L.R.14/ /2015 TU

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "L.R.14/ /2015 TU"

Transcript

1 Relazione sulla Clausola valutativa L.R.14/2012 Norme a tutela della promozione e della valorizzazione dell invecchiamento attivo confluita nella Legge regionale 11/2015 TU in materia di sanità e servizi sociali. L'Umbria è una delle regioni più longeve d'italia. Sono gli abitanti anziani pari al 24,8% della popolazione residente. Il processo di invecchiamento è dovuto prevalentemente alla componente dei grandi anziani, ovvero dei soggetti con più di 75 anni, che oggi conta l'11% della popolazione umbra. Migliorati stili di vita, servizi dedicati e alta qualità delle reti famigliari, incidono positivamente sull aspettativa di vita in salute delle persone. In Umbria aumentano le persone anziane che si dedicano regolarmente allo sport, che sono impegnate in attività culturali e ricreative, che offrono il proprio tempo in favore degli altri. Aumentano gli anziani che si impegnano nel volontariato, fenomeno regionale in linea con quello nazionale che vede un incremento di oltre il 90% negli ultimi 10 anni. Investire socialmente su questa preziosa risorsa della comunità regionale è una priorità che la Regione Umbria, nel 2012 Anno europeo dell invecchiamento attivo e della solidarietà tra generazioni, ha tradotto in Legge, indirizzando così le politiche e la programmazione affinché la persona anziana, potesse continuare a realizzare un progetto di vita gratificante, socialmente dignitoso e dotato di senso per sé e per la comunità di appartenenza. Dal 2012 al 2016, in attuazione alla legge sono state programmate azioni, interventi e servizi finalizzati a riconoscere il ruolo delle persone anziane nella comunità e, a promuoverne la partecipazione alla vita sociale, civile, economica e culturale favorendo la costruzione di percorsi per l autonomia e il benessere nell ambito dei propri e abituali contesti di vita. Sono stati promossi e valorizzati i principi dell invecchiamento attivo, sostenendo le politiche a favore delle persone anziane riconoscendone il ruolo attivo nella società attraverso un impegno utile e gratificante capace di renderle protagoniste del proprio futuro, contribuendo a contrastare i fenomeni di esclusione e di discriminazione sostenendo azioni che garantissero un invecchiamento sano e dignitoso. Nei tre atti di indirizzo che hanno accompagnato la programmazione di settore, la Giunta regionale ha garantito, la definizione degli interventi, e ne ha verificato lo stato di attuazione. Dal 2012 al 2016 le risorse indirizzate a supportare la programmazione son state pari a 650 Mila euro. 1

2 Una parte di queste risorse, 425 Mila euro, sono state destinate al finanziamento di avvisi pubblici, azioni a regia regionale, che hanno avuto come beneficiari: Associazioni, Università della Terza Età, Centri sociali per Anziani e Cooperative Sociali ed enti locali. Gli avvisi finalizzati alla presentazione di proposte progettuali per la promozione e la valorizzazione dell invecchiamento attivo, hanno prodotto i seguenti risultati: 84 sono state le proposte progettuali presentate, di queste 72 sono state ammesse a valutazione, mentre 33 sono le proposte progettuali ammesse a finanziamento. Tutte le progettualità individuate nel Primo e nel Secondo atto di indirizzo sono state portate a compimento, sono state sottoposte alla valutazione delle rendicontazioni e sono state successivamente quietanzate. Le progettualità relative al Terzo atto di programmazione sono in parte concluse ed in parte sono in fase di conclusione. Si stima che gli anziani di età compresa fra i 65 ed i 79 anni attivamente coinvolti nei progetti ammessi a finanziamento, siano quantificabili in circa persone, di queste persone sono state raggiunte già in fase di attuazione del primo avviso. L altra quota delle risorse, 225 Mila euro, sono state destinate alla realizzazione dei Piani territoriali per l invecchiamento attivo. I beneficiari di questa quota di risorse, sono le Zone sociali che hanno programmato e realizzato 24 Piani territoriali ed inserito nella programmazione ordinaria le azioni rivolte all invecchiamento attivo. La Giunta regionale ha ampliato gli orizzonti nel settore dell invecchiamento attivo aprendo alla programmazione ai Fondi strutturali; così nel 2015 venivano programmati interventi specifici a valere sul Fondo Sociale Europeo al fine di promuovere le pari opportunità e l inclusione attiva della persona anziana. Le risorse dedicate pari a 400 Mila euro, sono destinate al finanziamento di azioni a regia regionali per la presentazione di progetti dedicati agli interventi indicati nella legge regionale. La programmazione delle risorse prevede l avvio entro il L applicazione della legge ha favorito una crescita culturale, consentendo di vedere l anziano come soggetto attivo e come risorsa per la comunità. La crescita culturale favorita dall applicazione della legge ha favorito anche la crescita, in termini qualitativi, della capacità delle associazioni di progettare e di realizzare gli interventi. Tutto ciò, oggi, ci permette di aprire la programmazione delle azioni, anche ad altri settori come la digitalizzazione, la prevenzione sanitaria e l agricoltura sociale e ci permette di garantire la multidisciplinarità che è insita nei principi della legge stessa. Di seguito vengono dettagliate le attività svolte ad attuazione della legge. 2

3 Finalità della legge La legge regionale n. 14 del 27 settembre 2012 Norme a tutela della promozione e della valorizzazione dell invecchiamento attivo oggi confluita nella Legge 11/2015 TU in materia di sanità e servizi sociali, è una legge dai contenuti importanti. Nella sua impostazione che ha prestato attenzione alle direttive europee e alle altre leggi regionali già in essere. Promuove la formazione continua, incentiva il turismo sociale e individua strumenti utili a favorire la fruizione della cultura, lo scambio di saperi e conoscenze tra le generazioni, anche attraverso progetti che coinvolgono le scuole e che puntano a valorizzare le persone anziane. La regione Umbria ha voluto disciplinare diverse azioni e politiche per la persona anziana, affinché possa continuare a realizzare un progetto di vita gratificante, socialmente dignitoso e dotato di senso per sé e per la comunità di appartenenza. Gli indirizzi e le azioni principali presi in considerazione dalla legge n. 14 del 27 settembre 2012 sono: Formazione permanente: L educazione e la formazione lungo tutto l arco della vita costituiscono una modalità fondamentale per vivere da protagonisti la longevità, in particolare attraverso: la mutua formazione inter e intra generazionale, tra appartenenti a culture differenti, riconoscendo e promuovendo il valore della differenza di genere; la promozione e la valorizzazione delle esperienze professionali acquisite ed il ruolo attivo dell anziano nella trasmissione dei saperi alle nuove generazioni, durante l orientamento o i percorsi di prima formazione; le attività delle Università Popolari a favore della terza età, tese all educazione non formale in diversi campi del sapere. Prevenzione e benessere Cultura: Azioni tese al mantenimento del benessere della persona durante l invecchiamento, sostenendo la diffusione di corretti stili di vita, l educazione motoria e fisica. Politiche di sostegno alla persona anziana nel suo abituale contesto familiare e territoriale, agevolando una vita di relazione attiva. Promozione della partecipazione degli anziani ad attività culturali, ricreative e sportive, anche al fine di sviluppare relazioni e senso comunitario tra le persone coinvolte. Tempo libero e Impegno civile: 3

