Il controllo dei materiali per la tutela dei beni culturali
|
|
- Camilla Mauri
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Convegno: I BENI CULTURALI DELLA LOCRIDE: MONITORAGGIO, CONTROLLO E SALVAGUARDIA Il controllo dei materiali per la tutela dei beni culturali I N G. C O N C E T TA S P I N E L L I S I S M L A B S. R. L. S P I N - O F F U N I V E R S I TÀ D E L L A C A L A B R I A O R E 1 8 : 1 5 Domenica 6 Marzo 2016 Grand Hotel President Siderno (RC)
2 Il legno è un materiale ampiamente diffuso negli edifici sottoposti a tutela
3 Impieghi del legno Il legno può essere utilizzato strutturalmente in una vasta serie di impieghi: pilastri, travi, tetti, solai, armature di sostegno, casseforme, centine, strutture piuttosto semplici ed articolate Particolare copertura in legno
4 Impieghi del legno Capriata in legno Solaio in legno Pavimentazione in legno
5 Difetti e alterazioni Propri del legno: - fessurazioni da ritiro - fessurazioni da cipollature Cause esterne: - attacchi biologici - fìbratura deviata - nodi
6 Difetti e alterazioni: la fessurazione da ritiro Le fessurazioni da ritiro sono l espressione della caratteristica anisotropica dei ritiri del legno quando nel pezzo è presente il midollo. Si tratta di un fenomeno insito alla struttura del materiale, ossia del tutto naturale, non dipendente quindi né da un erronea lavorazione, né da una stagionatura insufficiente o condotta in modo non corretto.
7 Difetti e alterazioni: la fessurazione da cipollatura La cipollatura è un tipo di fessurazione tangenziale che si manifesta tra due anelli di accrescimento successivi oppure all interno di uno stesso anello.
8 Difetti e alterazioni: la fessurazione da cipollatura Questo difetto è imputabile all ambiente climatico in cui il fusto è collocato. Tale difetto, riscontrabile su diverse specie ma soprattutto su Abete bianco, Castagno e Quercia, può apparire prima della messa in opera, ma può anche manifestarsi successivamente, e costituire quindi un serio pericolo in quanto comporta una diminuzione della resistenza dell elemento strutturale. Il pericolo è reso ancora più insidioso dal fatto che questo difetto rimane per lo più occultato all interno e risulta quindi invisibile ad un esame superficiale.
9 Difetti e alterazioni: fibratura deviata Un difetto molto frequente nei fusti provenienti da foreste di alta quota o soggette a forti venti è quello della fibratura elicoidale: le fibre dell albero invece di seguire con il loro allineamento una direzione rettilinea parallela all asse midollare (verticale) si susseguono secondo un elica il cui passo può essere talvolta molto ridotto.
10 Difetti e alterazioni: nodi Con questa denominazione generica si indicano le inserzioni dei rami nei fusti arborei. La presenza di nodi porta ad uno scadimento di valori sotto tre diversi aspetti: *Aspetto estetico *Maggiore difficoltà delle lavorazioni *Diminuzione della resistenza meccanica.
11 L attacco biologico Esistono molte specie di insetti (tarli) che attaccano il legno. Questi vengono distinti in due grandi gruppi: insetti parassiti (attaccano esclusivamente gli alberi in piedi) e insetti saprofiti (attaccano tronchi di legname fresco e legname in opera). Trave in legno danneggiata dai tarli
12 L attacco biologico I funghi sono organismi che attaccano il legname fresco, nutrendosi delle sostanze ancora presenti in esso tanto da abbassare l umidità della massa legnosa. Situazioni che favoriscono il degrado delle strutture possono essere individuate sulle parti in legno a contatto con il terreno o comunque su elementi con forte assorbimento di umidità. Il legno attaccato da un fungo
13 L attacco biologico I danni provocati dagli insetti consistono in una sottrazione di materiale e quindi in una effettiva diminuzione delle sezioni resistenti. E quindi necessario determinare l estensione dell attacco è l entità delle sezioni residue. L attacco da funghi provoca una riduzione della resistenza del legno. Alla rottura si nota un piano di frattura netto totalmente diverso da quello fibroso e irregolare che si osserva nel legno sano.
14 Metodologia d Indagine Diagnostica Raccolta della documentazione esistente Indagini preliminari Ispezione visiva e rilievo Definizione ed esecuzione del piano di indagine Interpretazione dei dati strumentali Verifica strutturale ed emissione diagnosi
15 Metodologia d Indagine Diagnostica Raccolta della documentazione esistente: periodo di costruzione pratica costruttiva dell epoca prime manifestazioni di degrado e dissesto eventuali interventi di recupero o di manutenzione già effettuati Indagini preliminari: valutare eventuali situazioni di pericolo e di incipiente collasso effettuare prime valutazioni circa lo stato del complesso strutturale verificare la piena accessibilità alle varie parti strutturali per il rilievo ed eventuali indagini diagnostiche
16 Metodologia d Indagine Diagnostica Ispezione visiva e rilievo: Tipologia e qualità delle connessioni Caratteristiche dei materiali (specie legnosa, lavorazione, altre notizie) Anomalie e carenze strutturali pregresse Dissesti strutturali di natura meccanica Degrado chimico-fisico del materiale (difetti naturali, attacchi biotici) Identificazione degli elementi da sottoporre a indagine strumentale Osservazione della presenza di riparazioni, sostituzioni e integrazioni
17 Metodologia d Indagine Diagnostica Identificazione della specie. Per conferma si possono prelevare alcuni campioni da analizzare in laboratorio Rilievo geometrico di ogni singolo elemento e valutazione dei difetti pregressi, analizzando la superficie esterna Le fessure devono essere annotate in lunghezza e profondità; viene inoltre segnalato lo svergolamento di elementi Vengono annotati gli elementi soggetti ad attacchi biotici ed in particolare quelli posti nelle vicinanze delle aperture e soggetti quindi a un maggior tasso d umidità Vengono poi battuti gli elementi, in diverse sezioni al fine d individuare le zone potenzialmente interessate da attacchi biotici non visibili e su cui quindi sarà necessario effettuare indagini complementari di diagnostica.
