Il recupero degli imballaggi

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2 Premessa Nel presente capitolo del Rapporto annuale dell Osservatorio Nazionale sui Rifiuti, vengono riassunti gli aspetti principali riportati nel Programma generale di Prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio redatto dal Conai nell anno 2005 e nei Piani Specifici di Prevenzione dei singoli Consorzi di filiera (di seguito PSP). Il capitolo prevede quindi un riassunto degli aspetti principali indicati nei singoli PSP per poi valutare l andamento temporale del sistema, secondo quanto emerso dalla compilazione delle tabelle relative agli indicatori sistemici individuati e proposti, nell ambito del rapporto ONR Le difficoltà riscontrate a tutt oggi dai Consorzi e dal Conai nella compilazione delle tabelle proposte, suggeriscono la necessità di rimandare ad altra sede l analisi e la valutazione puntuale relativa alle quantità indicate di raccolta, riciclo e recupero, e di limitare il presente capitolo ad una indicazione degli aspetti principali rilevati nei PSP. L implementazione delle attività necessarie per poter fornire i dati relativi agli indicatori sistemici, potrà permettere ai singoli Consorzi ed al Conai di rispondere in modo più corretto e più completo a quanto richiesto dall ONR. 76

3 Programma generale di Prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio Conai 1. Raggiungimento obiettivi Alla fine del 2004 il sistema consortile ha raggiunto un recupero complessivo pari al 62,6% dell immesso al consumo, e un risultato di riciclo del 53,7%. Il dato relativo al recupero è già superiore all obiettivo stabilito dalla nuova Direttiva imballaggi per il 2008 (60%), mentre quello del riciclo è solo di poco inferiore all obiettivo complessivo da raggiungere in tale anno (55%). Andamento percentuali di recupero dei singoli materiali rispetto all immesso al consumo: Materiale (dati in %) Acciaio 4,5 7,1 25,5 45,6 54,9 55,8 54,5 Alluminio 12,3 25,9 30,2 39,5 53,3 52,9 58,1 Carta 39,9 44,0 49,6 55,3 63,9 65,9 72,1 Legno 37,3 38,0 35,0 53,9 60,6 60,0 60,9 Plastica 17,2 21,4 27,7 37,9 45,3 48,1 53,7 Vetro 38,8 41,4 46,9 48,2 51,3 53,3 56,2 Totale 33,2 36,2 40,7 50,1 57,2 58,6 62,6 2. Quantità immessa al consumo Andamento dell immesso al consumo: Materiale kton Variaz. 04/03 % Acciaio ,5% Alluminio 57 58,3 59,2 58,8 59,8 65,2 67,3 3,2% Carta ,0% Legno ,3% Plastica ,7% Vetro ,6% Totale ,0% Rispetto al 2003, l immesso al consumo è cresciuto del 2,1%. La variazione complessiva mostra però differenze anche marcate tra i vari materiali: in particolare, si sottolinea la crescita (+3,1%) degli imballaggi in acciaio, dovuta all annata agricola eccezionale per il settore dei derivati del pomodoro. Crescono in misura simile carta (+3%) e plastica (+2,7%). Alluminio (+1,8%) e 77

4 vetro (+1,6%), più legati alle bevande, hanno registrato un aumento più contenuto a causa delle diverse condizioni climatiche che hanno caratterizzato l estate 2004 rispetto a quella dell anno precedente. Stabile il settore del legno (+0,6%). 3. Diffusione delle convenzioni comunali in Italia Il 2004 è stato un periodo di transizione, contraddistinto dalle trattative che hanno portato al rinnovo dell Accordo Quadro, nel corso del quale è continuata la fase di crescita delle convenzioni; la percentuale di popolazione coperta a fine dicembre 2004 è risultata tra il 67% e il 95% per quasi tutti i Consorzi. Andamento delle convenzioni comunali e degli abitanti serviti al : Materiale comuni abitanti comuni abitanti comuni abitanti comuni abitanti comuni abitanti Acciaio Alluminio Carta Legno Plastica Vetro Sviluppo convenzioni: Materiale Variaz. % 04/03 % comuni serviti % abitanti coperti % comuni serviti % abitanti coperti % comuni serviti % abitanti coperti % comuni serviti % abitanti coperti Acciaio ,0 3,1 Alluminio ,0 4,3 Carta ,5 3,8 Legno Plastica ,0 3,3 Vetro ,3 2,0 Il Consorzio Rilegno ha riportato per la prima volta nel Piano Specifico di quest anno i dati riferiti ai soggetti convenzionati che effettuano il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti legnosi su superficie pubblica. Nel corso degli ultimi anni, l incremento tende a crescere in modo più contenuto avendo ormai raggiunto livelli di convenzionamento, specie per taluni materiali, prossimi alla totalità della popolazione. Suddivisione per macro aree: 78

5 N. soggetti convenzionati % popolazione coperta % comuni serviti Materiale nord centro sud nord Centro sud nord centro sud Acciaio % 72% 60% 57% 45% 46% Alluminio % 71% 76% 53% 45% 63% Carta % 88% 84% 72% 72% 63% Legno % 51% 17% 49% 25% 10% Plastica % 95% 93% 77% 80% 80% Vetro % 50% 43% 50% 33% 35% 4. Quantità raccolta I risultati sulla raccolta a livello complessivo non sono ancora ottimali, sarà necessario mettere in piedi soluzioni di raccolta anche per la frazione organica per raggiungere risultati maggiormente significativi. Secondo le stime più recenti, la percentuale media nazionale di raccolta differenziata nel 2004 si attesterebbe intorno al 23%, rispetto all obiettivo di legge del 35% che doveva essere raggiunto già nel È dunque indispensabile l impegno pieno delle amministrazioni locali, cui spetta il compito di creare le condizioni organizzative necessarie e sufficienti. I primi dati per il 2004 indicano un incremento complessivo dei rifiuti urbani pari all 1%, confermando il trend pressoché stazionario dell anno Andamento della raccolta differenziata complessiva: Totale rifiuti (kton) Raccolta differenziata (kton) % su rifiuti tot 11,2 13,1 14,4 17,4% 19,1% 21,5% 23,1% Raccolta imballaggi (kton) % su RD 39,9 40,5 40,2 40,1 39,2% 40,1% 40,7% La raccolta degli imballaggi raggiunge nel 2004 un volume di kton (+10% rispetto al 2003). Il trend di continua crescita della raccolta differenziata degli imballaggi (+138% rispetto al 1998) ha avuto come effetto positivo un aumento dei quantitativi complessivi raccolti (+133% rispetto al 1998). La percentuale degli imballaggi raccolti sul totale rifiuti raccolti è, nel 2004, il 40,7%. Gestione consortile: 79