4 - Partecipazione degli anziani alla vita della comunità locale, anche attraverso l impegno civile nel volontariato in ruoli di cittadinanza attiva, responsabile e solidale. - Promozione del volontariato civile degli anziani, attraverso la realizzazione di progetti sociali utili alla comunità e finalizzati alla diffusione di una nuova cultura della vecchiaia. La Regione sostiene progetti sperimentali o convenzioni tra enti pubblici e privati tesi a sviluppare il volontariato civile degli anziani. Nuove tecnologie: Per consentire una fruizione più immediata e una maggiore diffusione dei servizi offerti alle persone anziane, la Regione sostiene la diffusione e l implementazione di strumenti tecnologicamente avanzati, promuove la stipula di accordi e convenzioni con gli Enti locali o con soggetti pubblici e privati tesi ad agevolare, anche economicamente, l utilizzo dei servizi stessi. Le risorse della Regione Umbria destinate per le finalità previste dalla predetta legge, sono state, per l anno 2012, paria a 250 mila euro e sono derivanti dalle risorse regionali stanziate per il settore sociale; mentre per i successivi anni dette risorse saranno definite dalla legge regionale di bilancio annuale. Il Primo atto di programmazione La Regione Umbria in attuazione della legge regionale n. 14 del 27 settembre 2012 nel Primo atto di indirizzo ha: 1. definito una programmazione di settore in sede di prima attuazione della legge per l anno 2012; 2. sviluppato di un sistema di offerta di interventi ed azioni unitario e territorialmente equilibrato al fine di promuovere e valorizzare l invecchiamento attivo, mediante l assunzione condivisa da parte degli attori del territorio dell analisi dei bisogni, delle priorità e degli obiettivi da perseguire con il presente documento; 3. allocato le risorse messe a disposizione con il fondo sociale. Le risorse impegnate a tale scopo ( ) sono state destinate per il 50%, cioè pari a ,00 alla progettualità dei territori, e l altro 50% alla pianificazione sociale di zona in materia di invecchiamento attivo. Il Bando che finanziava ,00 ha fornito le indicazioni per la presentazione dei progetti secondo diverse aree di intervento prioritario: 1. Costruzione di un portale regionale di facile accesso e specificatamente dedicato ai servizi e alle informazioni di utilità per le persone anziane (Azione1); 4

5 2. Valorizzazione delle esperienze formative, cognitive e professionali delle persone anziane(azione2); 3. Rimozione degli ostacoli ad una piena partecipazione alla vita sociale attraverso interventi rivolti al superamento delle problematiche della sicurezza stradale (Azione3). I progetti approvati e finanziati (D. D. n del 30/09/2013) dal bando sono stati 9. In particolare sono stati finanziati le seguenti progettualità: - un progetto sull azione che prevede la costruzione di un portale regionale considerato il fenomeno del Digital Divide, altra azione strategica della Regione è stata quella, volta alla costituzione di un portale web facilitato di informazione dedicato alle persone anziane denominato Argentovivo Umbria, finanziato con la L.R. 14/2012 (Invecchiamento attivo). La messa a rete del portale Ottobre 2014, e la formazione rivolta all alfabetizzazione tecnologica hanno concorso alla realizzazione di interventi che riducano il divario nell accesso reale all acquisizione di risorse tecnologiche e conoscenze della rete informatica, nonché delle capacità necessarie a partecipare alla società dell informazione delle persone anziane; sette progetti sull azione della valorizzazione delle esperienze formative, cognitive e professionali; un progetto insiste sull azione della rimozione degli ostacoli ad una piena partecipazione alla vita sociale. Gli anziani di età compresa fra i 65 ed i 79 anni attivamente coinvolti nei progetti ammessi a finanziamento sono stati Per quanto riguarda la pianificazione sociale di zona in materia di invecchiamento attivo la Regione Umbria nell anno ha ripartito le risorse destinate alle zone sociali dell Umbria, sulla base della popolazione anziana residente compresa tra i 65 ed i 79 anni, al 31/12/2011. Tali azioni progettuali, promosse e agite a livello si Zona sociale, hanno riguardato progetti afferenti a delle aree di intervento, concertate e condivise attraverso la programmazione sociale di territorio, che ha tenuto conto anche delle istanze rappresentate dal volontariato, dal terzo settore e dalle OO.SS. impegnate nel settore. Il Secondo atto di programmazione Il secondo atto di programmazione (DGR n. n. 160 del 18/02/2015) ha definito l atto di indirizzo anno 2014/2015 e i criteri per la definizione del bando. Con il nuovo Atto di indirizzo 2014/2015 la Regione Umbria ha inteso proseguire quanto già individuato come prioritario attraverso la predisposizione dell azione di sistema a titolarità regionale finanziabile con risorse pari ad ,00 messe a Bando. 5

6 L azione principale ha previsto la valorizzazione delle esperienze formative, cognitive e professionali delle persone anziane, in particolare, perseguendo quelli che sono gli obiettivi della legge e nel riconoscere il ruolo delle persone anziane nella comunità. Ed è proprio in quest ottica che si è voluto sviluppare un azione regionale che promuova l'impegno delle persone anziane in ruoli di cittadinanza attiva, responsabile e solidale, favorendo la realizzazione di progetti sociali utili alla comunità, che interfaccino le problematiche intergenerazionali e interculturali. In continuità con le finalità della precedente programmazione, con il bando si è inteso promuovere a livello territoriale progettualità che considerino l anziano per la propria esperienza di vita, per l essere depositario di sapere, quale soggetto attivo all interno della propria comunità e che al contempo favorisca l integrazione sociale e culturale tra l anziano e le nuove generazioni promuovendo: - il ruolo attivo della persona anziana nella trasmissione dei saperi, nell educazione e formazione permanente, nella mutua formazione inter/intra generazionale attraverso la valorizzazione delle esperienze personali e professionali; - il ruolo attivo della persona anziana nel mantenimento del benessere durante l invecchiamento attraverso la diffusione di corretti stili di vita, il contrasto alla solitudine e all isolamento favorendo interventi di prossimità, socialità e informazione; - il ruolo attivo della persona anziana nella promozione e nella partecipazione ad attività culturali, ricreative come protagonista dell incontro, dello scambio culturale e sociale con le nuove generazioni ed anche con le nuove culture presenti nel territorio; - il ruolo attivo della persona anziana alla partecipazione alla cooperazione, nella solidarietà anche fra le generazioni favorendo percorsi didattici scolastici ed extrascolastici; - il ruolo attivo della persona anziana nella progettazione di percorsi che consentano una maggiore fruizione e diffusione di strumenti tecnologicamente avanzati. Il bando, rivolto al Terzo settore (cooperazione sociale, volontariato, ONLUS), ai Centri Sociali Anziani, alle Università della terza età e le Università popolari ha visto il finanziamento di 12 progetti di cui 8 nella provincia di Perugia e 4 nella Provincia di Terni. Sono state definite due graduatorie su base provinciale e sulla base dei dati ISTAT al , ripartendo le risorse complessive pari ad ,00 in ragione della popolazione anziana over 65 residente nelle rispettive province così come di seguito riportato: Provincia di Perugia , Provincia di Terni ,02. Tutti i progetti sono conclusi e, a seguito della valutazione delle rendicontazioni presentate dai soggetti gestori, sono stati quietanzati. La Legge sull invecchiamento attivo per l anno 2015 è stata finanziata con risorse pari ad ,00 destinate a finanziare una azione a regia regionale con un avviso rivolto all associazionismo, terzo settore per la presentazione di proposte progettuali riferite alla. Mentre 6

