediterranean Route" Tarifa Atene. 37

38 CICLOTURISMO Il Comune di San Benedetto Po ospita sulle strade degli argini del Po, all'interno del Parco Golena Foce Secchia, due itinerari EuroVelo. EuroVelo è un progetto nato nel 1997dalla European Cyclists' Federeation che collega gli itinerari ciclabili di tutta Europa. Questi itinerari sono nati dalla fusione di tratti nazionali di vie ciclabili preesistenti, opportunamente raccordati ed estesi a nazioni sprovviste di reti locali e hanno il duplice scopo di favorire il transito di turisti in tutta Europa e di valorizzare localmente la via ciclabile come soluzione contro il traffico motorizzato. GASTRONOMIA Il territorio si connota per alcune specialità gastronomiche che lo legano oltre alla cucina mantovana anche alla tradizione emiliana, infatti è zona di produzione del formaggio PARMIGIANO-REGGIANO. Vengono inoltre prodotto anche il LAMBRUSCO, che in questi luoghi da alcuni anni ha ottenuto il riconoscimento D.O.C, ed eccellenti INSACCATI. Ogni anno a San Benedetto Po si svolgono due feste popolari connesse alla gastronomia locale. La "SAGRA DELL'ASPARAGO" (secondo week-end di maggio) viene realizzata per rievocare la tradizione dei monaci del monastero Poliriniano della cultura dell'asparago per le sue proprietà benefiche. In questa giornata si può degustare il risotto agli asparagi. La "SAGRA DAL NEDAR" (prima week-end di ottobre) in cui si possono gustare i famosi maccheroni al sugo di anitra. Altri piatti, icone della gastronomia mantovana, sono i tortelli di zucca, agnoli in brodo, risotto alla Pilota, luccio in salsa, stracotto d'asino, torta Sbrisolona, Anello di Monaco, torta Tagliatellina. Piatto locale tipico di San Benedetto Po è il salame cotto sotto la cenere. Comune di Virgilio I dati Popolazione: abitanti Superficie: Kmq. 31,27 Densità per kmq 356 ab./km² Frazioni: Andes, Cappelletta, Cerese, Pietole Distanza da Mantova: Km Comuni Contigui: Bagnolo San Vito, Borgoforte, Curtatone, Mantova 38

39 Storia Il comune di Virgilio fu istituito nel 1805, con il nome di Quattroville, quale ente locale rappresentativo delle comunità di Bellaguardia, Cerese (attuale sede municipale), Parenza e Pietole, dette appunto ville. Nel 1883 assunse l'attuale denominazione in onore del grande poeta latino nato ad Andes, che secondo la tradizione corrisponde all'odierna Pietole vecchia, a poca distanza dall'attuale Pietole. Il comune, gemellato con Orta di Atella e Frattaminore poiché Virgilio compose alcune bucoliche nell'agro atellano, ha circa 12mila abitanti ed è situato a circa 4 km a sud del capoluogo della provincia. La sua economia è basata sulle industrie alimentari, meccaniche e della gomma. La leggenda virgiliana Come stretto amico di personaggi di potere e di grandissima influenza come l'imperatore Augusto, del governatore provinciale dell'egitto Gaio Asinio Pollione e del ricco Gaio Cilnio Mecenate, il grande poeta poté beneficare in molti modi la città di Napoli in cui tanto amava risiedere. I suoi biografi medioevali infatti ci narrano che fu Virgilio a consigliare all'imperatore di costruire un acquedotto (proveniente dalle sorgenti nei pressi di Serino nell'avellinese) che servisse questa ed anche altre città, come Nola, Avella, Pozzuoli e Baia. Inoltre esortò Augusto a creare per Napoli una rete di pozzi e fontane per l'approvvigionamento idrico, un sistema fognario di cloache e complessi termali terapeutici a Baia e Pozzuoli, per cui fu anche necessario scavare un grandioso traforo nella collina di Posillipo, l'odierna "Grotta di Posillipo", nota per tale motivo fino al XIV sec. come "Grotta di Virgilio". Un altro provvedimento che il vate fece adottare all'imperatore fu l'istituzione di un particolare gioco di lotta tra gladiatori, allora noto come "gioco della Carbonara", da cui probabilmente deriva l'odierno toponimo della via della Carbonara (sita nel quartiere di S. Lorenzo). Infine, Virgilio, essendo grandemente appassionato di divinazione e del mondo della religione in generale (come traspare anche dalle sue opere letterarie), fece installare due sculture di teste umane in marmo, una maschile e allegra, l'altra femminile e triste, sulle mura della città e precisamente ai lati della porta di Forcella al fine di fornire un presagio casuale fausto o infausto (una sorta di innocua cefalomanzia minerale) per i cittadini di passaggio. Con l'allargamento delle murazioni orientali in epoca aragonese, le teste furono trasferite nella lussuosa villa reale di Poggioreale che andarono però perdute a causa della distruzione del complesso. Come riportano i suoi più antichi biografi, Virgilio aderì al neopitagorismo, corrente filosofica e magica allora molto diffusa nella Magna Grecia, ed in particolare a Neapolis, una delle poche città del Meridione che dopo la conquista romana aveva conservato la sua vita culturale genuinamente ellenica. In quanto filosofo neopitagorico e mago gli sono attribuiti nove talismani di protezione per la città di Napoli che tanto amò, secondo i biografi medioevali e rinascimentali (tra cui spicca Paracelso). Dati su Virgilio Virgilio conta abitanti (Virgiliani) e ha una superficie di 31,3 chilometri quadrati per una densità abitativa di 320,22 abitanti per chilometro quadrato. Sorge a 22 metri sopra il livello del mare. Il municipio è sito in Piazza Moro 1, tel fax : l'indirizzo di posta elettronica è non disponibile. 39

40 Cenni anagrafici: Il comune di Virgilio ha fatto registrare nel censimento del 1991 una popolazione pari a abitanti. Nel censimento del 2001 ha fatto registrare una popolazione pari a abitanti, mostrando quindi nel decennio una variazione percentuale di abitanti pari al 7,69%. Gli abitanti sono distribuiti in nuclei familiari con una media per nucleo familiare di 2,88 componenti. Cenni geografici: Il territorio del comune risulta compreso tra i 12 e i 25 metri sul livello del mare. L'escursione altimetrica complessiva risulta essere pari a 13 metri. Cenni occupazionali: Risultano insistere sul territorio del comune 155 attività industriali con 663 addetti pari al 25,43% della forza lavoro occupata, 253 attività di servizio con addetti pari al 9,70% della forza lavoro occupata, altre 221 attività di servizio con 655 addetti pari al 39,97% della forza lavoro occupata e 26 attività amministrative con 334 addetti pari al 8,48% della forza lavoro occupata. Risultano occupati complessivamente individui, pari al 26,01% del numero complessivo di abitanti del comune. Vocazione Turistica Forti e fortezze a Pietole, Parco della Vallazza, Ciclo pedonali lungo Mincio, Museo di Virgilio 40

41 Comune di Curtatone 41

42 I dati Popolazione: abitanti Superficie: Kmq. 67 Altitudine: mt. 26 slm Densità per kmq 184 Frazioni: Buscoldo, Eremo, Grazie, Levata, Montanara, Ponteventuno, San Lorenzo, San Silvestro Distanza da Mantova: 10 Km Comuni contigui: Borgoforte, Castellucchio, Mantova, Marcaria, Porto Mantovano, Rodigo, Virgilio Il Territorio del Comune di Curtatone: II territorio comunale ha una fisionomia scarsamente omogenea: accanto agli antichi centri storici di Buscoldo e Grazie edificati su zone alte del territorio a cortina di una vecchia strada, sono andati assumendo una notevole consistenza residenziale le frazioni di Levata, San Silvestro e di Montanara che originariamente erano costituite da alcune case sorte agli incroci delle principali vie di comunicazione dove erano state edificate anche le chiese. Mentre Eremo è un centro completamente nuovo sorto negli ultimi quarant'anni. Un discorso tutto particolare va fatto per la frazione di Grazie che si identifica col celebre ed antico Santuario della Beata Vergine Maria (1399) e la sua plurisecolare Fiera (15 agosto), ove gli echi degli splendori dei Gonzaga e della loro corte si fondono con il mondo della religiosità popolare. Il Comune si presenta notevolmente variegato anche sotto l'aspetto paesaggistico. Esteso alla periferia sud di Mantova, è lambito a nord dal Mincio e dal lago Superiore nella zona del Santuario delle Grazie, mentre a sud arriva fin quasi al Po. Si tratta di un terreno alluvionale attraversato longitudinalmente dall'avvallamento lasciato dall'antico corso dell'osone deviato dal suo letto da opere di bonifica. La nascita dei centri urbani è dovuta al sorgere, attorno ai nuclei sopraccitati, con esclusione di San Lorenzo, di nuovi quartieri residenziali. Unica eccezione è rappresentata da Eremo sorto in una zona prettamente agricola, in fregio alla strada statale Sabbionetana che ha preso il nome da un'antica villa presente nelle immediate vicinanze. Originariamente il Comune di Curtatone era molto più vasto. Infatti con il suo territorio arrivava fino alle mura e ai fortilizi di Mantova cosicché i cittadini mantovani erano, come dice Sordello nel Canto del Purgatorio "Di quei che un muro e una fossa serra". L'aggregazione di parte del nostro territorio comunale alla città di Mantova è avvenuta in 4 tempi: la prima nel 1906 si è limitata alla zona di Borgo Pompilio ed adiacenze e toglieva inoltre la storica località di Belfiore che aveva visto l'olocausto dei suoi gloriosi martiri; la seconda nel 1925 cedeva ancora a Mantova altri 180 ettari del proprio suolo. la terza veniva conclusa nel 1933 e giungeva fino a Dosso del Corso seguendo la strada di Circonvallazione Sud con il ridente Borgo Angeli, caratterizzato dalla bella chiesa gotica eretta da Gianfrancesco Gonzaga nel Cerese e San Silvestro - Levata. La quarta ed ultima ebbe effetto nel 1943 e si estendeva oltre Castelnuovo degli Angeli seguendo la strada Eremo e per lo stradello Mezzalana fino alla strada di Levata. Località di terra e d'acqua estesa nella pianura a destra del fiume Mincio; terra ricca di tradizioni, di storia, di segni, di devozione popolare, di vicende umane, che ricerca l'immagine e il significato della città nell'esperienza concreta delle testimonianze visive della storia. Parte del territorio del Comune di Curtatone rientra del contesto floro-faunistico del Parco del Mincio laddove il fiume si espande per formare i laghi che circondano la città di Mantova. La storia ha voluto che a Curtatone e Montanara fosse scritta una delle pagine più fulgide del Risorgimento: la battaglia combattuta il 29 maggio 1848 tra i Tosco-Napoletani e l'esercito Austro-Ungarico. Dal 1406, anno della sua consacrazione, il Santuario delle Grazie, che emerge con la sua architettonica bellezza dalla valle del Mincio, è meta di pellegrini e fedeli devoti alla Beata Vergine Maria. Il sentimento popolare trionfa nella celebre e storica festa dell'assunta che ogni anno, a Ferragosto, raccoglie centinaia di migliaia di visitatori e nel cui contesto si svolge il concorso nazionale dei "Madonnari" che, con gessetti colorati, lasciano sull'asfalto del piazzale antistante il Santuario, le espressioni pittoriche e figurative della loro arte antica ed effimera. 42

