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1 * &'" &!" # "$ % "& $ &&"! ' ("$ ) $% EDITORIALE Carissimi eccoci di nuovo qui dopo quasi quattro lunghi anni! Risale infatti a dicembre 2010 l ultimo numero di P.C. informa notiziario sulle cui orme (o ceneri ) nasce questo La Protezione Civile informa fortemente voluto dai Volontari del Servizio Nazionale del progetto Idra: monitoriamo le zone a rischio idrogeologico. In questo numero i sei Volontari vi racconteranno di loro e degli obiettivi che ci siamo prefissati (noi proponendo il progetto e loro candidandosi per la realizzazione) e che ci impegneranno fino al 2 giugno del prossimo anno. Questo notiziario sarà anche l occasione per approfondire le tematiche di Protezione Civile in particolare quelle connesse con il rischio idrogeologico talvolta anche con lo sguardo indietro per raccontare eventi o meglio disastri che non devono più accadere. Nella sezione la storia ci insegna si parla del disastro del Vajont del 9 ottobre 1963 che seminò morte e distruzione: 1910 le vittime stimate. Anche oggi dopo più di 50 anni il luogo in cui si è verificato l evento continua a parlare alla coscienza di quanti lo visitano ed insegna che la natura si ribella alle malefatte dell uomo. In questo numero vi rendiamo conto anche delle attività che hanno impegnato il Settore Protezione Civile durante l estate 2014 (si può chiamare estate?!) in parti - ' " %(0 ' & $ &&" colare per quanto riguarda l accoglienza dei profughi salvati nel Mar Mediterraneo meridionale nell ambito dell operazione militare ed umanitaria Mare Nostrum sbarcati a Brindisi. Infine troverete anche due nuove sezioni dedicate rispettivamente alle curiosità ed ai giochi: una maniera soft per continuare ad informare in materia di Protezione Civile e di Servizio Civile Nazionale. Vi auguro una buona lettura in nostra compagnia! Dott.ssa Annamaria Attolini Capo Settore Protezione Civile Provincia di Brindisi INDICE - NEWS DALL INTERNO PAG APPROFONDIMENTO PAG - LA STORIA CI INSEGNA PAG GLOSSARIO DI PROTEZIONE CIVILE PAG 10 - CURIOSITA PAG 11 - GIOCANDO CON LA P.C. PAG 12 I VOLONTARI DEL SCN IN REDAZIONE Impaginazione e Grafica: Federica Lupoli Antonella Martinelli Valentina Altavilla Articoli e contenuti: Federica Lupoli Valentina Altavilla Antonella Martinelli Sito internet: Martina Carlucci Fotografie: Giovanni Di Scipio Giulio Tanzarella e fonti web Sede: Provincia di Brindisi Cittadella della Ricerca - Brindisi Sito internet: $. $ "/ & ( 1 " &! Ci siamo. Finalmente lo scorso 3 giugno è partito il nuovo Progetto di Servizio Civile Nazionale della Provincia di Brindisi Settore Protezione Civile dal titolo: Idra: monitoriamo le zone a rischio idrogeologico. Nello specifico i 6 Volontari del Servizio Civile Nazionale saranno maggiormente impegnati ad implementare le attività di previsione e prevenzione attraverso l analisi del territorio la raccolta e l elaborazione dei dati. Il gruppo composto da 6 Volontari si è mostrato subito carico e con tanta voglia di lavorare e di impegnarsi in questo ambizioso progetto che consiste nella ricerca e nel monitoraggio delle zone con maggiore vulnerabilità rispetto al rischio idrogeologico nel contesto territoriale della provincia di Brindisi. In seguito ai risultati ottenuti e alle valutazioni effettuate si svolgeranno sul campo attività di monitoraggio e sorveglianza delle zone a media - elevata criticità. Per ultimo i ragazzi lavoreranno alla redazione e divulgazione di materiale informativo (pubblicazioni fascicoli supporti audio visivi) con l obiettivo di sensibima conosciamo più da vicino questi nuovi lizzare i cittadini sull importanza della ragazzi: Valentina Altavilla 28enne di Protezione Civile come strumento di automesagne (BR) giornalista pubblicista ed protezione. esperta in comunicazione