Controllo del documento

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Controllo del documento"

Transcript

1 ALLEGATO N /2 Controllo del documento Identificazione del documento Codice: All. Titolo del Documento: Uffici e mansioni impiegatizie. Stato delle revisioni Revisione n. Sezione n. Pagina n. Modifiche Data Tutte Tutte AGGIORNAMENTO INTERO SISTEMA Approvazione ed emissione Responsabile Data Firma Redatto da: MIRKO FERRO (RSPP) Partecipazione di: (MC) Collaborazione di: (RLS) Approvato da: (DL)

2 ALLEGATO N 2/2 ALLEGATO N : UFFICI E MANSIONI IMPIEGATIZIE INDICE. DESCRIZIONE DEGLI AMBIENTI SOTTOPOSTI A VALUTAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI TIPOLOGIA DEI RISCHI E LAVORATORI SOGGETTI AREE ESTERNE, ACCESSI ED AREE DI TRANSITO STRUTTURE, SPAZI DI LAVORO INTERNI ED ARREDI, PORTE E VIE D USCITA IMMAGAZZINAMENTO DI OGGETTI RISCHI ELETTRICI RISCHI DI INCENDIO E DI ESPLOSIONE VENTILAZIONE LOCALI DI LAVORO ED INQUINAMENTO INDOOR CLIMATIZZAZIONE LOCALI DI LAVORO E MICROCLIMA TERMICO ILLUMINAZIONE DEGLI SPAZI DI LAVORO E POSTAZIONI DI LAVORO LAVORO AI VIDEOTERMINALI IGIENE DEGLI AMBIENTI, SERVIZI IGIENICI, LOCALI DI REFEZIONE E DI RIPOSO AREE ESTERNE, ACCESSI ED AREE DI TRANSITO STRUTTURE, SPAZI DI LAVORO INTERNI ED ARREDI, PORTE E VIE D USCITA IMMAGAZZINAMENTO DI OGGETTI RISCHI ELETTRICI RISCHI D INCENDIO ED ESPLOSIONE VENTILAZIONE LOCALI DI LAVORO ED INQUINAMENTO INDOOR CLIMATIZZAZIONE LOCALI DI LAVORO E MICROCLIMA TERMICO ILLUMINAZIONE DEGLI SPAZI DI LAVORO E POSTAZIONI DI LAVORO LAVORO AL VIDEOTERMINALE IGIENE DEGLI AMBIENTI, SERVIZI IGIENICI, LOCALI DI REFEZIONE E DI RIPOSO MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE DA ADOTTARE AREE ESTERNE, ACCESSI ED AREE DI TRANSITO STRUTTURE, SPAZI DI LAVORO INTERNI ED ARREDI, PORTE E VIE DI USCITA IMMAGAZZINAMENTO DI OGGETTI RISCHI ELETTRICI RISCHI D INCENDIO ED ESPLOSIONE VENTILAZIONE LOCALI DI LAVORO ED INQUINAMENTO INDOOR CLIMATIZZAZIONE LOCALI DI LAVORO E MICROCLIMA TERMICO ILLUMINAZIONE DEGLI SPAZI DI LAVORO E POSTAZIONI DI LAVORO LAVORO AL VIDEOTERMINALE IGIENE DEGLI AMBIENTI, SERVIZI IGIENICI, LOCALI DI REFEZIONE E DI RIPOSO PROGRAMMA E PRIORITA DELLE MISURE DA ADOTTARE FOTO... 2

3 ALLEGATO N 3/2. DESCRIZIONE DEGLI AMBIENTI SOTTOPOSTI A VALUTAZIONE Sono stati considerati gli ambienti adibiti ad attività di ufficio presenti all interno della sede di FORLI. Inoltre l attenzione si è focalizzata su: - la strada di accesso ed i parcheggi; - l esterno dell immobile. 2. RIFERIMENTI NORMATIVI Decreto Legislativo 8/2008. UNI EN 79. UNI EN 25. Norme CEI. D. M. 0 marzo 998. D. M. 236/89. UNI EN ISO 7730, 5265, 079. Linee guida ISPESL Microclima, areazione e illuminazione nei luoghi di lavoro. UNI EN UNI EN Codice della strada. Dcreto Legislativo 257/ TIPOLOGIA DEI RISCHI E LAVORATORI SOGGETTI 3. Aree esterne, accessi ed aree di transito Per quanto concerne gli ambienti ufficio il pavimento delle aree di transito è realizzato con materiali idonei, è regolare ed uniforme. Tale pavimento viene mantenuto pulito in particolare da sostanze sdrucciolevoli. Le zone di transito sono mantenute libere da ostacoli. Tali zone sono di dimensioni idonee. Il livello di illuminazione è adeguato, è anche presente illuminazione di emergenza (vedi foto).

4 ALLEGATO N 4/2 La segnaletica sia orizzontale che verticale risulta essere sufficiente. Per quanto concerne l ambiente esterno (balcone) si fanno presenti i seguenti punti: a) sarebbe opportuno predisporre una fonte di luce artificiale d emergenza; Non si evidenziano segni di dissesto strutturale quali crepe, fessure e distacchi murari. I possibili rischi per tutti i presenti sono da correlare al possibile investimento ed a fenomeni di natura infortunistica quali cadute a livello. 3.2 Strutture, spazi di lavoro interni ed arredi, porte e vie d uscita Sono state considerati gli spazi all interno dei locali ufficio. Per quanto concerne gli ambienti ufficio il pavimento è realizzato con materiali idonei, è regolare ed uniforme. Tale pavimento viene mantenuto pulito in particolare da sostanze sdrucciolevoli. Gli spazi di lavoro sono sufficienti a garantire la sicurezza dei movimenti. Per ogni lavoratore sono garantite adeguate superfici e cubature. L altezza minima del soffitto è adeguata. La distanza minima relativa tra parti delle strutture, macchinari e arredi è di almeno 0.8 metri. La superficie dell area di lavoro è libera da ostacoli sia a terra che in altezza. Lo spazio di lavoro è ordinato e dotato delle attrezzature necessarie. Per il livello di illuminazione si rimanda ad altri allegati. Pareti e soffitti sono tinteggiati con colori chiari. Non sono presenti segni di infiltrazioni di acqua o tracce di umidità. Infissi e serramenti sono in buono stato di conservazione. Non sono evidenti segni di dissesto strutturale. Non sono presenti lavoratori disabili. 3.3 Immagazzinamento di oggetti