43 LA GASTRONOMIA DALLA CORTE DEI GONZAGA ALLE NOSTRE TAVOLE: E' risaputo come la tradizione gastronomica di una località e di un determinato territorio sia intimamente legata alla propria terra e, perché no, alla propria storia. Creatività e intuito dei mantovani hanno saputo esaltare in mille modi diversi la fecondità della terra attraversata dall'intero percorso del Mincio, estendentesi dalle colline moreniche del Garda fino oltre i fiumi Po e Oglio. Un territorio per lo più pianeggiante, lambito da fiumi importanti e da una miriade di fossi, canali e corsi d'acqua, una terra comunque generosa, resa ancora più fertile dalle genti che la abitano da secoli. E' da questa dedizione alla propria terra che scaturiscono i piatti della migliore tradizione locale. Il ventaglio di offerte è ricchissimo e variegato: ogni stagione ha il suo piatto tipico, ogni località "celebra" i suoi prodotti più apprezzati, il più delle volte fregiati dal marchio Doc. Punto d'incontro di terra e acqua per eccellenza, Curtatone, come del resto la vicina Mantova, si è sempre distinta per la folta presenza di selvaggina e pesce d'acqua dolce. Una ricchezza che ritroviamo anche oggi a tavola, nella ricca varietà di piatti tipici e celebri portate, frutto di un lavoro di generazioni. Sparsi in tutti i centri abitati e le numerose località del Comune di Curtatone, troverete rinomati ristoranti e trattorie che vi sapranno proporre raffinate portate, dai fantasiosi antipasti ai primi, secondi, e ai gustosi piatti di carne, in un felice incontro di sapori e prodotti di terra e di acqua. Cucina mantovana, abbiamo detto, frutto di una secolare tradizione che risale alla Corte dei Gonzaga. Raccontano le cronache che schiere di cuochi provetti lavoravano giornate intere per preparare piatti sontuosi da servire nel corso dei banchetti voluti dai signori di Mantova. Insieme alla cucina emiliana ha influito nel mantovano anche l'assidua presenza, nei secoli scorsi, degli austriaci, dei quali sono rimasti nella tradizione gastronomica alcune ricette tipiche. Tra la ricca varietà locale non possiamo tralasciare una vera e propria istituzione della cucina mantovana: i tortelli di zucca. Sapiente incontro di due prodotti d'eccezione, il piatto vanta nobili origini e compare in una ricetta del 1584 del coppiere di Lucrezia d'este. I tortelli di zucca fanno parte della tradizione culinaria mantovana tanto che il dosaggio consente numerose sfumature di gusto e sapore. La materia prima poi non manca: Curtatone stesso rientra nel territorio votato alla coltivazione della zucca. Il piatto è una presenza irrinunciabile sulle tavole mantovane alla Vigilia di Natale. Restando tra i primi piatti, segnaliamo un'altra specialità mantovana, gli agnoli. Si tratta di ravioli con ripieno di cappone, midollo, cannella, chiodi di garofano e formaggio; vengono serviti nel brodo di cappone. Tipiche delle province di Brescia e Mantova anche le Mariconde, palline di pasta composte da nova, formaggio, burro e pane, da cuocere con il brodo. Preparato nel mantovano, come nel veronese, il risotto alla pilota, tipico della zona risicola delle due provincie. Si chiama così perché indica come veniva preparato dagli addetti alla "pilatura" del riso. Il riso viene messo a cuocere con la sola acqua che riesce ad assorbire per essere poi condito con salamella e grana. Altre varietà di risotto mantovano sono quello col puntél (braciola di maiale) e quello con i trigoli, le castagne d'acqua che crescono nei laghi di Mantova. Ricchissima la varietà dei secondi, dalle carni rosse alle carni bianche, preparate con fantasia secondo la migliore tradizione lombarda. Il tutto è accompagnato, naturalmente dai vini più noti e apprezzati, a cominciare dal Lambrusco Mantovano. La coltivazione del vitigno nei territori mantovani è documentata addirittura da Virgilio, il più grande poeta della latinità nato ad Andes (l'odierna Pietole) distante meno di dieci chilometri dal nostro Comune. Oggi il Lambrusco Mantovano, prodotto nella parte meridionale della provincia, è il vanto di queste terre e dal 1987 si fregia del prestigioso marchio Doc. La tradizione gastronomica presenta un ventaglio ricco e variegato d'offerte: ogni stagione ha il suo piatto tipico ed ognuna delle molte località del Comune celebra i suoi apprezzati prodotti il più delle volte fregiati dal marchio D.O.C 43

44 STORIA e "Leggenda" DI CURTATONE Secondo la tradizione l'origine del nome di Curtatone è attribuita alla presenza in questa località, estesa nella pianura a destra del Mincio di un accampamento installato dal Console "Curtius Odonis". Gli studi archeologici, tuttavia, hanno evidenziato la presenza di insediamenti umani già in epoca preistorica. Tracce di insediamenti palafitticoli si sono trovate a Buscoldo e a Curtatone dove nel 1867 e 1870 sono state rinvenute tazze di diorite di epoca preistorica. A queste prime popolazioni, originarie della valle del Danubio e scese attraverso il Veneto tra il X e il VII secolo a.c. si sostituirono gli Etruschi, provenienti dalla Toscana e portatori di una civiltà avanzata. Tra il V e il II secolo a.c. si succedettero invasioni di popolazioni più arretrate che annullarono progressivamente il grado di civiltà portato dagli Etruschi, fino all'inizio della dominazione romana che ha origine nella valle padana nel II secolo a.c. e si protrae fino al 476 d. c. alla caduta dell'impero romano. Nelle valli di Buscoldo furono trovati, nel 1872, un sepolcro con corredo funebre: oltre all'urna cineraria conteneva un vaso votivo, una lucerna policroma, il lacrimatoio e monete in bronzo dell'epoca di Tiberio. A Ponteventuno fu scoperta una piccola necropoli dell'età di Augusto. A Curtatone furono rinvenute strutture murarie romane e una lapide ricordante la famiglia CASSIA SALUSTIA. I segni più evidenti lasciati dalla dominazione romana sono ancora oggi ben evidenti nel territorio comunale: Sono rintracciabili elementi interessanti di centuriazione, conseguenti ad espropri di terre a danno dei coloni locali, coincidenti con quelli stessi che avevano mosso le proteste del grande poeta latino Virgilio. Le tracce rimaste delle centuriazioni sembrano la prova che farebbe risalire gli insediamenti all'epoca della distribuzione delle terre ai veterani. La cartografia evidenzia due strade parallele e dirette che potrebbero essere gli antichi decumani: sono la via che partendo da Mantova giunge a Sabbioneta attraversando le frazioni di Eremo, Montanara e San Lorenzo e la parallela che da Cerese, costeggiando Levata conduce a Ponteventuno. Tali strade sono poi parallele alla Postumia, che corre da - fino a Mosio, strada di notevole traffico e di interesse pubblico fondamentale, su cui poggiava la centuriazione dell'intera Gallia Cisalpina. Successivamente alle invasioni barbariche dei Goti, degli Eruli e degli Unni alla metà del VI secolo d.c. il territorio mantovano cadeva sotto la dominazione dei Longobardi. Con la decadenza della civiltà romana le notizie sulla storia del comune si fanno sempre più frammentarie e sporadiche. Documenti di epoca tardo medievale riferiscono di un luogo costituito da un castello detto "Curtatono" avamposto di un ingegnoso e complesso sistema di fortificazioni costituito da muraglie, alti argini, chiaviche e fossati che, attraversando tutto il territorio comunale, giungeva fino al Po. La città - fortezza di Mantova, protetta su tre lati dal fiume Mincio, completava la propria difesa sul quarto lato verso il comune di Curtatone con un ingegnoso e complesso sistema fortificato costituito da castelli e fortilizi collegati tra loro e alla città tramite vie di comunicazione molto ben evidenziate che da Curtatone portavano a Montanara, Buscoldo, Governolo e quindi al fiume Po. Una possente cortina difensiva a protezione della città di Mantova e del territorio circostante: in caso di assedio la città poteva perciò contare su una vasta fetta di campagna denominata "Serraglio" e corrispondente quindi a quel luogo fortificato a sud di Mantova compreso tra la linea del Po a meridione, la linea del Mincio a oriente, la città di Mantova a settentrione e la cosiddetta Fossa di Curtatone a occidente ricca di castelli e rocchette. 44

45 Quest'ultima era un canale artificiale scavato appositamente sul lato occidentale che derivava le sue acque dal lato superiore, presso S. Maria delle Grazie e sfociava nel Po all'altezza di Borgoforte chiudendo la strada a chiunque giungesse da occidente. Gli storici mantovani meno recenti sono concordi nell'attribuire a Sordello da - l'idea del "Serraglio". Secondo quanto afferma Federico Amadei, attento cronista settecentesco, la sua costruzione iniziata nel 1215 e terminata nel 1259, comprendeva le terre delimitate dai canali Osone (Fossaviva) e Gherardo. Esso sfruttava le depressioni dei terreni che nei momenti di pericolo venivano allagati dalle acque del Mincio e del Po fatte defluire attraverso una serie di canali e fossati, che contribuivano ad ampliare la zona lacustre intorno alla città di Mantova. Il tronco di canale posto tra Curtatone e Montanara, oggi chiamato "Osone Nuovo", si immetteva nella Fossaviva passando per le valli di Montanara e di Buscoldo e giungeva fino a Borgoforte dove, attraverso la chiavica della locale "Rocchetta", entrava nel Po. Dell'articolato sistema difensivo del Serraglio fecero parte Curtatone, con il suo castello, Montanara, con le tre "rocchette" e Buscoldo con il castello e due torri. Il sistema difensivo di Buscoldo era composto da un castello e da due torri: la prima di queste sorgeva nell'odierna località del Serraglio vicino al ponte su Fossaviva (Rocchetta dei Bussi), la seconda alla "Madonnina". Quest'ultima è probabilmente posteriore (seconda metà del XIV secolo) poiché in una lettera inviata a Ludovico I Gonzaga e datata 1379 si parla di una "turris nova" sulla strada fra il castello e la "rocheta Bussorum". Il castello di Buscoldo, di cui ci sono notizie fino al 1629, sorgeva dove attualmente vi è l'incrocio fra via Sacca, Via Marconi e la Via Marco Polo di abbastanza recente costruzione, dove ancora esiste un luogo chiamato "il Castello". Nel 1703 in una mappa stampata a Parigi apparve la dicitura "rocca distrutta di Buscoldo". Si suppone che la sua scomparsa sia avvenuta entro un arco di 74 anni, in cui il castello attraversò periodi particolarmente travagliati per il susseguirsi di numerose guerre..del castello di Curtatone non è rimasta più alcuna traccia mentre è ancora in piedi una delle tre "rocchette" di Montanara detta anche dell'osone, per il canale che la costeggia, o Casale Rocca.Ne attesta l'antichità un'incisione murale datata 1459 che ricorda Papa Pio II (Enea Silvio Piccolomini) ospite a Mantova in occasione di un Concilio e pellegrino al Santuario della B.V. delle Grazie. Il Serraglio costituì un'ottima retroguardia difensiva sin dal Medioevo e fu determinante per garantire sostentamento e protezione ai Gonzaga signori di Mantova dal XIV al XVII secolo. Dalle moltissime lettere del quattrocento che i marchesi di Mantova scrivevano ai commissari dei castelli compresi territorialmente nel Serraglio si può arguire che la fortezza era tenuta continuamente sotto controllo. Con la caduta dei Gonzaga e del loro stato, venne anche a cadere, l'importanza strategica del Serraglio. I suoi confini sono così definiti nel 1493: "dal portono della Pradella fino a la rocha de Curtatone, de la rocha fino a la Montanara, de la Montanara fino a Buscoldo, fino tanto dura la fortezza del Seralio".Il suo ricordo permane nella toponomastica: la frazione di Buscoldo conserva infatti ancora oggi una traccia dell'antico toponimo di "Serraglio" ad indicare l'appartenenza alla fascia di protezione. Una raffigurazione sia pur parziale ci è offerta dai suggestivi affreschi quattrocenteschi della sala "della città e dei castelli" nello stabile di piazza Broletto a Mantova, antica sede del palazzo della Masseria. La rinascita dell'anno Mille, caratterizzata da importanti bonifiche, ebbe notevoli effetti anche su Curtatone: il territorio acquistò la sua attuale fisionomia nel XII secolo quando i laghi di Mantova vennero definitivamente sistemati da Alberto Pitentino. L'odierno territorio di Curtatone è sempre stato di proprietà ed uso dei Signori di Mantova, tanto più che la nobiltà urbana ha sempre avuto le radici del suo potere e non solo quello economico, nelle campagne che circondavano le mura cittadine, come testimoniato dalle rocchette ancora esistenti. L'ascesa dei Bonacolsi trovò, per esempio, un valido appoggio 45

