CURE DOMICILIARI. Unità Valutativa Multidisciplinare Residenza Sanitaria Assistenziale. informazioni per il cittadino
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- Ottaviana Pozzi
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1 CURE DOMICILIARI Unità Valutativa Multidisciplinare Residenza Sanitaria Assistenziale informazioni per il cittadino 1
2 2 Copertina: Marco Z. anni 7
3 INDICE PREMESSA 7 Cosa sono le cure domiciliari 8 A chi sono rivolte 8 Le diverse forme di cure domiciliari 8 Come si accede 8 ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA 9 A chi è rivolta 9 Cos è il piano individuale di assistenza o PAI? 11 ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA CURE PALLIATIVE 12 Come si accede 12 Tempo di risposta 12 HOSPICE 13 ASSISTENZA DOMICILIARE PROGRAMMATA 14 Come si accede 14 Compiti dei familiari 14 Tempo di risposta 14 ASSISTENZA DOMICILIARE INFERMIERISTICA 15 A chi è rivolta 15 Come si accede 15 Tempo di risposta 15 ASSISTENZA INFERMIERISTICA OCCASIONALE 15 A chi è rivolta 15 Come si accede 16 Tempo di risposta 16 SERVIZIO INFERMIERISTICO AMBULATORIALE 16 Sedi delle Unità Operative di Assistenza Primaria e del Servizio infermieristico territoriale 17 Distretti Fiemme e Ladino di Fassa 17 Distretto di Primiero 17 Distretto di Bassa Valsugana e Tesino 18 Distretto di Alta Valsugana 18 Distretto di Trento, Valle dei Laghi, Rotaliana, Paganella e Cembra 19 Distretto di Valle di Non 19 Distretto di Valle di Sole 20 Distretto di Giudicarie e Rendena 20 Distretto di Alto Garda e Ledro 21 Distretto di Vallagarina 21 AMBULATORI INFERMIERISTICI 22 Distretti Fiemme e Ladino di Fassa 22 Distretto di Primiero 22 Distretto Bassa Valsugana e Tesino 23 Distretto Alta Valsugana 24 Distretto Trento, Valle dei Laghi, Rotaliana, Paganella e Cembra 25 Distretto Valle di Non 26 Distretto Valle di Sole 28 Distretto Giudicarie e Rendena 29 Distretto Alto Garda e Ledro 30 Distretto Vallagarina 31 L UNITÀ VALUTATIVA MULTIDISCIPLINARE 32 Che cos è 32 Chi puo accedere 32 Come si accede 33 Tempi di convocazione 33 Composizione 35 La scheda di valutazione multidimensionale 35 Funzioni della unita valutativa multidisciplinare 35 Progetto di intervento 35 Percorso UVM 37 SEDI DELLE SEGRETERIE DELLE UNITÀ VALUTATIVE MULTIDISCIPLINARI 38 Distretti Fiemme e Ladino di Fassa 38 Distretto di Primiero 38 Distretto di Bassa Valsugana e Tesino 39 Distretto Alta Valsugana 39 Distretto Trento, Valle dei Laghi, Rotaliana, Paganella e Cembra 40 Distretto di Valle di Non 40 Distretto di Valle di Sole 41 Distretto di Giudicarie e Rendena 41 Distretto di Alto Garda e Ledro 42 Distretto di Vallagarina 42 RESIDENZA SANITARIA ASSISTENZIALE 43 Che cos è 43 Dove si trovano le residenze sanitarie assistenziali 44 Chi puo accedere 45 Come si accede 45 Tempo di degenza nella struttura 46 Prestazioni 47 Posti letto di sollievo 47 Chi puo accedere 47 Come si accede 47 Tempo di permanenza 47 Glossario 50
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5 PREFAZIONE Le cure domiciliari sono un servizio sempre più importante e questo per vari motivi; da una parte l invecchiamento della popolazione e il moltiplicarsi, di conseguenza, delle malattie cronico-degenerative ad esso legate, e dall altra la convinzione che, laddove possibile, evitare l ospedalizzazione e quindi dare la possibilità alla persona di vivere nella propria casa, sia importante al fine della qualità della vita del cittadino-paziente. Proprio per la loro importanza le cure domiciliari devono perciò essere sempre più al centro dell attenzione della sanità pubblica, di chi la gestisce e la governa ma anche di chi la fruisce; questo vuol dire che anche i cittadini singoli e associati sono chiamati a partecipare e dare il loro contributo per il miglioramento del sistema delle cure domiciliari. Tale contributo può esplicitarsi in varie forme, come dimostra l esperienza che ha dato origine a questo documento: da una parte i