5 ALLEGATO N 5/2 Sono stati considerati i luoghi di immagazzinamento presenti negli uffici e nel magazzino. I materiali sono immagazzinati in luoghi idonei a tal fine. Gli spazi previsti sono di dimensioni sufficienti all immagazzinamento. La pavimentazione è resistente, orizzontale ed omogenea. 3.4 Rischi elettrici Sono state considerate le installazioni elettriche di tutti gli ambienti. L impianto elettrico degli uffici è stato riprogettato ed installato, esiste idonea documentazione tecnica allegata. Nei vari uffici sono utilizzate prese di corrente multiple del tipo a ciabatta poggiate semplicemente a terra. (vedi foto). E presente sia l impianto di messa a terra, l interruttore differenziale ed il magnetotermico. Non si hanno notizie circa la verifica periodica. Gli organi di interruzione, manovra e sezionamento elettrico sono alloggiati in idonei quadri elettrici chiusi. I lavori di manutenzione e di riparazione sono eseguiti sugli impianti fuori tensione e da personale qualificato. 3.5 Rischi di incendio e di esplosione E stata effettuata la valutazione dei rischi ed è stato definito il livello di rischio corrispondente. Gli impianti elettrici sono realizzati a regola d arte. La pulizia e l ordine sono rispettati. I controlli sulle misure di sicurezza da osservare sono effettuati anche se ciò deve essere meglio e specificatamente processato. Sono state redatte procedure di lavoro in sicurezza che debbono ancora essere divulgate anche come base di informazione e formazione dei lavoratori. Non sempre è rispettato il divieto di fumare. Il numero e la larghezza delle uscite è sufficiente in funzione dell affollamento e dei rischi di incendio. La lunghezza del percorso per raggiungere la più vicina uscita non supera i 5 metri. Le porte installate lungo le vie di uscita ed in corrispondenza delle uscite si aprono facilmente. Le vie di uscita e le uscite non sono chiaramente indicate tramite segnaletica conforme alla vigente normativa.

6 ALLEGATO N 6/2 Le vie di uscita sono adeguatamente illuminate anche con un sistema di illuminazione di sicurezza. Le uscite hanno altezza minima pari a due metri e si aprono nel verso d esodo in modo facile ed immediato. In relazione alle esigue dimensioni delle diverse aree non risulta necessario un impianto di allarme e rivelazione incendi. Esistono estintori portatili a protezione degli ambienti idonei per numero e tipologia ma gli estintori non sono installati a parete, non sono segnalati. Gli estintori sono oggetto di regolare manutenzione. Il Datore di lavoro ha provveduto alla informazione dei lavoratori. Sono stati designati, incaricati ed adeguatamente formati un numero adeguato di lavoratori per la prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze E adeguata la segnaletica di sicurezza. Non c è necessità date le piccole dimensioni aziendali di installare planimetrie a parete. Svolta l esercitazione annuale. Esiste un piano di emergenza. 3.6 Ventilazione locali di lavoro ed inquinamento indoor I locali di lavoro dispongono di sistemi di aerazione e ventilazione naturale ed artificiale che garantiscono adeguate caratteristiche di qualità e movimento dell aria. I sistemi di ventilazione consentono l effettuazione di sufficienti ricambi d aria. E assicurata un adeguata qualità dell aria. I sistemi di ventilazione non producono flussi d aria pericolosi o fastidiosi. In tutti gli uffici è fatto divieto assoluto di fumare anche se non sempre rispettato. 3.7 Climatizzazione locali di lavoro e microclima termico Non sono state rilevate condizioni di disagio termico.

7 ALLEGATO N 7/2 3.8 Illuminazione degli spazi di lavoro e postazioni di lavoro I luoghi di lavoro dispongono di luce naturale sufficiente per salvaguardare la sicurezza, la salute ed il benessere dei lavoratori. Non ci sono particolari fenomeni di abbagliamento. I luoghi di lavoro sono dotati di illuminazione in complesso (naturale ed artificiale) adeguata e sufficiente per assicurare confort visivo, prestazione visiva e sicurezza. I livelli di illuminamento medio sono adeguati al tipo di zona e compito visivo richiesto. Pareti, soffitti e piani di lavoro non sono eccessivamente riflettenti. Non ci sono contrasti eccessivi o insufficienti. L illuminazione è priva di farfallamenti ed effetti stroboscopici. Realizzato programma di pulizia e manutenzione preventiva e periodica degli impianti di illuminazione e delle superfici vetrate (regolare pulizia corpi illuminanti, immediata sostituzione corpi illuminanti avariati, tinteggiature periodiche con colori chiari e materiali opachi delle pareti). Sono presenti mezzi di illuminazione sussidiaria e di sicurezza. 3.9 Lavoro ai videoterminali Sono state oggetto di sopralluoghi mirati tutte le postazioni di lavoro al videoterminale che sono presenti negli uffici: - n 4 stanze di ufficio con postazioni VDT. In tutti gli ambienti adibiti ad uso ufficio si svolgono attività comportanti l uso dei videoterminali. L azienda ha provveduto, prescindendo dal numero di ore occupate allo svolgimento di mansioni al videoterminale, ad attivare la sorveglianza sanitaria per tutti i dipendenti impiegati in attività di ufficio. Viene evitata il più possibile la ripetitività e la monotonia delle operazioni. E garantito il diritto ad una pausa di 5 minuti quando si opera per due ore consecutive. E stata assicurata una informazione e formazione adeguata ai lavoratori in ordine alle modalità di svolgimento dell attività comportante l uso dei videoterminali, ai rischi connessi ed alle misure per evitarli. E stata redatta specifica procedura che deve essere divulgata. Il monitor non presenta riflessi o riverberi. L immagine sugli schermi è stabile. La brillanza e/o il contrasto tra i caratteri e lo sfondo del monitor sono facilmente regolabili.

8 ALLEGATO N 8/2 Tutti i monitor esaminati sono facilmente orientabili ed inclinabili per adattersi alle diverse esigenze. I monitor sono del tipo a bassa emissione di radiazioni. Le tastiere sono inclinabili e svincolate dallo schermo, con superficie opaca e simboli dei tasti facilmente leggibili. Lo spazio davanti alle tastiere consente l appoggio di mani ed avambracci. Il videoterminale appoggia su piano di lavoro. I piani di lavoro hanno superficie di colore chiaro, non riflettente e dimensioni sufficienti. I sedili di lavoro sono stabili con altezza del piano di seduta ed altezza e inclinazione dello schienale regolabili in modo indipendente. Le postazioni di lavoro non necessitano di poggiapiedi. Il rumore non raggiunge livelli significativi. Il microclima è adeguato alle esigenze. I softwares impiegati sono adeguati alle mansioni da svolgere e sono facilmente comprensibili dagli operatori. I lavoratori sono in possesso di competenze e di conoscenze adeguate al lavoro ed al suo contesto. 3.0 Igiene degli ambienti, servizi igienici, locali di refezione e di riposo E presente un servizio igienico e non è prevista una separazione d uso fra i due sessi. Il bagno sono dotati di acqua calda e fredda di mezzi detergenti e per asciugarsi Aree esterne, accessi ed aree di transito R = P (3) x D (2) = Strutture, spazi di lavoro interni ed arredi, porte e vie d uscita R = P (2) x D (2) = 4

9 ALLEGATO N 9/2 4.3 Immagazzinamento di oggetti 4.4 Rischi elettrici R = P () x D () = 4.5 Rischi d incendio ed esplosione R = P (3) x D (2) = 6 Attività a rischio basso d incendio secondo quanto indicato dal D.M. 0 marzo Ventilazione locali di lavoro ed inquinamento indoor R = P () x D () = 4.7 Climatizzazione locali di lavoro e microclima termico R = P () x D () = 4.8 Illuminazione degli spazi di lavoro e postazioni di lavoro 4.0 Lavoro al videoterminale R = P () x D () = In base a quanto evidenziato tramite sopralluoghi mirati: R = P (3) x D (2) = 6

