Fonti storiche. Vivere e lavorare nella curtis LABORATORIO. A. L inventario dell abate Irminione

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1 Come si svolgeva il lavoro nelle grandi proprietà terriere dell alto Medioevo? Quali erano le condizioni di vita dei contadini che vi lavoravano? Non è facile rispondere a queste domande, perché di quei secoli possediamo pochi documenti. Ci sono di aiuto i libri catastali, che venivano compilati nelle abbazie o nelle curie vescovili, e che servivano per fare l inventario delle proprietà e delle relative rendite. Troviamo poi informazioni sulla vita quotidiana nell alto Medioevo nei mosaici pavimentali di edifici religiosi, come quelli dell abbazia di Bobbio o della Cattedrale di Otranto; e in alcuni cicli di sculture, come quelli del Battistero di Parma o del Duomo di Modena. Altre notizie ci sono fornite dalle miniature che adornano i manoscritti dell epoca. Queste fonti visive costituiscono dei preziosi documenti, in un epoca in cui scarseggia la documentazione scritta. Sono particolarmente interessanti, per le notizie che ci forniscono sul modo di lavorare dei contadini del Medioevo, i calendari dei lavori agricoli, nei quali ogni mese dell anno è illustrato con l attività dei campi che in esso, di regola, si svolgeva. La parola calendario viene dal termine latino calendae con cui i romani indicavano il primo giorno di ogni mese. Queste raffigurazioni, che spesso comparivano sulle pareti o sui pavimenti delle chiese, ricordavano ai contadini, che generalmente non sapevano leggere, qual era il lavoro che dovevano svolgere in un determinato periodo dell anno. I calendari dei lavori agricoli cambiavano a seconda dei luoghi e dei climi: nell Europa settentrionale, per esempio, caratterizzata da un clima più freddo, alcune attività come la mietitura dei cereali iniziavano più tardi rispetto all Europa meridionale, dove grazie al clima più mite le piante giungono prima a maturazione. Il lavoro di aratura dei campi. Miniatura dal De Universo di Rabano Mauro, XI secolo, Montecassino, Archivio dell abbazia. A. L inventario dell abate Irminione Fra l 806 e l 829, Irminione, abate di Saint-Germain-des-Prés nei pressi di Parigi, compilò un inventario affinché l abbazia potesse sapere con esattezza quali terre le appartenevano e chi le abitava. Il documento ci fornisce preziose informazioni su come era organizzata e gestita la proprietà dell abbazia. Apprendiamo, innanzitutto, che le proprietà abbaziali occupavano un area di circa ettari; si trattava di una dimensione significativa, anche se da altri documenti medievali sappiamo che esistevano proprietà ecclesiastiche ancora più estese. Dei ettari, quasi la metà era occupata dalla pars dominica, cioè la riserva gestita direttamente dall abbazia (edifici, terre, mulini, forni, per l uso dei quali era previsto il pagamento di una tassa); i mansi, cioè le terre date in gestione alle famiglie contadine in cambio di un affitto e di corvée per l abbazia, erano circa Per comprendere meglio le differenze tra le due parti della proprietà, esaminiamo un brano del documento in cui vengono descritte le caratteristiche e le dimensioni della proprietà situata nella località chiamata La Celle-Yveline. Pagina 1 di 5

2 L abbazia di Saint-Germain-des-Prés possiede a La Celle-Yveline una terra signorile con una casa e altri edifici rurali quanti bastano. Possiede là otto appezzamenti per un estensione di 65 bunuaria 1, capaci di una semina di 300 moggi 2 di frumento. Possiede un arpento 3 e mezzo di vigna, 13 arpenti di nuova [vigna], 38 arpenti di prato. Possiede un bosco che fa in tutto 5 leghe 4 di giro, dove si possono ingrassare 1000 porci. Possiede due mulini dai quali ottiene il censo 5 di 27 moggi di grano e 1 soldo d argento. Possiede due chiese con tutto il loro corredo e costruite con cura; là vicino ci sono 10 bunuaria di terra arabile, mezzo arpento di vigna, due arpenti di prato. Inoltre vi possiede 2 mansi ingenuili 6, con 10 bunuaria di terra arabile, un arpento e un quarto di vigna, 2 arpenti di prato. (Da C.M. De la Roncière, R. Delorté, M. Rouche, L Europe au Moyen Age, A. Colin, Paris 1969; vol. 1, pp ) 1. Bunuaria: plurale del termine latino bunuarium, unità di misura di superficie corrispondente a circa 1,28 ettari, cioè m Moggio: unità di misura di capacità corrispondente a 52,5 litri. 3. Arpento: unità di misura di superficie corrispondente a 12,64 are, cioè a 1264 m Lega: unità di misura di lunghezza adoperata nella Francia dell alto Medioevo, corrispondente a 2222 m; un bosco della circonferenza di 5 leghe, come quello di cui qui si parla, dovrebbe avere una superficie di circa 980 ettari, cioè m Censo: tributo, imposta. 6. Mansi ingenuili: i mansi si suddividevano in servili e ingenuili; i primi erano lavorati dai servi della gleba; i mansi ingenuili erano quelli che, invece, appartenevano ai contadini liberi. L abbazia benedettina di Saint-Germain-des-Prés venne fondata nel VI secolo da Childeberto I, re dei franchi e figlio di Clodoveo. Un tempo l abbazia si trovava ai margini di Parigi, oggi è nel centro della città. Leggere e comprendere 1. In base alle informazioni contenute nel documento, puoi calcolare la dimensione totale (in m 2 ) delle terre possedute dall abbazia a La Celle-Yveline. Puoi anche determinare l estensione in m 2 delle terre coltivate e di quelle occupate dal bosco. 2. Che cosa si produceva all interno delle terre considerate? 3. Nel documento si parla anche di mulini: quali informazioni sono fornite al riguardo? Pagina 2 di 5