18 Metodologia d Indagine Diagnostica Definizione ed esecuzione del piano di indagine: A valle del rilievo e dell ispezione visiva è possibile individuare le patologie principali e quindi: - valutare l opportunità di effettuare indagini di tipo NDT - scegliere le zone e gli elementi su cui concentrare l investigazione (in funzione di degrado, dissesto classe di esposizone) Interpretazione dei dati strumentali Verifica strutturale ed emissione diagnosi
19 Controlli N.D.T. L indagine con metodi non-distruttivi diventa un operazione fondamentale per il controllo delle strutture lignee essendo il semplice esame visivo della struttura non sufficiente a stabilire se vi sono o non vi sono danni dovuti a degrado biologico ma, soprattutto, non è in grado di fornire informazioni sull entità del danno, dato questo di fondamentale importanza ai fini della valutazione dello stato di conservazione e della sicurezza statica della struttura.
20 Controlli N.D.T.: Sistema ad ultrasuoni La velocità di propagazione del suono può essere misurata con strumenti ad ultrasuoni (ad es. il Sylvatest). Il Sylvatest duo è un apparecchio di misurazione della qualità del legno attraverso un sistema ad ultrasuoni di altissima precisione. L'elemento di legno è attraversato da un'onda ad ultrasuoni a bassa frequenza (nello spettro tra 35 e 50 khz). L'onda generata da una sonda trasmittente, attraversa il materiale e raggiunge il ricevitore, che ne registra il passaggio e il tempo di percorrenza. Il criterio di classificazione è in questo caso la velocità di propagazione dell'onda ad ultrasuoni.
21 Controlli N.D.T.: Sistema ad ultrasuoni Strumentazione ad ultrasuoni
22 Controlli N.D.T.: Sistema ad ultrasuoni Metodi di trasmissione diretta longitudinale Attraverso misure dirette (longitudinali) è possibile avere una stima della resistenza meccanica del legno. E evidente che nelle strutture reali la misura diretta delle velocità longitudinali non è in genere eseguibile per l impossibilità di posizionare i trasduttori con asse parallelo alla direzione delle fibre. In questi casi è giocoforza utilizzare il metodo superficiale o indiretto posizionando i trasduttori sulle superfici laterali della trave. Una volta misurato il valore della velocità di propagazione per via indiretta è possibile,attraverso la curva di correlazione, ricavare i corrispondente valore della velocità di propagazione longitudinale. Questo valore è infine utilizzabile come dato di imput per le successive valutazioni delle caratteristiche elastiche e meccaniche.
23 Controlli per gli elementi in legno in opera Controlli N.D.T.: Sistema ad ultrasuoni Ricevente Trasmittente Provino in Legno Misurazione diretta longitudinale
24 Controlli per gli elementi in legno in opera Controlli N.D.T.: Sistema ad ultrasuoni Metodi di trasmissione diretta trasversale Trasmittente Provino in Legno Ricevente Misurazione diretta trasversale su travi in opera
25 Controlli N.D.T.: Sistema ad ultrasuoni Metodi di trasmissione indiretta Le misure indirette permettono individuazione di difetti ed anomalie. Essendo la velocità di propagazione degli ultrasuoni direttamente proporzionale alla densità del mezzo, mettendo in relazione la distanza della sonda con il tempo di propagazione delle onde, si è in grado di tracciare una retta le cui discontinuità sono indice di una variazione di densità che possono anche essere interpretate con la presenza di difetti.
26 Controlli per gli elementi in legno in opera Controlli N.D.T.: Sistema ad ultrasuoni Metodi di trasmissione indiretta Provino in Legno Trasmittente Ricevente Misurazione indiretta su travi in opera
27 Controlli N.D.T.: Metodo penetrometrico Lo strumento permette di individuare le variazioni di densità tra legno sano e legno decomposto ed effettuare una diagnosi sul posto di aree di decadimento interno del materiale ligneo in esame. La resistenza opposta alla perforazione del legno dipende principalmente dalla densità dello stesso e rappresenta uno dei valori caratteristici più importanti del materiale, permettendo di trarre conclusioni sulla qualità del legno in una particolare sezione.
28 Controlli N.D.T.: Metodo penetrometrico Si basa sul principio della resistenza alla trapanatura la quale viene valutata in maniera indiretta attraverso la misurazione dell energia assorbita per consentire l avanzamento a velocità costante di una sottile punta di acciaio. La punta del Resi ha un diametro di 3 mm, è dotata di un movimento combinato di rotazione e di avanzamento a velocità costante. Il foro lasciato dallo strumento ha un diametro relativamente piccolo rispetto alle normali sezioni degli elementi strutturali, il danno prodotto può essere considerato trascurabile.
29 Controlli N.D.T.: Metodo penetrometrico Con la tecnica utilizzata dal Resi è possibile: - Localizzare e quantificare i danni di natura biotica (insetti e/o funghi della carie), specialmente nelle zone non visibili o non accessibili come ad esempio l estremità delle travi o delle capriate inserite nelle murature - Valutare le dimensioni delle sezioni laddove non vi siano altre possibilità di accertamento. - Ricavare Profili profondità/resistenza; - Indagare zone non visibili o non accessibili; - Individuazione delle sezioni resistenti residue.
30 Controlli N.D.T.: Metodo penetrometrico Indagine su zone non accessibili: attacco muro-catena
31 Controlli N.D.T.: Metodo penetrometrico L apparecchiatura restituisce dei grafici, denominati profili, diagrammi nei quali sull asse delle ordinate è riportata la resistenza (espressa mediante una unità di misura arbitraria) e sull asse delle ascisse la profondità di penetrazione (espressa in centimetri). Profilo Profondità/Resistenza
32 Controlli N.D.T.: Metodo igrometrico È uno strumento che rileva la presenza di umidità sotto la superficie in esame attraverso due punte in metallo infisse nel legno. La misura di questa grandezza è di enorme importanza, se si pensa che la sua presenza, fa diminuire di sei volte la resistenza.
