La formazione universitaria e continua, l'attività di docenza e la libera professione previste dalla normativa e dai CCNL

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "La formazione universitaria e continua, l'attività di docenza e la libera professione previste dalla normativa e dai CCNL"

Transcript

1 Pianezza (TO) Sabato 20 Maggio 2006 La formazione universitaria e continua, l'attività di docenza e la libera professione previste dalla normativa e dai CCNL Gianluca Mezzadri Tecnico della prevenzione nell ambiente e nei luoghi di lavoro Micologo Master in Management innovativo delle organizzazioni sanitarie

2 L evoluzione professionale Fino alla riforma della L. 833/78 Vigile sanitario Diploma di scuola media inferiore o superiore generico (con o senza attestati di corsi successivi) Dopo la L. 833/78 e fino al CCNL 1998/01 Operatore professionale di vigilanza e ispezione Diplomi di II grado istituti tecnici e/o Diplomi universitari Dal CCNL 1998/01 ad oggi Collaboratore professionale sanitario Laurea di 1 livello abilitante alla professione (titoli equipollenti) Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 2

3 Il percorso di adeguamento alle necessità di una sanità moderna Testo Unico delle Leggi Sanitarie (R.D. 1265/1934): trasforma in diritto soggettivo individuale e interesse collettivo la tutela della salute avviando il processo di regionalizzazione Riforma sanitaria, Legge 833/78: apporta modifiche al SSN e inserisce il DPR 761/79 come superamento dei mansionari introducendo il concetto di attribuzioni di funzioni (DPR 821/84) e di ruolo Legge 42/1999: rappresenta il punto più alto di definizione delle professioni sanitarie liberandole dalla condizione di ausiliarietà e sancendo i principi della titolarità, dell autonomia professionale e della responsabilità; Legge 251/2000: che sancisce il concetto ed i limiti dell autonomia e delle responsabilità delle professioni sanitarie Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 3

4 Le tappe fondamentali Legge 26 Febbraio 1999 n 42 stabilisce: la denominazione "professione sanitaria ausiliaria" è sostituita dalla denominazione "professione sanitaria". Il campo proprio di attività e di responsabilità delle professioni sanitarie è determinato dai contenuti dei decreti ministeriali istitutivi dei relativi profili professionali, dagli ordinamenti didattici dei rispettivi corsi di diploma universitario, di formazione post-base e dagli specifici codici deontologici CCNL 1998/2001 del 7 Aprile 1999 introduce i nuovi profili e riconduce a questi quelli esistenti e già inquadrati nel SSN alla data di entrata in vigore del contratto (equiparazione sul lavoro). Con riferimento all art. 19, comma 2, la dichiarazione congiunta n 4 sancisce che nel personale di vigilanza ed ispezione sono ricompresi i vigili sanitari indipendentemente dalle varie denominazioni adottate in sede locale ed anche gli "assistenti tecnici" limitatamente a quelli che operano presso i Dipartimenti di prevenzione, i P.M.P. (presidi multizonali di prevenzione) o strutture ad essi riconducibili ed ex P.M.P. confluiti nelle ARPA (agenzie regionali Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 4

5 Le tappe fondamentali: Art. 1. Decreti M.S. e M.U.R.S.T. 27 Luglio 2000 I diplomi e gli attestati conseguiti in base alla normativa precedente sono equipollenti al diploma universitario ai fini dell'esercizio professionale e dell'accesso alla formazione post base Sez. A - Diploma universitario Tecnico della prevenzione dell'ambiente e luoghi di lavoro Decreto del Ministro della sanità 17 gennaio 1997, n. 58 Sez. B - titoli equipollenti Tecnico con funzione ispettiva per la tutela della salute nei luoghi di lavoro Decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo 1982 legge 11 novembre 1990, n. 341 Tecnico per la protezione ambientale e per la sicurezza - Decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 10 marzo legge 11 novembre 1990, n. 341 Tecnico di igiene ambientale e del lavoro - Decreto del Presidente della Repubblica, n. 162, del 10 marzo legge 11 novembre 1990, n. 341 Operatore vigilanza e ispezione - Decreto del Presidente della Repubblica n. 761, del 20 dicembre decreto del Ministro della sanità del 30 gennaio 1982, art. 81 Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 5

6 Le tappe fondamentali: Art. 4. (Professioni tecniche della prevenzione) Legge 10 Agosto 2000 n 251 Gli operatori delle professioni tecniche della prevenzione svolgono con autonomia tecnicoprofessionale attività che devono comunque svolgersi nell'ambito della responsabilità derivante dai profili professionali. I Ministeri della sanità e dell'ambiente,., emanano linee guida per l'attribuzione in tutte le aziende sanitarie e nelle agenzie regionali per l'ambiente della diretta responsabilità e gestione delle attività di competenza delle professioni tecniche della prevenzione. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 6

7 Le tappe fondamentali: Art. 7. (Disposizioni transitorie) Legge 10 Agosto 2000 n 251 Al fine di migliorare l'assistenza e per la qualificazione delle risorse le aziende sanitarie possono istituire il servizio dell'assistenza infermieristica ed ostetrica e possono attribuire l'incarico di dirigente del medesimo servizio. Le aziende sanitarie possono conferire incarichi di dirigente, con modalità analoghe a quelle previste al comma 1, per le professioni sanitarie di cui alla legge 26 febbraio 1999, n. 42, nelle regioni nelle quali sono emanate norme per l'attribuzione della funzione di direzione relativa alle attività della specifica area professionale. Legge 26 Febbraio 1999 n 42 Accordo Conf. Stato Regioni 16/12/2004 Si introduce il concetto del riconoscimento dell equivalenza ai fini dell'esercizio professionale e dell'accesso alla formazione post base Dell equivalenza vengono stabiliti criteri, modalità e finalità La Conferenza Stato Regioni sta valutando modalità uniformi ed omogenee per i percorsi formativi di riqualificazione necessari all equivalenza (così come previsto dalla L. 42/99) Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 7

8 Le tappe fondamentali: D.P.R. 27 Marzo 2001 n Concorso per titoli ed esami per la figura di operatore professionale sanitario del personale di vigilanza ed ispezione. 1. Per il personale appartenente al profilo professionale di tecnico della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro il requisito specifico di ammissione al concorso è il diploma universitario conseguito ai sensi dell'articolo 6, comma 3, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, e successive modificazioni, ovvero i diplomi e attestati conseguiti in base al precedente ordinamento, riconosciuti equipollenti, ai sensi delle vigenti disposizioni, al diploma universitario ai fini dell'esercizio dell'attività professionale e dell'accesso ai pubblici concorsi. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 8

9 Le tappe fondamentali: Legge 8 Gennaio 2002 n 1 9. Il conseguimento del master di primo livello di tipo specialistico in Scienze infermieristiche e delle professioni sanitarie, organizzato dalle università ai sensi dell'articolo 3, comma 8, del decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n. 509, costituisce titolo valutabile ai fini della carriera. 10. I diplomi, conseguiti in base alla normativa precedente, dagli appartenenti alle professioni sanitarie di cui alle leggi 26 febbraio 1999, n. 42, e 10 agosto 2000, n. 251, e i diplomi di assistente sociale sono validi ai fini dell'accesso ai corsi di laurea specialistica, ai master ed agli altri corsi di formazione post-base di cui al decreto del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica 3 novembre 1999, n.509, attivati dalle università omississ Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 9