46 nei signori feudali di Montanara e gli stessi Gonzaga nacquero come aristocrazia fondiaria. Conseguentemente si hanno notizie frammentarie provenienti da rogiti o legate ai nomi delle singole località. I primi documenti relativi a Curtatone risalgono al 1000 e al 1300 nei quali già i luoghi sono indicati con i nomi attuali. Il nome di Montanara deriverebbe dal latino medievale "Montanarius" e poi "Montanaria" con riferimento all'altitudine superiore rispetto ai luoghi vicini. Di Buscoldo si parla per la prima volta in documenti del 1165 : si tratterebbe di una denominazione che tiene conto delle caratteristiche morfologiche del terreno un tempo leggermente ondulato: Bosco Alto, Buscoldo. Si sa che la zona, anticamente era scarsamente popolata, parte paludosa, parte poco adatta alle colture, quindi la boscaglia vi dominava. L'esistenza della boscaglia è testimoniata da documenti conservati nell'archivio di Stato di Mantova. Ci sono infatti, richieste da parte di cittadini al marchese Gianfrancesco Gonzaga per poter raccogliere legna nella zona del Serraglio. Se la zona era poco ospitale per la natura dei luoghi, non era altrettanto sicura nei periodi di guerra, perché nonostante le opere di difesa, il Serraglio fu invaso dai nemici parecchie volte e gli scarsi abitanti dovettero sopportare le angherie delle truppe: incendi e atrocità. Da ciò si può spiegare la mancanza di particolare interesse per il possesso di quelle terre da parte della nobiltà mantovana. Nel nome, Curtatone conserva l'eco di vicende feudali. Stando ad alcuni documenti il termine potrebbe derivare da "Curte Otonis" ma anche "Curtis Atonis", da Attone di Canossa, conte di Mantova o più semplicemente da un involgarimento di "Curtis" luogo recintato come si trova nei documenti dell'viii - X secolo. In un documento dell'xi secolo si fa cenno della chiesa di S. Giovanni in "Curia Odonis", dipendente dall'arcipretura di Rivalta. Come altri centri della provincia, prima del consolidamento dei Gonzaga, Curtatone fu oggetto di diverse scorrerie e occupazioni. Nel 1348 scoppiò la guerra fra Luchino Visconti alleato con gli Este e i della Scala, e i Gonzaga, per i possedimenti che geograficamente erano considerati Viscontei (Piadena, -, Castiglione, Asola). Gli Scaligeri si accamparono a Curtatone e saccheggiarono il territorio esterno alle difese. La cintura del Serraglio resse bene agli assalti, le truppe Estensi e Scaligere furono fermate a Governolo permettendo ai Gonzaga di uscire vittoriosi. Nel 1368 nuova campagna contro Mantova da parte degli Scaligeri e dei Visconti. I Gonzaga si affrettarono a riparare i danni alle difese della guerra del 1348 grazie agli alleati confluiti nella Lega promossa da papa Urbano V contro i Visconti. Verso la fine dell'anno, tra novembre e dicembre, Bernabò Visconti distrugge circa tre chilometri di fortificazioni al Serraglio e alla Fossa di Curtatone e saccheggia il territorio. È intorno a quegli anni che si fa risalire la scomparsa di Prato Lamberto, un paese risucchiato nel nulla verso la fine del XIV secolo: gli ultimi documenti disponibili sono del Dalle cronache del tempo, esso risultava uno dei centri più importanti del circondario che dal lago Superiore si estendeva fino alle borgate di S. Lorenzo, Curtatone e Montanara e dove già dal XI secolo vi si svolgeva una discreta attività economica. Secondo gli studiosi, nei quali ancora oggi suscita curiosità il mistero che circonda la scomparsa di questa località, è probabile che il paese sia stato saccheggiato e distrutto da Gian Galeazzo Visconti che nel 1397 invase il Mantovano e successivamente cancellato dalla terribile pestilenza che scoppiò in quello stesso periodo. Il suo territorio tuttavia divenne famoso poiché pare che proprio qui sia stato fatto erigere il Santuario della Beata Vergine delle Grazie. Nel 1526 le truppe dell'arciduca d'austria, entrate dal paese di Curtatone, transitano per il Serraglio in direzione di Borgoforte per proseguire verso Est col consenso di Federico Gonzaga. Nel 1629, guerra per la successione a Mantova e nel Monferrato, Carlo di Nevers rafforza le difese di Mantova e schiera tremila fanti al Serraglio. A seguito della resa delle truppe veneziane, tradizionali alleati dei mantovani, le truppe imperiali entrano nel mantovano. Carlo di Nevers pose un'ultima speranza difensiva nel Serraglio ma deve rientrare in Mantova che verrà cinta d'assedio. A fine dicembre la cattiva stagione e la peste obbligano gli imperiali a levare l'assedio e Carlo di Rethel riconquista per i Gonzaga Curtatone, Montanara e Buscoldo. Il 15 gennaio 1630 sulla strada tra Curtatone e Montanara, un reparto di cavalleria ducale sconfigge un forte nucleo di imperiali infliggendo gravissime perdite. 46

47 Nella guerra di successione spagnola, Mantova si trova alleata con Francia e Spagna contro gli Asburgo d'austria. Le armate imperiali condotte da Eugenio di Savoia alla fine del 1701 occupano Curtatone con l'intento di porre il blocco a Mantova. Nel 1702 occupati successivamente Gazzuolo e -, Eugenio di Savoia è costretto a ritirarsi attraverso il Serraglio e Borgoforte fino a Luzzara. Dopo l'annessione della Lombardia e del Veneto all'austria nel 1714 vengono chiusi numerosi Conventi sia nella città che nelle campagne, tra questi quello dei Certosini. Nel territorio del Comune di Curtatone, nella zona compresa tra le Grazie e gli Angeli, esisteva "La Certosa", un complesso monastico costruito nella prima metà del 1400 e distrutta nel 1782 per ordine dell'imperatore d'austria Giuseppe II. Gli Austriaci iniziano una serie di opere che trasformano definitivamente Mantova in una città fortezza, configurazione che manterrà anche dopo il periodo napoleonico sino al 1866 anno di annessione al regno d'italia. Le vicende della prima guerra d'indipendenza nazionale hanno legato i nomi e i luoghi di Curtatone alla battaglia combattuta il 29 maggio 1848 tra l'esercito che occupava militarmente gran parte dell'italia comprese le città-fortezza del quadrilatero di Mantova, Verona, Peschiera, Legnago e il corpo di spedizione Tosco- napoletano inquadrato nell'esercito piemontese e formato da soldati regolari e da volontari provenienti da Sicilia, Napoli, Roma e dalla Toscana. Insieme a questi il battaglione universitario Toscano detto degli "scolari" costituito da circa 350 studenti al comando dei loro professori tra i quali Giuseppe Montanelli e il geologo Leopoldo Pilla, caduto a Curtatone presso il mulino. Tra i volontari toscani che hanno combattuto a Montanara figurava anche Carlo Lorenzini, in seguito Carlo Collodi autore di Pinocchio. Il piccolo esercito dei Tosco-Napoletani costituito in tutto da 5000 uomini, era stato messo a difesa dello schieramento destro dell'esercito piemontese sotto la fortezza di Mantova tra Curtatone, Montanara e San Silvestro. Questo però per la scarsa disciplina e il cattivo comando dava poca affidabilità e c'era l'incombente timore che fosse ritirato e mandato in patria. Il 19 maggio il Battaglione Universitario si accampa alle Grazie, come riserva del presidio di Curtatone agli ordini del Generale Cesare Laugier. La notte del 28 maggio, il feldmaresciallo Radetzky trasferisce la sua armata da Verona a Mantova. La mattina del 29 maggio l'armata austriaca uscì dalla fortezza di Mantova forte di uomini al comando del Generale Radetzky deciso a spostare l'esile linea toscana e piombare sull'esercito piemontese a -, prendendolo alle spalle. Le avanguardie entrano in contatto intorno alle 10 quando partono le prime fucilate. L'artiglieria austriaca scatena la sua massa di fuoco mentre quella italiana è pressoché inesistente. Le colonne austro-ungariche, agli Angeli si dividono; una prosegue per il ponte sull'osone in Curtatone, la seconda prende la strada dell'eremo per attaccare Montanara e la terza, in appoggio, è destinata ad occupare Buscoldo. E' una manovra a tenaglia che nei progetti doveva essere rapidissima, data anche la disponibilità di forze degli armamenti. Radetzy fu costretto ad un improvviso ed accanitissimo combattimento che durerà tutto il giorno. Al tramonto, i Toscani, circondati, furono costretti alla ritirata. Le perdite furono gravissime da ambo le parti. La tenace resistenza toscana di quel giorno ritardò l'esecuzione del piano di Radetzky vanificando la sorpresa austriaca e permise a Carlo Alberto di vincere il 30 maggio a - ed espugnare la fortezza di Peschiera. Nel 2 conflitto mondiale il territorio di Curtatone fu teatro di momenti traumatici che culminarono in un tragico avvenimento il 19 settembre 1943 con l eccidio di dieci militari italiani. Essi furono trucidati dai tedeschi per ritorsione alla Valletta Aldriga di Curtatone, a poca distanza da Belfiore, ove quasi un secolo prima gli eroi del nostro Risorgimento morirono perché l'italia fosse per sempre liberata dallo straniero 47

48 MONUMENTI A ricordo del mirabile fatto d'armi del 1848 furono eretti due monumenti, inaugurati il 29 maggio 1870 sotto la direzione tenace del Prof. Giovanni Cherubini, presenta il sindaco di Curtatone, Giuseppe Gollini a cui fu consegnata la nota di 201 nomi degli eroi morti nella battaglia.il disegno è dell'architetto Giuseppe Poggi, un fiorentino che prese parte alla Battaglia; il monumento ossario a Montanara nel cui zoccolo sta scritto "Ai morti per l'indipendenza d'italia nella battaglia del 29 maggio 1848" e il monumento ai Caduti della Battaglia a Curtatone, all'incrocio dei "4 Venti" dedicato a tutti gli studenti morti dal 1848 al Quest'ultimo fu restaurato, con l'aggiunta dell'esedra, dai reduci del Battaglione Universitario "Curtatone e Montanara" costituito nel 1935 e impegnato nella campagna di Etiopia ( ). Dopo alcuni decenni di affidamento al Comitato Bur Scibis che si riallaccia al Battaglione dei volontari universitari "Curtatone e Montanara" del 1935 e al Comune di Curtatone che ne curava la manutenzione, nel 1995 fu costituita, per la tutela e la conservazione del monumento, l'associazione Battaglione Universitario "Curtatone e Montanara" con sede presso l'università di Bologna. Soci fondatori furono gli Atenei di Bologna, Ferrara, Modena, Padova, Parma, Pavia, Pisa, Siena e Trieste. Gli scopi che l'associazione persegue sono fissati nello Statuto: "la garanzia che la memoria degli studenti volontari caduti per la Patria sia sempre viva ed onorata e che le loro gesta siano monito alle nuove generazioni universitarie, attraverso il Sacrario costruito in Curtatone, richiede ora e richiederà sempre di più in futuro, il continuo e fedele apporto di quelle Università, Istituti superiori, Collegi ed Accademie Militari che hanno generato volontarismo goliardico, caratterizzato da una storia gloriosa che parte dal 1848 e prosegue fino all'ultima guerra". Ogni anno in queste due località si tengono solenni cerimonie commemorative della Battaglia del 1848 con la partecipazione delle Università Toscane e dell'associazione Battaglione Universitario Curtatone e Montanara che ha sede presso l'università di Bologna. E' intenzione dell'amministrazione Comunale di Curtatone realizzare un eco-museo della Battaglia, un percorso museale per conservare e salvaguardare i luoghi della Battaglia rimasti integri nel tempo sia nel loro aspetto strutturale che ambientale. Un cippo recuperato dalla compagna e posto nel cortile delle scuole elementari di Montanara ricorda inoltre la morte di un ufficiale austriaco e su una lapide collocata nell'atrio delle sede municipale di Curtatone, sono incisi i nomi di tutti i caduti italiani nella giornata del 29 maggio Tre lapidi ricordanti la Battaglia sono murate nelle parti esterne del Santuario della B. V. delle Grazie. I pochi cimeli raccolti col tempo sono andati perduti, rimane solo una palla di cannone conficcata nel punto di caduta nella chiesa parrocchiale di Montanara. Anche il passaggio napoleonico del 1796 lasciò tracce visibili: lo testimonia un cippo nel cimitero di Montanara, dedicato ai caduti austriaci e francesi. A Curtatone presso la valletta Aldrirga è stato eretto un monumento che ricorda i dieci soldati italiani fucilati dai tedeschi nel 1943; inoltre ad una ventina di metri dalla fossa comune nella quale furono sepolti i dieci martiri, si erge tuttora l'albero della fucilazione, un pioppo tornato rigoglioso a seguito di un efficace intervento di recupero disposto nel 1997 dal Comune di Curtatone. In territorio di Curtatone era pure (fino al 1906) un tumulo marmoreo a ricordo dei Martiri di Belfiore giustiziati nell'omonima Valletta tra il 1851 e il 1854 che il Ministero della Guerra aveva concesso di collocare a Belfiore, a quel tempo compreso nei confini geografici di Curtatone, con dispaccio del n seguito da nota del n della locale Direzione del Genio Militare, trattandosi di terreno fortilizio. Il 14 ottobre 1866, come risulta dal verbale esistente negli atti della Commissione, un nucleo di cittadini promosse una sottoscrizione pubblica per erigere un monumento per onorare la memoria dei Martiri di Belfiore. Venne affidato ad una Commissione esecutiva l'incarico di raccogliere le offerte e di riunire l'assemblea degli oblatori perché stabilisse tutte le modalità di attuazione. La Commissione, oltre alla decisione di far erigere il monumento ai Martiri di Belfiore in Piazza Sordello a Mantova, commissionando l'opera allo scultore Pasquale Miglioretti, decise di affidare allo stesso artista l'esecuzione di un Tumulo marmoreo a ricordo dei dieci degli undici martiri sacrificati che dovesse essere posto a Curtatone, nella spianata di Belfiore, alla cui giurisdizione territoriale era soggetta quella località suburbana. 48

