Biogas, il settore è strutturato e continua a crescere

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1 BIOGAS Complice anche lo scadere al del sistema incentivante basato sulla tariffa onnicomprensiva di 280 euro/mwh, quello scorso è stato un anno di forte sviluppo del biogas agrozootecnico: gli impianti sono cresciuti fino ad arrivare a 994 unità, per una potenza elettrica installata totale di 756 MWe DATI DEL CENSIMENTO CRPA AGGIORNATI A FINE Biogas, il settore è strutturato e continua a crescere di C. Fabbri, N. Labartino, S. Manfredi, S. Piccinini In Italia, nel corso del quadriennio 2008-, la produzione di biogas e, conseguentemente, di energia elettrica da fonte rinnovabile, ha rappresentato uno dei settori maggiormente dinamici in termini di interesse per gli investimenti del mondo agrozootecnico. A beneficio di questa dinamica va considerata la grande opportunità economica offerta dal sistema incentivante, che consente agli imprenditori di mantenere all interno della propria plv aziendale tutto il valore aggiunto della produzione: dalla materia prima (effluenti zootecnici, colture dedicate) al prodotto finale (energia elettrica e termica). Il quadriennio è stato caratterizzato da una forte crescita del numero di impianti costruiti soprattutto grazie alla tariffa onnicomprensiva di 280 euro/mwh, corrisposta per l energia immessa in rete. Cambiamenti dall A partire dal 1º gennaio 2013 il sistema incentivante per la produzione di biogas è stato modificato: il dm 6-7-, infatti, ha cambiato sia le modalità di accesso al sistema sia le tariffe. Le principali modifiche hanno riguardato: la limitazione della potenza elettrica installabile annualmente; l introduzione di un sistema a graduatoria (Registri); la corresponsione di una tariffa basata sulla taglia dell impianto e delle matrici utilizzate; l allungamento da 15 a 20 anni della tariffa onnicomprensiva; l introduzione di una serie di bonus per la valorizzazione dell energia termica e del recupero-riduzione del contenuto di azoto nel digestato prodotto dagli impianti. La definizione di questo nuovo regime di incentivazione, ritenuto dal settore in prima approssimazione meno remunerativo, ha spinto per la costruzione di un grande numero di impianti entro la TABELLA 1 - di biogas agrozootecnici rilevati operativi e in costruzione (,, e ) Settore agrozootecnico Aprile Marzo Maggio Dicembre / (%) (n.) (*) Potenza elettrica installata (MWe) (*) Non sono considerati gli impianti di biogas che alimentano in via esclusiva caldaie. Da maggio a dicembre gli impianti di biogas sono cresciuti di quasi il 95%. fine del. La data del è divenuta in questo modo una data importante di demarcazione fra un sistema incentivante e quello successivo. Il censimento Il Crpa ha condotto la propria indagine sullo stato di evoluzione del settore biogas proprio in questo periodo per cercare di fotografarne la dimensione e l importanza, rispetto a quanto verrà sviluppato a partire dal Il lavoro di raccolta dati, come di consueto, viene condotto con indagini periodiche che prevedono interviste alle ditte impiantistiche e fornitrici di mezzi tecnici operanti nel settore, ai proprietari di impianti, alle amministrazioni pubbliche locali, associazioni agricole, eventi pubblici. Questa estesa collaborazione sta a indicare l interesse che attualmente ricopre questo settore in Italia e la necessità di avere informazioni sempre più aggiornate, al fine di capire le dinamiche della filiera biogas. Le analisi e le considerazioni riportate in questo lavoro di aggiornamento tengono conto dei dati raccolti, per il settore agrozootecnico, dal Crpa a dicembre. Viste le difficoltà presentate dall indagine, i dati riportati non intendono essere esaustivi, ma contribuire in modo organico all analisi dell evoluzione del settore biogas in Italia. Alcuni dati possono aver subìto modifiche per ag- 11/2013 supplemento a L Informatore Agrario 11