6 L aumento complessivo della raccolta differenziata e, contemporaneamente, delle convenzioni stipulate ha avuto come conseguenza la crescita dei quantitativi gestiti dai singoli Consorzi di Filiera. Materiale kton kg/ab. kton kg/ab. kton kg/ab. kton kg/ab. kton kg/ab. conv. conv. conv. conv. conv. Acciaio 41 1,8 82 2, , , ,5 Alluminio 0,15 0,008 0,5 0,02 1,1 0,03 2,4 0,06 4,3 0,11 Carta , , , , ,1 Legno ,2 Plastica 150 3, , , , ,9 Vetro 135 8, , , , ,5 Totale Dal 2000 ad oggi la percentuale di raccolta imballaggi gestita dal sistema è passata da circa il 37% (pari a ton) al 69% del 2004 (oltre ton). Una valutazione più accurata può essere effettuata considerando i quantitativi di imballaggi conferiti complessivamente ai Consorzi e suddivisi per singola Provincia. Si rileva che gli imballaggi a disposizione delle famiglie sono dell ordine di circa kg annui per testa. La raccolta differenziata, che tiene conto sia della quota domestica sia di quella assimilata, conferita ai Consorzi è, in media nazionale, di 50,3 kg/ab convenzionato. A fronte di un incremento medio nazionale, rispetto al 2003, del 18,2% le differenti macroaree hanno contribuito in maniera diversa: Nord +9,5%, Centro +20,6%, Sud +12,0%. Le piattaforme: A gennaio 2005, ultimo dato censito, le piattaforme individuate sul territorio nazionale erano 380, di cui una quota del 20% in grado di ricevere più materiali di imballaggio contemporaneamente. Rispetto a gennaio 2004 c è stato un incremento complessivo del 7% (da 354 a 380); ben il 56% delle piattaforme riguarda gli imballaggi in legno, tenuto conto dell ampia diffusione degli imballaggi da trasporto e della loro recuperabilità attraverso centri specializzati. La presenza numerica delle piattaforme è correlata al tasso di industrializzazione della Regione e, conseguentemente, al numero di utenze che possono usufruire del servizio. 80

7 Attualmente le piattaforme sono così distribuite: Piattaforme Mono CA Mono PL Mono LE Pluri Pluri Pluri Pluri Tot LE-PL LE-CA CA-PL LE-CA-PL Nord Centro Sud Italia Riciclo - Recupero Recupero totale 5.1 Riciclo I rifiuti d imballaggio avviati a riciclo vengono suddivisi in base ai canali di provenienza: Rifiuti d imballaggio avviati a riciclo provenienti da servizio pubblico ovvero i rifiuti urbani e assimilati; Rifiuti d imballaggio avviati a riciclo provenienti da superfici private ovvero provenienti dalle attività industriali, commerciali e artigianali non assimilati ai rifiuti urbani. I quantitativi complessivi avviati a riciclo nel 2004 sono aumentati di oltre il 7% (circa tonnellate), ben al di là delle previsioni dell ultimo Piano di prevenzione e gestione. Il riciclo da raccolta differenziata ha fatto registrare un incremento rispetto al 2003 di ben tonnellate, pari a quasi il 13%, superiore a quanto previsto nel PGP Sempre in relazione al riciclo da superficie pubblica, acciaio e plastica presentano un dato negativo rispetto a quanto preventivato, a fronte comunque di forti crescite per quanto riguarda il confronto con il 2003 Rifiuti di imballaggio avviati al riciclo: Materiale kton Variaz % Acciaio ,9% Alluminio 7 12,6 15,1 18,7 25,7 28,3 30,6 8,1% Carta ,1% Legno ,7% Plastica ,3% Vetro ,2% Totale ,5% 81

8 Percentuale su immesso al consumo: Materiale kton Acciaio 4,5 7,1 25,5 45,6 54,9 55,8 54,5 Alluminio 12,3 21,6 25,5 31,8 43,0 43,4 45,5 Carta 37 40,8 45,9 50,7 56,2 57,8 62,4 Legno 37,3 38,0 35,0 53,0 59,7 60,0 59,7 Plastica 10,7 12,3 16,1 19,1 23,0 24,0 24,8 Vetro 38,8 41,4 46,9 48,2 52,6 53,3 56,2 Totale 31,0 33,4 37,3 44,9 50,5 51,4 53,7 Flussi dei materiali avviati a riciclo provenienti dal servizio pubblico: Materiale kton 2003 % su totale riciclo 2004 % su totale riciclo Incremento % Acciaio % % 0% Alluminio 28,3 100% 30,6 100% 8% Carta % % 20% Legno 105 7% 130 8% 24% Plastica % % 17% Vetro % % 8% Totale % % 13% e quelli provenienti da superfici private: Materiale kton 2003 % su totale riciclo 2004 % su totale riciclo Incremento % Acciaio % % 1,5% Alluminio 0% 0% Carta % % 7,1% Legno % % 2,2% Plastica % % -0,7% Vetro 60 5% 60 5% 0,0% Totale % % 4,1% Obiettivi di riciclo: Materiale kton Incremento % Acciaio 55,6% 54,5% -2,0% Alluminio 42,8% 45,5% 6,3% Carta 57,8% 62,4% 8,0% Legno 57,9% 59,7% 3,1% Plastica 24,0% 24,8% 3,3% Vetro 53,3% 56,2% 5,4% Totale 51,0% 53,7% 5,3% 82

