COMUNE DI CRESPELLANO
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- Renata Rosa
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1 COMUNE DI CRESPELLANO Prov. di Bologna REGOLAMENTO DISTRETTUALE PER LA GESTIONE E L ACCESSO AI CENTRI DIURNI PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI AZIENDA USL DI BOLOGNA DISTRETTO DI CASALECCHIO DI RENO 1
2 LEGENDA L.R. U.V.G.T. D.S.U. s.m.i. S.A.A. I.S.E.E. PAI Legge Regionale Unità di Valutazione Geriatrica territoriale Dichiarazione Sostitutiva Unica Successive modifiche ed integrazioni Servizio Assistenza Anziani Indicatore Situazione Economica Equivalente Piano Assistenziale Individualizzato INDICE TITOLO I NORME GENERALI Art. 1. Oggetto del regolamento Art. 2. Caratteristiche del servizio Art. 3. Finalità Art. 4. Utenza TITOLO II GESTIONE DEL SERVIZIO Art. 5. Orario di apertura del centro diurno Art. 6. Frequenza Art. 7. Personale Art. 8. Assemblea delle famiglie o Comitato dei famigliari Art. 9. Partecipazione utenti/famigliari TITOLO III - MODALITA DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO Art. 10. Prestazioni Art. 11. Carattere delle prestazioni TITOLO IV ACCESSO AL SERVIZIO Art. 12. Modalità di accesso Art. 13. Disponibilità dei posti convenzionati Art. 14. Fase di ammissione Art. 15. Inserimento temporaneo Art. 16. Sospensione temporanea Art. 17. Dimissione TITOLO V MODALITA DI CONTRIBUZIONE Art. 18. Determinazione della quota di compartecipazione e modalità di pagamento del servizio Art. 19. Determinazione della quota di compartecipazione a carico della AUSL per i posti convenzionati 2
3 TITOLO VI NORME FINALI Art. 20. Integrazione funzioni sanitarie Art. 21. Norma generale 3
4 TITOLO I. NORME GENERALI Articolo 1. Oggetto del regolamento 1. Il presente regolamento, predisposto ai sensi della direttiva regionale sui requisiti funzionali e strutturali, sulle procedure per il rilascio, la sospensione, la revoca dell autorizzazione al funzionamento delle strutture socio-assistenziali, disciplina la gestione del centro diurno quale articolazione funzionale del servizio di assistenza alla popolazione anziana. Articolo 2. Caratteristiche del servizio 1. Il centro diurno è un servizio di accoglienza socio-sanitaria con caratteristiche semi-residenziali rivolto alla popolazione anziana (come meglio specificato al seguente art. 4). Esso si colloca nella rete dei servizi e degli interventi rivolti alla popolazione anziana gestiti dall Amministrazione Comunale nell ambito del Servizio Assistenza Anziani, autorizzato al funzionamento sulla base delle vigenti disposizioni in materia. 2. Il centro diurno svolge una funzione di socializzazione dei propri utenti, eroga prestazioni socioassistenziali e socio-sanitarie e garantisce interventi finalizzati alla riattivazione ed al mantenimento delle residue capacità dell anziano, attua programmi di sostegno a favore dei famigliari degli utenti. 4. Il centro diurno deve essere inserito nel tessuto sociale, al fine di consentire all anziano di integrarsi nel contesto sociale di riferimento. Articolo 3. Finalità 1. La finalità principale del servizio è l accoglienza diurna dell anziano, onde evitare l emarginazione e il rischio dell accentuarsi della non autosufficienza, favorendone la permanenza in famiglia. 2. Il servizio è finalizzato al sostegno e all aiuto dell anziano mediante: a. socializzazione, riattivazione e mantenimento delle capacità residue, tutela socioassistenziale e socio-sanitaria; b. potenziamento e mantenimento delle abilità e competenze relative alla sfera dell autonomia, della relazione interpersonale; c. sostegno alla famiglia in difficoltà organizzativa e relazionale. 3. Il servizio del centro diurno si pone l obiettivo di evitare i rischi di istituzionalizzazione impropria dell anziano, e comunque di ritardare la necessità di inserimento in Case di Riposo o Case Protette. Articolo 4. Utenza 1. Possono usufruire dei posti convenzionati del Centro Diurno anziani non autosufficienti e persone non anziane affette da patologie assimilabili a quelle gariatriche certificate dall U.V.G.T., residenti nei Comuni del Distretto; 2. La ricettività massima della struttura è definita per ogni Comune in base alla normativa vigente e alle specifiche autorizzazioni al funzionamento; 3. Gli inserimenti degli utenti presso ogni Centro Diurno dovranno comunque rispettare un casemix tale da consentire l equilibrio del gruppo già presente, al fine di garantire la realizzazione dei PAI predisposti. TITOLO II. GESTIONE DEL SERVIZIO 4