10 ALLEGATO N 0/2 4. Igiene degli ambienti, servizi igienici, locali di refezione e di riposo R = P () x D () = 5. MISURE DI PREVENZIONE E DI PROTEZIONE DA ADOTTARE 5. Aree esterne, accessi ed aree di transito Migliorare le condizioni dell ambiente esterno. 5.2 Strutture, spazi di lavoro interni ed arredi, porte e vie di uscita Predisporre gabinetti separati per i due sessi. Migliorare le caratteristiche di pavimentazione e successivamente progettare una più congrua suddivisone ed utilizzazione degli spazi. 5.3 Immagazzinamento di oggetti Informare e formare i lavoratori. Ripristinare ordine lasciando sufficienti spazi liberi. 5.4 Rischi elettrici Effettuare le verifiche periodiche. Ridurre al minimo prolunghe e tavolette elettriche multipresa. Nei casi in cui si dovrà ricorrere all uso di tali dispositivi essi dovranno essere del tipo con interruttore magnetotermico a monte, installati a 7.5 cm da terra e lontano da possibili fonti di innesco di incendio. Provvedere ad idoneo cablaggio dei cavi elettrici ed evitare il sovraccarico. 5.5 Rischi d incendio ed esplosione Installare gli estintori a parete. Devono essere implementati gli aspetti gestionali (esercitazione annuale, assoluto rispetto del divieto di fumare).

11 ALLEGATO N /2 5.6 Ventilazione locali di lavoro ed inquinamento indoor Eventuale valutazione strumentale della qualità dell aria. Vedi divieto di fumare. 5.7 Climatizzazione locali di lavoro e microclima termico Eventuale valutazione strumentale del microclima. 5.8 Illuminazione degli spazi di lavoro e postazioni di lavoro Gestione programmata degli interventi manutentivi ordinari e straordinari. 5.9 Lavoro al videoterminale Procedurizzare il lavoro e informare e formare i lavoratori. 5.0 Igiene degli ambienti, servizi igienici, locali di refezione e di riposo Tenere la situazione sotto controllo e monitoraggio. 6. PROGRAMMA E PRIORITA DELLE MISURE DA ADOTTARE RISCHIO AREE ESTERNE, ACCESSI ED AREE DI TRANSITO STRUTTURE, SPAZI DI LAVORO INTERNI ED ARREDI, PORTE E VIE DI USCITA IMMAGAZZINAMENTO DI OGGETTI RISCHI ELETTRICI RISCHIO DI INCENDIO ED ESPLOSIONE VENTILAZIONE LOCALI DI LAVORO ED INQUINAMENTO INDOOR CLIMATIZZAZIONE LOCALI DI LAVORO E MICROCLIMA TERMICO ILLUMINAZIONE DEGLI SPAZI DI LAVORO E POSTAZIONI DI LAVORO LAVORO AL VIDEOTERMINALE PROGRAMMA/PRIORITA Misure a breve termine Misure a medio termine Misure a lungo termine Misure a breve termine Misure a breve termine Misure a lungo termine Misure a lungo termine Misure a medio termine Misure a breve termine

12 ALLEGATO N 2/2 IGIENE DEGLI AMBIENTI, SERVIZI IGIENICI, LOCALI DI REFEZIONE E DI RIPOSO Misure a lungo termine 7. FOTO luci emergenza servizi igienici presa multipla poggiata a terra e cavi da cablare

I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO. Corso di Formazione per RLS Agenzia delle Dogane

I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO. Corso di Formazione per RLS Agenzia delle Dogane I rischi riferibili all Organizzazione del Lavoro AMBIENTI DI LAVORO Agenzia delle Dogane Requisiti minimi dei locali e luoghi di lavoro Caratteristiche strutturali Stabilità e solidità rispetto al tipo

Dettagli

Il rischio da esposizione a videoterminale (VDT) riguarda i lavoratori: Che utilizzano i VDT per oltre 20 ore settimanali.

Il rischio da esposizione a videoterminale (VDT) riguarda i lavoratori: Che utilizzano i VDT per oltre 20 ore settimanali. VIDEOTERMINALI VDT Il rischio da esposizione a videoterminale (VDT) riguarda i lavoratori: Che utilizzano i VDT per oltre 20 ore settimanali. AMBIENTE Veneziane finestre tende Barra luminosa postazioni

Dettagli

ISTITUTO G. BERTACCHI

ISTITUTO G. BERTACCHI 18/05/2005 Pagina 1 di 10 Lecco, 18/05/2005 VALUTAZIONE DEI RISCHI CONNESSI CON L UTILIZZO DEI VIDEOTERMINALI D.Lgs. 19 settembre 1994 n 626 D.Lgs. 19 marzo 1996 n 242 D.M. 02-10-2000 L. 422/2000 ISTITUTO

Dettagli

33. LAVORO AI VIDEOTERMINALI

33. LAVORO AI VIDEOTERMINALI 01. Nell insieme delle loro caratteristiche ed elementi le postazioni a videoterminale rispondono ai requisiti di ergonomia 02. Nella distribuzione delle mansioni e dei compiti lavorativi comportanti l'uso

Dettagli

LA SORVEGLIANZA SANITARIA

LA SORVEGLIANZA SANITARIA VIDEOTERMINALI Dott. Lazzaro Palumbo 1 LA SORVEGLIANZA SANITARIA è esercitata dal medico competente; sono previste visite: preventive (prima dell avviamento alla mansione); è dovuta per chi utilizza i

Dettagli

VIDEOTERMINALI E PREVENZIONE

VIDEOTERMINALI E PREVENZIONE VIDEOTERMINALI E PREVENZIONE 1 LA SORVEGLIANZA SANITARIA è dovuta per chi utilizza i videoterminali sistematicamente e abitualmente per almeno 20 ore settimanali è esercitata dal medico competente sono

Dettagli

Formazione del personale

Formazione del personale Formazione del personale Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro CAPO I DISPOSIZIONI GENERALI art. 172 Campo di applicazione 1. Le norme del presente titolo si applicano alle attività lavorative che comportano

Dettagli

Videoterminali E Prevenzione

Videoterminali E Prevenzione Videoterminali E Prevenzione LA SORVEGLIANZA SANITARIA E dovuta per chi utilizza i videoterminali sistematicamente e abitualmente per almeno 20 ore settimanali dedotte le pause; Sono previsti controlli

Dettagli

ALLEGATO XIII PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE

ALLEGATO XIII PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE ALLEGATO XIII PRESCRIZIONI DI SICUREZZA E DI SALUTE PER LA LOGISTICA DI CANTIERE 1. I luoghi di lavoro al servizio dei cantieri edili devono rispondere, tenuto conto delle caratteristiche del cantiere

Dettagli

LAVORO AL VIDEOTERMINALE

LAVORO AL VIDEOTERMINALE LAVORO AL VIDEOTERMINALE QUALE PERSONALE È CONDERATO ADDETTO AL VIDEOTERMINALE? il lavoratore che usa il videoterminale per almeno 20 ore settimanali in modo sistematico o abituale (art. 173 comma 1 lettera

Dettagli

A6.2a. Rischi da lavoro al videoterminale. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

A6.2a. Rischi da lavoro al videoterminale. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Rischi da lavoro al videoterminale MODULO A Unità didattica A6.2a CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 DEFINIZIONI

Dettagli

Rischio Ambiente di Lavoro

Rischio Ambiente di Lavoro Rischio Ambiente di Lavoro Analisi degli incidenti fase iniziale INCIDENTE emergenza risposta cause effetti prevenzione protezione 2 Definizione di barriere architettoniche D. M. 236/89 gli ostacoli fisici

Dettagli

Attività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località.

