DIREZIONE IMPIANTI FISSI E SISTEMI di ATM S.p.A.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "DIREZIONE IMPIANTI FISSI E SISTEMI di ATM S.p.A."

Transcript

1 di ATM S.p.A. FASCICOLO TECNICO CARATTERISTICHE DELL OPERA Art. 91 comma 1 punto b) del D. lgs 81/08 D.LGS. 09/04/2008 n 81 INTEGRATO DAL D.LGS. 03/08/2009 n 106 COMMITTENTE AZIENDA TRASPORTI MILANESI FORO BUONAPARTE, MILANO IDENTIFICAZIONE DEL CANTIERE RETE TRANVIARIA URBANA NATURA DEI LAVORI RINNOVAMENTO IMPIANTI TRANVIARI IN VIA MAC MAHON (TRATTA P.ZA DIOCLEZIANO V.LE MONTE CENERI) CON SALVAGUARDIA DELLE ALBERATURE ESISTENTI Documento n Pr.A.U Revisione: 0 File: \C A01.doc Data ultima revisione: 10 aprile 2015 Documento di proprietà ATM S.p.A., ne è vietata la riproduzione

2 1 MATRICE DEGLI AGGIORNAMENTI REV. DATA DESCRIZIONE 0 10/04/2015 Emissione Da aggiornare a cura del committente o, per interventi che richiedono la designazione dei coordinatori, a cura del coordinatore per la esecuzione (CSE). Data Firma Responsabile dei lavori Coordinatore per la progettazione Coordinatore per l esecuzione Elaborato Verificato Approvato Geom. Marco Ghilardi (Adempimenti Sicurezza Cantieri - DIFS) CSP Ing. Pietro Antonacci (Coord Prog ed Esecuzione - Ingegneria Impianti Fissi - DIFS) Ing. M. Parisi (Responsabile Ingegneria Impianti Fissi - DIFS) Pagina 2 di 61

3 INDICE 1 MATRICE DEGLI AGGIORNAMENTI INTRODUZIONE CAPITOLO I: DESCRIZIONE SINTETICA DELL'OPERA ED INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERESSATI SCHEDA I Descrizione sintetica dell opera Contesto dell opera Armamento tipo su ballast inerbito (vedi Dis. PrAU 0344 Tav. 18/1) Armamento tipo su ballast con pavimentazione in asfalto (vedi Dis. PrAU 0344 Tav.19/1) Armamento tipo Embedded Rail (vedi Dis. PrAU 0344 Tav.17/1 ) Soggetti coinvolti CAPITOLO II: INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI, DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL OPERA E DI QUELLE AUSILIARIE SCHEDE II-1 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL OPERA ED AUSILIARIE- IMPIANTI TRAZIONE ELETTRICA SCHEDE II-1 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL OPERA ED AUSILIARIE IMPIANTI DI ARMAMENTO SCHEDE II-2 ADEGUAMENTO DELLE MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN DOTAZIONE DELL OPERA ED AUSILIARIE CAPITOLO III: INDICAZIONI PER LA DEFINIZIONE DEI RIFERIMENTI DELLA DOCUMENTAZIONE DI SUPPORTO ESISTENTE SCHEDA III-1 ELENCO E COLLOCAZIONE DEGLI ELABORATI TECNICI RELATIVI ALL'OPERA NEL PROPRIO CONTESTO SCHEDA III-2 ELENCO E COLLOCAZIONE DEGLI ELABORATI TECNICI RELATIVI ALLA STRUTTURA ARCHITETTONICA E STATICA DELL'OPERA SCHEDA III-3 ELENCO E COLLOCAZIONE DEGLI ELABORATI TECNICI RELATIVI AGLI IMPIANTI DELL'OPERA Pagina 3 di 61

4 2 INTRODUZIONE Il fascicolo, così come descritto dal D. Lgs. 81/08, è un piano per la tutela della sicurezza e della salute degli operatori coinvolti nei lavori successivi, cioè quelli da eseguirsi quando l opera è entrata in esercizio per la manutenzione e la riparazione dell opera stessa. Nel fascicolo sono registrati: - le caratteristiche dell opera e del suo contesto, nonché i soggetti coinvolti nella sua realizzazione; - gli elementi utili in materia di sicurezza e di igiene da prendere in considerazione all atto dei lavori successivi, con particolare riguardo alla natura e alle modalità di esecuzione dei lavori stessi e alle relative misure preventive e protettive da adottare; - informazioni sulla documentazione tecnica disponibile ai fini della sicurezza per gli interventi successivi sull opera. Come prescritto all allegato XVI del D.Lgs. 81/08, il fascicolo è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell evoluzione dei lavori ed è aggiornato a cura del committente a seguito delle modifiche intervenute in un opera nel corso della sua esistenza. Tali aggiornamenti andranno riportati nella Matrice delle revisioni, riportata di seguito. Struttura del documento Il presente documento è strutturato in tre capitoli. Nel primo capitolo del documento è presente la descrizione sintetica dell opera e l indicazione dei soggetti coinvolti. Tali informazioni sono contenute nella Scheda I. Per eventuali variazioni di tali dati o per interventi successivi sull opera, tale scheda dovrà essere aggiornata a cura del committente o del coordinatore per la progettazione se in presenza di interventi che richiedono la designazione dei coordinatori. Il secondo capitolo contiene l individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione all opera e di quelle ausiliarie per gli interventi successivi prevedibili sull opera, quali le manutenzioni ordinarie e straordinarie, nonché per gli altri interventi successivi già previsti o programmati. Sono predisposte tre serie di schede. Nella prima serie (Schede II-1) per ciascun intervento prevedibile, previsto o programmato vengono individuati i principali rischi e vengono riportate informazioni generali per lo svolgimento in sicurezza delle lavorazioni. In seguito, in relazione ai punti critici individuati, sono indicate le misure preventive progettuali, i dispositivi di protezione collettiva e individuali, le prescrizioni ai fini della sicurezza e i riferimenti normativi. La seconda serie (Schede II-2), identica alla precedente, sarà eventualmente utilizzata per adeguare il fascicolo ogniqualvolta sia necessario in seguito a modifiche dell opera. In tal caso, le schede di tale serie sostituiscono le schede II-1, che comunque verranno conservate. A queste schede potranno essere eventualmente allegate delle tavole esplicative di quanto prescritto. La terza serie (Schede II-3) individua, per ciascuna misura preventiva e protettiva in dotazione dell opera, le informazioni necessarie per pianificarne la realizzazione in condizioni di sicurezza, nonché consentire il loro utilizzo in completa sicurezza e permettere al committente il controllo della loro efficienza. Pagina 4 di 61

5 Nel terzo capitolo del fascicolo saranno catalogati tutti i documenti tecnici dell opera che risultano di particolare utilità ai fini della sicurezza, per ogni intervento successivo sull opera. Sono presenti tre serie di schede che consento un rapido riferimento sia alla documentazione prodotta su supporto cartaceo, sia a quella prodotta su supporto informatico (elaborati di progetto, AS BUILT, ). La prima serie (Schede III-1) raccoglie informazioni sugli elaborati riguardanti il contesto dell opera, la seconda serie (Schede III-2) quelle riguardanti la struttura architettonica e statica, la terza serie (Schede III-2) le informazioni relative agli impianti. Pagina 5 di 61

6 3 CAPITOLO I: Descrizione sintetica dell'opera ed individuazione dei soggetti interessati 3.1 Scheda I Descrizione sintetica dell opera Dati dell opera Identificazione dell opera Indirizzo Via Mac Mahon - Milano Telefono - Ufficio Tecnico /7135 Fax - Ufficio Tecnico Natura dei lavori I lavori oggetto del PSC consistono, come già definito, nell'esecuzione di lavori stradali, opere di manutenzione del verde, la somministrazione di materiali, la fornitura di prestazioni di genio civile nell'ambito territoriale del Comune di Milano interessato da linee di trasporto in esercizio, gestite dall'a.t.m., il tutto come meglio specificato nel Capitolato speciale d appalto. Sono state eseguite in via preliminare alla progettazione esecutiva, le prove di trazione sulle 135 alberature considerate critiche in relazione agli interventi previsti sui binari, ai fini di definirne con precisione il grado di stabilità. È stato inoltre eseguito su n. 16 alberature presentanti radici affioranti un test descrittivo dell apparato radicale mediante metodo GPR. Nel seguito viene descritto sinteticamente l intervento di rinnovamento binari, esplicitando le attività che verranno eseguite direttamente da ATM. Contestualmente all intervento di sostituzione dei binari tranviari, si prevede l abbattimento e sostituzione di parte delle alberature in quanto allo stato attuale rappresentano un pericolo per gli utenti. Per l individuazione esatta delle alberature che presentano problemi di stabilità si rimanda agli elaborati di progetto. FASE 1 (TRATTA DA P.ZA DIOCLEZIOANO A VIA CARACCIOLO ESCLUSA) Gli interventi da realizzare nell ambito della FASE 1 consistono in: rimozione del filo di contatto nel tratto oggetto di intervento (comprensivo anche della tratta della seconda fase) già eseguito da ATM; demolizione della pavimentazione esistente in masselli o asfalto in corrispondenza degli attraversamenti tranviari in sede promiscua; esecuzione, prima di rimuovere i binari sul parterre tranviario, di uno scavo con unità aspirante a risucchio del terreno dal limite del cassonetto lato alberatura alla fine del binario adiacente ai fini di salvaguardare le alberature ; indi verrà eseguito da ATM il taglio delle rotaie, il disarmo e rimozione delle stesse; rimozione manuale delle traverse per circa 450 ml di doppio binario da demolire con presenza di radici; demolizione usuale con mezzi d opera di circa 80 ml di doppio binario nei tratti non alberati ad opera di ATM; rimozione e smaltimento per tutti i suddetti binari da rimuovere del relativo ballast, che da saggi eseguiti non risulta essere di tipo serpentino-amiantoso; preparazione del cassonetto e relativa rullatura; Pagina 6 di 61

7 Completamento scavo di sbancamento mediante unità aspirante a risucchio fino alle radici interessando il meno possibile lo strato costituito da ballast compattato; Al di sopra dello strato contenente l impianto radicale delle alberature da salvaguardare verrà realizzato lo strato di fondazione in pietrisco di porfido, spessore minimo pari a 20 cm, recidendo le radici interferenti nelle zone in cui non è possibile rimanere totalmente al di sopra dell impianto radicale. realizzazione ad opera di ATM di circa 440 ml di doppio binario su ballast in sede propria con un interbinario più piccolo pari a 1,50 m (in luogo dell attuale pari a 1,60 m), l impiego di traverse in CAP speciali da 2,10 m (in luogo delle traverse standard da 2,30 m) e con nuova quota del Piano ferro a circa + 20 cm rispetto all attuale, ai fini di minimizzare l impatto sugli apparati radicali delle alberature. Ciò consentirà di avere uno scavo a max 38 cm dall attuale filo interno rotaie; Posa a confinamento dello strato di ballast di un telo di geotessuto in polipropilene per impedire l estensione futura delle radici all interno del cassonetto tranviario e la dispersione del terreno di coltivo superficiale all interno del ballast; inerbimento dei 440 m di doppio binario su ballast suddetti; realizzazione ad opera di ATM di 40 ml di doppio binario su ballast con rotaie 62R1 e traverse in legno; di cui viene eseguita tramite l appalto su 20 ml l inerbimento tra via Tellini e via P.Eugenio (chiusura torna-indietro) e su 20 ml l inerbimento in P.za Diocleziano; realizzazione di circa 50 ml di doppio binario con armamento a rotaie fasciate inglobate in una platea in c.a. flottante con pavimentazione in asfalto negli attraversamenti stradali (P.za Diocleziano e P. Eugenio); per tale lavorazione rimane di competenza ATM il posizionamento delle rotaie fasciate tramite portalini e la sola fornitura dei materassini antivibranti. realizzazione di due attraversamenti pedonali sui binari all altezza di via Cucchiari e via Tellini costituiti da elementi modulari prefabbricati in gomma vulcanizzata con telaio in carpenteria metallica, con adeguamento delle rampe di accesso alle estremità del parterre. sistemazione del parterre a verde con posa di terreno di coltura e tappeto erboso in zolla a pronto effetto sulla sede tranviaria, e di arbusti lato strada, compreso l impianto di irrigazione; Rimozione alberature con problemi di stabilità e posa delle nuove alberature, in sostituzione di quelle rimosse, di altezza circa 6 m con circonferenza cm, della stessa specie olmo, con analogo sesto di circa 7 m, previa sostituzione del terreno per circa 1 m3 ad albero e realizzazione dell impianto di irrigazione. fornitura e messa a dimora nelle aree della zona 8 di piante di circonferenza cm, come compensazione per le alberature adulte abbattute; demolizione parziale della pavimentazione stradale in lastroni di calcestruzzo per l allargamento e adeguamento delle banchine di fermata, previo taglio della stessa in pezzi con disco diamantato, trasporto dei pezzi in località idonea dell impresa per la relativa frantumazione, e trasporto finale in discarica per lo smaltimento. rifacimento delle banchine di fermata secondo gli standard per garantire l accesso dei disabili al servizio TPL, con pavimentazione in masselli autobloccanti di tipo drenante, compresi moduli con elementi per percorso tattile per non vedenti (tipo Loges), comprensive delle opere civili per nuove pensiline, o pensiline riposizionate, con relativo allacciamento elettrico, e di parapetto di protezione in acciaio inox. In proposito, si evidenzia che per salvaguardare le alberature, alla base degli alberi presenti in banchina verrà realizzata una zona di rispetto di dimensioni 2x1,7 m con ghiaia, resinata in superficie e perimetro costituito da un profilo in cor-ten a raso. Pagina 7 di 61