5 Articolo 5. Orario di apertura del centro diurno Il centro diurno sarà funzionante nell intero anno, nei giorni feriali, per un totale di almeno 42 ore settimanali. L Amministrazione Comunale potrà effettuare sospensioni del servizio, previa comunicazione motivata agli utenti. Articolo 6. Frequenza In base al PAI di ogni singolo ospite, possono essere previsti moduli di accesso a frequenza differenziata Articolo 7. Personale 1. Il servizio si avvale di un équipe composta da personale qualificato, come strumento operativo per un sempre più efficace intervento nei confronti degli utenti. Essa ha il compito di concorrere a predisporre e verificare i piani personalizzati degli utenti ed affrontare i problemi organizzativi riguardanti il funzionamento complessivo della struttura. 2. L equipe del personale comprende: - assistente sociale coordinatore: con funzioni di coordinamento tecnico-operativo del personale del Centro, valutazione delle domande e relative proposte di ammissione e dimissione, gestione del rapporto con i familiari e con gli altri servizi del territorio, verifica settimanale dei PAI e dell andamento delle attività, dati statistici annuali di tipo qualitativo e quantitativo sul Centro Diurno e altre funzioni proprie relative al ruolo professionale, inoltre: - verifica e fa proposte al Direttore relativamente all organizzazione interna dei servizi e alle attività, al fine di renderli sempre più rispondenti alle necessità degli utenti; - concorda le ammissioni ed eventuali sospensioni/dimissioni; - favorisce l elaborazione di programmi inerenti ad attività ricreativo-culturali ed eventuali acquisti di attrezzature; - favorisce e organizza le attività dei volontari; - convoca l assemblea dei familiari degli utenti. operatori addetti all assistenza di base: secondo i rapporti numerici individuati nella deliberazione di G.R. n. 564/00, a rotazione tra loro (di cui, eventualmente, uno coordinatore per la turnazione e i rapporti con il Servizio e con l esterno). Le loro funzioni sono di tipo tutelare, assistenziale e di cura della persona, riabilitativo e socializzante, curando in modo particolare gli aspetti relazionali e comunicativi. Può essere prevista la presenza di altre figure presso il Centro Diurno quali liberi professionisti, volontari singoli o associati, ecc. per attività di tipo socializzante, ludico-ricreativo, culturale o altro. 3. L équipe viene convocata periodicamente dall assistente sociale che la coordina o dietro richiesta motivata del Direttore, che può comunque partecipare per giustificato motivo. Articolo 8. Assemblea delle famiglie o Comitato dei famigliari 1. L assemblea delle famiglie è convocata su richiesta del coordinatore, del Direttore o da almeno 1/3 dei famigliari degli utenti, al fine di promuovere la più ampia partecipazione al servizio. Articolo 9. Partecipazione utenti/familiari 5
6 1. In un clima di partecipazione attiva, è richiesta la collaborazione degli utenti e dei familiari con gli operatori del servizio. In particolare gli utenti e i loro familiari: a. partecipano alla predisposizione del PAI e alle eventuali modifiche o aggiornamenti, e verificare il rispetto di quanto previsto; b. partecipano agli incontri e alle assemblee indette dall Amministrazione Comunale riguardo a temi specifici di gestione o in riferimento a particolari tematiche riguardanti l anziano; TITOLO III. MODALITA DI SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO Articolo 10. Prestazioni 1. Il centro diurno fornisce un complesso di servizi e prestazioni complementari tra loro e integrate con quelle degli altri servizi territoriali, così articolate: a) assistenza diurna; b) servizio pasti (colazione, pranzo e merenda); c) cura dell igiene personale, ad integrazione dell intervento dei familiari; d) assistenza medica, infermieristica e riabilitativa, erogata dal personale sanitario dell Azienda U.S.L., tramite apposita convenzione con l Amministrazione Comunale; e) attività di mobilizzazione, riattivazione fisica, relazionale, cura della persona; f) attività ricreative in collaborazione con associazioni di volontariato, culturali, religiose presenti sul territorio comunale (es. gite, scambi