Quadro degli interventi integrati sul sistema aeroportuale toscano

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1 Allegato A GIUNTA REGIONALE DIREZIONE GENERALE POLITICHE TERRITORIALI E AMBIENTALI DIREZIONE GENERALE SVILUPPO ECONOMICO Quadro degli interventi integrati sul sistema aeroportuale toscano

2 0. Premessa Il sistema aeroportuale è uno dei settori rilevanti per favorire la competitività economica e la coesione economica sociale e territoriale. In tal senso si rende necessario prevedere un quadro di interventi a sostegno del sistema aeroportuale che possa intervenire sul settore in modo integrato nel quadro della strategia regionale sulla mobilità e i trasporti ed in attuazione degli strumenti di pianificazione e programmazione regionale, Gli interventi previsti si configurano quindi come un progetto integrato per l adeguamento degli scali aeroportuali toscani e a sostegno delle attività economiche d impresa e a sostegno dello sviluppo turistico del territorio. 1. Programmazione strategica L intesa istituzionale di programma costituisce il luogo della condivisione della strategia di politica regionale unitaria in coerenza con quanto indicato dalla normativa istitutiva (L.662/1996). L intesa istituzionale di programma sottoscritta il 3 marzo 1999 tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Regione Toscana ha individuato i programmi di intervento nei settori di interesse comune, da attuarsi attraverso la stipula di Accordi Quadro e ha dettato i criteri, i tempi e i modi per la sottoscrizione degli accordi stessi. Il Quadro Strategico Nazionale (QSN) costituisce il quadro di riferimento per gli obiettivi della strategia di politica regionale unitaria. Nell ambito della programmazione strategica dovranno essere integrati i riferimenti e gli obiettivi sulla base della nuova Delibera CIPE di attuazione del QSN, al cui interno è disciplinata anche la utilizzazione del Fondo Aree sottoutilizzate per il periodo Gli atti di pianificazione e programmazione regionali La Regione Toscana nella definizione dei propri atti di pianificazione e programmazione territoriale e settoriale prevede lo sviluppo del sistema aeroportuale quale condizione per l accessibilità e la competitività della città policentrica regionale. Le prospettive del trasporto aereo sono molto favorevoli nei paesi dell Unione Europea sia per i processi di liberalizzazione che per il progresso tecnico che assicura aeromobili di sempre maggiore qualità e di minore impatto ambientale. Il traffico aereo di passeggeri e merci diventa essenziale per la coesione economica, sociale e territoriale nell Unione Europea. Dalle sentenze note con il nome Cieli aperti (Open skies) all emergere delle compagnie low cost, in grado di offrire una offerta tariffaria estremamente attraente, alle necessità e alle mutate esigenze dei vari modi di trasporto e delle relazioni con l ambiente (evidenziato a livello comunitario nel Libro Bianco sulla politica dei trasporti del 2001) in pochi anni è mutato profondamente il quadro internazionale e comunitario. È essenziale quindi che la Toscana non perda terreno rispetto al suo ruolo attuale a livello nazionale, ma è anzi necessario che riesca a recuperare un ruolo pari alle sue potenzialità di sviluppo, recuperando quegli utenti che, pur diretti in Toscana, utilizzano altri aeroporti (oggi pari a circa il 50%); recuperare tali utenti è quindi un obiettivo di notevole importanza ai fini della competitività del sistema economico regionale e anche, nel lungo periodo, ai fini della solidità dello sviluppo. Il potenziamento del trasporto aereo determina in primo luogo un incremento di competitività attraverso la riduzione del costo generalizzato del trasporto.