7 i Piani territoriali sull invecchiamento attivo sono stati finanziati con ulteriori risorse pari ad ,00 provenienti dal Fondo Sociale Regionale e dal Fondo Nazionale Politiche sociali (DGR n. 948 del 03/08/2015). Il Terzo atto di Programmazione Il terzo atto di programmazione (DGR n. n del 09/12/2015) tiene conto della Deliberazione n. 1395/2015 recante disposizioni di assestamento di bilancio, con la quale la Giunta regionale ha disposto il finanziato della legge, destinando risorse pari ad ,00. Considerato il vincolo determinato dalla d. lgs 118 del 2011, recante norme sull armonizzazione delle procedure contabili la risorse, la Giunta regionale ha deliberato in favore del finanziamento dei progetti risultati idonei al finanziamento e non finanziati per esaurimento delle risorse, presentati a valere sull avviso 2015; determinando così lo scorrimento della graduatoria approvata con DD n del 30/03/2015 così come modificata ed integrata dalla D.D. n del Sono stati finanziati, in tal senso, progetti fino ad esaurimento delle ulteriori risorse ammontanti ad ,00 (DGR n del 09/12/ DD n del 30/12/2015). Pertanto, sono stati finanziati ulteriori 12 progetti, di cui 9 sulla provincia di Perugia e 3 sulla provincia di Terni. I criteri di riparto delle risorse utilizzato è stato il medesimo utilizzato nei precedenti atti di indirizzo, ossia il numero degli anziani residenti sulle due province di Perugia con ,98 e Terni con ,02. Risorse destinate alla macro area Anziani nell anno Atto di programmazione Fondo Sociale Regionale e Fondo Nazionale Politiche Sociali (DGR n. 948 del 03/08/2015 ) Le risorse destinate al finanziamento della legge sull invecchiamento attivo per l anno , vanno ad aggiungersi alle risorse ,00 vincolate alla destinazione d uso per l attuazione dei Piani territoriali. Le risorse, trasferite alle Zone sociali sono parte di quelle indirizzate alla macro area anziani anno 2015 come da DGR 948/2015tenuto conto della DGR 487/2015 Accordo in attuazione del protocollo d intesa del 12 febbraio 2013 in materia di sostegno alla riqualificazione, razionalizzazione del welfare regionale in favore della popolazione anziana DGR 78/2013 tra la Regione Umbria, le OO.SS. e l ANCI regionale Umbria. Fondo Sociale Europeo POR FSE 2014/2020 La Regione Umbria nel proprio Piano Operativo al fine di promuovere le pari opportunità e l inclusione attiva della persona anziana ha programmato azioni rivolte alla valorizzazione dell Invecchiamento attivo. 7

8 Le risorse economiche 400 Mila euro sono destinate al finanziamento di azioni a regia regionali per la presentazione di progetti dedicati agli interventi indicati nella legge regionale. La programmazione delle risorse prevede l avvio entro il La fonte di finanziamento deriva dal POR FSE - Asse II Inclusione sociale e lotta alla povertà - Priorità d investimento 9.1 Inclusione attiva, anche per promuovere le pari opportunità obiettivo specifico/ra 9.7 rafforzamento dell economia sociale Azione Promozione di progetti e di partenariati tra pubblico, privato e privato sociale finalizzati all innovazione sociale, alla responsabilità sociale di impresa e allo sviluppo del welfare community. Altre Azioni regionali collegate all attuazione della legge Protocollo d Intesa sottoscritto in data 12 febbraio 2013 La Regione Umbria inoltre con DGR n. 78 del 4/2/2013, ha deliberato il Protocollo d Intesa sottoscritto in data 12 febbraio 2013, con l ANCI regionale, il Sindacato Pensionati Italiani SPI/CGIL, la Federazione Nazionale Pensionati FNP/CISL, l Unione Italiana Lavoratori Pensionati UILP/UIL dell Umbria, con la finalità di impegnarsi e perseguire congiuntamente attraverso politiche condivise e azioni concertate le finalità di sostegno alla riqualificazione e razionalizzazione del welfare pubblico regionale in favore della popolazione anziana. Nel succitato protocollo gli interventi prioritari si sono concentrati per l area del Welfare sul: - monitoraggio del processo di adeguamento delle strutture/servizi socio assistenziali già funzionanti nel territorio regionale e nel rispetto dei requisiti previsti dal Regolamento Regionale del 7/11/2012 n. 16 recante Disciplina in materia di autorizzazione al funzionamento delle strutture e dei servizi socio-assistenziale a carattere residenziale e semiresidenziale per le persone anziane autosufficienti ; - programmazione degli interventi coordinati a favore della popolazione anziana negli ambiti della tutela e promozione sociale, formazione permanente, cultura, informazione, turismo sociale, sport e tempo libero. La Regione Umbria in virtù degli impegni presi con il suddetto protocollo d intesa sottoscritto in data 12 febbraio 2013, ha eseguito il monitoraggio dei Servizi e Strutture destinati alle persone anziane autosufficienti, previsti dal R.R. 16/2012, su tutto il territorio regionale. La Regione Umbria con tale azione (coadiuvata anche dall azione ispettiva e di controllo del Comando dei Carabinieri per la Tutela della Salute N.A.S. di Perugia, e delle Commissioni territoriali) attraverso un attività capillare ha permesso l emersione di situazioni pregiudizievoli per la tutela delle persone anziane ospitate presso le strutture ed al contempo ha favorito il dialogo tra le varie Istituzioni che si occupano della materia. 8

9 Interazione con Piano Regionale di Prevenzione (SANITA ) - In ottemperanza anche dell art.4 (formazione permanente) e all art.5 (Prevenzione e benessere) della l.r. n. 14/2012 la Regione Umbria con il Piano Regionale di Prevenzione , ha voluto superare le disuguaglianze di salute attraverso la messa a punto di azioni a carattere sistemico con l obiettivo di raggiungere tutti gli abitanti della Regione indipendentemente dalle differenze di genere, etnia, età, grado di istruzione ed appartenenza religiosa. Con particolare riguardo alla popolazione over 65, sono state programmate azioni con la finalità di migliorare la consapevolezza del rischio degli incidenti domestici e, con la finalità di favorire comportamenti idonei a contrastarlo, inoltre sono state programmate azioni per l aumento del livello di attività fisica negli over 65. Passi d Argento, Okkio alla salute. Legge regionale 21 novembre 2014, n. 21, Norme per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo patologico La Regione Umbria inoltre con la L.R. n. 21/2014 ha dettato disposizioni per la prevenzione, il contrasto e la riduzione del rischio della dipendenza da gioco d'azzardo patologico, nonché per il trattamento terapeutico ed il recupero sociale delle persone che ne sono affette e per il supporto alle loro famiglie, anche al fine del contrasto all'usura, stabilendo misure volte a contenere l'impatto negativo delle attività connesse alla pratica del gioco, tale legge nasce dalla volontà di tutelare i fruitori di Gioco d Azzardo Patologico, di cui molte persone sono vittime, e tra le quali un posto rilevante lo trovano gli over 65. Accordo in Attuazione del Protocollo d intesa del 12 febbraio 2013 In materia di sostegno alla riqualificazione razionalizzazione del welfare regionale in favore della popolazione anziana DGR 78/2013 La Regione Umbria il 13 Aprile 2015, sempre in osservanza della l.r. n. 14/2012 ha firmato un Accordo in Attuazione del Protocollo d intesa del 12 febbraio 2013 In materia di sostegno alla riqualificazione razionalizzazione del welfare regionale in favore della popolazione anziana DGR 78/2013 con A.N.C.I. Regionale dell Umbria, il Sindacato Pensionati Italiani SPI/CGIL, la Federazione Nazionale Pensionati FNP/CISL, e l Unione Italiana Lavoratori Pensionati UILP/UIL dell Umbria. La finalità che si è intesa proseguire con il suddetto accordo ha riguardato il metodo della concertazione, della condivisione e della partecipazione tra la Regione Umbria, le OO.SS. dei pensionati Spi Fnp Uilp e l ANCI, al fine di riconoscere il ruolo delle persone anziane nella comunità, valorizzando quelle che sono le esperienze formative, cognitive, professionali ed umane accumulate nel corso della vita, (l.r. 14/2012) e, al contempo intende perseguire lo sviluppo di azioni che promuovano l'impegno delle persone anziane in ruoli di cittadinanza attiva, responsabile e solidale, favorendo così la realizzazione di progettualità utili alla comunità, che 9