8 Inoltre, per evitare di interferire con gli impianti radicali, si prevede che la fondazione della pavimentazione delle banchine di fermata sia costituita da una struttura sospesa per una lunghezza di 5 m: 2,5 m prima del tronco e 2,5 m dopo. Si evidenzia che per garantire una migliore salvaguardia di grosse alberature presenti in coda/testa banchina lasciandole al di fuori delle banchine è stato necessario accorciare la lunghezza utile di alcune banchine a 32 m, ad eccezione di quelle di via Caracciolo che saranno lunghe 33 m, anche considerando che la linea tranviaria non prevede ad oggi l impiego di vetture da 35 m. E previsto inoltre l allargamento del parterre prima della coda della banchina per uno sviluppo di 20 m di raccordo e dopo la testa della banchina per uno sviluppo di 5 m di raccordo; adeguamento dei marciapiedi dei controviali in corrispondenza degli incroci semaforizzati con creazione di musoni per la protezione della sosta. modifica dei musoni in corrispondenza dell ingresso della sede riservata in P.za Diocleziano e sugli attraversamenti stradali attraversati,. realizzazione di 2 nuovi plinti in cls, per sostituzione di n 2 pali di sostegno degli impianti TE. Ripristino ad opera di ATM del filo di contatto sull intera tratta comprensiva anche della tratta della seconda fase, una volta ultimata quest ultima; Oltre alla realizzazione delle opere e degli impianti come sopra descritto, sono previste nella fase 1 anche le opere civili per la sistemazione/regolarizzazione dei sottoservizi interferenti con i lavori in oggetto; in particolare verranno eseguite le opere civili propedeutiche: all eventuale sostituzione prevista da A2A Gas della propria tubazione di attraversamento all altezza di via P.Eugenio, nella parte ove il binario è previsto su ballast. Alla posa da parte di A2A Gas della tubazione di predisposizione per l attraversamento sotto la sede tranviaria all altezza del civ. 2 di via Mac Mahon. Alla posa da parte di A2A della tubazione di predisposizione per l attraversamento sotto la sede tranviaria in P.za Diocleziano prima dell ingresso nel parterre lato centro. Rimarrà di esclusiva competenza A2A Gas (sia opere civili che meccaniche) la sostituzione da realizzare con spingitubo, per la presenza di un grosso condotto fognario superficiale, della propria tubazione di attraversamento all altezza di via P.Eugenio, nella parte ove il binario è previsto su ballast. Verranno inoltre eseguite delle polifore di attraversamento della sede tranviaria a monte e a valle degli attraversamenti realizzati su platea, compresa la polifora prevista da A2A Elettricità in Pza Diocleziano facente parte di un proprio progetto in fase di esecuzione (di cui la stessa A2A Elettricità fornirà le tubazioni. FASE 2 (TRATTA DAL CIV. 78 DI VIA MACMAHON A V.LE MONTE CENERI ESCLUSO, COMPRESO L INCROCIO CON VIA CARACCOIOLO) demolizione della pavimentazione esistente in masselli o in asfalto in corrispondenza degli attraversamenti tranviari in sede promiscua; esecuzione, prima di rimuovere i binari sul parterre tranviario, di uno scavo con unità aspirante a risucchio del terreno dal limite del cassonetto lato alberatura alla fine del binario adiacente ai fini di salvaguardare le alberature. indi verrà eseguito da ATM il taglio delle rotaie, il disarmo e rimozione delle stesse; rimozione manuale delle traverse per circa 290 ml di doppio binario da demolire con presenza di radici; Pagina 8 di 61

9 demolizione usuale con mezzi d opera ad opera di ATM di circa 30 ml di doppio binario nei tratti non alberati; rimozione e smaltimento per tutti i suddetti binari da rimuovere del relativo ballast, che da saggi eseguiti non risulta essere di tipo serpentino-amiantoso; preparazione del cassonetto e relativa rullatura; Completamento scavo di sbancamento mediante unità aspirante a risucchio fino alle radici interessando il meno possibile lo strato costituito da ballast compattato; Al di sopra dello strato contenente l impianto radicale delle alberature da salvaguardare verrà realizzato lo strato di fondazione in pietrisco di porfido, spessore minimo pari a 20 cm, recidendo le radici interferenti nelle zone in cui non è possibile rimanere totalmente al di sopra dell impianto radicale. demolizione di circa 7 m di doppio binario lato Monteceneri ad opera di ATM; rimozione e smaltimento per i suddetti binari da rimuovere del relativo ballast; preparazione del cassonetto e relativa rullatura posa dei nuovi binari su ballast con traverse in legno per realizzazione dei flessi di raccordo per portare l interbinario da 1,60 a 1,50m ad opera di ATM; realizzazione pavimentazione in asfalto sui suddetti binari; Realizzazione ad opera di ATM di circa 260 m di doppio binario su ballast in sede propria con un interbinario più piccolo pari a 1,50 m (in luogo dell attuale pari a 1,60 m), l impiego di traverse in CAP speciali da 2,10 m (in luogo delle traverse standard da 2,30 m) e con nuova quota piano ferro a circa + 20 cm rispetto a quello attuale ai fini di minimizzare l impatto sugli apparati radicali delle alberature, analogamente a quanto previsto in Fase 1. Ciò consentirà di avere uno scavo a max 38 cm dall attuale filo interno rotaie; posa a confinamento dello strato di ballast di un telo di geotessuto in polipropilene per impedire l estensione futura delle radici all interno del cassonetto tranviario e la dispersione del terreno di coltivo superficiale all interno del ballast; inerbimento dei 260 ml di doppio binario su ballast suddetti; realizzazione ad opera di ATM di 20 ml di doppio binario su ballast con rotaie 62R1 e traverse in legno (incrocio con Duprè) di cui verrà eseguita in appalto la pavimentazione di asfalto in sede promiscua. rincalzatura ad opera di ATM sullo scavalco della ferrovia dei due tratti di doppio binario da 30 m lato Monteceneri e da 17 m lato Caracciolo per realizzazione dei flessi di raccordo dell interbinario da 1,60 a 1,50 m; realizzazione di circa 30 ml di doppio binario con armamento a rotaie fasciate inglobate in una platea in c.a. flottante con pavimentazione in asfalto negli attraversamenti stradali (Via Caracciolo); per tale lavorazione rimane di competenza ATM il posizionamento delle rotaie fasciate e fornitura dei materassini antivibranti. realizzazione di un attraversamento pedonale sui binari all altezza di via Ollearo costituito da elementi modulari prefabbricati in gomma vulcanizzata con telaio in carpenteria metallica, con rifacimento delle rampe di accesso alle estremità del parterre; sistemazione del parterre a verde con posa di terreno di coltura e tappeto erboso in zolla a pronto effetto sulla sede tranviaria, e di arbusti lato strada, compreso l impianto di irrigazione; Rimozione alberature con problemi di stabilità e posa delle nuove alberature in sostituzione di quelle rimosse di altezza circa 6 m con circonferenza cm, della stessa specie olmo, con analogo sesto di circa 7 m, previa sostituzione del terreno per circa 1 m3 ad albero e realizzazione dell impianto di irrigazione. Pagina 9 di 61

10 fornitura e messa a dimora nelle aree della zona 8 di piante di circonferenza cm, come compensazione per le alberature adulte abbattute; demolizione parziale della pavimentazione stradale in lastroni di calcestruzzo per l allargamento e adeguamento della banchina di fermata direzione periferia all incrocio con V.le Monte Ceneri, previo taglio della pavimentazione stessa in pezzi con disco diamantato, trasporto dei pezzi in località idonea dell impresa per la relativa frantumazione, e trasporto finale in discarica per lo smaltimento. rifacimento della banchina di fermata lato V.le Monteceneri secondo gli standards per garantire l accesso dei disabili al servizio TPL, con pavimentazione in masselli autobloccanti di tipo drenante, compresi moduli con elementi per percorso tattile per non vedenti (tipo Loges), comprensive delle opere civili per nuove pensiline, o pensiline riposizionate, con relativo allacciamento elettrico, e di parapetto di protezione in acciaio inox. In proposito, si evidenzia che per salvaguardare le alberature, alla base degli alberi presenti in banchina verrà realizzata una zona di rispetto di dimensioni 2x1,7 m con ghiaia, resinata in superficie e perimetro costituito da un profilo in cor-ten a raso. Inoltre, per evitare di interferire con gli impianti radicali, si prevede che la fondazione della pavimentazione delle banchine di fermata sia costituita da una struttura sospesa per una lunghezza di 5 m: 2,5 m prima del tronco e 2,5 m dopo. Si evidenzia inoltre che per garantire una migliore salvaguardia di un grosso albero presente in coda banchina lasciandolo al di fuori delle banchina è stato necessario accorciare la lunghezza utile di quest ultima a 32 m, anche considerando che la linea tranviaria non prevede ad oggi l impiego di vetture da 35 m. E previsto inoltre l allargamento del parterre prima della coda della banchina per uno sviluppo di 20 m di raccordo; adeguamento dei marciapiedi dei controviali in corrispondenza degli incroci semaforizzati con creazione di musoni per la protezione della sosta. modifica dei musoni in corrispondenza degli attraversamenti stradali attraversati; ripristino del filo di contatto ad opera di ATM. Oltre alla realizzazione delle opere e degli impianti come sopra descritto, sono previste nella fase 2 anche le opere civili per la sistemazione/regolarizzazione dei sottoservizi interferenti con i lavori in oggetto; in particolare verranno eseguite le opere civili propedeutiche: all adeguamento della tubazione MM Acquedotto di attraversamento all altezza di via Caracciolo, ove il binario è previsto su platea. all adeguamento previsto da A2A Gas della propria tubazione di attraversamento all altezza di via Caracciolo, ove il binario è previsto su platea. alla posa da parte di A2A Gas della tubazione di predisposizione per l attraversamento sotto la sede tranviaria all altezza di via Ollearo (lato vs Monte ceneri). Verranno inoltre eseguite delle polifore di attraversamento della sede tranviaria a monte e a valle degli attraversamenti realizzati su platea. PROVE SULLE ALBERATURE POST OPERA Verranno infine ripetute a fine lavori le prove di trazione sulle alberature considerate critiche secondo la relazione agronomica allegata, ai fini di poterne confermare con precisione il grado di stabilità. Al termine degli interventi ripristino del filo di contatto della rete aerea. Inizio Lavori presunto Fine Lavori presunta Pagina 10 di 61

11 3.1.2 Contesto dell opera Il cantiere è suddiviso in due zone di intervento: Fase 1 - Via Mac Mahon (da P.za Diocleziano a Via Caracciolo esclusa) l aera di intervento è posta lungo la sede riservata; Fase 2 Via Mac mahon (da Via Caracciolo a Viale Monte Ceneri esclusa) l area di intervento è posta lungo la sede riservata. Struttura architettonica Impianti tranviari Armamento tipo su ballast inerbito (vedi Dis. PrAU 0344 Tav. 18/1) Per i tratti di binario in sede riservata, al fine di prevenire eventuali interferenze con gli apparati radicali delle alberature, verrà adottato un armamento su ballast inerbito su traverse in C.A.P. speciali aventi lunghezza 2,10 m ed interbinario ridotto a 1,50m, con strato di geotessuto in polipropilene posato sottoballast e lateralmente in posizione verticale per impedire un eventuale estensione futura delle radici all interno del cassonetto tranviario. Armamento tipo su ballast con pavimentazione in asfalto (vedi Dis. PrAU 0344 Tav.19/1) Tale armamento, da utilizzare nei torna-indietro, è costituito da rotaie tipo 62R1 posate su traverse in legno azobè, con attacco indiretto tramite interposizione di piastre in acciaio. Il tutto poggiante su massicciata in pietrisco di porfido. La pavimentazione prevista è in conglomerato bituminoso. Armamento tipo Embedded Rail (vedi Dis. PrAU 0344 Tav.17/1 ) L armamento, sugli attraversamenti in sede promiscua, sarà del tipo Embedded Rail, con rotaie fasciate inglobate in una platea in c.a. flottante e materassini antivibranti (vedi Dis. all.to n PrAU 0344 Tav. 17/1), per limitare il più possibile i cedimenti della pavimentazione in conglomerato bituminoso e per ridurre al minimo le vibrazioni ed il rumore prodotti dal passaggio delle vetture tranviarie. Impianti elettrici La linea tranviaria oggetto di ripristino ha le seguenti caratteristiche tecniche generali: o Altezza nominale della linea di contatto dal piano stradale: 5,60 m. o Lunghezza della campata: di norma è prevista di circa m in rettilineo e a distanza più ravvicinata in curva in relazione al raggio della stessa. La lunghezza max in rettilineo è di 25 m. o Tensione di esercizio: Tensione nominale dei gruppi raddrizzatori 575 Vc.c. o Filo di contatto: sezione scanalata 120 mm 2, filo AC-120 (Fig. A.4 CEI-EN 50149); sollecitazione meccanica alla posa 900 dan/mm2 alla temperatura di 20 C, da verificare in base allo sforzo di trazione ammissibile del filo conformemente a quanto indicato nella CEI-EN o Poligonazione: operata in curva, è mediamente prevista in 5 ad inizio e fine del cambio di direzione, sino ad un massimo di 10 nel passaggio tra una sospensione e la successiva; o Eventuali raccordi di altezza devono essere realizzati con variazione di altezza non superiore ai 2 mm per metro di linea 2o/oo (due per mille). o Sostegni: pali tubolari rastremati in acciaio zincato tipo M (elettro-saldati e non) secondo quanto indicato nella Specifica A.T.M. n e messi in opera secondo le tabelle delle Ditte costruttrici, previa approvazione della DL. Pagina 11 di 61

12 o Collari per l'attacco delle mensole e dei tiranti ai pali secondo Disegno A.T.M. n o Mensole in vetroresina a doppio isolamento secondo CEI-UNEL 73664/83 sostenute con tiranti e posate a livello (perfettamente orizzontali). o Ganci a muro, per l'attacco ad edifici con ancorante chimico secondo Disegno Rebosio n o similari. o Collegamenti della linea di contatto ai sostegni: realizzati per mezzo di tiranti e bastoni isolanti in materiale sintetico classificazione CEI EN tipo 3,5 (corrispondente a carichi di rottura di 3500 dan) e braccetti con morsetti foro quadro a quattro viti o, con sospensione a mensola, tramite collari per mensole, tirantini e bastoni isolanti secondo la classificazione sopra indicata. o Trasversali: realizzati con tiranti in materiale sintetico classificazione CEI-EN tipo 2 e 3,5 (corrispondente rispettivamente a carichi di rottura di 2000 e 3500 dan) ancorati ai collari dei pali o a ganci per mezzo di appositi terminali. L'inclinazione dei trasversali deve essere 10% a linea assestata. o Collegamenti equipotenziali: sono realizzati ad una distanza di circa m e comunque in prossimità, a monte ed a valle, dei punti di sezionamento. Pagina 12 di 61

