L arredo urbano e la pianificazione degli interventi sul territorio

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L arredo urbano e la pianificazione degli interventi sul territorio"

Transcript

1 L arredo urbano e la pianificazione degli interventi sul territorio Fascicolo 1

2 Arredo Urbano (Wikipedia) Con la locuzione arredo urbano si indica uno specifico ambito progettuale e di ricerca che provvede ad attrezzare gli spazi pubblici urbani con manufatti fissi o mobili funzionali, e nel migliore dei casi inseriti in una immagine coordinata della città. L'arredo urbano è materia di studio delle facoltà di architettura e si occupa delle problematiche e del disegno degli spazi a verde pubblico, della segnaletica e dei dissuasori, dell'illuminotecnica urbana, ed in genere di qualsivoglia manufatto a destinazione pubblica che trova collocazione nella città a complemento del disegno urbanistico ed architettonico.

3 Le regole, il decoro e l immagine urbana: un sistema per il controllo dello spazio aperto e per lo sviluppo di tutte le attività al suolo. Le esperienze analoghe nel mondo: Inghilterra Canada - USA Colombia Germania Il perché dell esigenza di un Manuale sull arredo urbano. La struttura del Manuale dell arredo urbano. La struttura dello spazio aperto: individuazione degli ambiti urbani, delle unità d ambito e degli elementi del tessuto urbano. Il catalogo degli elementi del corredo urbano. Gli schemi tipologici: schematizzazione dei casi ricorrenti e le indicazioni di progetto. Revisione delle procedure per la gestione degli elementi su suolo pubblico. Creazione di un database aggiornabile e GIS per la gestione del manuale.

4 Le esperienze realizzate nel resto del mondo. La ricerca realizzata per la verifica di varie esperienze nel mondo ha portato a considerare i diversi approcci applicati negli altri paesi stranieri. Il Regno Unito ha adottato un sistema più centralizzato dove le linee guida vengono direttamente dettare da un organo governativo e poi realizzate e attuate localmente dai vari Distretti. Il Canada, con la specifica esperienza di Toronto, ha intrapreso la strada della progettazione partecipata e dell utilizzo di applicazioni informatiche GIS per risolvere il problema concreto delle così dette Publication-boxes (distributori di giornali). Le esperienze statunitensi e quella colombiana sono applicate ai territori cittadini come si verifica nella maggior parte dei casi, e sono rivolte all analisi e alla soluzione di casi specifici. In ultima analisi il caso di Amburgo, di seguito riportato, rappresenta l applicazione di un esperienza positiva di quelli che comunemente nell ambito delle esperienze italiane vengono definiti Centri Commerciali Naturali. Tale caso viene evidenziato come un utile strumento per la gestione del suolo pubblico in un ambito urbano più limitato rispetto all intero territorio cittadino.

5 Le esperienze nel mondo Regno Unito L English Heritage è un ente governativo inglese che fa capo al Dipartimento per la Cultura, i Media e lo Sport il cui compito è di proteggere e promuovere il patrimonio storico ed artistico del Regno Unito. Al fine di controllare il crescente disordine presente nei vari contesti urbani del Paese, l English Heritage ha predisposto un Manuale chiamato Street for All (Strade per tutti) che suggerisce linee guida sulla progettazione e il mantenimento dell arredo urbano. Il Manuale è articolato in otto sezioni, che riflettono le caratteristiche storiche distintive di ogni area, a ciascuna delle quali corrisponde una regione del territorio Inglese. Sulla base delle linee guida dell English Heritage alcune città inglesi hanno sviluppato i propri Manuali di intervento sul territorio urbano. Di seguito sono riportate alcune esperienze significative.

6 Le esperienze nel mondo Regno Unito Principi fondamentali: 1. Ridurre il caos urbano eliminando gli elementi ridondanti. 2. Progettare la multifunzionalità degli oggetti di arredo urbano sfruttando anche le strutture esistenti (inclusi gli edifici, i lampioni etc.). 3. Rafforzare i tratti distintivi di ciascun Distretto, e mantenere gli elementi storici. 4. Arricchire il corredo urbano con nuovi elementi dal design innovativo da coordinarsi con il contesto in cui vengono inseriti. 5. Garantire la pulizia di routine e la manutenzione periodica per mantenere alti standard qualitativi e trasmettere la percezione di sicurezza

7 Le esperienze nel mondo Canada - Toronto La città di Toronto ha adottato un programma di coordinamento dell arredo urbano. Il progetto è partito da un'esplorazione delle buone pratiche nella città di Toronto e in altre città e da un progetto di consultazione che ha coinvolto i cittadini e diversi gruppi di interesse (residenti, gruppi economici, esperti di design, produttori di elementi di arredo, pubblicitari). Sono stati organizzati diversi incontri pubblici/workshop durante i quali i gruppi di interesse hanno potuto conoscere il programma della città ed esprimersi su vari temi legati all arredo urbano.

8 Le esperienze nel mondo Canada - Toronto Principi fondamentali 1. Dislocare gli elementi di arredo urbano in modo da ridurre il disordine; 2. Abbellire le strade cittadine e dare a Toronto una identità facilmente riconoscibile; 3. Armonizzare il design, i materiali e le dimensioni degli arredi; 4. Per gli arredi, utilizzare solo materiali robusti e di alta qualità, in grado di rimanere inalterati a qualsiasi condizione climatica e di resistere anche agli atti vandalici. Incoraggiare soprattutto materiali sostenibili e a risparmio energetico

9 Le esperienze nel mondo USA - Sacramento La Città di Sacramento ha adottato delle Linee Guida per il Design Urbano del Centro Cittadino al fine di valorizzare e sfruttare tutte le potenzialità dell area, suddivise in 4 sezioni. Introduzione - descrive il background, l intento e la struttura del documento. Struttura del Design Urbano - chiarisce la visione generale della forma e del carattere del centro città. Linee Guida sul design delle aree pubbliche. Linee Guida sul design delle aree private. Le Linee guida sul Design delle aree pubbliche, su cui abbiamo focalizzato la nostra attenzione, intendono promuovere un centro storico più fruibile per i pedoni e attento al tema dell ecologia.

10 Le esperienze nel mondo USA - Sacramento Principi fondamentali 1. È importante riconoscere ai pedoni uno spazio adeguato: spesso infatti laddove lo spazio dedicato alle automobili è ampio e i pedoni sono relegati ad un marciapiede molto stretto, emerge implicitamente l idea che il pedone non è tanto importante quanto l auto. 2. Laddove lo spazio del marciapiede è stretto, cercare di limitare la presenza di arredi. Oltre a creare caos urbano, possono infatti interferire con il passaggio pedonale. 3. Creazione di un ambiente piacevole e ordinato e diffondere la camminata come il principale mezzo di trasporto. Mantenere standard coerenti in materia di design e posizionamento degli arredi. In particolare, cercare di collocarli laddove non costituiscono intralcio alla circolazione dei pedoni. 4. Le panchine dovrebbero essere collocate in tutto il centro cittadino, in particolare nelle aree molto frequentate. Panchine dal design accattivante dovrebbero essere poste sui marciapiedi, nei parchi e nelle piazze. Da incoraggiare anche la creazioni di sedute informali (scalini etc..) che possono creare nuove opportunità di interazione sociale. 5. Incrementare l utilizzo della bicicletta come mezzo di trasporto ecologico in grado di contribuire alla creazione di un centro cittadino meno auto-dipendente attraverso l introduzione di nuove piste ciclabili, parcheggi per le bici etc.. 1 2

11 Le esperienze nel mondo Colombia - Bogotà La Città di Bogotà ha adottato il Manuale dell arredo urbano come strumento per creare un'immagine uniforme, permanente e di buona qualità per la città, in un momento in cui l ampio sviluppo di progetti di spazio pubblico richiede chiare e funzionali linee guida in questo senso. Il manuale è strutturato in 5 sezioni: Introduzione - descrive il background e lo stato di fatto. Criteri di progettazione - l immagine uniforme propria della città, la continuità spaziale, la semplicità e l austerità, la funzionalità e il confort, la durabilità e la resistenza. Oggetti: descrive ogni singolo oggetto dell arredo urbano con schede tecniche per i diversi tipi che si possono impiegare negli interventi urbani. Suggerimenti di localizzazione. Esempi di Unità d ambito.