10 interfaccino le problematiche intergenerazionali e interculturali, considerando sempre la persona anziana come risorsa per l intera società. La Regione Umbria così come previsto all art ) dell Accordo, con la finalità di favorire e sviluppare la cultura degli anziani, per un maggiore inserimento nella vita sociale e culturale avvalendosi delle Università della Terza Età, delle Università popolari, dei Centri socioculturali dei Centri culturali (biblioteche pubbliche ecc ) e centri sportivi, sta predisponendo una mappatura dei medesimi che poi intende divulgare tra la popolazione target di tutta la Regione. 10

Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015

Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 VARIE FASI Fase 1-1 anno Autovalutazione di Istituto a.s. 2014/2015 Fase 2-2 anno Miglioramento a.s. 2015/2016 Fase 3-3 anno Rendicontazione sociale a.s. 2016/2017 Fase di valutazione esterna, su un primo

Dettagli

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE

DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE DIRITTI DI CITTADINANZA E COESIONE SOCIALE AREA DI COORDINAMENTO POLITICHE DI SOLIDARIETA' SOCIALE E INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA SETTORE TUTELA DEI MINORI, CONSUMATORI

Dettagli

Descrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico

Descrizione del fabbisogno e definizione dell oggetto dell incarico Allegato n. 2 Fabbisogno Assistenza Tecnica all attuazione dell Accordo di Partenariato Fabbisogno di n. 7 esperti per attività di assistenza tecnica di supporto all Agenzia per la Coesione Territoriale

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA

PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA PROTOCOLLO D INTESA FRA LA REGIONE LAZIO IL MINISTERO DELL ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITA E DELLA RICERCA IL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI Per la realizzazione dall anno scolastico 2003/2004

Dettagli

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio

Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Il Progetto CCM SOCIAL NET SKILLS Il contributo della Regione Lazio Dott.ssa Amalia Vitagliano Dirigente Area SanitàPubblica, Promozione della Salute, Sicurezza Alimentare e Screening Regione Lazio, 23

Dettagli

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu

Dirigente Scolastico: Dott.ssa Antonella Ubaldi Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi: Annalisa Grussu Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER L'UMBRIA ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 ISTITUTO COMPRENSIVO PERUGIA 7 STRADA LACUGNANO, S.N. 06132 PERUGIA (PG)

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA. Ordine degli Avvocati di Milano - C.F , con sede in Milano via

PROTOCOLLO D INTESA TRA. Ordine degli Avvocati di Milano - C.F , con sede in Milano via MIUR.AOODRLO.REGISTRO UFFICIALE(U).0003120.29-02-2016 PROTOCOLLO D INTESA TRA Ordine degli Avvocati di Milano - C.F. 80098730155, con sede in Milano via Freguglia n. 1, di seguito denominato Ordine di

Dettagli

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana

Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana ISTITUTO COMPRENSIVO DI CIVITELLA IN VAL DI CHIANA Civitella in val di chiana Protocollo d intesa: Osservatorio sulle situazioni di disagio nel territorio del comune di Civitella in val di chiana CONTRAENTI

Dettagli

AREE STRATEGICHE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA

AREE STRATEGICHE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA AREE STRATEGICHE AZIONI IN MATERIA DI AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE RIORDINO DELLE FUNZIONI DEGLI ENTI TERRITORIALI AD AREA VASTA AZIONI INDIRIZZATE ALLA REVISIONE DELLA SPESA AZIONI PER SVILUPPARE LA DIGITALIZZAZIONE

Dettagli

CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI

CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI CAPITOLO 7 GESTIONE DEI PROCESSI 7.1 GENERALITA 7.2 PIANIFICAZIONE E CONTROLLO DEI PROCESSI 7.3 RESPONSABILITA ED AUTORITA RELATIVE AI PROCESSI Pagina 51 di 76 7.1 GENERALITÁ Nel presente capitolo l Istituto

Dettagli

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA

COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA COMUNE DI ASCIANO - PROVINCIA DI SIENA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI SOVVENZIONI E DI CONTRIBUTI, SUSSIDI ED AUSILI FINANZIARI PER LA PROMOZIONE DI ATTIVITA CULTURALI, DIDATTICO EDUCATIVE, ISTITUZIONALI,

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS

PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS PROTOCOLLO D INTESA TRA PROVINCIA DI UDINE E AMBITO DISTRETTUALE DI LATISANA ASSOCIAZIONE COMUNITA SOLIDALE PROGETTO NONOS ASSOCIAZIONE AUSER VOLONTARIATO STELLA & TAGLIAMENTO ASSOCIAZIONE FRATERNITA DI

Dettagli

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane. Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede...

Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane. Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede... Protocollo di Intesa tra Regione Toscana e Province Toscane Il giorno dell anno. presso la Regione Toscana, con sede..., sono presenti, per la Regione Toscana. per la Provincia di Arezzo per la Provincia

Dettagli

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici

Bando per la presentazione di candidature per. Progetti Semplici I. Contenuti Bando per la presentazione di candidature per Progetti Semplici Il Programma europeo di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Marittimo 2007-2013 approvato con decisione della Commissione,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato.