13 Inquadramento planimetrico dell opera Identificazione fotografica dell opera Documentazione fotografica da inserire a termine dei lavori: A cura del CSE Pagina 13 di 61

14 3.1.3 Soggetti coinvolti Committente - art. 89, comma 1, lett. b) - Ente A.T.M. Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. Nome Dott. Bruno Rota Indirizzo Foro Buonaparte n 61, MILANO Telefono 02/48031 fax Responsabile dei lavori Responsabile del procedimento - art. 89, comma 1, lett. c) - Società A.T.M. Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. Nome Ing. Francesco Gilardoni Indirizzo Via Teodosio Milano Telefono 02/ fax02/ francesco.gilardoni@atm.it Coordinatore per la progettazione - art. 89, comma 1, lett. e) - Società A.T.M. Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. Nome Ing. Pietro Antonacci Indirizzo Via Teodosio n Milano Telefono 02/ Fax 02/ Cell pietro.antonacci@atm.it Coordinatore per l esecuzione dei lavori - art. 89, comma 1, lett. f) - Società A.T.M. Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. Nome Ing. Pietro Antonacci Indirizzo Via Teodosio n Milano Telefono 02/ Fax 02/ Cell pietro.antonacci@atm.it Direttore dei lavori Ente A.T.M. Azienda Trasporti Milanesi S.p.A. Nome Ing. Alessandro Ruocco Indirizzo Via Teodosio n Milano Telefono 02/ Fax 02/ Cell. Alessamdro.ruocco@atm.it Pagina 14 di 61

15 Impresa affidataria Datore di lavoro Società Consorzio Alpi Scarl Nome Indirizzo Via Calizzano n Milano Telefono Fax info@consorzioalpi.eu Impresa esecutrice Datore di lavoro Società Cav. Emilio Giovetti Nome Luca Cioni Indirizzo Via Vignolese n 1629 Loc San Donnino Modena Telefono 059/ Fax 059/ emilgiov@tiscali.it Impresa esecutrice Datore di lavoro Società C.A.V. s.a.s. di Corrazzin Nome Giovanni Claudio Corrazzin Indirizzo Via Europa 44/2 Maserada Sul Piave (TV) Telefono 0422/ Fax 0422/ Impresa esecutrice Datore di lavoro Società Agri 2000 Soc. Cooperativa Nome Camillo Gardini Indirizzo Via A. Marabini n 14/a Castel Maggiore (BO) Telefono 051/ Fax 051/ Impresa esecutrice Datore di lavoro Società Nome Indirizzo Telefono fax (da completarsi a termine dei lavori) Pagina 15 di 61

16 4 CAPITOLO II: Individuazione dei rischi, delle misure preventive e protettive in dotazione dell opera e di quelle ausiliarie 4.1 Schede II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell opera ed ausiliarie- IMPIANTI TRAZIONE ELETTRICA ELENCO DELLE SCHEDE CODICE SCHEDA II-1- A 01 Tipologia dei lavori Posa filo di contatto, Poligonazione e collegamenti ai montanti CODICE SCHEDA II-1- A 02 Tipologia dei lavori Cavi di alimentazione degli impianti TE CODICE SCHEDA II-1- A 03 Tipologia dei lavori Impianto di tiranteria (mensole parafil ecc.) CODICE SCHEDA II-1- A 04 Tipologia dei lavori Pali e loro verniciatura CODICE SCHEDA II-1- A 05 Tipologia dei lavori Collari e ancoraggi Schede da completare a termine dei lavori Pagina 16 di 61

17 CODICE SCHEDA II-1- A 01 Tipologia dei lavori Posa Filo di contatto, Poligonazione e collegamenti ai montanti Tipo di intervento Rischi individuati - Controllo dello stato delle strutture con particolare riferimento alla geometria e alla eventuale presenza di usura; verifica del funzionamento meccanismi eventualmente presenti (annuale) Caduta dall alto di persone o materiali Elettrocuzione o folgorazione del personale coinvolto nelle verifiche Schiacciamento delle mani, urti, ferite e lacerazioni Investimento da mezzi meccanici Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Tutte le verifiche devono essere svolte da personale specializzato adeguatamente formato. Per talune verifiche è necessario che gli strumenti di controllo vengano presidiati onde evitare infortuni a personale esterno. Dispositivi di cortocircuito e messa a terra. E necessario utilizzare apposito mezzo di sollevamento isolato a norma CEI e la cintura di sicurezza; la cintura deve inoltre essere utilizzata qualora vi siano condizioni che comportano rischi di caduta. Nel caso si renda necessario l utilizzo di opere provvisionali, bisogna verificare che queste rispettino le prescrizioni della normativa specifica; in particolare se si opera a quote superiori a 1,5 m è necessario che siano dotate di robusto Pagina 17 di 61

18 parapetto e tavola fermapiede; Utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale quali guanti, elmetto e mascherine per la protezione delle vie respiratorie, ecc. Deve porsi particolare cura nel controllo dei meccanismi; tali ispezioni vanno affidate esclusivamente a personale competente e vanno condotte in base a quanto previsto dal manuale di manutenzione (se presente) Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi L area oggetto della manutenzione deve essere transennata e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada (C.D.S.) e/o indicazioni della Polizia locale (P.L.) e dal DVRI interno A.T.M. S.p.A. Verificare che gli impianti elettrici relativi siano disalimentati; segnalare con apposito cartello i lavori in corso sull impianto Predisporre cartelli di sicurezza conformi al D.Lgs. n. 81/08 (allegati da XXIV a XXXII). Tavole allegate Pagina 18 di 61

19 CODICE SCHEDA II-1- A 02 Tipologia dei lavori Cavi di alimentazione degli impianti TE Tipo di intervento Verifiche di legge degli impianti: verifica dell efficienza dell isolamento (biennale); verifica dell efficienza dei dispositivi di protezione (quinquennale); verifica generale impianti. Rischi individuati Caduta dall alto di persone o materiali Elettrocuzione o folgorazione del personale coinvolto nelle verifiche Elettrocuzione o folgorazione di terzi Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Sedi di marciapiede con transito pedoni. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Tutte le verifiche devono essere svolte da personale specializzato adeguatamente formato. Per talune verifiche è necessario che gli strumenti di controllo vengano presidiati onde evitare infortuni a personale esterno. Nel caso si renda necessario l utilizzo di opere provvisionali, bisogna verificare che queste rispettino le prescrizioni della normativa specifica; in particolare se si opera a quote/profondità superiori a 1,5 m è necessario che siano dotate di robusto parapetto e tavola fermapiede; eventuali scale utilizzate devono essere conformi alla normativa vigente; non possono essere utilizzate scale con listelli inchiodati Pagina 19 di 61

20 Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi L area oggetto della manutenzione deve essere transennata e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del C.D.S. e/o indicazioni della P.L. e dal DVRI interno A.T.M. S.p.A. Predisporre cartelli di sicurezza conformi al D.Lgs. n. 81/08 (allegati da XXIV a XXXII). Tavole allegate Pagina 20 di 61

21 CODICE SCHEDA II-1- A 03 Tipologia dei lavori Impianto di tiranteria (mensole parafil ecc.) Tipo di intervento Controllo dello stato delle strutture con particolare riferimento alla geometria e alla eventuale presenza di usura; verifica del funzionamento meccanismi eventualmente presenti (annuale) Rischi individuati Caduta dall alto di persone o materiali Esposizione alla polvere e/o a sostanze tossiche in generale Traumi dovuti a postura errata durante lo svolgimento dei lavori; affaticamento Elettrocuzione e/o folgorazione Colpi, urti e tagli; contatto con organi in movimento Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Tutte le verifiche devono essere svolte da personale specializzato adeguatamente formato. Per talune verifiche è necessario che gli strumenti di controllo vengano presidiati onde evitare infortuni a personale esterno. Dispositivi di cortocircuito e messa a terra. E necessario utilizzare apposito mezzo di sollevamento isolato a norma CEI e la cintura di sicurezza; la cintura deve inoltre essere utilizzata qualora vi siano condizioni che comportano rischi di caduta. Nel caso si renda necessario l utilizzo di opere provvisionali, bisogna verificare che queste rispettino le prescrizioni della normativa specifica; in particolare se si opera a quote superiori a 1,5 m è necessario che siano dotate di robusto Pagina 21 di 61

22 parapetto e tavola fermapiede. Utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale quali guanti, elmetto e mascherine per la protezione delle vie respiratorie, ecc.. Deve porsi particolare cura nel controllo dei meccanismi; tali ispezioni vanno affidate esclusivamente a personale competente e vanno condotte in base a quanto previsto dal manuale di manutenzione (se presente). Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi L area oggetto della manutenzione deve essere transennata e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del C.D.S. e/o indicazioni della P.L. e dal DVRI interno A.T.M. S.p.A. Verificare che gli impianti elettrici relativi siano disalimentati; segnalare con apposito cartello i lavori in corso sull impianto. Predisporre cartelli di sicurezza conformi al D.Lgs. n. 81/08 (allegati da XXIV a XXXII). Tavole allegate Pagina 22 di 61

23 CODICE SCHEDA II-1- A 04 Tipologia dei lavori Pali e loro verniciatura Tipo di intervento Verifica presenza ruggine, con particolare attenzione alla base di incastro, nonché delle condizioni generali del palo quali inclinazione/curvatura (quinquennale) Rischi individuati Investimento da parte di mezzi aziendali; Schiacciamento delle mani, urti, ferite e lacerazioni Esposizione alla polvere e rumore Elettrocuzione e/o folgorazione Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Approvvigionamento e movimentazione materiali ed attrezzature Interferenze e protezione terzi Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Sedi di marciapiede con transito pedoni. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale quali guanti, mascherine per la protezione delle vie respiratorie, ecc. L area oggetto della manutenzione deve essere transennata e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del C.D.S. e/o indicazioni della P.L. e (DVRI ATM). Verificare che gli impianti elettrici relativi siano disalimentati; segnalare con apposito cartello i lavori in corso sull impianto. Predisporre cartelli di sicurezza conformi al D.Lgs. n. 81/08 (allegati da XXIV a XXXII). Tavole allegate Pagina 23 di 61

24 CODICE SCHEDA II-1- A 05 Tipologia dei lavori Collari e ancoraggi Tipo di intervento Verifica della eventuale presenza di ruggine e dell adeguato serraggio della bulloneria (quinquennale) Rischi individuati Elettrocuzione Caduta dall alto di persone o materiali Schiacciamento delle mani, urti, ferite e lacerazioni Esposizione alla polvere e rumore Elettrocuzione e/o folgorazione Investimento da parte di mezzi aziendali; Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Sedi di marciapiede con transito pedoni. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Tutte le verifiche devono essere svolte da personale specializzato adeguatamente formato. Per talune verifiche è necessario che gli strumenti di controllo vengano presidiati onde evitare infortuni a personale esterno. E necessario utilizzare apposito mezzo di sollevamento isolato a norma CEI e la cintura di sicurezza; la cintura deve inoltre essere utilizzata qualora vi siano condizioni che comportano rischi di caduta. Nel caso si renda necessario l utilizzo di opere provvisionali, bisogna verificare che queste rispettino le prescrizioni della normativa specifica; in particolare se si opera a quote superiori a 1,5 m è necessario che siano dotate di robusto parapetto e tavola fermapiede. Pagina 24 di 61

25 Utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale quali guanti, elmetto e mascherine per la protezione delle vie respiratorie, ecc.. Deve porsi particolare cura nel controllo dei meccanismi; tali ispezioni vanno affidate esclusivamente a personale competente e vanno condotte in base a quanto previsto dal manuale di manutenzione (se presente). Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi L area oggetto della manutenzione deve essere transennata e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del C.D.S. e/o indicazioni della P.L. e DVRI. Verificare che gli impianti elettrici relativi siano disalimentati; segnalare con apposito cartello i lavori in corso sull impianto. Predisporre cartelli di sicurezza conformi al D.Lgs. n. 81/08 (allegati da XXIV a XXXII). Tavole allegate Pagina 25 di 61

26 4.2 Schede II-1 Misure preventive e protettive in dotazione dell opera ed ausiliarie IMPIANTI DI ARMAMENTO ELENCO DELLE SCHEDE CODICE SCHEDA II-1- A 06 Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA II-1- A 07 Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA II-1- A 08 Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA II-1- A 09 Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA II-1- A 10 Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA II-1- A 11 Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA II-1- A 12 Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA II-1- A 13 Tipologia dei lavori Verifica stato del binario Sostituzione rotaie movimentazione e stoccaggio Pietrisco - movimentazione e stoccaggio Rincalzatura con macchina rincalzatrice Saldatura alluminotermica Uso del cannello ossipropanico Molatura con macchina molatrice Saldatura ad arco CODICE SCHEDA II-1- A 14 Tipologia dei lavori CODICE SCHEDA II-1- A 15 Pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso e banchine di fermata Tipologia dei lavori Binario inerbito (tappeto verde) Si precisa che ogni intervento và verificato nell ambito dell applicabilità del Titolo IV del Dlgs 81/2008 e s.m.i., in tal caso le misure di sicurezza e coordinamento saranno quelle previste dal PSC da redigersi nell ambito della progettazione dei lavori. Pagina 26 di 61