10 La spirale della crescita! INIZIO RIFORMA D. Lgs. 502/1992 e D. Lgs. 517/1993 PROFILI PROFESSIONALI Decreti del Ministero della Sanità dal 1994 fino al ALBI e ORDINI PROFESSIONALI!!! Legge 43/2006 ABOLIZIONE AUSILIARIETA EQUIPOLLENZA E EQUVALENZA Legge 42/1999 e Conferenza Stato Regioni VALIDITA TITOLI PREGRESSI PER LAVORO E FORM. POST BASE Legge 1/2002 CLASSI DI LAUREA e PIANI DEGLI STUDI D.M. 2/04/2001 PROFESSIONISTA SANITARIO EQUIPARAZIONE CCNL 1998/2001 e s.m.i. EQUIPOLLENZA (CON TABELLE TITOLI AMMESSI) D.M. Sanità e URST 27/07/2000 NORMATIVA CONCORSUALE D.P.R. 27/03/2001 n 220 AUTONOMIA E PROFESSIONALITA Legge 251/2000 Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 10

11 I percorsi di studio oggi possibili DIPLOMA DI MATURITA QUINQUENNALE MASTER di 1 liv. (1 anno 60 CFU) CORSO DI LAUREA -3 anni/180 CFU- (e TITOLI EQUIPOLLENTI) CORSO DI LAUREA SPECIALISTICA (2 anni 120 CFU) L A V O R O MASTER di 2 liv. (1 anno 60 CFU) DOTTORATO DI RICERCA Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 11

12 L Università oggi La riforma universitaria è stata introdotta dal 1999 ed ha, nel corso del tempo, introdotto i corsi di laurea triennali (laurea di 1 livello) e i corsi di laurea specialistica biennali (laurea di 2 live llo) Per potersi iscrivere ai corsi di laurea è necessario essere in possesso del diploma di maturità quinquennale (D.Lgs. 502/92) Le lauree (di 1 livello) sono abilitanti all eserc izio professionale e si conseguono dopo aver acquisito 180 Crediti Formativi Universitari (CFU) in tre anni accademici di studio Ogni CFU corrisponde a 25 ore di impegno dello studente Un anno di studio corrisponde a 1500 ore che a loro volta consentono l acquisizione di 60 CFU La laurea specialistica (di 2 livello) si consegue con 300 CFU complessivi; ai 180 della laurea di 1 livello trie nnale di sommano i 120 della laurea specialistica biennale Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 12

13 L Università oggi Assieme alle nuove lauree sono stati istituiti i master di 1 e di 2 livello; ai primi accedono gli studenti in possesso di laurea ed ai secondi coloro che hanno conseguito la laurea specialistica Tutti i master durano un anno e valgono 60 CFU (1500 ore di formazione) L accesso ai master di 1 livello è consentito ai p ossessori di laurea o di titoli equipollenti Alcune università promuovono corsi di formazione dalla durata limitata, riservati ai possessori di lauree o titoli equipollenti, che valgono CFU I master (corsi ad alta specializzazione) e i corsi di formazione hanno un piano di studi ed uno svolgimento con un inizio ed una fine prestabiliti Per coloro che avranno conseguito la laurea specialistica sarà possibile iscriversi alla formazione per la ricerca (dottorato di ricerca) Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 13

14 PERCORSI: I curriculum e i debiti formativi Con il diploma di maturità quinquennale è possibile iscriversi a qualunque corso di laurea L università verificherà il curriculum del candidato e valuterà se in relazione al piano degli studi del corso scelto saranno evidenziate lacune (espresse in debiti formativi) In questo caso il candidato, nel primo anno del corso, frequentando apposite attività integrative organizzate dall ateneo, dovrà recuperare i debiti formativi (riconversione recupero crediti) Questa valutazione è correntemente effettuata per i corsi di laurea ed è proposta in alcuni corsi di laurea specialistica L unico modo per essere al riparo da valutazioni sfavorevoli è quello di compiere l intero ciclo di studi (1 e 2 livello) nello stesso ateneo Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 14

15 PERCORSI: La laurea di 2 livello L accesso alle lauree specialistiche è consentito sia a chi è in possesso della laurea sia a chi è in possesso di titoli equipollenti Il Decreto MIUR del 9/07/2004, che fissa le modalità ed i contenuti delle prove di selezione per le lauree specialistiche, assegna punteggi leggermente differenti a coloro che sono in possesso di laurea o titoli equipollenti In questa fase di avvio sono istituiti posti in soprannumero destinati a coloro che già svolgono funzioni dirigenziali nei S.I.T. o nelle Università Nonostante le pressioni esercitate in senso contrario, finora il ministero e le università hanno attivato solo corsi di laurea specialistica a numero chiuso Per permettere adeguate possibilità di carriera e di crescita professionale culturale, è auspicabile che nei prossimi anni questi corsi siano aperti a tutti coloro che vogliono fare domanda considerato anche che (al contrario delle lauree di 1 livello) non hanno una relazione diretta obbligata con il lavoro Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 15

16 PERCORSI: i master L accesso ai master è consentito sia a chi è in possesso della laurea sia a chi è in possesso di titoli equipollenti I master possono essere a indirizzo gestionale manageriale oppure a indirizzo professionalizzante specializzante Questi corsi hanno il compito di offrire formazione finalizzata allo sviluppo di competenze particolari nei luoghi di lavoro (figure gestional e professional) Alcuni di questi corsi, istituiti interpretando determinati fabbisogni, sono finanziati con fondi UE e/o con contributi di enti e regioni Sono corsi a numero chiuso, con un percorso formativo e una durata definiti (1 anno 1500 ore di formazione 60 CFU) Il curriculum del candidato, nei master, serve sia ai fini della valutazione selettiva di accesso che per la predisposizione del piano di studi Proprio per queste caratteristiche, nel master non sono previsti di norma debiti formativi supplementari Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 16

17 DIPLOMA DI MATURITA QUINQUENNALE LAUREA: formazione di base Un anno 60 CFU MASTER 1 liv. Un anno 60 CFU LAUREA Tre anni 180 CFU LAUREA: percorso professionalizzante Due anni 120 CFU LAUREA: percorso metodologico formativo Due anni 120 CFU MASTER 2 liv. Un anno 60 CFU LAUREA SPECIALISTICA Due anni 120 CFU MASTER 1 liv. Un anno 60 CFU LAUREA MAGISTRALE Due anni 120 CFU DOTTORATO DI RICERCA MASTER 2 liv. Un anno 60 CFU DOTTORATO DI RICERCA Adesso: D.M. 509/99 Dopo: D.M. 270/2004 Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 17

18 Le qualifiche dell Università Il decreto ministeriale di riforma universitaria Moratti (D.M. 22 Ottobre 2004 n 270) all articolo 13 comma 7 riporta: 7. A coloro che hanno conseguito, in base agli ordinamenti didattici di cui al comma 1, la laurea, la laurea magistrale o specialistica e il dottorato di ricerca, competono, rispettivamente, le qualifiche accademiche di dottore, dottore magistrale e dottore di ricerca. La qualifica di dottore magistrale compete, altresì, a coloro i quali hanno conseguito la laurea secondo gli ordinamenti didattici previgenti al decreto ministeriale 3 novembre 1999, n Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 18

19 La formazione continua Il Decreto legislativo 229 del 1999(Riforma Bindi) ha introdotto il sistema italiano di Educazione continua in medicina (Ecm) che effettivamente è stato avviato dal 1 gennaio L'Ecm comprende l'aggiornamento professionale e le attività finalizzate a migliorare le competenze, le abilità cliniche, le conoscenze tecniche e manageriali dei professionisti sanitari. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 19

