Testo Unico del Commercio
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- Ilaria Serafini
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1 Testo Unico del Commercio Un nuovo strumento per semplificare la vita delle aziende e dei cittadini, trasformare la Regione in un amministrazione amica delle imprese e per rilanciare lo sviluppo del settore.
2 Uno strumento per lo sviluppo del Lazio semplifichiamo le procedure per liberare energie e risorse sosteniamo la forza degli imprenditori e degli operatori del commercio valorizziamo la libertà di iniziativa coniugandola con la tutela degli interessi generali, dei diritti dei consumatori e dei lavoratori.
3 Una legge al posto di 6 Un nuovo testo per: recepire le disposizioni normative europee e statali riunire e abrogare 6 leggi regionali razionalizzando la normativa; 124 articoli a fronte di oltre 300 cancellati. Le leggi riunificate: l.r. 74/1984 (commercio ingrosso) l.r. 33/1999 (commercio fisso e ambulante) e successive modificazioni l.r. 8/2001 (impianti distribuzione carburanti) l.r. 31/2001 (valorizzazione locali storici) l.r. 4/2005 (vendita stampa periodica) l.r. 21/2006 (somministrazione alimenti e bevande) e succ. modificazioni art.113 della l.r. 4/2006 (centri commerciali naturali)
4 Gli obiettivi del T.U. semplificazione della normativa e delle procedure; decentramento e conferimento di funzioni ai comuni; innovazioni per rilanciare un settore strategico della nostra economia.
5 1. Semplificazione la SCIA per accelerare le pratiche, ridurre drasticamente i costi e annullare i tempi di attesa per l avvio attività. Da domani nel Lazio: tempi più rapidi e minori costi per avviare, trasferire o ampliare una piccola impresa (fino a 400 mq). il SUAP unico punto di accesso per tutte le procedure delle imprese Da domani nel Lazio: un unico sportello, un unica modulistica, una sola piattaforma telematica
6 1. Semplificazione Riduciamo tempi e procedure delle Conferenze dei servizi Da domani nel Lazio: Eliminiamo il parere vincolante regionale per apertura, trasferimento e ampliamento grandi mercati rionali; Rilascio contestuale titolo edilizio e commerciale per l avvio di medie o grandi strutture ; Tempi certi e procedure più snelle per la Conferenza dei Servizi.
7 2. Decentramento ai Comuni Avviciniamo le istituzioni alle imprese e miglioriamo la qualità dei servizi. La Regione trasferisce alcune importanti funzioni ai Comuni su mercati, commercio su aree pubbliche, somministrazione. A Roma Capitale la Regione conferisce anche ulteriori funzioni su programmazione urbanistica e commerciale, somministrazione, trasferimento e ampliamento di grandi e medie strutture di vendita.
8 2. Decentramento ai Comuni: nuova programmazione per le medie e grandi strutture Superiamo il modello attuale di programmazione basato su criteri quantitativi e di contingentamento Nuova programmazione affidata ai Comuni, sulla base di indirizzi e criteri regionali qualitativi e urbanistici Eliminazione della possibilità di apertura di grandi strutture in deroga alle norme Alcuni numeri : Dal 2001 a oggi autorizzati nel Lazio mq di superfici, di cui circa l 81% in deroga, per un totale di 99 nuove strutture e 27 richieste di ampliamenti.
9 2. Decentramento ai Comuni: la nuova programmazione Fino all approvazione dei criteri e indirizzi regionali e del conseguente adeguamento da parte dei Comuni: non è consentito il cambio di destinazione d uso di aree non commerciali né l ampliamento di quelle già destinate al commercio per l avvio di grandi e medie strutture di vendita; blocchiamo il nuovo consumo di suolo; è possibile solo autorizzare progetti di riuso e riqualificazione di aree degradate.