27 CODICE SCHEDA II-1- A 06 Tipologia dei lavori Verifica stato del binario Tipo di intervento Rischi individuati Controllo e verifica dello stato del binario prestando particolarmente attenzione: allo stato di usura del profilo della rotaia, alla presenza di rotture, scheggiature, cricche e fenditure parziali del profilo di rotaia localizzate sia sulla lama che sulla controlama,; al serraggio degli organi di attacco delle rotaie laddove risultano visibili; Investimento da parte del tram o da parte degli autoveicoli. Esposizione alla polvere e/o a sostanze tossiche in generale. Cadenza intervento: semestrale Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Approvvigionamento e movimentazione materiali ed attrezzature Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità E necessaria la presenza di un operatore con le bandierine addetto esclusivamente ad avvisare e deviare il traffico sopraggiungente e/o a dare il consenso di avanzamento al tram. Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate Utilizzo dei DPI degli arti superiori. Chiusura momentanea dei passaggi pedonali Pagina 27 di 61

28 CODICE SCHEDA II-1- A 07 Tipologia dei lavori Sostituzione rotaie movimentazione e stoccaggio Tipo di intervento Rischi individuati Sostituzione delle rotaie posate singolarmente a seguito del superamento dei limiti massimi di usura. Tale attività viene svolta mediante il caricatore strada/rotaia e macchine operatrici per movimentazione materiali. Utente attivo: Urto con altre macchine operatrici Contatto linee aeree in tensione Ribaltamento o instabilità del mezzo in prossimità di scavi Caduta dell addetto dal carro pianale Utente passivo: Investimento causa errata manovra dell autocarro o delle macchine operatrici Caduta materiale dall'alto Ingombro o ostacolo alla circolazione interna al cantiere Contatto con organi in movimento di macchine operatrici Rischi ambientali: - Contatto con veicoli o proprietà private - Pericolo per i pedoni - Emissione di polvere - Rumore. Cadenza intervento: in curva decennale, in retta trentennale Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Pagina 28 di 61

29 Sicurezza dei luoghi di lavoro Recintare opportunamente l area di cantiere. Gli operatori dovranno indossare il giubbotto ad alta visibilità. Deve essere assicurata la stabilità dei caricatori durante la movimentazione dei binari, senza eccedere i limiti di carico in relazione al necessario sbraccio e alle condizioni di appoggio della macchina sul terreno. Deve essere vietata la presenza di operai nel campo di azione delle macchine operatrici. E' vietato sostare o passare sotto i carichi sospesi. La scelta dei punti di aggancio delle rotaie singole deve consentire di spostare tali elementi in posizione pressoché orizzontale. Qualora non fosse possibile trasportare immediatamente le rotaie appena rimosse, a bordo di autocarri a pianale, sarà ammesso uno stoccaggio temporaneo di tali elementi, per il minor tempo possibile, in zone non interessate da lavorazioni. In nessun caso sarà possibile comporre pile di rotaie che risultino instabili. Deve essere presente un addetto responsabile a terra che coordini le fasi di movimentazione dei carichi e, in particolare, l azione contemporanea di più macchine operatrici. Durante la posa in opera di nuove rotaie la collaborazione degli operai a terra è indispensabile, essendo impossibile posizionare correttamente le rotaie operando esclusivamente dalla macchina. L intervento degli operai a terra dovrà però essere limitato al momento finale del raccordo della campata di binario movimentata con il binario già in opera. La fase di movimentazione aerea delle campate dovrà invece essere operata esclusivamente dalle macchine operatrici, senza che nessun operaio a terra si trovi nel loro raggio di azione. Tali fasi di lavoro dovranno essere coordinate dall addetto responsabile a terra. Tutte le operazioni di sollevamento, trasporto e posa devono essere svolte all interno dell area di cantiere; qualora non ci fosse spazio sufficiente le operazioni di carico e scarico dovranno essere operate Pagina 29 di 61

30 all esterno del cantiere adottando tutti i provvedimenti per impedire il transito di veicoli e pedoni. Tali operazioni richiedono il supporto di addetti a terra per le necessarie segnalazioni e per l interruzione temporanea del traffico veicolare adiacente: nei casi più complessi è necessario l intervento della Polizia Municipale. lo stoccaggio delle rotaie deve essere fatto longitudinalmente al binario e non deve causare intralci o pericoli per le altre lavorazioni. In ogni caso, il tempo di stoccaggio dovrà essere ridotto al minimo. La posa in opera delle rotaie nella loro sede definitiva dovrà essere operata utilizzando argani montati su cavalletti: questi devono essere posizionati in maniera stabile. La linea aerea dovrà essere preventivamente disalimentata; solo nel caso in cui ciò non possa essere fatto si dovranno adottare mezzi dotati di interblocco di sbraccio. Lo stesso interblocco deve essere opportunamente lucchettato per evitare manomissioni. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Devono essere privilegiati i manovratori di macchine operatrici di sollevamento che hanno una maggiore esperienza nella movimentazione di elementi ingombranti quali le rotaie. Dovrà essere organizzata la dislocazione delle macchine operatrici e la scelta delle zone di scarico in modo che la movimentazione delle rotaie non sia causa di pericolo e che lo stoccaggio non causi intralcio alle lavorazioni del cantiere. Utilizzo dei DPI del capo, vie respiratori, udito, degli arti, ecc. L area oggetto della manutenzione deve essere opportunamente delimitata con recinzione in rete metallica e segnalata con i DPC e chiusa ai non addetti ai lavori e Pagina 30 di 61

31 Tavole allegate Da definire in fase di intervento. comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada e Regolamento attuativo e/o indicazioni della P.L. Pagina 31 di 61

32 CODICE SCHEDA II-1- A 08 Tipologia dei lavori Pietrisco - movimentazione e stoccaggio Tipo di intervento Rischi individuati Sostituzione del pietrisco con scarico dall autocarro direttamente sul binario, oppure con stoccaggio temporaneo del pietrisco entro aree di cantiere prossime al binario. In entrambi i casi, un caricatore equipaggiato con una benna mordente provvede poi a distribuire il pietrisco lungo il binario. Utente attivo (conducente del mezzo): - Ribaltamento o instabilità del mezzo in prossimità di scavi - Emissione di polvere. - Urto con macchine operatrici - Urto con veicoli o abitazioni Utente attivo (personale a terra): - Seppellimento per instabilità del cumulo di pietrisco - Investimento per errata manovra delle macchine operatrici o degli autocarri - Inalazione di polveri o gas di scarico - Inciampo e caduta per terreno sconnesso - Caduta materiali dall alto Rischio ambientale: Emissione di polvere. Cadenza intervento: all atto del rinnovamento del binario o all atto della rincalzatura. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità - Bagnare il pietrisco prima di movimentarlo per ridurre l emissione di polvere. - Il conducente dell autocarro deve avere sufficiente visibilità e deve essere coadiuvato da un addetto responsabile a terra durante tutta l operazione di scarico del materiale. Pagina 32 di 61

33 - L autocarro dovrà raggiungere la zona di scarico mantenendosi a sufficiente distanza dai bordi degli scavi aperti. - Il conducente deve evitare manovre brusche che possono causare instabilità del mezzo o del carico. - L operazione di scarico può essere avviata solo previa autorizzazione dell operatore a terra che dovrà accertarsi che nessuno si trovi in prossimità dell autocarro. - Qualora l operazione di scarico avvenisse per ribaltamento del cassone dovrà essere sempre presente un addetto responsabile a terra che controllerà che non si verifichi alcun contatto con le linee aeree in tensione; costui dovrà impartire chiare segnalazioni al conducente dell autocarro affinché venga mantenuta sufficiente distanza dalle linee elettriche suddette. Ove possibile, dovrà comunque essere scelta una zona di scarico lontana dalla linea elettrica stessa. Si dovrà inoltre curare particolare attenzione affinché l autocarro non sormonti mai cumuli di pietrisco o di altro materiale posto in corrispondenza della linea aerea di alimentazione, perché ciò può originare maggior pericolo di contatti accidentali con quest ultima. - Si deve prestare la massima attenzione nella scelta della zona di scarico al fine di evitare che il pietrisco invada aree non di pertinenza del cantiere. - Il conducente della macchina operatrice deve evitare che durante la movimentazione del pietrisco si verifichi perdita di materiale dalla benna. La benna dovrà comunque essere tenuta più bassa possibile durante lo scarico del pietrisco, onde evitare la proiezione a distanza di materiale. - E vietato scaricare materiale in vicinanza di operai a terra. Questi devono comunque tenersi a distanza dal raggio d azione della macchina operatrice. - Se per la sistemazione del pietrisco occorre sollevare il binario, gli operai devono operare a lato del binario stesso. Prima di riabbassare il binario, il conducente della macchina operatrice deve assicurarsi che tutti gli addetti siano lontani dal binario. - La linea aerea dovrà essere preventivamente disalimentata; solo nel Pagina 33 di 61

34 caso in cui ciò non possa essere fatto si dovranno adottare mezzi dotati di interblocco di sbraccio. Lo stesso interblocco deve essere opportunamente lucchettato per evitare manomissioni. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate Da definire in fase di intervento. In linea di principio il pietrisco dovrà essere trasportato in cantiere all atto del suo utilizzo. Solo in casi eccezionali, previa autorizzazione della D.L. potrà essere autorizzato lo stoccaggio temporaneo in cantiere, ma sempre in quantità limitata. Per tali motivi dovrà essere individuata un area idonea per lo stoccaggio provvisorio del pietrisco. In particolare, si deve considerare la necessità di accedervi con gli autocarri per l operazione di scarico e con la pala meccanica per la movimentazione all interno del cantiere. L area individuata deve essere sufficientemente ampia, affinché tutto il pietrisco possa essere stoccato con cumuli stabili, non troppo elevati e di forma regolare, per limitare il rischio connesso alla caduta accidentale di pietre dall alto; inoltre l area deve essere tale che il materiale non sia d intralcio né al lavoro del cantiere né alla circolazione interna o esterna. Nel caso in cui il cantiere fosse privo del necessario spazio, dovrà esservi trasportata solo la quantità di materiale strettamente necessaria alle lavorazioni della giornata. Utilizzo dei DPI del capo, vie respiratori, udito, degli arti, ecc. L area oggetto della manutenzione deve essere opportunamente delimitata con recinzione in rete metallica e segnalata con i DPC e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada e Regolamento attuativo e/o indicazioni della P.L. Pagina 34 di 61

35 CODICE SCHEDA Tipologia dei lavori II-1- A09 Rincalzatura con macchina rincalzatrice Tipo di intervento Rischi individuati Rincalzatura del binario su ballast per ristabilirne la corretta geometria. Utente attivo: - Inalazione di polveri o gas di scarico - Esposizione al rumore - Urto con altre macchine operatrici - Urto con veicoli o proprietà private Utente passivo: - Inalazione di polveri o gas di scarico - Esposizione al rumore - Contatto con organi in movimento di macchine operatrici - Investimento Rischi ambientali: - Livelli di rumore elevati (Lepd > 90 db (A) ) - Emissione di polveri - Concentrazione di gas di scarico Cadenza intervento: trentennale in rettifilo e ventennale in curva. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità - La macchina operatrice deve essere conforme alla Direttiva Macchine - DPR 459/96 e s.m.i.. - La macchina operatrice deve essere sottoposta alle operazioni di manutenzione e alle revisioni periodiche previste dal costruttore. Pagina 35 di 61

36 - Verifica dell efficienza dei dispositivi di manovra, di quelli frenanti e di quelli di segnalazione acustica e luminosa. - Tutti gli operatori a terra dovranno indossare i DPI per l abbattimento del rumore: cuffie e tappi antirumore. - Deve essere vietata la presenza di operai non impiegati nell operazione di rincalzatura nel campo di azione della macchina. - Le operazioni eseguite da operatori a terra mediante forche per pietrisco e altri attrezzi manuali, e complementari all azione del gruppo rincalzatore della macchina, devono essere effettuate mantenendosi a debita distanza dal gruppo stesso in funzione. - La linea aerea dovrà essere preventivamente disalimentata; solo nel caso in cui ciò non possa essere fatto si dovranno adottare mezzi dotati di interblocco di sbraccio. Lo stesso interblocco deve essere opportunamente lucchettato per evitare manomissioni. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Le operazioni di carico e scarico della macchina dal pianale dell autocarro sulle rotaie devono essere effettuate possibilmente all interno dello sbarramento del cantiere. Se per ragioni di spazio, lo scarico dovesse avvenire all esterno del cantiere, dovrà essere presente un congruo numero di addetti a terra, dotato di dispositivi segnaletici (bandierine o segnali luminosi) e giubbotti ad alta visibilità, per disporre le necessarie deviazioni temporanee del traffico veicolare. Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate Da definire in fase di intervento. Utilizzo dei DPI del capo, vie respiratori, udito, degli arti superiori, ecc. L area oggetto della manutenzione deve essere opportunamente delimitata con recinzione in rete metallica e segnalata con i DPC e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada e Regolamento attuativo e/o indicazioni della P.L. Pagina 36 di 61

37 CODICE SCHEDA II-1- A 10 Tipologia dei lavori Saldatura alluminotermica Tipo di intervento Rischi individuati Saldatura alluminotermica delle rotaie Utente attivo: - Proiezione di schegge o scintille - Abbagliamento - Ustione per contatto con la fiamma libera o con parti incandescenti - Inalazione di ossidi di ferro, di azoto e di alluminio, gas e vapori - Contatto con il disco della mola Utente passivo: - Proiezione di schegge o scintille - Inalazione di ossidi di ferro, di azoto e di alluminio, gas e vapori - Abbagliamento di operai e conducenti di autoveicoli (ore notturne) Rischi ambientali: - Emissione di ossidi di ferro, di azoto e di alluminio, gas e vapori - Incendio Cadenza intervento: quando necessario. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci.. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Pagina 37 di 61