20 La formazione continua L'ECM riguarda tutti gli operatori sanitari: medici, infermieri, tecnici - dipendenti o libero professionisti - che lavorano per strutture pubbliche o private accreditate dal Servizio sanitario. Sono esclusi dall'obbligo di frequenza coloro i quali stanno frequentando corsi di formazione post-base (master, scuole di perfezionamento, anche all'estero), sono in gravidanza o prestano il servizio militare. L'ECM consiste nella partecipazione a iniziative volte al fine di migliorare quelle che il decreto definisce caratteristiche fondamentali per l'operatore sanitario: il possesso di conoscenze teoriche aggiornate (il sapere), il possesso di abilità tecniche o manuali (il fare), il possesso di capacità comunicative e relazionali (l'essere). Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 20

21 La formazione continua La partecipazione ai programmi Ecm si misura attraverso l'acquisizione di "crediti formativi". L'acquisizione dei crediti formativi non è libera, ma viene regolata da un sistema a progressione, che prevede di doverne acquisire nel primo quinquennio 150 complessivamente, con un obbligo di crediti da 10 per il primo anno fino a 50 per il quinto anno ( ) con un minimo annuale di almeno il 50% del debito formativo previsto per l'anno e con un massimo annuale del doppio del credito formativo previsto per l'anno. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 21

22 La formazione continua Il nuovo CCNL assegna alle aziende l obbligo di garantire adeguata formazione ed aggiornamento ECM a tutto il personale dipendente. Prima l obbligo e le relative sanzioni (per l eventuale mancato rispetto) erano a carico del dipendente che, con o senza la collaborazione aziendale, doveva, o in orario o fuori orario di lavoro, provvedere. Ora il dipendente deve essere messo in condizione, dal proprio datore di lavoro, di adempiere; nel caso il datore di lavoro non riesca a garantire il conseguimento dei crediti a tutto il personale, il dipendente non potrà essere considerato colpevole di alcuna violazione. Caso diverso se il dipendente non consegue i crediti previsti e l azienda gliene ha dato la possibilità; le sanzioni previste dal CCNL possono consistere nell esclusione dai concorsi e dalle selezioni interni. E anche possibile sostituire corsi interni con altri extra aziendali anche se il pagamento delle spese e la concessione delle giornate di aggiornamento sono lasciate alla valutazione degli uffici formazione aziendali. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 22

23 Legge 1 febbraio 2006, n. 43 Articolo 1 competenza delle regioni sull individuazione e formazione dei profili di interesse sanitario non riconducibile alle professioni sanitarie Articolo 2 esercizio della professione sanitaria subordinato al conseguimento del titolo universitario rilasciato a seguito di esame finale abilitante formazione da svolgersi tutta o in parte presso aziende o strutture del SSN, da individuare con appositi protocolli Regioni Università ordinamenti didattici definiti con decreti MIUR Ministero Salute esame di laurea con valore di esame di stato iscrizione all albo professionale obbligatoria per tutti, compresi i pubblici dipendenti, e subordinata al conseguimento del titolo universitario abilitante salvaguardando però il valore abilitante dei titoli già riconosciuti alla data di entrata in vigore della legge aggiornamento professionale: modalità identiche a quelle della professione medica con l obbligo di partecipare ai programmi di formazione continua; esonero solo nei periodi di espletamento dei mandati parlamentari e di consigliere regionale Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 23

24 Legge 1 febbraio 2006, n. 43 Articolo 4 adottare entro sei mesi dall entrata in vigore della legge uno o più decreti legislativi al fine di istituire gli ordini professionali trasformare i collegi esistenti in ordini assegnare l Assistente sanitario all area della prevenzione prevedere l istituzione di un ordine specifico con albi separati per ognuna delle professioni previste distinte in aree professionali: infermieristiche, ostetrica, della riabilitazione, tecnico sanitarie, tecniche della prevenzione individuare i titoli che consentano l iscrizione agli albi definire le attività il cui esercizio sia riservato agli iscritti agli ordini e quelle il cui esercizio sia riservato agli iscritti ai singoli albi definire le modalità per le quali costituire ordini specifici per le singole professioni ipotizzando un numero minimo di professionisti prevedere l articolazione degli ordini a livello provinciale, regionale e nazionale a seconda del numero di professionisti iscritti indicare i principi a cui i nuovi ordini dovranno attenersi per la stesura di statuti e regolamenti prevedere che tutte le spese di costituzione saranno a carico degli iscritti confermare gli obblighi di iscrizione alle gestioni previdenziali previste dalla legislazione vigenti Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 24

25 Legge 1 febbraio 2006, n. 43 Articolo 5 stabilisce che per l individuazione di nuove professioni sanitarie: il loro esercizio deve essere riconosciuto su tutto il territorio nazionale; il percorso avviene in sede di recepimento di direttive comunitarie o per iniziativa dello Stato o delle Regioni; l individuazione avviene con uno o più accordi in sede di Conferenza Stato Regioni, subordinata ad un parere tecnico scientifico espresso da apposite commissioni con rappresentanti del consiglio superiore di sanità e degli ordini professionali; la definizione delle funzioni caratterizzanti delle nuove professioni avviene evitando parcellizzazioni e sovrapposizioni con quelle già riconosciute; Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 25

26 Legge 1 febbraio 2006, n. 43 Articolo 6 diversificazione dei professionisti all interno di ciascun profilo prevedendone quattro nuove tipologie professionisti in possesso del diploma di laurea o del titolo universitario conseguito anteriormente all attivazione dei corsi di laurea o di diploma ad esso equipollente professionisti coordinatori in possesso del master di primo livello in management o per le funzioni di coordinamento rilasciato dall universita` e un esperienza di lavoro almeno triennale nel profilo di appartenenza professionisti specialisti in possesso del master di primo livello per le funzioni specialistiche rilasciato dall universita` professionisti dirigenti in possesso della laurea specialistica di cui al decreto del Ministro dell universita` e della ricerca scientifica e tecnologica 2 aprile 2001, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 128 del 5 giugno 2001, e che abbiano esercitato l attivita` professionale con rapporto di lavoro dipendente per almeno cinque anni, oppure ai quali siano stati conferiti incarichi dirigenziali ai sensi dell articolo 7 della legge 10 agosto 2000, n. 251, e successive modificazioni. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 26

27 Legge 1 febbraio 2006, n. 43 Articolo 6 la funzione di coordinamento può essere istituita senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica; i criteri e le modalità per l attivazione della funzione sono definiti entro 90 giorni dall entrata in vigore della legge con apposito accordo tra il Ministero della Salute, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano i titoli di accesso sono il master di 1 livello in management o per le funzioni di coordinamento nell area di appartenenza unita ad un esperienza almeno triennale il certificato di abilitazione alle funzioni direttive nell assistenza infermieristica, incluso quello rilasciato dalla pregressa normativa, è valido per l esercizio della funzione di coordinatore il coordinamento è affidato nel rispetto dei profili professionali, in correlazione alle specificità assistenziali, agli appartenenti di ogni profilo Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 27

28 Possibilità occupazionali Il CCNL integrativo della Dirigenza STPA Il nuovo Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro della dirigenza sanitaria, tecnica, professionale e amministrativa (firmato il 10 Febbraio 2004) ha recepito le indicazioni normative inserendo al Capo III Dirigenza delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica due nuovi articoli: Art. 41 Istituzione della qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica Art. 42 Incarichi provvisori Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 28