12 Le esperienze nel mondo Colombia - Bogotà Divisione Vice Direzione Generale Servizi Amministrativi e Legali

13 Le esperienze nel mondo Germania - Amburgo Applicazione di un Business Improvement District ad Amburgo: Un Business Improvement District è uno speciale distretto creato per migliorare un area specifica, in modo particolare volto a sviluppare le infrastrutture. E anche definito come distretto auto-tassato poiché i proprietari di negozi o immobili provvedono loro stessi al finanziamento di un progetto affinché ci sia un ritorno economico dell area sulla quale investono. Il caso sotto riportato riguarda la città di Amburgo che nel 2005 ha applicato il concetto di BID realizzando Neuer Wall una via dedicata completamente allo shopping nata per contrastare la concorrenza dei centri commerciali sorti nelle aree periferiche della città. La Neuer Wall necessitava di nuove infrastrutture, in modo specifico di: marciapiedi più ampi per il transito dei flussi pedonali realizzati con nuovi materiali; meno spazio per il transito delle auto; nuova gestione dei parcheggi; velocità controllata a 20 km/h; nuovi arredi e nuova illuminazione (fioriere con essenze stagionali, portabici e panchine coordinate etc.). Questo ha fatto si che i proprietari dei negozi e degli immobili si consociassero per realizzare il progetto di riqualificazione.

14 Le esperienze nel mondo Germania - Amburgo Sezione 1 Sezione 2 Planimetria Arredi

15 Perché un nuovo strumento per lo spazio pubblico? LE ILLOGICITA Inaccessibilità Inefficienza Frammentarietà Disordine Degrado Difficoltà di gestione Disorganizzazione Pericolosità Illegalità Deterioramento COME DOVREBBE ESSERE Accessibilità Funzionalità Caratterizzazione Armonizzazione Manutenibilità Gestibilità Coordinamento Sicurezza Rispondenza alle norme Durabilità Non solo ESTETICA ma anche EFFICACIA EFFICIENZA ECONOMICITA 4 E

16 La struttura del Manuale dell arredo urbano 1 - Il Piano degli ambiti urbani Gli ambiti Le unità d ambito Gli elementi del tessuto urbano 2 - Il corredo urbano Le categorie degli arredi utilizzabili LE REGOLE STRUTTURANTI 3 - L abaco morfologico (COSA E DOVE) Unità d ambito e corredo urbano. 5 - La georeferenziazione del corredo urbano La localizzazione del corredo al suolo e l inventario LA CITTA IN DIVENIRE 4 - Le configurazioni tipologiche urbane ricorrenti (COME) Le schede morfologiche per la posa degli elementi

17 1- Il Piano degli ambiti urbani I SISTEMI - Le Circoscrizioni e i quartieri di Torino La riconoscibilità e il senso di appartenenza ad un luogo sono fondamentali per poter interpretare l'immagine di una città. Il Manuale dell'arredo fa riferimento ad un'interpretazione della struttura dello spazio aperto per riuscire a legare, attraverso la riconoscibilità di un luogo, i progetti di arredo urbano al territorio in cui saranno realizzati. La struttura urbana evidenziata, analizzata e proposta attraverso l individuazione di caratteristiche fisiche e funzionali omogenee, è stata esemplificata con una classificazione in sistemi, unità di sistema ed, infine, in elementi del tessuto urbano. Ogni sistema è composto dall'insieme delle unità di sistema; ogni unità di sistema è composta dall'insieme degli elementi del tessuto urbano. I sistemi urbani, coincidono con la suddivisione in circoscrizioni ed in quartieri del territorio cittadino. Sono proprio questi ultimi, infatti, che possono restituire il carattere peculiare di ogni parte urbana considerata e sono stati fondamentali per l individuazione delle unità d ambito, in un ottica non solo di analisi dello spazio aperto esistente, ma in alcuni casi proponendo attraverso essi un indirizzo di trasformazione per alcuni luoghi specifici all interno dei quartieri. La differenziazione tra quartieri potrà essere realizzata ad esempio per cromie e per scelte di tipologie di arredo che potrebbero così caratterizzare la riconoscibilità del singolo ambito urbano.

18 1- Il Piano degli ambiti urbani I SISTEMI - Le Circoscrizioni e i quartieri di Torino 1.1 Il Centro 6.1 Falchera 1.2 La Crocetta 6.2 Villaretto 1.3 San Secondo 6.3 Regio Parco 2.1 Santa Rita 6.4 Barca 2.2 Mirafiori Nord 6.5 Barriera di Milano 3.1 San Paolo 7.1 Aurora 3.2 Cenisia 7.2 Vanchiglia 3.3 Cit Turin 7.3 Vanchiglietta 3.4 Pozzo Strada 7.4 Madonna del Pilone 3.5 Borgata Lesna 7.5 Vanchiglietta 4.1 San Donato 7.6 Sassi Superga 4.2 Parella 7.7 Valdocco 4.3 Aeronautica 8.1 San Salvario 5.1 Vallette 8.2 Borgo Po 5.2 Lucento 8.3 Cavoretto 5.3 Madonna di Campagna 9.1 Nizza 5.4 Borgata Vittoria 9.2 Millefonti 5.5 Lanzo 9.3 Lingotto 10 Mirafiori Sud

19 1- Il Piano degli ambiti urbani LE UNITA D AMBITO Sono quelle aree del territorio urbano riconoscibili come parti omogenee per caratteristiche fisiche e morfologiche specifiche. I parchi urbani Le aree verdi monumentali Le aree verdi Le piazze auliche Le piazze monumentali I nodi monumentali I grandi nodi urbani di traffico I nodi di traffico secondari I poli di quartiere/le piazze I poli secondari di quartiere/gli slarghi.

20 1- Il Piano degli Ambiti urbani LE UNITA D AMBITO

21 1- Il Piano degli Ambiti urbani GLI ELEMENTI DEL TESSUTO URBANO Sono quegli elementi semplici, di base che, aggregati, costituiscono lo spazio aperto..

22 1- Il Piano degli Ambiti urbani GLI ELEMENTI DEL TESSUTO URBANO

23 2- Il Corredo urbano A - LA RACCOLTA RIFIUTI A.1 Cestini portarifiuti A.2 Porta sacchetti deiezioni canine A.3 Cassonetti portarifiuti differenziata B - I DISSUASORI B.1 I solidi geometrici B.2 Paletti B.3 Transenne parapedonali C - IMPIANTI DI COMUNICAZIONE Di piccole dimensioni C.1 Gli stendardi Sottsass C.2 I Mupi IGP Decaux C.3 I trifacciali Pubbligest C.4 I modulari C.5 I totem provvisori C.6 Paline Di grandi dimensioni C.8 I Senior IGP Decaux C.9 I grandi impianti D - ELEMENTI PER LE RETI DEI TRASPORTI D.1 Le pensiline D.2 Le paline di fermata. D.3 Parchimetri D.4 Portabici D.5 I totem carsharing D.6 I totem taxi E - ELEMENTI DELLE RETI DI URBANIZZAZIONE E.1 I pali della pubblica illuminazione F.12 Paline segnaletiche toponomastica E.2 Gli armadi tecnologici E.3 Le cabine telefoniche E.4 I pali GTT F - VARIE F.1 Panchine F.2 Fontanelle F.3 Bilance F - VARIE F.4 Buca lettere F.5 Fioriere F.6 I totem per chiamate di emergenza F.7 Orologi F.8 Gli impianti culturali F.9 I giornali elettronici F.10 I distributori di mappe F.11 Paline segnaletiche prescrittive F.13 Pali alzabandiera F.14 Palina segnaletica culturale F.15 Macchine per fototessere F.16 Porta giornali G I GRIGLIATI G.1 Le protezioni per gli alberi G.2 I grigliati per le intercapedini

24 2- Il Corredo urbano La tradizione a Torino Il Corredo è costituito da tutti gli elementi di arredo urbano utilizzabili sul territorio cittadino. Alcuni di essi sono stati disegnati dal Settore Arredo Urbano e costituiscono il cosiddetto corredo storico.

