Docente: dott.ssa Valentina Dalla Villa
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- Ida Mazzoni
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3 autovalutazione valutazione Si sollecita lo studente, affinchè si dica competente, ovvero assuma la padronanza metodologica e operativa, la consapevolezza di quanto ha appreso Didattica, affidata al docente e al team docenti, in funzione formativa e sommativa - certificativa Da Indicazioni provinciali per la definizione dei curricoli relativi alla scuola primaria e alla scuola secondaria di primo grado negli istituti di lingua italiana della Provincia di Bolzano
4 L AUTOVALUTAZIONE SAPER FARE FARE SAPER ESSERE ACQUISIZIONE DI PADRONANZA METODOLOGICA E OPERATIVA CHE TRASFORMI LO STUDENTE IN SOGGETTO COMPETENTE, LO RENDA CONSAPEVOLE DI QUANTO APPRESO E GLI PERMETTA DI INTERAGIRE POSITIVAMENTE CON GLI ALTRI, CON L AMBIENTE, CON LA SOCIETÀ.
5 LA VALUTAZIONE Didattica, affidata al docente e all equipe pedagogica, in funzione formativa e sommativa - certificativa FUNZIONE FORMATIVA: Accompagna i processi di insegnamento/apprendimento Basata sull osservazione dei processi Sulla rilevazione dei risultati in itinere Funzione proattiva e orientativa e di regolazione del percorso formativo FUNZIONE SOMMATIVA: certifica gli apprendimenti, il comportamento, i livelli di competenza Comunica in modo trasparente gli esiti dei vari segmenti del percorso formativo all alunno e alla famiglia.
6 LA VALUTAZIONE SERVE AD Aiutare a diventare consapevoli in positivo delle proprie capacità e dei propri miglioramenti.
7 LE PROVE INVALSI Si ricorda l applicazione delle norme vigenti previste per gli allievi con bisogni educativi speciali. In particolare, per le seguenti tipologie di studenti è previsto un tempo di somministrazione maggiore: gli alunni con diagnosi specifica di dislessia o di altri disturbi specifici di apprendimento sosterranno la Prova nazionale con l ausilio di strumenti compensativi con un tempo aggiuntivo stabilito dalla singola commissione; (donatore di voce) gli alunni con disabilità visiva sosterranno la Prova a carattere nazionale con l ausilio delle strumentazioni in uso e con un tempo di somministrazione aggiuntivo stabilito dalla singola commissione (generalmente fino a 30 minuti).
8 La tipologia di disabilità di un alunno deve essere segnalata sulla Scheda- risposta dei singoli studenti Codice 1: disabilità intellettiva Codice 2: disabilità visiva, ipovedente Codice 3: disabilità visiva, ipovedente Codice 4: DSA Codice 5: altro Ciò consentirà di considerare a parte i risultati degli alunni disabili e di non farli rientrare nella elaborazione statistica dei risultati di tutti gli altri alunni. La decisione di far partecipare o meno (e se sì con quali modalità) gli alunni con certificazione di disabilità intellettiva (o di altra disabilità grave), seguiti da un insegnante di sostegno, è rimessa al giudizio della singola scuola.
9 Si può decidere di Non far partecipare alla prova gli alunni con disabilità intellettiva o altra disabilità grave Farli partecipare insieme agli altri, purchè sia possibile assicurare che ciò non modifichi in alcun modo le condizioni di somministrazione Gli alunni ipovedenti o non vedenti partecipano alle prove nelle stesse condizioni degli altri (i fascicoli saranno stampati con caratteri ingranditi o in scrittura Braille). Gli alunni con diagnosi di DSA partecipano alle prove SNV nelle stesse condizioni degli altri. Si ribadisce che, in ogni caso, i risultati di tutti gli alunni per cui sia stata segnalata sulla Scheda- risposta individuale una condizione di disabilità verranno elaborati in maniera a sé stante così da non incidere sul risultato medio della scuola o della classe.
10 Si sottolinea, in premessa, che le prove SNV (II e V primaria e I secondaria di 1 grado) non sono finalizzate alla valutazione individuale degli alunni, ma al monitoraggio dei livelli di apprendimento conseguiti dal sistema scolastico, nel suo insieme e nelle sue articolazioni.
