Collana a cura di Paolo Mieli

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2 Robert Conquest Il Grande Terrore Gli anni in cui lo stalinismo sterminò milioni di persone Collana a cura di Paolo Mieli la storia le storie

3 Proprietà letteraria riservata Robert Conquest RCS Libri S.p.A., Milano 2016 BUR Rizzoli / RCS Libri S.p.A., Milano ISBN Titolo originale dell opera: The great Terror Traduzione di Adriana Valori Piperno Edizione italiana a cura di Paolo Dossena Prima edizione BUR 1999 Prima edizione BUR Storia maggio 2016 Realizzazione editoriale Netphilo, Milano Seguici su: Facebook: /RizzoliLibri

4 A Elena Aleksandrovna e agli altri miei amici dell Unione Sovietica che hanno dimostrato come nemmeno questi eventi abbiano distrutto lo spirito del popolo

5 Premessa di Robert Conquest È questo il momento migliore per rifare un bilancio del Grande Terrore che furoreggiò nell Unione Sovietica negli anni Trenta. Sia perché ora abbiamo suffcienti informazioni per stabilire con sicurezza che cosa avvenne, sia perché, in questo 1990, il Terrore è un problema politico e umano della Repubblica sovietica, ed è quindi uno dei nodi cruciali del mondo intero. Questo mio libro è stato scritto una ventina di anni fa (anche se molto materiale venne aggiunto nelle edizioni successive dei primi anni Settanta). Il breve periodo delle rivelazioni chruščeviane aveva fornito suffcienti nuove prove che, aggiunte alla massa di precedenti rapporti non uffciali, delineavano in modo abbastanza dettagliato gli avvenimenti storici di quel periodo. Molta parte era però frutto di deduzioni, e le occasionali lacune e l impossibilità di alcune verifiche, impedivano la certezza. Per vent anni tuttavia Il Grande Terrore rimase l unico resoconto storico completo di quel periodo e lo è ancor oggi. Come tale venne accolto non solo in Occidente ma anche in molti ambienti dell Unione Sovietica. Di rado mi sono imbattuto in un uffciale o accademico (o emigrato) sovietici che non lo avessero letto in inglese, o nell edizione russa pubblicata a Firenze, o in samizdat; e in ogni caso nessuno di loro metteva in dubbio la sua accuratezza, anche se era magari in grado di correggere alcuni dettagli. Il «Moscow News» recentemente scriveva che l edizione russa pubblicata all estero «era giunta in Russia attraverso vie non uffciali e si era rapidamente diffusa fra l intelligencija, che l aveva valutata come la più significativa ricerca straniera della storia sovietica». Successiva- 7

6 Il Grande Terrore mente, fra il 1989 e il 1990, venne pubblicata a puntate sul periodico politico culturale «Neva», fornendo al libro un notevole imprimatur. E non solo come testo storico, dato che il direttore del «Neva» (anche deputato), definendolo «finora la più importante» ricerca sul Terrore, aggiungeva che la «Neva» «cerca di promuovere la creazione di una più profonda e legale democrazia nella nostra società e l opera di R. Conquest sviluppa, secondo noi, proprio questa idea». Il Grande Terrore è rimasto fuori commercio per molti anni e nel frattempo si è accumulato molto nuovo materiale: sia gli scritti clandestini (samizdat) dei tardi anni Settanta e primi anni Ottanta, e, dal 1987 in poi, una messe di nuove informazioni dovute alle pubblicazioni sovietiche dell era della glasnost. Il Grande Terrore doveva comunque ricorrere in larga misura alle testimonianze degli emigrati, dei defezionisti, e ai dati non uffciali. Come per la storia antica, si trattava di valutare e soppesare materiale eterogeneo, incompleto e parziale, quindi in modo ben diverso dai testi di storia moderna occidentale, che possono consultare anche gli archivi uffciali, adeguati e credibili. Naturalmente alcune informazioni potevano essere ottenute dalle fonti uffciali sovietiche dell epoca, ma i fatti principali erano stati falsificati o soppressi e il contributo di Chruščev, sebbene importante, non era né decisivo né esaustivo. Nel mio libro avevo pubblicato una lunga nota bibliografica nella quale spiegavo quanto accettavo (non sempre in ogni dettaglio) dei testi di Nikolaevskij, Orlov, Barmine, Krivičkij e Weissberg, e di altro materiale edito in Occidente. Poiché quei resoconti sono stati ampiamente confermati in recenti pubblicazioni sovietiche, si è pensato di togliere quella nota dalla presente edizione, che esce dopo che la glasnost ha attestato la genuinità di quelle testimonianze, provando al di sopra di ogni controversia i dati a lungo nascosti del Grande Terrore. Nel momento in cui scrivo, questi attestati sono stati forniti solo in una serie di articoli non sistematici, ma ugualmente in grado di permettere un riesame utile e necessario del Terrore. Ciò è particolarmente vero per episodi specifici come il processo Tuchačevskij, il «plenum del febbraio/marzo» 1937, la sorte di Ežov, gli sviluppi della fine del 1936 eccetera. Mentre questo nuovo materiale allarga i confini della nostra conoscenza, esso conferma anche la sostanziale solidità della ricostruzione del Grande Terrore. È per questo che, pur aggiungendo nuovi particolari, in questa nuova edizione non ho apportato inutili cambiamenti. 8