49 Il Tumulo commemorativo è tutto di marmo bianco di Verona, delle cave di S. Ambrogio. E' composto di cinque pezzi, quattro che costituiscono la base, a due gradini ciascuno, congiunti fra loro in modo da formare nell'interno un parallelogramma, e un pezzo a mò di tumulo, che poggia sugli altri quattro e recante sulla sua facciata i nomi degli undici Martiri Il 3 dicembre del 1872 nella sala della Presidenza della Giunta Comunale di Mantova, alla presenza di una rappresentanza del Comune di Curtatone e del Comune di Mantova veniva effettuato l'atto di consegna del monumento dei Martiri di Belfiore, eretto in Piazza Sordello, al Municipio di Mantova e del ricordo marmoreo collocato sulla spianata di Belfiore al Municipio di Curtatone. Il 9 marzo 1867 il generale Giuseppe Garibaldi commemorava i martiri piantando sulla fossa di Belfiore una bandiera tricolore. Nel Comune di Curtatone si trovava anche prima delle riduzioni territoriali del 1906, del 1925, del 1933 e del 1943, il BIANORIS SEPULCRUM sepolcro di Bianocmore mitico fondatore di Mantova insieme alla madre, l'indovina Manto da cui la città prese il nome. Tale sepolcro sorgeva alle porte di Mantova ed era il primo monumento che appariva da lontano agli occhi dei viandanti secondo quanto citato anche da Virgilio nelle Bucoliche, alla nona Egloga: "Hic adeo media est nobis via, namque sepulcrum incipit apparere Bianoris" (IX 60). (di qui siamo a mezza strada, infatti comincia ad apparire il sepolcro di Bianore) Tutti gli storici hanno dichiarato, e la tradizione lo conferma, che questo antico sepolcro, che era una costruzione di forma circolare, sorgesse in una località fuori porta Pradella quindi nel territorio del Comune di Curtatone che aveva giurisdizione, ancora agli inizi del secolo scorso, proprio fino alla porta Pradella. Il sepolcro di Ocno Bianore era stato localizzato sulla riva del lago, in zona Belfiore distante dalla città poco più di un miglio. In epoca cristiana, quel monumento pagano fu distrutto e vi si eresse la prima chiesa di San Lazzaro distrutta nel 1630 dai Lanzichenecchi (sacco di Mantova) e ricostruita in seguito in un luogo più lontano dai bastioni della città e quindi al riparo da possibili azioni di guerra come risulta da un documento del 1730 conservato presso l'archivio Diocesano di Mantova. ECONOMIA Basato originariamente su un'economia prevalentemente agricola il Comune di Curtatone, a metà degli anni sessanta, vede l'inizio di quello sviluppo che modificherà sostanzialmente la sua struttura socio-economica dove l'economia attuale è passata principalmente sui settori secondario e terziario e rappresenta un capitolo notevolmente attivo e vivace. Infatti operano in luogo piccole industrie e laboratori artigianali, caseifici dove si produce il grana padano e varie attività commerciali. E' inoltre attiva a Montanara una rinomata cantina fondata agli inizi del secolo e precisamente nel 1902 denominata Cantina Sociale del Serraglio, l'antico sistema difensivo della regione Gonzaghesca tra Mincio e Po. Questa è da annoverare tra le prime cooperative agricole del mantovano. I 73 soci conferenti coltivano uva lambrusco, ma anche qualche filare dell'antica uva d'oro e perfino uva barbera, mentre non mancano, per i bianchi, i trebbiani di Soave. Si possono dire vigneti storici come storica è pure la sede operativa che occupa le scuderie del seicentesco palazzo Cavalcabò. In un secolo di attività, la cantina del Serraglio ha avuto molti attestati per la pregiata qualità del vino e varie premiazioni. Tra le più importanti che le diedero fama, sono quelle del 1907 e del

50 La vocazione del Turismo L area oggetto della presente azione non è ad oggi considerata una zona a vocazione turistica in senso classico. In realtà, essa ha una collocazione strategica, al centro di una zona fortemente turistica che, comprende a breve distanza le città di Mantova (_10_ Km), mete di un turismo in buona parte straniero orientato alla visita delle città d arte ed alla fruizione dei beni ambientali lacustri, più che al soggiorno in ambiti marini o montani. Il target turistico di riferimento è prevalentemente italiano, in particolare per quanto riguarda la provenienza dalle regioni del centro nord ed in minor misura di stranieri provenienti dal Nord Europa. Il turismo culturale chiede sempre più la possibilità di fare tappa in strutture di qualità collocate in aree ad alto valore ambientale ed artistico dove poter anche trascorrere momenti di relax alternati alle visite dei centri e dei siti storici. In ambito provinciale, infatti, è stata registrata una crescita delle presenze nelle strutture agrituristiche e di recettività minore che, comunque, si dimostrano ancora insufficienti. Attualmente, la domanda piuttosto contenuta, evidenzia un offerta in termini di ricettività dell area sufficiente, sia a livello numerico, che qualitativo ed è in aumento la cosiddetta recettività minore, in grado di attrarre tipologie diverse di turisti e di diffonderli su tutto il territorio, anche per quanto concerne gli agriturismo e i bed & breakfast. Il territorio infatti ha visto di recente l incremento di strutture legate ad una tipologia di accoglienza orientata maggiormente ad un turismo eno gastronomico e alla fruizione dell ambiente con particolare attenzione ad attività quali il cicloturismo, la pesca e le escursioni a piedi. Le attrattive artistico-culturali e naturalistiche di cui è dotata l area di interesse potrebbero attivare apprezzabili flussi di turisti ed escursionisti provenienti dall'interno e dall'estero. Nonostante le potenzialità, invece, l'attività turistica resta ancora molto limitata e di entità tale da collocare l'area ai margini tra le destinazioni considerate minori. In particolare, il sistema dell offerta turistica locale è composto in prevalenza da aziende di tipo familiare, che in quanto tali si trovano oggi di fronte al problema di mantenere una propria posizione all interno di un mercato turistico nazionale ed internazionale profondamente mutato rispetto all offerta tradizionale. Nel territorio sono presenti diverse strutture in grado di offrire alloggio, alcuna delle quali appartiene alla categoria alberghiera e 4 a quella extra - alberghiera ad evidenziare una emergente cultura turistica. 50

51 51

52 3.2 Gli Interventi dei commercianti e loro localizzazione Azioni Commercianti di Bagnolo San Vito Titolo Attuatore ATECO 2002/ Promozione e fiere RICCO ALETE SRL Localizzazione C. f. / P.iva Tip inv Via del Lavoro, Ammodern esterno Ammodern esterno Sicurezza ammodernamento esterni Ammodern esterno Tinteggiatura facciata e F.G.L SRL (ALESSANDRO MANFREDINI) TROVATUTTO SRL (MUTO GIUSEPPE) TRATTORIA LE DONNE DI ALFEO di LAZZARINI CATIA & C. SAS BAR CAFFETTERIA L INCONTRO di VAROLI FLORIANO RISTORANTE VILLA EDEN di MAFFEI CLAUDI & C SNC Via Roma, Via Aldo Moro, 2/A SAN BIAGIO Via Priore, Via Romana Conventino, Via Gazzo, Ammodernamento esterno Pubblicità 52 RONCONI LUIGI TendaggioEsterno BAR TRATTORIA DA LORIS Tinteggiatura Esterna Attrezzature Esterne Insegna PETROL PO SNC di BELLINI NADIR & C DE BEL SRL FARMACIA CALOINI DATA ON LINE MANAGEMENT Via Romana Zuccona, Piazza Diaz, Are Di Servizio Po Est Via D. Alighieri, 33 Via Romana Zuccona SAN BIAGIO Via Marco Biagi

53 Itinerario commerciale Travetti in Bagnolo San Vito 53

54 Commercianti di Curtatone: Itinerario commerciale Montanara e Curtatone Titolo Attuatore ATECO 2002/ Localizzazione C. f. / P.iva Tip inv Ammodernamento Esterno Pubblicità, Insegna E Esterno GARINI JESSICA ELLI di REBUSTINI ELENA Pubblicità E Distributore IL PUNTO ROSA di CARNEVALI STEFANIA Opere Esterne MA.NI.THO di BRETANI ROBERTO Pavimentazione Estena SACCHI MARIO Attrezzzature Estene EDEN BAR di GALLALA TAHAR Pubblicità Ammodernamento Esterno E LOCANDA DELLE GRAZIE di FERNANDO ALDIGHERI & C SNC Via Chiesa, 64/66 SAN SILVESTRO Via Neruda, 4 SAN SILVESTRO Via Mantegna,37 BOSCHETTO (VILLAGGIO EREMO) Via Michelangelo, 54 VILLAGGIO EREMO Via Chiesa, 34 SAN SILVESTRO Via Mantegna, 37/A CURTATONE Via San Pio X, 2 GRAZIE DI CURTATONE

55 Ammodernamento Esterno TRATTORIA DA MARIO DI SOMENZI CLAUDIO Via Francesca, 26 GRAZIE DI CURTATONE Riqualificazione Esterne Aree GELATERIA IGLOO di DANIELE E ALESSANDRA GIRELLI SNC Via C Roda, 15 MONTANARA Riqualifica Esterni FARMA SHOP SANITARIA COSMETICA di MORSELLI FRANCA Via Levata, 56 LEVATA DI CURTATONE Riqualifica Esterni CAFFE ARVANI di ARVANI MASSIMO Tende HAMITI INA Via Marconi, 46 BUSCOLDO VIA MANTEGNA, 35/ C EREMO Ammodernamento Esterni BAR TRATTORIA ALLOGGIO AL CACCIATORE DI MAZZONI VILMA Via San Pio X, 17/19/21 GRAZIE DI CURTATONE Opere Esterne BAR BERTANI DI VANONI MARZIO Via Papa Giovanni XXIII BUSCOLDO

56 Frazioni: Buscoldo Grazie di Curtatone San Silvestro - Villaggio Eremo Levata Montanara Curtatone 56

57 Commercianti di San Benedetto Po: Itinerario Commerciale Polironiano Titolo Attuatore ATECO 2002/ Localizzazione C. f. / P.iva Tip inv Opere d ammodername nto e attrezzature esterne Attrezzature esterne Attrezzature esterne Sicurezza Ammodernament o Esterno NON SOLO CAFFE di ANGELO CAVALLO GORGO DEL PO di BERTINI LORENA & C SAS ZAVATTINI ARISTIDE & C SNC BERNARDELLI ALBERTO E MORENO & C SNC ALGERI ROBERTO Via Monsignor Bertazzoni, Strada Gorgo, 60/ C Via Roma, Strada Boschi, 6/B GORGO Via Chiarellotto, Pubblicità Pubblicità UFFA! Di BENAGLIA FABRIZIO IL MONELLO di NIZZOLI FRANCA Piazza Teofilo Folengo, 23 Piazza Teofilo Folengo,

58 Opere Esterne Opere Esterne Opere Esterne Sicurezza E Opere Esterne Sicurezza Facciata E LUPPI MAURO TERENZIO TRATTORIA MARTINELLA DI CAVICCHIOLI BIANCA RISTORANTE LA BARACCA DI GELATI FAUSTA OSTERIA DEL BORGO DI SOLIANI DENIS A.R.A RICAMBI DI BARBI DINO E NICOLA SNC Via E. Ferri, Strada Zottole, Strada Argine Po Nord, 51 GORGO Via Ex Provinciale Romana, 25 ZOVO Via roma, 7/a