29 Possibilità occupazionali Il CCNL integrativo della Dirigenza STPA Art. 41 Istituzione della qualifica unica di dirigente delle professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica Istituisce la qualifica unica di dirigente per le professioni sanitarie infermieristiche, tecniche, della riabilitazione, della prevenzione e della professione ostetrica negli organici delle aziende e fissa che la disciplina concorsuale sarà emanata con successivo regolamento ministeriale Prevede che le aziende trasformino i posti del comparto in posti di dirigenza, secondo le proprie necessità, utilizzando i fondi contrattuali della dirigenza STPA nel rispetto delle relazioni sindacali Obbliga le aziende, nell individuazione dei posti da trasformare, a tenere conto della consistenza quantitativa dei profili nonché dei principi di proporzionalità e dei carichi di lavoro Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 29

30 Possibilità occupazionali Il CCNL integrativo della Dirigenza STPA Art. 42 Incarichi provvisori Istituisce, in provvisoria applicazione dell art. 41, incarichi provvisori della durata di un triennio Prevede che questi incarichi siano anche rinnovabili in caso di mancata entrata in vigore dell art. 41 Fissa i requisiti per l accesso alle selezioni necessarie all assegnazione dell incarico (Diploma DAI, Master manageriali, 5 anni di esperienza in categoria D e/o Ds) Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 30

31 Il cambiamento I Gruppi di lavoro istituiti dalle organizzazioni sindacali in materia di professioni sanitarie: richiedono la stipula di protocolli d intesa Regioni Università nei quali, in particolare, si ritiene necessario il "decentramento" dei master e dei corsi di laurea nelle aziende richiedono il coinvolgimento dei professionisti nella docenza e nell organizzazione dei corsi ritengono necessaria l istituzione della Facoltà delle scienze sanitarie stanno discutendo come rivedere tutta la classificazione per il nuovo CCNL alla luce delle recenti norme che prevedono percorsi stabiliti anche in base alla formazione Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 31

32 La libera professione Il D.P.C.M. 27 MARZO 2000 e s.m.i. (atto di indirizzo libera professione intramuraria) stabilisce che: l attività possa essere prestata dai Dirigenti del ruolo sanitario da soli o in equipe con gli altri professionisti (che collaborano alla prestazione) non e' consentito, comunque, l'esercizio di attivita' liberoprofessionale individuale in favore di soggetti pubblici e privati da parte dei medici e veterinari (e relative equipe) che svolgono nei confronti degli stessi soggetti funzioni di vigilanza o di controllo o funzioni di ufficiale di polizia giudiziaria le modalità e le quote economiche di tale attività dovranno essere previste dagli atti aziendali delle aziende sanitarie Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 32

33 La libera professione Attivita' diverse dall'attivita' libero-professionale a) partecipazione ai corsi di formazione, diplomi universitari e scuole di specializzazione e diploma, in qualita' di docente; b) collaborazioni a riviste e periodici scientifici e professionali; c) partecipazioni a commissioni presso enti e Ministeri (commissione medica di verifica del Ministero del tesoro, di cui all'art. 5, comma 2, del decreto legislativo 29 giugno 1998, n. 278, ed alle commissioni invalidi civili costituite presso le aziende sanitarie di cui alla legge 15 ottobre 1990, n. 295); d) relazioni a convegni e pubblicazione dei relativi interventi; e) partecipazioni a comitati scientifici; f) partecipazioni ad organismi istituzionali della propria categoria professionale o sindacale; g) attivita' professionale sanitaria, resa a titolo gratuito o con rimborso delle spese sostenute, a favore di organizzazioni non lucrative di utilita' sociale, organizzazioni e associazioni di volontariato o altre organizzazioni senza fine di lucro, previa comunicazione all'azienda della dichiarazione da parte dell'organizzazione interessata della totale gratuita' delle prestazioni Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 33

34 La libera professione Codice civile Art Obbligo di fedeltà Il prestatore di lavoro non deve trattare affari, per conto proprio o di terzi, in concorrenza con l'imprenditore, né divulgare notizie attinenti all'organizzazione e ai metodi di produzione dell'impresa, o farne uso in modo da poter recare ad essa pregiudizio. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 34

35 La libera professione Legge 23/12/1996 n 662, Art Al di fuori dei casi previsti al comma 56, al personale e' fatto divieto di svolgere qualsiasi altra attivita' di lavoro subordinato o autonomo tranne che la legge o altra fonte normativa ne prevedano l'autorizzazione rilasciata dall'amministrazione di appartenenza e l'autorizzazione sia stata concessa. La richiesta di autorizzazione inoltrata dal dipendente si intende accolta ove entro trenta giorni dalla presentazione non venga adottato un motivato provvedimento di diniego. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 35

36 La libera professione Con l istituzione degli ordini e degli albi professionali per tutte le professioni sanitarie è sempre più pressante la necessità di riorganizzare la materia. È uno degli argomenti all o.d.g. dei gruppi di lavoro sindacali e ministeriali. L orientamento condiviso dalla maggior parte degli attori sociali è quello di uniformare la regolamentazione eliminando le differenze pur nel rispetto delle regole. Pianezza (TO) Gianluca Mezzadri 36

Art. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti)

Art. 1 (Definizione) Art. 2 (Requisiti) TESTO UNIFICATO AS 3236 1928-1645 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetriche, riabilitative, tecnico sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l istituzione

Dettagli

EQUIVALENZA TITOLI DPCM 26 luglio 2011 (Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2011)

EQUIVALENZA TITOLI DPCM 26 luglio 2011 (Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2011) FINALITA EQUIVALENZA TITOLI DPCM 26 luglio 2011 (Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2011) Il Decreto di equivalenza, in applicazione a quanto preannunciato dalla Legge n 42/99 art 4 comma 2, riconosce ESCLUSIVAMENTE

Dettagli

EQUIVALENZA TITOLI DPCM 26 luglio 2011 (Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2011)

EQUIVALENZA TITOLI DPCM 26 luglio 2011 (Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2011) FINALITA EQUIVALENZA TITOLI DPCM 26 luglio 2011 (Gazzetta Ufficiale del 18 agosto 2011) Il Decreto di equivalenza, in applicazione a quanto preannunciato dalla Legge n 42/99 art 4 comma 2, riconosce ESCLUSIVAMENTE

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Testo aggiornato al 29 aprile 2009 Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2008 Gazzetta Ufficiale 26 febbraio 2008, n. 48 Recepimento dell accordo 15 novembre 2007, tra il Governo,

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1

UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 UNIVERSITA DEGLI STUDI G. d ANNUNZIO - FACOLTA DI SCIENZE MANAGERIALI REGOLAMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DEI CREDITI 1 Art. 1 - Riconoscimento dei crediti universitari. Art. 2 - Competenza. 1 ART. 23 Regolamento

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA D.R. 7675 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI CATANIA IL RETTORE - Vista la Legge del 19 novembre 1990, n.341 e in particolare gli articoli 6 e 7, concernenti la riforma degli ordinamenti didattici universitari;

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI PERFEZIONAMENTO E DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE (integrato con modifiche apportate dal Senato Accademico con delibera n 994

Dettagli

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO)

TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (AB. ALLA PROF. SANITARIA DI TECNICO DELLA PREV. NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8487 - TECNICHE DELLA PREVENZIONE NELL'AMBIENTE E NEI LUOGHI DI LAVORO (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI TECNICO DELLA PREVENZIONE

Dettagli

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L)

8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Page 1 of 5 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8481 - IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI IGIENISTA DENTALE) (L) Titolo: IGIENE DENTALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTE DI LEGGE

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTE DI LEGGE Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 6229 PROPOSTE DI LEGGE D INIZIATIVA DEI SENATORI TOMASSINI; TOMASSINI; BETTONI, BRANDANI, MASCIONI, BAIO DOSSI, CARELLA, CORTIANA, DI GIROLAMO,

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU)

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) UNIVERSITA DEGLI STUDI DI BARI Regolamento di Ateneo per il riconoscimenti di crediti formativi universitari (CFU) Art. 1 Ambiti d applicazione In attuazione della legislazione vigente (L. 64/2001; L.