2 GRAFICO 1- Andamento del numero di impianti biogas e della relativa potenza elettrica installata nel settore agrozootecnico Numero Ante giornamenti o correzioni di precedenti informazioni pervenute erronee o per modifiche dell assetto produttivo degli impianti. Quadro generale Nel corso del biennio - il settore del biogas ha ampliato considerevolmente la propria importanza: il numero di impianti è passato dai precedenti 521 (Crpa, ) agli attuali 994, con una potenza elettrica installata che è passata dai precedenti 350 MWe agli attuali 756 MWe (tabella 1): per 912 impianti è disponibile il dato (91,7% del totale), mentre per i restanti 82 impianti (8,3% dell indagine) è stato utilizzato il valore medio della potenza degli impianti censiti (761 kw/impianto). I grafici 1A e B illustrano in modo esaustivo lo sviluppo esponenziale che il settore ha avuto nell ultimo quadriennio: A - Totale Ante a titolo indicativo si fa notare che dal al dicembre la potenza elettrica installata è aumentata da circa 32 MWe a 756 MWe, con un incremento di 24 volte circa. Nel corso del biennio -, invece, il numero degli impianti censiti dal Crpa è aumentato del 95%, mentre la potenza elettrica è aumentata del 116%. Del totale degli impianti vi sono 57 casi in cui non è stato possibile individuare esattamente la fase di operatività. Osservando l andamento della costruzione degli impianti può essere condotta anche un elaborazione relativa all età media degli impianti esistenti: in tabella 2 è riportata l analisi temporale. Allo stato attuale circa il 3,6% degli impianti ha più di 15 anni, l 8,6% ha un età compresa fra 6 e 15 anni, mentre la maggior parte degli impianti ha un età fra operativi Dato non disponibile Stima per dati non disponibili Per quanto riguarda il numero di impianti, il dato relativo all anno di operatività è disponibile per il 94% degli impianti, i 57 impianti per i quali il dato non è noto sono stati contabilizzati nell ultima annualità. In merito alla potenza installata, invece, il dato è disponibile per l 87% degli impianti, per i restanti impianti è stata assunta una stima sulla base della taglia media degli impianti per cui è disponibile il dato. Fonte: Crpa. Nel corso del biennio - il numero degli impianti censiti è aumentato del 95%, mentre la potenza elettrica è aumentata del 116%. MW TABELLA 2 - Classificazione degli impianti per età di esercizio Età impianti operativi n. % > 15 anni 36 3, anni 85 8,6 1-5 anni ,9 1 anno ,5 Dato non disponibile 54 5,4 Totale operativi La maggior parte degli impianti ha un età fra 1 e 5 anni (46,9%) e pari o inferiore a 1 anno (35,5%). TABELLA 3 - Classificazione degli impianti per classe di potenza elettrica installata e relativa potenza elettrica media Classe di potenza elettrica installata (kwe) Potenza elettrica media installata (kwe/impianto) marzo maggio B - Potenza elettrica installata dicembre / (%) , , > ,7 Gli impianti al di sotto dei 100 kw hanno avuto un incremento nel, rispetto al, del 7,6% Totale e 5 anni (46,9%) e pari o inferiore a 1 anno (35,5%). Sommando gli impianti costruiti negli ultimi 5 anni si arriva all 82,4%, equivalenti a circa il 95% della potenza elettrica presente. Valutando la potenza elettrica installata in Italia (tabella 3), un funzionamento medio di ore/anno e autoconsumi del 10%, l attuale potenzialità produttiva di energia elettrica del settore biogas agrozootecnico, una volta giunta a regime di funzionamento, può essere stimata in circa 5,5 TWh elettrici/anno. A tal riguardo, si tenga conto che la maggior parte degli impianti (circa il 50% della potenza installata) hanno effettuato il primo parallelo con la rete elettrica (cioè l avvio ufficiale dell impianto di cogenerazione) nel corso degli ultimi 6-8 mesi del e che per arrivare a regime di stabilità produttiva un impianto di biogas può impiegare da 2 a 4 mesi di tempo. Ciò in parte può spiegare l attuale basso numero di ore effettive di produzione che attualmente viene riportato dal Gestore dei servizi energetici (Gse) nel suo ultimo rapporto per il, pari a ore a pieno carico. Sotto il profilo della produzione, lo stesso documento riporta che il settore del biogas da deiezioni animali e da attività agricole e forestali ha installato 387 MW di potenza elettrica e ha prodotto 1,79 TWh di energia elettrica. Inoltre, applicando la curva media di rendimento dei cogeneratori a biogas sul mercato alla potenza elettrica installata, se ne 12 supplemento a L Informatore Agrario 11/2013