25 2- Il Corredo urbano E quella parte del Manuale dedicata all analisi tecnico conoscitiva dei singoli elementi di arredo che possono essere collocati sul suolo. Sono così individuate anche le caratteristiche che potrebbero avere dei nuovi elementi di arredo. Sono inoltre segnalati dei criteri per la loro installazione, le possibili criticità, le norme fondamentali di riferimento, e le problematiche relative alla manutenzione.

26 3- L Abaco morfologico unità d ambito elementi del corredo urbano ABACO (cosa) Gli abachi relazionano le unità di sistema con gli elementi del corredo urbano. In essi sono stati scelti gli elementi di arredo più coerenti rispetto all ambito di inserimento. Un esempio: i dissuasori solidi Il rilievo sul territorio Le prescrizioni sull uso del manuale

27 4- Le schede tipologiche B LE BANCHINE MULTIFUNZIONE B.01 Con sosta mezzi pubblici B.02 Con attraversamento pedonale B.03 Senza attraversamento pedonale B.04 Alberate con pubblica illuminazione B.05 Con tranvia e attraversamento pedoni Pd LE AREE PEDONALI Pd.01 Con margini continui Mc MARCIAPIEDI CON MARGINE CONTINUO Mc.01 Non in area di incrocio Mc.02 In area di incrocio Mc.03 In area di incrocio con arredi commerciali Ml MARCIAPIEDI CON MARGINE LIBERO Ml.01 Non in area di incrocio Ca LE CARREGGIATE Ca.01 Le sedi stradali ad un solo piano Po I PORTICI Po.01 Non in area di incrocio Po.02 In area di incrocio R LE ROTONDE R.01 A fruizione pedonale R.02 Non transitabili dai pedoni Pc LE PISTE CICLABILI Pc.01 Banchine multifunzione Pc.02 Banchine multifunzione Pc.03 Su sponda fluviale Pc.04 Lato fiume Sf LE SPONDE FLUVIALI Sf.01 Sponda percorribile su fronte costruito continuo

28 4- Le schede tipologiche prescrittive UNITA DI SISTEMA ELEMENTI DEL TESSUTO URBANO ELEMENTI DEL CORREDO URBANO ORGANIZZAZIONE SPAZIALE (come) Le schede tipologiche rappresentano alcune delle configurazioni spaziali ricorrenti per la Città di Torino. Costituiscono una guida per la collocazione degli elementi del corredo sul territorio cittadino.

29 La semplificazione delle procedure Commissione Tecnica dell Arredo urbano Settore Urbanizzazioni Settore Riqualificazione S.P. Settore Parcheggi e Suolo Per l esemplificazione, la condivisione e il miglioramento delle procedure correnti per la localizzazione degli arredi si propone l istituzione di una Commissione Tecnica. Essa ha il compito di valutare anche nuovi elementi da inserire nel corredo urbano e valutare i progetti di inserimento degli stessi.

30 5- La georeferenziazione Il Database del Corredo Urbano rappresenta la banca dati nella quale sono classificati tutti gli elementi presenti sul territorio rilevati e catalogati secondo specifici criteri. Potrà essere sviluppato raccogliendo le informazioni sul territorio in una fase successiva al Manuale dell arredo urbano. I dati di rilievo georiferiti Il database dei rilievi sul territorio

31 6- Un esempio pratico di uso del Manuale 1 Domanda Dove interveniamo? Icona manuale Risposta Unità di sistema: strada secondaria 2 Tra quale tipologie di arredi possiamo scegliere? Abaco: cestino:sabaudo/pensile/mezzo sabaudo dissuasore: paletto Città di Torino/panettone in cls/a prisma in cls. 3 4 Che arredo specifico scegliamo? In che modo collochiamo gli arredi scelti sul territorio? Corredo: cestino sabaudo paletto città di Torino. Scheda tipologica: tutti gli elementi posizionato ad almeno 50cm dal cordolo viario lasciando almeno 2,00m per il passaggio pedonale e cercando di allineare tutti gli arredi lungo un unico asse.

32 LINEE GUIDA :

L arredo urbano e la pianificazione degli interventi sul territorio

L arredo urbano e la pianificazione degli interventi sul territorio L arredo urbano e la pianificazione degli interventi sul territorio Fascicolo 1 Arredo Urbano (Wikipedia) Con la locuzione arredo urbano si indica uno specifico ambito progettuale e di ricerca che provvede

Dettagli

Azioni con gli stakeholders

Azioni con gli stakeholders Lo spazio pubblico della città è il luogo dell interazione: tra generazioni, generi, culture. ( ) Riusciamo a rendere più forte, densa e culturalmente attraente la vita negli spazi pubblici, responsabilizzando

Dettagli

Gli abachi degli elementi di arredo

Gli abachi degli elementi di arredo Manuale dell Arredo Urbano Gli abachi degli elementi di arredo Griglie localizzative degli elementi di arredo nelle Unità di Sistema Fascicolo 2 CATALOGO GLI ABACHI DEGLI ELEMENTI DEL CORREDO URBANO E

Dettagli

Tipologia delle piste ciclabili e scelte progettuali

Tipologia delle piste ciclabili e scelte progettuali COMUNE DI BRESCIA Tipologia delle piste ciclabili e scelte progettuali Il presente documento è come detto in premessa, indicativo nelle linee guida e non prescrittivo. Tutto è infatti finalizzato a garantire

Dettagli

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI Art. 1 - Requisiti tipologici delle strade urbane 1. Nella progettazione delle nuove strade, come nell adeguamento

Dettagli

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI

REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI REQUISITI TECNICI E TIPOLOGICI DELLE STRADE URBANE, DEI PERCORSI PEDONALI E PISTE CICLABILI Art. 1 - Requisiti tipologici delle strade urbane 1. Nella progettazione delle nuove strade, come nell adeguamento

Dettagli

PIANO DELLA QUALITA URBANA e allegati: 1- Abaco degli arredi e sistemi verdi 2- Manuale Raggi Verdi

PIANO DELLA QUALITA URBANA e allegati: 1- Abaco degli arredi e sistemi verdi 2- Manuale Raggi Verdi PIANO DELLA QUALITA URBANA e allegati: 1- Abaco degli arredi e sistemi verdi 2- Manuale Raggi Verdi Arch. Flora Vallone Direttore Settore Arredo Verde e Qualità Urbana Comune di Milano 1 Giunta Comunale

Dettagli

Ri-ciclare metropolitano. Mobilità lenta sulla Riviera del Brenta

Ri-ciclare metropolitano. Mobilità lenta sulla Riviera del Brenta 84 TERRITORIO PER AZIONI UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA DICEA (DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA CIVILE, EDILE E AMBIENTALE) Francesca Fabris, Lucia Mosca, Claudia Valotto, Stefano Zani Sopra: la tavola del

Dettagli

Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2

Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2 Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2 CENTRO STORICO 3.000 4.350 2.150 2.950 1.450 1.800 2.700 4.550 1.200 2.700 2.000 3.400 CROCETTA 2.650 4.200 1.950 2.750 1.400 1.800

Dettagli

Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2

Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2 Torino CENTRO. Valori rispetto alla zona e al tipo di immobile. /m 2 CENTRO STORICO 2.700 4.350 2.000 2.800 1.300 1.800 2.700 5.500 1.200 2.700 2.000 3.400 CROCETTA 2.500 4.000 2.000 2.600 1.500 1.900