Attività:... Via... cap Città.. Tel. /Fax... PROPRIETARIO DELL EDIFICIO Ragione sociale. Via.., n civico.. Cap, Località. Titolo: DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DOCUMENTI GENERATI MODELLI MODELLO DI REGISTRO DI PREVENZIONE INCENDI Rif. Doc.: MOD.REG.INC Rev.: 0.0 Data: Luglio 2008 Modello n 06 Decreto Legislativo 9 Aprile

Dettagli

VIDEOTERMINALI E PREVENZIONE

VIDEOTERMINALI E PREVENZIONE VIDEOTERMINALI E PREVENZIONE 1 LA SORVEGLIANZA SANITARIA è dovuta per chi utilizza i videoterminali sistematicamente e abitualmente per almeno 20 ore settimanali è esercitata dal medico competente sono

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIDEOTERMINALE

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIDEOTERMINALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO VIDEOTERMINALE Azienda Sede BLUCAR COMUNE DI SALERNO Indirizzo: Via Diaz 18 Datore di lavoro Rossi Paolo Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione De Santis Francesca

Dettagli

OGGETTO: COMUNE DI PISA DIREZIONE POLIZIA MUNICIPALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI REV.05 DEL 21/03/16

OGGETTO: COMUNE DI PISA DIREZIONE POLIZIA MUNICIPALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI REV.05 DEL 21/03/16 OGGETTO: COMUNE DI PISA DIREZIONE POLIZIA MUNICIPALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI REV.05 DEL 21/03/16 OSSERVAZIONI CON RIFERIMENTO AGLI ARTICOLI DEL D.LGS. 81/08 E S.M.I. Nel seguito, con riferimento

Dettagli

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Requisiti minimi del posto di lavoro con il videoterminale

Corso di aggiornamento RSPP aziende edili. Lezione: Requisiti minimi del posto di lavoro con il videoterminale Corso di aggiornamento RSPP aziende edili Lezione: Requisiti minimi del posto di lavoro con il videoterminale In questa unità didattica illustreremo gli aggiornamenti apportati alla normativa sull uso

Dettagli

Check list di controllo ambienti di lavoro REV 00 20/08/2014. Check list di controllo ambiente di lavoro

Check list di controllo ambienti di lavoro REV 00 20/08/2014. Check list di controllo ambiente di lavoro Check list di controllo ambiente di lavoro NOTE PER LA COMPILAZIONE Da compilarsi a cura del responsabile di attività. Per ogni voce segnare una X nella colonna corrispondente all emoticon sorridente se

Dettagli

pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a punto con l obiettivo di migliorare la comprensione delle problematiche presentate.

pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a punto con l obiettivo di migliorare la comprensione delle problematiche presentate. Sicurezza nel Laboratorio: Postazioni al videoterminale Per questo corso non si consiglia nessun libro di testo t pertanto t il file contiene sia pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a

Dettagli

I.I.S. VANVITELLI STRACCA ANGELINI ANCONA

I.I.S. VANVITELLI STRACCA ANGELINI ANCONA I.I.S. VANVITELLI STRACCA ANGELINI ANCONA Qualche consiglio utile sull uso del videoterminale (VDT) a cura del Prof. Grandacci Fabio (RSPP) INDICE Presentazione Perchè il lavoro al VDT può far male? Quali

Dettagli

Corso di aggiornamento per RSPP e ASPP

Corso di aggiornamento per RSPP e ASPP AUTONOME PROVINZ BOZEN - SÜDTIROL Abteilung 4 Personal 4.0.1 - Dienststelle für Arbeitsschutz PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO - ALTO ADIGE Ripartizione 4 Personale 4.0.1 Servizio di prevenzione e protezione

Dettagli

LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza

LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE. Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza LA PREVENZIONE INCENDI E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE Informazioni relative alla prevenzione, alla lotta antincendio e alla gestione dell emergenza Definizione di incendio L incendio è la combustione sufficientemente

Dettagli

D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008)

D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008) D.U.V.R.I. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI DA INTERFERENZE (Art. 26 del D.Lgs. n. 81/2008) PER I SERVIZI DI: SOSTEGNO ALUNNI DISABILI PRESSO ASILO NIDO PERIODO: 01.09.2016 31.08.2018 COMMITTENTE

Dettagli

Valutazione dei rischi

Valutazione dei rischi VIDEOTERMINALI Valutazione dei rischi Il datore di lavoro, all atto della valutazione del rischio, analizza i posti di lavoro con particolare riguardo a: Rischi per la vistae per gli occhi Problemi legati

Dettagli

D.Lgs 81/08 *** *** *** *** SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO LOGO AZIENDALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI AZIENDALI

D.Lgs 81/08 *** *** *** *** SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO LOGO AZIENDALE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI AZIENDALI 1 D.Lgs 81/08 SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO DOCUMENTO: Documento di Valutazione dei Rischi ATTIVITA : Studio Dentistico Ragione Sociale Sede principale Cap Città P.IVA / C.F. Revisioni: Documento

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Asilo Nido Timpanaro Il tecnico Ing.

Dettagli

SCHEDA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO. Superficie totale magazzino...altezza magazzino.. riscaldamento:...

SCHEDA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO. Superficie totale magazzino...altezza magazzino.. riscaldamento:... SCHEDA DI CONTROLLO PER IL SOPRALLUOGO S T R U T T U R E 1) Caratteristiche dell immobile Superficie totale magazzino...altezza magazzino.. riscaldamento:... Zona ristoro nel reparto Si No Climatizzata

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI DI SICUREZZA NE- GLI STUDI PROFESSIONALI IN OSSERVANZA AL D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i.

