PIANO DI UTILIZZO DEI FINANZIAMENTI IN FAVORE DEI PICCOLI COMUNI ANNO 2011
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- Romeo Ferretti
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1 PIANO DI UTILIZZO DEI FINANZIAMENTI IN FAVORE DEI PICCOLI COMUNI ANNO 2011 Distretto: RMG2 Comune capofila: Guidonia Montecelio Comuni: Guidonia Montecelio, Marcellina, Monteflavio,Montelibretti, Montorio Romano,Moricone,Nerola,Palombara Sabina, Sant Angelo Romano Ufficio di Piano di Zona Sede Operativa: Piazza Matteotti 20 Guidonia M. Nominativo Coordinatore: Mauro Masciarelli Tel. 0774/ Fax 0774/ E mail pianodizona.rmg2@libero.it
2 Piano di utilizzo dei finanziamenti in favore dei piccoli Comuni L.R. 29 Aprile 2004 n. 6 I Comuni situati nella zona nord del distretto RMG2,Monteflavio e Nerola, si trovano all interno del territorio del Parco Nazionale dei Monti Lucretili e nella zona di confine tra la provincia di Roma e quella di Rieti. Sono Comuni piccoli, che non contano neanche duemila abitanti ciascuno, con una composizione demografica differente rispetto a quella rilevabile in ambito distrettuale. Sono composti tendenzialmente da una popolazione anziana spesso costretta a vivere sola, poiché le nuove generazioni emigrano verso i centri più grandi in cerca di migliori opportunità lavorative che non siano necessariamente legate al settore dell agricoltura e del terziario. Di conseguenza anche la presenza di minori è inferiore rispetto ad altri territori. In crescita la percentuale di immigrati, che si trasferiscono invece per la possibilità di accedere a canoni di locazione più bassi rispetto a quelli dei centri più grandi e più vicini a Roma. Per la loro ubicazione e per essere mal collegati con i servizi pubblici, per i cittadini di questo territorio, specie se in precarie condizioni socio-economiche, diventa difficile accedere alle risorse esistenti nel distretto socio-sanitario di riferimento così come per il servizio sociale diventa più complesso facilitare tale accesso. Inutile aggiungere che le risorse economiche di cui questi comuni dispongono sono esigue e ciò rende più difficile per il servizio elaborare progetti anche semplici. QUADRO DEI BISOGNI: In merito a quanto descritto in precedenza si possono evidenziare due grandi aree di necessità da affrontare per realizzare un efficace sistema di welfare. Tali ambiti sono ascrivibili a : Interventi di assistenza domiciliare; inerenti a piani personalizzati di intervento rivolti ad anziani, disabili, minori nuclei familiari e adulti, in situazioni di temporanea difficoltà. L assistenza domiciliare è soggetta ad un insieme di fattori complessi, tipici dei piccoli comuni quali: 2
3 - Distanza dai grandi centri abitati e maggior tempo per raggiungere i servizi in essi siti ( la ASL RMG si trova a Guidonia, L INPS a Monterotondo ) con la conseguenza di una maggiore necessità di ore di assistenza domiciliare per i servizi di accompagnamento e disbrigo pratiche. - L insufficiente disponibilità di ore di assistenza domiciliare ADH e ADI, portano a non poter intervenire in casi d urgenza e l utente pur avendo i requisiti non riesce ad accedere alle prestazioni necessarie ed i comuni a loro volta con le risorse disponibili non possono intervenire tempestivamente neanche tramite ricorso al sostegno del Terzo Settore. Finanziamento della prosecuzione di interventi relativi a situazioni di emergenza che non rientrano nei Piani di Zona ma che si verificano spesso nei piccoli comuni. Nei piccoli comuni frequentemente ci si trova a dover lavorare ed agire in situazioni di emergenza che scaturiscono improvvisamente e che necessitano di interventi urgenti non risolutivi della situazione rendendo necessario agire in un secondo momento con in progetto più strutturato orientato alla piena risoluzione del problema e delle criticità che hanno generato l emergenza. Anche in questo ambiti ci si scontra sempre con l inadeguatezza dei fondi comunali e la necessità di risorse economiche più adeguate e maggiori, questo rende difficile l attuazioni di interventi post-emergenza finalizzati a pieno recupero di situazioni evidenziate. Interventi attivabili: Rispetto a quanto descritto in precedenza ed ai punti evidenziati, si ritiene opportuno realizzare un insieme di interventi mirati ai due grandi ambiti di criticità : Assistenza domiciliare su piani personalizzati di intervento Prosecuzione degli interventi attivati per situazioni di emergenza verificatesi in ambiti comunali. 3