59 59

60 Azioni Commercianti di Virgilio: Itinerario commerciale In Virgilio Titolo Attuatore ATECO 2002/ Localizzazione C. f. / P.iva Tip inv Sicurezza, ammodernamento pubblicità Sicurezza, ammodernamento pubblicità Ammodernamento esterno e e TRIGOL RISTORANTE PIZZERIA INIZIATIVE ALIMENTARI S.A.S di BOUKARRO FATIMA & C. RISTORANTE PIZZERIA LA COLONNA DI VITELLO ERNESTO & C. S.N.C BIANCHI STEFANO Via L Guerra, 70 CERESE DI VIRGILIO Strada Romana, 2/ E CERESE DI VIRGILIO Via T Nuvolari, 53/ B CERESE DI VIRGILIO Rifacimento facciata Rifacimento esterni A RISACCA DI SICILIANO LUIGI IL LOOK PROFESSIONALE di MONICA GIOVA S.A.S Via Parma, Via Michelangelo, 18 CERESE

61 Ammodernamento esterno GANDOLFI RENATA Ammodernamento e BED & BED S.R.L pubblicità Ammodernamento esterni (GILBERTO STERMIERI) TRATTORIA PIZZERIA AL POZZO BLU DI DE VIVO GIUSEPPE & C. S.N.C Via F.Lli Cervi, 18/20 CERESE Via Cisa, 93/ E CERESE 2.1 Via Pirandello, 1/S Sicurezza, e insegna FARMACIA BEDUSCHI ALESSANDRO Via Cisa, 77 CERESE Ammodernamento esterni MONTANARI CRISTINA & LORENZA S.N.C Via Cisa,220 CERESE Pubblicità e insegna HOTEL CRISTALLO S.R.L Via Cisa, 1/E CERESE Opere e ammodernamento esterno Insegna,ammodern esterno GOLA ELVIRA & C. S.A.S VIRGILIO S.R.L Via Granasso, Strada Romana,

62 Ammodernamento esterno CA DEL LONFO DI MARA GOBBI Via Cisa, 120 CERESE Ammodernamento esterno DANIELI ELENA Ammodernamento esterno CAVICCHIOLI MORENA Ammodernamento esterno CLARA MORI VIA F.LLI CERVI PARCO YOGHI Via Parma, 45 PIETOLE Strada Romana, 101 PIETOLE

63 63

64 3.3 Azioni strutturali dei soggetti pubblici Interventi Comune di Bagnolo San Vito (MN) Titolo ciclo- Pista pedonale Tipologia di investimento Riqualifica percorsi Localizzazione Ponte Travetti 64

65 Interventi Comune di Curtatone (MN) Titolo Tipologia di investimento Localizzazione Videosorveglianza Sicurezza Riqual verde pubb Arredi urbani Ponteventuno e Eremo Buscoldo Attrezz giardini Aree verdi Eremo 65

66 Localizzazione intervento a Buscoldo Riqualifica verde pubblico Messa in sicurezza entrata distretto Localizzazione intervento a Ponteventuno Localizzazione intervento Montanara Localizzazione intervento Villaggio Eremo 66

67 Interventi Comune di San Benedetto Titolo Tipologia di investimento Riqualifica Piazza Arredi urbani e riqualifica Localizzazione San Benedetto Interventi Comune di Virgilio (MN) Titolo Urbanizzazione Tipologia di investimento Sistemazione viaria Localizzazione Via Allende e Bolivar 67

68 3.4 Tipologie di interventi previsti all interno del distretto del medio mantovano "Dal Mincio al Po, Fortezze, scambi e devozione In terre Virgiliane e Matildiche 1. Comunicazione e marketing di Distretto del Commercio 1.1 Sviluppo di azioni di marketing funzionale alla valorizzazione del Distretto: 68

69 Realizzazione di eventi e pubblicità integrata tramite redazione del Piano di marketing di distretto ad opera del manager di distretto; 1.2 Interventi integrati e di sistema dedicati alla clientela del Distretto del commercio: Diffusione del logo del distretto in tutta la documentazione comune di promozione del distretto Azione trasversale ai partner- Azione di distretto 2. Promozione e animazione 2.1 Campagna di promozione: sviluppo di un programma articolato di sostegno al tessuto commerciale dell area, inclusi manifestazioni, eventi e iniziative volti a sostenere l attrattività commerciale 2.2 Organizzazione di servizi ad hoc per gli utenti in occasione di eventi e manifestazioni di rilievo Bus del distretto, manager del distretto, promozione congiunta Azione trasversale ai partner- Azione di distretto 3. Interventi strutturali di qualificazione urbana 3.1 Qualificazione estetica degli immobili e degli spazi destinati al commercio in sede fissa (es: sistemazione di facciate, vetrine, insegne e dehors); VEDI INTERVENTI SIA PUBBLICI CHE PRIVATI in questa direzione Azione da realizzare a cura dei soggetti privati del Distretto. 3.3 Qualificazione e sistemazione finalizzati a migliorare l impatto visivo e a facilitare la fruibilità degli spazi urbani annessi al Distretto del commercio (es: miglioramento dell arredo urbano, del verde pubblico, dell illuminazione pubblica, restaurazione di alcuni beni storici e pregiati di proprietà comunale). TUTTI I COMUNI HANNO PROGETTI AL RIGUARDO DETTAGLIATI MINUZIOSAMENTE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO Azione da realizzare a cura dei comuni partner del distretto. 69

70 4. Accessibilità e mobilità 4.1 Miglioramento delle rotatorie, delle aiuole, degli spazi di accesso al distretto TUTTI I COMUNI HANNO PROGETTI AL RIGUARDO CHE SARANNO DETTAGLIATI MINUZIOSAMENTE NEL PROGRAMMA DI SVILUPPO Azione trasversale ai partner- Azione di distretto 4.2 Interventi di valorizzazione degli strumenti di politica dei tempi e degli orari al fine di facilitare i consumi e favorire la massima accessibilità e attrattività dei Distretti del commercio e del commercio in genere, anche attraverso una riconsiderazione degli orari e dei tracciati del trasporto pubblico locale. Aperture domenicali, extra orari, flessibilità, notti bianche, shopping day 5. Sicurezza 5.1 Interventi a favore della sicurezza delle aree dei Distretti del Commercio per le persone, le merci e gli immobili (es: sistemi di video-sorveglianza e di allarme elettronici, organizzazione di servizi di vigilanza e security, installazione di mezzi di dissuasione ed anti-intrusione). Azione trasversale ai partner- Azione di distretto All interno degli interventi di riqualificazione urbana sono stati previsti sistemi anti intrusione e di dissuasione 6. Gestione di servizi in comune 6.1 Strutturazione di servizi e sistemi Comuni promossi dal partenariato del Distretto da gestire in maniera uniforme all interno del Distretto (gestione della pulizia degli spazi urbani, ri-disegno e gestione della segnaletica, prevenzione e rimozione dei graffiti, manutenzione e decoro dei marciapiedi e dei percorsi ciclo-pedonali, pulizia e manutenzione, promozione e marketing, steward, convenzione comunale per servizi di sicurezza nei giorni di manifestazione ed eventi). Azione trasversale ai partner- Azione di distretto 70

71 3.5 Partner di rete che hanno fornito adesione formale alla creazione del distretto, che vedono con favore il suo operato e che sosterranno le iniziative che si svolgeranno con patrocinio: CCIAA di Mantova Provincia di Mantova Banca Monte dei Paschi di Siena Upa di Mn Associazione Industriali di Mn Api di Mn Federazione Coldiretti Parco del Mincio Sistema Po Matilde Gruppo Anziani Pensionati Volontari Virgiliani A.Verri di Virgilio Polisportiva Virgilio Associazione Amici della Vallazza di Virgilio Associazione Pro Loco di Curtatone Circolo Acli Virgilio Associazione Pro Loco di Bagnolo San Vito Circolo Ricreativo Arci/Uisp Garibaldino di San Benedetto A.c.r.a. Associazione Culturale Ricreativa Anziani di San Benedetto Il Programma di Intervento del Distretto Diffuso del Commercio dell medio mantovano comprende azioni rivolte a favorire: - aspetti di continuità di sviluppo rispetto alle caratteristiche strutturali e territoriali del contesto con gli aspetti innovativi finalizzati alla promozione del commercio si è strutturato un programma di interventi che intende: - integrare sul territorio il sistema commerciale nel suo complesso, promuovendo ed avviando interventi sia diretti che indiretti a favore del commercio; AZIONI: PROMOZIONE Piano della Comunicazione di distretto EVENTI: quelli già programmati da ciascun comune messi in rete con gli algri più nuovi eventi v itineranti da svolgersi nel distretto; - integrare le diverse tipologie di forme distributive (GDO, medie strutture, vicinato, ambulantato); AZIONI: PROMOZIONE delle tipicità e delle Gallerie dei centri storici presso le grandi superfici di zona, maggiori aperture festive del piccolo commercio, bus navetta dai centri storici per la gdo e viceversa) - interventi di qualificazione del sistema commerciale - qualificazione estetica delle strutture e dello spazio commerciale fruibile dal consumatore. AZIONI: vedi elenco interventi soggetti privati 71

72 - interventi di qualificazione dei centri urbani, valorizzazione paesistica e creazioni di spazi e parcheggi per il sistema commerciale - qualificazione estetica degli edifici di pregio, valorizzazione dell arredo urbano, rifacimento facciate, creazione aree parcheggi integrate. AZIONI : vedi elenco interventi soggetti pubblici 3.6 Sostenibilità ambientale degli interventi contenuti nel Programma Gli interventi previsti nel presente Programma non impattano sull ambiente anzi sono rivolti alla massima valorizzazione funzionale ed architettonica degli spazi e degli immobili al fine della completa integrazione nello spirito del luogo. Nessun intervento risulta aggressivo rispetto al territorio, al contrario, fondi stradali di solo cemento vengono trasformati in pavimentazioni ciottolate più gradevoli alla vista ed al paesaggio, anche la creazione di parcheggi rispetta lo stesso criterio; è prevista la piantumazione di verde e le opere di restauro e riqualificazione intendono riportare all antico splendore parti di edifici oggi più degradate. Gli interventi realizzati dai privati prevedono anche l utilizzo di impianti e tecnologie a basso impatto ambientale; in particolare verranno installati impianti termici ad alto rendimento e basso consumo energetici. 3.7 Strategia e Azioni di proseguimento post-bando Per poter perseguire gli obiettivi indicati e per ottenere un impatto concreto sul territorio si ritiene imprescindibile che i Comuni coinvolti assieme alla cabina di regia ed a tutto il partenariato, ognuno per la sua parte, debba sviluppare politiche integrate e multisettoriali nelle quali il commercio emerga come elemento di coesione sociale e di rivitalizzazione del tessuto urbano. Si ritiene che le azioni e gli interventi diretti di sviluppo e di promozione del commercio, a ricaduta sia pubblica che privata, debbano necessariamente integrarsi con interventi riguardanti aree di intervento ritenute complementari al commercio quali: viabilità e trasporto pubblico locale; ambiente e sostenibilità ambientale; attività produttive ed economiche; eventi, cultura e promozione; sicurezza urbana; turismo, ecc. In questa direzione sarà oggetto di valutazione la condivisione del programma all interno delle politiche e della programmazione comunale di medio periodo. Gestione di servizi per uso comune: redazione del calendario degli eventi comune, promozione e pubblicità del distretto attraverso la creazione di una campagna di comunicazione "Dal Mincio al Po, Fortezze, scambi e devozione In terre Virgiliane e Matildiche (insegne, cartelloni, logo del distretto, da inserire all interno dei negozi, sulle insegne dei negozi, presso il comune); noleggio/acquisto pulman che in determinate circostanze (eventi, sabato e domenica) porta la gente all interno dei comuni del distretto, il SERVICE EVENTS, pacchetto di servizio che si attiva per eventi e manifestazioni collettive: il service comprende stewart-hostess che conoscono le lingue e il territorio e che permettano di coordinare il distretto con il capoluogo e le città vicine, animazione per i bimbi e famiglie durante gli eventi, erogatori delle the trade-cardstreets- (sconti, promozioni, informazioni), accompagnatori per visite turistiche, -IAT di castiglione delle stiviere Cooperazione tra operatori: feed annuale in cui viene retribuito il Service Events creazione di una rete di filiera tra attività commerciali attivabile per alcuni settori (alimentare, abbigliamento e calzature, ecc.), istituzione del enterprise district network rete di distretto quale uno sportello unico di assistenza pro-attiva alle attività commerciali del distretto, utile per sviluppare tutto il potenziale e la capacità innovativa del territorio Sperimentazione dei GAS (Gruppo di Acquisto solidale) di distretto in base alle ultime normative vigenti. Sperimentazione del progetto acquisti verdi forniture di distretto ecologiche di carta, materie prime a ridotto impatto ambientale, e materiali vari. 72