9 Rifiuti di imballaggio avviati a riciclo suddivisi per tipologia di gestione: Materiale kton totale Cons. Indip. Cons /tot totale Cons. Indip. Cons /tot totale Cons. Indip. Cons /tot Acciaio % % % Alluminio 25,7 1,1 25 4% 28,3 2,4 25,9 8% 30,6 4,3 26,3 14% Carta % % % Legno % % % Plastica % % % Vetro % % % Totale % % % La gestione consortile complessiva, pur aumentando in valore assoluto, è rimasta nel 2004 sostanzialmente stabile come peso percentuale su totale riciclato, sia pure con differenti situazioni delle singole filiere. L evoluzione temporale mostra altresì una sostanziale stabilità a livello percentuale per la carta e l acciaio, una crescita per il vetro e l alluminio e una diminuzione delle quantità gestite per il legno e la plastica. Rifiuti di imballaggio da sup. pubblica avviati a riciclo per tipologia di gestione: Materiale kton totale Cons. Indip. Cons/ tot totale Cons. Indip. Cons/ tot totale Cons. Indip. Cons/ tot Acciaio % % % Alluminio 25,7 1,1 24,6 4,3% 28,3 2,4 25,9 8% 30,6 4,3 26,3 14% Carta % % % Legno % % % Plastica % % % Vetro % % % Totale % % % La percentuale gestita dal sistema consortile, già al 58% nel 2002, è cresciuta fino a raggiungere il 69% nel Rifiuti di imballaggio da sup. privata avviati a riciclo per tipologia di gestione: Materiale kton totale Cons. Indip. Cons/ tot totale Cons. Indip. Cons /tot totale Cons. Indip. Cons/ tot Acciaio % % % Alluminio 0,0 0 0 Carta ,2% % % Legno % % % Plastica % % % Vetro % % % Totale % % % 83

10 Per quel che concerne i rifiuti provenienti dalle attività industriali/ commerciali/ artigianali la percentuale gestita dal sistema consortile risulta in costante diminuzione a sostegno delle finalità del sistema Conai in cui l intervento dei Consorzi deve avvenire soltanto laddove il mercato da solo non è in grado di far fronte alle richieste degli utenti. 5.2 Recupero energetico I rifiuti d imballaggio complessivamente avviati a recupero energetico nel 2004 rappresentano circa il 9,0% dell immesso al consumo. Rifiuti di imballaggio avviati a recupero energetico: materiale kton Variaz. % Acciaio Alluminio 2,5 2,8 4,5 6,2 6,2 8,5 37,1% Carta ,5% Legno Plastica ,2% Vetro Totale ,4% Percentuale su immesso al consumo: materiale kton Acciaio Alluminio 4,3 4,7 7,7 10,4 9,5 12,6 Carta 2,9 3,2 3,7 4,6 7,7 8,1 9,7 Legno 0,9 0,9 1,2 Plastica 6,6 9,1 11,6 18,9 22,2 24,1 28,9 Vetro Totale 2,2 2,8 3,4 5,2 6,9 7,2 8,9 Il nuovo Accordo Quadro ANCI-CONAI prevede un contributo economico complessivo da corrispondere ai termovalorizzatori e ai produttori di Combustibile Alternativo, solo ai rifiuti di imballaggio in alluminio ed in plastica. Il corrispettivo economico erogato dal sistema è in funzione della presenza degli imballaggi all interno del flusso di rifiuti urbani termovalorizzati: per il loro accertamento CONAI ha messo a punto un sistema di analisi merceologiche che, con cadenza almeno annuale, verifica la presenza effettiva di imballaggi presso ciascun impianto convenzionato. 84

11 5.3 Recupero Totale Rifiuti avviati a recupero complessivo (riciclo + recupero energetico): Materiale kton Variaz. % Acciaio ,9% Alluminio 7 15,1 17,9 23,2 31,9 34,5 39,1 13,3% Carta ,7% Legno ,8% Plastica ,8% Vetro ,2% Totale ,9% Percentuale su immesso al consumo: Materiale kton Acciaio 4,5% 7,1% 25,5% 45,6% 54,9% 55,8% 54,5% Alluminio 12,3% 25,9% 30,2% 39,5% 53,3% 52,9% 58,1% Carta 39,9% 44,0% 49,6% 55,3% 63,9% 65,9% 72,1% Legno 37,3% 38,0% 35,0% 53,9% 60,6% 60,0% 60,9% Plastica 17,2% 21,4% 27,7% 37,9% 45,3% 48,1% 53,7% Vetro 38,8% 41,4% 46,9% 48,2% 51,3% 53,3% 56,2% Totale 33,2% 36,2% 40,7% 50,1% 57,2% 58,6% 62,6% Gli obiettivi di recupero complessivo vengono raggiunti sostanzialmente attraverso le attività di riciclo, che hanno contribuito nel 2004 per una percentuale pari all 86%, una delle più alte in Europa. L effetto combinato delle attività di prevenzione, che hanno stabilizzato l aumento dell immesso al consumo intorno all 1% annuo, e della crescita del recupero, ha prodotto una drastica riduzione del ricorso alla discarica. Nel periodo di attività del sistema CONAI-Consorzi la situazione di partenza, che vedeva finire in discarica i due terzi degli imballaggi immessi al consumo, è stata completamente ribaltata. Andamento recupero totale immesso al consumo: Quantità (kton) Immesso al consumo Riciclo Recupero energetico ,5 373,8 584,5 788,2 829,2 1056,5 Recupero totale % recupero tot su immesso al consumo 33,2% 36,2% 40,7% 50,1% 57,2% 58,6% 62,6% 85