33 Controlli N.D.T.: Metodo igrometrico
34 Controlli N.D.T.: Metodo audiometrico È uno strumento che rileva la presenza di insetti sotto la superficie in esame.
35 CASO DI STUDIO
36 Campagna di indagine È stata svolta una campagna d indagine su un edificio bene culturale soggetto a tutela da parte della sovrintendenza. Sono state eseguite una serie di indagini per brevità riportiamo i risultati relativi al solaio del 1 livello
37 Campagna di indagine: Rilievo geometrico
38 Campagna di indagine: Rilievo geometrico
39 Campagna di indagine: Piano di Indagine
40 Campagna di indagine: Piano di Indagine
41 Campagna di indagine: Piano di Indagine
42 Campagna di indagine: Piano di Indagine
43 Campagna di indagine: Piano di Indagine
44 Campagna di indagine: Risultati indagine audiometrica Presenza di insetti su alcune porzioni di travi ciò è stato avvalorato dall indagine visiva, in quanto in tali zone vi era l evidente presenza di fori sulla superfice della trave oggetto di ispezione
45 Campagna di indagine: Risultati indagine igrometrica Diversa percentuale di umidità delle travi deteriorate rispetto a quelle integre, soprattutto nelle travi in cui è evidente il distacco di materiale
46 Campagna di indagine: Risultati indagine penetrometrica e sonica Buona resistenza alla trapanatura Valori sono costanti nell intorno del valore medio Buoni valori della velocità ultrasonora
47 Campagna di indagine: Risultati indagine penetrometrica e sonica Scarsa resistenza alla trapanatura Valori non costanti nell intorno del valore medio Bassi valori della velocità ultrasonora
48 Campagna di indagine: Risultati 11 travi del 1 livello: 7 buono stato di conservazione
49 Campagna di indagine: Risultati 11 travi del 1 livello: 4 da sostituire
50 Metodi sperimentali NDT per il controllo e la diagnostica dei beni culturali Materiale didattico disponibile sul sito:
INDAGINI STRUTTURALI D.M
RAPPORTO DI PROVA: N.AT1296IS/12 Sulmona, lì 05.07.12 INDAGINI STRUTTURALI D.M. 14.01.08 COMMITTENTE: COMUNE DI PESCASSEROLI VIA PRINCIPE DI NAPOLI, 19 PESCASSEROLI (AQ) CANTIERE: DATA DI PROVA: PISCINA
DettagliCorso di Restauro A.A
Università IUAV di Venezia Clasa Corso di Restauro A.A. 2012-2013 prof. Paolo Faccio coll. arch. Paola Scaramuzza lezione n.5: i materiali dell edilizia storica : legno Università IUAV di Venezia Corso
DettagliProblematiche strutturali e stabilità degli alberi
Problematiche strutturali e stabilità degli alberi Corpo Forestale dello Stato Centro Nazionale per lo Studio e la Conservazione della Biodiversità Forestale Bosco Fontana UTB di Verona Instabilità Meccanismi
DettagliLE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini
Michela Monaco Dipartimento di Cultura del Progetto Seconda Università degli Studi di Napoli LE NTC E GLI EDIFICI ESISTENTI Le indagini Le NTC ed il controllo dei Materiali: tecnica, professione e adempimenti
DettagliLE STRUTTURE IN LEGNO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BASILICATA POLO DI MATERA Facoltà di Architettura Corso di Laurea in Ingegneria Edile-Architettura (Classe 4/S) CORSO DI TECNOLOGIA DELL ARCHITETTURA LE Prof. Arch. Antonella
Dettaglilezione n.4: i materiali dell edilizia storica : legno
Università IUAV di Venezia Corso di Restauro a.a. 2010 2011 prof. Paolo Faccio coll. arch Paola Scaramuzza lezione n.4: i materiali dell edilizia storica : legno CARATTERISTICHE DEL MATERIALE : DIREZIONE
DettagliCurva di Taratura.xls
Seconda fase: INDAGINI IN SITU PROVE SUL CALCESTRUZZO PROVE SCLEROMETRICHE COSTRUZIONE DELLE CURVE DI TARATURA: ESEMPIO Costruzione Curva di Taratura.xls Seconda fase: INDAGINI IN SITU PROVE SUL CALCESTRUZZO
DettagliCorso di Tecnologia delle Costruzioni Civili. Linda Giresini
Corso di Tecnologia delle Costruzioni Civili Linda Giresini 14 Dicembre2012 Legno: classificazione secondo la resistenza classificazione visiva Classificazione secondo la resistenza: classificazione meccanica
DettagliINDAGINI SU STRUTTURE LIGNEE. VILLA xxxxxxxxxxx. xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx. Prove n /TV febbraio 2009
INDAGINI SU STRUTTURE LIGNEE VILLA xxxxxxxxxxx xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx Prove n 2105-06/TV 17-18-24 febbraio 2009 Committente : xxxxxxxxxxxxxxxxx Tecnico incaricato : xxxxxxxxxxxxxxxxx Relatore : ing. Thomas
DettagliAlterazioni delle strutture lignee e tecniche di intervento
Convegno: Materiali innovativi per il Restauro. La ricerca scientifica alla base dell innovazione dei prodotti per il Recupero, la Conservazione e la Manutenzione di edifici monumentali Alterazioni delle
DettagliCOPERTURA IN LEGNO CASTELLO DI XXXXXXX
COPERTURA IN LEGNO CASTELLO DI XXXXXXX RILIEVO - INDAGINI DI LABORATORIO - VERIFICHE STRUTTURALI PROVA N. 3541 / GE Committente: Tecnico Comunale: Consulenti: Relatori: Comune di XXXXXX arch. XXXXXXXX
DettagliSpett.le COMUNE di CARPI SETTORE ATTIVITA INTERFUNZIONALE SERVIZI AMMINISTRATIVI ED ESPROPRI PROGRAMMAZIONE CONTROLLO
elletipi s.r.l. Sede legale, operativa ed amm.va: Via Annibale Zucchini, 69-44100 FERRARA tel. 0532/56771 fax 0532/56119 P IVA e Codice Fiscale n. 00174600387 e-mail: info@elletipi.it sito web: www.elletipi.it
Dettaglid. Metodologie soniche (le onde sonore si espandono + velocemente nel legno sano): martello ad impulso
2. DIAGNOSI STRUMENTALE/b d. Metodologie soniche (le onde sonore si espandono + velocemente nel legno sano): martello ad impulso elettronico (velocità di propagazione di un onda di carico); Arbotom, Metriguard,
Dettagli4. Rilevazione delle caratteristiche meccaniche di un palo - Cross Hole
4. Rilevazione delle caratteristiche meccaniche di un palo - Cross Hole 4.1 Premessa Il Cross-Hole è un metodo di analisi che, mediante l'utilizzo degli ultrasuoni, permette di effettuare su pali o diaframmi,