Dettagli

Il piano della mobilità ciclabile territoriale

Il piano della mobilità ciclabile territoriale Il piano della mobilità ciclabile territoriale GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO: 1. Pianificare e programmare una rete ciclabile sovracomunale e i servizi correlati 1. Promuovere forme attive di cooperazione

Dettagli

Comune di Vicopisano

Comune di Vicopisano Comune di Vicopisano Provincia di Pisa COLLEGAMENTO CICLO PEDONALE VICOPISANO CAPRONA (2 E 3 LOTTO) PROGETTO DEFINITIVO RELAZIONE GENERALE E DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA Pisa, gennaio 2016 Il progettista

Dettagli

Progetto Città Sicure Corso di formazione sulla Sicurezza Stradale per tecnici dell Amministrazione

Progetto Città Sicure Corso di formazione sulla Sicurezza Stradale per tecnici dell Amministrazione Progetto Città Sicure Corso di formazione sulla Sicurezza Stradale per tecnici dell Amministrazione Piani di dettaglio del traffico urbano e piani di intervento per la sicurezza stradale urbana Contenuti

Dettagli

Torino in zone. Lungostura. Via Gottardo. C.so. Novara. Consolata. Lungo Dora. Via della. Firenze. S.Teresa. Via Po. Moncalieri. Via Ormea.

Torino in zone. Lungostura. Via Gottardo. C.so. Novara. Consolata. Lungo Dora. Via della. Firenze. S.Teresa. Via Po. Moncalieri. Via Ormea. Torino in zone D irettissima Torino Aeroporto Regina Margherita 21 2 2 13 14 23 15 16 05 06 17 18 19 07 08 10 02 09 11 12 Francia Trapani Via Tirreno Tazzoli Agnelli 01 20 Potenza Ferrucci Unione Sovietica

Dettagli

IL PUNTO DI VISTA DEL GESTORE DEL SERVIZIO

IL PUNTO DI VISTA DEL GESTORE DEL SERVIZIO 19 MARZO 2013 DALLA RACCOLTA AL RICICLO DEI RIFIUTI DA IMBALLAGGIO: L ESPERIENZA DEI CONSORZI DI FILIERA IN ITALIA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEGLI IMBALLAGGI: IL PUNTO DI VISTA DEL GESTORE DEL SERVIZIO

Dettagli

Autostrada: Strada extraurbana principale Strada extraurbana secondaria Strada urbana di scorrimento Strada urbana di quartiere Strada locale

Autostrada: Strada extraurbana principale Strada extraurbana secondaria Strada urbana di scorrimento Strada urbana di quartiere Strada locale STRADE Il nuovo Codice della Strada (art. 2, Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285) classifica la viabilità in funzione delle caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali delle strade. Le strade

Dettagli

COMFORT-BENESSERE IN FUNZIONE DELLA STRUTTURA URBANA

COMFORT-BENESSERE IN FUNZIONE DELLA STRUTTURA URBANA COMFORT-BENESSERE IN FUNZIONE DELLA STRUTTURA URBANA 16-04-2012 VILLA MANIN DI PASSARIANO (CODROIPO - UD) arch. Barbara Motta COMFORT/BENESSERE BENESSERE FISICO BUONA SALUTE RIDUZIONE DELLO STRESS PERCEZIONE

Dettagli

UNA CITTÀ SENZ AUTO PERCITTADINI E TURISTI LA MOBILITÀ DI BOLZANO VERSO SOLUZIONI SOSTENIBILI

UNA CITTÀ SENZ AUTO PERCITTADINI E TURISTI LA MOBILITÀ DI BOLZANO VERSO SOLUZIONI SOSTENIBILI UNA CITTÀ SENZ AUTO PERCITTADINI E TURISTI LA MOBILITÀ DI BOLZANO VERSO SOLUZIONI SOSTENIBILI Ufficio Mobilità del Comune di Bolzano Come ci si muove nella città di Bolzano? Anno 2001 35,2% 17,5% 7,4%

Dettagli

VIA DE CANDIA 1. PREMESSE

VIA DE CANDIA 1. PREMESSE 1. PREMESSE VIA DE CANDIA Il presente progetto Esecutivo ha per oggetto la realizzazione di un area a priorità pedonale e l abbattimento delle barriere architettoniche lungo la via Pantaleo De Candia nel

Dettagli

SASSARI Piazza Mazzotti

SASSARI Piazza Mazzotti REGIOE AUTOOMA DELLA SARDEGA ASSESSORATO DEGLI ETI LOCALI, FIAZE E URBAISTICA Art. 52 TA del P.P.R. AREE CARATTERIZZATE DA ISEDIAMETI STORICI Allegato 1/7 alla determinazione n. 2461/D.G. del 24/10/2008

Dettagli

Cordiali saluti. Agli associati. Torino, 14 Marzo 2014 Prot.: NEWS: 44_14

Cordiali saluti. Agli associati. Torino, 14 Marzo 2014 Prot.: NEWS: 44_14 Torino, 14 Marzo 2014 Prot.: NEWS: 44_14 Agli associati È uscito il nuovo Borsino Immobiliare Furbatto 2014 che vi inviamo in allegato. Torino è stata suddivisa in 24 zone e per ciascuna troverete la rilevazione

Dettagli

Tipo ET3a Strada extraurbana locale di pianura

Tipo ET3a Strada extraurbana locale di pianura Schede dei tipi di percorso Percorso ET3a Foglio 1 di 11 DEFINIZIONE DEL TIPO DESCRIZIONE SINTETICA Ambito: Sistema funzionale: Extraurbano Sistema insediativo diffuso (comunale, locale) Percorso su strada

Dettagli

All. 1 del. CdA 16/2014 QUADERNO DELLE OPERE TIPO PER IL PARCO

All. 1 del. CdA 16/2014 QUADERNO DELLE OPERE TIPO PER IL PARCO All. 1 del. CdA 16/2014 QUADERNO DELLE OPERE TIPO PER IL PARCO LUGLIO 2014 0 - PREMESSA In attesa di poter definire il Piano Attuativo del Parco e di vedere regolato da norme tecniche comuni lo sviluppo

Dettagli

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI REGOLAMENTO URBANISTICO. SOTTOSISTEMA DELLA MOBILITÀ (relazione descrittiva)

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI REGOLAMENTO URBANISTICO. SOTTOSISTEMA DELLA MOBILITÀ (relazione descrittiva) COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI REGOLAMENTO URBANISTICO SOTTOSISTEMA DELLA MOBILITÀ (relazione descrittiva) 1 La continuità con il Piano Strutturale Il Regolamento Urbanistico, quale atto di governo mediante

Dettagli

SISTEMA TERRITORIALE REGIONALE STRUTTURA VIABILISTICA TERRITORIALE STRUTTURA VIABILISTICA URBANA SOSTA E PARCHEGGI TRASPORTO PUBBLICO

SISTEMA TERRITORIALE REGIONALE STRUTTURA VIABILISTICA TERRITORIALE STRUTTURA VIABILISTICA URBANA SOSTA E PARCHEGGI TRASPORTO PUBBLICO OGGETTO ANALISI DEL CONTESTO PROGETTO DI UN MINIMETRO A MACERATA E CONSEGUENTE ORGANIZZAZIONE URBANISTICA. INCENTIVAZIONE DI UN NUOVO PIANO DI SVILUPPO SOSTENIBILE DEL CONTINUO URBANO SISTEMA TERRITORIALE

Dettagli

La città di Bolzano come esempio di mobilità sostenibile

La città di Bolzano come esempio di mobilità sostenibile La città di Bolzano come esempio di mobilità sostenibile TRENTO 22.09.2017 Dott.Ing. Ivan Moroder - Ufficio Mobilità del Comune di Bolzano Come ci si muove nella città di Bolzano? Anno 2001 35,2% 17,5%