11 PROVE ADATTATE (DAL MANUALE DEL SOMMINISTRATORE INVALSI) ADATTAMENTO Abilità di base Accorgimenti Oggetto della valutazione Competenze rilevate Caratteristiche prove adattate Consegne PREDISPOSIZIONE SOMMINISTRAZIONE
12 Abilità di base Accorgimenti ASSENZA DI LETTURA ASSENZA DI SCRITTURA Osservare se Parla Legge scrive Oggetto della valutazione Elaborati scritti Competenze rilevate Analoghe alle abilità descritte dall INVALSI o vedi PEI
13 Caratteristiche prove adattate Testo breve Linguaggio semplice Domande dirette Domande uniche (SI/NO) Lessico corrente Consegne L alunno legge autonomamente la consegna L insegnante legge la consegna L insegnante spiega la consegna
14 UN ULTERIORE PROPOSTA: S.I.D. _00
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16 Valentina Dalla Villa DAL TESTO ALLA MAPPA CONCETTUALE I GRECI
17 Valentina Dalla Villa Vedi verifica sui GRECI
18 LE NOSTRE PROVE DI VERIFICA Quali materiali utilizziamo? Come adattiamo una verifica? Quali sono i principali elementi da tenere presente in una verifica? Proposta di lavoro
19 Creare verifiche scalari (dal facile al difficile) Fare chiare indicazioni per lo studio Utilizzare grafia adeguata Proporre diverse modalità di risposta LA VALUTAZIONE: LA COSTRUZIONE DELLE VERIFICHE Stabilire le date Utilizzare un linguaggio semplice Chiarire le consegne Verificare un solo argomento per verifica Utilizzare strumenti compensativi/disp ensativi
20 UN PO DI STORIA Legge 104/92 art. 16: valutazione del rendimento e prove d esame O.M. 90/2001 art. 15: Valutazione degli alunni in situazione di handicap Circolare ministeriale del : Iniziative relative alla dislessia Nota ministeriale del : nota agli alunni con DSA Attuzione degli articoli 19 e 20 della legge provinciale del , n. 5: Valutazione degli/delle alunne delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado della Provincia art. 18 e 19
21 DPR del , n. 122, art. 8, 9, 10 Deliberazione Giunta Provinciale del , n. 1020: Valutazione delle studentesse e degli studenti delle scuole secondarie di secondo grado art. 10 Legge 170/2010 per i DSA Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento allegato al DECRETO MINISTERIALE del 22 luglio 2011
22 DALLA LEGGE 104/92 ART.16 Valutazione del rendimento e prove d esame PEI DISCIPLINE CON ADOZIONE DI PARTICOLARI CRITERI DIDATTICI VALUTARE IL PROGRESSO IN RAPPORTO ALLE POTENZIALITA DELL ALUNNO E AI SUOI LIVELLI DI APPRENDIMENTO INIZIALI
23 PROVE EQUIPOLLENTI TEMPI PIU LUNGHI IN PROVE SCRITTE O GRAFICHE PRESENZA DI ASSISTENTI PER L AUTONOMIA E LA COMUNICAZIONE
24 O.M. 90/2001, ART. 15: VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI IN SITUAZIONE DI HANDICAP ALUNNI CON MINORAZIONI FISICHE O SENSORIALI NO VALUTAZIONE DIFFERENZIATA SI USO DI STRUMENTI DIDATTICI ALUNNI IN SITUAZIONI DI HANDICAP PSICOFISICO DAL P.E.I. SI VALUTANO I RISULTATI DELL APPRENDIMENTO RELATIVI AL PEI I DOCENTI PARTECIPANO A PIENO TITOLO ALLE OPERAZIONI DI VALUTAZIONE CON DIRITTO DI VOTO PER TUTTI GLI ALUNNI DELLA CLASSE
25 CIRCOLARE MINISTERIALE DEL OGGETTO: iniziative relative alla dislessia esistono strumenti compensativi e dispensativi che si ritiene opportuno possano essere utilizzati dalle scuole in questi casi NOTA MINISTERIALE DEL invita la SS.LL. a sensibilizzare le Commissioni stesse affinchè adottino, nel quadro e nel rispetto delle regole generali che disciplinano la materia degli esami, ogni opportuna iniziativa idonea a ridurre il più possibile le difficoltà degli studenti.