e nuovi media; Non resta quindi che augurare ai nuovi 6 Martina Carlucci anche lei 28 anni di Volontari un buon anno e un buon lavoro. Brindisi addetta alla segreteria; Giovanni Di Scipio 28enne di Policoro (MT) laureato in Scienze Forestali e Ambientali; Federica Lupoli 25enne mesagnese laureata in Scienze Ambientali; Antonella Martinelli 26 anni di Mola di Bari (BA) l ingegnere edile del gruppo; e per ultimo Giulio Tanzarella il laureato in Protezione Civile che nonostante i suoi soli 23 anni può vantare già una decennale esperienza nel settore della PC. Un gruppo come si vede ben variegato e diversificato che grazie proprio a questa caratteristica ben si adatta alle diverse attività tecniche che si andranno a realizzare nel corso dell anno. I Volontari SCN

2 * % * " ' 2 Sin dai primi giorni dall avvio del Progetto i 6 Volontari non hanno perso tempo e si sono immediatamente immersi nel loro lavoro. Per prima cosa si è posta subito la necessità di dare un volto ad Idra realizzato con la fantasia degli stessi ragazzi in due diverse raffigurazioni. % con l attuazione di interventi di mitigazione del rischio per concludersi poi con la pianificazione delle attività necessarie nel corso di eventuali emergenze (c.d. prevenzione). Tali obiettivi sono stati riassunti dai Volontari nella seconda immagine di Idra sconfitto che rappresenta proprio la vittola prima si riferisce all immagine che ria e la possibilità di arginare il pericolo da l iconografia mitologica associa ad una parte dell intera Protezione Civile. creatura serpentina dotata di un incredibile numero di teste che Ercole vinse in una delle sue fatiche decapitandone la testa immortale. " ' 2 provincia di Brindisi. Un tema quello della vulnerabilità del territorio in materia di rischio idrogeologico che è stato toccato anche dal Commissario Castelli in occasione della prima visita esterna effettuata dai Volontari agli Uffici della Provincia di Brindisi. Si è discusso inoltre dei Centri Funzionali che valutano la criticità dell allertamento ed ai quali la Direttiva 2004 ha affidato la gestione organizzativa e funzionale del sistema di allertamento nazionale. I ragazzi sono molto impegnati anche nel costante aggiornamento del sito internet e nella creazione di una sezione ad hoc relativa al progetto in questione. Grazie anche ai consigli del coach di comunicazione Tiziano Mele che ha spiegato loro come redigere il miglior comunicato stampa i Volontari hanno perfezionato le loro tecniche di scrittura tenendo ben presente la regola d oro dell ABC ovvero accuratezza brevità e chiarezza. Volontari ed operatori PC all ingresso del palazzo della Provincia di Brindisi Idra sconfitto dalla P. C. Idra emerge dal fango Al fine di rendere maggiormente efficace l attuazione del progetto i ragazzi si sono avvalsi della collaborazione delle associazione partner della PC attraverso l istituzione di un apposito tavolo tecnico permanente. Il fango habitat naturale del mostro diventa il nemico che il progetto si propone di combattere in quanto il fango stesso devasta le abitazioni e l ambiente durante le calamità provocate da eventi collegati al rischio idrogeologico generando così una Durante questo incontro le stesse associasensazione di impotenza e sconfitta. zioni hanno messo a disposizione la loro Per contrastare la sua pericolosità le atti- esperienza sul campo per confermare ed vità intraprese dal gruppo partono dalla implementare lo studio già avviato dai conoscenza del territorio e della sua vul- ragazzi sull individuazione dei principali nerabilità (c.d. previsione) proseguiranno punti critici vulnerabili nel territorio della 3 Durante l incontro infatti si è discusso sull importanza della previsione e prevenzione in materia di rischio idrogeologico e della necessità di intervento in difesa della popolazione civile. Un altro importante momento di formazione specifica prevista dal progetto Idra è stato certamente la lezione tenuta dall Ing. Giuseppe Amoruso sul Sistema della Protezione Civile della Regione Puglia. In particolare l Ing. Amoruso ha posto l accento sull importanza della pianificazione e sulle operazioni di presidio del territorio. Il giornalista Mele posa con i Volontari SCN 2014 Queste le attività che hanno caratterizzato i primi tre mesi di Servizio dei Volontari SCN Nuovi ed interessanti aggiornamenti nei prossimi numeri! 4