3 DISTRIBUZIONE REGIONALE Al pari di quanto già evidenziato nell indagine del e del, lo sviluppo del biogas in Italia è stato caratterizzato da una pronunciata presenza nelle regioni del Nord (tabella A): nelle 4 principali regioni del Nord Italia si raccoglie il 77% degli impianti costruiti (81,2% nel ) e l 81% della potenza elettrica installata (87,8% nel ). La regione maggiormente rappresentativa in termini di numero di impianti è ancora la Lombardia, con 374 impianti pari al 37,6% del totale nazionale (rispettivamente 210 e 40,3% nel ), seguita con un notevole distacco dal Veneto, con 151 impianti pari al 15,2% del totale nazionale (78 e 15% nel ), Emilia-Romagna, con 143 impianti pari al 14,4% del totale nazionale (63 e 12,1% nel ), e Piemonte, con 106 impianti pari al 10,7% degli impianti (72 e 13,8% nel ). In termini, invece, di potenza elettrica installata, la prima regione rimane sempre la Lombardia, con 271 MWe (39% del totale nazionale), seguita da Emilia-Romagna, con 110 MWe (15,9% del totale nazionale), Veneto, con 108 MWe GRAFICO A - Potenza elettrica media installata degli impianti per regione Abruzzo Basilicata Calabria Campania Emilia-Romagna Friuli Lazio Lombardia Marche Piemonte Puglia Sardegna Toscana Umbria Val d Aosta Veneto Trentino-Alto Adige Molise Potenza media per impianto (kwe) Valore medio A fronte di un valore medio di 760 kwe/impianto della media nazionale, la maggior parte delle regioni ha impianti con taglia molto vicina a tale valore. (15,5% del totale nazionale), e Piemonte, con 75,4 MWe (10,9% del totale nazionale). Analizzando i valori di potenza elettrica installata per impianto e per regione (grafico A) si evince che, a fronte di un valore medio di 760 kwe/impianto della media nazionale, la maggior parte delle regioni ha impianti con taglia molto vicina a tale valore medio. Fanno eccezione alcune regioni del Centro-sud (Basilicata, Calabria, Puglia, Umbria e Sardegna), peraltro poco impattanti in termini di potenza complessiva installata, e la provincia di Bolzano, caratterizzata da molti impianti di piccola taglia. TABELLA A - Ripartizione del numero di impianti e della potenza elettrica installata per regione Potenza elettrica % sul % sul n. MWe totale totale kwe/ impianto Abruzzo 13 1,3 10,7 1,5 822 Basilicata 6 0,6 1,9 0,3 318 Calabria 6 0,6 3,2 0,5 537 Campania 7 0,7 5,4 0,8 767 Emilia-Romagna ,4 110,2 15,9 771 Friuli 69 6,9 47,9 6,9 694 Lazio 9 0,9 6,6 1,0 736 Lombardia ,6 271,0 39,0 724 Marche 14 1,4 10,3 1,5 739 Piemonte ,7 75,4 10,9 711 Puglia 6 0,6 2,6 0,4 437 Sardegna 12 1,2 5,4 0,8 454 Toscana 23 2,3 18,9 2,7 823 Umbria 14 1,4 8,8 1,3 632 Val d Aosta 1 0,1 0,1 0,0 50 Veneto ,2 107,8 15,5 714 Trentino-Alto Adige 38 3,8 5,7 0,8 151 Molise 2 0,2 2,0 0,3 999 Non disponibile (stima) 62,4 Totale complessivo ,0 756,4 100,0 761 La ripartizione sul totale non è rappresentativa e pertanto viene riportata solo sul sottoinsieme per cui è disponibile il dato. La regione più rappresentativa in termini di numero di impianti è la Lombardia con 374 impianti, pari al 37,6% del totale nazionale, con una potenza media per impianto di 724 kwe. ricava una produzione di metano da digestione anaerobica dal settore agrozootecnico pari a 1,4 miliardi di metri cubi/anno, equivalenti a circa 2,5 miliardi di metri cubi di biogas al 55% in volume di metano, ovvero 1,2 Mtep di energia primaria (pari allo 0,87% del fabbisogno nazionale di energia primaria: 