Dettagli

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE

VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE VARIANTE AL REGOLAMENTO URBANISTICO COMUNALE PER LE SCHEDE INTERVENTO 41/2 E 41/3 E IL COMPARTO RESIDENZIALE IN CORSO OGGETTO RELAZIONE GENERALE Mattagnano - Inquadramento paesaggistico dell area d intervento

Dettagli

BORGO SANTA RITA. Progetti Immateriali: - Inserimento lavorativo di persone con disagio socio-culturale (Cooperativa agricola) Comune di Roma

BORGO SANTA RITA. Progetti Immateriali: - Inserimento lavorativo di persone con disagio socio-culturale (Cooperativa agricola) Comune di Roma 1 COMUNE DI POMEZIA SANTA PALOMBA INQUADRAMENTO GENERALE DEGLI INTERVENTI BORGO SANTA RITA Progetti Materiali: - Progetto di recupero e riqualificazione di immobili confiscati alla criminalità organizzata,

Dettagli

ELEMENTI INNOVATIVI DEGLI INTERVENTI NEI CENTRI

ELEMENTI INNOVATIVI DEGLI INTERVENTI NEI CENTRI LE POLITICHE DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA PER LA QUALIFICAZIONE DEI CENTRI COMMERCIALI NATURALI Dalla crisi un nuovo modello di sviluppo Bologna, 28 maggio 2012 Dai progetti sperimentali alla definizione

Dettagli

Punti di riferimento: LUOGHI DI INTERESSE COMUNE

Punti di riferimento: LUOGHI DI INTERESSE COMUNE Analisi del territorio e degli insediamenti - C Prof. Arch. Valeria Lingua L OGGETTO DELL ANALISI 4. LEGGERE LA CITTA : L ANALISI PERCETTIVA Firenze A.A. 2013-20142014 Culla Casa Vicinanze Quartiere Città

Dettagli

Sintesi degli incontri di ascolto di. Zona 9. danni più gravi sono dovuti alle frequenti esondazioni del

Sintesi degli incontri di ascolto di. Zona 9. danni più gravi sono dovuti alle frequenti esondazioni del Sintesi degli incontri di ascolto di Zona 9 Una serie di esigenze ricorrono in tutti i quartieri della Zona 9: - risolvere i problemi di manutenzione delle strade (alcuni dei danni più gravi sono dovuti

Dettagli

Il processo di partecipazione p della cittadinanza per l'elaborazione di un nuovo scenario di sviluppo per la città di Gorgonzola

Il processo di partecipazione p della cittadinanza per l'elaborazione di un nuovo scenario di sviluppo per la città di Gorgonzola L'ascolto della città Il processo di partecipazione p della cittadinanza per l'elaborazione di un nuovo scenario di sviluppo per la città di Gorgonzola Ing. Francesca Boeri 1 IL PROCESSO PARTECIPATIVO

Dettagli

INCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC

INCONTRI DI URBANISTICA. Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale 1. Dal PRG al PSC INCONTRI DI URBANISTICA Dal Piano regolatore generale al nuovo Piano urbanistico comunale Comune di Sant Ilario d Enza 1. Dal PRG al PSC Percorso di partecipazione Ascoltare il territorio Assessorato all

Dettagli

ART. 1 Oggetto ed elaborati del piano ART. 2 Obiettivi del piano ART. 3 Attuazione del piano

ART. 1 Oggetto ed elaborati del piano ART. 2 Obiettivi del piano ART. 3 Attuazione del piano ART. 1 Oggetto ed elaborati del piano 1. Il piano attuativo a fini generali PFG 11, art. 43 del PRGI di Riva del Garda, ha per oggetto la riqualificazione urbanistica dell abitato di S.Tomaso con la pedonalizzazione

Dettagli

COMUNE DI MONZA PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI ABACO DELLE DISTANZE

COMUNE DI MONZA PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI ABACO DELLE DISTANZE COMUNE DI MONZA PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI Norme in deroga all'art. 23 del Nuovo Codice della Strada, D. Lgs. 30 aprile 1992 n. 285, testo aggiornato con il D.Lgs. 10 settembre 1993 n.

Dettagli

La progettazione di piste e percorsi ciclabili urbani

La progettazione di piste e percorsi ciclabili urbani fa scuola La progettazione di piste e percorsi ciclabili urbani Ing. Enrico Chiarini Consigliere nazionale e componente Gruppo Tecnico Ing. Enrico Chiarini La progettazione di piste e percorsi ciclabili

Dettagli

L integrazione dei servizi di gestione e di igiene della rete stradale di Pisa: un processo avanzato di partnership pubblico-privato

L integrazione dei servizi di gestione e di igiene della rete stradale di Pisa: un processo avanzato di partnership pubblico-privato L integrazione dei servizi di gestione e di igiene della rete stradale di Pisa: un processo avanzato di partnership pubblico-privato 1 Global Service per la Gestione, Amministrazione, Igiene e Manutenzione

Dettagli

interventi di rinaturalizzazione degli argini. Riduzione inquinamento acustico e elettromagnetico (fino ad un massimo di punti 9).

interventi di rinaturalizzazione degli argini. Riduzione inquinamento acustico e elettromagnetico (fino ad un massimo di punti 9). DECRETO 16 gennaio 2003 Sostituzione dell'allegato tecnico del decreto 30 luglio 2002 "Migliore progetto per una citta' sostenibile delle bambine e dei bambini 2002" e "Iniziativa piu' significativa per

Dettagli

COMUNE DI SANREMO IMPIANTI PUBBLICITARI ABACO DISTRIBUTIVO PIANO GENERALE DEGLI. (Sanremo, ottobre 2004)

COMUNE DI SANREMO IMPIANTI PUBBLICITARI ABACO DISTRIBUTIVO PIANO GENERALE DEGLI. (Sanremo, ottobre 2004) COMUNE DI SANREMO PIANO GENERALE DEGLI IMPIANTI PUBBLICITARI (Sanremo, ottobre 2004) 3.2.6 ABACO DISTRIBUTIVO Documento rielaborato dal Servizio Progettazione e Arredo Urbano 1 PREMESSA Le schede successivamente

Dettagli

I risultati finali. 12 dicembre

I risultati finali. 12 dicembre I risultati finali 12 dicembre Via della partecipazione Due mesi e mezzo di lavoro (dal 1 ottobre al 12 dicembre): un gran numero di interviste; stare e visitare i luoghi; la formazione del personale comunale;

Dettagli

Recupero sostenibile del costruito per un quartiere urbano sostenibile

Recupero sostenibile del costruito per un quartiere urbano sostenibile Recupero sostenibile del costruito per un quartiere urbano sostenibile Presentazione al forum cittadino di Agenda 21 L esperienza del quartiere Crocetta-Cornaggia Antonella Grossi (ICIE) Matteo Gualandi

Dettagli

PROGRAMMA INTEGRATO di INTERVENTO. Posto tra le vie Carugati, Parini, Miola, Roma.

PROGRAMMA INTEGRATO di INTERVENTO. Posto tra le vie Carugati, Parini, Miola, Roma. COMUNE DI SARONNO Provincia Varese PROGRAMMA INTEGRATO INTERVENTO Posto tra le vie Carugati, Parini, Miola, Roma. Settembre 2002 UTC - Servizio Urbanistica ATTUAZIONE DEL DOCUMENTO DI INQUADRAMENTO L.R.