con altri centri diurni, ecc.); g) eventuale accompagnamento al Centro degli utenti residenti nel Comune, in caso di impossibilità accertata a farvi fronte da parte dei familiari; h) nel rispetto dei mansionari del personale addetto, è possibile l aiuto nella somministrazione dei farmaci per oss in base alla prescrizione del medico curante in linea con la procedura Distrettuale valida all interno delle Case protette in convenzione. Articolo 11. Carattere delle prestazioni 1. Le prestazioni erogate all interno del centro diurno devono basarsi sulla elaborazione di un PAI concordato con la famiglia, al fine di consentire, per quanto è possibile, il mantenimento o il recupero delle potenzialità fisiche e/o psichiche dell anziano. 2. Per gli utenti che non hanno la possibilità di provvedere autonomamente, a seguito di idonea certificazione che attesti l impossibilità, l amministrazione del Comune di residenza dell utente si riserva di valutare l opportunità di farsi carico del servizio di trasporto, nel rispetto degli orari prestabiliti dal servizio. Per facilitare comunque il trasporto da parte dei famigliari, possono essere concordati orari diversi di arrivo al centro diurno e di ritorno al domicilio. 3. La fruizione del centro diurno può avvenire anche part-time, nel rispetto del PAI. TITOLO IV. ACCESSO AL SERVIZIO Articolo 12. Modalità di accesso Posti convenzionati con la AUSL di Bologna 1. Per richiedere l ammissione al servizio è necessario presentare specifica domanda presso la sede del SAA di residenza anagrafica dell anziano, utilizzando la modulistica unica del SAA distrettuale (disponibile presso ogni Comune del Distretto); 2. L Assistente sociale territoriale, in veste di Responsabile del caso, provvede ad attivare il procedimento di valutazione multidimensionale del bisogno socio-sanitario e di determinazione 6
7 del relativo carico assistenziale, utilizzando lo strumento di valutazione multidimensionale distrettuale secondo il sistema di C.T.M.S.P. 3. La valutazione sociale da parte dell Assistente sociale viene effettuata anche tramite il coinvolgimento e la partecipazione della rete familiare ed amicale dell anziano. La pratica viene di seguito trasmessa all UVGT distrettuale presso la sede del SAA, che provvederà alla valutazione multidimensionale congiunta e alla conferma o meno del percorso assistenziale di tipo semiresidenziale; 4. Gli anziani non autosufficienti vengono classificati in sede di UVGT in base all intensità assistenziale necessaria ad assicurare idonee risposte assistenziali all interno del Centro Diurno; 5. L anziano, sulla base del punteggio BINA integrato dal Punteggio sociale, determinante un Punteggio totale, viene posizionato all interno della graduatoria; 6. Viene poi predisposto il provvedimento di autorizzazione all ammissione al servizio e allegato il PAI, proposto alla sottoscrizione del Responsabile del servizio assistenza anziani. Il Piano assistenziale Individualizzato e costituito mediante partecipazione attiva dell anziano e dei componenti la sua rete familiare e/o amicale. 7. Gli inserimenti nei centri diurni vengono effettuati in ordine di graduatoria unica distrettuale considerando la ripartizione dei posti comunali, riservati quindi ai residenti, e sovracomunali in ambito distrettuale, determinata annualmente con apposito atto amministrativo. 8. Per l inserimento in graduatoria unica distrettuale verranno prese in considerazione le opzioni di preferenza espresse nel piano operativo, che sono quindi vincolanti per l utente. Al terzo rifiuto di accedere alla sede assegnata l utente esce dalla graduatoria in essere e per riaccedervi è prevista una nuova valutazione e conseguente formulazione del PAI. Posti non convenzionati con la AUSL di Bologna 1. Per richiedere l ammissione al servizio è necessario presentare specifica domanda presso il Servizio assistenza anziani del Comune di residenza, utilizzando la modulistica adottata dal servizio sociale; 2. Una volta presentata la domanda, l Assistente Sociale, eventualmente affiancata da un Assistente di Base in servizio presso il Centro Diurno, effettua una prima valutazione del bisogno tramite colloquio e successiva visita domiciliare, durante la quale viene concordato con il richiedente ed i famigliari l eventuale inserimento al centro diurno, nonché i tempi e le modalità del periodo di prova. 