3 B. L importanza del bosco Nel primo documento abbiamo visto quanto il bosco fosse importante nell economia della curtis. In proposito, è interessante la seguente miniatura medievale che rappresenta dei contadini che stanno pascolando dei maiali. Miniatura del XV secolo in cui sono raffigurati dei contadini intenti a pascolare dei maiali in un bosco. Osservare e comprendere 4. Che cosa stanno mangiando i maiali? a. Erba e foglie; b. Le ghiande cadute dalle querce; c. Granturco. 5. Quali informazioni ci fornisce l immagine circa l importanza della foresta all interno dell economia della curtis? Rispondi scegliendo le risposte vere contenute nel seguente elenco. I boschi non svolgevano alcuna funzione economica I frutti del bosco erano utilizzati per l alimentazione degli animali I boschi venivano distrutti per fare posto alle coltivazioni 6. Che cos altro potevano ricavare dal bosco gli abitanti della curtis? V F Pagina 3 di 5

4 C. Un calendario dei lavori agricoli Vediamo qui un calendario dei lavori agricoli raffigurato in una miniatura dell VIII-IX secolo. Vi sono riconoscibili le attività svolte nei dodici mesi dell anno, legate all agricoltura, all allevamento, e comunque intrecciate con la vita della natura. Le poche scritte in latino consistono nell indicazione abbreviata del mese; per esempio la prima immagine in alto a sinistra è relativa a gennaio, la seconda a febbraio Osservare e comprendere 7. Osserva attentamente le varie immagini, quindi completa la seguente tabella, descrivendo il contenuto. Mesi Che cosa rappresentano le immagini? Qual è il collegamento fra le attività e i mesi? Mesi invernali gennaio febbraio e marzo Un contadino si sta davanti a un I contadini sono raffigurati con due e una Durante gennaio, che è un mese molto, i contadini si riposano. Febbraio e marzo possono essere ancora molto per affrontare i lavori, dunque ci si dedica alla con il falcone (usato per catturare altri ), utile per soddisfare il fabbisogno di. Inoltre, si possono cacciare le che escono dal letargo. Mesi primaverili aprile maggio giugno Il contadino è raffigurato accanto a un in Un contadino è raffigurato con e Un contadino sta il campo con un leggero, trainato da una coppia di Ad aprile la si risveglia e gli fioriscono. È il momento della raccolta dei primi Si prepara la per nuove di ortaggi e legumi. Pagina 4 di 5

5 Mesi Che cosa rappresentano le immagini? Qual è il collegamento fra le attività e i mesi? Mesi estivi luglio Un contadino è intento a l erba. agosto Un contadino è intento a il frumento. La falciatura dell serve per fare il usato come per gli animali. Nell Europa meridionale, la avviene anche due mesi prima; ma nel il clima è più rigido e i tempi di delle spighe sono più lenti. Fino al X secolo circa, il cereale più coltivato non era il frumento, che ha bisogno di molte cure, ma la segale, di minore qualità ma con un resa più sicura. settembre Un contadino sta Si seminano i cereali che maturano nel tardo o a inizio ottobre Si effettua la dell uva. Le uve sono arrivate a e si può vendemmiare per preparare il per il Mesi autunnali novembre e dicembre Un uomo tiene a bada un con un bastone, mentre un contadino afferra il per una e impugna un lungo per sgozzarlo. Tra autunno e inverno i lavori agricoli diminuiscono a causa del. Intanto, i maiali, che sono stati nutriti a ghiande nei boschi, sono ingrassati e pronti per essere. Dagli animali si ricavano la, i salumi e lo strutto da usare come condimento. Per conservare la carne si usa metterla sotto o farla al Sole o in ambienti freschi e ventilati. Attività finali Produrre e argomentare 8. Scrivi un breve testo, di non più di 10 righe, sulla condizione dei contadini nell alto Medioevo. Pagina 5 di 5