3 * "'2$&&"!'&$)$% * "'2$&&"!'&$)$% Campagna antincendio emergenza immigrazione e Ferragosto sicuro Sono queste alcune delle attività svolte nell ultimo periodo dal personale del Settore Protezione Civile della Provincia di Brindisi. In linea con le direttive nazionali la campagna antincendio boschivo 2014 è partita lo scorso 15 giugno e si concluderà il prossimo 15 settembre. Essa nasce dall esigenza di coordinare tutte le iniziative necessarie a prevenire e fronteggiare il fenomeno degli incendi boschivi e dei rischi conseguenti. Attività antincendio boschivo Protezione Civile La relativa Legge quadro n. 353/2000 riporta le raccomandazioni per un efficace contrasto che il Presidente del Consiglio dei Ministri rivolge alle Regioni alle Province Autonome e ai ministeri interessati. Il personale della Protezione Civile della Provincia di Brindisi in collaborazione con le associazioni di volontariato locali persegue l obiettivo comune di tutelare le zone ad interesse ambientale e naturalistico nel territorio provinciale. Nello specifico l area interessata dalle attività emergenziali è rappresentata dal Bosco Cerano (o Bosco Tramazzone) Riserva Naturale Regionale Orientata della Puglia che ricade nel territorio di Brindisi e San Pietro Vernotico con un estensione di circa 1300 ettari. Il mezzo in dotazione ai volontari dipendenti provinciali è un modulo antincendio posizionato su una vettura fuoristrada tipo pick-up che dispone di un serbatoio dalla capienza di 6 q di acqua. Gli interventi su principi di incendi di piccole proporzioni sono realizzati dalla PC che garantisce comunque una costante attività di monitoraggio e sorveglianza del bosco durante l intera durata della campagna; nei casi di incendi di grosse entità invece vengono allertati i Vigili del Fuoco e la PC rimane a difesa della pubblica incolumità. Attività antincendio boschivo Protezione Civile 5 Nel corso dell estate però la Protezione Civile è stata impegnata anche nelle operazioni di soccorso degli immigrati di varia provenienza. In particolare sono stati quattro gli sbarchi avvenuti nel porto di Brindisi: il primo in ordine cronologico lo scorso 31 luglio con 114 profughi sbarcati nei pressi di Costa Morena; il secondo il agosto a Sant Apollinare con 18 immigrati provenienti da Siria Palestina e da altri paesi africani che si trovavano sulla nave militare Aliseo; il terzo il 14 agosto con ben 50 persone soccorse a bordo della fregata Scirocco della Marina Militare; e in Immigrati in fila dopo lo sbarco presso l area portuale del seno di levante di Sant Apollinare ultimo quello di 40 migranti lo scorso 28 agosto avvenuto date le grosse dimensioni della nave presso il molo di Punta Riso. Immigrati in fila dopo lo sbarco presso l area portuale di Costa Morena Infine l operazione Sicurezza Stradale Ferragosto Sicuro 2014 ha visto impegnato per il 15 agosto il personale di Protezione Civile con i volontari di associazioni del territorio aderenti al progetto (Prociv Arci Erchie Cb Quadrifoglio di Fasano- Montalbano Radio Club San Donaci Volontari Protezione Civile San Pietro Vernotico Antonio Bianco Torre Santa Susanna Associazione Nucleo Volontari Protezione Civile e Tutela Sociale di Oria e Volontari SerOstuni) nel pattugliamento delle strade provinciali ad alto traffico turistico vacanziero. La presenza della PC ha avuto inoltre lo scopo di segnalare eventuali disagi e sinistri alle autorità preposte al fine di garantire un ferragosto sicuro a tutti. 6