26 VALUTAZIONE DEGLI/DELLE ALUNNI/E DELLE SCUOLE PRIMARIE E DELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DELLA PROVINCIA ART. 18 E 19 In attuazione degli articoli 19 e 20 della legge provinciale del 16 luglio 2008, n.5 Obiettivi formativi ed orientamento della scuola dell infanzia e del primo ciclo di istruzione VALUTAZIONE DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO ART. 10 E 11 Delibera della Giunta Provinciale n del Pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 29/I-II del
27 I PUNTI PRINCIPALI L insegnante di sostegno fa parte del consiglio di classe a tutti gli effetti I collaboratori all integrazione prendono parte agli scrutini senza diritto di voto Per alunni con DF La valutazione di apprendimenti profitto competenze acquisite comportamento livello globale di maturazione Avviene sulla base del PEI Riportare nel registro del docente e nel verbale di scrutinio, in quali discipline e altre attività didattiche e interdisciplinari dell orario annuale sono stati adottati interventi didattici o criteri di valutazione specifici Nel documento di valutazione Non fare riferimento a interventi didattici specifici O a criteri di valutazione differenziati
28 COSA SI VALUTA. I PROGRESSI EFFETTUATI IN RAPPORTO ALLE LORO POTENZIALITA E AI LIVELLI DI APPRENDIMENTO INIZIALE.
29 INOLTRE Gli alunni con diagnosi funzionale hanno DIRITTO - ALL UTILIZZO DI AUSILI E DEGLI STRUMENTI NECESSARI - ALLA COMPENSAZIONE DELLE DISABILITA - ADEGUATA ASSISTENZA IL MODELLO DI CERTIFICAZIONE PUO ESSERE ADOTTATO SULLA BASE DEL P.E.I.
30 ALUNNI CON LA VALUTAZIONE FUNZIONALE La Valutazione avviene sulla base delle competenze e dei risultati di apprendimento previsti dalle rispettive Indicazioni Provinciali MA CON TUTTE LE MISURE INDIVIDUALI DI SOSTEGNO E COMPENSAZIONE PIANIFICATE
31 ALUNNI DI RECENTE IMMIGRAZIONE ART. 20 (VALUTAZIONE DEGLI/DELLE ALUNNI/E DELLE SCUOLE PRIMARIE E DELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DELLA PROVINCIA) La loro valutazione avviene in riferimento agli obiettivi di apprendimento nelle discipline, ambiti interdisciplinari e attività, secondo un piano di studio opportunamente adattato. Questo può prevedere anche criteri di valutazione differenziati.
32 DECRETO 22 GIUGNO 2009: ART. 8 Art. 8: Certificazione delle competenze : Nel primo ciclo dell istruzione, le competenze acquisite dagli alunni sono descritte e certificate al termine della scuola primaria e, relativamente al termine della scuola secondari di primo grado, accompagnate anche da valutazione in decimi. INVALSI
33 CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE ACQUISITE Competenze personali e sociali Competenze procedurali Livello 1 Livello 2 Livello 3 Competenze disciplinari Proposta di lavoro
34 LA CERTIFICAZIONE VIENE CONSEGNATA Al termine della scuola primaria assieme all attestato e alla scheda di valutazione della classe quinta primaria. Al termine della scuola secondaria di primo grado assieme al diploma del rimo ciclo di istruzione.
35 LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE IN ALTO ADIGE Tre modelli a seconda della gravità Dall Intendenza Modello 1: Alunni con DSA Disturbi misti apprendimento Disturbi dell attenzione Ritardo mentale lieve Modello 2: Alunni con ritardo mentale di media gravità Sindrome di Down Disturbi della personalità e del comportamento Modello 3: Alunni con gravi compromissioni Ritardo mentale grave Tetraparesi spastica Macroaree = al modello ufficiale Macroaree dal modello ufficiale
36 DECRETO 22 GIUGNO 2009: ART. 9 Art. 9: Valutazione degli alunni con disabilità: Comm. 1 La valutazione degli alunni con disabilità certificata ( ) è riferita al comportamento, alle discipline e alle attività svolte sulla base del Piano Educativo Individualizzato ( ) ed è espressa con voto in decimi ( ). Comm.2 Per l esame conclusivo del primo ciclo sono predisposte ( ) prove di esame differenziate, comprensive della prova a carattere nazionale, Corrispondenti agli insegnamenti impartiti, idonee a valutare il progresso Dell alunno in rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali. Le prove sono adattate, ove necessario, in relazione al PEI, a cura dei docenti Componenti la commissione. Le prove differenziate hanno valore equivalente a quelle ordinarie ai fini del superamento dell esame e del conseguimento del diploma di licenza. Comm. 3 Le prove ( ) sono sostenute anche con l uso di attrezzature tecniche E sussidi didattici. Sui diplomi di licenza è riportato il voto finale in decimi Senza menzione delle modalità di svolgimento e di differenziazione delle prove.