38 Sicurezza dei luoghi di lavoro - Dovranno essere organizzate le aree operative, gli spazi liberi, gli ingombri, la disposizione ordinata del materiale e delle attrezzature strettamente necessarie per poter effettuare con sicurezza la lavorazione. - Nel caso in cui nelle adiacenze del giunto da saldare vengano svolte altre attività lavorative, si dovrà prevedere l uso di cavalletti provvisori per circoscrivere la zona di saldatura all interno del cantiere. Tali cavalletti vanno posti ad almeno 7 m dal giunto da saldare; se non è disponibile questo spazio occorre prevedere l adozione di schermi metallici protettivi. Lo sbarramento va mantenuto fino al termine delle operazioni di rifinitura del giunto. - Quando il giunto da saldare si trova al di fuori del cantiere occorre provvedere ad uno sbarramento provvisionale e alla relativa segnaletica di complemento. Il personale dell Impresa non addetto alle operazioni di saldatura deve essere correttamente informato sui rischi connessi alle lavorazioni in atto e, in nessun caso, deve accedere all area delimitata dai cavalletti. - Per l uso del cannello ossipropanico (fase di preriscaldo) bisogna avere l avvertenza di verificare che il cannello risulti stabilmente fissato all intelaiatura di sostegno del crogiolo durante il preriscaldo delle casseforme e della testata delle rotaie da saldare. - Durante la saldatura alluminotermica vengono raggiunte temperature dell ordine dei 2000 : è tassativamente vietato toccare le parti metalliche e le attrezzature riscaldate dal cannello o dall evolvere della reazione alluminotermica. - Durante la fase di reazione alluminotermica tutti gli addetti dovranno tenersi a debita distanza e, comunque, al di là della recinzione provvisoria. - Gli operatori responsabili della saldatura dovranno verificare che nessuno acceda all area cintata per tutta la durata dell esecuzione della giunzione saldata e della sua rifinitura e anche per lungo tempo dopo l ultimazione delle attività: ciò al fine di impedire che alcuno tocchi le parti metalliche di scarto della saldatura e le Pagina 38 di 61

39 attrezzature impiegate fino a che non siano completamente raffreddate. A tale proposito dovranno essere informati tutte le persone presenti in cantiere a qualsiasi titolo. - In tutte le fasi della lavorazione, vige il pericolo di incendio di erba e sterpaglie causato dal materiale incandescente e dalle scintille: dovrà pertanto essere tenuto a disposizione, in prossimità della zona di intervento, un estintore a polvere. - Qualora per la ristrettezza degli spazi vi fosse il pericolo di dirigere scintille al di fuori dell area cintata occorre usare opportuni schermi metallici protettivi. Uguale misura deve essere adottata quando la luminosità prodotta durante la saldatura, compiuta in orario notturno, può causare l abbagliamento dei conducenti dei veicoli che transitano nelle adiacenze del cantiere. - A seguito del raffreddamento della giunzione saldata, delle scorie di lavorazione e delle attrezzature, potrà essere rimossa la recinzione provvisoria. Nessuno potrà comunque toccare dette parti e attrezzature per un adeguato lasso di tempo. - Solo a raffreddamento avvenuto, l area di intervento dovrà essere ripulita delle scorie di lavorazione. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento materiali ed attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate Da definire in fase di intervento Utilizzo dei DPI del capo, vie respiratori, udito, degli arti superiori, ecc. L area oggetto della manutenzione deve essere opportunamente delimitata con recinzione in rete metallica e segnalata con i DPC e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada e Regolamento attuativo e/o indicazioni della P.L. Pagina 39 di 61

40 CODICE SCHEDA II-1- A 11 Tipologia dei lavori Tipo di intervento Uso del cannello ossipropanico Rischi individuati Uso del cannello ossipropanico Utente attivo: - Ustione per contatto con la fiamma libera o con parti incandescenti - Abbagliamento - Proiezione di schegge o scintille - Inalazione di polveri o gas nocivi - Esplosione delle bombole del gas di alimentazione - Inciampo nei tubi di alimentazione Utente passivo: - Ustione - Abbagliamento di operai e conducenti di autoveicoli (ore notturne) - Esplosione delle bombole del gas di alimentazione - Inciampo nei tubi di alimentazione Rischio ambientale: - Esplosione bombole - Incendio per proiezione di scintille o di materiale incandescente Cadenza intervento: quando necessario. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità - Dovranno essere utilizzate solo bombole certificate e sottoposte alle previste operazioni di manutenzione. - Le bombole devono essere tenute all ombra e in posizione verticale, montandole su appositi carrelli. Pagina 40 di 61

41 - Prima dell inizio dei lavori deve sempre essere verificata l installazione di valvole di sicurezza a monte del cannello e di riduttori di pressione per evitare ritorni di fiamma. Occorre inoltre verificare che cannelli, tubi, bombole, ed ogni altro dispositivo in uso siano in buone condizioni. I dispositivi di sicurezza eventualmente presenti non devono essere rimossi. - Nelle situazioni di contemporaneità di lavorazioni adiacenti, la zona di intervento deve essere recintata con cavalletti provvisori posti a distanza sufficiente per evitare la proiezione di scintille o di metallo fuso al di fuori di tale area. Se gli spazi sono ristretti si dovranno usare schermi metallici protettivi che guidino a terra le scintille prodotte. - La zona circostante al punto di utilizzo del cannello ossipropanico deve essere opportunamente ripulita preventivamente onde evitare l innesco di incendi e l emissione di gas e vapori tossici. Devono inoltre essere allontanati a distanza di sicurezza tutti i prodotti infiammabili che si trovino in prossimità del punto specifico di impiego del cannello. - Il personale dell impresa non addetto alle operazioni di taglio deve essere correttamente informato sui rischi connessi alle lavorazioni in atto e, in nessun caso, deve accedere all area delimitata dai cavalletti. - Tenere lontani i materiali infiammabili o esplosivi. - Non dirigere il cannello acceso verso altre persone o materiali infiammabili. - Evitare che le scintille prodotte vengano dirette verso le bombole di ossigeno e propano. - Non toccare le parti metalliche incandescenti e le scorie prodotte. - Smontare, pulire e riporre correttamente l attrezzatura. - Non toccare le parti metalliche fino al loro completo raffreddamento. Impianti di alimentazione e di scarico Pagina 41 di 61

42 Approvvigionamento e movimentazione materiali ed attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate Da definire in fase di intervento Utilizzo dei DPI del capo, vie respiratori, udito, degli arti superiori, ecc. L area oggetto della manutenzione deve essere opportunamente delimitata con recinzione in rete metallica e segnalata con i DPC e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada e Regolamento attuativo e/o indicazioni della P.L. Pagina 42 di 61

43 CODICE SCHEDA II-1- A 12 Tipologia dei lavori Molatura con macchina molatrice Tipo di intervento Rischi individuati Molatura del piano di rotolamento delle rotaie per eliminare l usura ondulatoria Utente attivo: - Proiezione di schegge o scintille - Abbagliamento - Inalazione di ossidi di ferro e azoto, polveri, gas e vapori tossici - Ustione per contatto con parti incandescenti Utente passivo: - Proiezione di schegge o scintille - Inalazione di polveri, fibre, gas e vapori (ossidi di ferro e di azoto) - Abbagliamento di operai e conducenti di autoveicoli (ore notturne) Rischi ambientali: - Emissione di ossidi di ferro e azoto, polveri, gas e vapori tossici - Incendio Cadenza intervento: quando necessario. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Pagina 43 di 61

44 CODICE SCHEDA II-1- A 12 Tipologia dei lavori Saldatura ad arco Tipo di intervento Rischi individuati Saldatura ad arco Utente attivo: - Elettrocuzione - Proiezione di schegge o scintille - Abbagliamento - Inalazione di ossidi di ferro e di azoto, gas e vapori - Ustione per contatto con parti incandescenti Utente passivo: - Proiezione di schegge o scintille - Inalazione di ossidi di ferro e di azoto, gas e vapori - Abbagliamento di operai e conducenti di autoveicoli (ore notturne) Rischi ambientali: - Emissione di ossidi di ferro e azoto, gas e vapori tossici. - Incendio Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con solo transito del tram. Presenza di traffico agli incroci. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Pagina 44 di 61

45 Sicurezza dei luoghi di lavoro - Dovranno essere organizzate le aree operative, gli spazi liberi, gli ingombri, la disposizione ordinata del materiale e delle attrezzature strettamente necessarie per poter effettuare con sicurezza la lavorazione. - Potranno essere utilizzate solo attrezzature conformi alla Direttiva Macchine (DPR 459/96 e s.m.i) provviste di doppio isolamento (norma CEI 64/8). Per tali attrezzature dovranno essere seguite le prescrizioni sull utilizzo e sulla manutenzione fornite dal fabbricante. - Prima dell uso dovrà sempre essere verificato il corretto funzionamento della saldatrice e dei dispositivi di azionamento. - Quando la saldatura viene eseguita all interno del cantiere, dovrà essere previsto l uso di cavalletti provvisori per circoscrivere l area di intervento. Quando la saldatura deve essere eseguita al di fuori di un cantiere occorre provvedere ad uno sbarramento provvisionale e alla relativa segnaletica di complemento. - Il personale dell Impresa non addetto alle operazioni di saldatura deve essere correttamente informato sui rischi connessi alle lavorazioni in atto e, in nessun caso, deve accedere all area delimitata dai cavalletti. - Particolare attenzione va prestata nella collocazione dell automezzo su cui è posizionato il motogeneratore: esso non deve causare intralcio alle altre lavorazioni in atto ne determinare condizioni di pericolo. La sua posizione verrà concordata con l assistente di cantiere e, se del caso, questi provvederà a sospendere le altre lavorazioni in prossimità dell automezzo stesso. - Nelle fasi di saldatura devono essere predisposti mezzi isolanti e pinze porta elettrodi per proteggere l operatore dal rischio di contatti accidentali con parti in tensione; deve essere sempre e comunque verificata l integrità dei conduttori, degli isolamenti della pinza e dell interruttore differenziale di protezione. - L operatore non dovrà dare tensione ai due morsetti prima di aver ultimato le connessioni delle pinze con le parti da saldare e con l elettrodo. Dovrà inoltre Pagina 45 di 61

46 utilizzare sempre lo schermo protettivo opaco contro la proiezione di scintille e contro il rischio di abbagliamento. - Non compiere operazioni di saldatura in presenza d acqua e in caso di pioggia. - Qualora per la ristrettezza degli spazi vi fosse il pericolo di dirigere scintille al di fuori dell area cintata occorre usare opportuni schermi metallici protettivi. Uguale misura deve essere adottata quando la luminosità prodotta durante la saldatura, compiuta in orario notturno, può causare l abbagliamento dei conducenti dei veicoli che transitano nelle adiacenze del cantiere. - Dovrà sempre essere tenuto a disposizione un estintore a polvere per soffocare sul nascere ogni principio di incendio causato dal materiale incandescente. - Terminate le operazioni di saldatura la saldatrice deve essere immediatamente disalimentata. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate Da definire in fase di intervento Utilizzo dei DPI del capo, vie respiratori, udito, degli arti superiori, ecc. L area oggetto della manutenzione deve essere opportunamente delimitata e segnalata con i DPC e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada e Regolamento attuativo e/o indicazioni della P.L. Pagina 46 di 61

47 CODICE SCHEDA II-1- A 13 Tipologia dei lavori Pavimentazione stradale in conglomerato bituminoso e banchine di fermata Tipo di intervento Riparazione in caso di formazione di buche nella pavimentazione; scarificazione e realizzazione nuovo manto di copertura qualora le condizioni del manto divengano inaccettabili; riparazione pavimentazione banchine in masselli autobloccanti de deteriorata Rischi individuati - Investimento da parte di mezzi meccanici - Investimento da parte di veicoli pubblici o privati - Ustione per contatto con materiale ad elevata temperatura - Esposizione al rumore - Ribaltamento di mezzi meccanici - Vibrazioni da macchina operatrice - Ustioni, contusioni e lesioni in varie parti del corpo per contatto con macchine operatrici Cadenza intervento: quando necessario. Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in corrispondenza con gli incroci di Via Mac Mahon con presenza di traffico privato e transito tram. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità - Verificare l integrità dello sbarramento della zona di lavoro; - In caso vi sia presenza di numerose macchine operatrici il responsabile di cantiere deve accertarsi che ogni macchina abbia davanti e dietro a se un sufficiente spazio libero per operare; - I dispositivi sonori di retromarcia devono essere sempre funzionanti; - Gli addetti che sono soggetti a rischio di ustioni devono avere in dotazione i DPI Pagina 47 di 61

48 idonei; - Non rimuovere lo sbarramento prima di aver ultimato le operazioni Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali Approvvigionamento e movimentazione attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate Da definire in fase di intervento Utilizzare appositi dispositivi di protezione individuale in particolare per la protezione delle vie uditive L area oggetto della manutenzione deve essere opportunamente delimitata e segnalata con i DPC e chiusa ai non addetti ai lavori e comunque nel pieno rispetto di quelle che sono le indicazioni del Codice della Strada e Regolamento attuativo e/o indicazioni della P.L. Tutte le operazioni di manutenzione devono essere svolte da personale specializzato adeguatamente formato L area oggetto della manutenzione deve essere transennata e chiusa ai non addetti ai lavori Non sostare nel raggio d azione della macchina operatrice Pagina 48 di 61

49 CODICE SCHEDA II-1- A 14 Tipologia dei lavori Binario inerbito (tappeto verde) Tipo di intervento Taglio erbe infestanti, Chiusura buche e ripristino manto erboso. Rischi individuati - Lombalgie dovute a posture errate durante le fasi di lavoro - Schiacciamento delle mani, urti, ferite e lacerazioni - Investimento da mezzi meccanici Informazioni per imprese esecutrici e lavoratori autonomi sulle caratteristiche tecniche dell'opera progettata e del luogo di lavoro Punti critici Accessi ai luoghi di lavoro Sicurezza dei luoghi di lavoro Misure preventive e protettive in dotazione dell opera Il lavoro si sviluppa lungo il tracciato in sede riservata, con transito del solo tram. Misure preventive e protettive ausiliarie Giubbetti ad alta visibilità Utilizzare idonei dispositivi di protezione individuale quali guanti, mascherine per la protezione delle vie respiratorie, occhiali, ecc. Impianti di alimentazione e di scarico Approvvigionamento e movimentazione materiali ed attrezzature Igiene sul lavoro Interferenze e protezione terzi Tavole allegate Da definire in fase di intervento Utilizzare appositi dispositivi di protezione individuale in particolare per la protezione delle vie uditive L area oggetto della manutenzione deve essere opportunamente delimitata e segnalata con i DPC e chiusa ai non addetti ai lavori. Tutte le operazioni di manutenzione devono essere svolte da personale specializzato adeguatamente formato Pagina 49 di 61