4 $"&%(0$&("&" &$%"%$&"3 Il rischio idrogeologico rappresenta ad oggi il fardello più gravoso del nostro paese dal punto di vista sociale ambientale ed economico. Nel 0% dei comuni italiani infatti sono presenti aree ad elevato dissesto idrogeologico il che significa che 58 milioni di italiani vivono in una situazione di potenziale pericolo. Le condizioni meteorologiche avverse e l azione delle acque in generale siano esse superficiali in forma liquida o solida o sotterranee sono alla base di quei processi che rientrano nell ambito del suddetto rischio. Se frane e alluvioni sono fenomeni naturali dovuti alle caratteristiche geomorfologiche del nostro Paese le scelte poco oculate compiute dall uomo sull utilizzo del suolo l urbanizzazione irrazionale l abusivismo il disboscamento dei versanti e la mancata manutenzione dei corsi d acqua hanno certamente amplificato il dissesto esponendo cittadini beni e comunità ad una seria minaccia. Una della principali attività da compiere al fine di eludere il rischio idrogeologico e soprattutto le conseguenze degli eventi ad esso connessi consiste nell implementare le attività di previsione e prevenzione attraverso una costante analisi del territorio; fondamentale sarà poi il suo monitoraggio unito ad un efficace sistema di allertamento e di sorveglianza dei fenomeni e alla messa a punto di una pianificazione di emergenza. Si tratta di operazioni necessarie e fondamentali se si considerano i tragici esiti che si possono verificare primo fra tutti la perdita di vite umane a causa di frane ed alluvioni; secondo la Coldiretti infatti dal 1960 ad oggi sono morte oltre 4mila persone mentre fra il 1960 e il 2012 le diverse i- nondazioni hanno causato ben 1.60 vittime (62 morti 6 dispersi 931 feriti). Per non parlare dei costi. Secondo Legambiente il costo complessivo dei danni provocati in Italia da terremoti frane e alluvioni dal 1994 ad oggi è di 2425 miliardi di euro circa 35 miliardi l'anno. 43 sono invece i miliardi di euro necessari per mettere in sicurezza il territorio italiano (2 al Centro-Nord 13 al Sud 3 per gli interventi di recupero delle coste). Due immagini che mostrano la violenza di un alluvione in atto in un centro abitato Quando si parla di rischio idrogeologico in Italia il disastro più grave custodito nella memoria storica di tutti noi è senza dubbio quello della diga del Vajont morti 300 vittime senza nome e diverse frazioni completamente spazzate via dalla forza d urto dell acqua: è questo il bilancio dell evento ad oggi considerato come il più catastrofico nella storia idrogeologica del nostro paese. Il Vajont è un torrente che nasce in Friuli e affluisce nel Piave subito dopo il confine regionale in Veneto a nord di Belluno di fronte a Longarone. Nella valle più larga ed urbanizzata del Piave tra il 195 e il 1960 fu costruita una alta diga con l obiettivo di ottenere energia idroelettrica da una rete di bacini che coinvolgeva oltre al Piave e al Vajont altri fiumi dell area. Il comune di Longarone prima del disastro Durante i lavori del Vajont in uno di questi altri bacini poco più ad est nel 1959 cadde una gigantesca frana la quale fece traboccare il bacino della diga di Pontesei. L evento però venne trascurato ed addirittura l anno successivo fu avanzata la richiesta di aumentare il livello dell invaso a quota 00 metri nonostante i timori scientificamente dimostrati sulla base di test di tenuta idraulica condotti da esperti: fu solo l inizio di una tragedia annunciata. Il comune di Longarone dopo il disastro 9 ottobre del 1963: Longarone ridotta in macerie Erano le del 9 ottobre del 1963 quando dalle pendici settentrionali del monte Toc si staccò una frana che scivolò rapidamente nel bacino artificiale creato dalla diga del Vajont. 260 milioni di metri cubi di montagna precipitarono nel lago abbattendosi sui paesi di Longarone di Erto e di Casso. Vennero distrutte anche le frazioni più basse lungo le rive del lago quali Frasègn Le Spesse Cristo Pineda Ceva Prada Marzana e San Martino. Vennero recuperati solo cadaveri oltre la metà dei quali erano irriconoscibili. 8