137,5 Mtep riferito al Piano d azione energetico ). Potenza media degli impianti La potenza elettrica media installata negli impianti di biogas censiti dall osservatorio Crpa nel corso dell ultima indagine è passata dal precedente valore (maggio ) di 750 kwe agli attuali 760 kwe, con un incremento medio di circa l 1,3%. In sostanza la tipologia di impianti costruita dal mercato del biogas negli ultimi due anni è rimasta pressoché costante. Dall analisi dei dati di dettaglio suddivisi per taglia di potenza (tabella 3), e confrontando l andamento storico degli stessi, si evince che la taglia degli impianti con potenza inferiore a 100 kwe è passata da 52 a 56 kwe di potenza elettrica media installata (+7,6%), 11/2013 supplemento a L Informatore Agrario 13

4 IL GSE FA IL PUNTO SUL BIOGAS L ultimo bollettino informativo elaborato dal Gestore dei servizi energetici (Gse) è riferito al primo semestre del ed è relativo alle attività di qualificazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Gli impianti di biogas vengono classificati dal Gse in due macrocategorie: «biogas di discarica» e «biogas», quest ultima comprende il biogas proveniente da tutti gli altri substrati in alimentazione (da attività agricola e forestale, da deiezioni animali, da Forsu, da depurazione, ecc.). Rispetto al semestre precedente, nel primo semestre gli impianti a biogas qualificati in esercizio sono passati da 736 a 848, con un aumento di circa il 15%, per una potenza elettrica installata complessiva di 765 MWe (660 MWe a fine, in aumento del 16%). L aumento è quasi tutto da imputare alla crescita degli impianti classificati nella categoria «biogas», che hanno raggiunto il numero di 638 (erano 531 a fine, con un aumento del 20%), raggiungendo una potenza di 476 MWe (379 MWe a fine, con un aumento di quasi il 26%). Gli impianti classificati nella categoria «biogas di discarica» hanno visto un incremento di solo 5 unità (da 205 di fine a 210 del primo semestre, con un aumento del 2,4%), toccando 289 MWe di potenza installata (281 MWe a fine, con un aumento del 3%). Analizzando la categoria «biogas» risulta evidente che i nuovi impianti entrati in esercizio (107 impianti per 97 MWe) hanno una potenza media di 900 kwe e la potenza media degli impianti in esercizio è passata a 746 kwe nel primo semestre, da 713 kwe del semestre precedente. Suddividendo in 4 classi di dimensione di potenza elettrica installata gli impianti in esercizio elencati dal Gse si nota che: la categoria con potenze inferiori ai 100 kwe comprende 61 impianti, con una potenza installata complessiva di poco più di 4 MWe (meno dell 1%) e un valore medio di 70 kwe per impianto; la categoria con potenze comprese tra 100 e 500 kwe include 172 impianti, con una potenza installata complessiva di 46 MWe (circa il 10%) e un valore medio di 270 kwe per impianto; la categoria con potenze comprese tra 500 e kwe, la più rappresentativa, conta ben 368 impianti, per una potenza installata totale di 339 MWe (71%) e un valore medio di 920 kwe per impianto; TABELLA A - Sintesi del biogas nel secondo semestre e nel primo semestre Categoria 2º semestre ( 1 ) 1º semestre ( 2 ) (%) (n.) Biogas Biogas da discarica ,4 Totale Potenza elettrica installata (MWe) Biogas Biogas da discarica Totale ( 1 ) Aggiornato al ( 2 ) Aggiornato al Fonte: Gse. la categoria con potenze maggiori di kwe comprende 37 impianti, con una potenza installata complessiva di quasi 87 MWe (circa il 18%) e un valore medio di kwe per impianto. Con riferimento al 30 giugno il Gse prevedeva 178 impianti a progetto per la categoria «biogas» e 18 nella categoria «biogas da discarica». mentre le taglie da 101 a 500 kwe e da 501 a kwe sono rimaste pressoché costanti. In termini di numero di impianti, invece, la tabella 4 mostra un notevole incremento della classe kw che è amentata da 289 a 624 impianti (+116%), seguita dalla classe kw che è passata da 105 a 197 impianti (+ 88%) e, infine, dalla