Ernesti:B :28 Pagina 1. JÖRG ERNESTI Breve storia dell ecumenismo

Transcript

1 Ernesti:B :28 Pagina 1 JÖRG ERNESTI Breve storia dell ecumenismo

2 Ernesti:B :28 Pagina 2 Collana Ecumenismo Gruppo di Dombes, Per la conversione delle chiese B. Gianesin, Matrimoni misti Consiglio Ecumenico delle Chiese-Fede e Costituzione, Confessare una sola fede M. Pesce, Il cristianesimo e la sua radice ebraica Vedere Dio. Incontro tra Oriente e Occidente, a cura di Y. Spiteris B. Gianesin Karekin I, L identità della Chiesa armena. Ecumenismo e rinnovamento Secondo le Scritture. Chiese cristiane e popolo di Dio, a cura di G. Bottoni L. Nason Gruppo di Dombes, «Un solo Maestro» (Mt 23,8). L autorità dottrinale nella Chiesa G. Cereti, Le Chiese cristiane di fronte al papato. Il ministero petrino del vescovo di Roma nei documenti del dialogo ecumenico L. Bianchi, Eucaristia ed ecumenismo. Pasqua di tutti i cittadini Jörg Ernesti, Breve storia dell ecumenismo. Dal cristianesimo diviso alle Chiese in dialogo

3 Ernesti:B :28 Pagina 3 Jörg Ernesti Breve storia dell ecumenismo Dal cristianesimo diviso alle Chiese in dialogo Con un contributo di Giovanni Cereti EDIZIONI DEHONIANE BOLOGNA

4 Ernesti:B :28 Pagina 4 Titolo originale: Kleine Geschichte der Ökumene Traduzione dal tedesco: Gianni Pulit Realizzazione editoriale: Prohemio Editoriale srl, Firenze 2007 Verlag Herder GmbH, Freiburg im Breisgau 2010 Centro editoriale dehoniano via Nosadella, Bologna EDB ISBN Stampa: Tipografia Giammarioli, Frascati (RM) 2010

5 Ernesti:B :28 Pagina 11 In nessun altro luogo al mondo la divisione della cristianità risulta così evidente e percepibile come nel suo principale santuario, la chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme. Ogni venerdì alle quindici, l ora della morte del Cristo, si assiste a un inconsueto scenario: i monaci greco-ortodossi sfilano in solenne processione in direzione del Santo Sepolcro e intonano i loro canti, avvolti in una nube di incenso. Contemporaneamente, dalla porta consapevolmente lasciata aperta della cappella riservata alla Chiesa cattolica, giunge nella navata l intensa spiritualità dei canti latini della liturgia della Passione. Lo scenario si allarga e un gruppo di giovani cantori armeni, animato dai propri maestri, cerca di sovrastare con la potenza delle voci bianche le litanie degli altri. Un turbinio di voci, incapace di raggiungere l armonia di un coro e poco consono alla sacralità del luogo. Neppure lì, dove nostro Signore è morto e sepolto, i cristiani delle diverse confessioni sono capaci di trovare unità nella comunione della preghiera. Questo libro non cercherà in primo luogo di ripercorrere l evolversi della frattura della cristianità, un tema che richiederebbe una trattazione a parte. Cercherà invece di porre al centro i tentativi di ricomporre quella divisione, pur non tralasciando, inevitabilmente, gli eventi che hanno segnato la nascita e determinato le peculiarità storiche delle singole confessioni. Scopo dell ecumenismo è quello di ricostruire l unità visibile dei cristiani in conformità al volere di Cristo. Anche se i rappresentanti di tutte le Chiese e delle comunità ecclesiali sembrano concordare sulla necessità di realizzare l auspicio della preghiera di nostro Signore «che tutti siano una cosa sola», diversi sono i percorsi per raggiungere lo sco- 11

