SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Tirocinio indiretto TERZA ANNUALITA
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- Teodoro Grilli
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1 SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA Tirocinio indiretto TERZA ANNUALITA
2 INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO DELLA SCUOLA DELL INFANZIA E DEL PRIMO CICLO (art.1 c.4 DPR )
3 E meglio una testa ben fatta che una testa ben piena la testa ben fatta (Michel de Montaine) un attitudine generale a porre e a trattare i problemi; principi organizzatori che permettono di collegare i saperi e di dare loro senso". (Edgar Morin) PENSIERO COMPLESSO
4 PER UNA NUOVA CITTADINANZA (Pag. 10)
5 RAPPORTO SCUOLA/SOCIETA TEORIA SISTEMICA: LA SCUOLA E UN SUBSISTEMA DEL SISTEMA PRINCIPALE CHE E LA SOCIETA STESSA
6 LA SCUOLA PERSEGUE UNA DOPPIA LINEA FORMATIVA:
7 LA SCUOLA DEVE IMPOSTARE UNA FORMAZIONE CHE POSSA CONTINUARE LUNGO L INTERO ARCO DELLA VITA
8 COLLABORAZIONE TRA SCUOLA ED EXTRASCUOLA attori extrascolastici con funzioni a vario titolo educative (famiglia, parrocchia, società sportive )
9 In un periodo storico in cui la famiglia incontra sempre maggiori difficoltà a svolgere il suo ruolo educativo La scuola DEVE insegnare le regole del vivere e del convivere
10 Obiettivo della scuola è quello di costruire un alleanza educativa con la famiglia Sulla base di comuni finalità educative
11 La scuola si apre alle famiglie e al territorio facendo perno sugli strumenti forniti dall autonomia scolastica (DPR )
12 La scuola affianca al compito <<dell insegnare ad apprendere>> quello <<dell insegnare ad essere>>
13 Valorizzare l unicità e la singolarità dell identità culturale di ogni studente Società postmoderna globalizzata interculturale La scuola deve educare alla convivenza attraverso la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente Non basta riconoscere le diversità Occorre sostenere attivamente la loro interazione e la loro integrazione
14 La promozione e lo sviluppo di ciascuno serve da stimolo per la promozione lo sviluppo degli altri: OGNUNO IMPARA MEGLIO NELLA RELAZIONE CON GLI ALTRI Non basta convivere nella società, ma crearla continuamente insieme Futuri cittadini che partecipano consapevolmente alla costruzione di collettività più ampie e composite sia a livello nazionale, sia europeo, sia a quello mondiale
15 PER UN NUOVO UMANESIMO (Pag. 11)
16 ESTERNALITA Comportamento di qualcuno che influisce sul benessere di un altro
17 Esternalità positiva: vantaggio verso altri Esternalità negativa: danno verso altri La scuola può e deve educare a questa consapevolezza
18 (testa ben fatta) Il bisogno di conoscenze degli studenti non si soddisfa con il semplice accumulo di informazioni (testa ben piena) Occorre il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari e l elaborazione delle loro molteplici connessioni Collegare i saperi e dare loro senso
19 Occorre una nuova alleanza tra scienza, storia, discipline umanistiche, arti e tecnologia in prospettiva di un NUOVO UMANESIMO
20 La scuola potrà perseguire alcuni obiettivi: Insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza ( ) superare la Frammentazione delle discipline e integrarle in nuovi quadri d insieme; Promuovere i saperi di un nuovo umanesimo: cogliere gli aspetti essenziali dei problemi, ( ) comprendere le implicazioni dello sviluppo delle scienze e delle tecnologie, valutare i limiti delle conoscenze, la capacità di vivere e agire in un mondo in continuo cambiamento; Diffondere la consapevolezza che i grandi problemi dell umanità ( ) vanno affrontati in stretta collaborazione fra le nazioni, fra le discipline e le culture.
21 Questi obiettivi possono essere realizzati fin dall infanzia attraverso : esperimenti, manipolazione, gioco, narrazione, espressioni artistiche. Questi momenti rappresentano occasioni per apprendere per via pratica quello che poi dovrà essere successivo oggetto di studio
22 Per definire un quadro d insieme occorre l interazione tra la formazione scientifica (chi sono e dove sono io nell universo, sulla terra, nell evoluzione) e la formazione umanistica (chi sono e dove sono io nelle culture umane, nelle società, nella storia).
23 L interazione tra le diverse culture è fondamentale per comprendere l attuale condizione dell uomo (coinvolto dalle molteplici interdipendenze tra locale e globale) premessa indispensabile per l esercizio consapevole di una cittadinanza nazionale, europea, planetaria.
24 GLOBALIZZAZIONE GLOCALIZZAZIONE
25 Globalizzazione: universalizzazione e unificazione su scala mondiale di istituzioni, simboli e stili di comportamento, non deve significare omologazione. Glocalizzazione: la valorizzazione e riscoperta, anzi la difesa delle culture e delle identità locali.
26 Solo l integrazione fra culture diverse può generare l idea di un essere umano integrale, capace di concentrare nella singolarità del microcosmo personale i molteplici aspetti del macrocosmo umano.
27 The end
28
29 LABORATORIO DI COMPRENSIONE Dopo aver letto e analizzato il 1 cap. delle Indicazioni 2012, costruisci delle mappe di sintesi intorno ai seguenti temi: 1. Il nuovo scenario sociale e il ruolo della scuola. 2. La scuola si confronta con una pluralità di culture. Qual è il suo compito? 3. L uso delle tecnologie rappresenta la nuova sfida per la scuola. Qual è il ruolo della scuola? 4. Le relazioni fra il sistema formativo e il mondo del lavoro stanno cambiando rapidamente. Qual è l obiettivo della scuola? 5. Qual è il ruolo della scuola nella linea formativa verticale? 6. Qual è il ruolo della scuola nella linea formativa orizzontale? 7. Il concetto di Esternalità : esternalità positiva, esternalità negativa. 8. Rapporto GLOBALIZZAZIONE-GLOCALIZZAZIONE.
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