classe 100 kw che è aumentata da 54 a 69 impianti (+28%). La classe 100 kw è, tuttavia, quella più complessa da monitorare in quanto la realizzazione degli impianti di questa categoria può passare per iter autorizzativi molto più semplificati e più difficili da trovare in un indagine di questo tipo. Sotto il profilo della potenza elettrica installata, la ripartizione è illustrata in tabella 5: la ripartizione di questa tabella viene fatta solo per gli impianti per cui si dispone dell informazione. L 84,8% della potenza installata è compresa nella classe kwe, che è aumentata rispetto al precedente censimento del 115,8%; la classe kwe rappresenta l 8,7% ed è incrementata del 91,6%; la classe 100 kwe 14 supplemento a L Informatore Agrario 11/2013 rappresenta lo 0,6% ed è incrementata del 37,4%; infine, la classe > kwe rappresenta il 5,9% ed è rimasta praticamente invariata. In definitiva, risulta evidente che nel corso del biennio - la maggior parte degli interventi, come ampiamente atteso, è stata a carico del segmento di mercato più vicino alla potenza massima incentivabile dal precedente regime incentivante. Volendo analizzare il settore del biogas secondo le nuove classi di ripartizione per l assegnazione degli incentivi definite dal dm 6-7-, la tabella 6 aiuta ad avere un quadro abbastanza esaustivo. Anche in questo caso vi sono circa 82 impianti del censimento Crpa TABELLA 4 - Numero di impianti agrozootecnici per potenza elettrica installata Classe di potenza (sul totale) elettrica installata aprile marzo maggio dicembre / (kwe) n. % n. % n. % n. % (%) , , ,4 69 7,6 27, , , , ,6 87, , , , ,4 115,9 > ,3 19 8,3 24 5,1 22 2,4 8,3 Dato non disponibile Totale ,9 Rispetto alle indagini degli anni precedenti non sono stati riportati gli impianti di biogas che alimentano esclusivamente caldaie, per i quali non è stato possibile verificare l attuale stato di funzionamento. Visto l elevato numero di impianti in cui non è disponibile l informazione (82 nel ), la ripartizione percentuale sul totale generale non è rappresentativa e pertanto viene calcolata e riportata solo sul sottoinsieme per cui è disponibile il dato. Gli impianti nella classe di potenza kw sono aumentati da 289 a 624 impianti, per un incremento pari al 115,9%.

5 TABELLA 5 - Potenza elettrica installata totale degli impianti di biogas agrozootecnici per classe di potenza elettrica Classe di potenza elettrica installata (kwe) Potenza elettrica installata (sul totale) marzo maggio dicembre MWe % MWe % MWe % / (%) 100 1,4 0,9 2,8 0,8 3,9 0,6 37, ,1 13,7 31,6 9,0 60,6 8,7 91, ,0 62,6 272,5 77,9 588,2 84,8 115,8 > ,4 22,7 42,7 12,2 41,3 5,9 3,1 Totale ,5 Vista la mancanza di molti impianti per cui non è possibile avere l informazione della potenza installata, questa ripartizione viene riportata solo sul sottoinsieme per cui è disponibile il dato. L 84,7% della potenza installata è compresa nella classe kw, che è aumentata rispetto al precedente censimento del 115,8%. TABELLA 6 - Ripartizione degli impianti per classi di potenza secondo le nuove classi di incentivazione definite dal dm 6-7- Classe Potenza elettrica Potenza elettrica di potenza installata totale media elettrica (kwe) n. % MWe % (kwe/impianto) ,6 3,9 0,6 55, ,5 28,6 4,1 232, ,0 46,2 6,7 461, ,5 574,0 82,6 959,9 > ,4 41,3 6, ,1 Dato non disponibile 82 62,4 Totale , ,9 Visto l elevato numero di impianti in cui non è disponibile l informazione, la ripartizione percentuale sul totale non è rappresentativa e pertanto viene calcolata e riportata solo sul sottoinsieme per cui è disponibile il dato. Il segmento più rappresentato è quello di maggiore dimensione ( kw), che conta 598 impianti (65,6% del totale di cui è noto il valore) con 574 MWe installati (82,7% del totale). di cui non è noto il dato della potenza elettrica installata. Il segmento più rappresentato è sempre quello a maggiore dimensione ( kwe) che conta 598 impianti (65,6% del totale di cui è noto