6 Ernesti:B :28 Pagina 12 po. 1 La ricostruzione dell unità visibile viene perseguita con modelli e obiettivi differenti e privi di reciproca connessione. È in questo che ancora oggi risiede una delle principali difficoltà del movimento ecumenico. In questo studio, con il termine «ecumenismo» si deve comprendere tutto quello che ricade sotto la definizione di «sforzi per l unità della cristianità», 2 anche se così si debbono tenere presenti forme molto diverse di incontro interconfessionale, per esempio conferenze teologiche, circoli di dialogo o pubblicazioni specializzate. Non si deve dimenticare che il termine «ecumenismo» nella Chiesa cattolica si è imposto a poco a poco solo negli anni 50; s incontra già negli anni 40 in alcuni teologi, ma in genere era evitato, perché ai cattolici era preclusa una partecipazione al movimento «ecumenico». Si parlava perciò di «Riunificazione nella fede», «Una sancta» o di «Confessionologia». Nel 1949 esso appare per la prima volta in un documento del Vaticano in un accezione positiva. Un estensione del termine «ecumenismo» al dialogo interreligioso, come si può osservare oggi molte volte (per es. nel contesto americano o italiano oppure nell ambito dell Istituto ecumenico di Hans Küng a Tubinga), allora era un fenomeno marginale. Nell ecumenismo, nella concezione classica, si tratta del dialogo fra Chiese e comunità ecclesiali condotto allo scopo di ristabilire la piena comunione visibile. Non si può procedere con una stretta presentazione cronologica in quanto lo sviluppo dell ecumenismo è avvenuto principalmente per «sviluppi paralleli». Così nella Chiesa cattolica, parallelamente alle prime conferenze mondiali degli anni 20 e 30 (con prevalenza protestante-ortodossa), si può osservare un apertura all ortodossia. L «ecumenismo spirituale» o le iniziative ecumeniche nel Terzo Reich si sono sviluppate in parallelo al lavoro del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC). Mentre a partire dal concilio Vaticano II ( ) non diminuisce il numero delle pubblicazioni su problematiche ecumeniche, ci sono però relativamente pochi lavori sullo svilup- 1 Discostandosi dalla terminologia del Vaticano II (cf. UR 19-21: EV 1/556ss) in seguito, per una migliore leggibilità, anche quei raggruppamenti che lì vengono chiamati «comunità ecclesiali» saranno definiti «Chiese». 2 WAGNER H. et al. (edd.), Handbuch der Ökumenik, I, Paderborn 1985,

7 Ernesti:B :28 Pagina 13 po storico dell ecumenismo o sul rapporto fra le confessioni; mancano presentazioni globali recenti. Questo libro non è intitolato di proposito Storia del movimento ecumenico, perché tale titolo potrebbe suggerire l idea che gli sforzi per l unità della Chiesa si limitino essenzialmente alla storia dell ecumenismo istituzionalizzato, ai movimenti per il «Cristianesimo pratico» e per la «Fede e costituzione», al lavoro del CEC e alle grandi conferenze ecumeniche mondiali a partire dal In questa prospettiva la Chiesa cattolica, a cui in tutto il mondo appartiene circa il 60% di tutti i cristiani e che non è membro a pieno titolo del CEC, può perfino apparire come un entità subentrata tardivamente e situata ai margini dell evento ecumenico. Tale interpretazione caratterizza in effetti le vecchie rappresentazioni dell ecumenismo e della sua storia. L idea ecumenica, però, è più vecchia del «movimento ecumenico», e si è manifestata e si manifesta nelle forme più svariate. Questo libro vuole dimostrare fra l altro che, parallelamente agli inizi grandiosi del movimento ecumenico, prima del 1948 è successo qualcosa anche nella Chiesa cattolica e ci sono state delle ripercussioni di questo movimento su di essa. Specie l ecumenismo nel Terzo Reich è l esempio che le due confessioni si sono mosse una verso l altra già prima del concilio Vaticano II. Trattandosi poi della rappresentazione di un fenomeno storico ecclesiale, si deve evitare un punto di vista meramente confessionale e di parte anche se queste considerazioni provengono dalla penna di un teologo cattolico. Questo libro si concepisce come modesto tentativo di riproporre la ricchezza e la varietà della vita ecumenica negli ultimi cent anni. Si propone di presentare i suoi pionieri, mettere in evidenza i punti centrali e raccontare i momenti culminanti e di svolta senza passare sotto silenzio i suoi contraccolpi. Particolare attenzione viene rivolta alla Germania, come il paese da cui ebbe inizio la divisione della cristianità occidentale e sono partiti impulsi decisivi per il suo superamento. Oggi ci si lamenta spesso che nell ecumenismo ci sia una battuta d arresto e che il clima di cambiamento degli anni che seguirono al Vaticano II non sia più percepibile. Forse dall occuparsi della storia dell ecumenismo può derivare un modesto impulso al dialogo odierno fra le confessioni, affinché si realizzi sempre più la preghiera del Signore comune: ut omnes unum sint che tutti siano una cosa sola. 13