73 Enterprise distrect network ente bilaterale composto da componenti dei comuni, degli operatori privati, dell associazionismo e da esperti dei settori di volta in volta incaricati. La partecipazione delle componenti femminili è assolutamente prioritaria. I servizi offerti da EDN si riferiscono all esperienza europei degli Eurosportelli, coniugandoli con le potenzialità dell Innovation Relay Centre. Concretamente, questi sportelli, dislocati presso i comuni partner di distretto (quindi con servizio a domicilio per il territorio) tenteranno, attraverso gli sforzi comuni dei soggetti gestori, di realizzare i seguenti servizi: -ideazione e lancio di nuove progettualità e idee per le imprese e per il territorio, attraverso scambi tra operatori, alimentando cooperazioni e stimolando le imprese a svilupparsi oltre gli orizzonti entro i quali sono nati. -promozione di incontri tra imprese per individuare possibilità di sinergie ed economie di scala, ai fini di ridurre i costi di impresa e aumentare i profitti. -costruzioni di reti tecnologiche, basate sul concetto di trasferimento dell innovazione, anche al fine di generare profitto dal capitale investito in tecnologia e reti. -incontri per individuare nuovi mercati turistici, attraverso la partecipazione a fiere nazionali e internazionali tra partner appartenenti agli stessi settori o affini, pubblicazione su riviste di settore o promozione di altra natura. -incontri per individuare nuovi prodotti provenienti da altri mercati (internazionali per esempio), anche al fine di diminuire i costi di contatto con l estero per trovarli e portarli; -servizi di comprensione di normative e legislazione UE, e in materia di tutela dei consumatori; -servizio du conoscenza e accesso a finanziamenti locali, nazionali e della UE; -servizi di formazione e consulenza su varie tematiche quali: risorse umane e gestione dei collaboratori, reti e sviluppo locale, sicurezza e salute sul lavoro, -consulenza nell ambito dei rapporti con banche e assicurazioni, 73

74 Capitolo IV Piano economico-finanziario complessivo che evidenzia l entità dell investimento, le risorse a carico dei soggetti del partenariato e le modalità di cofinanziamento per ciascun intervento; 74

75 75

76 Capitolo 5 Analisi dell attrattività dell area 5.1 Analisi swot Una visione competitiva che faccia perno sull obiettivo comune di valorizzare le potenzialità del Territorio non può prescindere dalla valutazione degli elementi endogeni legati ai punti di forza e di debolezza del sistema territorio, che esogeni, che ne favoriscono opportunità di sviluppo e che la pongono a rischio di contrazione. Tale analisi prende spunto dal resoconto dei dati offerti sulla situazione economica e del commercio in particolare precedentemente riportati, per l area provinciale di riferimento, l area di distretto e successivamente l area comunale. 76

"Dal Mincio al Po, Fortezze, scambi e devozione In terre Virgiliane e Matildiche

Dal Mincio al Po, Fortezze, scambi e devozione In terre Virgiliane e Matildiche Distretto Diffuso del Commercio DDG 25/05/2009 n. 5151 Ex d.g.r. 24 luglio 2008, n. 8/7730 2 Bando Titolo: "Dal Mincio al Po, Fortezze, scambi e devozione In terre Virgiliane e Matildiche Capofila: Comune

Dettagli

8. COMMERCIO E SERVIZI

8. COMMERCIO E SERVIZI 8. COMMERCIO E SERVIZI 8.1 Struttura e dinamica dei servizi Nel corso del 2009 è stata adottata una nuova classificazione delle attività economiche (ATECO 2007) che entra ancora più nel dettaglio dei vari

Dettagli

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa

Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa Abruzzo. Cresa traccia il bilancio del 2014: Pil in flessione ma ci sono timidi segnali di ripresa - 16 giugno 2015 In un contesto nazionale ancora negativo, per il 2014 le stime disponibili ed elaborate

Dettagli

Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia

Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia Il commercio al dettaglio in provincia di Brescia In collaborazione con Ascom Confcommercio Brescia e Confesercenti della Lombardia orientale. Rapporto elaborato a cura dell Ufficio Studi e Statistica

Dettagli

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila

Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila Popolazione, offerta di lavoro, valore aggiunto, consumi e demografia delle imprese a L Aquila Aprile 2016 UFFICIO STUDI 1 1. La popolazione residente nella regione Abruzzo attualmente supera 1,3 milioni

Dettagli

3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA

3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA 3 LA PRODUZIONE DI RICCHEZZA Per analizzare l evoluzione della congiuntura economica nel territorio lecchese e cogliere l intensità con cui la crisi si è ripercossa sull economia provinciale, appare opportuno

Dettagli

La cooperazione in provincia di Pisa

La cooperazione in provincia di Pisa La cooperazione in provincia di Pisa Anno 2015 Pisa, 18 aprile 2016. Le cooperative attive in Toscana alla fine del 2015 erano 3.835: a livello merceologico, il settore più consistente è quello delle costruzioni

Dettagli

Osservatorio & Ricerca

Osservatorio & Ricerca Osservatorio & Ricerca IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 Sintesi Grafica Maggio 2017 IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL PRIMO TRIMESTRE 2017 LE PREVISIONI Se per i Paesi dell area euro

Dettagli

STATISTICHE IN BREVE. Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) Anni La struttura delle imprese e dell occupazione

STATISTICHE IN BREVE. Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) Anni La struttura delle imprese e dell occupazione STATISTICHE IN BREVE Archivio Statistico delle Imprese Attive (Asia) Anni 2007-2010 La struttura delle imprese e dell occupazione Nel 2010, secondo l ATECO 2007, le imprese attive nell industria e nei

Dettagli

Politica agraria comunitaria

Politica agraria comunitaria Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Medicina Veterinaria Scuola di specializzazione in Alimentazione animale Politica agraria comunitaria Dott. Rossella Ugati Argomento della lezione

Dettagli

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO. sono concentrati in alcuni comuni della provincia creando i cosiddetti distretti

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO. sono concentrati in alcuni comuni della provincia creando i cosiddetti distretti Graf. 4.1 Il tessuto economico modenese è prevalentemente contraddistinto dalla presenza di piccole e medie imprese. Il considerevole sviluppo industriale si è concretizzato grazie ad una specializzazione

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2009

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2009 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 2 trimestre 2009 Imprese nel complesso In Lombardia, nel secondo trimestre del 2009 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 4.839 unità. Alla fine di giugno

Dettagli

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA

Scheda dati Roma ANALISI ECONOMICA ANALISI ECONOMICA Nei primi anni 2000 l area di Roma e della sua provincia crescevano a ritmi superiori alla media nazionale dell 1% annuo circa. Dal 2008, invece, registriamo tassi di contrazione delle

Dettagli

4.3 Il sistema distributivo agroalimentare

4.3 Il sistema distributivo agroalimentare 4.3 Il sistema distributivo agroalimentare Nella Regione Marche alla fine del 2006 risultano attive più di 25 mila strutture commerciali. Rispetto all anno precedente sono cresciute dello 0,7%, mentre

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO La nuova indagine sulle forze di lavoro condotta dall Istat presenta profonde innovazioni rispetto a quella precedente, al punto che la nuova modalità di rilevazione ha creato

Dettagli

Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano

Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano Condizioni e tendenze del sistema produttivo siciliano 1. Le imprese attive Alla fine del 2011, in Sicilia erano attive poco meno di 381.000 imprese (le registrate erano oltre 463.000), in contrazione

Dettagli

Manifatturiero. I dati congiunturali

Manifatturiero. I dati congiunturali Manifatturiero. I dati congiunturali Andamento della produzione industriale rispetto al trimestre precedente e delle previsioni per il trimestre successivo. Provincia di Reggio Emilia. (differenza tra

Dettagli

L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica

L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica www.consorziomipa.it L UNIONE TERRE DI CASTELLI E IL COMUNE DI MONTESE LA REALTA TERRITORIALE DEI COMUNI Analisi socio economica Dicembre 2015, Integrazione del Comune di Castel d Aiano Giugno 2016 EVOLUZIONE

Dettagli

DELLE ESPORTAZIONI. La provincia di Modena ha esportato merci per 10,7 miliardi, con un aumento del 2,6%

DELLE ESPORTAZIONI. La provincia di Modena ha esportato merci per 10,7 miliardi, con un aumento del 2,6% indicatori 35 In positivo indicatori il bilancio DELLE ESPORTAZIONI 2013 La provincia di ha esportato merci per 10,7 miliardi, con un aumento del 2,6% MAURA MONARI Sia Prometeia sia il Bollettino Economico

Dettagli

COMUNICATO STAMPA. Tab.1: Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività

COMUNICATO STAMPA. Tab.1: Movimento delle imprese presso il Registro camerale per ramo di attività COMUNICATO STAMPA 11 novembre 2009 Imprese in Movimento III trimestre 2009 Osserfare, l osservatorio economico della Camera di Commercio di Latina, rende noti gli ultimi dati Movimprese elaborati per il

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore del commercio; come misura dell attività si utilizza

Dettagli

4. IMPRESE E TERRITORIO

4. IMPRESE E TERRITORIO 4. IMPRESE E TERRITORIO I NUMERI DELLE IMPRESE AL 31/12/2016 Imprese attive 66.078 di cui artigiane 21.066 Localizzazioni 80.448 Il tessuto economico modenese è prevalentemente contraddistinto dalla presenza

Dettagli

Il parco veicolare a Bologna. Dati al

Il parco veicolare a Bologna. Dati al Il parco veicolare a Bologna Dati al 31.12.216 Settembre 217 Capo Area Programmazione Controlli e Statistica: Mariagrazia Bonzagni Dirigente U.I. Ufficio Comunale di Statistica: Franco Chiarini Redazione

Dettagli

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016

NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016 NOTE CONGIUNTURALI NATALITÀ E MORTALITÀ DELLE IMPRESE IN PROVINCIA DI MODENA I TRIMESTRE 2016 Camera di Commercio di Modena Via Ganaceto, 134 41121 Modena Tel. 059 208806 http://www.mo.camcom.it Natalità

Dettagli

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO

DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO DATI ISTAT SULLA FORZA LAVORO Provincia di Piacenza: Forze di lavoro e tassi di disoccupazione, occupazione e attività, medie annue 2000/2002 2000 2001 2002 FORZE DI LAVORO OCCUPATI 107 110 111 maschi

Dettagli

4. IMPRESE E TERRITORIO

4. IMPRESE E TERRITORIO 4. IMPRESE E TERRITORIO I NUMERI DELLE IMPRESE AL 31/12/2015 Imprese attive 66.348 di cui artigiane 21.356 Localizzazioni 80.468 Il tessuto economico modenese è prevalentemente contraddistinto dalla presenza

Dettagli

L industria alimentare

L industria alimentare Il valore aggiunto dell industria alimentare italiana è aumentato del 2,3%, in misura superiore a quanto avvenuto per l insieme del manifatturiero (+0,9%). Nel 2014 il fatturato ha raggiunto un valore

Dettagli

Tab. 1 - POPOLAZIONE RESIDENTE Anno 2003 (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/03

Tab. 1 - POPOLAZIONE RESIDENTE Anno 2003 (valori assoluti e percentuali) PROVINCE E Popolazione al 31/12/03 La popolazione residente in Liguria nel 2003 risulta pari a 1.577.474 unità. Rispetto al 2002 essa si incrementa di 5.277 unità (+0,3%). Tale incremento è il risultato di andamenti differenziati: mentre

Dettagli

3. Inquadramento statistico e socio-economico. Dati sul territorio Dati sulla popolazione Istruzione e cultura Lavoro Attività produttive

3. Inquadramento statistico e socio-economico. Dati sul territorio Dati sulla popolazione Istruzione e cultura Lavoro Attività produttive 3. Inquadramento statistico e socio-economico Dati sul territorio Dati sulla popolazione Istruzione e cultura Lavoro Attività produttive 1 Rapporto sullo Stato dell Ambiente nel Comune di Padova - 2002