DettagliIndagini su strutture esistenti
Corso di Diagnosi e Terapia dei Dissesti Strutturali Indagini su strutture esistenti Andrea Prota Dipartimento di Strutture per l Ingegneria e l Architettura Università degli Studi di Napoli Federico II
DettagliTravi Uso Fiume & Uso Trieste Stato Attuale del Progetto di Ricerca
Travi Uso Fiume & Uso Trieste Stato Attuale del Progetto di Ricerca i criteri di qualità entrano nella nuova UNI 11035 In seguito ad un approfondita ricerca con ormai più di 500 travi Uso Fiume e Uso Trieste,
Dettagli03/02/2016. Il Legno. Struttura Anatomica. Classificazione del Legname. Altre caratteristiche macroscopiche. Composizione Chimica
Il Legno Il legno è un MATERIALE BIOLOGICO, prodotto da organismi viventi. La STRUTTURA MICROSCOPICA è costituita da elementi cellulari sottili ed allungati, variamenti disposti a seconda della specie,
DettagliINDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA:
ORDINE INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI GENOVA Commissione Attività Civili PROVE SUGLI EDIFICI ESISTENTI MODULO II INDAGINI SPERIMENTALI SULLA MURATURA: TECNICHE E PROGRAMMAZIONE DELLE PROVE Ing. Giuseppe
DettagliSEMINARI SU CONTROLLO E MANUTENZIONE DELLE OPERE D'ARTE STRADALI E FERROVIARIE. Indagini su strutture ferroviarie e prove sperimentali in situ
SEMINARI SU CONTROLLO E MANUTENZIONE DELLE OPERE D'ARTE STRADALI E FERROVIARIE In collaborazione con Ing. Emanuele Codacci-Pisanelli Direttore della Contest S.r.l. Diagnostica strutturale Ottobre 2015
DettagliRELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE. 1.0 Normative di Riferimento pg.00
RELAZIONE METODOLOGICA DI APPROCCIO INDICE Premessa pg.00 1.0 Normative di Riferimento pg.00 2.0 Descrizione delle modalità tecniche per l espletamento dell incarico pg.00 3.0 Organizzazione e definizione
DettagliCOSTRUZIONI ESISTENTI. Indagini su costruzioni esistenti in Calcestruzzo armato e muratura
COSTRUZIONI ESISTENTI Indagini su costruzioni esistenti in Calcestruzzo armato e muratura 1 LIVELLI DI CONOSCENZA STRUTTURE IN CALCESTUZZO ARMATO 2 LC1: Conoscenza limitata Geometria: la geometria della
DettagliRoma 29/11/2012. Vulnerabilità e adeguamento di edifici esistenti in cemento armato e muratura
Roma 29/11/2012 Vulnerabilità e adeguamento di edifici esistenti in cemento armato e muratura OPERARE SULL'ESISTENTE QUADRO NORMATIVO - Norme tecniche per le Costruzioni DM n. 14 Gennaio 2008 (Capitolo
DettagliVALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO
VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO CORSO DI QUALIFICA PERCORSO FORMATIVO COMPLETO CORSO DI ADDESTRAMENTO VALIDO PER L ACCESSO ALL ESAME DI II LIVELLO RINA PROGETTO PSC S.R.L. Sedi
DettagliMetodi sperimentali NDT per il controllo e la diagnostica dei beni culturali
Convegno: I BENI CULTURALI DELLA LOCRIDE: MONITORAGGIO, CONTROLLO E SALVAGUARDIA Metodi sperimentali NDT per il controllo e la diagnostica dei beni culturali P R O F. I N G. G I A C I N TO P O R C O D
DettagliVerifica di resistenza e di deformabilità di un solaio in legno
facoltà di architettura - Venezia Verifica di resistenza e di deformabilità di un solaio in legno aspetti normativi ed applicazione ing. Luca Pozza e.mail: pozza@dic.unipd.it VENEZIA - 8 Marzo 2012 IL
Dettagli- Solai rigidi e resistenti nel piano. - Ammorsamenti tra muri ortogonali. - Presenza di catene. - Presenza di cordoli ai piani
Connessioni Effetto scatola Se l effetto scatola funziona efficacemente, le pareti dell edificio sono sollecitate nel proprio piano anziché in direzione ortogonale - Solai rigidi e resistenti nel piano
DettagliLegno connessioni
Legno connessioni 17.11.2015 fonti: Linee guida per l edilizia in legno in Toscana Kerto 2008 Giunzioni a tutto legno Connessione a intaglio a cerniera Connessione a coda di rondine UNIONI MECCANICHE
DettagliLe strutture di legno esistenti
Le strutture di legno esistenti Il comportamento in presenza di azioni sismiche Claudio Ferrari, ingegnere libero professionista direttore tecnico A.I.erre engineering S.r.l. in Parma ABSTRACT Nell ambito
DettagliPROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA
PROGETTO DI RICERCA SPERIMENTALE RELATIVA ALL IMPIEGO DEL GASBETON IN ZONA SISMICA PREMESSA L Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003 regolamenta in modo organico
DettagliINDAGINE DIAGNOSTICA SU STRUTTURE LIGNEE ANTICHE
Via Pratese, 4 int. 2-50145 FIRENZE (FI) Tel/Fax 055 302424 INDAGINE DIAGNOSTICA SU STRUTTURE LIGNEE ANTICHE Note introduttive 1. Specificità delle strutture lignee Le strutture lignee che più frequentemente
DettagliIstruzione operativa: definizione della conformità Travi Uso Fiume e Uso Trieste
Milano, 08 febbraio 2012 Istruzione operativa: definizione della conformità Travi Uso Fiume e Uso Trieste Il presente documento vuol fornire al classificatore un breve inquadramento normativo in merito
DettagliStudio e Monitoraggio del quadro fessurativo e del
Studio e Monitoraggio del quadro fessurativo e del comportamento sismico i del lduomo di Orvieto Controlli Non Distruttivi Applicazioni ENEA di diagnostica avanzata per la salvaguardia dei Beni Culturali
DettagliINDAGINI GEORADAR. Indagini georadar
Il georadar (GPR Ground Probing Radar) è una metodologia geofisica utilizzata per investigare gli strati più superficiali del sottosuolo. Grazie al suo elevato grado di risoluzione, il GPR è il metodo
DettagliSOFFITTO RINASCIMENTALE DELLA CHIESA SS. ANNUNZIATA
G. LIOTTA SOFFITTO DELLA CHIESA SS. ANNUNZIATA - TROPEA. Situazione fitosanitaria preliminare 0 Giovanni Liotta SOFFITTO RINASCIMENTALE DELLA CHIESA SS. ANNUNZIATA TROPEA Situazione fitosanitaria preliminare
DettagliPino radiata Accoya Specifiche di classificazione del legname. Denominazioni e definizioni di qualità per il pino radiata Accoya Versione 8.