cittadini e le associazioni che li rappresentano possono contribuire attivamente a forme di valutazione (il controllo condiviso) dei processi messi in essere dall Azienda sanitaria e assieme agli operatori condividere azioni di miglioramento che tengano conto anche del punto di vista del cittadino (e questo documento è un esempio significativo e tangibile di tali azioni). Dall altra possono contribuire a promuovere una informazione corretta sul servizio presso gli altri associati o presso i cittadini che si riferiscono alle associazioni facendo così rete capace di raggiungere molti più cittadini e in modo più efficace. Questo documento nasce proprio con questi obiettivi, informare in modo completo ma comprensibile i cittadini sulle caratteristiche del sistema delle cure domiciliari in Trentino, per dare la possibilità di comprendere meglio quali sono e come si utilizzano tali servizi e promuovere nel contempo anche una corresponsabilizzazione che costituisce il primo e importante passo verso un miglioramento dei servizi che tenga effettivamente conto delle necessità e aspettative legittime dei cittadini stessi. Franco Debiasi, Direttore Generale facente funzioni Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari della Provincia Autonoma di Trento
6 INTRODUZIONE Questo documento nasce nell ambito del progetto del controllo condiviso dei processi assistenziali e tecnico-amministrativi dell Uvm e dell Adi promosso dall Azienda sanitaria in collaborazione con alcune associazioni di volontariato della Provincia Autonoma di Trento. Il percorso che ha portato alla redazione e pubblicazione del documento è stato lungo e arricchito da molte e puntuali osservazioni e proposte formulate dalle parti interessate, operatori e associazioni di volontariato, in incontri assai frequenti e molto costruttivi. In particolare il percorso è iniziato con la individuazione delle associazioni di volontariato potenzialmente interessate a partecipare al controllo condiviso, è continuato con l organizzazione di incontri congiunti sulle tematiche individuate attraverso una griglia di aiuto alla valutazione e si è concluso con la redazione di un rapporto che è stato condiviso e approvato da tutti i partecipanti. Tale rapporto segnalava varie azioni ritenute da sviluppare al fine di una ottimizzazione dei processi in esame e in particolare fra le azioni prioritarie da sviluppare individuava quella riguardante la comunicazione e l informazione dei cittadini sulle tematiche delle cure domiciliari. In seguito a questa sollecitazione è stato quindi predisposto il presente documento che a sua volta, seguendo e continuando la filosofia della iniziativa, è stato condiviso con il gruppo di associazioni che avevano partecipato attivamente alla redazione del rapporto. Tali associazioni hanno contribuito con osservazioni, proposte e suggerimenti e per questo si può dire che questo opuscolo è frutto di un lavoro nel quale ogni soggetto coinvolto ha portato il proprio punto di vista e le proprie sensibilità il tutto finalizzato al miglioramento e alla fruibilità del documento. 1 Il controllo condiviso è una attività che l Azienda Provinciale ha previsto nel proprio Piano di sviluppo strategico: il controllo dei processi e delle attività svolte è il terzo elemento che chiude il cerchio iniziato con la pianificazione. Secondo la definizione proposta dall ISO, il concetto di controllo ha un duplice significato e comprende non solo le attività di ispezione e di verifica su quanto viene svolto, ma anche le attività che consentono di governare e di guidare i processi stessi. Il controllo ha quindi un duplice scopo: a) dare garanzia che quanto viene fatto è conforme a quanto doveva essere fatto; b) intervenire nel caso fosse necessario correggere la rotta. Il controllo non può quindi essere lasciato solo al momento della misurazione finale dei 2 Associazioni coinvolte: Fondazione Trentina per il Volontariato Sociale - Trento AISM - Rovereto Anmil/Anmic - Trento Associazione Alzheimer - Trento Associazione per la tutela dei diabetici della Vallagarina - Rovereto Cisl-pensionati Trento/Rovereto/Cavalese/Borgo Valsugana/Pergine Valsugana/Mezzano/Tione/Riva del Garda Associazione Filorosso - Lavis Uil-pensionati Trento/Gardolo di Trento Lega Tumori Trentina - Trento ADA - Trento risultati, ma deve essere svolto lungo tutto il fluire dei processi. I meccanismi di controllo possono essere attivati sia dall interno dell organizzazione che dall esterno: entrambi hanno potenziali pregi e difetti. Il controllo interno è più dettagliato e costante, ma corre il rischio dell autoreferenzialità: è più utile per governare i processi e meno per dare garanzie alle parti interessate. Al contrario, il controllo esterno è più oggettivo, ma è saltuario e rischia di non cogliere aspetti importanti riconoscibili solo dall interno: è quindi più utile per rendere conto alle parti interessate dell attività svolta e meno per intervenire sui processi aziendali. Una forma del tutto particolare è il controllo condiviso con i cittadini che si sta sperimentando in questi anni. Fap-Acli - Trento Avulss (referente provinciale) - Trento Tribunale Diritti Malato - Riva del Garda Comunità Handicap - Stenico Cooperativa HandiCREA - Trento Admo - Trento Associazione Agorà - Trento Associazione Parkinson - Trento A.N.T. AMICI DELLA NEONATOLOGIA TRENTINA - Trento Alir- Associazione Lotta all Insufficienza Respiratoria - Trento Tribunale Diritti Malato Pergine/Trento/Cavalese Anmic - Trento
7 PREMESSA Negli ultimi anni nella Provincia Autonoma di Trento, come del resto in Italia, si è assistito ad un mutamento del profilo demografico. La diminuzione della mortalità infantile, insieme alla diminuzione delle nascite, al miglioramento delle condizioni di vita e dell assistenza sanitaria, hanno portato ad un prolungamento delle aspettative di vita della popolazione e suo conseguente invecchiamento. Con l invecchiamento della popolazione sono aumentate le persone con malattie croniche. La casa come luogo di cura è un ambiente privilegiato dove il malato può mantenere abitudini e ritmi di vita propri e il legame con le proprie cose e con i propri familiari, amici e ambiente. Lo stato di benessere o di malessere di una persona è determinato dallo stato fisico (assenza di dolore, malattia, ), dallo stato mentale, relazionale, sociale e spirituale. La valutazione multidimensionale indaga le diverse dimensioni che concorrono a determinare lo stato di benessere/malessere di una persona e individua un programma assistenziale personalizzato che risponde ai bisogni della persona. La valutazione multidimensionale viene effettuata attraverso la Unità di Valutazione Multidisciplinare, attivata in tutti i distretti sanitari della provincia. 7
8 COSA SONO LE CURE DOMICILIARI Le cure domiciliari sono un insieme di attività mediche, infermieristiche, riabilitative e socio-assistenziali erogate al domicilio del paziente in modo continuo ed integrato, secondo piani di intervento personalizzati che consentono all utente di essere curato nella propria casa. Vengono effettuate a domicilio le visite da parte del medico di famiglia, le prestazioni infermieristiche, le prestazioni specialistiche e l assistenza domiciliare da parte degli operatori socio-assistenziali del Comune o del Comprensorio. Il progetto di cure domiciliari, può realizzarsi solo con la disponibilità del medico di famiglia e con la collaborazione della persona e dei suoi famigliari che hanno un ruolo attivo nell assistenza con compiti definiti che accettano di condividere. Gli obiettivi delle cure domiciliari sono fornire al paziente le cure necessarie presso il proprio domicilio garantendo la continuità assistenziale, favorendo il recupero delle capacità di autonomia e relazione, migliorare la qualità della vita e sostenere i familiari nel percorso di cura trasmettendo loro eventuali