12 kt Immesso al consumo Recupero totale Attività di ricerca, sviluppo, comunicazione Attività con le Regioni: CONAI ha intrapreso rapporti più intensi con le singole Regioni, a seguito della stipula di un Protocollo d intesa con la Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle Province Autonome. Tale protocollo ha avuto anche lo scopo di evitare sanzioni della Commissione UE, a fronte della mancata comunicazione, nei tempi previsti, dei piani di gestione degli imballaggi e dei rifiuti da imballaggio delle singole Regioni, che ha determinato un inadempienza formale del nostro Paese. CONAI ha indirizzato le attività 2004 verso quelle Regioni con cui si erano avviati da tempo rapporti di collaborazione, con l obiettivo di pervenire alla formalizzazione di specifici Accordi di Programma; non sono state, tuttavia, tralasciate nuove collaborazioni con Regioni ad elevata potenzialità di sviluppo della raccolta differenziata. Anche nel 2004 è stato prorogato lo stato di emergenza nelle Regioni Calabria, Campania, Lazio, Puglia e Sicilia ed è quindi proseguita l intensa attività del Consorzio in queste Regioni. Numerosi sono stati, infatti, gli incontri tra CONAI, Strutture commissariali, Province, Comuni e operatori del settore con l obiettivo di collaborare allo sviluppo e/o al rilancio delle raccolte differenziate. Ricerca e sviluppo: Studi di ottimizzazione della raccolta differenziata: l obiettivo è quello di verificare sul campo possibili modelli di ottimizzazione della raccolta e recupero/riciclo, sia dal punto di vista ambientale (LCA) che economico. 86

13 Gassificazione: la vera gestione integrata dei rifiuti dovrebbe avere come obiettivo la discarica zero, al proposito un sistema riconosciuto particolarmente valido è quello della gassificazione dei rifiuti secchi. Sono in corso contatti con Istituti Universitari e Autorità territoriali al fine di verificare la fattibilità della realizzazione e conduzione di un impianto pilota di medie dimensioni. Progetto Pianificazione della produzione e tracciabilità degli imballaggi : sono in corso contatti con il Politecnico di Milano e di Torino per impostare uno studio/sperimentazione sulla pianificazione della progettazione e produzione di imballaggi pre-destinati già da questa fase ad un definito circuito di raccolta e riciclo in un certo ambito territoriale. Si prevede anche di studiare contemporaneamente un sistema di marcatura/tracciabilità, attraverso l uso di microchip. Progetti tecnici vari: sono in corso analisi di progetti presentati da società diverse su sistemi di ottimizzazione della logistica(grandi casse componibili per trasporto) e applicazioni stradali (strati di sostegno del manto bituminoso). Studi di Analisi del Ciclo di Vita (LCA) per un Recycling Fund : è in fase di definizione uno studio LCA sul sistema integrato di gestione dei rifiuti di imballaggio in Italia rispetto ad un contesto più ampio quale è quello degli impegni assunti dal nostro Paese per il protocollo di Kyoto. Scopo dell analisi LCA è definire una metodologia di contabilizzazione dei gas climalteranti (GHG) emessi da un sistema di gestione integrato dei rifiuti di imballaggio, e, di conseguenza, effettuare una quantificazione vera e propria dei GHG generati da un sistema come quello avviato in Italia da CONAI e Consorzi di Filiera. I risultati ottenuti costituiranno una base di riferimento per valutare quanto le attività di recupero e riciclo dei rifiuti urbani contribuiscono nel loro complesso alla riduzione delle emissioni di gas climalteranti nell atmosfera. Attività universitaria Attività normativa e legislativa Prodotti di Riciclo Linee Guida: la Linea Guida predisposta da CONAI per le imprese che operano nel settore del riciclo dei rifiuti post consumo per la produzione di manufatti e beni in materiale riciclato, nasce dalla volontà di dare una dimensione chiara e specifica ai prodotti ottenuti dalle attività di riciclo rifiuti a seguito delle recenti disposizioni in materia (Decreto Ministeriale 203/03, Direttiva 2004/18/CE etc.) che, sia a livello europeo sia nazionale, si inseriscono in un contesto più ampio quale è quello delle strategie di prevenzione e riciclo dei rifiuti e delle politiche integrate di prodotto. La Linea Guida ha lo scopo di dare alle imprese dell industria del riciclo un mezzo utile e pratico, da usare lungo un possibile percorso diretto a un mercato non solo di green public procurement. 87

14 Comunicazione: Comunicazione verso i cittadini: Le campagne di comunicazione locali Progetto Scuola Riciclando si impara Progetto Scuola Editori Sito scuola Comunicazione verso le Istituzioni: La comunicazione dell Accordo ANCI-CONAI Fiere e convegni Comunicazione verso gli Associati: Newsletter Sito istituzionale Guida per i commercialisti 7. Bilanci Contributo ambientale: I dati sul 2004 indicano che il Contributo Ambientale è cresciuto, rispetto all anno precedente, di 4,94 milioni di Euro, con un aumento lordo del 2%. Dichiarazioni del contributo Ambientale anno 2004 Materiale CAC /ton Quantità Ton Importo M Acciaio 15, ,52 Alluminio 25, ,67 Carta 15, ,36 Legno 2, ,96 Plastica 72, ,36 Vetro 5, ,75 Totale ,62 Semplificate ,81 Totale procedure ,43 Si è registrato un incremento rispetto al preventivato dovuto principalmente alla costante attività di verifica delle dichiarazioni dei Consorziati che ha portato a numerose ulteriori regolarizzazioni di posizioni consortili e integrazioni di dichiarazioni già inviate. 88

15 A fronte di un gettito di Contributo Ambientale sostanzialmente stabile, si conferma anche per il 2004 un incremento nei volumi recuperati ed un conseguente più che proporzionale incremento dei costi. Il sistema ha messo in atto una serie di azioni di razionalizzazione che hanno consentito un miglioramento del risultato d esercizio rispetto allo scorso anno, pari a circa 10 milioni di Euro. Tale risultato è il frutto di incrementi sul fronte dei ricavi ed a recuperi di efficienza sui costi del sistema. La copertura dello sbilancio negativo del 2004 è stata effettuata, come già nel corso degli anni precedenti, utilizzando le riserve accumulate nel triennio Consuntivo al : Consuntivo Migliaia di A) Totale ricavi Contributo Ambientale CONAI Vendita materiali Altri ricavi B) Totale costi di gestione Raccolta, recupero, riciclo Costi di gestione Costi CONAI A-B) Saldo di gestione Proventi e oneri finanziari e straordinari Risultato d esercizio Attività di prevenzione e previsioni Budget 2005: Budget Migliaia di A) Totale ricavi Contributo Ambientale CONAI Vendita materiali Altri ricavi B) Totale costi di gestione Raccolta, recupero, riciclo Costi di gestione Costi CONAI A-B) Saldo di gestione Proventi e oneri finanziari e straordinari Risultato d esercizio