Pino radiata Accoya Specifiche di classificazione del legname Denominazioni e definizioni di qualità per il pino radiata Accoya Versione 8.0 Radiata Pino Accoya Classificazione del Legname Denominazione
DettagliTRAVI STRUTTURALI «USO FIUME DI CASTAGNO» Ufficio Normativa Area Legno di FederlegnoArredo
TRAVI STRUTTURALI «USO FIUME DI CASTAGNO» Ufficio Normativa Area Legno di FederlegnoArredo BENESTARE TECNICO EUROPEO (ETA 12/0540) Ufficio Normativa Area Legno di FederlegnoArredo PARTICOLARITA DEGLI ASSORTIMENTI
DettagliControlli Non Distruttivi
Studio e Monitoraggio del quadro fessurativo e del comportamento sismico del Ponte delle Torri di Spoleto 13 febbraio 2015 ore 15:00 Biblioteca Comunale, sala delle conferenze, Palazzo Mauri Spoleto Controlli
DettagliDOCUMENTAZIONE TECNICO COMMERIALE PER LA VENDITA DEL LEGNAME TONDO E DEI SEMILAVORATI DI CASTAGNO PIEMONTESE
Settore Politiche Forestali PROGETTO VALORIZZAZIONE LEGNAME DI CASTAGNO PIEMONTESE DOCUMENTAZIONE TECNICO COMMERIALE PER LA VENDITA DEL LEGNAME TONDO E DEI SEMILAVORATI DI CASTAGNO PIEMONTESE 1 Perche
DettagliINTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI
INTERVENTI SU EDIFICI ESISTENTI Responsabilità dei progettisti - Diagnostica - Tecniche di progettazione Marco Boscolo Bielo I N D I C E Capitolo 1 - VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA 1.1 LE COSTRUZIONI ESISTENTI................................
DettagliG. LIOTTA Strutture lignee della volta della Chiesa di S. Spirito - Scilla Situazione fitosanitaria preliminare 0. Giovanni Liotta
G. LIOTTA Strutture lignee della volta della Chiesa di S. Spirito - Scilla Situazione fitosanitaria preliminare 0 Giovanni Liotta STRUTTURE LIGNEE DELLA VOLTA DELLA CHIESA DI S. SPIRITO SCILLA Situazione
DettagliCorso di DIAGNOSTICA STRUTTURALE DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO. Formazione certificata ISO 9712 valida per l accesso all ESAME I-II LIVELLO RINA
Corso di DIAGNOSTICA STRUTTURALE DELLE OPERE IN CALCESTRUZZO Formazione certificata ISO 9712 valida per l accesso all ESAME I-II LIVELLO RINA PROGRAMMA DEL CORSO Indagine Sclerometrica: determina la durezza
DettagliGestione del verde arboreo
Appunti d i Gestione del verde arboreo ornamentale 1. Corretta manutenzione delle alberature: principi generali e criteri di potatura 2. Responsabilità legale nella gestione 3. Introduzione alla VTA: perché
DettagliL albero nell ambiente urbano
Consiglio di Quartiere 4 Assessorato all Ambiente Assessorato alla Partecipazione democratica e ai rapporti con i Quartieri In collaborazione con ARSIA L albero nell ambiente urbano Firenze 31 Maggio 1
DettagliPOLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione
POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione Consolidamento strutturale del Castelvecchio di Rivara Canavese nell ottica del restauro
DettagliLE VIBRAZIONI NEI CANTIERI: DALLA PROGETTAZIONE AL MONITORAGGIO CENNI SULLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
LE VIBRAZIONI NEI CANTIERI: DALLA PROGETTAZIONE AL MONITORAGGIO CENNI SULLA NORMATIVA DI RIFERIMENTO Dott. Geol. Davide Seravalli Milano, 14 aprile 2015 Norma tecnica UNI 9916:2004 Data 01/04/2004 Norme
DettagliIl verde pensile ed il costruito. Matteo Fiori
Il verde pensile ed il costruito matteo.fiori@polimi.it Perché intervenire? 2 Creazione di nuovi spazi di relax Riqualificazione architettonica Miglioramento della qualità ambientale dell ambiente confinato
DettagliSollecitazioni delle strutture
Sollecitazioni delle strutture I pilastri e i muri portanti sono tipicamente sollecitati a compressione Le travi e i solai sono sollecitati a flessione L indeformabilità di questi elementi costruttivi
DettagliProve meccaniche accelerate di distacco dell intonaco dalla muratura
Prove meccaniche accelerate di distacco dell intonaco dalla muratura P. Bocca S. Valente Dipartimento di Ingegneria Strutturale e Geotecnica, Politecnico di Torino Riunione di coordinamento del progetto
DettagliINDICE. INTRODUZIONE... p INQUADRAMENTO NORMATIVO Normativa italiana Normativa europea... 4
III INDICE INTRODUZIONE... p. 1 1. INQUADRAMENTO NORMATIVO... 3 1.1. Normativa italiana... 3 1.2. Normativa europea... 4 2. IL CEMENTO ARMATO... 6 2.1. Calcestruzzo... 7 2.1.1. Resistenza a compressione...