competenze utili per una autonomia di intervento. A CHI SONO RIVOLTE Le cure domiciliari sono attivabili in tutti i distretti sanitari della provincia di Trento. Possono accedere tutti i residenti nella Provincia autonoma di Trento con bisogni sanitari senza limiti di età, che non sono in grado di recarsi personalmente presso l ambulatorio del medico e/o presso l ambulatorio infermieristico a causa di una malattia acuta o cronica, gravi deficit cognitivi, sensoriali motori condizioni abitative tali da rendere impossibile o molto difficile lo spostamento o il trasporto. LE DIVERSE FORME DI CURE DOMICILIARI Le forme di cure domiciliari attivabili sono: Assistenza Domiciliare Integrata che comprende la specializzazione Assistenza Domiciliare Integrata Cure Palliative; Assistenza Domiciliare Programmata; Assistenza Domiciliare Infermieristica; Intervento Occasionale dell infermiere a Domicilio. COME SI ACCEDE Per attivare una delle quattro tipologie di cure domiciliari è necessario rivolgersi 8
9 al medico curante che, in base ai bisogni dell utente farà richiesta per attivare la tipologia di assistenza più appropriata al distretto di riferimento. Tutte le prestazioni sanitarie erogate nelle diverse tipologie di cure domiciliari sono gratuite per l utente. Gli interventi dei servizi sociali domiciliari sono a pagamento ed hanno tariffe, determinate dal servizio sociale del Comune o del Comprensorio, che variano a seconda del reddito dell assistito. PER ALTRE INFORMAZIONI Rivolgersi all Unità Operativa di Assistenza Primaria del distretto agli indirizzi e al numero di telefono indicato ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA L assistenza domiciliare integrata è una forma di cura alternativa al ricovero ospedaliero, che consente alla persona di rimanere il più a lungo possibile nella propria casa, garantendo direttamente a domicilio l assistenza medica, specialistica, infermieristica e socio-assistenziale. Il termine assistenza integrata sta ad indicare che dietro ad ogni assistito vi è una peculiare e complessa organizzazione, un lavoro di rete che coordina ed integra le varie figure professionali (medici di famiglia, infermieri professionali, medici specialisti, operatori sociali) secondo le necessità rilevate. Il medico di famiglia individua, in collaborazione con il medico dell Unità operativa di Assistenza Primaria del distretto ed il coordinatore infermieristico territoriale, gli interventi sanitari necessari per ogni singolo caso. Il medico di famiglia ha la responsabilità clinica del paziente e il compito di coordinare tutte le figure impegnate nell assistenza. A CHI È RIVOLTA L assistenza domiciliare integrata è rivolta ai residenti nella Provincia Autonoma di Trento, senza limiti di età, con patologie severe, trattabili a domicilio, non autosufficienti che non sono in grado di recarsi personalmente presso l ambulatorio del medico e/o presso l ambulatorio infermieristico. Possono accedere alle cure domiciliari tipologia assistenza domiciliare integrata: i malati terminali; gli utenti con esiti derivanti da incidenti vascolari (es. ictus); gli utenti affetti da malattie progressivamente invalidanti; gli utenti affetti da forme psicotiche acute gravi; gli utenti con gravi fratture; gli utenti non autosufficienti e/o non deambulanti; gli utenti affetti da malattie acute temporaneamente invalidanti (forme respiratorie e cardiache gravi); gli utenti in dimissione protetta. 9