il valore) con 574 MWe installati (82,7% del totale). A seguire si colloca il segmento kwe (123 impianti pari al 13,5% del totale, con 28,6 MWe installati pari al 4,1%) e quindi il segmento kwe con l 11% degli impianti (100) e il 6,7% della potenza installata (46 MWe). In termini di potenza media questa ripartizione porta a evidenziare maggiormente il divario che vi è fra le diverse classi: la potenza media della classe kwe è infatti pari a 959,9 kwe, ovvero molto vicina al valore massimo, mentre la classe kwe ha una potenza media collocata nel valore intermedio (461,6 kwe), così come nella classe kwe (232,3 kwe) e nella classe inferiore a 100 kwe (55,9 kwe). In sostanza la modularità della progettazione è un esigenza sentita soprattutto dai gestori medio piccoli, mentre al superare della soglia dei 600 kwe il salto verso la taglia del kwe sembra essere stata una scelta pressoché inevitabile. Nei grafici 2A e B sono illustrati gli andamenti del numero di impianti e rispettiva potenza elettrica realizzati per annualità e per taglia di potenza. È chiara la prevalenza degli impianti di taglia compresa fra 501 e kwe sia per il sia per il (rispettivamente 193, maggio, e 256, dicembre, impianti per complessivi 181,3 e 246,2 MWe). Tipo di alimentazione TABELLA 7 - Ripartizione del numero di impianti di biogas nel settore agrozootecnico per tipo di alimentazione (dicembre ) Potenza installata Tipologia di alimentazione media n. % MWe % Solo effluenti zootecnici ,7 16,3 3,2 Effluenti zootecnici + sottoprodotti agroindustriali + colture energetiche 73 12,3 59,9 11,8 Effluenti zootecnici + colture energetiche ,7 194,0 38,2 Effluenti zootecnici + sottoprodotti agroindustriali 31 5,2 123,9 24,4 Colture energetiche e/o sottoprodotti agroindustriali ,1 113,9 22,4 Dato non disponibile (tipologia sconosciuta) ,4 Totale ,4 100 La ripartizione sul totale non è rappresentativa e pertanto viene riportata solo sul sottoinsieme di cui è disponibile il dato. Gli impianti alimentati solo a effluenti zootecnici sono il 17,7% del totale, ma rappresentano solo il 3,2% della potenza installata totale. L alimentazione degli impianti è connessa inevitabilmente alla dimensione degli impianti: per alimentare gli impianti di maggior dimensione (1.000 kwe) è indispensabile, salvo particolari eccezioni, utilizzare matrici organiche insilate. È possibile, ovviamente, modificare le diete degli impianti con l utilizzo di sottoprodotti dell agroindustria, ma questo deve essere fatto consapevoli dei limiti e della flessibilità impiantistica di cui si dispone (sistemi di carico, miscelazione e volumetria sono i principali vincoli che si devono considerare). Il censimento Crpa ha raccolto informazioni sulle categorie di prodotti utilizzati nell alimentazione degli impianti, ma non è stato possibile avere informazioni sufficientemente attendibili e distribuite per proporre un quadro sulle quantità delle diverse matrici utilizzate. Nonostante l indagine sia stata fatta cercando di raccogliere il maggior dettaglio di informazioni, non è stato possibile raccogliere i dati per tutti gli impianti: la copertura del dato è garantita per il 59,7% del totale del numero degli impianti e per il 67,2% del totale per quanto riguarda la potenza elettrica installata. Proprio per quest ultima ragione le ripartizioni percentuali sono state riportate non comprendendo la classe del dato non disponibile. Nella tabella 7 sono riportati i dati di ripartizione fra le diverse categorie di matrici utilizzate per numero di impianti e potenza elettrica installata. Il 62,2% degli impianti (57,9% nel ) utilizza la classica codigestione fra effluenti zootecnici, sottoprodotti agroindustriali e colture dedicate, il 17,7% utilizza solo effluenti (29% nel ) e il 20,1% colture energetiche e/o sottoprodotti agroindustriali (13,1% nel ). Di questi ultimi l 85% risulta utilizzare esclusivamente colture energetiche. 11/2013 supplemento a L Informatore Agrario 15