Dettagli

dipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO

dipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO dipartimento riqualificazione urbana settore piani, programmi e progetti strategici PREVISIONI URBANISTICHE FRA CAAB, SCALO E PILASTRO Quartiere San Donato 10 04 2013 Ubicazione Aree annesse sud al Caab

Dettagli

PROGETTO URBANO INTERPRETAZIONE INDIRIZZI PROGRAMMATICI E SCENARI

PROGETTO URBANO INTERPRETAZIONE INDIRIZZI PROGRAMMATICI E SCENARI PROGETTO URBANO INTERPRETAZIONE INDIRIZZI PROGRAMMATICI E SCENARI cosa abbiamo fatto fino ad ora? sommaria analisi storica ed evolutiva del quartiere verifiche di Piano : contesto territoriale, spazi pubblici

Dettagli

per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati

per i tuoi acquisti di libri, banche dati, riviste e software specializzati INDICE 1. INTRODUZIONE 2. INQUADRAMENTO NORMATIVO GENERALE 2.1 Generalità 2.2 Legge N. 118 del 1971 2.3 D.P.R.384 del 1978 2.4 Legge N. 41 del 1986 2.5 Legge N. 13 del 1989 2.6 D.M. 236 del 1989 2.7 Circolare

Dettagli

INDICE 1 DATI DI BASE POPOLAZIONE DENSITA POPOLAZIONE ACCESSIBILITA DI PRIMO LIVELLO SISTEMA STRADALE PRINCIPALE 1.3.

INDICE 1 DATI DI BASE POPOLAZIONE DENSITA POPOLAZIONE ACCESSIBILITA DI PRIMO LIVELLO SISTEMA STRADALE PRINCIPALE 1.3. 1 INDICE 1 DATI DI BASE 1.1.7 POPOLAZIONE DENSITA POPOLAZIONE 1.3.1 ACCESSIBILITA DI PRIMO LIVELLO SISTEMA STRADALE PRINCIPALE 1.3.2 ACCESSIBILITA DI PRIMO LIVELLO SISTEMA TRASPORTO PUBBLICO PRINCIPALE

Dettagli

Alcune recenti esperienze europee di moderazione del traffico

Alcune recenti esperienze europee di moderazione del traffico Alcune recenti esperienze europee di moderazione del traffico Tutte le configurazioni traggono origine da due approcci progettuali finora considerati antitetici: la separazione e l integrazione fra flussi

Dettagli

Polo funzionale 6 Stazione ferroviaria di Ravenna

Polo funzionale 6 Stazione ferroviaria di Ravenna Polo funzionale 6 Stazione ferroviaria di Ravenna Comune: Ravenna Tav.1 INQUADRAMENTO TERRITORIALE Polo n. 6-1 Tav.2 INQUADRAMENTO URBANO Scala 1:10.000 ELENCO UNITÀ DEL POLO FUNZIONALE: Famiglia attività

Dettagli

18 marzo 2011 ISOLA DI SAN SERVOLO VENEZIA

18 marzo 2011 ISOLA DI SAN SERVOLO VENEZIA Incontro con gli Amministratori Locali LA PROVINCIA DI VENEZIA NEL PATTO DEI SINDACI Il Progetto 20-20 20-20 18 marzo 2011 ISOLA DI SAN SERVOLO VENEZIA EVENTO PATROCINATO DA PARTNER TECNICO LA RETE CICLABILE

Dettagli

Sintesi degli incontri di ascolto di. Zona 1. Tra le esigenze raccolte relativamente alla Zona nella sua totalità si

Sintesi degli incontri di ascolto di. Zona 1. Tra le esigenze raccolte relativamente alla Zona nella sua totalità si Sintesi degli incontri di ascolto di Zona 1 Tra le esigenze raccolte relativamente alla Zona nella sua totalità si segnala la richiesta di: - una maggiore cura ed attrattività delle aree verdi esistenti

Dettagli

ALDROVANDI MALPIGHI E SAN FRANCESCO

ALDROVANDI MALPIGHI E SAN FRANCESCO dipartimento riqualificazione urbana RIQUALIFICARE LE PIAZZE ALDROVANDI MALPIGHI E SAN FRANCESCO Bologna 16 04 2014 QUADRO DI RIFERIMENTO 25 07 2011 Linee Programmatiche di Mandato del Comune di Bologna

Dettagli

Progetto per una nuova mobilità sostenibile. Presentazione alla cittadinanza Sala consiliare Comune di Turate 28 giugno 2017

Progetto per una nuova mobilità sostenibile. Presentazione alla cittadinanza Sala consiliare Comune di Turate 28 giugno 2017 Progetto per una nuova mobilità sostenibile Presentazione alla cittadinanza Sala consiliare Comune di Turate 28 giugno 2017 Sommario (i) Premessa I risultati dei questionari Il nostro programma elettorale

Dettagli

Tavole. Inquadramento. Territoriale. (Art. 52, comma. 2, lett. a), b), c), d), j). Inquadramento

Tavole. Inquadramento. Territoriale. (Art. 52, comma. 2, lett. a), b), c), d), j). Inquadramento REGIOE AUTOOMA DELLA SARDEGA ASSESSORATO DEGLI ETI LOCALI, FIAZE E URBAISTICA Art. 52 TA del P.P.R. AREE CARATTERIZZATE DA ISEDIAMETI STORICI Allegato 1/7 alla determinazione n. 4/D.G. del 07/01/2009 Verifica

Dettagli

Un pezzo di Bologna torna alla città

Un pezzo di Bologna torna alla città Un pezzo di Bologna torna alla città Mercato Navile nasce la Nuova Bologna A ridosso della città storica, oltre il fascio dei binari, dunque vicino alla nuova stazione Alta Velocità, nei pressi della sede

Dettagli

Interventi in votazione

Interventi in votazione Interventi in votazione ARREDO URBANO Portabiciclette Scuola via Mascagni (e tutte le altre scuole) 4.400,00 n 6 pz Panchine che non siano spostabili Via Sondrio (tra le piante) 1.600,00 n 10 pz Cestini

Dettagli

Tipo ET3b Strada extraurbana locale di collina

Tipo ET3b Strada extraurbana locale di collina Schede dei tipi di percorso Percorso ET3b Foglio 1 di 11 DEFINIZIONE DEL TIPO DESCRIZIONE SINTETICA Ambito: Sistema funzionale: Extraurbano Sistema insediativo diffuso Percorso su Strada extraurbana di

Dettagli

la rete ciclabile di distretto una opportunità di mobilità sostenibile per il distretto ceramico modenese

la rete ciclabile di distretto una opportunità di mobilità sostenibile per il distretto ceramico modenese la rete ciclabile di distretto una opportunità di mobilità sostenibile per il distretto ceramico modenese 1 Il mobility management nel distretto ceramico È stato approvato dalle Amministrazioni Locali

Dettagli

Regolamento d uso e mantenimento degli spazi privati di uso pubblico e dei portici e porticati

Regolamento d uso e mantenimento degli spazi privati di uso pubblico e dei portici e porticati COMUNE DI NONE Provincia di Torino Regolamento d uso e mantenimento degli spazi privati di uso pubblico e dei portici e porticati Luglio 2013 Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 4 del

Dettagli

Preservare e migliorare la rete regionale Le strategie previste nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti

Preservare e migliorare la rete regionale Le strategie previste nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti Preservare e migliorare la rete regionale Le strategie previste nel Programma Regionale della Mobilità e dei Trasporti Obiettivo specifico: Migliorare i collegamenti su scala regionale: rete regionale

Dettagli

Via Mantova - Zaist ALLEGATO M. Inquadramento cartografico

Via Mantova - Zaist ALLEGATO M. Inquadramento cartografico ALLEGATO M Inquadramento cartografico Via Mantova - Zaist Descrizione/introduzione Il percorso radiale collega il limite del centro storico da Piazza Libertà al quartiere residenziale Zaist. Un altra diramazione

Dettagli

Come leggere il Borsino

Come leggere il Borsino Come leggere il Borsino Criteri di rilevazione e metodologie di consultazione ROBERTO FURBATTO CESARE FURBATTO Anche per questa edizione del Borsino 2015, la rilevazione dei prezzi degli immobili è effettuata