10 I requisiti necessari per accedere all assistenza domiciliare integrata sono: la disponibilità del medico di famiglia, la presenza di un valido supporto familiare e/o rete informale. Infatti, perchè questa forma di assistenza abbia successo è indispensabile la collaborazione attiva dei familiari, che entrano nel progetto con compiti semplici e specifici, concordati in modo preciso, al fine di consentire un assistenza più qualificata ed umana. COME SI ACCEDE Per accedere all assistenza domiciliare integrata è necessaria la richiesta del medico di famiglia. Il medico di famiglia, di fronte ad un paziente che necessita dell assistenza domiciliare integrata, ne chiede l attivazione alla unità operativa di Assistenza primaria del distretto. La segnalazione o la proposta possono giungere al distretto anche da parte del: medico ospedaliero; servizio sociale; servizio infermieristico territoriale; familiare; altro. In questo caso sarà cura del medico dell unità operativa di Assistenza primaria del distretto contattare il medico di famiglia per verificare congiuntamente la possibilità di attivazione dell assistenza domiciliare integrata. Il medico di famiglia è il solo che può chiedere l attivazione dell assistenza domiciliare integrata. Il medico di famiglia formula la richiesta di attivazione di assistenza domiciliare integrata su apposito modulo che trasmette alla segreteria dell unità operativa di Assistenza primaria del distretto. Alla richiesta segue la valutazione, che può avvenire anche a domicilio dell utente. In questo caso, oltre al medico di famiglia, al medico responsabile dell unità operativa di Assistenza primaria del distretto e al coordinatore infermieristico, partecipano alla valutazione anche i familiari. In presenza dei requisiti fondamentali si attiva l assistenza domiciliare integrata e si concorda con il medico di famiglia il piano individuale di assistenza. 10
11 COS È IL PIANO INDIVIDUALE DI ASSISTENZA O PAI? Il piano individuale di assistenza è il documento nel quale viene indicata la frequenza delle visite a domicilio del medico di famiglia, la frequenza e i compiti dell infermiere, gli obiettivi da raggiungere ed inoltre vengono indicate le attività da insegnare ai familiari utili per una autonomia di intervento. Il medico di famiglia è il responsabile clinico, coordina tutte le varie figure professionali che partecipano all erogazione dell assistenza, e se necessario, chiede la consulenza dei medici specialisti. TEMPO DI ATTIVAZIONE I tempi di risposta sono assicurati entro tre giorni lavorativi. COMPITI DEI FAMILIARI Alla famiglia viene di solito chiesto di: Identificare una persona referente per tutte le comunicazioni; Partecipare attivamente al progetto individualizzato di intervento; Conservare la scheda degli accessi. La scheda degli accessi, consegnata dal personale del distretto ai familiari, viene conservata a domicilio dell utente. Questa scheda va esibita al medico di famiglia ad ogni visita a domicilio. Nella scheda, il medico di famiglia annota la data dell accesso, le prestazioni che ha eseguito, gli esami chiesti ed ogni altra informazione utile per la continuità dell assistenza. PRESTAZIONI EROGATE IN ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA Viene garantita l assistenza medica tutti i giorni 24 ore su 24, tramite il medico di famiglia dalle dal lunedì al venerdì e il medico di continuità assistenziale (guardia medica) dalle alle 8.00 tutti i giorni, nei prefestivi dalle 10.00, i festivi, il sabato e la domenica tutto il giorno. L assistenza infermieristica viene garantita tutti i giorni della settimana dalle ore 8.00 alle ore Vengono fornite, in relazione ai bisogni dell utente: visite a domicilio del Medico di Famiglia programmate (secondo le condizioni cliniche della persona); assistenza infermieristica domiciliare; assistenza alla persona: igiene, mobilizzazione, fornita dai servizi sociali su richiesta della famiglia; consulenze specialistiche a domicilio; fornitura di presidi (materasso antidecubiti, letto ortopedico,.); fornitura di ausili (es. cateteri, pannoloni,.); farmaci. 11