Dettagli

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI

L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI L OCCUPAZIONE NEL SETTORE DELLE COSTRUZIONI Estratto dall Osservatorio Congiunturale sull Industria delle Costruzioni Luglio a cura della Direzione Affari Economici e Centro Studi ESTRATTO DALL'OSSERVATORIO

Dettagli

PROVINCIA DI VERONA. POPOLAZIONE RESIDENTE Var % /06

PROVINCIA DI VERONA. POPOLAZIONE RESIDENTE Var % /06 PROVINCIA DI VERONA TERRITORIO SUPERFICIE TERRITORIALE...Kmq 3.121 ZONE ALTIMETRICHE Montagna......Kmq 589 Collina.... Kmq 715 Pianura...... Kmq 1.818 Fonte: Istat Pianura 58,2% Montagna 18,9% Collina

Dettagli

Congiuntura economica Parmense

Congiuntura economica Parmense Congiuntura economica Parmense i n d a g i n e s u l l e p i c c o l e e m e d i e i m p r e s e Il tasso di variazione del Prodotto Interno Lordo nell area Euro è più basso rispetto a quello medio mondiale,

Dettagli

Il turismo nelle città d arte dell Emilia Romagna Anno 2015 SINTESI DEL RAPPORTO. Centro Studi Turistici di Firenze 1

Il turismo nelle città d arte dell Emilia Romagna Anno 2015 SINTESI DEL RAPPORTO. Centro Studi Turistici di Firenze 1 Il turismo nelle città d arte dell Emilia Romagna Anno 2015 SINTESI DEL RAPPORTO Centro Studi Turistici di Firenze 1 1. La stagione turistica 2015 in Italia e in Emilia Romagna Il 2015 è stato un anno

Dettagli

Lombardia Statistiche Report

Lombardia Statistiche Report Lombardia Statistiche Report N 6 / 2017 5 luglio 2017 Congiuntura economica in Lombardia. I trimestre 2017 Il 2016 è stato un anno positivo per l economia lombarda. Questo dato sembra trovare conferma

Dettagli

NOTIZIE STATISTICHE. La condizione lavorativa in Lombardia nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005)

NOTIZIE STATISTICHE. La condizione lavorativa in Lombardia nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005) NOTIZIE STATISTICHE S t a t i s t i c a e O s s e r v a t o r i N u m e r o 21 m a g g io 2006 La condizione lavorativa in nel 2005 (Rilevazione sulle Forze di lavoro media 2005) La partecipazione al mercato

Dettagli

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster

Rapporto Economia Provinciale Analisi per Cluster Rapporto Economia Provinciale 2009 271 Analisi per Cluster Analisi per Cluster 273 Cluster Per trarre qualche informazione dall andamento degli indicatori economici che ormai da sette anni vengono monitorati,

Dettagli

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel secondo trimestre 2013

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel secondo trimestre 2013 CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI Report n. 11 Settembre 2013 La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel secondo trimestre 2013 A cura dell Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale

Dettagli

CONSIDERAZIONI SULLA REALTA SOCIO-ECONOMICA DELLA PROVINCIA DI GROSSETO

CONSIDERAZIONI SULLA REALTA SOCIO-ECONOMICA DELLA PROVINCIA DI GROSSETO CONSIDERAZIONI SULLA REALTA SOCIO-ECONOMICA DELLA PROVINCIA DI GROSSETO Mauro Schiano UFFICIO STUDI - CAMERA DI COMMERCIO GROSSETO Grosseto 12 settembre 2013 Il lavoro che non c è Alcune caratteristiche

Dettagli

4 PRINCIPALI DATI STATISTICI 4.1 DEMOGRAFIA E DENSITÀ SUPERFICIE E DENSITÀ ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE 5

4 PRINCIPALI DATI STATISTICI 4.1 DEMOGRAFIA E DENSITÀ SUPERFICIE E DENSITÀ ANDAMENTO DEMOGRAFICO DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE 5 4 PRINCIPALI DATI STATISTICI 4.1 DEMOGRAFIA E DENSITÀ 4.1.1 SUPERFICIE E DENSITÀ L insieme delle tre province occidentali si estende su una superficie territoriale di circa 8500 Kmq con 1,8 milioni di

Dettagli

1. La popolazione residente

1. La popolazione residente 1. La popolazione residente La popolazione residente in Italia al 31/12/2009 è pari a 60.340.328 unità, con un incremento di 295.260 unità (+0,5%) rispetto al 31 dicembre dell anno precedente dovuto prevalentemente

Dettagli

Figura 39 Distribuzione della popolazione al 2002 sul territorio regionale. Fonte: Istat. Densità abitativa. ab per kmq

Figura 39 Distribuzione della popolazione al 2002 sul territorio regionale. Fonte: Istat. Densità abitativa. ab per kmq 4 DEMOGRAFIA 4.1 DISTRIBUZIONE DELLA POPOLAZIONE Dalle tabelle sotto riportate si vede innanzitutto come le province numericamente più piccole sono quelle di Piacenza e : nel caso di ciò è dovuto alla

Dettagli

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA

GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA WWW.SARDEGNAIMPRESA.EU GUIDA DI APPROFONDIMENTO IL QUADRO ECONOMICO E SOCIALE DELLA SARDEGNA A CURA DEL BIC SARDEGNA SPA 1 SOMMARIO PREMESSA... 3 LA DEMOGRAFIA... 3 LA RICCHEZZA PRODOTTA... 3 L APERTURA

Dettagli

Le dinamiche economiche provinciali nel Dott. Silvio Di Lorenzo Presidente Camera di Commercio di Chieti

Le dinamiche economiche provinciali nel Dott. Silvio Di Lorenzo Presidente Camera di Commercio di Chieti Le dinamiche economiche provinciali nel 2010 Dott. Silvio Di Lorenzo Presidente Camera di Commercio di Chieti Analisi dell andamento dell economia economia provinciale, attraverso i principali indicatori

Dettagli

NOTA CONGIUNTURALE I TRIMESTRE 2014

NOTA CONGIUNTURALE I TRIMESTRE 2014 NOTA CONGIUNTURALE I TRIMESTRE 2014 Demografia imprese I dati Movimprese confermano il calo delle imprese anche nel I trimestre 2014 1. Le imprese attive, giunte a quota 15.253, risultano in diminuzione

Dettagli

Il parco veicolare a Bologna. Dati al

Il parco veicolare a Bologna. Dati al Il parco veicolare a Bologna Dati al 31.12.215 Novembre 216 Capo Area Programmazione Controlli e Statistica: Gianluigi Bovini Dirigente U.I. Ufficio Comunale di Statistica: Franco Chiarini Redazione a

Dettagli

COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA

COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA COMUNICATO STAMPA IL RUOLO DEL TURISMO NELLO SVILUPPO ECONOMICO DELLA CAMPANIA Rapporto sul settore turistico della Campania realizzato da SRM, Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, in collaborazione con

Dettagli

In provincia di Padova. Sintesi dei principali indicatori. Anno 2016

In provincia di Padova. Sintesi dei principali indicatori. Anno 2016 La dinamica del turismo In provincia di Padova Sintesi dei principali indicatori Anno 2016 A cura del Servizio Studi - Padova, marzo 2017 Servizio Statistica Regione Veneto e Istat Arrivi e presenze: -per

Dettagli

VENETO. Le previsioni al 2016: impiego di lavoro

VENETO. Le previsioni al 2016: impiego di lavoro VENETO Le previsioni al 2016: impiego di lavoro Lo scenario di previsione relativo alle dinamiche occupazionali del Veneto indica una flessione dell occupazione, che nel periodo 2010-2016 1 si ridurrà

Dettagli

MONOGRAFIA SUL MERCATO DEL LAVORO NEL LAZIO

MONOGRAFIA SUL MERCATO DEL LAVORO NEL LAZIO Viale del Caravaggio, 99 00147 Roma 06/51688658 Fax 06/51605335 Fondo Sociale Europeo Ob.3 P.O.R. Programma Stralcio 2000 Analisi del processo di implementazione dei servizi per l impiego Regione Lazio

Dettagli

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE ( * ) IN LIGURIA NEL 2016

LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE ( * ) IN LIGURIA NEL 2016 LA DINAMICA DELLE IMPRESE GIOVANILI, FEMMINILI E STRANIERE ( * ) IN LIGURIA NEL 216 Saldi positivi per giovani e stranieri, in calo le donne Nel 216 il saldo tra iscrizioni e cessazioni di imprese giovanili

Dettagli

OSSERVATORIO PROVINCIALE DEL TURISMO

OSSERVATORIO PROVINCIALE DEL TURISMO OSSERVATORIO PROVINCIALE DEL TURISMO 1 FLUSSI TURISTICI IN PROVINCIA DI MANTOVA DATI 2016 IN BREVE molto positivi i dati di flusso turistico del 2016 nell intero territorio provinciale: +20,58% gli arrivi

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008 23 dicembre 2008 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2008 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di ottobre 2008 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005 23 settembre 2005 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Luglio 2005 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di luglio 2005 l'indice generale del valore delle

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 4 trimestre 2008

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 4 trimestre 2008 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 4 trimestre 2008 Imprese nel complesso In Lombardia, nel quarto trimestre del 2008 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 1.857 unità. Alla fine di dicembre

Dettagli

Area Centro Studi e Ricerche

Area Centro Studi e Ricerche Unione delle Camere di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura dell Emilia-Romagna Area Centro Studi e Ricerche L export dell Emilia-Romagna mette la freccia Si va riducendo la distanza che separa

Dettagli

RAPPORTO AVELLINO 2010

RAPPORTO AVELLINO 2010 RAPPORTO AVELLINO 2010 L economia reale dal punto di vista delle Camere di Commercio Venerdì 7 maggio 2010 - ore 11.00 Camera di Commercio di Avellino Piazza Duomo, Avellino EFFETTI DELLA CRISI IN IRPINIA

Dettagli

La congiuntura dell artigianato e della piccola e micro impresa non artigiana in provincia di Pisa

La congiuntura dell artigianato e della piccola e micro impresa non artigiana in provincia di Pisa La congiuntura dell artigianato e della piccola e micro impresa non artigiana in provincia di Pisa Anno 2010 Pisa, 8 aprile 2011. Nel corso del 2010, pur mostrando alcuni segnali di rallentamento, la crisi

Dettagli

Campobasso - 10 giugno Presentazione del Rapporto. L economia del Molise

Campobasso - 10 giugno Presentazione del Rapporto. L economia del Molise Campobasso - 10 giugno 2014 - Presentazione del Rapporto L economia del Molise Prodotto interno lordo Nel 2013 l economia molisana si è ancora contratta. Le stime di Prometeia indicano una riduzione del

Dettagli

Nota informativa n maggio 2016

Nota informativa n maggio 2016 Nota informativa n. 6-13 maggio 2016 Analisi congiunturale 1 trimestre 2016 industria, artigianato, commercio e servizi A cura dell U.O. Studi, Programmazione, Statistica e Osservatori della Camera di

Dettagli

Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise

Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro. MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Laboratorio di ricerca Attiva del Lavoro MODULO 1 Il mercato del lavoro in Molise Nel 2014 il mercato del lavoro molisano ha mostrato segnali di miglioramento, (Rilevazione sulle forze di lavoro dell Istat)

Dettagli

IL PASSO LENTO DELLA RIPRESA ITALIANA

IL PASSO LENTO DELLA RIPRESA ITALIANA LE DINAMICHE ECONOMICHE DELLA PROVINCIA DI MANTOVA Presentazione a cura di Corrado Martone Area Studi e Ricerche - Istituto G. Tagliacarne IL PASSO LENTO DELLA RIPRESA ITALIANA I condizionamenti esogeni

Dettagli

CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA I TRIMESTRE 2011

CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA I TRIMESTRE 2011 1 CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA I TRIMESTRE 2011 Premessa In questo rapporto viene esaminato l'andamento della congiuntura economica delle industrie manifatturiere del Verbano Cusio Ossola

Dettagli

Primi risultati del IX Censimento dell industria e servizi anno 2011

Primi risultati del IX Censimento dell industria e servizi anno 2011 COMUNE DI FAENZA SETTORE SVILUPPO ECONOMICO E POLITICHE EUROPEE Servizio Aziende comunali, Servizi pubblici e Statistica Primi risultati del IX Censimento dell industria e servizi anno 2011 Edizione 1/ST/st/07.10.2013