3 Nel lungo periodo aumenta inoltre l attrattività del territorio: l aeroporto è infatti una potente calamita di nuove iniziative produttive, sia manifatturiere che congressuali, espositive, culturali. Maggiori investimenti negli aeroporti hanno l effetto di attrarre nuovi investimenti in altri settori che a loro volta produrranno effetti di breve periodo in occupazione e reddito. Potenziare il trasporto aereo in Toscana è quindi importante per la crescita regionale e questo obiettivo può essere realizzato puntando ad un processo di integrazione fra gli scali. Il Programma Regionale di Sviluppo (P.R.S.) approvato il 19 luglio 2006, pone proprio la creazione di un sistema aeroportuale integrato regionale tra le priorità programmatiche della legislatura. Il PRS infatti, nel progetto integrato regionale Competitività Sistema integrato regionale e territorio individua, tra i risultati attesi, quello di programmare gli interventi di potenziamento del sistema degli aeroporti toscani in funzione dello sviluppo della piattaforma logistica costiera, al fine di promuovere l integrazione del territorio toscano con le reti transeuropee di trasporto. Il Piano Regionale della Mobilità e della Logistica, approvato con D.C.R. 63/2004, evidenzia come l andamento complessivo può sembrare positivo ma la Toscana resta una regione sottodotata di offerta di trasporto aereo rispetto al suo peso economico e la metà dei suoi passeggeri potenziali continua ad arrivare o partire da altri scali. Lo stesso Piano Regionale indica che nelle prospettive del sistema assume una funzione rilevante la gestione degli scali ed in particolare evidenzia che la gestione degli aeroporti richiede caratteristiche sempre più imprenditoriali, rispondendo questo ad un preciso interesse pubblico: solo gestioni aeroportuali efficienti possono conservare e acquisire un offerta di trasporto adeguata. Tra le azioni è quindi auspicabile una crescente concorrenza negli scali, piuttosto che una concorrenza fra gli scali toscani, che anzi dovrebbero tendere ad una progressiva specializzazione. La redazione di un Master Plan del Sistema Aeroportuale Toscano come atto di programmazione settoriale e parte integrante del Piano di Indirizzo Territoriale approvato con D.C.R. 72/2007 costituisce un primo elemento teso a promuovere l integrazione e le sinergie del sistema. Il Master Plan degli aeroporti evidenzia che Si rende quindi necessario incentivare l integrazione tra gli aeroporti presenti in sintonia con le indicazioni strategiche contenute nel quadro conoscitivo per la competitività del sistema aeroportuale: definire nuove opportunità di business per favorire l incremento del traffico attraverso l introduzione di nuovi collegamenti aerei internazionali e intercontinentali di nuovi servizi ai passeggeri; individuare possibili fattori di aumento della redditività per i singoli scali, anche attraverso economie di scala, ma anche e soprattutto individuare i benefici che il sistema regionale potrebbe creare sul fronte dei ricavi e, quindi, della redditività; evidenziare tutti i possibili vantaggi e le opportunità di crescita e di sviluppo economico del territorio nel suo complesso. Il Piano Regionale di Sviluppo economico affronta le questioni del raccordo tra accessibilità del territorio, centralità delle infrastrutture per la logistica e la mobilità e sviluppo dei poli di competitività e delle aree maggiormente interessate al turismo, anche in un ottica di diversificazione dell offerta, ma anche di decongestionamento dei territori in cui maggiore e più significativa è la presenza turistica. Sul tema poi della centralità della logistica per il sistema produttivo regionale, soprattutto per le aree metroplotane e per i sistemi distrettuali, il PRSE definisce strategico il raccordo tra le piattaforme produttive, i poli urbani, dove sono concentrati buona parte dei servizi avanzati e qualificati, e il sistema della mobilità.