LINEE GUIDA PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI DI SICUREZZA NE- GLI STUDI PROFESSIONALI IN OSSERVANZA AL D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. LINEE GUIDA PER LA VERIFICA DEGLI ADEMPIMENTI DI SICUREZZA NE- GLI STUDI PROFESSIONALI IN OSSERVANZA AL D.Lgs. n. 81/2008 e s.m.i. Revisione del documento Rev. n. e data Rev. 00 Motivo della Revisione

Dettagli

Illuminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi

Illuminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi Illuminazione di Emergenza Aspetti tecnico-normativi Illuminazione di emergenza Definizione - Obbiettivo per illuminazione di emergenza si intende l illuminazione ausiliaria che interviene quando viene

Dettagli

La valutazione dei rischi nelle strutture scolastiche

La valutazione dei rischi nelle strutture scolastiche Partner La valutazione dei rischi nelle strutture scolastiche Relatore: Stefano Farina NAPOLI, 25 febbraio 2016 dalle ore 14.00 alle ore 18.30 Riferimenti normativi e non solo: D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Tipografia - Ospedaletto Il tecnico

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese

Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese Ferrara, 29 giugno 2015 Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese La valutazione del rischio incendio nel "Documento Valutazione dei Rischi" e la gestione

Dettagli

DVR E - Pag. 1 di 6. Valutazione dei rischi per attività lavorativa. Istituto Comprensivo PONSO. Em. 01 del EGATO ALLEG VORATIVA

DVR E - Pag. 1 di 6. Valutazione dei rischi per attività lavorativa. Istituto Comprensivo PONSO. Em. 01 del EGATO ALLEG VORATIVA DVR E - Pag. 1 di 6 AEG EGATO E VAU TAZIO NE DEI RISCHI PER ATTIVI TA AVO VORATIVA DVR E - Pag. 2 di 6 VAUTAZIONE DEI RISCHI PER ATTIVITA' AVORATIVA effettuata ai sensi del D.gs. 81/2008 egenda A RISCHI

Dettagli

DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA

DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA SCHEDA TECNICA N. 02 illuminaz artif 2010-UPagina 1 di 5 DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA GRUPPO DIPARTIMENTALE NIP CAMPO CONTENUTO N. 02 MARZO 2011 OGGETTO ILLUMINAZIONE ARTIFICIALE DESCRIZIONE Insieme

Dettagli

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI

INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI INFORMAZIONE FIGURE SENSIBILI ASPP: gli addetti al servizio di prevenzione e protezione vengono designati dal Dirigente scolastico, sentito il RLS, tenendo conto delle dimensioni della scuola e della struttura

Dettagli

I Luoghi di Lavoro. Requisiti strutturali e igienici dei locali di lavoro. A cura di Antonio Gulmini Tecnico della Prevenzione ULSS 18 di Rovigo

I Luoghi di Lavoro. Requisiti strutturali e igienici dei locali di lavoro. A cura di Antonio Gulmini Tecnico della Prevenzione ULSS 18 di Rovigo I Luoghi di Lavoro Requisiti strutturali e igienici dei locali di lavoro A cura di Antonio Gulmini Tecnico della Prevenzione ULSS 18 di Rovigo 1 Il posto di lavoro D.Lgs. 81/08 Titolo II luoghi di lavoro

Dettagli

CITTA DI TREVISO SETTORE BIBLIOTECHE E MUSEI. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 3, DLGS. N. 81/2008 e s.m.i.

CITTA DI TREVISO SETTORE BIBLIOTECHE E MUSEI. DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 3, DLGS. N. 81/2008 e s.m.i. CITTA DI TREVISO SETTORE BIBLIOTECHE E MUSEI DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI (ART. 26, COMMA 3, DLGS. N. 81/2008 e s.m.i.) DIRIGENTE DEL SETTORE: dr. Emilio Lippi Dirigente del Settore

Dettagli

LISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno 2007

LISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno 2007 DIPARTIMENTO DI SANITA PUBBLICA Commissione Nuovi Insediamenti Produttivi Distretto di LISTA DI CONTROLLO PER PARERE DI AGIBILITA NS. RIF. N. anno Risposta al prot.n. del Dati identificazione unità immobiliare:

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO. Comune di Pisa DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INCENDIO DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DEL D. Lgs. 9 aprile 2008, n 81 D.M. 10 marzo 1998 D.P.R. 151 11 agosto 2011 Comune di Pisa Ufficio Casa via Battisti Il tecnico

Dettagli

IL RISCHIO DA VIDEOTERMINALE. Il rischio da videoterminale -- Programma LEONARDO

IL RISCHIO DA VIDEOTERMINALE. Il rischio da videoterminale -- Programma LEONARDO IL RISCHIO DA VIDEOTERMINALE Il rischio da videoterminale Il decreto legislativo 626/94 ha recepito al titolo VI la direttiva particolare 90/270/CEE sui videoterminali. Gli articoli dal 50 al 59, titolo

Dettagli

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO PROCEDURE DI SICUREZZA: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO

INFORMAZIONE AI LAVORATORI/ UTENTI DEL COLLEGIO PROCEDURE DI SICUREZZA: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO PROCEDURE DI SICUREZZA: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO Procedure di sicurezza: PRESCRIZIONI DI COMPORTAMENTO Autore: IEC S.r.l. Revisione: settembre 2014 INDICE 1 Destinatari... 1 2 Obiettivo... 1 3 Premessa...

Dettagli

Linee Guida all Uso Dei Videoterminali

Linee Guida all Uso Dei Videoterminali Linee Guida all Uso Dei Videoterminali Titolo VII D.Lgs. 81/08 Allegato XXXIV Rev. 2 ottobre 2009 Uso dei VDT slide 1 di 19 Elementi da valutare Il datore di lavoro deve analizzare i posti di lavoro al

Dettagli

La sicurezza: la tutela della salute

La sicurezza: la tutela della salute I.S.I.S.S. Sartor CASTELFRANCO V.TO Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione La sicurezza: la tutela della salute Prof. Mattia Amadori Anno Scolastico 2015/2016 L'ergonomia (1) Il computer è

Dettagli

Azienda Esempio DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI ESEMPIO DI STAMPA. Realizzato secondo le procedure standardizzate

Azienda Esempio DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI ESEMPIO DI STAMPA. Realizzato secondo le procedure standardizzate Azienda Esempio Data: DOCUMENTO VALUTAZIONE RISCHI Realizzato secondo le procedure standardizzate ai sensi degli artt. 17, 28, 29 del D. Lgs.81/08 e s.m.i. Datore di Lavoro Datore di lavoro esempio RSPP

Dettagli

DATORE DI LAVORO M.C. R.S.P.P. VALUTAZIONE DEI RISCHI SORVEGLIANZA SANITARIA (ART.41)

DATORE DI LAVORO M.C. R.S.P.P. VALUTAZIONE DEI RISCHI SORVEGLIANZA SANITARIA (ART.41) DATORE DI LAVORO M.C. R.S.P.P. VALUTAZIONE DEI RISCHI OVE NECESSARIO M.C. PROGRAMMA ED EFFETTUA SORVEGLIANZA SANITARIA (ART.41) PER LA VORATORI ESPOSTI A PARTICOLARI RISCHI IN FUNZIONE DEI COMPITI LAVORATIVI

Dettagli

ing. Domenico Mannelli AMBIENTE DI LAVORO

ing. Domenico Mannelli AMBIENTE DI LAVORO ing. Domenico Mannelli AMBIENTE DI LAVORO L AMBIENTE DI LAVORO Per ambienti di lavoro si intendono tutti i luoghi chiusi ubicati all interno e all esterno delle aziende comunque accessibili ancorché saltuariamente,

Dettagli

D.Lgs 81/08. Documento di Valutazione dei Rischi *** *** *** *** SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO LOGO AZIENDALE

D.Lgs 81/08. Documento di Valutazione dei Rischi *** *** *** *** SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO LOGO AZIENDALE 1 D.Lgs 81/08 SICUREZZA E IGIENE DEI LUOGHI DI LAVORO DOCUMENTO: ATTIVITA : Ferramenta Ragione Sociale Sede principale Cap Città P.IVA / C.F. Revisioni: 2 Sommario 1. DEFINIZIONI GENERALI... 7 1.1 Obiettivi

Dettagli

Comune di Gabicce Mare DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO

Comune di Gabicce Mare DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO Comune di Gabicce Mare ALLEGATO 3 DOCUMENTO UNICO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SPECIFICI DEL LUOGO DI LAVORO (art. 26 comma 1 lett. b D.Lgs 81/08) e MISURE ADOTTATE PER ELIMINARE

Dettagli

IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO 01/03/2014

IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO 01/03/2014 IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO VIDEOTERMINALE O VDT Apparecchiatura dotata di schermo in grado di riprodurre dati alfa-numerici, grafici e immagini. VIDEOTERMINALISTA E il lavoratore che svolge

Dettagli

RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L.

RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L. RAGIONE SOCIALE SINTHESI ENGINEERING S.R.L. OGGETTO CATALOGO FORMATIVO SICUREZZA SUL LAVORO Lista di revisione n. revisione data identificazione documento modifiche 00 02 Ottobre 2017 CatalogoFormativo_rev00

Dettagli

IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO

IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO VIDEOTERMINALE O VDT Apparecchiatura dotata di schermo in grado di riprodurre dati alfa-numerici, grafici e immagini. VIDEOTERMINALISTA E il lavoratore che svolge

Dettagli

IL VIDEOTERMINALE E LA VISTA

IL VIDEOTERMINALE E LA VISTA IL VIDEO TERMINALE E' UNO SCHERMO ALFANUMERICO O GRAFICO A PRESCINDERE DAL TIPO DI PROCEDIMENTO DI VISUALIZZAZIONE UTILIZZATO; E LA VISTA L'USO ECCESSIVO DEL VIDEOTERMINALE PUO' FARE MOLTO MALE ALLA VISTA;

Dettagli

SERVIZIO DI INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA DEL COMUNE DI TAVARNELLE VAL DI PESA ADEMPIMENTI RELATIVI ALL ART. 26 DEL D.LGS.

SERVIZIO DI INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA DEL COMUNE DI TAVARNELLE VAL DI PESA ADEMPIMENTI RELATIVI ALL ART. 26 DEL D.LGS. SERVIZIO DI INFORMAZIONI E ACCOGLIENZA TURISTICA DEL COMUNE DI TAVARNELLE VAL DI PESA ADEMPIMENTI RELATIVI ALL ART. 26 DEL D.LGS. 8/2008 L allegato del presente documento individua i rischi presenti nei

Dettagli

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO

REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO SCUOLA COMUNE DI PREMESSA L art. 5 del D.P.R. 37/98 obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi,

Dettagli

IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO

IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO IL VIDEOTERMINALE NEL MONDO DEL LAVORO Titolo VII attrezzature munite di videoterminali Allegato XXXIV Requisiti minimi VIDEOTERMINALE O VDT Apparecchiatura dotata di schermo in grado di riprodurre dati

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE L AZIENDA AGRICOLA AD INDIRIZZO ZOOTECNICO: PRINCIPALI RISCHI

CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE L AZIENDA AGRICOLA AD INDIRIZZO ZOOTECNICO: PRINCIPALI RISCHI CORSO DI FORMAZIONE REGIONALE L AZIENDA AGRICOLA AD INDIRIZZO ZOOTECNICO: PRINCIPALI RISCHI Bologna 7, 8, 10 luglio 2014 Perché i LUOGHI DI LAVORO? Vi si svolge una parte consistente dell attività agraria

Dettagli

Istituto Comprensivo di Sammichele di Bari

Istituto Comprensivo di Sammichele di Bari V E R B A L E D I S O P R A L L U O G O Pagina 1 Istituto Comprensivo di Sammichele di Bari Via Enrico Dalfino n 1 70010 - Sammichele di Bari (BA) Relazione tecnica del 23/10/2017 / 0 8 0. 5 7 2. 2 4.

Dettagli

USO DI ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALE. TITOLO VI D.Lgs. 81/08 TITOLO VII D. Lgs. 626/94 (e D.M. 2 ottobre 2000) Definizioni

USO DI ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALE. TITOLO VI D.Lgs. 81/08 TITOLO VII D. Lgs. 626/94 (e D.M. 2 ottobre 2000) Definizioni USO DI ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALE TITOLO VI D.Lgs. 81/08 TITOLO VII D. Lgs. 626/94 (e D.M. 2 ottobre 2000) Campo di applicazione attività lavorative che comportano l'uso di attrezzature munite

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese

Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese Ferrara, 29 giugno 2015 Salute e sicurezza sul lavoro, elemento determinante per la competitività delle imprese La Prevenzione Incendi nei luoghi di lavoro Ing. Massimo Fratti Corpo Nazionale Vigili del

Dettagli

Centrale termica ad olio combustibile o gasolio (Prescrizioni particolari e verifiche)

Centrale termica ad olio combustibile o gasolio (Prescrizioni particolari e verifiche) Prescrizioni particolari: Effettuare il collegamento equipotenziale all ingresso delle tubazioni nel locale. Eventuali impianti di allarme e segnalazione devono avere la segnalazione acustica in un luogo

Dettagli

Rischio infortuni, prevenzione e protezione

Rischio infortuni, prevenzione e protezione Formazione dei dei lavoratori Formazione specifica Unità Didattica 5 Rischio infortuni, prevenzione e protezione Il rischio infortuni Buone prassi Rischio Esperienza Rispetto delle norme Ridondanze Il

Dettagli

cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note

cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note SEZIONE 1 - LISTA DI RISCONTRO - CONTROLLO UFFICIALE SVOLTO IN FASE PRE-OPERATIVA Requisiti generali delle strutture cosa valutare Si NO NP riferimenti normativi note Condizioni di pulizia e manutenzioni

Dettagli

RISCHIO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO

RISCHIO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO RISCHIO DEGLI AMBIENTI DI LAVORO D.Lgs. 81/08 Titolo II, Allegato IV I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all interno dell azienda o dell unità produttiva, nonché ogni altro luogo di

Dettagli

Salute, sicurezza e ambiente. nell uso del computer

Salute, sicurezza e ambiente. nell uso del computer Salute, sicurezza e ambiente nell uso del computer Ergonomia Salute Ergonomia È l insieme delle regole pratiche, degli strumenti e degli accorgimenti che consentono di creare un ambiente di lavoro sicuro

Dettagli

Controllo del documento

Controllo del documento /5 6/9/2 Controllo del documento Identificazione del documento Codice: All.4 Titolo del Documento: Il rischio stress lavoro correlato. Stato delle revisioni Revisione n. Sezione n. Pagina n. Modifiche

Dettagli

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI GENERALI AUTORIZZATIVI STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE APPENDICE

ASSESSORATO DELL IGIENE E SANITA E DELL ASSISTENZA SOCIALE REQUISITI GENERALI AUTORIZZATIVI STRUTTURE SANITARIE E SOCIOSANITARIE APPENDICE APPENDICE Edizione 2 Revisione 0 05/01/2011 Pagina 1 di 5 APPENDICE Principale normativa e legislazione di riferimento per i requisiti strutturali ed impiantistici. Tale elencazione non è esaustiva e risulta