16 Previsione immesso al consumo: Materiale kton Acciaio Alluminio 57 58,3 59,2 58,8 59,8 65,2 67,3 68,6 Carta Legno Plastica Vetro Totale Previsione rifiuti avviati a riciclo: Materiale kton Acciaio Alluminio 7 12,6 15,1 18,7 25,7 28,3 30,6 32,0 Carta Legno Plastica Vetro Totale Rifiuti di imballaggio avviati a riciclo da superficie pubblica: Materiale kton Acciaio Alluminio 28,3 30,6 32,0 Carta Legno Plastica Vetro Totale Rifiuti di imballaggio avviati a riciclo da superficie privata: Materiale kton Acciaio Alluminio Carta Legno Plastica Vetro Totale

17 Previsioni dei rifiuti di imballaggio avviati a recupero energetico: materiale kton Acciaio Alluminio 2,5 2,8 4,5 6,2 6,2 8,5 8,5 Carta Legno Plastica Vetro Totale Previsioni dei rifiuti di imballaggio avviati a recupero complessivo: Materiale kton Acciaio Alluminio 7 15,1 17,9 23,2 31,9 34,5 39,1 40,5 Carta Legno Plastica Vetro Totale Percentuali di recupero complessivo su immesso al consumo: Materiale kton Acciaio 4,5% 7,1% 25,5% 45,6% 54,9% 55,8% 54,5% 57,1% Alluminio 12,3% 25,9% 30,2% 39,5% 53,3% 52,9% 58,1% 59,0% Carta 39,9% 44,0% 49,6% 55,3% 63,9% 65,9% 72,1% 72,1% Legno 37,3% 38,0% 35,0% 53,9% 60,6% 60,0% 60,9% 63,6% Plastica 17,2% 21,4% 27,7% 37,9% 45,3% 48,1% 53,7% 54,8% Vetro 38,8% 41,4% 46,9% 48,2% 51,3% 53,3% 56,2% 57,0% Totale 33,2% 36,2% 40,7% 50,1% 57,2% 58,6% 62,6% 63,6% Attività di prevenzione: L attività di prevenzione di CONAI si basa su un approccio strutturato su due principali aree di intervento: Iniziative di carattere strutturale: ad esempio la scelta del punto di prelievo del Contributo Ambientale all atto della cessione dell imballaggio dall ultimo soggetto appartenente alla categoria dei Produttori al primo degli Utilizzatori. Il Contributo costituisce, così, una leva economica in quanto porta, di fatto, a ricercare un ottimizzazione dell imballaggio. Inoltre CONAI ha deliberato la sospensione del Contributo Ambientale per gli imballaggi cauzionati a rendere al fine di incentivare le pratiche di riutilizzo. 91

18 Iniziative di incentivazione: collocate all interno di Pensare Futuro, il progetto per la prevenzione di CONAI, avviato nel Pensare Futuro comprende diverse attività: Dossier Prevenzione Oscar dell imballaggio Indagine sul riutilizzo degli imballaggi e indicatori Studio su prevenzione quantitativa Sviluppo di strumenti volontari Panel CONAI-Aziende Risultati attesi al 2008: Le tabelle che seguono e il grafico successivo mostrano l evoluzione quantitativa dei diversi materiali in un ipotesi conservativa, nel senso che si tratta di previsioni formulate dai singoli Consorzi, ovvero di semplici estrapolazioni di tendenza. Vale a dire una sorta di evoluzione naturale rispetto ai dati storici. Vi sono tuttavia alcune valutazioni di sistema che possono consentire di individuare una serie di aree tematiche sulle quali concentrare gli sforzi maggiori, per raggiungere tali obiettivi in una logica di maggiore sostenibilità. Risultati previsti al 2008: Materiale kton Immesso al consumo riciclo Recupero energetico Recupero complessivo Acciaio Alluminio 69,2 37,5 8,5 46 Carta Legno Plastica Vetro Totale , , , Previsioni per il raggiungimento degli obiettivi al 2008: Materiale (%) 2008 % di riciclo 2008 obiettivi minimi % di riciclo 2008 % di recupero Acciaio 60,8% 50,0% 60,8% Alluminio 54,2% 50,0% 66,5% Carta 62,4% 60,0% 74,8% Legno 59,9% 15,0% 63,5% Plastica 28,1% 22,5% 62,5% Vetro 60,0% 60,0% 60,0% 2008 obiettivi minimi % di recupero Nessun obiettivo per singolo materiale Totale 55,2% 55,0% 66,8% 60,0% 92

19 9. Problematiche e prospettive evolutive Nelle regioni in emergenza, ma anche in diverse aree del Centro-Nord, sussistono possibilità di miglioramento dell efficienza di sistema. Il nuovo Accordo ANCI-CONAI contiene dei meccanismi specifici tesi a perseguire tali obiettivi. In particolare, in merito al ritardo rispetto agli obiettivi di raccolta va anche detto che esso può essere colmato solo allargando la raccolta ad altre tipologie di rifiuti. I modelli lombardi o veneti, sono paradigmi di riferimento per il raggiungimento dell obiettivo del 35% sull intero territorio nazionale. Si può quindi concludere che l Accordo Quadro ha consentito l avvio e lo sviluppo della raccolta dei rifiuti di imballaggi, la quale a sua volta ha indotto la crescita della raccolta differenziata complessiva, che resta comunque, a livello nazionale, lontana dall obiettivo in ragione del mancato sviluppo di raccolte dedicate a determinate classi merceologiche dei rifiuti per le quali, a differenza di quanto occorso per gli imballaggi, non è stato possibile creare quell insieme di garanzie necessarie per avviare un sistema di mercato. Tali garanzie hanno dimostrato di essere in grado di dare certezze ad un mercato pronto ad utilizzare i prodotti del riciclo. L avvio di mercati dell industria del riciclo ha consentito quindi sviluppi della raccolta differenziata, capaci non solo di diminuire gli impatti ambientali ma di determinare anche minori costi a carico delle collettività nella gestione dei rifiuti. Per quanto riguarda i due temi non ancora risolti a livello legislativo e già evidenziati negli scorsi anni, ovvero il passaggio da tassa a tariffa e la regolamentazione del criterio di assimilazione, CONAI è disponibile a studiare e a promuovere, grazie anche alla presenza al proprio interno delle varie rappresentanze economiche e di categoria, le forme più idonee di diffusione di best practices nella gestione della raccolta, come pure delle forme di diffusione di pratiche di trasparenza nei costi dei servizi. Analoga osservazione può valere per i meccanismi di assimilazione, cui spesso gli Enti locali (e altrettanto spesso su sollecitazione dei gestori) ricorrono per ampliare i meccanismi di privativa, scaricando costi impropri e restringendo le possibilità di ricorso al libero mercato dei servizi. 93