10 3. Innovazioni Innovazioni normative e regolamentari per valorizzare la crescita del settore Reti di impresa; Botteghe storiche; Punti di primo soccorso nei centri commerciali; Attività di vicinato; Commercio su aree pubbliche; Distributori carburanti; Edicole e stampa; Lotta all abusivismo; Orari, saldi e Temporary Store; Politiche attive e fondi europei.
11 3. Innovazioni: reti di impresa di prossimità Le reti: un nuovo modello di associazionismo tra imprese fondo di 15 milioni nel triennio ; consentiamo ai Comuni di agevolare l autonomia finanziaria dei consorzi e delle reti d impresa del commercio. «La rete di imprese sono composte da esercizi commerciali, aree mercatali e altre attività di servizio che si costituiscono in forma associata e/o societaria per la gestione comune di servizi e di azioni di promozione e marketing e di qualificazione del contesto urbano».
12 3. Innovazioni: locali, mestieri e botteghe storiche La Regione Lazio sostiene i locali, i mestieri e le botteghe storiche: fondo rotativo per credito agevolato di 3 milioni nel triennio ; nuove norme per il riconoscimento di locali, botteghe e mestieri storici e d arte
13 3. Innovazioni: primo soccorso Per una maggiore sicurezza dei cittadini e dei lavoratori Il Testo prevede l obbligatorietà di realizzare presidi sanitari di primo soccorso nelle strutture superiori a mq
14 3. Innovazioni: commercio di vicinato Più forza al commercio di vicinato possibilità di ampliare la superficie del negozio attraverso l accorpamento di locali contigui. ampliamento della superficie di vendita massima attivabile mediante semplice Scia fino a 250 mq per i comuni sotto i diecimila abitanti e fino a 400 mq per tutti gli altri.
15 3. Innovazioni: commercio su aree pubbliche 1. Abolizione del principio dell equivalenza (non esistono più norme regionali che impediscano a un Comune di spostare posteggi o camion bar da strade e piazze di pregio artistico o architettonico). 2. Divieto di esercizio di commercio itinerante nei centri storici dei Comuni superiori a abitanti 3. I Comuni possono individuare nelle aree mercatali, appositi spazi da destinare al consumo e somministrazione sul posto dei prodotti
16 3. Innovazioni: carburanti Possibilità di ampliare i servizi integrativi degli impianti di distribuzione; Facoltà di indicare limiti nei centri abitati all utilizzo continuativo degli impianti self service; Obbligo erogatore di un terzo prodotto nei nuovi distributori (GPL, Metano).
17 3. Innovazioni: edicole possibilità di vendere alcune tipologie di bevande e prodotti alimentari sfruttando il 30% della superficie disponibile programmazione basata sulla tutela di interessi pubblici, urbanistici e sui limiti di disponibilità di suolo pubblico.
18 3. Innovazioni: lotta all abusivismo Sosteniamo la lotta all abusivismo commerciale, alla contraffazione e all infiltrazione criminale anche attraverso: protocolli di intesa con i Comuni, le Reti di imprese e le autorità prefettizie; progetti di educazione e sensibilizzazione rivolti ai consumatori; finanziamento dei progetti presentati dalle associazioni e reti d impresa.
19 3. Innovazioni: orari e Temporary Store Sosteniamo accordi volontari per tempi e orari di apertura coerenti con le esigenze delle imprese, delle città, dei lavoratori Date dei saldi estivi e invernali indicati da una delibera giunta e con un limite massimo di durata di 6 settimane Possibilità di aprire TemporaryStore per un massimo di 30 giorni
20 3. Innovazioni: politiche attive e fondi europei Per la prima volta la Regione utilizza i fondi europei per sostenere le imprese del commercio. Abbiamo già utilizzato alcuni bandi della programmazione Con il nuovo Por Fesr vogliamo: sostenere le forme di e-commerce delle attività commerciali già presenti nel territorio; sviluppare le aree mercatali ecologicamente attrezzate; valorizzare l innovazione dei sistemi imprenditoriali locali e territoriali.
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