5 Tra le vittime 48 bambini uccisi dalla furia della massa d acqua e fango che si muoveva alla folle velocità di 100 chilometri l ora. Ad oggi le cause del disastro sono ancora poco chiare. Nei giorni della frana era in corso una prova di invaso cioè il bacino della diga era stato riempito durante una prova di collaudo. Secondo alcuni era stato questo a causare la frana mentre secondo altri le cause erano da ricercare nelle fortissime piogge cadute in quelle settimane. Certamente la decisione di riempire il bacino fino a 00 metri di altezza sopra il livello del mare fu un rischio molto grave. I test fatti in passato avevano infatti dimostrato che l acqua a quell altezza in caso di frana avrebbe rappresentato un gravissimo pericolo per i comuni a fondovalle. Nel 191 dopo anni e mezzo di processo la Corte di Cassazione riconobbe Alberico Biadene (direttore del servizio costruzioni idrauliche della SADE) e Francesco Sensidoni (capo del servizio dighe &$%"%$&"3 del Ministero dei Lavori Pubblici) colpevoli di inondazione aggravata dalla prevedibilità dell evento e di non aver lanciato per tempo l allarme alla popolazione. E- NEL e Montedison che aveva intanto inglobato la SADE la società che aveva costruito la diga furono invece condannate al risarcimento dei danni. Subito dopo la tragedia Longarone ed i paesi colpiti sono stati completamente ricostruiti ed a memoria della catastrofe è stato allestito anche il museo del Vajont visitabile presso il Centro Visite del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane di Erto e Casso. Con la collaborazione dell'enel nel 2002 è stato inaugurato un percorso protetto sul coronamento della diga del Vajont attrezzato per visite guidate che offre la possibilità di vedere e capire quanto è successo. Tra i luoghi della memoria è infine da ricordare il Cimitero delle Vittime del Vajont situato nella frazione di Fortogna. Immagini della diga del Vajont come si presenta oggi con scorcio del monte Toc (Dolomiti) 9 A ATTIVITA DI PROTEZIONE CIVILE Sono le attività volte alla previsione e alla prevenzione delle varie ipotesi di rischio al soccorso delle popolazioni danneggiate ed ogni altra attività necessaria a superare l emergenza connessa agli eventi calamitosi. B - BOLLETTINO DI CRITICITÀ IDROGEOLOGICA E IDRAULICA E il bollettino emesso dal Centro Funzionale Centrale per segnalare i livelli di criticità idrogeologica e idraulica mediamente attesi sulle zone di allerta in cui è suddiviso il territorio italiano. Il documento rappresenta la valutazione del possibile verificarsi o evolversi di effetti al suolo (frane e alluvioni) dovuti a fenomeni meteorologici sulla base di scenari di evento predefiniti. C CENTRI FUNZIONALI E la rete di centri di supporto alle decisioni delle autorità competenti per le allerte e per la gestione dell emergenza. Ai fini delle funzioni e dei compiti valutativi decisionali e delle conseguenti assunzioni di responsabilità la suddetta rete è costituita dai Centri Funzionali Regionali o Decentrati e da un Centro Funzionale Statale o Centrale presso il Dipartimento della Protezione Civile. D DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE E una struttura della Presidenza del Consiglio dei Ministri. "&&""&&" Nasce nel 1982 per dotare il Paese di un organismo