12 ASSISTENZA DOMICILIARE INTEGRATA CURE PALLIATIVE L assistenza domiciliare cure palliative è una particolare forma assistenziale dedicata agli utenti la cui malattia non risponde più a trattamenti specifici. L obiettivo delle cure palliative è il raggiungimento della migliore qualità di vita possibile per il malato e la famiglia. Questa forma di assistenza domiciliare è attivabile in tutto il Trentino. COME SI ACCEDE Per attivare questa forma di assistenza è necessaria la richiesta del medico curante di famiglia od ospedaliero. La richiesta di attivazione viene inoltrata all unità operativa di Assistenza primaria del distretto per la valutazione. Possono accedere tutti gli utenti, senza distinzione di età, la cui malattia non risponde più a nessuna terapia specifica. Gli utenti inseriti in questa forma di assistenza sono solitamente affetti da patologia tumorale o da patologie cronico-evolutiva. Questa forma di assistenza prevede interventi domiciliari del medico di famiglia, dell infermiere e di assistenza specialistica da parte del medico-palliativista. TEMPO DI RISPOSTA Tempo di risposta da 3 a 7 giorni a seconda dell urgenza, di solito entro 3 giorni. Prestazioni erogate in Assistenza Domiciliare Integrata Cure Palliative Assistenza medica domiciliare Dalle ore 8.00 alle ore dal lunedì al venerdì, l assistenza medica è fornita dal medico di famiglia. Dalle ore alle ore 8.00 dal lunedì al venerdì, nei giorni prefestivi e sabato dalle ore e nei giorni festivi e domenica tutto il giorno l assistenza medica è fornita dal medico di continuità assistenziale (guardia medica). Assistenza specialistica del medico palliativista L intervento del medico palliativista è concordato con il medico di famiglia. Prestazioni infermieristiche domiciliari L assistenza infermieristica è offerta tutti i giorni dalle 8.00 alle Supporto psicologico (su richiesta del medico) Ricovero nella struttura Hospice Supporto sociale e del volontariato (su richiesta della famiglia) In base alle necessità sono forniti direttamente i materiali di medicazione, gli ausili necessari per l assistenza e i farmaci per trattamenti urgenti. 12
13 HOSPICE L hospice è parte integrante della rete delle cure palliative, rappresenta un alternativa al ricovero ospedaliero per gli utenti in fase terminale per i quali non è possibile garantire un adeguata assistenza a domicilio. L hospice è attivo dal Hospice veduta È collocato vicino alla sede dell ospedale S. Giovanni di Mezzolombardo. La struttura è stata concepita come prolungamento della casa e quindi delle cure domiciliari quando queste non sono più possibili oppure quando è necessario dare sollievo temporaneo alla famiglia. L hospice è predisposto ad accogliere fino a n. 6 utenti in stanze singole. Per permettere ritmi di vita personali e autonomi e consentire la presenza di parenti e amici in qualsiasi momento, non è previsto limite di orario per le visite e i pasti. La degenza in hospice non può superare i due mesi. L hospice è dotato di personale infermieristico ed assistenziale dedicato, presente 24 ore su 24. È garantita l assistenza medica da parte dei medici delle cure palliative con il supporto dei medici di continuità assistenziale nelle ore notturne. È disponibile l assistenza psicologica e spirituale, secondo le necessità. Per l ammissione in hospice è necessaria la richiesta del medico di famiglia o del medico ospedaliero e il consenso dell utente. La richiesta va trasmessa all unità operativa di Assistenza primaria-cure domiciliari-cure palliative del distretto di Trento e Valle dei Laghi per la valutazione del medico del servizio Cure Palliative. L assistenza e la degenza in hospice sono gratuite. All interno delle residenze sanitarie assistenziali, secondo le modalità concordate tra la residenza sanitaria assistenziale e l unità operativa di Assistenza primaria del distretto, è possibile il trattamento di ospiti che necessitano di cure palliative. Interno di una stanza dell hospice 13