50 TAVOLE DPC ALLESTIMENTO CANTIERE In questa sede si forniscono delle tavole di allestimento dei cantieri, per le operazioni del presente Fascicolo Tecnico dell Opera, solo a titolo di informazione in base alle conoscenze attuali dello stato di fatto dei luoghi oggetto di intervento. Tali tavole devono necessariamente essere definite in fase di svolgimento delle attività. Pagina 50 di 61

51 Pagina 51 di 61

RINNOVAMENTO IMPIANTI TRANVIARI IN VIA MAC MAHON (TRATTA P.ZA DIOCLEZIANO V.LE MONTE CENERI) CON SALVAGUARDIA DELLE ALBERATURE ESISTENTI

RINNOVAMENTO IMPIANTI TRANVIARI IN VIA MAC MAHON (TRATTA P.ZA DIOCLEZIANO V.LE MONTE CENERI) CON SALVAGUARDIA DELLE ALBERATURE ESISTENTI INGEGNERIA IMPIANTI FISSI - PROGETTAZIONE ARMAMENTO RETE TRANVIARIA URBANA RINNOVAMENTO IMPIANTI TRANVIARI IN VIA MAC MAHON (TRATTA P.ZA DIOCLEZIANO V.LE MONTE CENERI) CON SALVAGUARDIA DELLE ALBERATURE

Dettagli

APPRODI E SBARCHI PER ATTIVITA DI PESCA PROFESSIONALE E PESCA TURISMO

APPRODI E SBARCHI PER ATTIVITA DI PESCA PROFESSIONALE E PESCA TURISMO ALL.TO P R O V I N C I A D I V E R O N A APPRODI E SBARCHI PER ATTIVITA DI PESCA PROFESSIONALE E PESCA TURISMO FASCICOLO DELLA SICUREZZA PROGETTO ESECUTIVO COMMITTENTE : IL TECNICO : ING. ANTONIO LOTTI

Dettagli

AZIENDA TRASPORTI MILANESI S.p.a.

AZIENDA TRASPORTI MILANESI S.p.a. 20121 MILANO FORO BUONAPARTE, 61 ESERCIZIO TRANVIARIO URBANO RINNOVAMENTO IMPIANTI TRANVIARI IN VIA MAC MAHON (TRATTO PIAZZA DIOCLEZIANO V.LE MONTE CENERI) CON SALVAGUARDIA ALBERATURE Opere stradali e

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA (previsto dall'art 91 comma b, redatto in base ai contenuti dell'all. XVI del D.Lgs. 81/08) OGGETTO DEI LAVORI: LAVORI DI SISTEMAZIONE STRADA PROVINCIALE S.S.

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA I. INTRODUZIONE Il fascicolo viene predisposto la prima volta a cura del Coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in

Dettagli

COMUNE DI BARDONECCHIA

COMUNE DI BARDONECCHIA Regione Piemonte Provincia di Torino COMUNE DI BARDONECCHIA SISTEMAZIONE SPONDALE SUL TORRENTE DORA DI MELEZET IN LOCALITÀ CAMPO PRINCIPE PROGETTO ESECUTIVO RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTO COMMITTENTE FASCICOLO

Dettagli

COMUNE di FIRENZE DIREZIONE NUOVE INFRASTRUTTURE E MOBILITA. Via Mannelli n 119/i FIRENZE FASCICOLO

COMUNE di FIRENZE DIREZIONE NUOVE INFRASTRUTTURE E MOBILITA. Via Mannelli n 119/i FIRENZE FASCICOLO COMUNE di FIRENZE DIREZIONE NUOVE INFRASTRUTTURE E MOBILITA Via Mannelli n 119/i - 50132 FIRENZE FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (ai sensi dell art. 91, comma 1, lettera b e dell Allegato XVI,

Dettagli

FASCICOLO TECNICO (Art.91 D. Lgs. 81/2008 allegato XVI)

FASCICOLO TECNICO (Art.91 D. Lgs. 81/2008 allegato XVI) Fascicolo tecnico (Art.91 D. Lgs. 81/2008 allegato XVI) COMUNE DI MOSSO SANTA MARIA Provincia di Biella FASCICOLO TECNICO (Art.91 D. Lgs. 81/2008 allegato XVI) OPERE PER LA REALIZZAZIONE DI NUOVO IMPIANTO

Dettagli

P.I.I. GARIBALDI-REPUBBLICA A MILANO Progettazione e costruzione della linea tranviaria in via Rosales e via Del sud

P.I.I. GARIBALDI-REPUBBLICA A MILANO Progettazione e costruzione della linea tranviaria in via Rosales e via Del sud Ingegneria ed economia di sistema nel TrasportoPubblicoLocaleavia guidata. P.I.I. GARIBALDI-REPUBBLICA A MILANO Progettazione e costruzione della linea tranviaria in via Rosales e via Del sud Ing. Pe Emanuele

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA. Biblioteca Comunale dell'archiginnasio - Piazza Galvani,1

FASCICOLO DELL OPERA. Biblioteca Comunale dell'archiginnasio - Piazza Galvani,1 COMUNE DI BOLOGNA SETTORE MANUTENZIONE FASCICOLO DELL OPERA Biblioteca Comunale dell'archiginnasio - Piazza Galvani,1 Intervento di messa in sicurezza e restauro di taluni degli elementi architettonici

Dettagli

FASCICOLO DELL'OPERA

FASCICOLO DELL'OPERA COMUNE DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA PROGETTO ESECUTIVO FASCICOLO DELL'OPERA OGGETTO : MESSA IN SICUREZZA DI VIA MANZONI E REALIZZAZIONE PISTA CICLABILE COMMITTENTE : COMUNE DI ALBIGNASEGO IL TECNICO

Dettagli

COMUNE DI PONTIDA. Via Lega Lombarda, 30 Pontida (BG)

COMUNE DI PONTIDA. Via Lega Lombarda, 30 Pontida (BG) studio associato Via Giorgio e Guido Paglia, n 21 24122 BERGAMO e-mail: bergamo@eurogeo.net Tel. +39 035 248689 Fax +39 035 271216 REL. SS-1 16/01/2015 COMUNE DI PONTIDA Via Lega Lombarda, 30 Pontida (BG)

Dettagli

ALLEGATO XVI FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA

ALLEGATO XVI FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA ALLEGATO XVI FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA I. Introduzione. Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva

Dettagli

ALLEGATO XVI FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA

ALLEGATO XVI FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA I. INTRODUZIONE Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell evoluzione dei lavori ed è aggiornato

Dettagli

Cantiere Manutenzione Straordinaria Immobile di via Udine, 9 a Trieste SOMMARIO

Cantiere Manutenzione Straordinaria Immobile di via Udine, 9 a Trieste SOMMARIO SOMMARIO Premessa... 2 Capitolo I Descrizione dell'opera e individuazione dei soggetti interessati... 3 I.1. Descrizione dell opera... 3 I.2. Durata effettiva dei lavori... 3 I.3. Indirizzo del cantiere...

Dettagli

FASCICOLO. CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (ai sensi dell art. 91, comma 1, lettera b e dell Allegato XVI, D.Lgs. 81/08)

FASCICOLO. CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (ai sensi dell art. 91, comma 1, lettera b e dell Allegato XVI, D.Lgs. 81/08) DIREZIONE NUOVE INFRASTRUTTURE E MOBILITA FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (ai sensi dell art. 91, comma 1, lettera b e dell Allegato XVI, D.Lgs. 81/08) : Nome INDIRIZZO DEL CANTIERE E PRINCIPALI

Dettagli

FASCICOLO DELL'OPERA

FASCICOLO DELL'OPERA COMUNE DI ALBIGNASEGO PROVINCIA DI PADOVA PROGETTO ESECUTIVO FASCICOLO DELL'OPERA OGGETTO : REALIZZAZIONE MARCIAPIEDE VIA PIO X COMMITTENTE : COMUNE DI ALBIGNASEGO IL TECNICO INCARICAT0 Ing. Marco Carella

Dettagli

ALLEGATO XVI PARTE A (art.157, comma 1, lettera a) ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE

ALLEGATO XVI PARTE A (art.157, comma 1, lettera a) ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE ALLEGATO XVI PARTE A (art.157, comma 1, lettera a) ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE 1. I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA D.Lgs. 81/2008 Titolo IV art. 91 e all. XVI

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA D.Lgs. 81/2008 Titolo IV art. 91 e all. XVI DEPOSITO AUTOBUS IN VIA POLVERIERA A TREVISO NUOVA CABINA ELETTRICA SPOSTAMENTO GRUPPO ELETTROGENO ADEGUAMENTO DELLA RETE ELETTRICA PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA

Dettagli

Allegato XVI. PARTE A (art.157, comma 1, lettera a) ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE

Allegato XVI. PARTE A (art.157, comma 1, lettera a) ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE Allegato XVI PARTE A (art.157, comma 1, lettera a) ELENCO DEI LAVORI EDILI O DI INGEGNERIA CIVILE 1. I lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, conservazione, risanamento, ristrutturazione

Dettagli

COMUNE DI BAGNOLO DI PO LAVORI DI AMMODERNAMENTO E CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE VIARIE ESISTENTI PROGETTO ESECUTIVO

COMUNE DI BAGNOLO DI PO LAVORI DI AMMODERNAMENTO E CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE VIARIE ESISTENTI PROGETTO ESECUTIVO Regione Veneto COMUNE DI BAGNOLO DI PO LAVORI DI AMMODERNAMENTO E CONSOLIDAMENTO DELLE STRUTTURE VIARIE ESISTENTI PROGETTO ESECUTIVO Oggetto: PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO - FASCICOLO TECNICO Allegato:

Dettagli

INDICE. I. Introduzione...2. II. Contenuti...2 CAPITOLO I...4 CAPITOLO II...6 CAPITOLO III...12

INDICE. I. Introduzione...2. II. Contenuti...2 CAPITOLO I...4 CAPITOLO II...6 CAPITOLO III...12 INDICE I. Introduzione...2 II. Contenuti...2 CAPITOLO I...4 CAPITOLO II...6 CAPITOLO III...12 I. Introduzione Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente

Dettagli

COMUNE DI NOVEDRATE. Via Taverna Novedrate (CO) - Tel Fax P.I.

COMUNE DI NOVEDRATE. Via Taverna Novedrate (CO) - Tel Fax P.I. COMUNE DI NOVEDRATE Via Taverna 3-22060 Novedrate (CO) - Tel. 031.7897711 - Fax 031.790316 - comune@comune.novedrate.co.it - P.I. 00606860138 FASCICOLO TECNICO Ai sensi dell Art. 91 Comma 1 lettera b)

Dettagli

AZIENDA TRASPORTI MILANESI S.p.a.

AZIENDA TRASPORTI MILANESI S.p.a. S.p.a. 20121 MILANO FORO BUONAPARTE, 61 ESERCIZIO TRANVIARIO URBANO RINNOVAMENTO IMPIANTI TRANVIARI IN VIA MAC MAHON (TRATTO PIAZZA DIOCLEZIANO V.LE MONTE CENERI) CON SALVAGUARDIA ALBERATURE Opere stradali

Dettagli

PREMESSA. Le parti che lo costituiscono, oltre alla presente premessa, sono appresso elencate:

PREMESSA. Le parti che lo costituiscono, oltre alla presente premessa, sono appresso elencate: PREMESSA Funzioni del fascicolo dell'opera Secondo quanto prescritto dall'art. 91 del D. Lgs. 81/2008, il fascicolo dell'opera è preso in considerazione al lato di eventuali lavori successivi sull'opera

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA Comune di Santena Provincia di Torino FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. n. 81/2008 art. 91 c. 1 lettera b) OGGETTO: Interventi di manutenzione straordinaria per miglioramento sismico e consolidamento

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Comune di ANDEZENO Provincia di TORINO FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Per la prevenzione e protezione dai rischi (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 91 e Allegato XVI) OGGETTO: SCOLMATORE RIO

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA DENOMINAZIONE: PROGETTO PRELIMINARE/DEFINITIVO/ESECUTIVO MANUTENZIONE STRAORDINARIA STRADE COMUNALI" LP 216 FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. 81/2008 COMMITTENTE: COMUNE DI VIGODARZERE (PD) IL RESPONSABILE

Dettagli

LAVORI DI ASFALTATURA DI ALCUNE STRADE COMUNALI NEI COMUNI DI RIVARA - LEVONE - ROCCA CANAVESE. Com u n i di Riva ra, Le von e, Rocca Ca n a ve s e

LAVORI DI ASFALTATURA DI ALCUNE STRADE COMUNALI NEI COMUNI DI RIVARA - LEVONE - ROCCA CANAVESE. Com u n i di Riva ra, Le von e, Rocca Ca n a ve s e UNIONE MONTANA ALTO CANAVESE REGIONE PIEMONTE OGGETTO LAVORI DI ASFALTATURA DI ALCUNE STRADE COMUNALI NEI COMUNI DI RIVARA - LEVONE - ROCCA CANAVESE FASE De fin itivo - e s e cu tivo TAVOLA Fascicolo dell'opera

Dettagli

Comune di BOSISIO PARINI

Comune di BOSISIO PARINI Comune di BOSISIO PARINI Piazza Parini n. 1 23842 Bosisio Parini (BO) COLLETTAMENTO DELLE PORTATE DI PIENA IN VASCHE DI LAMINAZIONE REALIZZATE NEL PARCHEGGIO DI LARGO SAN FRANCESCO E SUCCESSIVO RINVIO