Dettagli

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Circolare n. 25 Prot. AOODPIT/Reg.Uff./509 Roma, 2 marzo 2009 Al Direttore Generale per il personale della scuola SEDE Ai Direttori Generali degli Uffici Scolastici Regionali LORO SEDI e, p.c. Al Gabinetto

Dettagli

Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai

Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai Gli elenchi ex lege 110/2014. Prime riflessioni per una proposta Anai 1. Una premessa: le qualifiche dei restauratori Le recenti modifiche introdotte in merito al riconoscimento della qualifica di restauratore

Dettagli

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14.

CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. CAPO III PROFESSIONI SANITARIE NON CONVENZIONALI ESERCITATE DAI LAUREATI IN CHIROPRATICA E DAI LAUREATI IN OSTEOPATIA ART. 14. (Istituzione delle professioni sanitarie non convenzionali di chiropratico

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO, CORSI DI PERFEZIONAMENTO E CORSI DI AGGIORNAMENTO E FORMAZIONE PERMANENTE Art. 1 Definizione 1. L Università promuove, ai sensi della normativa

Dettagli

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti?

1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? DOMANDE FREQUENTI Palermo, Largo Esedra nr.3, tel. 091 6254431 ONLUS 1. I titoli conseguiti presso le Università consigliate vengono riconosciuti? Le Università sono pubbliche o private riconosciute dal

Dettagli

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie

Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online in Management e Coordinamento delle Professioni Sanitarie Master Universitario Online di I Livello 60 Crediti Formativi (CFU) 1. Premesse In base al dato riportato dal Sole

Dettagli

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera

CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO DI I e II livello REGOLAMENTO ai sensi dell articolo 7, comma 4, del Regolamento didattico generale della Libera Università di Bolzano Approvato con delibera n. 56/2010 del

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali LAUREA IN CULTURE E TECNICHE DELLA MODA CLASSE L- 3 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti per l'accesso al corso Requisiti di accesso

Dettagli

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria

LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO. Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria LICEO SCIENTIFICO CLASSICO STATALE ISAAC NEWTON CHIVASSO Organizzazione del Sistema Nazionale di Istruzione Superiore Universitaria A cura della Prof.ssa Paola Giacone Giacobbe a.s. 2010-2011 Il Sistema

Dettagli

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma

UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma UNIVERSITÀ CATTOLICA del SACRO CUORE Facoltà di Medicina e Chirurgia A. Gemelli - Roma OSPEDALE COTTOLENGO - Torino Corso di Laurea in Infermieristica Corso infermieri guida di tirocinio novembre 2014

Dettagli

Facoltà: SCIENZE STATISTICHE Corso: 8053 - FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA (L) Ordinamento: DM270 Titolo: FINANZA, ASSICURAZIONI E IMPRESA Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Regolamento

Dettagli

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO

TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO 2. TIROCINIO FORMATIVO ATTIVO Il Tirocinio Formativo Attivo (TFA) è un corso abilitante all insegnamento istituito dalle università. Esso ha durata annuale e attribuisce, tramite un esame finale sostenuto

Dettagli

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale.

Art. 4: è necessario specificare la percentuale di tempo da dedicare allo studio individuale. Allegato 2 Art. 4. Crediti formativi universitari Testo approvato Rilievi CUN Testo adeguato ai rilievi 1. Il credito formativo universitario (cfu) - di seguito denominato credito - è l unità di misura

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzione Studenti - Area Post Lauream Responsabile Dott.ssa Maria Letizia De Battisti

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI VERONA Direzione Studenti - Area Post Lauream Responsabile Dott.ssa Maria Letizia De Battisti PRINCIPALE NORMATIVA DI RIFERIMENTO AUTONOMIA DIDATTICA Legge 19 novembre 1990, n. 341 Riforma degli ordinamenti didattici universitari (G.U. 23 novembre 1990, n.274) Decreto Ministeriale 3 novembre 1999,

Dettagli

L. 1 febbraio 2006, n. 43 (1).

L. 1 febbraio 2006, n. 43 (1). L. 1-2-2006 n. 43 Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l'istituzione dei relativi ordini

Dettagli

Collegio Infermieri Professionali Assistenti Sanitari Vigilatrici d Infanzia Provinciale di Gorizia

Collegio Infermieri Professionali Assistenti Sanitari Vigilatrici d Infanzia Provinciale di Gorizia Collegio Infermieri Professionali Assistenti Sanitari Vigilatrici d Infanzia Provinciale di Gorizia EQUIVALENZA DEI TITOLI E in corso la procedura avviata da gennaio 2012 per le professioni sanitarie tecniche,

Dettagli

Il bando, inoltre, per quanto possibile, potrà accorpare più posti da ricoprire.

Il bando, inoltre, per quanto possibile, potrà accorpare più posti da ricoprire. REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI NEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PARMA Il piano relativo alla programmazione delle

Dettagli

Art. 1 (Inserimento dell'art. 35 bis nella legge regionale 14 luglio 1987, n. 39)

Art. 1 (Inserimento dell'art. 35 bis nella legge regionale 14 luglio 1987, n. 39) Consiglio Regionale Modifiche alla legge regionale 14 luglio 1987, n. 39 (Disciplina dell'esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo e delle professioni di guida turistica,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari

REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO. Politecnico di Bari REGOLAMENTO PER L ATTIVAZIONE DI MASTER DI I E II LIVELLO Politecnico di Bari Decreto di emanazione D.R. n. 307 del 24/05/2002 D.R. n. 307 IL RETTORE VISTO VISTO lo Statuto di questo Politecnico; il Regolamento

Dettagli

EQUIPARAZIONE DEI TITOLI

EQUIPARAZIONE DEI TITOLI EQUIPARAZIONE DEI TITOLI PER L'ACCESSO ALLA LAUREA SPECIALISTICA (57/S) Roma, 7 gennaio 2002 Il Senato della Repubblica ha approvato definitivamente il 21 dicembre scorso, il disegno di conversione del

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.

REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE. Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09. REGOLAMENTO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI DEI DIPENDENTI DELL ENTE LOCALE Approvato con deliberazione giuntale n. 162 del 08.09.2005 Esecutivo dal 29.09.2005 SOMMARIO ARTICOLO 1 "AMBITO DI APPLICAZIONE"

Dettagli

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino

AO ORDINE MAURIZIANO DI TORINO. Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte. Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino Servizio Sanitario Nazionale Regione Piemonte Azienda Ospedaliera Ordine Mauriziano di Torino CONFERIMENTO DELLA POSIZIONE DI COORDINATORE SANITARIO E DI ASSISTENTE SOCIALE CRITERI GENERALI (art. 10 c.8

Dettagli

Ordine Nazionale dei Biologi TEL. (06) 57.090.1 r.a. Telefax: 57.090.234 00153 ROMA - Via Icilio, 7

Ordine Nazionale dei Biologi TEL. (06) 57.090.1 r.a. Telefax: 57.090.234 00153 ROMA - Via Icilio, 7 Regolamento ex art. 7, comma 3, del D.P.R. 7 agosto 2012, n. 137, recante riforma degli ordinamenti professionali, a norma dell'articolo 3, comma 5, del decreto-legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito,