Dettagli

ATTRAVERSARE A PIEDI, IN SICUREZZA E SENZA BARRIERE

ATTRAVERSARE A PIEDI, IN SICUREZZA E SENZA BARRIERE 9 ATTRAVERSARE A PIEDI, IN SICUREZZA E SENZA BARRIERE Descrizione Si propone di realizzare un attraversamento pedonale, regolato da semaforo a chiamata, all'incrocio di Viale del Sole con via Br. Granatieri

Dettagli

ASSE 3 - SVILUPPO URBANO COMUNE DI GENOVA

ASSE 3 - SVILUPPO URBANO COMUNE DI GENOVA ASSE 3 - SVILUPPO URBANO COMUNE DI GENOVA Progetto Integrato PRA MARINA PERCORSI DEFINITI DAL VERDE SEQUENZA GIOCHI D ACQUA E RIQUALIFICAZIONE DEL PARCO DI PONENTE NUOVO SPAZIO PER RIVITALIZZAZIONE COMMERCIALE

Dettagli

Premessa. Analisi delle occupazioni esistenti

Premessa. Analisi delle occupazioni esistenti Premessa Il presente studio nasce dalla necessità di individuare forme omogenee di fruizione di spazi pubblici nella Città di Gallipoli, soprattutto in luoghi di notevole interesse, assistita però da una

Dettagli

COMUNE DI TERRICCIOLA (PROVINCIA DI PISA )

COMUNE DI TERRICCIOLA (PROVINCIA DI PISA ) COMUNE DI TERRICCIOLA (PROVINCIA DI PISA ) VARIANTE AL R.U. PER INTERVENTI DI MESSA IN SICUREZZA DEL TRATTO DELLA S.R.T. 439 "SARZANESE - VALDERA" IN ATTRAVERSAMENTO DEL C.A. DI LA STERZA RELAZIONE E MODIFICA

Dettagli

3) Verificare la ricaduta in termini di impatto in zone a carattere ambientaleturistico.

3) Verificare la ricaduta in termini di impatto in zone a carattere ambientaleturistico. RELAZIONE TECNICA Il linguaggio pubblicitario e commerciale legato alla cartellonistica, se da una parte è da considerare come necessario e indiscusso veicolo di crescita aziendale e di promozione commerciale,

Dettagli

Recupero e riqualificazione del sistema degli spazi pubblici

Recupero e riqualificazione del sistema degli spazi pubblici Progetto Urbano San Lorenzo - Schema di Assetto Preliminare Aggiornamento della fase di consultazione preventiva Incontro tematico Recupero e riqualificazione del sistema degli spazi pubblici Casa della

Dettagli

COMUNE DI GENOVA. Progetto Integrato MOLASSANA

COMUNE DI GENOVA. Progetto Integrato MOLASSANA COMUNE DI GENOVA Progetto Integrato MOLASSANA 1 Obiettivo Riqualificare il centro abitato di Molassana, che verrà sollevato dalla pressione del traffico attraverso un riassetto della mobilità locale e

Dettagli

Comune di Pisa Assessorato all Urbanistica Direzione Pianificazione Urbanistica d Area PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE DI MARINA DI PISA

Comune di Pisa Assessorato all Urbanistica Direzione Pianificazione Urbanistica d Area PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE DI MARINA DI PISA Comune di Pisa Assessorato all Urbanistica Direzione Pianificazione Urbanistica d Area PIANO DI RIQUALIFICAZIONE DEL LUNGOMARE DI MARINA DI PISA FIN DAL 2001 IL REGOLAMENTO URBANISTICO HA INDIVIDUATO IL

Dettagli

COME SI COSTRUISCE UNA LEGENDA

COME SI COSTRUISCE UNA LEGENDA SUN_Seconda Università di Napoli «Luigi Vanvitelli» Corso di Laurea Specialistica in Architettura-Nuove qualità delle costruzioni e dei contesti Laboratorio di progettazione del territorio Barbara Pizzo

Dettagli

PIANO REGOLATORE GENERALE

PIANO REGOLATORE GENERALE COMUNE DI PADOVA Settore Pianificazione Urbanistica PIANO REGOLATORE GENERALE VARIANTE adottata ai sensi della lettera l del 4 comma dell art.50 della L.R. 61/85 così come previsto dall art.48 della L.R.11/2004.

Dettagli

Torino Social Innovation facilita i giovani a partecipare al Bando nazionale Smart Cities and Communities

Torino Social Innovation facilita i giovani a partecipare al Bando nazionale Smart Cities and Communities Torino Social Innovation facilita i giovani a partecipare al Bando nazionale Smart Cities and Communities CICLO DI INCONTRI INFORMATIVI E CONOSCITIVI Torino vuole favorire e sostenere i giovani nello sviluppo

Dettagli

Piano della città pubblica

Piano della città pubblica La Legge Regionale n 12/2005 Legge per il governo del territorio. I temi e le esperienze Politecnico di Milano Polo Regionale di Mantova Aula Magna - Via Scarsellini, 15 Mantova 30 novembre 2006 Studi

Dettagli

Modalità di coinvolgimento degli studenti

Modalità di coinvolgimento degli studenti Mobility Management per il sistema universitario milanese L ACCESSIBILITÀ CICLOPEDONALE ALLE SEDI UNIVERSITARIE E LE MISURE DI PROMOZIONE DELL USO DELLA BICICLETTA Enrico Prevedello Politecnico di Milano

Dettagli

Il progetto di rete ciclabile della Liguria

Il progetto di rete ciclabile della Liguria Il progetto di rete ciclabile della Liguria Luisa Casu Dipartimento Programmi Regionali, Porti,Trasporti, Lavori Pubblici ed Edilizia Settore Pianificazione e valutazione interventi Il punto di partenza

Dettagli

SPAZIO, TEMPO, GENERI PER LA QUALITA DELLA VITA. Bergamo: esperienza di pianificazione integrata degli spazi e dei tempi della città

SPAZIO, TEMPO, GENERI PER LA QUALITA DELLA VITA. Bergamo: esperienza di pianificazione integrata degli spazi e dei tempi della città SPAZIO, TEMPO, GENERI PER LA QUALITA DELLA VITA Bergamo: esperienza di pianificazione integrata degli spazi e dei tempi della città Teatro Margherita di Bari 18 marzo 2013 Bergamo: nodo di un sistema urbano

Dettagli

RAPPORTO SULLO STATO DEGLI SPAZI VERDI

RAPPORTO SULLO STATO DEGLI SPAZI VERDI RAPPORTO SULLO STATO DEGLI SPAZI VERDI Borgata Centro IL RUOLO DEGLI SPAZI VERDI URBANI I parchi e i giardini sono elementi essenziali per la vivibilità delle città. Il loro incremento e il loro miglioramento

Dettagli

linee guida per la redazione del piano di governo del territorio

linee guida per la redazione del piano di governo del territorio linee guida per la redazione del piano di governo del territorio allegato A delibera C.C. n. 35 del 24/11/2008 24 novembre 2008 ORSENIGO paese più aperto e accessibile più sicuro e solidale più bello e

Dettagli

Presentazione Fase 1 analisi dello stato di fatto Piano Urbano del Traffico del Comune di Forlì

Presentazione Fase 1 analisi dello stato di fatto Piano Urbano del Traffico del Comune di Forlì Presentazione Fase 1 analisi dello stato di fatto Piano Urbano del Traffico del Comune di Forlì Forlì, 3 giugno 2015 Sommario a. Piano Urbano del Traffico: chi cosa quando? b. Flussi veicolari ambito urbano

Dettagli

PROGETTO MEDIAPOLE Oltre la luce!