Dettagli

Allegato C Fascicolo della sicurezza ALLEGATO -C- FASCICOLO DELLA SICUREZZA

Allegato C Fascicolo della sicurezza ALLEGATO -C- FASCICOLO DELLA SICUREZZA ALLEGATO -C- FASCICOLO DELLA SICUREZZA 1 ALLEGATO C FASCICOLO DELLA SICUREZZA DESCRIZIONE SINTETICA. Realizzazione nuovo edificio scolastico. Durata effettiva dei lavori Inizio Lavori Settembre 2008 Fine

Dettagli

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE. Comune di Savogna

REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE. Comune di Savogna REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA PROVINCIA DI UDINE Comune di Savogna Lavori di manutenzione straordinaria e miglioramento viabilità in località Stermizza e Gabrovizza PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO

Dettagli

Fascicolo con le caratteristiche dell opera Art.91 D.Lgs. 81/2008 Allegato XVI D.Lgs. 81/2008

Fascicolo con le caratteristiche dell opera Art.91 D.Lgs. 81/2008 Allegato XVI D.Lgs. 81/2008 Fascicolo con le caratteristiche dell opera Art.91 D.Lgs. 81/2008 Allegato XVI D.Lgs. 81/2008 Predisposto a cura del coordinatore per la progettazione. Viene eventualmente modificato nella fase esecutiva

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA CorsI di PRODUZIONE EDILIZIA E SICUREZZA - ORGANIZZAZIONE DEL CANTIERE Prof. Ing. Pietro Capone a.a. 2010-2011 Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obiettivo prevedere, pianificare e programmare

Dettagli

F A S C I C O L O DELL OPERA MODELLO SEMPLIFICATO

F A S C I C O L O DELL OPERA MODELLO SEMPLIFICATO AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAMISANO (Provincia di Cremona) LAVORI DI REALIZZAZIONE PISTA CICLABILE IN FREGIO ALLA EX S.P. 12 PROGETTO ESECUTIVO F A S C I C O L O DELL OPERA MODELLO SEMPLIFICATO 0 06/12/2018

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA AI SENSI DELL ART 38 DEL DPR 207/2010

FASCICOLO DELL OPERA AI SENSI DELL ART 38 DEL DPR 207/2010 FASCICOLO DELL OPERA AI SENSI DELL ART 38 DEL DPR 207/2010 FASCICOLO DELL OPERA PROPEDEUTICO AI LAVORI DI EFFICIENTAMENTO ENERGETICO E FUNZIONALE DELLA PISCINA DI MAROSTICA. FASCICOLO DELL OPERA E PIANO

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Comune di Andora Provincia di Savona FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto

Dettagli

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO. FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERADELL OPERA (ai sensi dell Allegato XVI del D.Lgs n 81 del 9 aprile 2008)

PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO. FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERADELL OPERA (ai sensi dell Allegato XVI del D.Lgs n 81 del 9 aprile 2008) INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA PER LA MESSA IN SICUREZZA DELLA TRAVERSA MARECCHIA N LOCALITA' PONTE VERUCCHIO (RN) IN LOCALITÀ PONTE VERUCCHIO (RN) PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO FASCICOLO CON

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i.

FASCICOLO DELL OPERA. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. FASCICOLO DELL OPERA allegato XVI del D.Lgs.81/08 e s.m.i. 17 Aprile 2013 28 Maggio 2012 Dott. Ing. Silvio Spadi FASCICOLO DELL OPERA Piano di manutenzione dell opera e delle sue parti Obbiettivo prevedere,

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA. Progetto lavori di rialzo e ringrosso arginatura maestra in destra del fiume Po

FASCICOLO DELL OPERA. Progetto lavori di rialzo e ringrosso arginatura maestra in destra del fiume Po FASCICOLO DELL OPERA Progetto lavori di rialzo e ringrosso arginatura maestra in destra del fiume Po Revisione 1 agosto 2015 Revisione 2 Settembre 2017 Cantiere nel territorio dei Comuni di Rottofreno

Dettagli

CAPITOLO I. Descrizione sintetica dell opera e indicazione dei soggetti coinvolti

CAPITOLO I. Descrizione sintetica dell opera e indicazione dei soggetti coinvolti CAPITOLO I Descrizione sintetica dell opera e indicazione dei soggetti coinvolti 1. Descrizione sintetica dell opera I lavori interessano un tratto con lunghezza di circa 50 m della strada comunale da

Dettagli

FASCICOLO TECNICO DELL OPERA

FASCICOLO TECNICO DELL OPERA FASCICOLO TECNICO DELL OPERA Introduzione II fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell ' evoluzione

Dettagli

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO

COMPUTO METRICO ESTIMATIVO 0/04/205 FASE - PIAZZA DIOCLEZIANO - VIA CARACCIOLO (ESCLUSA) OPERE DI ARMAMENTO DEMOLIZIONE OPERE DI ARMAMENTO AR.IM.00.0030.e Taglio, carico/scarico e trasporto di rotaie. Nel seguente articolo sono

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA 1 FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3 agosto 2009, n. 106) OGGETTO: LAVORI

Dettagli

Palazzo Omozzoli Parisetti

Palazzo Omozzoli Parisetti Comune di Reggio Emilia A.S.P. Reggio Emilia - Città delle Persone Palazzo Omozzoli Parisetti Fascicolo con le caratteristiche dell'opera Progetto esecutivo restauro cappella dei SS.mi Pellegrino e Rocco

Dettagli

INTERVENTI DI RESTAURO DELLA TORRE ISSO

INTERVENTI DI RESTAURO DELLA TORRE ISSO FLAVIO CASSARINO ARCHITETTO Via Moretto n. 15 20122 Brescia Tel. 030 46194 Fax 030 2990105 - e-mail: info@flaviocassarino.com CITTA DI CASTELLEONE Provincia di Cremona INTERVENTI DI RESTAURO DELLA TORRE

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA Fascicolo dell opera pag. 1/17 FASCICOLO DELL OPERA INTRODUZIONE Secondo quanto prescritto dall'art.91 del D.Lgs.81/2008, il Fascicolo dell'opera è preso in considerazione all'atto di eventuali lavori

Dettagli

I. INTRODUZIONE. Il fascicolo accompagna l opera per tutta la sua durata di vita. II. CONTENUTI

I. INTRODUZIONE. Il fascicolo accompagna l opera per tutta la sua durata di vita. II. CONTENUTI PREMESSA I. INTRODUZIONE Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell evoluzione dei lavori ed

Dettagli

Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario) - ing. Vincenzo Marco Nicolosi e arch. Lorenzo Santoro (MandantI)

Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi (Mandatario) - ing. Vincenzo Marco Nicolosi e arch. Lorenzo Santoro (MandantI) Raggruppamento Temporaneo di Professionisti ing. Giuseppe Puglisi - ing. Vincenzo Marco Nicolosi e arch. Lorenzo Santoro (MandantI) via E. Boner n 36 - Messina tel. 090.46868 - fax 090.5726244 - e - mail:

Dettagli

VIALE DELLA SPINA TRA C.SO REGINA MARGHERITA E P.ZZA BALDISSERA LOTTO 1 NUOVO PONTE SULLA DORA. nuovo ponte sulla Dora in c.

VIALE DELLA SPINA TRA C.SO REGINA MARGHERITA E P.ZZA BALDISSERA LOTTO 1 NUOVO PONTE SULLA DORA. nuovo ponte sulla Dora in c. COMMITTENTE: CITTA DI TORINO VICE DIREZIONE GENERALE INGEGNERIA DIREZIONE E MOBILITA p.zza San Giovanni 5 10122 Torino (tel. 011/4422409 fax. 011/4433239) OGGETTO LAVORI: VIALE DELLA SPINA TRA C.SO REGINA

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA DENOMINAZIONE MANUFATTO:....... FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. 81/2008 COMMITTENTE: IL RESPONSABILE DEI LAVORI:.... COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE:.. I FASCICOLO DELL

Dettagli

I. INTRODUZIONE II. CONTENUTI. CAPITOLO I la descrizione sintetica dell opera e l indicazione dei soggetti coinvolti (scheda I)

I. INTRODUZIONE II. CONTENUTI. CAPITOLO I la descrizione sintetica dell opera e l indicazione dei soggetti coinvolti (scheda I) PREMESSA I. INTRODUZIONE Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell evoluzione dei lavori ed

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Comune di TORINO Provincia di TO FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Per la prevenzione e protezione dai rischi (D.Lgs 9 aprile 2008 n. 81, Art. 91 e Allegato XVI) OGGETTO: AREA OVEST COMMITTENTE:

Dettagli

GENERALE... 2 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA... 4 DESCRIZIONE DELL OPERA... 6 LAVORI DI MANUTENZIONE PREVISTI...

GENERALE... 2 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA... 4 DESCRIZIONE DELL OPERA... 6 LAVORI DI MANUTENZIONE PREVISTI... FASCICOLO TECNICO PAG. 1 GENERALE... 2 1.1. PREMESSA... 2 1.2. NOTE D USO DEL FASCICOLO TECNICO... 2 1.3. LA PROCEDURA OPERATIVA DEL FASCICOLO TECNICO... 3 INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI CON COMPITI DI SICUREZZA...

Dettagli

FASCICOLO DELL'OPERA MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV)

FASCICOLO DELL'OPERA MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV) Comune di Torino Provincia di TO FASCICOLO DELL'OPERA MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV) OGGETTO: COMMITTENTE: CANTIERE: MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI

Dettagli

Il Fascicolo Tecnico dell Opera

Il Fascicolo Tecnico dell Opera Il Fascicolo Tecnico dell Opera Art. 91 del D. Lgs. 81-2008 Obblighi del coordinatore per la progettazione 1. Durante la progettazione dell opera e comunque prima della richiesta di presentazione delle

Dettagli

VERBALE DI VISITA IN CANTIERE

VERBALE DI VISITA IN CANTIERE Responsabile dei lavori Arch. Direttore dei lavori Ing.. CSE Ing. Massimo CAROLI VERBALE DI VISITA IN CANTIERE L anno, il mese di, il giorno, alle ore, il sottoscritto Ing. Massimo CAROLI, Coordinatore

Dettagli

Comune di Scano di Montiferro. Messa in sicurezza del muro di contenimento tra il vecchio e il nuovo cimitero. cup: J52C

Comune di Scano di Montiferro. Messa in sicurezza del muro di contenimento tra il vecchio e il nuovo cimitero. cup: J52C Comune di Scano di Lavori di: Ubicazione: PROGETTO DEFINITIVO - ESECUTIVO Messa in sicurezza del muro di contenimento tra il vecchio e il nuovo cimitero cup: J52C16000120004 Cimitero Comunale loc. Salighes

Dettagli

Allegato E - Valutazione dei rischi Plesso scolastico "U. Foscolo"

Allegato E - Valutazione dei rischi Plesso scolastico U. Foscolo Caduta dall alto del personale 3 4 12 Impermeabilizzazione con guaina prefabbricata e/o asfalto minerale e/o guaina in PVC o bituminosa con eventuale posa in opera di pannelli isolanti, previa spalmatura

Dettagli

PROVINCIA DI SAVONA. Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture e Urbanistica

PROVINCIA DI SAVONA. Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture e Urbanistica PROVINCIA DI SAVONA Settore Gestione della Viabilità, Strutture, Infrastrutture e Urbanistica Servizio Nuovi interventi edilizi COMPLESSO SCOLASTICO DI VIA ALLA ROCCA 38 IN COMUNE DI SAVONA Attività n

Dettagli

SIC GEN REL 02 FASCICOLO DELL'OPERA

SIC GEN REL 02 FASCICOLO DELL'OPERA Ente Comune di Farra d'alpago Provincia di BELLUNO Committenti Comune di Farra d'alpago Progetto Lavori per la sistemazione e la ricalibratura delle sponde del lago di Santa Croce nel tratto di costa in

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (D.Lgs 81/2008 Allegato XVI e s.m.i. D.Lgs. 106/2009)

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (D.Lgs 81/2008 Allegato XVI e s.m.i. D.Lgs. 106/2009) FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA (D.Lgs 81/2008 Allegato XVI e s.m.i. D.Lgs. 106/2009) PREMESSA Il Presente Fascicolo dell opera è stato redatto in ottemperanza del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. D.lgs.

Dettagli

Comune di MONZA Provincia di MB. Manutenzione straordinaria strade, marciapiedi e abbattimento barriere architettoniche - anno 2015

Comune di MONZA Provincia di MB. Manutenzione straordinaria strade, marciapiedi e abbattimento barriere architettoniche - anno 2015 Comune di MONZA Provincia di MB FASCICOLO DELL'OPERA MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV) OGGETTO: COMMITTENTE: CANTIERE: Manutenzione straordinaria strade, marciapiedi

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA . FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA I. INTRODUZIONE Il fascicolo viene predisposto la prima volta a cura del Coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva

Dettagli

FASCICOLO DELL'OPERA. Comune di MONZA Provincia di Mb. MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV)

FASCICOLO DELL'OPERA. Comune di MONZA Provincia di Mb. MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV) Comune di MONZA Provincia di Mb FASCICOLO DELL'OPERA MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV) OGGETTO: Manutenzione straordinaria strade, marciapiedi e abbattimento

Dettagli

aggiornamenti al ruolo efpe SCUOLA EDILE di reggio emilia SICUREZZA IN CANTIERE: TESTO UNICO PER LA SICUREZZA E CORRETTIVO D:LGS 106/2009

aggiornamenti al ruolo efpe SCUOLA EDILE di reggio emilia SICUREZZA IN CANTIERE: TESTO UNICO PER LA SICUREZZA E CORRETTIVO D:LGS 106/2009 aggiornamenti al ruolo SICUREZZA IN CANTIERE: TESTO UNICO PER LA SICUREZZA E CORRETTIVO D:LGS 106/2009 PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO E FASCICOLO DELL OPERA: LEGGIBILITA E CONTESTUALIZZAZIONE tema

Dettagli

Comune di Baveno REGIONE PIEMONTE. Opere di recupero e valorizzazione del lungolago cittadino FASCICOLO TECNICO. Provincia del Verbano Cusio Ossola

Comune di Baveno REGIONE PIEMONTE. Opere di recupero e valorizzazione del lungolago cittadino FASCICOLO TECNICO. Provincia del Verbano Cusio Ossola ING. MASSIMO TEMPORELLI Via San Francesco d Assisi, n. 4-28021 Borgomanero (NO) - tel. 0322/846560 REGIONE PIEMONTE Comune di Baveno Provincia del Verbano Cusio Ossola Opere di recupero e valorizzazione

Dettagli

FASCICOLO TECNICO SULLE INFORMAZIONI UTILI (redatto ai sensi dell art. 91 del D.Lgs. 81/2008)

FASCICOLO TECNICO SULLE INFORMAZIONI UTILI (redatto ai sensi dell art. 91 del D.Lgs. 81/2008) COMUNE DI LARCIANO INTERVENTO DI RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA PRESSO LA SCUOLA MEDIA FERRUCCI NEL COMUNE DI LARCIANO FASCICOLO TECNICO SULLE INFORMAZIONI UTILI (redatto ai sensi dell art. 91 del D.Lgs.