DettagliAsportazione di truciolo. LIUC - Ingegneria Gestionale 1
Asportazione di truciolo LIUC - Ingegneria Gestionale 1 L asportazione di truciolo Per asportazione di truciolo (taglio e rimozione del materiale) si lavorano a freddo grezzi di fonderia e semilavorati
DettagliISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE P. A. FIOCCHI IN LECCO INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA E ADEGUAMENTO NORMATIVO DELL EDIFICIO SCOLASTICO
MD 05 REV. 05 del 22/7/2013 Settore Patrimonio Edilizio e Immobiliare Demanio Attività Economiche - Turismo Servizio Progettazione e Manutenzione C.so Matteotti, 3 23900 Lecco, Italia Telefono 0341.295111
DettagliPENETROMETRICA SU MALTA
.5.0 PENETROMETRICA SU MALTA Pag. di 6 PENETROMETRICA SU MALTA. Scopo Scopo della prova è stabilire, in situ, la risposta meccanica delle malte nelle murature, attraverso la misurazione della profondità
DettagliCapannone Industriale. Problematiche di appoggi di lastre di solaio su trave prefabbricata precompressa
Capannone Industriale Problematiche di appoggi di lastre di solaio su trave prefabbricata precompressa È costituito da 4 corpi di fabbrica. La lunghezza di ognuno dei fabbricati è di 192,0 metri e larghezza
DettagliLezione n. 2 : Il dissesto delle strutture in muratura e legno SECONDA PARTE
CONSOLIDAMENTO DEGLI EDIFICI STORICI prof PAOLO FACCIO (Università IUAV di Venezia ) A.A. 2011 2012 Lezione n. 2 : Il dissesto delle strutture in muratura e legno SECONDA PARTE DILATAZIONI TERMICHE Stabilità
DettagliINDAGINI SU ELEMENTI DI COPERTURA PALAZZO XXX - EX SCUOLA MEDIA XXX - AD ASOLA (MN)
INDAGINI SU ELEMENTI DI COPERTURA PALAZZO XXX - EX SCUOLA MEDIA XXX - AD ASOLA (MN) PROVA N 3764/VR 03 agosto 2010 Committente: XXX Collaudatore: dott. ing. XXX Relatore: dott. ing. XXX Panoramica di Palazzo
Dettagli1. MANUALE D'USO MANUALE DI MANUTENZIONE PROGRAMMA DI MANUTENZIONE... 7
SOMMARIO 1. MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Platee... 2 Strutture di elevazione... 2 Pareti sismiche in c.a.... 2 2. MANUALE DI MANUTENZIONE... 3 Strutture in fondazione... 3 Platee...
DettagliIl LEGNO. Cos è Il Legno
Cos è Il Legno II legno è costituito dai tessuti: del fusto, dei rami, della radice delle piante arboree o, come diciamo comunemente, degli ALBERI 10/01/2013 1 Utilizzi Del Legno - 01 Tutte le parti del
DettagliProve sperimentali a rottura di travi rettangolari in cemento armato con staffatura tipo Spirex e staffatura tradizionale
Università degli Studi di Firenze DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE E AMBIENTALE LABORATORIO PROVE STRUTTURE E MATERIALI Via di Santa Marta, 3-50139 Firenze Prove sperimentali a rottura di travi rettangolari
DettagliMetallurgia e Materiali non Metallici. Prova di trazione. Marco Colombo.
Metallurgia e Materiali non Metallici Prova di trazione Marco Colombo marco1.colombo@polimi.it 16/03/2016 La prova di trazione uniassiale Una delle più comuni e importanti prove distruttive, si ricavano
DettagliINDAGINI DIAGNOSTICHE SU CAPRIATE CATTEDRALE DI S. MARIA MATRICOLARE PIAZZA DUOMO, 21 A VERONA
INDAGINI DIAGNOSTICHE SU CAPRIATE CATTEDRALE DI S. MARIA MATRICOLARE PIAZZA DUOMO, 21 A VERONA PROVA N 4176/VR 30-31 luglio e 7-8-9 agosto 2012 Committente: D.L.: Relatore: XXXX XXXX dott. ing. Andrea
DettagliUno di questi casi è rappresentato dal cedimento in elementi di strutture soggetti a carichi di compressione che danno luogo ad instabilità elastica
In alcuni casi una struttura soggetta a carichi statici può collassare con un meccanismo diverso da quello del superamento dei limiti di resistenza del materiale. Uno di questi casi è rappresentato dal
DettagliIL LEGNO COME MATERIALE STRUTTURALE E LE SUE PROPRIETA MECCANICHE
Corso di formazione: SISTEMI COSTRUTTIVI DI COPERTURA IN LEGNO LAMELLARE Ordine degli Ingegneri di Napoli 5 e 6 maggio 2014 IL LEGNO COME MATERIALE STRUTTURALE E LE SUE PROPRIETA MECCANICHE Parte 2: IL
DettagliConnettori a freddo per solai collaboranti calcestruzzo - calcestruzzo
RISTRUTTURAZIONE DELL EX FERRHOTEL DI PORRETTA TERME -1- Connettori a freddo per solai collaboranti calcestruzzo - calcestruzzo Descrizione del prodotto Gli interventi di rinforzo e ripristino di strutture
DettagliL Ordine degli Ingegneri della Provinciadi Bari in collaborazione con DRC Srl organizza
L Ordine degli Ingegneri della Provinciadi Bari in collaborazione con DRC Srl organizza Seminario Tecnico Formativo su VULNERABILITÀ SISMICA DEGLI EDIFICI ESISTENTI: Procedure di gestione e tecniche di
DettagliPercorsi di formazione e certificazione del personale addetto alle PND
FONDAZIONE DELL ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI MILANO Seminario CONTROLLO E MONITORAGGIO STRUTTURALE PER L ENTRATA IN SERVIZIO E LA VERIFICA IN ESERCIZIO DI STRUTTURE CIVILI Via Andrea Doria
DettagliLETTURA DELL EVOLUZIONE DEL TESSUTO EDILIZIO
LETTURA DELL EVOLUZIONE DEL TESSUTO EDILIZIO Sandra Vecchietti INU Emilia Romagna GLI AGGREGATI EDILIZI: CASI APPLICATIVI Sandra Vecchietti Bologna 10-06-2013 1 Unità Strutturale La presentazione è articolata
DettagliUNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA TECNICHE DI ANALISI DEI DATI DI EMISSIONE ACUSTICA PER LA VALUTAZIONE DEL DANNO IN STRUTTURE IN CALCESTRUZZO ARMATO
UNIVERSITA DEGLI STUDI DI MESSINA FACOLTA DI SCIENZE MM.FF.NN. CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN GEOFISICA TECNICHE DI ANALISI DEI DATI DI EMISSIONE ACUSTICA PER LA VALUTAZIONE DEL DANNO IN STRUTTURE IN CALCESTRUZZO
DettagliLe specie Le caratteristiche macroscopiche
INGEGNERIA NATURALISTICA E MANUTENZIONE DEL TERRITORIO Proprietà materiali (Fondamenti di tecnologia del legno) Marco Togni Firenze, 2011 Le specie Le caratteristiche macroscopiche 1 Specie gli alberi
DettagliMANUALE D'USO. Strutture in fondazione. Strutture di elevazione. Platee. Travi in c.a. Pareti sismiche in c.a.