6 GRAFICO 2 - Andamento del numero di impianti costruiti e della potenza elettrica installata per annualità A - B - Potenza elettrica installata Numero Anno di messa in esercizio 100 kwe kwe kwe >1.000 kwe Totale Elaborazione sul 94,2% del totale degli impianti per cui è disponibile il dato. MW Anno di messa in esercizio 0,1 0,1 0,5 0,5 0,1 0,6 0,4 0,6 1,1 0,6 1,6 2,3 4,3 4,9 18,0 22,7 1,0 3,5 9,8 17,9 31,1 67,4 181,3 246,2 2,2 5,2 0,0 6,8 2,3 5,3 12,5 3,5 4,4 9,4 11,9 27,6 37,8 78,1 212,2 273,0 Elaborazione sul 95,3% del totale degli impianti per cui è disponibile il dato. Prevalgono gli impianti di taglia compresa fra 501 e kw sia nel sia nel : rispettivamente 193 e 256 impianti per complessivi 181 e 246 MWe. Per quanto concerne, invece, la potenza elettrica installata, l indagine ha messo in evidenza che il 74,2% (70,4% nel ) di questa è prodotto con codigestione di diverse matrici, il 22,4% (22,3% nel ) con sole colture dedicate e il 3,2% (7,3% nel ) con soli effluenti zootecnici. Ovviamente le differenze fra le ripartizioni sono dettate anche e soprattutto dal fatto che le taglie per impianti solo a effluenti sono di gran lunga inferiori a quelle degli impianti alimentati a colture energetiche. Considerazioni conclusive Il è stato un anno di notevole sviluppo del settore biogas agrozootecnico, che ha visto praticamente raddoppiare sia il numero di impianti sia la potenza elettrica installata: 994 impianti e 756 MWe elettrici. Considerando, ad esempio, i tempi di funzionamento medi degli impianti di ore/anno e autoconsumi elettrici del 10%, l energia elettrica immessa in rete potrà essere, a regime, di circa 5,5 TWh, ovvero l 1,65% dell energia elettrica richiesta sulla rete nel (334,6 TWh come indicato dal Bilancio elettrico nazionale ) (Gse, ). Tale tendenza ha seguito, seppure con intensità maggiore, quanto accaduto negli ultimi anni in tutto il settore delle rinnovabili. La potenza elettrica installata da fonti rinnovabili in Italia nel è, infatti, risultata pari a MWe, oltre il doppio dei MWe del 2000, mentre la produzione ha raggiunto 82,9 TWh, l 8% in più rispetto al (Gse, ). Tutto ciò ha consentito, sempre in base ai dati Gse (vedi approfondimento a pag. 14), all Italia nel di superare l obiettivo del 19,6% nel settore elettrico rispetto al consumo interno lordo di energia elettrica indicato nel Piano d azione nazionale, raggiungendo il 23,5% e posizionando l Italia al quarto posto europeo, dopo Germania, Spagna e Svezia. In definitiva, il censimento del Crpa ha messo in evidenza una grande spinta in avanti del settore biogas, indotta evidentemente dalla tariffa onnicomprensiva e dalla presa di coscienza che la tecnologia è affidabile e consente di raggiungere con buona sicurezza la maggior parte degli obiettivi programmati in sede di progettazione. Alla promozione del settore biogas ha, inoltre, contribuito il fatto che tale attività rappresenta un iniziativa imprenditoriale che consente di mantenere all interno del pil aziendale tutto il valore aggiunto della produzione agricola, dalla materia prima (effluenti zootecnici e colture energetiche) al prodotto finale (energia elettrica e termica), creando stabilità produttiva e ridistribuendo buona parte del valore aggiunto direttamente sul territorio. Di fatto il settore si è ormai strutturato con consulenti e studi di progettazione, ditte di costruzione, di manutenzione e gestione servizi. Infine, la prima asta di iscrizione ai Registri prevista dal dm 6-7-, nonostante le perplessità suscitate, ha già visto assegnati tutti i 170 MWe previsti per il Claudio Fabbri, Nicola Labartino Simone Manfredi, Sergio Piccinini Crpa - Centro ricerche produzioni animali Reggio Emilia Si ringraziano tutti coloro, in particolare la ditta sementiera Syngenta, che hanno collaborato e vorranno collaborare in futuro alla raccolta dei dati per mantenere aggiornato il settore. Il presente lavoro è stato svolto nell ambito del progetto