Regime IVA in agricoltura.

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1 Regime IVA in agricoltura. (vedi anche pag. 137 e seg. Rebasti nuova ed.) E riservato agli imprenditori agricoli ossia coloro (art CC.) che individualmente od in forma associata esercitano attività di coltivazione, silvicoltura, allevamento del bestiame o attività connesse quali la manipolazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione di prodotti ottenuti prevalentemente dal fondo. Ai fini operativi dobbiamo conoscere le aliquote o percentuali di compensazione che andranno applicate per il calcolo forfettario dell IVA detraibile da parte dell imprenditore agricolo che opera in regime speciale. Nella cessione di prodotti agricoli l imprenditore applica sempre l aliquota ordinaria. Aliquota ordinaria si applica Nella cessione di prodotti agricoli da parte dell imprenditore agricolo Aliquota di compensazione si applica Nel calcolo dell IVA detraibile per quanto riguarda i prodotti agricoli venduti Emissione di autofatture da parte di coloro che acquistano da imprenditori agricoli in regime di esonero. Sono previsti i seguenti regimi IVA che dipendono dal volume d affari ossia dalle cessioni di beni e servizi effettuati in un anno solare al netto d imposta. 1. Regime di esonero: con la finanziaria riguarda tutte le imprese agrarie che nell anno precedente hanno avuto un volume d affari < costituito per almeno 2/3 dalla cessione di prodotti agricoli del fondo. L imprenditore è esonerato da tutti gli adempimenti IVA, deve solo richiedere il n di partita IVA, conservare e numerare le fatture di acquisto e le autofatture da parte dell acquirente con le percentuali di compensazione agricola. L esenzione è valida anche per 1/3 del volume d affari costituito da prodotti diversi da quelli agricoli. 2. Regime speciale di non esonero: riguarda le imprese agrarie che nell anno precedente hanno avuto un volume d affari < = ,28 costituito per almeno 2/3 dalla cessione di prodotti agricoli del fondo e che rinunciano al regime di esonero od ordinario. La rinuncia è vincolante per almeno 3 anni. Le operazioni diverse devono avere carattere di occasionalità ed essere accessorie all attività agricola (es. fornitura di servizi agromeccanici); si deve effettuare separatamente sia la registrazione, sia la liquidazione periodica dell IVA e vanno tenute distinte nella dichiarazione annuale. In sede di liquidazione periodica od annuale l IVA va determinata forfettariamente applicando le percentuali di compensazione all ammontare delle cessioni di prodotti agricoli. 1 La finanziaria 2007 ha abrogato il regime semplificato 1

2 In definitiva: Le vendite di prodotti non agricoli e gli acquisti destinati alla produzione di beni non agricoli vanno tenuti distinti nelle registrazioni. Tali agricoltori hanno l obbligo di emettere la fattura con l IVA, conservare le fatture di acquisto, versare annualmente l imposta come differenza fra L IVA riscossa e quella compensata. IVA pagata sugli acquisti = IVA incassata sulle vendite Per l agricoltore è un costo (non detraibile) In parte la teniamo per compensare quella pagata sugli acquisti e non recuperata. ( % compensazione ) In parte la versiamo (% ordinaria - % compensazione) Iva da versare = IVA su vendite agricole IVA calcolata sui prodotti venduti (Calcolata con aliquota normale) (Calcolata con % di compensazione) IVA su vendite NON agricole IVA su acquisti destinati a b. NON agricoli (Separatamente registrate) (Separatamente registrate) Es.1 Se registriamo in contabilità, con software apposito,una fattura di vendita di vino per di IVA dovremo rilevare la % di compensazione 12,30 % che andrà fornita alla macchina in modo che la giri nei ricavi ed il restante 7,7 % andrà conteggiata nel conto IVA nostro debito. Es.2 Se registriamo in contabilità, con software apposito, una fattura per nostro noleggio occasionale (lavorazione c/terzi) di IVA dovremo rilevare i 200 nel conto noleggi c/vendite per il ricavo connesso al servizio fornito dalla nostra azienda e i 20 nel c/ IVA ns. debito in quanto l IVA per tale tipo di prestazioni va conteggiata al 10 %. 3. Regime normale od ordinario: riguarda le imprese agrarie con volume d affari > a ,28 ottenuto nell anno precedente da tutte le attività agricole o quelle che hanno optato per tale regime in quanto ritenuto più conveniente. L opzione dura almeno un triennio art. 10 D.L. 35 del 14 marzo