Dettagli

L evoluzione dell inquadramento dei coordinatori

L evoluzione dell inquadramento dei coordinatori L evoluzione dell inquadramento dei coordinatori Luca Benci http://www.lucabenci.it A.n.u.l. 1974 Accordo nazionale unico di lavoro per il personale ospedaliero Livello Qualifiche 1 Ausiliario Portantino

Dettagli

L' EVOLUZIONE DELLE NORME CHE REGOLANO L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NEL CONTRATTO DEL COMPARTO SANITA' PUBBLICA

L' EVOLUZIONE DELLE NORME CHE REGOLANO L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NEL CONTRATTO DEL COMPARTO SANITA' PUBBLICA L' EVOLUZIONE DELLE NORME CHE REGOLANO L'ESERCIZIO DELLE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NEL CONTRATTO DEL COMPARTO SANITA' PUBBLICA a cura del Nucleo Promozione e Sviluppo Responsabile: Cesare Hoffer PREMESSA

Dettagli

B C Diploma di istruzione secondaria di secondo grado ovvero cinque anni di anzianità di servizio nella

B C Diploma di istruzione secondaria di secondo grado ovvero cinque anni di anzianità di servizio nella REGOLAMENTO DI ATENEO PER LE PROGRESSIONI VERTICALI NEL SISTEMA DI CLASSIFICAZIONE DEL PERSONALE TECNICO AMMINISTRATIVO Il piano relativo alla programmazione delle risorse umane del personale tecnico amministrativo

Dettagli

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina

Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di Apprendistato: nuova disciplina Contratto di apprendistato: nuova disciplina Il 25 giugno 2015 è entrato in vigore uno dei decreti attuativi del c.d. Jobs Act (D.Lgs. 81/2015, di seguito Decreto

Dettagli

REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SULLE MODALITÀ DI ACCESSO DALL ESTERNO AI POSTI DI PERSONALE TECNICO E AMMINISTRATIVO 22 2007, 1027) INDICE

REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SULLE MODALITÀ DI ACCESSO DALL ESTERNO AI POSTI DI PERSONALE TECNICO E AMMINISTRATIVO 22 2007, 1027) INDICE REGOLAMENTO RECANTE DISPOSIZIONI SULLE MODALITÀ DI ACCESSO DALL ESTERNO AI POSTI DI PERSONALE TECNICO E AMMINISTRATIVO (modificato con decreto rettorale 22 ottobre 2007, n. 1027) INDICE Articolo 1 (Criteri

Dettagli

\ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 REGOLAMENTO MASTER

\ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 REGOLAMENTO MASTER \ Emanato con D.R. n. 1292 2006 Prot. n. 20351 del 29.05.2006 Modificato con D.R. n. 889-2007 Prot. n. 11393 del 23.03.2007 Art.1 Master universitari REGOLAMENTO MASTER 1. In attuazione dell articolo 1,

Dettagli

( D.R. n 142 del 01.03.2007) Articolo 1 Ambito di applicazione e definizioni. Articolo 2 Principi generali

( D.R. n 142 del 01.03.2007) Articolo 1 Ambito di applicazione e definizioni. Articolo 2 Principi generali Regolamento per la disciplina delle procedure di progressione verticale del personale tecnico ed amministrativo dell Università degli Studi del Sannio nel nuovo sistema di classificazione ( D.R. n 142

Dettagli

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti

Disposizioni inerenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonché per consulenti Delibera 25 novembre 2014, n. 1410 Disposizioni concernenti i certificati di abilitazione per utilizzatori professionali e per distributori di prodotti fitosanitari nonchè per consulenti Allegato Disposizioni

Dettagli

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO

REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO REGOLAMENTO DEI CORSI PER MASTER UNIVERSITARIO Art. 1 Corsi per master universitario 1. L Università promuove, secondo la normativa vigente corsi di alta formazione per il conseguimento di diplomi di master

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE. d iniziativa del deputato ABRIGNANI. Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 2914 PROPOSTA DI LEGGE d iniziativa del deputato ABRIGNANI Disciplina delle professioni relative alle attività motorie Presentata il 25 febbraio

Dettagli

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto

Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto Regolamento recante la disciplina dei professori a contratto IL COMITATO TECNICO ORGANIZZATIVO Visto il D.P.R. 11.7.1980, n. 382; Vista la legge 9.5.1989 n. 168, concernente l istituzione del Ministero

Dettagli

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali

Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Criteri generali Università degli Studi dell'aquila Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) MODALITA PER IL RICONOSCIMENTO CREDITI Dopo le fasi dell immatricolazione riportate nel Bando (http://www.univaq.it/section.php?id=1670&idcorso=574)

Dettagli

IL MINISTRO DELLA SALUTE

IL MINISTRO DELLA SALUTE Testo aggiornato al 20 settembre 2013 Decreto ministeriale 26 marzo 2013 Gazzetta Ufficiale 8 agosto 2013, n. 185 Contributo alle spese dovuto dai soggetti pubblici e privati e dalle società scientifiche

Dettagli

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA

IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA IPOTESI DI SEQUENZA CONTRATTUALE PER IL PERSONALE ATA PREVISTA DALL ART. 62 DEL CCNL 29/11/2007 DEL COMPARTO SCUOLA ART. 1 - COMPITI DEL PERSONALE ATA, MOBILITÀ PROFESSIONALE, VALORIZZAZIONE DELLA PROFESSIONALITÀ

Dettagli

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Il Ministro dell Istruzione, dell Università e della Ricerca di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze Classificazione della spesa delle università per missioni e programmi VISTI gli articoli

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI (emanato con Decreto Rettorale N. 645 del 12/03/2003) ART. 1 - Ambito di applicazione... 2 ART. 2 - Titoli per l accesso...

Dettagli

Nomina a RSPP e ASPP e obblighi di Formazione dopo il 14 febbraio 2008

Nomina a RSPP e ASPP e obblighi di Formazione dopo il 14 febbraio 2008 ASSOCIAZIONE AMBIENTE E LAVORO Soggetto accreditato per la Formazione dalla Regione Lombardia Associazione di Protezione Ambientale di interesse nazionale (D.M. 1/3/88 - G.U. 19/5/88) Nomina a RSPP e ASPP

Dettagli

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A

S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A S E NA T O D EL L A R EP U B B LI C A X I I I L E G I S L A T U R A N. 2399 D I S E G N O D I L E G G E d iniziativa del senatore DE ANNA COMUNICATO ALLA PRESIDENZA IL 5 MAGGIO 1997 Disciplina dell attività

Dettagli

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1

SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 SEZIONE PRIMA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE PER L INSEGNAMENTO SECONDARIO DELL UNIVERSITÀ CATTOLICA DEL SACRO CUORE ART. 1 Per conseguire le finalità di cui all art. 4, secondo comma, della legge 19 novembre

Dettagli

Corsi regionali di abilitazione istituiti in strutture del Servizio sanitario nazionale(decreto del Ministro della sanità del 3 dicembre 1982)

Corsi regionali di abilitazione istituiti in strutture del Servizio sanitario nazionale(decreto del Ministro della sanità del 3 dicembre 1982) EQUIPOLLENZA TITOLI Il Decreto Ministeriale 27 luglio 2000 e il Decreto Ministeriale 10 luglio 2002 definiscono quali sono i titoli pregressi (ai sensi della legge 42/1999 art. 4, comma 1) equipollenti

Dettagli

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA

IL MINISTRO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA Testo aggiornato al 21 novembre 2005 Decreto ministeriale 9 luglio 2004 Gazzetta Ufficiale 20 luglio 2004, n. 168 Definizione delle modalità e contenuti della prova di ammissione ai corsi di laurea specialistica