SOMMARIO MANUALE D'USO... 2 Strutture in fondazione... 2 Platee... 2 Strutture di elevazione... 2 Travi in c.a.... 2 Pareti sismiche in c.a.... 2 MANUALE DI MANUTENZIONE... 4 Strutture in fondazione...
DettagliGallerie di derivazione: verifiche NDT per l esistente e per le nuove realizzazioni
Ispezione e manutenzione di impianti idroelettrici Gallerie di derivazione Gallerie di derivazione: verifiche NDT per l esistente e per le nuove realizzazioni Giacinto Porco Università della Calabria Dipartimento
DettagliDr. Ing. Achille Cester
Problematiche nella esecuzione della verifica di apparecchi di sollevamento con particolare riguardo alla valutazione dello stato di conservazione e manutenzione Dr. Ing. Achille Cester ESAME VISIVO L
DettagliMONITORAGGIO CON METODO "CM" RELAZIONE TECNICA
MONITORAGGIO CON METODO "CM" RELAZIONE TECNICA Progetto: PARROCCHIA S. GIOVANNI BATTISTA CARPENEDOLO (BS) Indagini a cura di: MELLONCELLI srl Data: 02.12.2015 INDICE DEI CAPITOLI INFORMAZIONI GENERALI
DettagliRitiro e rigonfiamento del legno: cause, conseguenze e soluzioni
Ritiro e rigonfiamento del legno: cause, conseguenze e soluzioni Conoscere i meccanismi legati al ritiro e al rigonfiamento e' fondamentale per chi progetta strutture edili in legno I fenomeni di ritiro
DettagliREPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA
REPERTORIO DELLE QUALIFICAZIONI PROFESSIONALI DELLA REGIONE CAMPANIA SETTORE ECONOMICO PROFESSIONALE 1 EDILIZIA Sequenza di processo Progettazione edile e gestione del Area di Attività ADA 1.4: Gestione
DettagliUniversità degli Studi Guglielmo Marconi
Analisi elementi strutturali di un edificio in CA il Solaio + la trave (I) Solaio: Argomenti Esempio progetto solaio a 2 campate di luce uguale 5 m Diverse fasi procedimento di metodologia di calcolo:
DettagliPRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA. Genova, 15 febbraio 2014
PRINCIPI DI FISICA E TECNICHE DI INDAGINE MEDIANTE ECOGRAFIA Genova, 15 febbraio 2014 DEFINIZIONE Tecnica di Diagnostica per immagini basata sugli echi prodotti da un fascio di ultrasuoni che attraversa
DettagliRELAZIONE PROVE DI CARICO A TIRO
RGM PROVE di Ing. Ro sa Marcello & C. s.r.l. Via Albero, 85-36042 Brega nze (VI ) C.F. e P.I. 02869240 2 48 Tel 0445 /85 0 0 46 - Fax 0445/8 5 0 90 0 e-ma il: inf o @provedicarico.it w w w.provedicarico.it
DettagliValutazione della curvatura media di un elemento strutturale in c.a.
16.4 Stato limite di deformazione 16.4.1 Generalità Lo stato limite di deformazione può essere definito come la perdita di funzionalità della struttura a causa di una sua eccessiva deformazione. Segnali
DettagliCORSO DI CARATTERI COSTRUTTIVI DELL EDILIZIA STORICA
CORSO DI CARATTERI COSTRUTTIVI DELL EDILIZIA STORICA AA 2008-2009 Arch. Elisa Adorni Legno LEGNO: materiale con caratteristiche molto variabili a seconda delle specie arboree Fattori climatici e morfologia
DettagliTipologie di murature portanti
Tipologie di murature portanti Le murature costituite dall assemblaggio organizzato ed efficace di elementi e malta possono essere a singolo paramento, se la parete è senza cavità o giunti verticali continui
DettagliProprietà meccaniche. elasticità. resistenza. densità di legami chimici forza del legame
Proprietà meccaniche elasticità r 0 resistenza densità di legami chimici forza del legame Anche le proprietà meccaniche dipendono sostanzialmente dai legami chimici presenti nel materiale. La curva che
DettagliDalla teoria alla pratica: Analisi delle problematiche strutturali e interventi di consolidamento a seguito del sisma dell Emilia Romagna
Dalla teoria alla pratica: Analisi delle problematiche strutturali e interventi di consolidamento a seguito del sisma dell Emilia Romagna Ing. Marcello Giovagnoni Ing. Serena Mengoli CONOSCENZA DEL MANUFATTO
DettagliWorkshop - TECNOLOGIE ENEA PER I BENI CULTURALI LABORATORI APERTI
Workshop - TECNOLOGIE ENEA PER I BENI CULTURALI LABORATORI APERTI Indagini NDT per monitoraggio quadro fessurativo e identificazione lesioni strutturali Angelo Tatì Laboratorio di Qualificazione Materiali
DettagliApplicazioni di nuove strumenti per diagrafie in pozzi
Applicazioni di nuove strumenti per diagrafie in pozzi Quest'anno segna il novantesimo anniversario della prima registrazione di diagrafie (chiamate anche log elettrici) in un pozzo petrolifero. Da allora
DettagliVERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO. Edifici esistenti
VERIFICA DI MECCANISMI LOCALI DI COLLASSO Edifici esistenti Comportamento sismico delle strutture in muratura edifici esistenti in muratura L IMPIANTO STRUTTURALE Muri Paralleli o nel piano Muri Ortogonali
DettagliCALCOLO DELLE SEZIONI IN C.A.