3 IVA dovuta = Tot. IVA incassata sulle vendite (det + ing.) Tot. IVA pagata sugli acquisti Il versamento periodico f. volume di affari: VA =< ,14 trimestrale entro il 16 del 2 mese successivo VA > ,14 mensile entro il 16 del mese successivo Le imprese agricole in regime IVA normale emettono fatture e tengono i Registri IVA, le cui pagine vanno numerate. Le vendite al minuto vanno annotate sul registro dei corrispettivi entro il giorno successivo a quello in cui sono state effettuate. Le vendite all ingrosso vanno annotate sul registro delle fatture emesse entro o 15 gg. dalla data di emissione se f.immediate o 15 gg. del mese successivo a quello di consegna per le f. differite. Gli acquisti vanno annotati sul registro delle fatture ricevute entro l anno per il quale si esercita il diritto di detrazione dell IVA in esse contenuta. 4. Regime forfettario: si applica, salvo opzione per il regime normale, alle aziende agrituristiche che devono tenere separata l attività di fornitura vitto/alloggio da quella agricola. IVA da versare è la metà di quella incassata sulle vendite. Principali Percentuali IVA di compensazione Prodotto agricolo Aliquota IVA in % Aliquota di compensazione in % Barbabietole da zucchero o da foraggio 10 4 Bovini vivi 10 7 Burro e formaggio 4 4 Cereali (frumento, mais, ecc.) 4 4 Equini vivi 10 7,3 Fiori recisi, Piante e talee 10 4 Foraggi erba e simili 10 4 Frutta ed ortaggi 4 4 Latte fresco 10 8,8 Legname da ardere 10 2 Miele 10 8,8 Olio 4 4 Polli, conigli, animali da cortile 10 7,3 Suini vivi 10 7,3 Uova 10 8,8 Uva da vino 10 4 Vini compresi gli spumanti 20 12,3 3

4 08 gennaio 2010 I due diversi regimi IVA per i produttori agricoli Possiedo un'azienda di allevamento di bovini dove ho effettuato degli investimenti dal 2007 al Dallo stesso 2007 ho cambiato regime Iva passando dal regime speciale a quello ordinario, maturando dei crediti Iva che ho chiesto a rimborso. Ora avendo concluso gli investimenti vorrei tornare al regime speciale dal 2010, essendo passato il tempo minimo di tre anni; il mio consulente mi dice che però avendo effettuato acquisti di immobili e beni strumentali l'agenzia delle entrate potrebbe richiedermi indietro la quota di Iva relativa agli anni mancanti alla fine dell'ammortamento dei beni acquistati. E' proprio così? I produttori agricoli possono applicare due diversi regimi IVA, ciascuno dei quali caratterizzato da uno specifico modo di calcolare l'imposta da versare. E' importante conoscerli per poter scegliere il più adatto alla propria realtà aziendale. Il regime speciale Nelle fatture emesse per la vendita dei propri prodotti si applica l'aliquota IVA ordinaria (4%, 10% o 20%); si detrae l'iva in modo forfettario, in base alle percentuali di compensazione e si versa all'erario la differenza. L'IVA sugli acquisti è irrilevante, in quanto non influenza il calcolo dell'imposta da versare. Le percentuali di compensazione sono stabilite con decreto ministeriale per tipologie di prodotti. Prodotti Aliquota ordinaria Percentuale di compensazione BOVINI SUINI 10 7,30 2,70 POLLI 10 7,50 2,50 BARBABIETOLE CEREALI 4 4 ZERO ORTAGGI 4 4 ZERO UVA DA VINO Differenza da versare Il regime normale (o ordinario ) Consiste nel detrarre dall'iva sulle vendite l'iva sostenuta per gli acquisti. Nel caso in cui l'iva sulle vendite sia superiore all'iva sugli acquisti si deve versare all'erario la differenza; viceversa, se l'iva sugli acquisti è superiore, si realizza un credito IVA, utilizzabile in compensazione per il pagamento di altri tributi o chiesto a rimborso. Il regime speciale è un regime naturale, cioè si applica a tutte le imprese agricole; è possibile scegliere il regime normale, barrando un'apposita casella nella dichiarazione annuale IVA. 4