capace di mobilitare e coordinare tutte le risorse nazionali utili ad assicurare assistenza alla popolazione in caso di grave emergenza. Con la legge n. 225 del 1992 il Dipartimento diventa il punto di raccordo del Servizio Nazionale della protezione civile con compiti di indirizzo promozione e coordinamento dell intero sistema. Il Dipartimento si occupa delle attività volte alla previsione e alla prevenzione dei rischi al soccorso e all assistenza delle popolazioni colpite da calamità al contrasto e superamento dell emergenza. E EMERGENZA Ogni attività di soccorso posta in essere al verificarsi di eventi calamitosi e finalizzata al loro contenimento. Lo stato di emergenza è deliberato dal Consiglio dei Ministri che ne determina durata ed estensione territoriale. F FUNZIONI DI SUPPORTO Costituiscono la struttura organizzativa di base dei centri operativi e rappresentano i diversi settori di attività della gestione dell emergenza. Ciascuna Funzione è costituita da rappresentanti delle strutture che concorrono per lo specifico settore ed è affidata al coordinamento di un responsabile. Le Funzioni di supporto vengono attivate negli eventi emergenziali in maniera flessibile in relazione alle esigenze contingenti e in base alla pianificazione di emergenza. 10

6 4 56 / Secondo l Accademia della Crusca il termine allerta nasce dalla locuzione avverbiale all erta che in italiano già dai primi del 500 ha assunto il significato generico di rimanere desto vigilante guardigno. La locuzione stare all erta nasce da un espressione del linguaggio militare che significava originariamente stare su un altura (per poter vedere in tempo l arrivo dei nemici). Il termine oggi non è più di uso comune ma è talvolta utilizzato per nominare strade o piazze. 88 / 4 Nel gergo della Protezione Civile la parola Allerta è frequentemente associata al rischio meteo-idrologico per indicare il messaggio lanciato dalle Regioni ai sistemi locali di Protezione Civile quando a seguito di fenomeni particolarmente intensi si prevedono sul territorio situazioni di criticità. 4 9 / Il termine latino risicum è associato alle prime imprese marittime di epoca premoderna per segnalare i pericoli di tipo naturale quindi incontrollabili per l uomo che avrebbero potuto compromettere il viaggio. Il cambiamento di significato è legato al passaggio alla modernità quando ci si avvia a perseguire una conoscenza oggettiva e razionale del mondo basato su leggi costanti che possono essere misurate calcolate previste. A partire dal XVIII secolo il calcolo probabilistico ha consentito perciò di affrontare il rischio in modo scientifico e ha portato oggi a esprimerlo con la formula R = P x V x E che lega pericolosità vulnerabilità e valore esposto. Il rischio in questo caso si traduce nella possibilità che un fenomeno naturale o legato all attività dell uomo danneggi la popolazione e gli insediamenti in un area specifica e in un dato periodo di tempo. 4 6 / Per poter svolgere attività di Protezione Civile come volontario a supporto delle istituzioni che coordinano gli interventi è necessario essere iscritti ad una delle organizzazioni di volontariato inserite negli elenchi Territoriali o nell'elenco Centrale (consultabili presso la Regione o sul sito del Dipartimento della P.C.). Chi desidera diventare volontario di P.C. può valutare una serie di elementi che caratterizzeranno la propria attività nel settore scelto. Informazioni sulle Organizzazioni di volontariato di Protezione Civile che operano nei comuni della provincia di Brindisi potranno essere acquisite scrivendo al seguente indirizzo protezionecivile@provincia.brindisi.it. 11 Soluzione Che cosa apparirà?: Idra emerge dal fango Soluzione Rebus: Solidali si nasce Volontari si diventa 12

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