LEGGE REGIONALE N. 82 DEL REGIONE TOSCANA. Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. LEGGE REGIONALE N. 82 DEL 28-12-2009 REGIONE TOSCANA Accreditamento delle strutture e dei servizi alla persona del sistema sociale integrato. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA N. 56 del

Dettagli

PILASTRI DELLA POLITICA

PILASTRI DELLA POLITICA PILASTRI DELLA POLITICA DI SOSTEGNO EUROPEA STRATEGIA DI LISBONA 13.12.2007 firma del Trattato di Lisbona 1.12.2009 entrata in vigore del Trattato che modifica il Trattato sull UE e del Trattato che istituisce

Dettagli

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE

GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE GESTIONE DELLE ATTIVITA DI EDUCAZIONE AMBIENTALE Indice 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RIFERIMENTI 4. RESPONSABILITA' 5. PROCEDURA 5.1 Individuazione dei problemi ambientali 5.2 Predisposizione Piano

Dettagli

DETERMINAZIONE N 48453/6307/F.P. DEL

DETERMINAZIONE N 48453/6307/F.P. DEL Settore Programmazione DETERMINAZIONE N 48453/6307/F.P. DEL 09.10.2012 Oggetto: Avviso di chiamata per la costituzione di un elenco di organismi autorizzati all erogazione di interventi di politiche attive

Dettagli

ASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011

ASL PROVINCIA DI VARESE UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA. 29 giugno 2011 ASL PROVINCIA DI VARESE 29 giugno 2011 UNA VISIONE DI SISTEMA SULL INTEGRAZIONE SOCIO- SANITARIA NELLA NOSTRA PROVINCIA 1 PRINCIPALI PROVVEDIMENTI LEGISLATIVI RELATIVI ALL INTEGRAZIONE SOCIO-SANITARIA

Dettagli

I PSR delle Regioni italiane: un opportunità per l Innovation Broker Anna Vagnozzi

I PSR delle Regioni italiane: un opportunità per l Innovation Broker Anna Vagnozzi I PSR 2014-2020 delle Regioni italiane: un opportunità per l Innovation Broker Anna Vagnozzi Accademia dei Georgofili L INNOVATION BROKER UNA NUOVA FIGURA PROFESSIONALE IN AGRICOLTURA Firenze, 10 marzo

Dettagli

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale. Regione Toscana - Collocamento Mirato di Firenze

REGIONE TOSCANA Giunta Regionale. Regione Toscana - Collocamento Mirato di Firenze REGIONE TOSCANA Giunta Regionale Incentivi e Agevolazioni per l'inserimento lavorativo dei soggetti disabili Regione Toscana - Collocamento Mirato di Firenze - Agevolazioni & Incentivi - Per accedervi

Dettagli

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE

OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. LA GIUNTA REGIONALE OGGETTO : NUCLEO DI VALUTAZIONE E VERIFICA DEGLI INVESTIMENTI PUBBLICI DELLA REGIONE LIGURIA. ADEGUAMENTO STRUTTURA E COMPETENZE. N. 363 IN 23/04/2004 LA GIUNTA REGIONALE del REGISTRO ATTI DELLA GIUNTA

Dettagli

Incontro di lavoro con i rappresentanti dei siti UNESCO italiani

Incontro di lavoro con i rappresentanti dei siti UNESCO italiani Incontro di lavoro con i rappresentanti dei siti LEGGE 77/2006 UN PRIMO BILANCIO Incontro di lavoro con i rappresentanti dei siti Manuel Roberto Guido Dirigente Servizio valorizzazione del patrimonio culturale

Dettagli

PERUGIA EUROPA

PERUGIA EUROPA Seminario di Studio Il ruolo delle assemblee elettive nei processi di pianificazione strategica 2003- Strumenti ed esperienze di pianificazione strategica PIANIFICAZIONE STRATEGICA Nuova modalità di programmazione

Dettagli

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile:

REGIONE TOSCANA MONTOMOLI MARIA CHIARA. Il Dirigente Responsabile: REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO EDUCAZIONE, ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA SETTORE ISTRUZIONE E EDUCAZIONE Il

Dettagli

ATTO DI PROROGA DELLA CONVENZIONE TRA L ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE DELLA REGIONE PUGLIA ED IL COMANDO

ATTO DI PROROGA DELLA CONVENZIONE TRA L ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE DELLA REGIONE PUGLIA ED IL COMANDO ATTO DI PROROGA DELLA CONVENZIONE TRA L ASSESSORATO ALLE POLITICHE DELLA SALUTE DELLA REGIONE PUGLIA ED IL COMANDO REGIONALE PUGLIA DELLA GUARDIA DI FINANZA, AVENTE COME SCOPO LO SVILUPPO DI SINERGIE A

Dettagli

DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE

DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE POLITICHE MOBILITA', INFRASTRUTTURE E TRASPORTO PUBBLICO LOCALE AREA DI COORDINAMENTO MOBILITA' E INFRASTRUTTURE SETTORE VIABILITA' DI INTERESSE REGIONALE Il Dirigente

Dettagli

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca

Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca MIUR.AOOUFGAB.REGISTRO DECRETI.0000157.11-03-2016 Il Ministro dell istruzione, dell università e della ricerca VISTA la legge 13 luglio 2015, n. 107, recante riforma del sistema nazionale di istruzione

Dettagli

REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA

REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA COMUNE DI VEDUGGIO CON COLZANO REGOLAMENTO DEL PERIODICO COMUNALE VEDUGGIO INFORMA Approvato con delibera di Consiglio Comunale n 17 del 28/04/1997 Modificato con delibera di Consiglio Comunale n 10 del

Dettagli

INTRAPRENDERE UN PERCORSO PER DIVENTARE UNA DESTINAZIONE TURISTICA ACCESSIBILE

INTRAPRENDERE UN PERCORSO PER DIVENTARE UNA DESTINAZIONE TURISTICA ACCESSIBILE TRENTINO ACCESSIBILE INTRAPRENDERE UN PERCORSO PER DIVENTARE UNA DESTINAZIONE TURISTICA ACCESSIBILE LINEE GUIDA DELLA POLITICA TURISTICA PROVINCIALE 2 Obiettivo: un turista come ospite e come persona Il

Dettagli

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013

Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013 Programmazione Fondi Strutturali Europei 2007/2013 LE VALUTAZIONI DEI PROGRAMMI OPERATIVI PER L ISTRUZIONE 2007/2013 N. STATO TITOLO OGGETTO 1 Conclusa 2 Conclusa 4 Conclusa 5 Conclusa Fase 1 Pilota -

Dettagli

LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69

LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69 LEGGE REGIONALE 13 agosto 1996, n. 69 Disciplina delle strade del vino in Toscana. Finalità Finalità Articolo 2 Articolo 3 Articolo 4 Articolo 5 Articolo 6 Articolo 7 Finalità e definizione di "Strada

Dettagli

AVVISO PUBBLICO IL DIRETTORE GENERALE

AVVISO PUBBLICO IL DIRETTORE GENERALE Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione Direzione generale per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema

Dettagli

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. Vademecum

Bandi regionali Associazionismo e Volontariato. Vademecum in collaborazione con Bandi regionali Associazionismo e Volontariato Vademecum a cura di Excursus. Spazio di formazione partecipata Indice 1. TITOLO 2. SCADENZA PRESENTAZIONE E TEMPISTICA ITER 3. SOGGETTI

Dettagli

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006

Programma Operativo Nazionale Settore Trasporti Periodo di programmazione 2000-2006 4 PIANO FINANZIARIO 4.1 ORGANIZZAZIONE DELLE FONTI DI FINANZIAMENTO Il Costo Totale del Programma Trasporti per il periodo 2000 2006, sulla base della Decisione C(2001) 2162 del 14.09.01, è pari a 4.280,548

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia

Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo in Italia Primi Orientamenti Comitato permanente di promozione del turismo in Italia Riunione del 13 gennaio 2016, Roma Il Piano Strategico di Sviluppo del Turismo

Dettagli

Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa

Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa Strumenti finanziari e di Microcredito a supporto dell avviamento di autoimpresa Introduzione e obiettivi strategici: Valorizzazione del capitale umano Qualsiasi ipotesi di crescita e di sviluppo non può