14 ASSISTENZA DOMICILIARE PROGRAMMATA L assistenza domiciliare programmata è una forma di assistenza fornita dal medico di famiglia al suo assistito, che non è in grado di uscire dalla propria abitazione e che, a causa della sua malattia, ha bisogno di controlli medici periodici (settimanale, quindicinale, mensile). La frequenza delle visite domiciliari è concordata tra il medico dell unità operativa di Assistenza primaria e il medico di famiglia in base ai bisogni sanitari dell utente. A CHI È RIVOLTA I destinatari dell assistenza domiciliare programmata sono persone, residenti nella Provincia autonoma di Trento, che non possono raggiungere l ambulatorio del medico di famiglia perché: non sono in grado di camminare (portatori di protesi agli arti inferiori che hanno grave difficoltà a camminare, grandi anziani con grave difficoltà a deambulare); non possono essere trasportati con mezzi comuni in ambulatorio (persona non autosufficiente; anziano abitante in un piano alto e senza ascensore); affetti da patologie che necessitano di controlli ravvicinati (persona con insufficienza respiratoria con limitazione funzionale, insufficienza cardiaca avanzata, paraplegia e tetraplegia, arteriopatia obliterante degli arti inferiori in stadio avanzato, gravi artropatie degli arti inferiori con limitazioni funzionali, cerebropatici e cerebrolesi con forme gravi). COME SI ACCEDE Si accede solo su richiesta del medico di famiglia. La richiesta di attivazione dell assistenza domiciliare programmata, con le informazioni utili a supportare l impossibilità dell utente a recarsi in ambulatorio e la proposta di periodicità degli accessi, viene formulata dal medico di famiglia e trasmessa all unità operativa di Assistenza primaria del distretto per la valutazione. Dopo valutazione positiva della richiesta da parte del medico dell unità operativa di Assistenza primaria del distretto, si attiva la forma di assistenza. COMPITI DEI FAMILIARI Viene chiesto all utente/famiglia di conservare e di consegnare, ad ogni visita del medico di famiglia, la scheda degli accessi consegnata dal distretto. Nella scheda degli accessi vengono annotate le condizioni cliniche, la terapia, gli esami chiesti e le visite specialistiche, le prestazioni effettuate. TEMPO DI RISPOSTA Tempo di risposta: massimo 15 giorni. 14
15 ASSISTENZA DOMICILIARE INFERMIERISTICA Questa forma di assistenza prevede l erogazione a domicilio di prestazioni infermieristiche. A CHI È RIVOLTA L assistenza domiciliare infermieristica può essere chiesta per pazienti che necessitano di interventi di complessità media e medio-bassa, incapaci di recarsi personalmente presso l ambulatorio infermieristico per impossibilità permanente a deambulare ed ad essere trasportati in ambulatorio con mezzi comuni. COME SI ACCEDE L attivazione del servizio avviene su richiesta del medico di famiglia. La richiesta di attivazione dell assistenza domiciliare infermieristica viene formulata sul ricettario del Servizio Sanitario Provinciale (ricettario rosso) dal medico di famiglia e inoltrata all unità operativa di Assistenza primaria del distretto. La richiesta deve contenere le informazioni sul tipo di prestazioni necessarie, la frequenza degli interventi e per quanto tempo. La richiesta viene valutata dal medico dell unità operativa di Assistenza primaria o dal coordinatore del servizio infermieristico territoriale del distretto e, se ritenuta appropriata, viene attivata l assistenza domiciliare infermieristica. Tutte le prestazioni sanitarie erogate nelle diverse tipologie di cure domiciliari sono gratuite per l utente. TEMPO DI RISPOSTA I tempi di risposta sono individuati in linea di massima in cinque giorni. Possono essere previsti tempi maggiori in caso di attività programmate. ASSISTENZA INFERMIERISTICA OCCASIONALE Questa forma di assistenza domiciliare prevede l erogazione di prestazioni infermieristiche episodiche senza carattere di continuità né presa in carico del paziente. A CHI È RIVOLTA Può essere attivabile per tutte le persone che non sono in grado di recarsi all ambulatorio infermieristico per malattie che impediscono l accesso temporaneo o permanente (persone con fratture, anziani con gravi problemi di deambulazione ). 15