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA DENOMINAZIONE MANUFATTO:..... FASCICOLO DELL OPERA ai sensi del D.Lgs. 81/2008 COMMITTENTE: Provincia di Venezia Dipartimento dei Servizi al Territorio Gestione Patrimonio Edilizio Via Forte marghera 191

Dettagli

AUTORITA PORTUALE DI CIVITAVECCHIA, FIUMICINO E GAETA

AUTORITA PORTUALE DI CIVITAVECCHIA, FIUMICINO E GAETA AUTORITA PORTUALE DI CIVITAVECCHIA, FIUMICINO E GAETA PORTO DI FIUMICINO DRAGAGGIO DEI FONDALI DEL PORTO CANALE E DELLA DARSENA DI FIUMICINO E VASCA DI CONTENIMENTO PROGETTO ESECUTIVO FASCICOLO DELLE MANUTENZIONI

Dettagli

FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE (Art. 91 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n.

FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE (Art. 91 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n. Comune di Sommacampagna Dicembre 2015 FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE (Art. 91 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106) INTERVENTI PER IL CONTENIMENTO

Dettagli

FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE (Art. 91 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n.

FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE (Art. 91 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n. Comune di Sommacampagna Ottobre 2017 FASCICOLO DELLA MANUTENZIONE (Art. 91 comma 1 lett. b) del D.Lgs. 9 aprile 2008 n. 81 come modificato dal D.Lgs. 3 agosto 2009 n. 106) LAVORI DI EFFICIENTAMENTO DEGLI

Dettagli

COMUNE DI CASATENOVO Provincia di Lecco SOMMARIO 1 CAPITOLO I 2

COMUNE DI CASATENOVO Provincia di Lecco SOMMARIO 1 CAPITOLO I 2 SOMMARIO 1 CAPITOLO I 2 1.1 CARATTERISTICHE DELL OPERA 2 1.1.1 GENERALITÀ 2 1.1.2 CARATTERISTICHE COSTRUTTIVE 2 1.2 SOGGETTI COINVOLTI 3 2 CAPITOLO II 5 2.1 SCHEDA II-1: MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE

Dettagli

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ALLEGATO 04 - FASCICOLO TECNICO

PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ALLEGATO 04 - FASCICOLO TECNICO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO ALLEGATO 04 - FASCICOLO TECNICO Art. 100, D. Lgs. n. 81 del 9 aprile 2008 s.m.i. OGGETTO: PROPRIETA': AMPLIAMENTO LOCULI NEL CAMPO H DEL CIMITERO COMUNALE COMUNE DI RIVA

Dettagli

FASCICOLO DELL'OPERA MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV)

FASCICOLO DELL'OPERA MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV) Comune di Torino Provincia di TO FASCICOLO DELL'OPERA MODELLO SEMPLIFICATO (Decreto Interministeriale 9 settembre 2014, Allegato IV) OGGETTO: COMMITTENTE: CANTIERE: MANUTENZIONE STRAORDINARIA IMPIANTI

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA MODELLO SEMPLIFICATO

FASCICOLO DELL OPERA MODELLO SEMPLIFICATO FIRME Il presente documento è composta da n. pagine. 1. Il Datore di lavoro dell impresa i. Firma 2. Il RLS / RLST per Consultazione Data Firma Allegato IV Modello semplificato per la redazione del fascicolo

Dettagli

OPERE DI RESTAURO DEI PROSPETTI E DELLA RECINZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE GANDOLFI

OPERE DI RESTAURO DEI PROSPETTI E DELLA RECINZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE GANDOLFI Opera Lavoro DELLA RECINZIONE DELLA SCUOLA ELEMENTARE GANDOLFI SCHEDA GENERALE DESCRIZIONE OPERA LAVORO I lavori di restauro dei prospetti e della cancellata della scuola elementare Gandolfi, avvengono

Dettagli

LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA ED ALLARGAMENTO VIABILITÀ IN STRADA ROMINO PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO

LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA ED ALLARGAMENTO VIABILITÀ IN STRADA ROMINO PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO REGIONE PIEMONTE COMUNE DI DIANO D'ALBA PROVINCIA DI CUNEO LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA ED ALLARGAMENTO VIABILITÀ IN STRADA ROMINO PROGETTO DEFINITIVO ESECUTIVO Art. 23 D.Lgs 50/2016 Importo Progetto 50.000,00

Dettagli

VIABILITÀ NEL TERRITORIO COMUNALE 2 INTERVENTO LOC. LOIRI E ZAPPALLÌ

VIABILITÀ NEL TERRITORIO COMUNALE 2 INTERVENTO LOC. LOIRI E ZAPPALLÌ COMUNE DI LOIRI PORTO SAN PAOLO PROVINCIA DI SASSARI Intervento: VIABILITÀ NEL TERRITORIO COMUNALE 2 INTERVENTO LOC. LOIRI E ZAPPALLÌ Elaborato: FASCICOLO DELL OPERA AI SENSI ART. 91 C.1 LETT. B) D.LGS.

Dettagli

LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO

LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO LA SICUREZZA NEI CANTIERI DI RESTAURO 15 dicembre 2008 ing. Claudio BALDANI - Ministero per i Beni e le Attività Culturali 1 I riferimenti normativi (norme prescrittive) D.P.R. 27.04.1955 n. 547 Norme

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA

FASCICOLO DELL OPERA DENOMINAZIONE DELL OPERA Allargamento della sede stradale, realizzazione pista ciclabile nuovo ponte sullo scolo rio dell Arzere in via Roma (SP 34) in Comune di Cadoneghe da via Belvedere a Viale Maestri

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA Allegato IV

FASCICOLO DELL OPERA Allegato IV Comune di Castel Frentano Provincia di Chieti FASCICOLO DELL OPERA Allegato IV Modello semplificato per la redazione del fascicolo dell opera OGGETTO: ADEGUAMENTO STRUTTURE GEODETICHE IMPIANTI SPORTIVI

Dettagli

COMUNE DI TROFARELLO Provincia di Torino

COMUNE DI TROFARELLO Provincia di Torino COMUNE DI TROFARELLO Provincia di Torino PROGETTO E COLLAUDO DELLE OPERE DI PULIZIA DEL RIO RIGOLFO NEL TRATTO COMPRESO TRA LA LINEA FERROVIARIA E LA CONFLUENZA CON IL RIO SAUGLIO PROGETTO ESECUTIVO DI

Dettagli

Progetto definitivo FASCICOLO DELL OPERA. Novembre 2014 Pagina 1 di 13 INDICE

Progetto definitivo FASCICOLO DELL OPERA. Novembre 2014 Pagina 1 di 13 INDICE Pagina 1 di 13 INDICE 1 PREMESSA... 2 2 SCHEDA I - DESCRIZIONE DELL OPERA ED INDIVIDUAZIONE DEI SOGGETTI INTERESSATI... 2 3 SCHEDA II-1 MISURE PREVENTIVE E PROTETTIVE IN ESERCIZIO E AUSILIARIE6 4 SCHEDA

Dettagli

Corso di formazione per coordinatori della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i.

Corso di formazione per coordinatori della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Ordine degli Ingegneri della Provincia di Roma Corso di formazione per coordinatori della sicurezza ai sensi del D.Lgs. 81/08 e s.m.i. Criteri metodologici per: la redazione dei Fascicoli dell?opera Lezione

Dettagli

CAVALCAFERROVIA ROMANIA - FALCHERA. area compresa tra c.so Romania, l autostrada Torino Milano e la ferrovia Torino Milano. Ing.

CAVALCAFERROVIA ROMANIA - FALCHERA. area compresa tra c.so Romania, l autostrada Torino Milano e la ferrovia Torino Milano. Ing. COMMITTENTE: CITTA DI TORINO VICE DIREZIONE GENERALE INGEGNERIA DIREZIONE E MOBILITA p.zza San Giovanni 5 10122 Torino (tel. 011/4422409 fax. 011/4433239) OGGETTO LAVORI: CAVALCAFERROVIA ROMANIA - FALCHERA

Dettagli

PROGETTO ESECUTIVO. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO redatto ai sensi dell art. 100 del D.Lgs 81/08 CAPITOLO I

PROGETTO ESECUTIVO. PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO redatto ai sensi dell art. 100 del D.Lgs 81/08 CAPITOLO I PROGETTO ESECUTIVO PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO redatto ai sensi dell art. 100 del D.Lgs 81/08 Codice di Classificazione: PSC_GRAM-02/14- Enel 01/2014 Pag.2 di 3 CAPITOLO I Modalità per la descrizione

Dettagli

FASCICOLO DELL OPERA DOCUMENTO

FASCICOLO DELL OPERA DOCUMENTO Committente Città Metropolitana di Catania S.P. 138 - LAVORI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA - TRATTO DALLA S.P. 137/II ALLA S.P. 139 - I FASCICOLO DELL OPERA DOCUMENTO ELABORATO AI SENSI DELL ART. 91 comma

Dettagli

COMUNE DI QUARTU SANT'ELENA

COMUNE DI QUARTU SANT'ELENA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA COMUNE DI QUARTU SANT'ELENA PROVINCIA DI CAGLIARI INTERVENTI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA MARCIAPIEDI VIA MARCONI TRATTO DA VIA ROSAS A VIA VOLTA E DA VIA TURATI ALL' INGRESSO

Dettagli

1.14 FASCICOLO DELL'OPERA AREA TECNICA. Elab.n. Ing. Stefano Muffato. Ing. Sabato Fusco

1.14 FASCICOLO DELL'OPERA AREA TECNICA. Elab.n. Ing. Stefano Muffato. Ing. Sabato Fusco Concessioni Autostradali Venete CAV S.p.a. - Via Bottenigo, 64/A 30175 Venezia AREA TECNICA RIQUALIFICAZIONE DELL'IMPIANTO DI CONDIZIONAMENTO DEL FABBRICATO DIREZIONE GENERALE ED AMMINISTRATIVA DELLA STAZIONE

Dettagli

CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi

CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi S.S. N. 115 TRATTO COMISO-VITTORIA, IL NUOVO AEROPORTO DI COMISO E LA S.S. Monitoraggio Ambientale FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi (D.Lgs 9 aprile

Dettagli

4. Fasi operative esecutive per la gestione della salute e della sicurezza

4. Fasi operative esecutive per la gestione della salute e della sicurezza 1. Sommario 1. Sommario...2 2. Premessa...3 3. Riferimenti normativi...3 4. Fasi operative esecutive per la gestione della salute e della sicurezza...3 5. Identificazione e descrizione degli interventi...4

Dettagli

RIPRISTINO DELLA TRANVIA NELL AMBITO DEL PII GARIBALDI-REPUBBLICA A MILANO (PROGETTAZIONE INTEGRATA E REALIZZAZIONE)

RIPRISTINO DELLA TRANVIA NELL AMBITO DEL PII GARIBALDI-REPUBBLICA A MILANO (PROGETTAZIONE INTEGRATA E REALIZZAZIONE) Coordinato da Organizzato da Area Tematica TRAM E TRENI NELLE AREE METROPOLITANE: REALIZZAZIONI E PROPOSTE RIPRISTINO DELLA TRANVIA NELL AMBITO DEL PII GARIBALDI-REPUBBLICA A MILANO (PROGETTAZIONE INTEGRATA

Dettagli

PROVINCIA: 23B_Fascicolo_dell'opera. Fascicolo dell'opera

PROVINCIA: 23B_Fascicolo_dell'opera. Fascicolo dell'opera Coordinatore Progettazione OPERA: PROGETTO DI GRANDE STRUTTURA DI VENDITA IN ATTUAZIONE DEL P.U.A. "ZONA POLIFUNZIONALE DI TRASFORMAZIONE AREA PT1" APPROVATO CON DEL. C.C. N. 17 DEL 02.03.2009 CONVENZIONATO

Dettagli

Premessa. CAPITOLO I La descrizione sintetica dell opera e l indicazione dei soggetti coinvolti (scheda I)

Premessa. CAPITOLO I La descrizione sintetica dell opera e l indicazione dei soggetti coinvolti (scheda I) Premessa Il fascicolo predisposto la prima volta a cura del coordinatore per la progettazione, è eventualmente modificato nella fase esecutiva in funzione dell evoluzione dei lavori ed è aggiornato a cura

Dettagli

D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO. Contenuti minimi All.XV

D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO. Contenuti minimi All.XV D. Lgs. 81/08 Titolo IV Capo I PIANO DI SICUREZZA E COORDINAMENTO Contenuti minimi All.XV Dott. Arch Dott. Arch. Lucia Niccacci Allegato XV contenuti minimi del PSC 1.DISPOSIZIONI GENERALI 1.1 definizioni

Dettagli

Comune di Ustica Provincia di PA

Comune di Ustica Provincia di PA Comune di Ustica Provincia di PA FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i - D.Lgs. 3 agosto

Dettagli

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA

FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA Comune di Colzate Provincia di Bergamo FASCICOLO CON LE CARATTERISTICHE DELL'OPERA per la prevenzione e protezione dai rischi (Allegato XVI e art. 91 del D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i.) (D.Lgs. 3

Dettagli