20 Piano Specifico di Prevenzione Coreve 10. Raggiungimento obiettivi L obiettivo raggiunto nell anno 2004 è pari al 56,2% dell immesso al consumo. 11. Quantità immessa al consumo Andamento temporale dell immesso al consumo: dati in kton Immesso al consumo % rispetto anno precedente 2% 1% 2% -1% 7% 2% Nel 2004 l immesso al consumo ha avuto un incremento del 12,4%. Le diverse valutazioni effettuate da enti diversi che negli ultimi anni portavano a valutazioni simile sui quantitativi di immesso al consumo, per il 2003 hanno fornito dati discordanti; si riscontra infatti un incremento delle vendite delle aziende vetraie contro una diminuzione delle vendite della distribuzione. Ricerche effettuate per trovare una spiegazione a questa contraddittorietà sembra indicare un incremento dei magazzini dei vuoti da parte degli utilizzatori. Rispetto alla determinazione che fa riferimento al Contributo Ambientale risultano le stesse difficoltà già evidenziate negli precedenti, ovvero la corretta determinazione si può ottenere solo con un anno di ritardo, la mancata contabilizzazione degli imballaggi pieni esportati dai piccoli produttori (principalmente olio) e la impossibilità a rilevare i flussi legati al turismo. È stata fatta la scelta di considerare un immesso al consumo pari a quello rilevato nel 2003 (2.104,5 kton), incrementato del tasso di crescita registrato nelle vendite delle aziende vetraie pari al 1,57% e quindi pari a ton. 12. Diffusione delle convenzioni comunali in Italia Andamento delle convenzioni comunali e degli abitanti serviti: u.m Comuni n Popolazione servita mil ab Convenzioni attive n

21 andamento delle convenzioni Comuni Popolazione servita I dati 2004 indicano che il consorzio gestisce il rifiuto di imballaggio in vetro nel 43% dei comuni totali per una popolazione corrispondente pari ad oltre il 50% della popolazione italiana. Convenzioni comunali e abitanti serviti: Raccolta differenziata u.m % su tot 2004 % su tot variaz. % 03/04 Comuni n % % 11% Popolazione servita mil ab % % 5,4% Convenzioni attive % Suddivisione per macro aree: Macro area Nr. sogg. Convenzionati Nr. ab coperti % pop coperta Nr. comuni serviti % comuni serviti Nord % ,4% Centro % ,6% Sud % ,5% Italia % ,2% Rispetto al 2003 si sono aggiunti 339 comuni di cui 198 al nord, 16 al centro e 125 al sud. 95

22 13. Quantità raccolta Metodologie di raccolta: La maggior parte del materiale ritirato dai comuni convenzionati proviene dalla raccolta monomateriale del vetro mediante campane stradali con esiti qualitativi adeguati alle necessità tecnologiche dell industria del riciclo: monomateriale mediante campane 51% mista vetro e metalli mediante campane 12% altre tipologie di raccolta (cassonetti, porta a porta), materiale reso preselezionato 37% I rifiuti di imballaggio raccolti seguono due percorsi distinti: 1. quantitativi gestiti direttamente dal Coreve mediante le convenzioni; 2. quantitativi approvvigionati direttamente dalle aziende vetrarie. Il quantitativo raccolto in più derivante dai nuovi convenzionati è pari a ton. 1. Gestione consortile Esistono due tipi di convenzioni per la raccolta del vetro sottoscritte da Coreve con i Comuni: La convenzione tipo 1 prevede la consegna del vetro tal quale che viene avviato alle aziende di recupero che lo trasformano in pronto al forno. La convenzione tipo 2 viene stipulata con gestori, che sono aziende di recupero, ed in questo caso il materiale è consegnato già come pronto al forno, al netto degli scarti derivanti dalle operazioni di recupero, quantificabili attorno al 7,5% dei quantitativi raccolti. Attraverso queste convenzioni Coreve ha raccolto direttamente: Dati in kton Variaz. 03/04 Convenzione ,3% Convenzione ,6% Totale gestione consortile ,35% 96

23 2. Gestione indipendente Dalla gestione indipendente provengono complessivamente ton. Di questa si stima che un quantitativo pari a ton provenga da raccolta su superficie privata. Le rimanenti ton provengono dalla raccolta su superfici pubbliche. Indicativamente si può ritenere che lo scarto derivante dalla raccolta indipendente su superficie pubblica sia pari a circa il 15% e quindi i reali quantitativi raccolti in modo indipendenti sono i seguenti: Dati in kton Variaz. ¾ Da superficie pubblica ,5% Da superficie privata Totale gestione indipendente ,9% Andamento raccolta totale: Dati in kt Raccolta pubblica Gestione consortile Gestione indipendente Raccolta privata Gestione indipendente Totale Raccolta La crescita della raccolta pubblica nel 2003 è stata del 3,5% con un incremento del 27,3% di quella gestita dal consorzio: Dati in kt Variaz. 03/04 Raccolta pubblica ,7% Gestione consortile ,3% Nord ,6% Centro ,3% sud ,2% Gestione indipendente ,5% Nord ,3% Centro ,9% sud ,5% Raccolta privata ,0% Gestione indipendente ,0% Totale Raccolta ,5% 97