Dettagli

Nuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte

Nuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte Nuovi percorsi abilitanti: TFA lo stato dell arte A CHE PUNTO SIAMO Nella informativa di fine dicembre 2011 sullo stato dell'arte dei decreti applicativi del Regolamento sulla formazione iniziale (DM 249/10)

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013)

REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013) REGOLAMENTO DI ATENEO IN MATERIA DI BORSE DI STUDIO PER ADDESTRAMENTO E PERFEZIONAMENTO ALLA RICERCA (emanato con D.R. 196/2013 dell 11/3/2013) Articolo 1 (Oggetto, ambito di applicazione, soggetti interessati)

Dettagli

2. Le procedure di reclutamento, di cui al presente articolo, dovranno garantire oltre all adeguata pubblicità della selezione, l imparzialità nello

2. Le procedure di reclutamento, di cui al presente articolo, dovranno garantire oltre all adeguata pubblicità della selezione, l imparzialità nello REGOLAMENTO PER L ASSUNZIONE DI PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO A TEMPO DETERMINATO PER LO SVOLGIMENTO DI ATTIVITÀ CONNESSE A PROGRAMMI DI RICERCA E PER L ATTIVAZIONE DI INFRASTRUTTURE TECNICHE COMPLESSE

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004)

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L ORGANIZZAZIONE DEI CORSI DI DOTTORATO DI RICERCA (approvato da C. d A. del 12 ottobre 2004) 1 INDICE Articolo 1 Finalità Articolo 2 Ambito di applicazione Articolo 3 Istituzione

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E LA COPERTURA DI POSTI DI PROFESSORE STRAORDINARIO A TEMPO DETERMINATO Emanato con D.R. n. 12096 del 5.6.2012 Pubblicato all Albo Ufficiale dell Ateneo l 8 giugno 2012 In

Dettagli

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità)

Articolo 1. Articolo 2. (Definizione e finalità) UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TRENTO DIPARTIMENTO DI ECONOMIA E MANAGEMENT REGOLAMENTO DEL TIROCINIO FORMATIVO E DI ORIENTAMENTO (approvato nel Consiglio di Dipartimento del 19 febbraio 2014) Articolo 1 (Definizione

Dettagli

Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009

Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009 Regolamento per l'utilizzazione dei fondi destinati alle iniziative e alle attività culturali e sociali degli studenti dell Università degli Studi della Basilicata Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XIV LEGISLATURA N. 1645-A Relazione orale Relatore Di Girolamo TESTO PROPOSTO DALLA 12ª COMMISSIONE PERMANENTE (IGIENE E SANITÀ) Comunicato alla Presidenza il 19 maggio 2004 PER

Dettagli

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica

UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE. Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica UNIVERSITA DEGLI STUDI DI UDINE REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI LAUREA MAGISTRALE Corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica Classe di laurea magistrale n. LM-33 Ingegneria meccanica DM 270/2004,

Dettagli

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO

UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO UNIVERSITA' DEGLI STUDI DEL SANNIO REGOLAMENTO SUI CREDITI FORMATIVI DEL PERSONALE TECNICO-AMMINISTRATIVO DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL SANNIO (D.R. n. 304 del 13 aprile 2004) Articolo 1 Finalità 1.

Dettagli

MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO

MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO Anno Accademico 2009/2010 MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO (1500 ore 60 CFU) (D.M. n 509 del 03/11/1999 e D.M. n 270 del 22/10/2004) in Coordinamento e Management della Funzione Infermieristica Anno Accademico

Dettagli

L Assessore, inoltre, fa presente che:

L Assessore, inoltre, fa presente che: Oggetto: Formazione specifica in medicina generale 2013-2016 2016. L Assessore dell Igiene e Sanità e dell Assistenza Sociale ricorda alla Giunta regionale che i laureati in Medicina e Chirurgia, abilitati

Dettagli

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità

Regolamento dei Corsi di Master Universitario di I e di II livello. Articolo 1. Finalità Articolo 1. Finalità 1. Il presente regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e il funzionamento dei corsi di perfezionamento scientifico e di alta formazione permanente e ricorrente successivi

Dettagli

2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2

2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 2012 REPERTORIO N 4/2012 PROT. 750 POS. II/2.2 ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI Accordo con l Ordine di Firenze relativo al DM del 05.XI.2010 Accordo tra l Ordine dei Dottori

Dettagli

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE

PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Giovanni Rossoni PRESTITI FIDUCIARI A STUDENTI CAPACI E MERITEVOLI ISCRITTI ALLE UNIVERSITÀ LOMBARDE. APPROVAZIONE DELLO SCHEMA DI BANDO REGIONALE Olivia Postorino Roberto Albonetti 2 VISTO il regolamento

Dettagli

Indicazioni per laureati non abilitati (e per gli iscritti alle lauree quinquennali e lauree specialistiche che permettono l accesso all insegnamento)

Indicazioni per laureati non abilitati (e per gli iscritti alle lauree quinquennali e lauree specialistiche che permettono l accesso all insegnamento) Indicazioni per laureati non abilitati (e per gli iscritti alle lauree quinquennali e lauree specialistiche che permettono l accesso all insegnamento) DECRETO 10 settembre 2010, n. 249 Regolamento concernente:

Dettagli

VISTA la legge 2 agosto 1999, n.264 recante norme in materia di accessi ai corsi universitari ed, in particolare, l articolo 4, comma 1;

VISTA la legge 2 agosto 1999, n.264 recante norme in materia di accessi ai corsi universitari ed, in particolare, l articolo 4, comma 1; Decreto Ministeriale 9 luglio 2004 Modalità e contenuti prova di ammissione ai corsi di laurea specialistica delle professioni sanitarie per l'anno accademico 2004/05 VISTO il decreto legislativo 30 luglio

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO Scadenze amministrative per l anno accademico 2012-2013 Per l anno accademico 2012-2013 le scadenze amministrative di seguito riportate che devono essere osservate necessariamente per tutti i corsi di

Dettagli

(1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 2 marzo 1999, n. 50.

(1) Pubblicata nella Gazz. Uff. 2 marzo 1999, n. 50. L. 26-2-1999 n. 42 Disposizioni in materia di professioni sanitarie. Pubblicata nella Gazz. Uff. 2 marzo 1999, n. 50. L. 26 febbraio 1999, n. 42 (1). Disposizioni in materia di professioni sanitarie. (1)

Dettagli

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI

ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI ISTITUTO SUPERIORE Di STUDI MUSICALI CONSERVATORIO GUIDO CANTELLI Via Collegio Gallarini, 1 28100 NOVARA (tel. 0321-31252 / 392629) Fax 0321 640556 E-Mail: segreteriaamministrativa@conservatorionovara.it

Dettagli

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis)

Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Regolamento per il riconoscimento crediti del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria (LM 85-bis) Modalità per il riconoscimento crediti Dopo le fasi dell immatricolazione

Dettagli

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell'occupazione Sicurezza e Qualità del Lavoro - Ufficio

REGIONE LIGURIA - Giunta Regionale Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell'occupazione Sicurezza e Qualità del Lavoro - Ufficio REGIONE LIGURIA Dipartimento Sviluppo Economico e Politiche dell Occupazione Ufficio Sicurezza e Qualità del lavoro Prime disposizioni in materia di formazione delle figure professionali di Responsabile

Dettagli

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni

SEMINARIO. Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni SEMINARIO Come cambia la formazione in materia di Sicurezza sul lavoro dopo i recenti accordi Stato-Regioni La formazione in materia di sicurezza obbligatoria e normata, i requisiti dei documenti e degli

Dettagli

ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006.

ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. ALLEGATO 4 MODALITA APPLICATIVE DELLE PROCEDURE DI STABILIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE DI RAVENNA DI CUI AL COMMA 558 DELLA LEGGE N. 296/2006. Art. 1 Oggetto. I percorsi di stabilizzazione del personale

Dettagli

Scuola di Lettere e Beni culturali

Scuola di Lettere e Beni culturali Scuola di Lettere e Beni culturali Titolo: SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE Testo: LAUREA IN SCIENZE DELLA COMUNICAZIONE - CLASSE L- 20 REGOLAMENTO DIDATTICO DI CORSO DI STUDIO PARTE NORMATIVA Art. 1 Requisiti

Dettagli

ECM : adempimenti, provider e discenti

ECM : adempimenti, provider e discenti ECM : adempimenti, provider e discenti Paolo Besati Novara Direttivo Ante Seminario Ante 2012 XX Corso Nazionale di Aggiornamento Tecnici Emodialisi Dialisi: tradizione e futuro 16 / 18 aprile Hotel Corallo

Dettagli

REGOLAMENTO IN MATERIA DI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI ALTA FORMAZIONE, CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE E SUMMER / WINTER SCHOOL

REGOLAMENTO IN MATERIA DI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI ALTA FORMAZIONE, CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE E SUMMER / WINTER SCHOOL REGOLAMENTO IN MATERIA DI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI E DEI CORSI DI ALTA FORMAZIONE, CORSI DI FORMAZIONE PERMANENTE E SUMMER / WINTER SCHOOL Art.1 Ambito di applicazione 1.Il presente regolamento, emanato

Dettagli

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172

In convenzione con DELLA TOSCANA $ $ 5 ( *2 / $ 0(172 81,9(56,7 '(*/,678',',6,(1$ ',3$57,0(172',',5,772'(// (&2120,$ )$&2/7 ',(&2120,$³5,&+$5'0*22':,1 In convenzione con UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PISA DIPARTIMENTO DI DIRITTO PUBBLICO AGENZIA DELLE ENTRATE

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA Il seguente documento è una copia dell'atto. La validità legale è riferita esclusivamente al fascicolo in formato PDF firmato digitalmente. Parte prima Deliberazioni Deliberazioni Assessorato Igiene e

Dettagli

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute

Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE NOCERA, FRONZUTI

CAMERA DEI DEPUTATI PROPOSTA DI LEGGE NOCERA, FRONZUTI Atti Parlamentari 1 Camera dei Deputati CAMERA DEI DEPUTATI N. 3396 PROPOSTA DI LEGGE D INIZIATIVA DEI DEPUTATI NOCERA, FRONZUTI Ordinamento della professione di fisioterapista e istituzione dell albo

Dettagli

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L)

8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Page 1 of 6 Facoltà: Corso: Ordinamento: DM270 MEDICINA E CHIRURGIA 8477 - EDUCAZIONE PROFESSIONALE (ABILITANTE ALLA PROFESSIONE SANITARIA DI EDUCATORE PROFESSIONALE) (L) Titolo: EDUCAZIONE PROFESSIONALE

Dettagli

OGGETTO ATTESTATO DI FORMAZIONE MANAGERIALE QUALE REQUISITO per il conferimento di un incarico di struttura complessa

OGGETTO ATTESTATO DI FORMAZIONE MANAGERIALE QUALE REQUISITO per il conferimento di un incarico di struttura complessa 1 OGGETTO ATTESTATO DI FORMAZIONE MANAGERIALE QUALE REQUISITO per il conferimento di un incarico di struttura complessa QUESITO (quesito posto in data 4 gennaio 2010) Sto predisponendo la domanda per partecipare

Dettagli

Decreto Ministeriale 21 maggio 2010

Decreto Ministeriale 21 maggio 2010 Decreto Ministeriale 21 maggio 2010 D.M. definizione modalità e contenuti prove di ammissione ai corsi di laurea Specialistica/Magistrale delle Professioni sanitarie anno accademico 2010/2011 VISTA la

Dettagli

Facoltà: ECONOMIA - SEDE DI RIMINI Corso: 8847 - ECONOMIA DEL TURISMO (L) Ordinamento: DM270 Titolo: ECONOMIA DEL TURISMO Testo: SCUOLA DI ECONOMIA, MANAGEMENT E STATISTICA Sede Di Rimini Corso di Laurea

Dettagli

Testo coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del

Testo coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del Testo coordinato del REGOLAMENTO PER L'ATTRIBUZIONE DI BORSE DI RICERCA (emanato con D.R. n. 1107 del 27.06.2014 deliberazioni di approvazione del Senato Accademico n. 513/17630 del 26.05.2014, n. 514/17652

Dettagli

CONVENZIONE PER LE ATTIVITA DIDATTICHE E PER LO SVOLGIMENTO DEI TIROCINI tra l'università degli studi di Roma Sapienza (d ora in avanti denominata Sapienza), rappresentata dal Rettore pro tempore prof.

Dettagli

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi

Sentito per le vie brevi MIUR e CUN, per questa tipologia di classi sembrerebbe non applicarsi Documento contenente le linee guida per l attivazione dei Corsi di studio delle professioni sanitarie (DM 8 gennaio 2009 e DI 19 febbraio 2009) a partire dall offerta formativa dell a.a. 2011-2012 In attesa

Dettagli

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA

CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA CONSIGLIO DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI DI ROMA REGOLAMENTO ATTUATIVO PER LA FORMAZIONE PERMANENTE OBBLIGATORIA ART. 1 Il presente Regolamento disciplina la realizzazione della Formazione Professionale Continua

Dettagli

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO

MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO MANAGEMENT PER LE FUNZIONI DI COORDINAMENTO NELLE PROFESSIONI SANITARIE DELLA RIABILITAZIONE, TECNICHE E DELLA PREVENZIONE STATUTO Art. 1 Attivazione del Master L Università degli Studi dell Aquila attiva,

Dettagli

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca

CONSERVATORIO DI MUSICA «NICCOLÒ PICCINNI» Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca REGOLAMENTO RECANTE MODALITA E CRITERI PER L ATTRIBUZIONE DI ORE DI DIDATTICA AGGIUNTIVA AL PERSONALE DOCENTE VISTA Il Consiglio di Amministrazione la Legge 21.12.1999, n.508; il DPR 28.02.2003, n.132;

Dettagli

Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro

Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro Criteri di qualificazione della figura del formatore per la salute e sicurezza sul lavoro Decreto Interministeriale 6 marzo 2013 Consulenza organizzativa e formazione 1 Sommario Sintesi dei requisiti per

Dettagli

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento

REGOLAMENTO MASTER UNIVERSITARI UNIVERSITAS MERCATORUM. Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Art. 1 Principi generali e scopo del Regolamento Il presente Regolamento disciplina l istituzione, l attivazione e l organizzazione dei Master nell Università Telematica Universitas Mercatorum. L Ateneo

Dettagli

BOZZA DI CONVENZIONE. Tra. Università degli Studi di Milano, in persona del Rettore, prof. Enrico Decleva

BOZZA DI CONVENZIONE. Tra. Università degli Studi di Milano, in persona del Rettore, prof. Enrico Decleva BOZZA DI CONVENZIONE Università degli Studi di Milano, in persona del Rettore, prof. Enrico Decleva Tra e il Consiglio Provinciale dell Ordine dei Consulenti del Lavoro di Milano, nella persona del Presidente,

Dettagli