3. Nel caso in cui le domande di ingresso siano più numerose dei posti disponibili, l ammissione viene effettuata sulla base della graduatoria redatta dal responsabile dell area, tenendo conto dei seguenti criteri, in ordine di priorita : a. assenza o carenza familiare determinante stati di solitudine, di isolamento o di disagio; b. grave rischio di istituzionalizzazione; c. condizione di parziale o totale non autosufficienza della persona; d. condizione di difficoltà dei familiari: età, stato di salute, distanza geografica, carico famigliare, impegno lavorativo, ecc., e. eventuale valutazione e piano assistenziale concordato con l U.V.G.T.; f. situazione economica/patrimoniale. 4. La graduatoria viene aggiornata ogni tre mesi. Eventuali deroghe alla graduatoria possono essere possibili solo sulla base di motivato parere circa l urgenza e la gravità del caso, espresso con relazione dell assistente sociale all Assessore ai Servizi sociali e al Responsabile dell Area o al disposto di cui al successivo art. 14; 5. Per quanto non specificato nel presente regolamento riguardo ai posti non convenzionati, si rimanda ai singoli regolamenti di ogni Centro Diurno Comunale. 7
8 Indicazioni generali 1. Nel solo caso in cui il richiedente intenda usufruire di una quota di compartecipazione al servizio agevolata (rapportata alla propria condizione economica e patrimoniale), dovrà presentare contestualmente alla domanda l attestazione ISEE. Articolo 13. Disponibilità dei posti convenzionati I coordinatori dei Centri Diurni Comunali segnalano al SAA distrettuale la disponibilità dei posti che di volta in volta si rendessero disponibili, precisando se di ambito comunale o di ambito sovracomunale distrettuale. Articolo 14. Fase di ammissione Il SAA comunica all assistente sociale responsabile del caso, il nominativo della prima persona in graduatoria avente diritto alla tipologia di posto libero. Il Coordinatore del Centro Diurno concorda con l utente o i familiari le modalità per un inserimento che tenga conto delle esigenze dell anziano, dei bisogni espressi dal nucleo famigliare e dell organizzazione del servizio. Per l accesso nei posti distrettuali, l inserimento avviene previo assenso del Comune di residenza dell utente. Articolo 15. Inserimento temporaneo 1. Possono essere previsti inserimenti temporanei, in deroga alla Lista d attesa distrettuale relativamente ai posti convenzionati, a favore di anziani non autosufficienti in dimissione protetta da strutture ospedaliere, o in situazione di emergenza sociale documentata; 2. L inserimento temporaneo, di norma, non supera i 2 mesi. 3. Trascorso il termine massimo di cui al precedente comma se, su valutazione dell UVGT, il bisogno permane, l inserimento presso il centro diurno diventa definitivo. Articolo 16. Sospensione temporanea 1. La permanenza al centro diurno può essere temporaneamente sospesa con provvedimento scritto dell ente gestore, per un periodo massimo di due mesi, nei seguenti casi: a. con richiesta scritta dell utente o suo familiare, al coordinatore del centro diurno, specificando il periodo e le motivazioni; b. con richiesta espressa dell assistente sociale in caso di sostanziali modifiche sopravvenute nelle condizioni psico-fisiche dell anziano,e per i casi in convenzione, tali da richiedere una revisione del PAI in UVGT con caratteristiche di priorità Articolo 17. Dimissione 1. La dimissione dal centro diurno può essere predisposta nei seguenti casi: a. con richiesta scritta dell utente o suo familiare quando non sussistono più le condizioni che hanno motivato l ammissione al servizio; b. con richiesta espressa dell assistente sociale in caso di sostanziali modifiche sopravvenute nelle condizioni psico-fisiche dell anziano,e per i casi in convenzione, tali da richiedere una revisione del PAI in UVGT con caratteristiche di priorità; c. d ufficio, qualora vengano a configurarsi situazioni di rischio per l ospite medesimo o nei confronti degli altri ospiti. Per gli ospiti in convenzione è comunque richiesta la valutazione multidimensionale del caso in UVGT allo scopo di ridefinire il PAI dell ospite offrendo, qualora possibile, alternative assistenziali sia all interno che al di fuori della rete dei servizi ex L 5/94. 8