4 3. Obiettivi strategici per il sistema aeroportuale toscano Il master plan Il sistema aeroportuale toscano costituisce lo specifico atto di programmazione del sistema aeroportuale ai sensi dell art.30 del Piano di Indirizzo Territoriale e si compone del quadro conoscitivo, del documento di piano e della disciplina. Il master plan definisce ed individua il ruolo degli aeroporti secondo la seguente classificazione: Aeroporti di interesse nazionale e regionale, comprendente Pisa, di rilevanza economica fino all intercontinentale, Firenze, di rilevanza economica fino all internazionale, Elba, Siena e Grosseto; Aeroporti di interesse regionale con funzioni di aviazione generale e per la protezione civile quali Massa. Aeroporti di interesse regionale con funzioni di aviazione generale quali Arezzo e Lucca; Sulla base del quadro conoscitivo, il master plan in quanto parte integrante del Piano di Indirizzo Territoriale, attribuisce al sistema aeroportuale della Toscana un ruolo centrale per l organizzazione della mobilità di merci e persone e lo sviluppo dello logistica ed assume i seguenti obiettivi strategici: sviluppo degli aeroporti in modo sistemico per consentire la valorizzazione delle specifiche caratteristiche funzionali compatibilmente con la tutela delle risorse territoriali ed ambientali; innalzamento del livello di qualità per ricettività, accoglienza e funzionalità dei singoli scali; sviluppo di soluzioni gestionali e coordinate, nel rispetto delle normative vigenti, al fine di ridurre i costi e aumentare la competitività del sistema nell ambito di una politica di integrazione del sistema aeroportuale; promozione del coordinamento dei soggetti pubblici e privati al fine di costituire una integrazione che caratterizzi la definizione del Sistema Aeroportuale Toscano; mitigazione degli effetti di inquinamento atmosferico ed acustico. 4. Previsioni e disponibilità finanziarie A seguito degli atti di programmazione e pianificazione regionali è stato aggiornata nel DPEF 2008, l azione progettuale relativa al sistema degli aeroporti toscani inserendo i primi interventi straordinari sul sistema aeroportuale toscano. Le risorse necessarie, che si individuano per dare seguito agli interventi si quantificano nell arco del periodo in 6 Meuro a valere sulle Fondo aree sottoutilizzate destinato alla Regione Toscana nel periodo , da ripartirsi su 3 settori: infrastrutture per la mobilità (3 Milioni di euro) infrastrutture per lo sviluppo economico (1,5 Meuro) e infrastrutture per il turismo (1,5 Meuro) secondo una logica di integrazione e la valenza strategica della piattaforma aeroportuale per lo sviluppo dei settori interessati. Tabella finanziaria indicativa Direzione Generale PTA SE Infrastrutture sviluppo SE infrastrutture turismo Totale Risorse FAS

5 5. Modalità di attuazione 5.1. Gli interventi, da finanziare attraverso fondi CIPE, devono corrispondere ai requisiti della Delibera CIPE di assegnazione fondi per il periodo che possono essere definiti con certezza successivamente alla pubblicazione della delibera CIPE e alla loro disponibilità, nel rispetto delle procedure previste da tale delibera. Il finanziamento alle infrastrutture aeroportuali è attualmente disciplinato dalla Comunicazione della Commissione su Orientamenti comunitari concernenti il finanziamento degli aeroporti e gli aiuti pubblici di avviamento concessi alle compagnie aree operanti su aeroporti regionali (GUCE 312 del ) rispetto alla quale si definiscono gli ambiti possibili di intervento di finanziamento pubblico. Negli Orientamenti la Commissione europea classifica gli aeroporti in quattro categorie, tra cui: - la categoria C, costituita dai «grandi aeroporti regionali», con un volume annuo di traffico passeggeri compreso fra 1 e 5 milioni, - la categoria D, quella dei «piccoli aeroporti regionali», con un volume annuo di traffico passeggeri inferiore a 1 milione. In base al numero di passeggeri all anno, gli aeroporti di Firenze e Pisa sono di categoria C, mentre gli aeroporti di Siena, Grosseto e dell Elba sono di categoria D. In base agli Orientamenti le attività finanziabili sono riconducibili alle seguenti: A - Finanziamento degli aeroporti i. costruzione delle infrastrutture e degli impianti aeroportuali propriamente detti (piste, terminali, aree di stazionamento, torre di controllo aereo) o di supporto diretto (impianti antincendio, attrezzature per la sicurezza della navigazione aerea e per la protezione contro atti ostili); ii. utilizzo delle infrastrutture, comprendente la manutenzione e la gestione dell'infrastruttura aeroportuale; iii. la fornitura di servizi aeroportuali connessi al trasporto aereo, come i servizi di assistenza a terra, l'utilizzazione delle infrastrutture connesse, i servizi antincendio, di pronto soccorso, sicurezza ecc. Il finanziamento di infrastrutture aeroportuali, di cui alla lettera i., devono rispettare i seguenti elementi: - la costruzione e lo sfruttamento dell'infrastruttura risponde ad un obiettivo di interesse generale chiaramente definito (sviluppo regionale, accessibilità...) - l'infrastruttura è necessaria e proporzionata all'obiettivo perseguito - l'infrastruttura offre prospettive soddisfacenti d'uso a medio termine, in particolare in relazione all'uso delle infrastrutture esistenti - l'accesso all'infrastruttura è aperto a tutti gli utenti potenziali in modo paritario e non discriminatorio