Dettagli

MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI

MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI Ministero dell Istruzione dell Università e della Ricerca AL DIRIGENTE SCOLASTICO MODULO PER LA RICHIESTA DI VALUTAZIONE DEL MERITO DOCENTI Il/La sottoscritto/a nato/a il, domiciliato/a in via c.a.p.,

Dettagli

Settore Volontariato, Filantropia Beneficienza

Settore Volontariato, Filantropia Beneficienza Documento Programmatico Previsionale 2014 Settore Volontariato, Filantropia Beneficienza DISAGIO SOCIALE LINEA B) L A L I N E A D I I N T E R V E N T O La Fondazione riconosce nell area della povertà e

Dettagli

Istituzioni e Territori

Istituzioni e Territori Istituzioni e Territori Obiettivo Ristrutturare l attuale offerta dei servizi ICT a supporto dell Area Lavoro, Impresa e Sviluppo Economico attraverso la realizzazione di un quadro organico di interventi

Dettagli

CAMERA DEI DEPUTATI VI COMMISSIONE FINANZE. Seminario istituzionale 13 giugno 2016

CAMERA DEI DEPUTATI VI COMMISSIONE FINANZE. Seminario istituzionale 13 giugno 2016 CAMERA DEI DEPUTATI VI COMMISSIONE FINANZE Seminario istituzionale 13 giugno 2016 Proposta di legge C.3666 Disposizioni concernenti la comunicazione e la diffusione delle competenze di base necessarie

Dettagli

PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole

PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole PROGETTO ANZIANI MENO SOLI Costruiamo insieme una comunità amichevole COMUNE DI PALMI AREA POLITICHE DEL WELFARE PREMESSA Il progetto Anziani meno soli prevede la realizzazione di servizi, iniziative ed

Dettagli

COMUNICATO STAMPA 30 aprile 2015

COMUNICATO STAMPA 30 aprile 2015 COMUNICATO STAMPA 30 aprile 2015 La Garanzia per i giovani compie un anno Le opinioni di un ampio campione di giovani (circa 40.000) che hanno usufruito dei servizi previsti Il 1 maggio 2014 è stata avviata

Dettagli

REPORT BANDI PIEMONTE

REPORT BANDI PIEMONTE REPORT BANDI PIEMONTE INDICE CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO PER LA PROMOZIONE DI PIANI DI ATTIVITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI...2 CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 75% PER INIZIATIVE PROPOSTE DA ORGANIZZAZIONI

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA

LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA LEGGE REGIONALE N. 2 DEL 19-01-2005 REGIONE BASILICATA Delegificazione dei provvedimenti in materia di prosecuzione e stabilizzazione lavorativa dei soggetti impegnati in attività socialmente utili. Fonte:

Dettagli

Il Quadro Strategico per la nuova programmazione

Il Quadro Strategico per la nuova programmazione Agenzia per la Coesione Territoriale Il Quadro Strategico per la nuova programmazione 2014-2020 Alessandro Porzio Roma, 19 marzo 2015 Cos è la politica di coesione? UE 28 Stati, quasi 500 milioni di abitanti

Dettagli

PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI

PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI SCHEDA PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA PROGRAMMA GARANZIA GIOVANI INTEGRIAMOCI: "IMPRONTE SOCIALI" Settore Assistenza Disabili SEDE Congregazione delle Suore Ancelle dell

Dettagli

Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà.

Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà. LEGGE REGIONALE N. 37 DEL 30-12-2009 REGIONE PIEMONTE Norme per il sostegno dei genitori separati e divorziati in situazione di difficoltà. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 1 del 7

Dettagli

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.

Dettagli

Albano Laziale, 6 maggio 2015

Albano Laziale, 6 maggio 2015 Il progetto Open Data e l'agenda Digitale Regionale Luisa Romano Programmazione strategica, armonizzazione delle basi dati e agenda digitale Regione Lazio Albano Laziale, 6 maggio 2015 L Agenda Digitale

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO SETTORE DISCIPLINA, POLITICHE E INCENTIVI DEL COMMERCIO

Dettagli

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO

DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO 9936 27/10/2014 Identificativo Atto n. 1029 DIREZIONE GENERALE ISTRUZIONE, FORMAZIONE E LAVORO APPROVAZIONE ELENCO CORSI DI PRIMA E SECONDA ANNUALITÀ IEFP A.F. 2014/2015 E PRESA ATTO ASSEGNAZIONE DOTI.

Dettagli

Misura M19. Sostegno allo sviluppo locale LEADER (da art. 42 a 44) Interventi

Misura M19. Sostegno allo sviluppo locale LEADER (da art. 42 a 44) Interventi M19 Sostegno allo sviluppo locale LEADER (da art. 42 a 44) Interventi 19.1.1 Sostegno preparatorio 19.2.1 Sostegno all esecuzione degli interventi nell ambito della strategia di sviluppo locale di tipo

Dettagli

FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE. Estensore PICCINNO BRUNO

FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE. Estensore PICCINNO BRUNO REGIONE LAZIO Dipartimento: Direzione Regionale: Area: DIPARTIMENTO SOCIALE FORMAZIONE FROFESSIONALE,FSE ED ALTRI COFINAN.TI ATTUAZIONE INTERVENTI FORMAZIONE DETERMINAZIONE N. D3240 del 26/09/2008 Proposta

Dettagli

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI

AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI 50 3.2 I Fattori Positivi e Critici emergenti dall analisi di domanda e offerta e dalle informazioni più significative AREA PRIMA INFANZIA - SERVIZI EDUCATIVI Domanda educativa di servizi 0 3 anni in costante

Dettagli

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE

EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE EDUCAZIONE ALLA CONVIVENZA CIVILE QUANTE EDUCAZIONI NELLA SCUOLA ITALIANA? Alla legalità Alle pari opportunità Alla differenza di genere Alla pace Alla salute (droghe, fumo ) Alla mondialità Alla cooperazione

Dettagli

Alunni Diversamente Abili (DVA)

Alunni Diversamente Abili (DVA) Alunni Diversamente Abili (DVA) Protocollo per l inclusione degli studenti diversamente abili Finalità: garantire il diritto all istruzione e i necessari supporti agli alunni; inserire gli alunni diversamente

Dettagli

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS PIANO AZIENDALE FORMAZIONE (ANTINCENDIO e SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS AOU POLICLINICO GAETANO MARTINO MESSINA La formazione continua e l aggiornamento professionale rappresentano

Dettagli

PON FESR 9035 - PROGETTO 10.8.1.A1-FESRPON-VE-2015-60

PON FESR 9035 - PROGETTO 10.8.1.A1-FESRPON-VE-2015-60 Circ. 341 Verona 23 maggio 2016 A TUTTI I DOCENTI Oggetto: Piano di Miglioramento (PDM): monitoraggio e verifica Come più volte comunicato il Piano di Miglioramento (PDM), redatto a inizio anno a seguito

Dettagli

Politiche & Strutture

Politiche & Strutture Politiche & Strutture per i Giovani in Europa: www.eurodesk.it per i alcune brevi note introduttive sul Libro Bianco della C. E. Un nuovo impulso per la gioventù Europea e sulla partecipazione giovanile

Dettagli

LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE ED IL COORDINAMENTO DELLA POLITICA ECONOMICA

LA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI - DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE ED IL COORDINAMENTO DELLA POLITICA ECONOMICA PROTOCOLLO D INTESA TRA IL DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE ED IL COORDINAMENTO DELLA POLITICA ECONOMICA DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI E L AGENZIA PER LA COESIONE TERRITORIALE PER LA REALIZZAZIONE