9 TITOLO V. MODALITÀ DI CONTRIBUZIONE Articolo 18. Determinazione della quota di compartecipazione e modalità di pagamento del servizio 1. Gli utenti del centro diurno contribuiscono al costo del servizio attraverso il pagamento di una quota assistenziale, determinata in base alla capacità economica e patrimoniale dell utente così come definito dal proprio valore I.S.E.E.; 2. Annualmente ogni Giunta Comunale, per i propri Centri Diurni, determina con proprio atto: a. la quota massima di contribuzione a prestazione; b. la soglia ISEE per l'accesso a quote proporzionali agevolate; c. il metodo di calcolo per determinare la quota agevolata a prestazione; d. eventuali agevolazioni o penalizzazioni a seguito di maggiori o minori prestazioni effettuate; e. eventuale ammontare della quota minima di contribuzione a prestazione se prevista; f. eventuale quota di contribuzione stabilita per il servizio di trasporto da e per il centro, se previsto. 3. Il Servizio Amministrativo richiede all utente l attestazione ISEE. La mancata presentazione della stessa comporta l applicazione automatica della quota di compartecipazione massima prevista per chi non presenta l ISEE; 4. Ogni Comune provvede con proprie disposizioni a definire le modalità di pagamento del servizio da parte dell utenza; 5. Agli utenti ammessi al centro diurno non residenti nel Comune sede del Centro Diurno verranno applicati i criteri di contribuzione indicati nella convenzione stipulata con il Comune di residenza. Articolo 19. Determinazione della quota di compartecipazione a carico della AUSL per i posti convenzionati 1. Gli oneri a rilievo socio-sanitario per gli ospiti del Centro Diurno saranno quelli previsti dalle normative specifiche per tutti gli ospiti certificati non autosufficienti dalla UVGT (Dir 1378/99 e Dir 183/03 e sue successive modificazioni). 2. Nel caso di ospiti non autosufficienti e con gravi disturbi comportamentali l onere sarà quello previsto dalle vigenti normative in materia (Dir 1378/99 e Dir 183/03 e sue successive modificazioni). TITOLO VI. NORME FINALI Articolo 20. Integrazione funzioni sanitarie L offerta di assistenza sanitaria ai sensi della Dir 1378/99 è di norma articolata nel seguente modo: a) Cure mediche al bisogno (su chiamata) o programmate (tipologia ADI,ADP) con inclusione della necessità di integrazione ai fini della stesura del PAI e compilazione da parte del 9
10 medico curante delle patologie attive e della terapia in atto al momento dell ingresso del nuovo ospite; b) Cure infermieristiche con accesso dell infermiere domiciliare del Distretto anche presso la struttura del Centro Diurno in conformità a quanto riportato nel PAI riferito al singolo ospite c) Accessi specialistici : In riferimento alla consulenza geriatrica (al di fuori della attività propria della UVGT), la stessa è prevedibile sia su richiesta del medico curante che del Responsabile del Caso allo scopo di eventuali aggiustamenti terapeutici e/o individuazione di percorsi sanitari territoriali più idonei per il singolo ospite. All interno di questa tipologia di offerta sanitaria si colloca anche la attività di consulenza prevista da parte del Consultorio per le Demenza ai sensi della Dir 2385/00 Gli altri specialisti (ad es. il consulente fisiatra) vengono attivati solo dietro prescrizione del medico curante e l eventuale accesso presso il Centro Diurno avverrà in corrispondenza a quanto previsto dal PAI d) La prescrizione e fornitura dei presidi di assorbenza e gli ausili per l incontinenza seguono i percorsi vigenti sul domicilio predisposti ai sensi del Nomenclatore Tariffario 2003 e dei regolamenti Aziendali e Distrettuali e) La fornitura degli ausili per la mobilità è vincolata alla prescrizione dello specialista fisiatra ai sensi del Nomenclatore Tariffario f) Fornitura farmaci: al di là delle normali prescrizioni all interno del SSN, viene assicurata la fornitura dei farmaci soggetti a Piano Terapeutico (farmaci ad alto costo, farmaci per la memoria, antipsicotici atipici, etc ) Articolo 21 Norma generale 1. Per quanto non previsto dal presente Regolamento si rinvia: a. alle leggi statali e regionali vigenti ed allo Statuto del Comune. b. al Regolamento sui criteri applicativi dell indicatore della situazione economica equivalente (I.S.E.E.) per quanto concerne la definizione di nucleo familiare, reddito, patrimonio mobiliare ed immobiliare, controlli, ecc. 10
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