6 - lo sviluppo degli scambi non è compromesso in misura contraria agli interessi della Comunità B Aiuti all avviamento Si tratta di aiuti per l apertura di nuovi collegamenti aerei, al fine di sostenere i costi aggiuntivi connessi all apertura della nuova rotta, ad esempio le spese di commercializzazione e di marketing. Le principali condizioni da osservare sono le seguenti: - beneficiari: gli aiuti devono essere versati a vettori aerei detentori di una licenza d'esercizio in corso di validità, rilasciata da uno Stato membro in applicazione del regolamento (CEE) n. 2407/92 del Consiglio sul rilascio delle licenze ai vettori aerei - gli aiuti devono essere versati per rotte che collegano un aeroporto regionale delle categorie C e D con un altro aeroporto dell'unione Europea - la linea sovvenzionata deve risultare redditizia a termine, ossia coprire perlomeno le spese senza finanziamenti pubblici. Questo è il motivo per cui gli aiuti di avviamento devono essere decrescenti e limitati nel tempo - l'importo dell'aiuto deve essere strettamente legato ai costi supplementari di avviamento connessi all'apertura del nuovo collegamento o della nuova frequenza, che l'operatore aereo non dovrà più sostenere una volta raggiunto il ritmo di crociera - l'aiuto decrescente può essere concesso per una durata massima di tre anni. L'importo dell'aiuto non può superare, ogni anno, il 50% dell'importo delle spese ammissibili dell'anno considerato e, per l'intera durata dell'aiuto, una media del 30% delle spese ammissibili - attribuzione non discriminatoria: la compagnia aerea deve essere selezionata mediante procedura di gara, sulla base di un piano economico-finanziario che dimostri la redditività della linea per un numero congruo di anni dopo la cessazione dell aiuto I soggetti beneficiari del contributo sono la SAT, Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei S.p.A., la AdF, Società Aeroporto di Firenze, Alatoscana S.p.A., Aeroporto di Siena S.p.A. e SEAM,Società Esercizio Aeroporto Maremma Riparto indicativo delle risorse Aeroporto Risorse indicative Beneficiari del contributo Aeroporto di Pisa 2.9 milioni di euro SAT, Società Aeroporto Toscano Galileo Galilei Aeroporto di Firenze 1,8 milioni di euro AdF, Società Aeroporto di Firenze euro Aeroporto Marina di Campo 0,5 milioni di euro Alatoscana S.p.A (Isola d Elba) Aeroporto di Siena 0,4 milioni di euro Aeroporto di Siena S.p.A. Aeroporto di Grosseto 0,4 milioni di euro SEAM, Società Esercizio Aeroporto Maremma 5.2. I beneficiari devono presentare, secondo le indicazioni degli Uffici regionali, domanda di finanziamento per il sostegno ad un programma di investimenti relativo ad una delle attività di cui al precedente punto 5.1. Tale programma dovrà specificare in maniera dettagliata costi, le

7 tipologie di spese, un cronoprogramma con i tempi di attuazione e schede progettuali descrittive che contengano gli elementi progettuali per valutare l ammissibilità come definito al punto I programmi di cui sopra possono riguardare investimenti effettuati o da effettuare nel periodo dal 1/07/2007al 31/12/2010. Per la rendicontazione dovranno essere forniti i giustificativi di spesa effettivamente sostenuta. La procedura di valutazione dei progetti sarà di tipo negoziale. La domanda di finanziamento, sarà esaminata da un segretariato composto da tecnici regionali, che valuterà la coerenza tra il programma di investimenti presentato e la programmazione strategica regionale e la sua corrispondenza rispetto ai contenuti degli Orientamenti comunitari precedentemente richiamati, per quanto riguarda anche le spese ammissibili. Il segretariato tecnico potrà richiedere integrazioni e chiarimenti sul programma di investimenti. La procedura di notifica alla Commissione europea sarà attivata successivamente alla presentazione della domanda di finanziamento da parte dei beneficiari. I contributi non potranno essere concessi prima dell autorizzazione degli aiuti da parte della Commissione europea. Ufficio responsabile del procedimento: DG Politiche territoriali e ambientali Ufficio responsabile della procedura di notifica: DG Sviluppo economico

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