24 14. Riciclo - Recupero Recupero totale 14.1 Riciclo Procedura di controllo dei dati relativi ai quantitativi avviati a riciclo: Le aziende vetraie dichiarano a Coreve i quantitativi di vetro pronto al forno avviati a riciclo, suddivisi per colore: Acquistati da ciascun fornitore italiano; Importati direttamente; Provenienti dalle convenzioni che le aziende sottoscrivono assieme a Coreve con i comuni o i gestori delegati. Uno studio, affidato da anni a CSA, determina la percentuale media nazionale di presenza di rifiuti di imballaggio nelle diverse tipologie di pronto al forno avviato al riciclo presso le vetrerie nazionali. K indagine è giunta alle seguenti conclusioni. Presenza percentuale media di rifiuti di imballaggio nel pronto al forno utilizzato dalle aziende vetrarie italiane: Tipologia di pronto al forno Presenza di Errore Presenza di Errore imballaggi statistico imballaggi statistico Misto o colorato 97,71% ± 0,62% 98,86% ± 0,5% Bianco 86,87% ± 0,74% 91,47% ± 0,5% Mezzo bianco 47,13% ± 1,16% 35,01% ± 0,5% Applicando la percentuale di presenza di imballaggi ai quantitativi di pronto al forno provenienti dalla raccolta nazionale che i recuperatori hanno dichiarato derivare da rottame grezzo raccolto in Italia e fornito alle vetrerie nazionali, si determina la quantità di rifiuti di imballaggio provenienti dalla raccolta nazionale di cui le aziende vetraie nazionali si sono approvvigionate sul mercato. Acquisti sul mercato di vetro pronto al forno nell anno 2004: Tipologia di pronto al forno Vetro di provenienza nazionale (t) % presenza di imballaggio Vetro derivante da rifiuti di imballaggio Vetro misto e colorato ,86% Vetro bianco ,47% Vetro mezzo bianco ,01% Totale

25 Ai quantitativi acquistati sul mercato occorre aggiungere quelli provenienti dalle convenzioni con i Comuni: Convenzioni 1: ton Convenzioni 2: ton (corrispondenti a ton di vetro grezzo) Nella lavorazione del vetro grezzo si producono degli scarti. Lo scarto è funzione della qualità della raccolta del vetro che a sua volta dipende dalle metodologie utilizzate nella raccolta. Calcolo degli scarti (anno 2003): tipologie di materiale proveniente dalle convenzioni Incidenza sul totale dei ritiri Scarti tipici totali (% sul materiale raccolto) Impurità tipiche totali (% sul materiale raccolto) Monomateriale e selezionato 72% 5,8 1,75 misto 28% 12 4,45 Applicando lo scarto medio ponderato alle t di vetro grezzo proveniente dalle convenzioni tipo 1, si ottiene il relativo quantitativo di pronto al forno avviato a riciclo, pari a t. Complessivamente, tenuto conto degli scarti, i quantitativi avviati a riciclo sono: Vetro avviato a riciclo (kton) Variaz. 03/04 Vetro pronto al forno acquistato sul mercato ,8% Vetro provenienti da convenzioni tipo 1, al netto degli scarti ,2% Vetro provenienti da convenzioni tipo ,0% Totale vetro riciclato ,6 7,1% Quantità totale di vetro avviato a riciclo: Tipologia (dati in kton) Variaz. 03/04 Non imballaggio ,2% Imballaggio da raccolta nazionale ,2% Importazioni ,2% Riciclo totale ,0% 99

26 14.2 Recupero energetico Non esiste un recupero energetico degli imballaggi in vetro Recupero Totale Andamento immesso al consumo recupero totale: Dati in kton Immesso al consumo , Recupero totale , % su immesso al consumo 38,8% 41,4% 46,9% 48,2% 52,6% 53,2% 56,2% VETRO kt Immesso al consumo Recupero totale Attività di ricerca, sviluppo, comunicazione Ricerca e sviluppo: Gli scarti delle diverse operazioni di raccolta e pretrattamento sono inquinati da granuli di ceramica e inquinanti organici e non possono quindi essere utilizzati nelle vetrerie. Essi attualmente vengono avviati a discarica. Numerosi studi sono stati fatti per provvedere al riutilizzo anche di questo tipo di materiali, sinteticamente ne vengono elencati alcuni: Impiego nei laterizi fonoassorbenti Vetrificazione per inertizzazione rifiuti pericolosi 100

27 Vetri ad elevato isolamento termico Materiali compositi a matrice vetrosa o vetroceramica da rifiuti industriali Vetroceramiche particolari da rifiuti industriali 16. Bilanci Bilancio consuntivo % costi di raccolta e trasporto ,8% costi di riciclo ,1% costi per comunicazione ,8% costi sviluppi e ricerca ,7% costi Conai ,4% totale costi inerenti al riciclo costi di gestione COSTI TOTALI RICAVI c.a. Conai Il CAC copre l 78,58% dei costi inerenti al riciclo. 17. Attività di prevenzione e previsioni Prevenzione: Fase di produzione: Riduzione della quantità e della nocività per l ambiente delle materie prime utilizzate negli imballaggi grazie all uso del riciclo: riduzione delle emissioni da forni fusori per risparmi energetici indiretti (+56%) riduzione delle emissioni da forni fusori per risparmi energetici diretti 12%) riduzione della quantità di materia prima utilizzata (119%, di cui 19% dovuto a perdita di fuoco ) corrispondente a mc 101