Dettagli

PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO

PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO «COMPLESSI EQUILIBRI» La Conciliazione famiglie e lavoro in tutte le sue declinazioni Alleanza territoriale Sud Est Asl MILANO 2 LA REGIONE LOMBARDIA PER LA CONCILIAZIONE VITA -LAVORO SABINA GUANCIA Programma

Dettagli

Prot. n. 1668 A/39 Rotonda li 15/06/2016 BANDO INTERNO

Prot. n. 1668 A/39 Rotonda li 15/06/2016 BANDO INTERNO Prot. n. 1668 A/39 Rotonda li 15/06/2016 BANDO INTERNO RECLUTAMENTO COLLAUDATORE: PON (FESR) Per la realizzazione, l ampliamento o l adeguamento delle infrastrutture di rete LAN/WLAN IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 736 del 07/07/2011

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 736 del 07/07/2011 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 736 del 07/07/2011 nr. 422/2013 del Registro delle Determinazioni OGGETTO: P.O. FESR UE 2007/2013 ASSE

Dettagli

CRITERI E MODALITA' PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE PER UNA EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO

CRITERI E MODALITA' PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE PER UNA EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Comune di Rovereto Provincia di Trento CRITERI E MODALITA' PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DI SOLIDARIETA' INTERNAZIONALE PER UNA EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO Approvato con deliberazione della Giunta comunale

Dettagli

Regolamento per l assegnazione dei contributi - Fondo Civico di Sostegno Familiare

Regolamento per l assegnazione dei contributi - Fondo Civico di Sostegno Familiare Regolamento per l assegnazione dei contributi - Fondo Civico di Sostegno Familiare Art. 1 Fondo Civico di Sostegno Familiare Il presente Regolamento definisce le procedure di accesso al Fondo Civico di

Dettagli

BANDO PER LA SELEZIONE di RISORSE UMANE COINVOLTE IN COMPITI di COORDINAMENTO LOGISTICO-ORGANIZZATIVO ORGANIZZATIVO

BANDO PER LA SELEZIONE di RISORSE UMANE COINVOLTE IN COMPITI di COORDINAMENTO LOGISTICO-ORGANIZZATIVO ORGANIZZATIVO ISTITUTO PROF. LE DI STATO PER L INDUSTRIA E L ARTIGIANATO F. ENRIQUES Via E. Gianturco, 7 80055 Portici (NA) Tel. 081475684-081471484 Fax 081482920 NARIO70002 www.istitutoenriques.it C.F. 80033540636

Dettagli

L approccio unitario alla programmazione dei Fondi Europei in Emilia-Romagna

L approccio unitario alla programmazione dei Fondi Europei in Emilia-Romagna L approccio unitario alla programmazione 2014-2020 dei Fondi Europei in Emilia-Romagna Caterina Brancaleoni Nucleo di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici Le novità della nuova programmazione

Dettagli

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico

Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Livello di benessere organizzativo, grado di condivisione del sistema di valutazione e valutazione del superiore gerarchico Sintesi dei risultati dell indagine 2013 svolta sul personale della Camera di

Dettagli

La pianificazione delle politiche e della progettazione europea

La pianificazione delle politiche e della progettazione europea La pianificazione delle politiche e della progettazione europea Il contesto organizzativo Modello basato su: un ufficio di coordinamento centrale della Direzione Pianificazione e Sviluppo Organizzativo

Dettagli

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO

DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO REGIONE TOSCANA DIREZIONE GENERALE COMPETITIVITA' DEL SISTEMA REGIONALE E SVILUPPO DELLE COMPETENZE AREA DI COORDINAMENTO TURISMO, COMMERCIO E TERZIARIO SETTORE DISCIPLINA, POLITICHE E INCENTIVI DEL COMMERCIO

Dettagli

Programma di incentivazione per progetti educativi in ambiente scolastico: tennistavolo per la Scuola. Bando Selezione domande

Programma di incentivazione per progetti educativi in ambiente scolastico: tennistavolo per la Scuola. Bando Selezione domande Programma di incentivazione per progetti educativi in ambiente scolastico: tennistavolo per la Scuola. Bando Selezione domande Dedicato alle Associazioni e Società Sportive del territorio del Comitato

Dettagli

REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DIURNO DI ANZIANI E DISABILI ADULTI

REGOLAMENTO SULL AFFIDAMENTO DIURNO DI ANZIANI E DISABILI ADULTI Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale tra i Comuni di San Mauro Torinese - Gassino Torinese - Castiglione Torinese San Raffaele Cimena - Sciolze - Rivalba Cinzano Approvato con Deliberazione del

Dettagli

DETERMINAZIONE N. 42 PROT. N DEL 16/03/2016

DETERMINAZIONE N. 42 PROT. N DEL 16/03/2016 Direzione Generale della Pubblica Istruzione DETERMINAZIONE N. 42 PROT. N. 2814 DEL 16/03/2016 Oggetto: Avviso Tutti a Iscol@ - P.O.R. FSE 2014-2020 - Obiettivo Investimenti in favore della crescita e

Dettagli

DETERMINAZIONE. Determ. n del 20/10/2015

DETERMINAZIONE. Determ. n del 20/10/2015 PROVINCIA DI FERRARA SETTORE POLITICHE DEL LAVORO, FORMAZIONE PROFESSIONALE, ATTIVITA' PRODUTTIVE, INFANZIA E PUBBLICA ISTRUZIONE, POLITICHE SOCIALI E SANITA', POLITICHE CULTURALI DETERMINAZIONE Determ.

Dettagli

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore POZZI GIOVANNI. Responsabile del procedimento PUGLIESI PATRIZIA

POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT DETERMINAZIONE. Estensore POZZI GIOVANNI. Responsabile del procedimento PUGLIESI PATRIZIA REGIONE LAZIO Direzione Regionale: Area: POLITICHE SOCIALI, AUTONOMIE, SICUREZZA E SPORT IMPRESA SOCIALE E SERVIZIO CIVILE DETERMINAZIONE N. G10919 del 29/07/2014 Proposta n. 12964 del 24/07/2014 Oggetto:

Dettagli

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 736 del 07/07/2011

DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 736 del 07/07/2011 DETERMINAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Nominato con decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 736 del 07/07/2011 nr. 433/2013 del Registro delle Determinazioni OGGETTO: P.O. FESR UE 2007/2013 ASSE

Dettagli

Comune di Quartu Sant Elena Provincia di Cagliari

Comune di Quartu Sant Elena Provincia di Cagliari Provincia di Cagliari Originale Settore Servizi Socio - Assistenziali DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Numero 57 di Registro Generale Del 06/02/2015 Oggetto: CIG612129084D AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DELLE

Dettagli

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE

F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE F ORMATO EUROPEO PER IL CURRICULUM VITAE INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo MAZZA EMANUELA VIALE PICENO, 60 20129 MILANO Telefono 02/77402450 Fax 02/77404205 E-mail e.mazza@provincia.milano.it Nazionalità

Dettagli

STARTUP E PMI INNOVATIVE CAGLIARI 20 APRILE 2016

STARTUP E PMI INNOVATIVE CAGLIARI 20 APRILE 2016 STARTUP E PMI INNOVATIVE CAGLIARI 20 APRILE 2016 Invitalia e il sostegno all imprenditorialità innovativa Da più di vent anni Invitalia sostiene la nascita di nuove attività imprenditoriali. Per accelerare