7 Premessa Desidero ringraziare innanzitutto il professor Stephen F. Cohen e il dottor Michail Bernstam; e poi Nancy Lane, per l aiuto e l incoraggiamento; Irene Pavitt per gli interventi editoriali; Kate Moss; Delano DuGarm per l insostituibile aiuto nelle ricerche; Semen Lyandres; Susan Rupp; e ancora Amy Desai per l impareggiabile lavoro di segreteria; il John Olin Program dello Hoover Institution per gli Studi sull Unione Sovietica e l Europa orientale; e infine, come sempre, mia moglie.

8 Il Grande Terrore

9 Parte Prima Gli inizi della Purga Questa paura che milioni di persone trovano insormontabile, questa paura scritta con lettere scarlatte nel plumbeo cielo di Mosca questa terribile paura dello stato... Vasilij Grossman

10 Introduzione Le origini del Terrore Il rimedio, inventato da Lenin e da Trockij, la soppressione generale della democrazia, è peggiore del male che si supponeva dovesse curare. Rosa Luxemburg Il partito di Lenin La Purga non fu una sorpresa improvvisa e completa, perché aveva le sue origini profonde nel passato sovietico. Sarebbe senza dubbio falso concludere che essa fosse una conseguenza inevitabile della natura della società sovietica e del Partito Comunista: era in se stessa un mezzo per imporre un violento mutamento a quella società e a quel partito. Ma, nonostante questo, non avrebbe potuto essere imposta che a un ambiente affatto particolare come quello del governo sovietico; e le sue caratteristiche peculiari, alcune delle quali riescono difficilmente credibili a mentalità straniere, derivano da una tradizione specifica. Le idee predominanti del periodo staliniano, il graduale sviluppo dell opposizione, persino le confessioni nei grandi processi spettacolari, si possono diffcilmente seguire senza prendere in considerazione non tanto il passato sovietico nel suo complesso, quanto lo sviluppo del partito, il consolidarsi della dittatura, i movimenti di fazioni, l emergere di alcune personalità individuali, e la necessità assoluta di una politica economica estremista. Dopo il primo colpo apoplettico del 26 maggio 1922 Lenin, tagliato fuori in certa misura dai rapporti diretti con la vita politica, poté meditare sugli inattesi difetti apparsi nella rivoluzione da lui compiuta. Egli aveva già osservato, ai delegati del X Congresso del partito, nel marzo 1921: «Noi non siamo riusciti a convincere le grandi masse». Si era sentito obbligato a scusare la scadente qualità di molti membri del partito: «Nessun profondo movimento popolare in tutta la storia si è verificato senza la sua parte di sozzure, senza 15