Proposta di Legge Regionale LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA

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1 Proposta di Legge Regionale LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA Ad iniziativa degli Studenti del Liceo A. Manzoni di Caserta dette classi 2 Be e 5 R e dei Rappresentanti degli Studenti in Consiglio d Istituto ed in Consulta Provinciale Studentesca (a.s ) Proposta di Legge Regionale L4PMO E C(ÀVCILIAZI&E DEI JWI DI V17A ME1KI i di 5

2 PREAMBO LO VISTO l art 117 della Cost VISTI gli artt 3 e 37 della Cost, la Regione Campania si propone di rimuovere ogni ostacolo che si frappone al raggiungimento di una piena parità di genere neua vita sociale, culturale ed economica costruendo un coerente sistema di azioni specificamte volte alla conciliazi0 vitalav0ro ed a realizzare iniziative a carattere innovativo, valorizzando le esigenze che emergono dal territori0 Si propone inoltre l equità nella dìstribuzi0 delle risorse, dei poteri e delle responsabità tra i sessi e tra le generazioni. L obiettivo prioritario è quello di evitare la sovrapposizione di politiche sociali con 0litiche per la famiglia, che di fatto genera l assenza di una progettazione strategica a sostegno del soggetto relazionale famiglia che è da considerare un bene con1une Proposta d Legge ReglOO&e LAVORO E CONCILIAZ1O DEI TEMPI DI VITA PAGINA 2 di 5

3 Arte i (FinaUtà) 1. La parita non è solo una questione di diritti, è anche un investimento L occupazione femminile rappresenta un fattore produttivo che può contribuire alla crescita ed allo sviluppo economico di un Paese. 2. La ricchezza di un Paese si misura con il. PIL che dipende dal. numero di ore lavorate e dalla loro produttività. Il lavoro femminile è una risorsa non solo in termini numerici ma anche di qualità, talento, istruzione e, inoltre, la competenza femminili non sono inferiori a quelle maschili. Più sicurezza e più reddìto creano e condizioni per decidere di avere più figli e la presenza di due redditi in famiglia rende più forti. 3. Il lavoro deue donne è da considerarsi quindi un importante fattore di sviluppo, più donne istruite e occupate significa più sviluppo. 4. il lavoro delle donne significa anche meno tempo per i figli e la famiglia, e soltanto quindi una distribuzione equilibrata del tempo tra vita familiare e vira lavorativa può far sperare ìn una societa più serena ed equilibrata. Art 2 (Obiettivi) 1. La Regione, neu ambito delle proprie competenze, persegue i seguenti obiettivi: a) agire nel rispetto dell esercizio dei diritti di donne e uomini; b) favorire lo sviluppo della qualità della vita attraverso politiche di conciliazione dei tempi di lavoro, di relazione, di cura parentale, di formazione, c) promuovere interventi a sostegno dell equa distribuzione delle responsabilità familiari e della maternità e paternità responsabili, d) promuovere uguale indipendenza economica fra donne e uomini anche in attuazione degli obiettivi del. Consiglio Europeo di Lisbona del Proposta di Legge Regionale LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA PAGINA 3 d 5

4 PAGINA Arte 3 (Azioni e Progetti per la conciliazione deua vita-lavoro) 1. La Regione promuove ed incentiva azioni volte alla conciliazione delta vita personale, familiare e lavoratìva delle donne e degli uomini nei seguenti ambiti a) incremento del ricorso a congedi parentali da parte degli uomini; b) lotta agli stereotipi di genere che limitano le scelte lavorative e L assunzione di ruoli di responsabilità da parte delle donne; c) migliore rapporto tra il tempo dedicato al lavoro ed il tempo dedicato alla cura della famiglia e di sé. d) favorire il passaggio da un orario di lavoro standard ed ugua1e per tutti a orari flessibili e personalizzati; e) rivitalizzare le strade e le piazze delle città; f) armonizzazione tra orari delle scuole e tempi delle città. Arte 4 (La formazione) 1. La Regione promuove l organizzazione di corsi di formazione sulle pari opportunità e su tutto ciò che riguarda il mondo del lavoro ed ì diritti spettanti alle lavoratrìci madri affinché la maternità sia percepita come un valore sociale e per questo è da tutelare e salvaguardare. Art 5 (Forum detta cittadinanza di genere) 1. La regione indice annualmente una giornata dedicata alle tematiche delle pari opportunità denominata Forum della cittadinanza di genere come momento di confronto aperto a tutti i soggetti istituzionali e non che abbiano tra gli obiettivi il raggiungimento delle pari opportunità tra donne e uomini. Arte 6 (Informazione- Formazione) 1. a Regione, nell ambito della promozione dei percorsi socialmente responsabili all interno della propria organizzazione e nel rispetto del contratto di lavoro, promuove azioni di informazioneformazione finalizzate alla diffusione della cultura dell uguaglianza per formare personale qualificato a introdurre l attenzione a questa tematica in tutte le politiche di settore. Proposta di Legge Regionale LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA - 4 di 5

5 Art (Gli enti territoriali) 1. La Regione Campania ha il coordinamento dei tempi e degli spazi a livello regionale, provinciale e comunale. 2. I Comuni hanno il compito di definire e approvare i piani territoriali degli orari, dei tempi e deglì spazi, promuovendo la diffusione di iniziative a sostegno dellaiuto familiare incrementando Uofferta pubblica di asili nido 7 Arte 8 (Risorse) 1. La Regione Campania al. fine di realizzare gli obiettivi previsti neluambito di tale disegno di legge accederà a: a) risorse finanziarie nazionali e comunitarie destinate alle politiche di conciliazione, nonché quelle per Uimprenditoria femminile; b) altre risorse locali finalizzate al perseguimento degli scopi del., presente disegno di legge; c) risorse apportate dal sistema degli enti locali; d) risorse di tipologia diversa da quelle finanziare apportate dalle organizzazioni sindacali e imprenditoriali. Art. 9 (Entrata in vigore) 1. Xl presente disegno di legge una volta approvato entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblìcazione nel Bollettino Ufficiale delle Regione Campania. Proposta di Legge Regionale LAVORO E CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA PAGINA 5 di 5

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