28 Riduzione della quantità degli imballaggi: alleggerimento del peso dei contenitori rispetto all anno 2000 medio del 15% con punte del 35% Miglioramento della gestione del post-consumo degli imballaggi: riduzione del vetro perso nella fase di selezione e trattamento; incremento del riciclo in vetreria mediante la separazione del vetro per colore e l ottimizzazione del trattamento; impiego in edilizia ed in altri settori al posto del conferimento in discarcica. Ottimizzazione del sistema di raccolta: le analisi merceologiche hanno evidenziato una stretta correlazione tra sistema di raccolta e quantitàdegli scarti. In particolare: La raccolta monomateriale con campane non supera mai il 3% di scarti; Il livello del vetro raccolto peggiora al crescere delle variazioni apportate al modello ottimale ( da mono a multimateriale, da campana a raccolta porta a porta ). Sistemi di raccolta differenziata resa Campana solo vetro 95,9% Campana vetro e metallo 92,1% Porta a porta vetro e metallo 79,2% Raccolta multimateriale 64,8% Obiettivi: Immesso al consumo (kt) Obiettivi Riciclo (kt) Obiettivi % riciclo su immesso al consumo 57% 58% 59% 60% Tali obiettivi sono raggiungibili migliorando sia la quantità che la qualità del materiale raccolto. Si auspica quindi che entro tre anni tutti i comuni adottino il sistema di raccolta monomateriale con contenitori stradali (dotati di aperture di conferimento del diametro massimo di 20 cm) vuotati senza l utilizzo di automezzi compattatori. Sarà inoltre necessario avviare in alcune grandi città italiane la raccolta separata per colore: vetro colorato (verde e giallo), vetro incolore (bianco o mezzo bianco). In ogni caso occorre anche favorire l utilizzo del vetro per la realizzazione di nuovi manufatti per poter aumentare le percentuale di riciclo ed evitare il deposito in discarica. 102

29 18. Problematiche e prospettive evolutive Permangono le problematiche legate alla raccolta multimateriale. Inoltre, l utilizzo sempre più diffuso degli auto-compattatori per lo svolgimento delle operazioni di vuotatura dei contenitori incrementa la frantumazione del vetro incrementando i quantitativi della frazione fine (< 15 mm) che non può essere recuperata. Con le operazioni di pre-cernita tale problema risulta ulteriormente incrementato con valori degli scarti spesso superiori al 30%. Per queste ragioni il consorzio, al fine di assicurare il riciclo del materiale raccolto, là dove non vi è la possibilità di introdurre la raccolta monomateriale, richiede il rispetto delle seguenti condizioni: Il materiale dovrà essere sottoposto a vagliatura con maglie di almeno 15 mm; L operatore che effettua la preselezione dovrà assicurare costantemente la piena efficienza ed il regolare funzionamento del vaglio; Il vetro fine non dovrà essere presente in misura superiore al 5% in peso del materiale consegnato; I materiali diversi dal vetro sono accettabili fino ad un massimo dell 1% in peso; La presenza di ceramica e sassi fino ad un massimo dello 0,2% in peso. Risulta sempre più necessario prevedere il riutilizzo dei quantitativi raccolti con metodologie differenti dall attuale reintroduzione nel ciclo produttivo delle vetrerie; questo al fine di continuare ad incrementare i quantitativi raccolti e di riutilizzare i materiale attualmente scartati. Permangono ancora però le problematiche relative ai limiti imposti dal D.M , già evidenziate negli anni precedenti. 103

30 Piano Specifico di Prevenzione Corepla 1. Raggiungimento obiettivi Nel 2004 è stato raggiunto l obiettivo del recupero totale rispetto all immesso al consumo con un valore pari al 50,8%. 2. Quantità immessa al consumo Nel corso del 2004 è stata effettuata una parziale ricalibrazione del comparto contenitori per liquidi allo scopo di migliorare l affidabilità dell informazione. Analoga attività verrà svolta per gli imballaggi flessibili. I valori dell immesso al consumo sono comprensivi dei quantitativi relativi al Conip. Andamento dell immesso al consumo Quantità in kt PSP COREPLA Contributo Ambientale CONAI Plastic Consult Imballaggi Vuoti Imballaggi Pieni Produzione Import Export Consumo I valori sono desunti dalle stime prodotte dagli studi Plastic Consult e dalle risultanze del contributo ambientale. 3. Diffusione delle convenzioni comunali in Italia Andamento delle convenzioni comunali e degli abitanti serviti: Raccolta Differenziata u.m Comuni n Popolazione servita mil ab 39,7 44,4 36,8 48, ,2 54,84 104

31 andamento delle convenzioni Comuni (numero) Popolazione servita (migliaia) Convenzioni n Convenzioni comunali e abitanti serviti: Raccolta differenziata u.m % su tot 2004 % su tot variaz. % 04/03 Comuni n ,4% % 5,3% Popolazione servita mil ab 53,2 92,3% 54,84 95% 3,1% 4. Quantità raccolta Andamento della raccolta: quantità in kt Variaz. % (04/03) Raccolta superfici pubbliche di cui ,4 12,9% Nord ,9 9,4% Centro 25, ,1 8,9% Sud 18, ,4 43,2% Raccolta da superfici private di cui ,6-56,5% Piattaforme ,7 14,8% Flussi esterni controllati ,9-92,2% Totale raccolta ,4% Andamento raccolta consortile: Quantità in kt Raccolta pubblica Raccolta privata Totale Raccolta

32 Andamento immesso al consumo e raccolta kton Quantità immessa al consumo raccolta consortile La tendenza ad una progressiva diminuzione dei tassi di crescita della raccolta da superficie pubblica può essere motivata sia dal raggiungimento da parte di alcune regioni del nord di livelli di raccolta differenziata elevati e forse anche da una riduzione generalizzata dei consumi. L incremento più rilevante si è avuto al sud anche se occorre confrontare il parametro kg/ab/anno per singola area, da cui si evidenzia il forte scostamento del valore pro capite rispetto alle regioni del nord. Area Kg/ab/2003 Kg/ab/2004 Nord 8,2 9,0 Centro 3,1 3,6 Sud 1,8 2,5 Occorre anche evidenziare il fatto che gli incrementi possono essere anche dovuti all assimilazione elevata ai rifiuti urbani che provoca un aumento delle sole quantità ma non del servizio fornito ai cittadini. A questi quantitativi, per l avvio al riciclo occorre togliere gli scarti e aggiungere i quantitativi che in modo indipendente sono inviati direttamente al riciclo, pari a 220 kton. Piattaforme multimateriali di imballaggi II/III Le piattaforme al 31 dicembre erano complessivamente 79, così ripartite: num. piattaforme Nord Centro Sud Totale

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