4 Destinatari : Singoli o nuclei familiari che necessitano di interventi personalizzati di assistenza domiciliare o per i quali si siano verificate situazioni di emergenza che necessitano di progetti a lungo medio termini che siano risolutivi. Costo complessivo e modalità di gestione dei finanziamenti : Il costo complessivo del presente piano è di ,70 Tale somma complessiva sarà trasferita dall Ufficio di Piano ai Piccoli Comuni del Distretto secondo i criteri descritti di cui all allegato A della D.G.R. n. 202 del 06/05/2011: a) il 50% in base al numero dei comuni con popolazione uguale o inferiore ai abitanti presenti nel distretto; b) il 50% in base al numero di abitanti che risiedono nei comuni di cui alla lettera a). Complessivamente saranno trasferite ai piccoli Comuni sotto elencati, le somme indicate a lato di ciascuno di essi : Monteflavio ,135 Nerola ,565 L intenzione delle Amministrazioni è di utilizzarle come di seguito specificato: COMUNE DI MONTEFLAVIO: Quota assegnata dal piano dei piccoli comuni ,135 Per quanto riguarda l utilizzo dei fondi per l abbattimento delle liste di attesa per assistenza domiciliare ADI ed ADH si esplicita quanto segue: le famiglie interessate saranno in totale 3 così suddivise; utenti inseriti in ADI 3 x 3 ore settimanali ciascuno costo orario 17,25 totale del costo annuo per attivazione ADI per 3 utenti 8.066,79 4
5 utenti inseriti in ADH 1 x 4 ore settimanali ciascuno costo orario 15,76 totale costo annuo per attivazione ADH 1 utente 3.278,08 TOTALE costo per attivazione assistenze ADI ed ADH pari ad ,87 Fondi destinati alla prosecuzione di emergenze sociali: rispetto a questo punto si specifica che il comune di Monteflavio ha 1 minore inserito presso strutture di accoglienza che rientra all interno di un nucleo famigliare già seguito dal servizio. L inserimento in struttura prevede un costo elavato da sostenere per un piccolo Comune. Il costo giornaliero è pari ad 45,00 pari ad ,00 annui. Si prospetta l utilizzo dei fondi dei piccoli comuni nel seguente modo: Pagamento retta casa famiglia Minore F.M. 45,00 gg X 12 mesi per un Totale di ,00 Totale necessario per il pagamento della struttura ,00 La differenza restante di 3.773,265 sarà utilizzata per affrontare situazioni di grave disagio sociale anche tramite l erogazione di contributi economici straordinari. Schema riassuntivo : Costo per attivazione ass. dom ADI e ADH Totale ,87 Costo per pagamento Casa famiglia Totale ,00 Interventi per situazioni di disagio sociale Totale 3.773,265 Totale dei fondi utilizzati ,135 5
6 COMUNE DI NEROLA Quota assegnata dal piano dei piccoli comuni ,565 Per quanto riguarda l utilizzo dei fondi per l abbattimento delle liste di attesa per assistenza domiciliare ADI ed ADH si esplicita quanto segue: le famiglie interessate saranno in totale 11 così suddivise; utenti inseriti in ADI 5 x 4 ore settimanali costo orario 17,25 totale del costo annuo per attivazione ADI per 6 utenti ,00 utenti inseriti in ADH 3 x 4 ore settimanali costo orario 15,76 totale costo annuo per attivazione ADH 4 utente 9.834,24 Schema riassuntivo : Costo per attivazione ass. dom ADI e ADH Totale ,24 La differenza restante di ,325 sarà utilizzata per supportare la realizzazione di interventi socio assistenziali in favore di minori in situazioni di grave disagio, e per erogazione di contributi economici straordinari. Le attivazioni del servizio di assistenza domiciliare nei due i Comuni interessati, sia per l ADI che per l ADH, saranno effettuate in seguito all espletamento della gara di appalto per l affidamento e gestione del servizio. Si specifica inoltre che gli strumenti di monitoraggio e valutazione saranno gli stessi per tutti i comuni sopraelencati ossia : Schede di segnalazione inviate dal Comune alla coop gestore del servizio per attivazione dell assistenza ADI o/e ADH 6
7 Visite domiciliari effettuate dalle assistenti sociali comunale per monitorare e verificare l andamento delle assistenze per provvedere ad eventuali modifiche Relazioni della coop gestore del servizio periodiche, almeno trimestrali per poter monitorare le situazioni e gli interventi effettuati Incontri e riunioni tra operatori dei comuni e della cooperativa. Ci si riserva inoltre di poter rimodulare il presente progetto in funzione di eventuali cambiamenti non attualmente prevedibili ma rilevanti rispetto alle situazioni ed utenze sopra descritte. 7
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