CALCOLO DELLE SEZIONI IN C.A. Stato limite SLD Per le costruzioni ricadenti in classe d uso I e II si deve verificare che l azione sismica di progetto non produca agli elementi costruttivi senza funzione
DettagliPIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE E PER GEOMETRI CRESCENZI PACINOTTI PIANO DI LAVORO PREVENTIVO a. s. 2016-2017 Classe 3Legno Materia COSTRUZIONI-PROGETTAZIONE-IMPIANTI Docente : Prof. PATRIZIA ZANNONI LIVELLO
DettagliSTRUTTURE LAMELLARI RINFORZATE CON CUCITURE
Università IUAV di Venezia Dorsoduro, 2206 barbieri@iuav.it in collaborazione con LabSCo (Laboratorio di Scienza delle Costruzioni) Venezia, 26 settembre 2008 1/34 PRESUPPOSTI: collaborazione tra MONDO
DettagliIndice. Allegato tecnico... Schemi grafici Determinazione del danno strutturale degli edifici di tipo E
Indice 1. Premessa.... 2 2. Analisi del danno e del comportamento strutturale... 2 2.3. Descrizione del comportamento strutturale... 3 2.4. Analisi del danno.... 3 Allegato tecnico.... Schemi grafici Determinazione
DettagliLE LAVORAZIONI INDUSTRIALI
LE LAVORAZIONI INDUSTRIALI Tornitura Foratura Fresatura Rettifica Altre lavorazioni 1 LAVORAZIONI INDUSTRIALI Nelle lavorazioni industriali per asportazione di truciolo sono sempre presenti: Pezzo Grezzo
DettagliIl legno. I difetti anatomici del legno. Lo Steri Palermo. fibratura deviata. Proprietà, caratteristiche e interazioni con l ambiente.
Proprietà, caratteristiche e interazioni con l ambiente Lo Steri Palermo 1 è un materiale di origine naturale e ciò comporta che non essendo prodotto in via controllata è sempre ricco di difetti. fibratura
DettagliGli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura
Gli effetti delle alte temperature sulla risposta sismica degli edifici in muratura Antonio Formisano, Ricercatore Università di Napoli Federico II Francesco Fabbrocino, Ricercatore Università Telematica
DettagliANALISI LINEARI DEL DANNEGGIAMENTO DEI MATERIALI CON L UTILIZZO DI TECNICHE ULTRASONICHE
P. Antonaci, P. Bocca, D. Masera Department of Structural Engineering and Geothecnics, Politecnico di Torino Corso Duca degli Abruzzi 24-10129 Torino, Italy Eng. Davide MASERA, PhD ANALISI LINEARI DEL
DettagliSINTESI. CONTROLLI di ACCETTAZIONE in CANTIERE - OBBLIGHI DEL DIRETTORE DEI LAVORI -
SINTESI CONTROLLI di ACCETTAZIONE in CANTIERE - OBBLIGHI DEL DIRETTORE DEI LAVORI - MATERIALI E PRODOTTI PER USO STRUTTURALE [Estratto da Cap.11 del D.M. 14.01.2008] MATERIALI I Materiali e Prodotti per
DettagliGuida alla fresatura 1/8
LAVORAZIONE CON FRESE A DISCO Guida alla fresatura 1/8 SCELTA DEL TIPO DI FRESA Troncatura ad esecuzione di cave. Larghezza della fresa: Standard: 5, 6, 8 e 10 mm Speciale: 5,0 12,4 mm Questo tipo di fresa
DettagliCMR - Centro di Medicina Riabilitativa. Relazione tecnico-diagnostica
CMR - Centro di Medicina Riabilitativa Telefono: 0942.794510 - Fax: 0942.797103 - E-mail: info@cmr-marchese.it Prove in situ per il monitoraggio periodico dell umidità a seguito dell installazione di tecnologia
DettagliESECUZIONE DI UN TEST CON PUNTA SISMICA G1-CONE 2S DOTATA DI DOPPIO RICEVITORE ED ANALISI DEI DATI RACCOLTI
ESECUZIONE DI UN TEST CON PUNTA SISMICA G1-CONE 2S DOTATA DI DOPPIO RICEVITORE ED ANALISI DEI DATI RACCOLTI M. Bellio (TECNOPENTA s.r.l.) G. Bruzzo (UNINGEO s.n.c.) 1) ABSTRACT Nel presente articolo viene
DettagliLa vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma
Alessandro Di Stasi La vulnerabilità sismica di edifici storici in muratura: il caso del Liceo Classico Romagnosi e del Liceo Scientifico Ulivi di Parma VOLUME 1 Tutore: Prof. Ing. Roberto Cerioni Co-tutore:
DettagliEt effettua analisi complementari per le verifiche locali delle strutture; è suddiviso in moduli che comprendono diverse applicazioni.
Et effettua analisi complementari per le verifiche locali delle strutture; è suddiviso in moduli che comprendono diverse applicazioni. Il programma può essere utilizzato autonomamente o collegato ad Axis
Dettagli