Rassegna Stampa. Martedì 27 novembre 2012 TREVISO

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1 Rassegna Stampa Martedì 27 novembre 2012 TREVISO

2 Martedì 27 novembre 2012, pag. 32 Frane, il geologo accusa i privati Allerta meteo per i prossimi giorni: è incubo smottamenti Della Libera attacca: «Territorio abbandonato a se stesso» di Alberto Della Giustina 1 VITTORIO VENETO Non si ferma l'ondata di maltempo sulla Marca: sono previsti quattro giorni di piogge. Allagamenti e frane hanno colpito la città solo qualche giorno fa, a causa di piogge eccezionali. Fenomeni destinati a ripetersi, per il geologo vittoriese Antonio Della Libera, che da ex sindaco conosce benissimo il territorio. Per Della Libera la colpa non è solo degli enti pubblici, anche i privati hanno le loro responsabilità. «Il territorio è abbandonato a sé stesso», dice il geologo fadaltino, «l'intensità dei fenomeni aumenta di anno in anno, un dato acquisito e collegato all'effetto serra. Le piogge si intensificano e non si può pensare di tornare indietro, anche nei prossimi anni assisteremo agli stessi fenomeni. Se non più seri». E le previsioni per questi giorni, con tanto di allerta della protezione civile, confermano che la pioggia incessante si ripresenterà. Sulle fasce prealpine sono attese piogge intensissime. La chiave, per evitare frane e allagamenti, sono le manutenzioni; da parte del pubblico e del privato: «C'è un abbandono del territorio che comincia dal privato. Oggi le persone sono più in fabbrica che sul territorio. Non c'è solo un abbandono fisico ma anche culturale. Il contadino aveva notevole attenzione al territorio, molto spesso sono i piccoli lavori che evitano che certe situazioni diventino grandi e gravi. Problemi che quasi sempre non sono imprevedibili, quindi evitabili». Cura e la pulizia degli scoli e dei canali, dei terreni, i lavori di manutenzione da parte dei proprietari sono stati in gran parte dimenticati. Se i lavori non vengono fatti per tempo, a emergenza acuta non resta che la protezione civile. «Ë poi evidente che i fondi e la sensibilità del potere politico sono carenti rispetto alle situazioni. Nei bilanci degli Enti si dovrebbe cominciare a rimpinguare i capitoli che riguardano gli interventi, in primis di protezione e poi di sistemazione del territorio. Questo è un problema invece di cultura politica».

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4 Martedì 27 novembre 2012, pag. 13 Si di Ornaghi al piano paesaggistico veneto II ministro a Padova. L'agenda della Regione: tutelare il territorio dall'assalto del cemento selvaggio 1 PADOVA Tutelare il territorio dall'assalto del cemento selvaggio: la Regione Veneto, ieri al Bo, ha presentato il vincolo paesaggistico al Piano territoriale regionale di coordinamento (Ptrc), adottato nel A fianco del vicepresidente della giunta regionale Marino Zorzato, è intervenuto il ministro per i Beni e le attività culturali Lorenzo Ornaghi, oltre al rettore dell'università Giuseppe Zaccaria. Il Codice Urbani prevede la redazione congiunta del Piano Paesaggistico tra Stato e Regione. A questo fine è stato sottoscritto nel luglio 2009 un Protocollo d'intesa tra il Ministero dei Beni Culturali e la Regione del Veneto. «Un lavoro di collaborazione», ha detto Zorzato, «che non eravamo abituati a fare e che ha cercato di mettere insieme due concezioni, non sempre convergenti: quella urbanistica e quella della tutela del paesaggio. Questo per far sì che anche i vincoli diventino opportunità per uno sviluppo diverso del Veneto. Pensare al Veneto del futuro significa puntare soprattutto su export dei prodotti di qualità e turismo culturale. Un Ptrc utile non solo agli addetti ai lavori ha sottolineato Zorzato - ma fattore di crescita per tutti i veneti». Un lavoro «ciclopico e in progress» che ha visto finora sette incontri provinciali rivolti a tutti, 27 incontri tematici, 70 incontri del comitato Stato-Regione di cui 27 per gli aspetti paesaggistici e il recepimento di circa 130 osservazioni fatte pervenire dai vari portatori di interessi». Da parte sua Ornaghi ha riconosciuto che Al Veneto è stato laboratorio di avanguardia«quanto a collaborazione con lo Stato. Ciò ha consentito che il nuovo piano paesaggistico, che confluirà nel Ptrc, sia in fase avanzata di redazione. Un metodo di lavoro che è servito per trovare la strada giusta per una delle questioni più tormentate, quella dei vincoli, per una gestione compatibile e sostenibile del territorio.il piano paesaggistico rappresenta la Costituzione del nostro territorio». Il ministro ha concluso dicendo che in questa stagione poche cose sono altrettanto utili quanto

5 questo lavoro: da un lato rispetto alle esigenze di sviluppo, per trovare il giusto equilibrio e costruire un modello culturale diverso; dall'altro per la qualità della vita. Nel corso dell'incontro è stata illustrata l'impostazione del piano paesaggistico su scala regionale, comprendente tra l'altro la definizione dei 14 Ambiti di Paesaggio in cui è stato suddiviso il territorio.

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