29/09/2014. Etica e comunicazione del rischio: il ruolo delle istituzioni. Licia Ravarotto. sicurezza alimentare comunicazione
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1 Corso di formazione «La comunicazione e l informazione in rete dei SIAN e SVet: obblighi normativi» Bologna, 30 settembre 2014 Etica e : il ruolo delle istituzioni Licia Ravarotto lravarotto@izsvenezie.it sicurezza alimentare comunicazione Il fine ultimo della è quello di assistere i portatori di interesse [omissis] a comprendere la logica che sta dietro una decisione basata sul rischio, affinchè questi possano formulare un giudizio equilibrato che rispecchi le prove oggettive concernenti la questione in esame, in relazione ai loro interessi e valori Linee guida EFSA, sicurezza alimentare comunicazione La comunicazione è l apertura di un codice di relazione (patto comunicativo): una sorta di rapporto fiduciario che obbliga a reciprocità, trasparenza, affidabilità, e ascolto tutti gli attori in campo: i soggetti istituzionali, i media, i soggetti intermedi [associazioni] e i cittadini Documento del Comitato Regionale Veneto per la Bioetica sul tema Etica della Comunicazione in Sanità del
2 sicurezza alimentare rischio rischio = pericolo + outrage l accettazione di un rischio non dipende dalla sua stima statistica, ma da una decisione personale sul bilancio fra il rischio percepito e i vantaggi che essa sembra offrire 4 definizione l è una disciplina di studio, sorta alla fine del 900 nell area culturale anglo-americana per «regolamentare» processi e attori della comunicazione che quotidianamente agiscono a diversi livelli la disciplina che individua, approfondisce e giustifica quelle nozioni morali e quei di comportamento che sono all opera nell agire comunicativo e che motiva all assunzione dei comportamenti da essa stabiliti. Fabris, fondanti la comunicazione etica 1. chiarezza, che si raggiunge tramite l essenzialità e la linearità del linguaggio 2. completezza, che va «misurata su chi riceve» (livello culturale, sociale e situazione emozionale dell interlocutore) 3. tempestività, con attenzione al «momento comunicativo» 6 2
3 4. corretta argomentazione, facendo ricorso alla precisione scientifica e tecnica 5. responsabilità, che riguarda chi genera ma anche chi deve ricercare e ricevere l informazione 6. condivisione, con il presupposto che tutti i soggetti devono essere attori attivi e responsabili 7 7. coerenza, in quanto l informazione deve circolare in relazione a precisi obiettivi comunicativi che vanno stabiliti a priori e non devono mai essere persi di vista 8. efficacia, in quanto gli obiettivi fissati devono essere sostenibili 8 e in relazione agli effetti della comunicazione, che vanno sempre presi in considerazione preventivamente o di responsabilità o di precauzione prudenza, saggezza e virtù 9 3
4 Il codice deontologico del giornalista e del comunicatore pubblico (fonte) fa cenno all informazione autentica, i cui sono 1. veridicità 2. libertà 3. chiarezza 4. esaustività 10 Non solo diritti ma anche doveri del destinatario, chi riceve 1. informato 2. consultato 3. preso in considerazione ha diritto a essere ma ha anche il dovere 1. di informarsi 2. di cercare l informazione e la fonte affidabile 3. di partecipare 11 e richiami valoriali tempestività, chiarezza e rispetto linguaggio e fonti, accessibilità beneficienza non maleficienza giustizia correttezza e autenticità dell informazione, scelte libere autonomia partecipazione, responsabilità condivisa interdipendenza contestualizzazione, autenticità, efficacia proporzionalità 12 4
5 cosa? cosa? I concetti, gli argomenti sono tra gli oggetti della comunicazione della scienza rischio pericolo incertezza scientifica 14 cosa? e molto altro, spesso trascurato perchè dato per scontato come funzionano le istituzioni, pubbliche e private, preposte alla prevenzione e ai controlli le difficoltà della scienza a individuare pericoli e rischi Ie questioni note e meno note, gli oggetti del o di precauzione condividere preoccupazioni più frequenti 15 5
6 chi? chi? fonte (destinatario) responsabilità di informare, attrezzandosi per farsi comprendere, e acquisendo la capacità di ascoltare destinatario (fonte) responsabilità di ascoltare, attrezzandosi per comprendere, e di fornire il feedback imparando a comunicare 17 dove? 6
7 dove? (e come?) In ogni contesto, con le modalità appropriate in considerazione di obiettivi (istituzionali, ) target (conoscenze e gradimento) risorse disponibili (competenze e finanziamenti) pianificando 19 dove? (e come?) relazioni con i media siti web pubblicazioni a stampa pubblicazioni digitali riunioni e occasioni convegnistiche consultazioni pubbliche network di partner/stakeholder social network (Facebook, MySpace, ecc.) blogging microblogging (Twitter) 20 dove? (e come?) Tecniche innovative. esplorando modalità efficaci linguaggio emozionale (immagini, suoni, ) uso di metafore narrazione (storytelling) 21 7
8 quando? quando? in situazioni ordinarie la corretta e trasparente fa acquisire affidabilità e autorevolezza alla fonte informativa (incremento di fiducia nella scienza e nelle istituzioni?) in situazioni straordinarie, la fiducia «guadagnata» viene spesa efficacemente per combattere la disinformazione e i falsi allarmismi sempre! 23 23/10/ /10/ /10/ /10/ /11/
9 perchè? perché? per colmare le distanze tra gli attori della, per costruire quel patto comunicativo in cui fiducia e responsabilità sono i cardini dell efficacia Il rapporto fiduciario fra comunità scientifica, istituzioni, media, produttori e pubblico si costruisce sulla base di una dimensione partecipata in cui ognuno è parte in causa nel processo dell informazione Occorre che il singolo, persona gruppo o istituzione, diventi responsabilmente interessato alla comunicazione e al suo valore pubblico, e che sviluppi competenze che originano da una formazione riflessiva rispetto alle questioni poste dal consumo degli alimenti 26 perché? comunicare il rischio significa permettere al consumatore di compiere scelte consapevoli avvicinare le istituzioni (gestori e valutatori) al cittadino far progredire culturalmente la società valorizzare le figure professionali che manipolano i rischi veicolare valori morali o ideali, per costruire un etica sociale oltre a quella individuale 27 9
10 ruolo delle istituzioni ruolo delle istituzioni l istituzione, quando comunica enfasi alla normativa tempi «istituzionali» linguaggio da addetti ai lavori gestione del rischio sulla base della valutazione fatta da esperti il cittadino, quando comunica applicazione normativa è un prerequisito celerità delle risposte linguaggio accessibile gestione del rischio sulla base della percezione del rischio dipende si o no 29 ruolo delle istituzioni Un ruolo nuovo, per costruire il patto comunicativo ascolto (rispetto, ) partecipazione tempi e trasparenza ricerca 30 10
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