16 COME SI ACCEDE L attivazione del servizio avviene su richiesta del medico di famiglia. Per attivare questa forma di cure domiciliari è necessaria la richiesta del medico di famiglia come prescrizione sul ricettario Servizio Sanitario Provinciale (ricettario rosso). Nella richiesta il medico specifica il tipo di prestazione necessaria. L utente o un familiare, con la richiesta del medico di famiglia, si rivolge al Servizio infermieristico territoriale del distretto, per l erogazione delle prestazioni richieste. Alcuni esempi di prestazioni infermieristiche erogabili in questa forma di assistenza sono: medicazioni, prelievo del sangue, iniezioni intramuscolo. TEMPO DI RISPOSTA I tempi di risposta, compatibilmente con l organizzazione delle attività, sono di solito entro cinque giorni. Come per tutte le altre forme di cure domiciliari anche in questa forma di cure domiciliari le prestazioni sanitarie sono gratuite per l utente. SERVIZIO INFERMIERISTICO AMBULATORIALE Le persone ambulabili possono recarsi presso gli ambulatori infermieristici negli orari di apertura per le prestazioni prescritte dal medico curante quali medicazioni, terapie iniettabili, addestramento per controlli della pressione arteriosa e glicemia. L ambulatorio infermieristico territoriale è il luogo dove il cittadino si rivolge per ricevere: prestazioni infermieristiche in applicazione a prescrizioni diagnostiche terapeutiche che solitamente riguardano una fase clinica acuta della persona prestazioni infermieristiche, che in caso di situazioni ad andamento cronico, sono finalizzate ad insegnare le modalità per gestire in modo autonomo terapia, cura, e automonitoraggio dei parametri. L infermiere, come a domicilio, garantisce il proprio intervento finalizzandolo prioritariamente all insegnamento alla persona, valorizzandone le risorse personali e familiari. L infermiere è disponibile inoltre a dare informazioni sulla tipologia dei servizi attivabili a domicilio. Gli orari degli ambulatori infermieristici sono soggetti a variazioni e possono essere richiesti al medico curante o alla segreteria del servizio. 16
17 SEDI DELLE UNITÀ OPERATIVE DI ASSISTENZA PRIMARIA E DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO TERRITORIALE Cavalese DISTRETTI FIEMME E LADINO DI FASSA CAVALESE (TN) Via Dossi, 17 dal Lunedì al Venerdì Telefono: (Cavalese) (Pozza di Fassa) / (Predazzo) Fax: (Cavalese) Tonadico DISTRETTO DI PRIMIERO TONADICO (TN) Via Roma,1 Cure Domiciliari dal Lunedì al Venerdì Telefono: Fax:
18 SEDI DELLE UNITÀ OPERATIVE DI ASSISTENZA PRIMARIA E DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO TERRITORIALE DISTRETTO DI BASSA VALSUGANA E TESINO BORGO VALSUGANA (TN) Borgo Valsugana Corso Vicenza,9 Cure Domiciliari dal Lunedì al Venerdì Telefono: Fax: DISTRETTO DI ALTA VALSUGANA PERGINE (TN) Pergine Via S.Pietro,2 - dal Lunedì al Venerdì Telefono: (centralino) Fax:
19 SEDI DELLE UNITÀ OPERATIVE DI ASSISTENZA PRIMARIA E DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO TERRITORIALE DISTRETTO DI TRENTO, VALLE DEI LAGHI, ROTALIANA, PAGANELLA E CEMBRA TRENTO Trento Corso 3 Novembre, 36 c/o Cure Domiciliari dal Lunedì al Venerdì Telefono: / (Trento) / (Mezzolombardo) (Lavis) (Cembra) Fax: Cure palliative: Fax: Cles DISTRETTO DI VALLE DI NON CLES (TN) Viale Degasperi, 54 dal Lunedì al Venerdì Telefono: Fax:
20 SEDI DELLE UNITÀ OPERATIVE DI ASSISTENZA PRIMARIA E DEL SERVIZIO INFERMIERISTICO TERRITORIALE Malè DISTRETTO DI VALLE DI SOLE MALÈ (TN) Via IV Novembre, 8 dal Lunedì al Venerdì / Telefono: Fax: DISTRETTO DI GIUDICARIE E RENDENA TIONE (TN) Tione Via Trento, 15 dal Lunedì al Venerdì / Telefono: Fax:
) 21 38060 - NOMI (TN)
O P E R A R O M A N I (Azienda Pubblica di Servizi alla Persona ) Via Roma, 21 38060 - NOMI (TN) Costituita ai sensi della L.R. 21 settembre 2005, n.7 REGOLAMENTO DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI Gennaio
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