PROGETTO MEDIAPOLE Oltre la luce! PROGETTO MEDIAPOLE Oltre la luce! L AZIENDA Da cinquant anni sul mercato della comunicazione esterna, Avip Italia con la sua sede in provincia di Torino e le 5 filiali su tutto il territorio nazionale

Dettagli

BANDO DI CONCORSO GIOVANI IN MOVIMENTO - EDIZIONE 2012-

BANDO DI CONCORSO GIOVANI IN MOVIMENTO - EDIZIONE 2012- A CURA DEL DIPARTIMENTO ARCHITETTURA E AMBIENTE L.A.S. R. COTTINI,TORINO BANDO DI CONCORSO GIOVANI IN MOVIMENTO - EDIZIONE 2012- Da sempre Ambiente e Territorio costituiscono il naturale interesse della

Dettagli

Scheda A2_ Elemento separatore

Scheda A2_ Elemento separatore Scheda A2_ Elemento separatore Scheda A2_Itinerari principali in sede propria Elemento separatore in relazione alla classificazione della strada alla quale l itinerario viene posto in affiancamento Caratteristiche

Dettagli

Tipo ET1a Strada extraurbana di transito

Tipo ET1a Strada extraurbana di transito Schede dei tipi di percorso Percorso ET1a Foglio 1 di 11 DEFINIZIONE DEL TIPO DESCRIZIONE SINTETICA Ambito: Sistema funzionale: Extraurbano Territoriale (Provinciale / Regionale) Percorso su strada extraurbana

Dettagli

Progettazione strategica partecipata: il caso di Valco San Paolo ALLEGATO

Progettazione strategica partecipata: il caso di Valco San Paolo ALLEGATO Master PISM a.a. 2007-08 Materiali di lavoro per il workshop: Progettazione strategica partecipata: il caso di Valco San Paolo ALLEGATO AREE DI DECISIONE E OPZIONI PROGETTUALI SOCIALIZZ? Dove realizzare

Dettagli

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie

Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Insegnamento di Fondamenti di Infrastrutture viarie Territorio ed infrastrutture di trasporto La meccanica della locomozione: questioni generali Il fenomeno dell aderenza e l equazione generale del moto

Dettagli

Comune di Casale sul Sile Piano degli Interventi

Comune di Casale sul Sile Piano degli Interventi PRC - PIANO REGOLATORE COMUNALE PI - Piano degli Interventi SCHEDA NORMATIVA UMI 11.A Le presenti Norme Attuative, costituiscono allegato integrante della Scheda Normativa UMI 11.A del Piano degli Interventi.

Dettagli

ALLEGATOB2 alla Dgr n del 05 agosto 2014 pag. 1/8

ALLEGATOB2 alla Dgr n del 05 agosto 2014 pag. 1/8 ALLEGATOB2 alla Dgr n. 1420 del 05 agosto 2014 pag. 1/8 FONDO PER LO SVILUPPO E LA COESIONE 2007-2013 ASSE 5 SVILUPPO LOCALE Linea di intervento 5.3: Riqualificazione dei centri urbani e della loro capacità

Dettagli

INFRASTRUTTURE STRADALI

INFRASTRUTTURE STRADALI Prof. Arch. Paolo Fusero Corso di Fondamenti di Urbanistica Facoltà di Architettura di Pescara INFRASTRUTTURE STRADALI Classificazione delle strade "Nuovo codice della strada", decreto legisl. 30 aprile

Dettagli

Questionario di Consultazione Cittadini Preliminare di Piano. Questionario cittadini Q.2

Questionario di Consultazione Cittadini Preliminare di Piano. Questionario cittadini Q.2 Questionario di Consultazione Cittadini Preliminare di Piano Questionario cittadini Q.2 PROVINCIA DI SALERNO CONSULTAZIONE PUBBLICA DEL PIANO URBANISTICO COMUNALE L Amministrazione Comunale di Vibonati,

Dettagli

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE

Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Il PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE Anna Rossi Struttura Paesaggio www.ptr.regione.lombardia.it La Convenzione europea per il paesaggio impone l attenzione paesaggistica su tutto il territorio considerandone

Dettagli

Introduzione... 2 C 1 INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO... 4

Introduzione... 2 C 1 INTERVENTI PER IL RISPARMIO ENERGETICO... 4 EDILIZIA SCOLASTICA Riqualificazione degli edifici scolastici pubblici: efficienza energetica, messa a norma degli impianti,abbattimento delle barriere architettoniche, dotazione di impianti sportivi,

Dettagli

Sintesi degli incontri di ascolto di. Zona 5. Le esigenze prioritarie emerse nei quartieri di Zona 5 più prossimi al

Sintesi degli incontri di ascolto di. Zona 5. Le esigenze prioritarie emerse nei quartieri di Zona 5 più prossimi al Sintesi degli incontri di ascolto di Zona 5 Porta Vigentina, San Gottardo, Bocconi Le esigenze prioritarie emerse nei quartieri di Zona 5 più prossimi al centro riguardano interventi puntuali di arredo

Dettagli

Aree tematiche di intervento

Aree tematiche di intervento Titolo del Progetto ORIENTIAMOCI IN BASSA VALSUGANA Uno studio per la razionalizzazione della segnaletica a carattere ambientale e una sperimentazione sulla pista ciclabile Aree tematiche di intervento

Dettagli

ABATE, Riqualificazione centro storico di Casaluce

ABATE, Riqualificazione centro storico di Casaluce ABATE, Riqualificazione centro storico di Casaluce CARUSONE, Riqualificazione Piazza Marconi ad Aversa Chianese, Piano di Recupero centro storico di Carinaro CORVINO, Riqualificazione centro storico di

Dettagli

Progetto per la riqualificazione e /o messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa-scuola sviluppati attraverso metodologie educative e

Progetto per la riqualificazione e /o messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa-scuola sviluppati attraverso metodologie educative e Progetto per la riqualificazione e /o messa in sicurezza dei percorsi ciclopedonali casa-scuola sviluppati attraverso metodologie educative e partecipative SOLUZIONI PROGETTUALI PER LA SICUREZZA IN AMBITO

Dettagli

PROGETTO EDEN 3 DESTINAZIONI EUROPEE DI ECCELLENZA TURISMO E AREE PROTETTE SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA SOGGETTO PROPONENTE

PROGETTO EDEN 3 DESTINAZIONI EUROPEE DI ECCELLENZA TURISMO E AREE PROTETTE SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA SOGGETTO PROPONENTE PROGETTO EDEN 3 DESTINAZIONI EUROPEE DI ECCELLENZA TURISMO E AREE PROTETTE SCHEDA PER LA PRESENTAZIONE DELLA CANDIDATURA SOGGETTO PROPONENTE.......... CONTATTO: TEL. FAX MAIL:.. SITO INTERNET. La destinazione

Dettagli

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA

RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA REALIZZAZIONE ROTATORIA INCROCIO VIAlE DI VITTORIO VIALE MEDIANO RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA 1. Premessa La redazione del presente progetto per il miglioramento dell incrocio stradale è avvenuta, sulla

Dettagli

CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art del Rapporto Ambientale

CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art del Rapporto Ambientale CHECK LIST A SOSTENIBILITA DELLA VAS Art. 5.10 del Rapporto Ambientale CRITERI 1. Orientamento dell edificio Gli edifici di nuova costruzione devono essere posizionati con l asse longitudinale principale

Dettagli

Fonte: Val Seriana. Dalla valle del tessile a quella dei supermercati di Matteo Gaddi

Fonte: Val Seriana. Dalla valle del tessile a quella dei supermercati di Matteo Gaddi L assetto morfologico del territorio di albino mette in evidenza alcune emergenze significative sia dal punto di vista funzionale che architettonico, tali da costituire un sistema di riferimento e di identità

Dettagli

Divisione Infrastruttura Sistema Segnaletico Istruzioni per la progettazione e la realizzazione della segnaletica nelle stazioni ferroviarie

Divisione Infrastruttura Sistema Segnaletico Istruzioni per la progettazione e la realizzazione della segnaletica nelle stazioni ferroviarie Divisione Infrastruttura Sistema Segnaletico Istruzioni per la progettazione e la realizzazione della segnaletica nelle stazioni ferroviarie Pubblicazione a cura di Divisione Infrastruttura Ferrovie delle

Dettagli