Dettagli

Questionario Personale ATA

Questionario Personale ATA Questionario Personale ATA DOMANDE 2 4 5 7 0 % % % % % 4"Parzialmente in accordo parzialmente in accordo % 1 La funzionalità strutturale dell edificio, lo stato di manutenzione e la funzionalità delle

Dettagli

ADDENDUM ALL ACCORDO DI FINANZIAMENTO tra REGIONE CAMPANIA e SVILUPPO CAMPANIA SpA

ADDENDUM ALL ACCORDO DI FINANZIAMENTO tra REGIONE CAMPANIA e SVILUPPO CAMPANIA SpA ADDENDUM ALL ACCORDO DI FINANZIAMENTO tra REGIONE CAMPANIA e SVILUPPO CAMPANIA SpA per la costituzione del Fondo Regionale per lo sviluppo delle PMI campane IL PRESENTE ACCORDO OPERATIVO E STIPULATO TRA:

Dettagli

COMUNE DI BUSTO GAROLFO

COMUNE DI BUSTO GAROLFO COMUNE DI BUSTO GAROLFO PROVINCIA DI MILANO O R I G I N A L E DETERMINAZIONE DEL SETTORE 3 : Area Socio-Culturale FONDO SOSTEGNO GRAVE DISAGIO ECONOMICO ANNO 2015 - ALL. 1) D.G.R. N. 3495 DEL 30/04/2015:

Dettagli

FONDIMPRESA. Politiche attive per gestire la crisi e scegliere l'innovazione FILCTEM -CGIL LOMBARDIA 23 MARZO 2012

FONDIMPRESA. Politiche attive per gestire la crisi e scegliere l'innovazione FILCTEM -CGIL LOMBARDIA 23 MARZO 2012 1 FONDIMPRESA Politiche attive per gestire la crisi e scegliere l'innovazione FILCTEM -CGIL LOMBARDIA 23 MARZO 2012 adegua e sviluppa le conoscenze e competenze professionali La formazione continua (lavoratori

Dettagli

Introduzione. Il Dirigente Scolastico

Introduzione. Il Dirigente Scolastico Introduzione La L.107/2015, cosiddetta della Buona scuola, prevede che, ogni Istituzione scolastica, entro il 16 gennaio 2016, approvi il P.t.o.f. (Piano triennale dell offerta formativa), contenente le

Dettagli

L A G I U N T A R E G I O N A L E

L A G I U N T A R E G I O N A L E OGGETTO: Attuazione dell Accordo adottato dalla Conferenza permanente per i rapporti fra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano del 24 gennaio 2013, in applicazione dell art. 1,

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri FAQ del 23 giugno 2016 In riferimento all Art. 3 comma 2) del bando ed all art. 7: l attuazione di progetti infrastrutturali anche da parte di soggetti privati e la loro eventuale partecipazione al finanziamento

Dettagli

Reti Territoriali Conciliazione Famiglia Lavoro Lecco Monza Brianza

Reti Territoriali Conciliazione Famiglia Lavoro Lecco Monza Brianza RETI TERRITORIALI Lecco e Monza Camerin - Castelli Le attività di conciliazione si sono avviate a partire dal 2011 su indicazione dell ex Assessorato di Regione Lombardia Ad oggi le di Lecco e Monza hanno

Dettagli

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI

PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI PIANO PER LA FORMAZIONE DEI DOCENTI 2016-2019 IN SINTESI Formazione obbligatoria, permanente e strutturale Coinvolti tutti i 750mila docenti 1.4 miliardi di euro per 3 anni: 325 mln per il Piano + 1.1

Dettagli

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Anziani e Tutele Tel

Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie /019 Servizio Anziani e Tutele Tel Direzione Politiche Sociali e Rapporti con le Aziende Sanitarie 2016 02518/019 Servizio Anziani e Tutele Tel. 31509 CITTÀ DI TORINO DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE N. Cronologico 124 approvata il 25 maggio

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 229 del 29/06/2016

Decreto Dirigenziale n. 229 del 29/06/2016 Decreto Dirigenziale n. 229 del 29/06/2016 Dipartimento 54 - Dipartimento Istr., Ric., Lav., Politiche Cult. e Soc. Direzione Generale 11 - Direzione Generale Istruzione, Formazione,Lavoro e Politiche

Dettagli

Seminario di informazione/formazione sul funzionamento di Fondimpresa

Seminario di informazione/formazione sul funzionamento di Fondimpresa Seminario di informazione/formazione sul funzionamento di Fondimpresa Oltre i finanziamenti pubblici: Fondimpresa come strumento per la diffusione di una cultura della formazione continua" L esperienza

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI.

REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. REGOLAMENTO COMUNALE PER LA CONCESSIONE DI FINANZIAMENTI E BENEFICI ECONOMICI AD ENTI PUBBLICI E SOGGETTI PRIVATI. Art. 12 Legge 7 agosto 1990 n.241 Approvato con delibera di Consiglio comunale n.44 del

Dettagli

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento

Scienza e Tecniche Psicologiche Università del Salento Cosa farò da grande? A cura di: Prof.ssa Filomena De Lumè, associato Psicologia dello sviluppo Dott.ssa Francesca Borgia, laurea in Metodologia dell Intervento Psicologico Dott.ssa Arianna Mignozzi, laurea

Dettagli

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI

CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI 18 18.2.2015 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 7 CONTRIBUTI E FINANZIAMENTI REGIONE TOSCANA Direzione Generale Competitività del Sistema Regionale e Sviluppo delle Competenze Area di Coordinamento

Dettagli

ISTITUTO COMPRENSIVO. Antonio Gramsci Pavona. Piano annuale delle attività di formazione ed aggiornamento. Personale docente

ISTITUTO COMPRENSIVO. Antonio Gramsci Pavona. Piano annuale delle attività di formazione ed aggiornamento. Personale docente ISTITUTO COMPRENSIVO Antonio Gramsci Pavona A.S. 2013-14 Piano annuale delle attività di formazione ed aggiornamento Personale docente Premessa La Funzione strumentale Area 2 Sostegno ai docenti ed Aggiornamento

Dettagli

PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087

PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087 PROVINCIA DI NOVARA Piazza Matteotti, 1 - Tel. 0321.3781 - Fax 0321.36087 4 Settore - Sviluppo Economico DETERMINA n. 4385/2003 Proposta Formazione e Orientamento professionale/143 Novara, lì 29/12/2003

Dettagli

IL BILANCIO SOCIALE DELLA REGIONE

IL BILANCIO SOCIALE DELLA REGIONE 2005 IL BILANCIO SOCIALE DELLA REGIONE Nasce con la rendicontazione sociale dell esercizio 2003 e giunge oggi alla sua terza edizione Si fonda sull esigenza di rendere conto ai diversi interlocutori sociali

Dettagli

Decreto Dirigenziale n. 151 del 29/04/2016

Decreto Dirigenziale n. 151 del 29/04/2016 Decreto Dirigenziale n. 151 del 29/04/2016 Dipartimento 54 - Dipartimento Istr., Ric., Lav., Politiche Cult. e Soc. Direzione Generale 91 - Direzione di Staff Affari Generali e Controllo di Gestione Oggetto

Dettagli