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA VIDEOTERMINALI protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale del Lavoro Ufficio Scolastico Territoriale

Dettagli

Un luogo dove svolgere attività e iniziative temporanee in campo culturale, ricreativo, artistico, sportivo, e per la formazione e lo sviluppo di

Un luogo dove svolgere attività e iniziative temporanee in campo culturale, ricreativo, artistico, sportivo, e per la formazione e lo sviluppo di 15/297 Un luogo dove svolgere attività e iniziative temporanee in campo culturale, ricreativo, artistico, sportivo, e per la formazione e lo sviluppo di nuova imprenditorialità Lo Spazio MRF è in Corso

Dettagli

Rischio Ergonomico, Ambienti lavoro e Videoterminali

Rischio Ergonomico, Ambienti lavoro e Videoterminali CORSO DI FORMAZIONE SULLA SICUREZZA E SALUTE SUL LAVORO FACOLTÀ DI BIOSCIENZE a.a. 2016/17 Rischio Ergonomico, Ambienti lavoro e Videoterminali Docente: Dr Cecaro Massimo Indice argomenti trattati I. Microclima

Dettagli

QUESTIONARIO. CARTA ISNARDO S.P.A MONTECCHIO PRECALCINO (VI) ITALY Via Franzana, 15 Tel: Fax:

QUESTIONARIO. CARTA ISNARDO S.P.A MONTECCHIO PRECALCINO (VI) ITALY Via Franzana, 15 Tel: Fax: QUESTIONARIO Per consentire ai nostri progettisti di meglio conoscere le Vostre esigenze, abbiamo predisposto l allegato questionario che ci indirizzerà nella progettazione degli immobili secondo le Vostre

Dettagli

DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE:

DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: DATA: DITTA (ragione sociale): SEDE LEGALE E AMMINISTRATIVA: SEDE OPERATIVA (se presente): SETTORE: (industria, commercio, edilizia, artigianato, servizi etc.) CODICE ATECO PRINCIPALE: CODICE FISCALE/P.IVA:

Dettagli

LAVORATORE VIDEOTERMINALISTA: colui che utilizza il VDT in modo sistematico o abituale per 20 ore settimanali

LAVORATORE VIDEOTERMINALISTA: colui che utilizza il VDT in modo sistematico o abituale per 20 ore settimanali VIDEOTERMINALI DEFINIZIONI VIDEOTERMINALI (VDT): Le apparecchiature dotate di schermo alfanumerico o grafico costituite da personal computer, sistemi di videoscrittura, di elaborazione dati, di testi o

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA IMMOBILE

SCHEDA INFORMATIVA IMMOBILE REGIONE LAZIO AZIENDA SANITARIA LOCALE VITERBO GRUPPO DI RIFERIMENTO PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SCHEDA INFORMATIVA IMMOBILE DENOMINAZIONE SITO IN VIA Revisione Emissione 1 2 data 1 GRUPPO DI RIFERIMENTO

Dettagli

Le schede dei 5 tunnel italiani testati. Italia, nei pressi di Lecco SS 36 Milano Passo dello Spluga

Le schede dei 5 tunnel italiani testati. Italia, nei pressi di Lecco SS 36 Milano Passo dello Spluga Le schede dei 5 tunnel italiani testati Monte Barro Valutazione: Buono Posizione: Italia, nei pressi di Lecco SS 36 Milano Passo dello Spluga Anno di apertura: 1999 Lunghezza: 3.300m Altitudine portali:

Dettagli

PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81 Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012

PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81 Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012 PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI AI SENSI DELL ART. 29 D.Lgs. N 81 Decreto Interministeriale del 30 novembre 2012 Indicazioni per la stesura del documento standardizzato di valutazione

Dettagli

Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.)

Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Il Controllo Ufficiale nell ambito della Segnalazione Certificata d Inizio Attività (S.C.I.A.) Intervento a cura di dott.ssa Daniela F. Pozzi Milano, 21 maggio 2015 Quadro normativo Regolamento CE 852/04

Dettagli

La sicurezza delle attività non soggette agli obblighi di prevenzione incendi

La sicurezza delle attività non soggette agli obblighi di prevenzione incendi EXPO EMERGENZE 2012 Bastia Umbra 8-11 febbraio 2012 La sicurezza delle attività non soggette agli obblighi di prevenzione incendi Dott. Ing. Stefano Marsella Comandante provinciale dei Vigili del Fuoco

Dettagli

LINEE GUIDA D USO DEI VIDEOTERMINALI (D.M: 2/10/00)

LINEE GUIDA D USO DEI VIDEOTERMINALI (D.M: 2/10/00) LINEE GUIDA D USO DEI VIDEOTERMINALI (D.M: 2/10/00) OBIETTIVO PRIMARIO DELLE LINEE GUIDA D USO DEI VDT PREVENIRE L INSORGENZA DEI SEGUENTI FENOMENI CORRELATI ALL USO DEI VDT: DISTURBI MUSCOLO SCHELETRICI

Dettagli

NULLA OSTA IGIENICO. Tempi di attesa: Il parere dello SPISAL sarà espresso entro 30 giorni dall arrivo della richiesta del Comune.

NULLA OSTA IGIENICO. Tempi di attesa: Il parere dello SPISAL sarà espresso entro 30 giorni dall arrivo della richiesta del Comune. NULLA OSTA IGIENICO Dove si esegue: L istanza per il Nulla Osta Igienico allo svolgimento di attività produttive deve essere presentata all amministrazione comunale competente per territorio allegando

Dettagli

ALLEGATO 1 SCHEDE RISCHIO PER AREA Documento di Valutazione dei Rischi ex. art. 17 D.Lgs 81/08 e s.m.i.

ALLEGATO 1 SCHEDE RISCHIO PER AREA Documento di Valutazione dei Rischi ex. art. 17 D.Lgs 81/08 e s.m.i. ALLEGATO SCHEDE PER AREA ex. art. 7 D.Lgs 8/8 e s.m.i. 4//26 di DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI D.Lgs. 8/8 e s.m.i. TU Salute e Sicurezza sul Lavoro Comune di ALLEGATO SCHEDE DI VALUTAZIONE DEI RISCHI

Dettagli

Illuminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi

Illuminazione di Emergenza. Aspetti tecnico-normativi Illuminazione di Emergenza Aspetti tecnico-normativi Illuminazione d emergenza il perchè in caso di black out In caso di emergenza In caso di situazioni pericolose 2 Il nostro mestiere in caso di black

Dettagli

FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A

FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A FORMAZIONE OBBLIGATORIA RESPONSABILE SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP) E ADDETTO SERVIZI DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (ASPP) Modulo base A Comparto: Sicurezza aziendale Codice: 1911023 Descrizione

Dettagli

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO. Prevenzione Incendi

LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO. Prevenzione Incendi LA GESTIONE DELLA SICUREZZA ANTICENDIO Nuovo Codice della Prevenzione Incendi GSA misura della strategia antincendio BS 9999-2008 Le misure previste nel «progetto antincendio» richiedono una corretta gestione