Sebe, Sustainable and innovative european biogas environment. Per commenti all articolo, chiarimenti o suggerimenti scrivi a: redazione@informatoreagrario.it Per consultare gli approfondimenti e/o la bibliografi a: 13ia11_6894_web ALTRI ARTICOLI SULL ARGOMENTO I nuovi incentivi agli impianti a biogas e a biomassa. Pubblicato sul Supplemento Energia Rinnovabile allegato a L Informatore Agrario n. 35/ a pag. 6. Soluzioni per gestire al meglio i piccoli impianti di biogas. Pubblicato sul Supplemento Energia Rinnovabile allegato a L Informatore Agrario n. 3/2013 a pag supplemento a L Informatore Agrario 11/2013

7 BIOGAS ARTICOLO PUBBLICATO SUL SUPPLEMENTO A L INFORMATORE AGRARIO N. 11/2013 A PAG. 11 Biogas, il settore è strutturato e continua a crescere BIBLIOGRAFIA Gse () - Rapporto statistico UE27. Settore Elettrico, ed. GSE: pp. 29. Gse () - Rapporto statistico - a fonti rinnovabili. Ed. GSE: pp Fabbri C., Soldano M., Piccinini S. () - Il biogas accelera la corsa verso gli obiettivi Supplemento a L informatore Agrario, 26: Fabbri C., Soldano M., Piccinini S. () - L agricoltore crede nel biogas e i numeri lo confermano. L informatore Agrario, 30: Piccinini S., Soldano M., Fabbri C. (2008) - Le scelte politiche lanciano il biogas. L informatore Agrario, 3: Ministero sviluppo economico () - Piano di azione nazionale per le energie rinnovabili (direttiva 2009/28/CE). Gli impianti di biogas agrozootecnici in Italia: distribuzione regionale e provinciale Regione Provincia Potenza elettrica installata n. % kwe % kwe/impianto L Aquila 9 69, , Abruzzo Teramo 1 7, , Pescara 1 7, , Chieti 2 15, , Totale regionale 13 1, , Basilicata Potenza 6 100, , Totale regionale 6 0, , Cosenza 3 50, , Calabria Reggio Calabria 2 33, , Crotone 1 16, , Totale regionale 6 0, , Campania Caserta 4 57, , Salerno 3 42, , Totale regionale 7 0, , Bologna 28 19, , Ferrara 27 18, , Forlì-Cesena 6 4, , Modena 13 9, , Emilia-Romagna Parma 20 14, , Piacenza 13 9, , Ravenna 17 11, , Reggio Emilia 18 12, , Rimini 1 0, , Totale regionale , , Gorizia 6 8, , Friuli Pordenone 24 34, , Udine 39 56, , Totale regionale 69 6, , Frosinone 1 11, , Roma 3 33, , Lazio Viterbo 3 33, , Latina 1 11, , Rieti 1 11, , Totale regionale 9 0, ,95 736

8 Gli impianti di biogas agrozootecnici in Italia: distribuzione regionale e provinciale Regione Provincia Potenza elettrica installata n. % kwe % kwe/impianto Bergamo 11 2, , Brescia 67 17, , Cremona , , Lombardia Lodi 64 17, , Mantova 55 14, , Milano 8 2, , Pavia 37 9, , Sondrio 2 0, , Totale regionale , , Ancona 8 57, , Marche Macerata 1 7, , Pesaro E Urbino 3 21, , Fermo 2 14, , Totale regionale 14 1, , Molise Campobasso 2 100, , Totale regionale 2 0, , Alessandria 20 18, , Asti 4 3, , Biella 2 1, , Piemonte Cuneo 37 34, , Novara 7 6, , Torino 22 20, , Vercelli 14 13, , Totale regionale , , Foggia 3 50, , Puglia Taranto 2 33, , Lecce 1 16, , Totale regionale 6 0, , Cagliari 4 33, , Sardegna Nuoro 3 25,0 0 0,00 0 Oristano 1 8,3 0 0,00 0 Sassari 4 33, , Totale regionale 12 1, , Arezzo 2 8, , Grosseto 11 47, , Toscana Pisa 4 17, , Siena 4 17, , Livorno 1 4, , Pistoia 1 4, , Totale regionale 23 2, , Trentino-Alto Adige Bolzano 36 94, , Trento 2 5, , Totale regionale 38 3, , Umbria Perugia 12 85, , terni 2 14, , Totale regionale 14 1, , Val d Aosta Valle D aosta 1 100, ,00 50 Totale regionale 1 0,1 50 0,01 50 Veneto Padova 41 27, , Rovigo 20 13, , Treviso 12 7, , Venezia 35 23, , Verona 30 19, , Vicenza 13 8, , Totale regionale , , Totale nazionale La distribuzione della potenza elettrica per regione e provincia viene riportata solo per gli impianti di cui è noto il dato (91,7% del totale della potenza installata). Considerando di applicare la potenza elettrica media degli impianti di cui è noto il valore (912 impianti, 761 kwe/impianto), ai restanti impianti di cui non è noto, si stima una potenza elettrica totale installata di 756 MWe.

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