Dettagli

LA CONGIUNTURA MANIFATTURIERA NEL QUARTO TRIMESTRE 2015

LA CONGIUNTURA MANIFATTURIERA NEL QUARTO TRIMESTRE 2015 Comunicato stampa Mantova, 16 febbraio 2016 LA CONGIUNTURA MANIFATTURIERA NEL QUARTO TRIMESTRE 2015 I risultati dell indagine Secondo l analisi della congiuntura manifatturiera relativa all ultimo trimestre

Dettagli

7. ARTIGIANATO. Tab. 7.1 Iscrizioni, cancellazioni, saldo e consistenza a fine anno Albo Imprese Artigiane di Mantova dal 2000 al 2008

7. ARTIGIANATO. Tab. 7.1 Iscrizioni, cancellazioni, saldo e consistenza a fine anno Albo Imprese Artigiane di Mantova dal 2000 al 2008 7. ARTIGIANATO 7. Trend Anagrafico Le imprese iscritte all Albo delle Imprese Artigiane, nel corso del 2008, sono state.2 a fronte di.20 cessazioni, con un saldo positivo pari ad una sola unità. Dopo il

Dettagli

Provincia di Barletta Andria Trani

Provincia di Barletta Andria Trani Provincia di Barletta Andria Trani IL SISTEMA IMPRENDITORIALE NELLA PROVINCIA DI BARLETTA ANDRIA TRANI II TRIMESTRE 2011 A cura di Settore Sviluppo Produttivo, Agricoltura e Aziende agricole Servizio Promozione

Dettagli

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2008

Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2008 Trento, luglio 2009 a cura di Cristina Mirabella e Rosa Lippolis Stima anticipata della dinamica di alcuni aggregati economici in Trentino - Anno 2008 Il Servizio Statistica presenta la stima della dinamica

Dettagli

Ilterritorio, l economia, le imprese

Ilterritorio, l economia, le imprese Ilterritorio, l economia, le imprese Ilterritorioe la sua popolazione La regione marchigiana si trova nella zona centroorientale della penisola e si estende per poco meno di 9.700 chilometri quadrati,

Dettagli

Flash Industria

Flash Industria 23 maggio 2013 Flash Industria 1.2013 Nel primo trimestre 2013, sulla base dell indagine VenetoCongiuntura, la ha mantenuto un trend negativo con un calo del -2, per cento rispetto allo stesso periodo

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006 21 dicembre 2006 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Ottobre 2006 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di ottobre 2006 l'indice generale del valore delle

Dettagli

Esercizi di vicinato Medie strutture vendita

Esercizi di vicinato Medie strutture vendita La ricerca si propone di fornire un aggiornamento della realtà distributiva al dettaglio della provincia di Brescia, alla data del 2005, evidenziando i dati sulla stessa, organizzati per tipologia di vendita,

Dettagli

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007

Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007 24 aprile 2007 Indice del valore delle vendite del commercio fisso al dettaglio Febbraio 2007 L Istituto nazionale di statistica comunica che nel mese di febbraio 2007 l'indice generale del valore delle

Dettagli

I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO

I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO I DATI STRUTTURALI DEL SISTEMA IMPRENDITORIALE ITALIANO IMPRESE E OCCUPATI: UNA PANORAMICA SUL DECENNIO 2001-2011 Il 9 Censimento generale dell industria e dei servizi ha registrato 4.425.950 imprese attive

Dettagli

Aggiornato il sistema informativo SMAIL Emilia-Romagna sul mercato del lavoro

Aggiornato il sistema informativo SMAIL Emilia-Romagna sul mercato del lavoro Aggiornato il sistema informativo SMAIL Emilia-Romagna sul mercato del lavoro Nei tre anni della crisi (2008-2010), l occupazione del settore privato in regione è scesa dell 1,3%. Più colpite l industria

Dettagli

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto

Osservatorio per le Politiche Sociali - Terzo Rapporto 1 STRUTTURA E DINAMICA DEMOGRAFICA Il capitolo si articola in due paragrafi. Nel primo sono riportati i dati e i commenti riguardanti la struttura demografica della popolazione della Valle d Aosta. Nel

Dettagli

INDAGINE CONGIUNTURALE SEMESTRALE

INDAGINE CONGIUNTURALE SEMESTRALE INDAGINE CONGIUNTURALE SEMESTRALE Situazione Secondo Semestre 2014 Previsioni Primo Semestre 2015 Rimini, marzo 2015 UNINDUSTRIA RIMINI Ufficio Economico 1 PREMESSA L Indagine Congiunturale sulla situazione

Dettagli

4. COMMERCIO E SERVIZI

4. COMMERCIO E SERVIZI 4. COMMERCIO E SERVIZI 4.1 Struttura e dinamica dei servizi Come già evidenziato nel capitolo relativo al tessuto imprenditoriale, negli ultimi anni si sta assistendo a un processo di terziarizzazione

Dettagli

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO

E ELLE - INDICATORI STATISTICI DELL'ECONOMIA e DEL LAVORO Graf. 4.1 La provincia di Modena è caratterizzata da un tessuto produttivo formato da numerose piccole imprese che, lavorando in stretta simbiosi, hanno creato i distretti industriali in alcune zone della

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 1 trimestre 2011 Imprese nel complesso In Lombardia, nel primo trimestre del 2011 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 987 unità. Alla fine di marzo risultano

Dettagli

CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA II TRIMESTRE 2011

CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA II TRIMESTRE 2011 1 CONGIUNTURA ECONOMICA INDUSTRIA MANIFATTURIERA II TRIMESTRE 2011 Premessa In questo rapporto viene esaminato l'andamento della congiuntura economica delle industrie manifatturiere del Verbano Cusio Ossola

Dettagli

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione SERVIZI ALLE IMPRESE Le previsioni al 2015: valore aggiunto, produttività ed occupazione Nel primo grafico viene rappresentata la crescita del settore dei servizi alle imprese; come misura dell attività

Dettagli

R & I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro

R & I s.r.l. Ricerche e Interventi di politica industriale e del lavoro L industria metalmeccanica in Emilia-Romagna: dinamiche di lungo periodo, dimensioni d impresa e specializzazioni Nota n. 1 - settembre 217 L industria metalmeccanica dell Emilia-Romagna mostra, nel lungo

Dettagli

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne

con la collaborazione dell Istituto Guglielmo Tagliacarne DOCUMENTAZIONE E STATISTICA QUADERNO DI DOCUMENTAZIONE N. 6/2009 ECONOMIA ED OCCUPAZIONE LO STATO DELLE IN ITALIA DICEMBRE 2009 REPORT TERRITORIALE LIGURIA con la collaborazione dell Istituto Guglielmo

Dettagli

Le imprese femminili 1 in Piemonte

Le imprese femminili 1 in Piemonte Le imprese femminili 1 in Piemonte A fine 2015 le imprese femminili registrate in Italia hanno raggiunto 1.312.451 unità, il 21,7% delle imprese complessivamente censite presso i Registri delle Camere

Dettagli

10.3. Analisi congiunturale 3 trimestre 2013 industria, artigianato, commercio e servizi.

10.3. Analisi congiunturale 3 trimestre 2013 industria, artigianato, commercio e servizi. 10.3 Nota informativa n. 6 del 19 novembre 2013 Analisi congiunturale 3 trimestre 2013 industria, artigianato, commercio e servizi. A cura dell U.O. Studi, Programmazione, Statistica e Osservatori della

Dettagli

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015

Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 15 marzo #lavoro Rassegna stampa TG3 RAI FVG 10mar2016 Messaggero Veneto 11mar2016 Il Piccolo 11mar2016 Il Gazzettino 11mar2016 Occupati e disoccupati in FVG nel 2015 In Friuli Venezia Giulia nell ultimo

Dettagli

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2013

La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2013 CONGIUNTURA & APPROFONDIMENTI Report n. 3 Marzo 2014 La congiuntura del commercio al dettaglio in provincia di Treviso nel quarto trimestre 2013 A cura dell Area Studi e Sviluppo Economico Territoriale

Dettagli

Osservatorio & Ricerca

Osservatorio & Ricerca Osservatorio & Ricerca IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL QUARTO TRIMESTRE 2016 Sintesi Grafica Febbraio 2017 IL MERCATO DEL LAVORO VENETO NEL QUARTO TRIMESTRE 2016 LE PREVISIONI In un contesto europeo di

Dettagli

Dinamiche dell ultimo trimestre 2001 e previsioni per la prima parte del 2002

Dinamiche dell ultimo trimestre 2001 e previsioni per la prima parte del 2002 OSSERVATORIO REGIONALE MARCHE ENTE BILATERALE ARTIGIANATO MARCHE Quarto trimestre 2001 Dinamiche dell ultimo trimestre 2001 e previsioni per la prima parte del 2002 Le imprese artigiane delle Marche L

Dettagli

Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare

Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare Panel agroalimentare Indagini congiunturali Panel Agroalimentare Ismea Clima di fiducia (*) ed evoluzione delle vendite nell industria agroalimentare II semestre 26 Risultati generali Grafico 1 Indice

Dettagli

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 3 trimestre 2010

DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 3 trimestre 2010 DEMOGRAFIA DELLE IMPRESE CREMONESI 3 trimestre 2010 Imprese nel complesso In Lombardia, nel secondo trimestre del 2010 le anagrafi camerali registrano un saldo positivo di 4.448 unità. Alla fine di settembre

Dettagli

L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole

L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole L economia del Veneto dopo la crisi: l export traina una ripresa ancora debole È un quadro in generale miglioramento quello dell economia del Veneto nel 2010, ma la soglia di attenzione rimane alta perché

Dettagli

Le imprese femminili 1 in Piemonte

Le imprese femminili 1 in Piemonte Le imprese femminili 1 in Piemonte A fine 2016 le imprese femminili registrate in Italia hanno raggiunto quota 1.321.862 unità, pari al 21,8% delle imprese complessivamente registrate presso i Registri

Dettagli

Osservatorio & Ricerca. La BUSS

Osservatorio & Ricerca. La BUSS La BUSS LA Il mercato del lavoro veneto nel terzo trimestre 2010: i dati Istat-Rfl 1. CONTESTO ECONOMICO: LA CRESCITA BASSA ASSORBE LENTAMENTE GLI EFFETTI DELLA CRISI...2 2. IL MERCATO DEL LAVORO: GLI

Dettagli

Imprenditoria femminile

Imprenditoria femminile Imprenditoria femminile Alla data del 31 dicembre 2012 le imprese femminili 1 annotate al registro imprese della Camera di Commercio di Brindisi sono 8.868 (di cui 7.802 attive) in lieve contrazione rispetto

Dettagli

8. TESSILE ABBIGLIAMENTO

8. TESSILE ABBIGLIAMENTO 8. TESSILE ABBIGLIAMENTO I NUMERI DEL TESSILE ABBIGLIAMENTO AL 31/12/2015 Imprese 2.459 di cui artigiane 1.573 Localizzazioni 2.814 dati Registro Imprese Il settore tessileabbigliamento della provincia

Dettagli

PROVINCIA DI VERONA TERRITORIO POPOLAZIONE RESIDENTE LAVORO POPOLAZIONE ATTIVA. (dati in migliaia)

PROVINCIA DI VERONA TERRITORIO POPOLAZIONE RESIDENTE LAVORO POPOLAZIONE ATTIVA. (dati in migliaia) PROVINCIA DI VERONA TERRITORIO Montagna 18,9% SUPERFICIE TERRITORIALE...Kmq 3.121 ZONE ALTIMETRICHE Montagna...... Kmq 589 Collina.... Kmq 715 Pianura...... Kmq 1.818 Pianura 58,2% Collina 22,9% POPOLAZIONE

Dettagli

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione

Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione ALBERGHI E RISTORANTI Le previsioni al 2016: valore aggiunto, produttività ed occupazione Il settore degli alberghi e dei pubblici esercizi rappresenta una quota non trascurabile dell economia italiana:

Dettagli

2 TRIMESTRE 2015: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere

2 TRIMESTRE 2015: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere 2 TRIMESTRE 215: saldi positivi per imprese giovanili, femminili e straniere Nel secondo trimestre 215 i saldi tra iscrizioni e cessazioni di imprese liguri giovanili, femminili e straniere ( * ) risultano

Dettagli

Cruscotto congiunturale

Cruscotto congiunturale La dinamica dell economia italiana a cura della Segreteria Tecnica n. 3 23 dicembre 2015 Cruscotto congiunturale Pil e occupazione Nel terzo trimestre l attività produttiva conferma i risultati positivi

Dettagli