37 Comm. 4 Agli alunni con disabilità che non conseguono la licenza, è rilasciato un attestato di credito formativo. Tale attestato è titolo per l iscrizione e per la frequenza delle classi successive, ai soli fini del riconoscimento di crediti formativi validi anche per l accesso ai percorsi integrati di istruzione e formazione
38 DECRETO 22 GIUGNO 2009: ART. 10 Art. 9: Valutazione degli alunni con difficoltà specifica di apprendimento (DSA): Comm. 1 ( ) la valutazione e la verifica degli apprendimenti ( )devono tenere conto delle specifiche situazioni soggettive di tali alunni; a tali fini, nello svolgimento dell attività didattica e delle prove d esame, sono adottati nell ambito delle risorse finanziarie disponibili a legislazione vigente, gli strumenti metodologici didattici compensativi e dispensativi ritenuti più idonei. Comm. 2 Nel diploma finale rilasciato al termine degli esami non viene fatta menzione delle modalità di svolgimento e della differenziazione delle prove.
39 GLI STRUMENTI DISPENSATIVI COMPENSATIVI Sono interventi che consentono di non svolgere alcune prestazioni che, a causa dl disturbo, risultano particolarmente difficoltose e che non migliorano l apprendimento Sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell abilità deficitaria
40 GLI STRUMENTI COMPENSATIVI la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto, ma anche audiolibri e libri digitali; il registratore e risorse audio, che consente all alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione; i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori; la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo; altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle del alfabeto, delle misure, delle formule geometriche, formulari, sintesi, schemi, mappe concettuali, retta dei numeri, tavola pitagorica, linea del tempo,
41 L alunno può essere dispensato da: - L utilizzo contemporaneo dei quattro caratteri - Lettura ad alta voce ( no miglioramento della prestazione di lettura) - Scrittura sotto dettatura - Prendere appunti LE MISURE DISPENSATIVE - Copiare dalla lavagna - Studio mnemonico di tabelline - Rispetto tempistica per la consegna compiti scritti - Quantità dei compiti a casa Circa il 30% in più - Avere la stessa prova (si può utilizzare la stessa prova con un contenuto disciplinarmente significativo ma ridotto) Valutare comunque sempre sulla base dell effettiva incidenza del disturbo sulle prestazioni richieste!!
42 ALCUNI SUGGERIMENTI Dalle Linee guida Valuta in modo costruttivo, separando l errore dal contenuto Gli errori sono sempre migliorabili Dai indicazioni su come attuare i miglioramenti Metti pochi segni rossi, Fai attenzione all impegno Dai consigli per migliorare Predisponi verifiche scalari: la arte iniziale più semplice leggermente più ingrandita poi più difficile Testo chiaro graficamente e su un unico argomento Stabilisci con gli alunni le date di verifiche e interrogazioni Valuta le capacità e le difficoltà, in modo diverso da come valuti la classe Usare gli strumenti compensativi e dispensativi e prove informatizzate (purchè presenti nel PEI) La valutazione sulla scheda deve riflettere il percorso dei ragazzi e registrare i loro progressi
43 INOLTRE Valorizza linguaggi comunicativi altri dal codice scritto Usa schemi e mappe concettuali Privilegia l apprendimento dall esperienza e dalla didattica laboratoriale Promuovi processi metacognitivi per sollecitare l alunno all autocontrollo e all autovalutazione dei propri processi di apprendimento Incentiva la didattica di piccoli gruppi e il tutoraggio tra pari Promuovi l apprendimento collaborativo
44 IN CONCLUSIONE. La valutazione in decimi va rapportata al P.E.I., che costituisce il punto di riferimento per le attività educative a favore dell alunno con disabilità. La valutazione è dei processi e non solo come valutazione della performance.
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