Dettagli

MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI

MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO A PER RSPP/ASPP- MACRO SETTORE DI ATTIVITA : TUTTI MODULO ORE ARGOMENTO La filosofia del D.lgs 66/94 in riferimento METODI MATERIALI DIDATTICI DOCENTI L approccio alla prevenzione attraverso il

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 626/94. Il Datore di Lavoro, nell'ambito degli Adempimenti previsti dal Decreto in oggetto e successive modifiche ( 242 / 96 )

DECRETO LEGISLATIVO 626/94. Il Datore di Lavoro, nell'ambito degli Adempimenti previsti dal Decreto in oggetto e successive modifiche ( 242 / 96 ) DECRETO LEGISLATIVO 626/94 Il Datore di Lavoro, nell'ambito degli Adempimenti previsti dal Decreto in oggetto e successive modifiche ( 242 / 96 ) non può delegare ( responsabilità diretta ) la 1 ) Nomina

Dettagli

CHECK LIST PROPEDEUTICA AL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO 2016 NELLA GESTIONE DELLE TEMATICHE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO

CHECK LIST PROPEDEUTICA AL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO 2016 NELLA GESTIONE DELLE TEMATICHE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO CHECK LIST PROPEDEUTICA AL PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO 2016 NELLA GESTIONE DELLE TEMATICHE IN MATERIA DI SICUREZZA SUL LAVORO Per ottemperare all art.28 comma 2 lettera c-d del D.Lgs. 81/2008 modificato

Dettagli

La sicurezza al videoterminale

La sicurezza al videoterminale La sicurezza al videoterminale Qualche consiglio utile per chi lavora al video terminale Dr.Franco Celletti Responsabile del Servizio Prevenzione e protezione I.N.F.N. Sezione di Firenze Indice Presentazione

Dettagli

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO

PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO REGISTRO DEI CONTROLLI ANTINCENDIO Anno 2013 Responsabile della tenuta del registro: 1 PREMESSA Il presente registro è stato redatto ai sensi dell art. 6, comma 2, del DPR

Dettagli

La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre

La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre La sicurezza negli impianti sportivi e nelle palestre CAMPAGNA INFORMATIVA 2016 Soluzioni flessibili per ogni esigenza Introduzione Il Decreto legislativo n.81 del 2008 e successive modifiche e integrazioni,

Dettagli

Disponibilità di spazi minimi

Disponibilità di spazi minimi Disponibilità di spazi minimi PAG.: 1/4 ESIGENZE DA SODDISFARE Gli spazi per attività principale e secondaria dell organismo edilizio devono rispondere alle esigenze connesse allo svolgimento delle attività

Dettagli

Piscina (Prescrizioni Particolari e Verifiche)

Piscina (Prescrizioni Particolari e Verifiche) Prescrizioni particolari: Illuminazione di sicurezza Per le piscine (solo quelle pubbliche) ad uso natatorio, oltre alle disposizioni previste eventualmente come impianto sportivo, vige un comunicato del

Dettagli

Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni.

Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. . Asilo nido: struttura educativa destinata ai bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 3 anni. La scuola materna o comunemente chiamata asilo (per bambini dai 3 ai 6 anni) rientra nell attività «scuole»

Dettagli

Adempimenti obbligatori per studi medici e odontoiatrici

Adempimenti obbligatori per studi medici e odontoiatrici Università di Asti 11 maggio 2013 Adempimenti obbligatori per studi medici e odontoiatrici D.Lgs 81/2008 DVR RSPP - RLS Collaboratori di studio medico e odontoiatrico Relatore: Dott. Ing. Francesco Carbone

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP

CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011. g Antonio Giorgi RSPP I.C. A. VOLTA Via Botticelli, 31 04100 Latina CORSO DI FORMAZIONE Art. 37, comma 2, D.Lgs. 81/08 e s.m.i. e Accordo Stato-Regioni del 21/12/2011 Ing. g Antonio Giorgi g RSPP Il Decreto legislativo 9 aprile

Dettagli

LISTA DI CONTROLLO PER I CORRIDOI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Corridoio.

LISTA DI CONTROLLO PER I CORRIDOI. Rilevatore: Referente sede. Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Corridoio. LISTA DI CONTROLLO PER I CORRIDOI Rilevatore: Referente sede Edificio Codice edificio Piano Unità organizzativa Corridoio Dipartimento di Responsabile/i Altezza, cubatura, superficie REQUISITI L altezza

Dettagli

ESTRATTO DEL D.LGS.81/08 E S.M.I.

ESTRATTO DEL D.LGS.81/08 E S.M.I. ESTRATTO DEL D.LGS.81/08 E S.M.I. Titolo VII - ATTREZZATURE MUNITE DI VIDEOTERMINALI Capo I - Disposizioni generali Art. 172. - Campo di applicazione 1. Le norme del presente titolo si applicano alle attivita'

Dettagli

MO51 Ambienti di Lavoro Rev 0 del 12.05.2015. TITOLO I DLgs 81/08. Data Sopralluogo. Operatori... Attività svolta... dal..

MO51 Ambienti di Lavoro Rev 0 del 12.05.2015. TITOLO I DLgs 81/08. Data Sopralluogo. Operatori... Attività svolta... dal.. Pagina 1 di 5 Data Sopralluogo. Operatori........ Ragione sociale, P.IVA, indirizzo (timbro della ditta) Attività svolta........ dal.. Totale addetti. di cui: N... Operai in produzione N... Impiegati N....Lavoratori

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08 Allegato al contratto di appalto relativo al.

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 81/08 Allegato al contratto di appalto relativo al. (art. 26 comma 3 D.Lgs. 8/8) Aprile 2 di 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE RISCHI INTERFERENZA NEGLI APPALTI EX ART.26 c.3 DEL D.Lgs. 8/8 Allegato al contratto di appalto relativo al Servizio presso la Biblioteca

Dettagli

LUOGHI DI LAVORO PRINCIPALI INDICAZIONI

LUOGHI DI LAVORO PRINCIPALI INDICAZIONI LUOGHI DI LAVORO PRINCIPALI INDICAZIONI Titolo II, Art.62 D.Lgs 81/08: Definizione di LUOGO di LAVORO LUOGO DI LAVORO I luoghi destinati a ospitare posti di lavoro, ubicati all'interno dell'azienda o dell'unita'

Dettagli

ISTRUZIONE OPERATIVA DOCUMENTAZIONE STRUTTURE DOCUMENTAZIONE STRUTTURE. INDICE DELLE REVISIONI Numero Data Descrizione Paragraf i Variati

ISTRUZIONE OPERATIVA DOCUMENTAZIONE STRUTTURE DOCUMENTAZIONE STRUTTURE. INDICE DELLE REVISIONI Numero Data Descrizione Paragraf i Variati del 01-02-2016 Pag. 1 di 7 INDICE DELLE REVISIONI Numero Data Descrizione Paragraf i Variati Pagine Variate 00 01-02-2016 Prima emissione Tutti Tutte RESPONSABILITA ELABORAZIONE VERIFICA APPROVAZIONE DATA

Dettagli