5 L'opzione è vincolante fino a revoca, per un periodo minimo di 3 anni. Per valutare la convenienza per il regime normale occorre considerare l'ammontare delle spese che si ritiene di dover sostenere, e confrontare l'ammontare dell'iva detraibile in base alle percentuali di compensazione con l'iva sulle fatture di acquisto. In generale, nel caso di investimenti, quali l'acquisto di un trattore o la costruzione di stalle, risulta conveniente applicare il regime normale IVA. Il passaggio da un regime all'altro L'art. 19-bis2 del DPR n. 633 del 26/10/1972 prevede che sia eseguita la rettifica della detrazione IVA per i beni prodotti ma non ancora venduti e per quelli acquistati ma non del tutto utilizzati al momento del cambio di regime. In pratica si redige un inventario dei beni in giacenza, da conservare a disposizione dell'amministrazione Finanziaria. Dal regime speciale al regime normale Dall'inventario scaturisce un credito IVA, in quanto permette di recuperare l'iva sull'acquisto di beni in rimanenza al 31/12, non detratta perchè si applicava il regime speciale, mentre le corrispondenti vendite dal 1 gennaio dell'anno successivo danno luogo ad IVA interamente a debito. E' quindi possibile recuperare, già nella prima liquidazione IVA dell'anno in cui il regime è cambiato: - l'iva (in base alle percentuali di compensazione) sul valore dei beni non ancora venduti; - l'iva sulle fatture ricevute dai fornitori per gli acquisti di materie prime ancora in giacenza; - l'iva sui beni strumentali entrati in funzione da meno di 5 anni; si possono recuperare tanti quinti quanti sono gli anni successivi all'ultimo di applicazione del regime speciale. Per i beni immobili si considerano 10 anni. Esempio di inventario al 31/12/2009 (passaggio al regime normale dal 1/1/2010) Podotti finiti e in corso di lavorazione Descrizione Valore Compensazione IVA a credito bovini Materie prime acquistate Descrizione Quantità Imponibile IVA mangimi Beni ammortizzabili mobili Descrizione Anno IVA assolta IVA a credito attrezzatura (2/5 di 2.000) automezzo (3/5 di 5.000) 5

6 Beni ammortizzabili immobili Descrizione Anno IVA assolta IVA a credito costruzione stalle (8/10 di ) Dal regime normale a speciale Dall'inventario scaturisce un debito, in quanto occorre versare l'imposta sostenuta per l'acquisto di beni non ancora utilizzati e che è stata detratta, perchè in regime normale, mentre le vendite corrispondenti, nell'anno successivo daranno luogo alla detrazione in base alle percentuali di compensazione. Le modalità di calcolo sono le stesse illustrate per il passaggio inverso. Nel caso del lettore, che ha effettuato acquisti di beni strumentali e la cui IVA è stata detratta, perchè a regime normale, l'inventario potrebbe essere il seguente (passaggio al regime speciale dal 1/1/2010): Beni ammortizzabili mobili Descrizione Anno IVA assolta IVA a debito attrezzatura (2/5 di 2.000) automezzo (3/5 di 5.000) Beni ammortizzabili immobili Descrizione Anno IVA assolta IVA a debito costruzione stalle (8/10 di ) Il debito di euro deve essere incluso nella prima liquidazione periodica IVA dell'anno in cui si è cambiato il regime. Risposta a cura di: Barbara Segato - Terra e Vita 6