Se la biodiversità vive, vive il pianeta Il documento che illustra la posizione di Slow Food sulla biodiversità in Europa
|
|
- Giorgina Gasparini
- 9 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Se la biodiversità vive, vive il pianeta Il documento che illustra la posizione di Slow Food sulla biodiversità in Europa
2 Ognuno di noi è diverso dagli altri e così lo sono gli animali, le piante e tutti gli esseri viventi, anche i più piccoli, fino ai microrganismi. Per sintetizzare in modo efficace il concetto della diversità esistente fra gli organismi che vivono sulla Terra, nel 1986, l entomologo Edward O. Wilson ha usato per la prima volta il termine biodiversità, in occasione del primo forum americano sulla diversità biologica, tenutosi a Washington, D.C. La biodiversità è la diversità della vita su più livelli, da quello elementare (gene) ai più complessi (ecosistemi). È dunque un insieme di tante componenti che si influenzano in modo reciproco e che, grazie a questa interdipendenza, vivono e si evolvono. «Qualunque cambiamento in un ecosistema prima o poi dà origine a una catena di trasformazioni che possono coinvolgere anche ecosistemi molto distanti, con conseguenze sull intera biosfera. Gli equilibri ambientali sono complessi e delicati» (Balboni, 2007). Per questo la biodiversità è oggi riconosciuta come la più importante ricchezza del pianeta. Paul e Anne Ehrlich ecologi presso l Università di Stanford hanno paragonato il gran numero di specie di un ecosistema ai rivetti che tengono insieme un aeroplano. Facendo saltare dei rivetti a casaccio hanno osservato sicuramente si indebolisce la struttura, affrettando il giorno in cui, superata una determinata soglia, il velivolo si guasterà o precipiterà ( ipotesi dei rivetti, 1981). Peter Raven (botanico del Missouri Botanical Garden) ha stimato che ogni volta che una pianta si estingue, da 10 a 30 altre specie in media crollano con lei, come un castello di carte. Ogni specie che si trova sulla Terra ha avuto un origine ed è destinata, prima o poi, a morire e, in ogni epoca, esiste un tasso di estinzione fisiologico. Negli ultimi decenni, però, la velocità con cui si estinguono le specie è aumentata in modo impressionante. Secondo le stime di Edward O. Wilson, le specie stanno scomparendo al ritmo di circa all anno. Secondo un recente studio condotto dall Università di Exeter, nel Regno Unito la più grande ricerca fatta finora sui dati riguardanti il cambiamento climatico la diminuzione di biodiversità in corso può portare all estinzione di una specie vivente su 10 entro la fine di questo secolo. Tenendo conto della sua velocità, mille volte superiore rispetto alle precedenti epoche storiche, gli scienziati inglesi sono arrivati a sostenere che la Terra stia attraversando la sesta grande estinzione di massa (con la quinta 65 milioni di anni fa sono scomparsi i dinosauri).
3 Secondo l ultima lista rossa delle specie dell Iucn (Unione internazionale per la conservazione della natura), più di un terzo delle specie di fauna e flora conosciute nel mondo è a rischio di estinzione. Lo studio rivela inoltre che il 21% dei mammiferi, il 30% degli anfibi, il 12% degli uccelli, il 28% dei rettili, il 37% dei pesci di acqua dolce, il 70% delle piante, il 35% degli invertebrati classificati finora risultano minacciati. La differenza sostanziale rispetto alle estinzioni del passato risiede nella causa scatenante: non si tratta soltanto di eventi naturali con un andamento fisiologico. Siamo di fronte a una vera e propria crisi ecologica globale, che riguarda ecosistemi terrestri e marini, in cui l attore principale e con le maggiori responsabilità è l uomo, a causa della sua forte pressione sugli habitat naturali. La perdita di biodiversità non riguarda soltanto le specie selvatiche, ma anche l agrobiodiversità, ovvero l insieme di specie e varietà vegetali e di razze animali che, fin dalla nascita dell agricoltura ( anni fa), sono state oggetto di un continuo e lento processo di domesticazione e selezione, in modo da poter essere coltivate o allevate per fini alimentari. La Fao stima che, a oggi, il 75% delle varietà delle colture agrarie siano andate perdute e che i tre quarti dell alimentazione mondiale dipendano da appena 12 specie vegetali e cinque animali. Negli Stati Uniti, ad esempio, all inizio nel secolo scorso si contavano oltre 7000 varietà di mele e 2500 varietà di pere: oggi appena due varietà di pere occupano il 96% del mercato. Un altro esempio riguarda le varietà di patate, che si stima fossero nel mondo oltre 5000: oggi soltanto quattro sono coltivate per scopi commerciali. Tale perdita si riflette direttamente sul cibo: su circa specie commestibili presenti in natura, le colture alimentari che, da sole, soddisfano il 95% del fabbisogno energetico mondiale sono appena 30. Tra queste, frumento, riso e mais forniscono più del 60% delle calorie che consumiamo (Fao, 1999). Le specie animali domestiche sono in una situazione analoga. Nell ultimo rapporto sullo status quo delle risorse genetiche di origine animale per il settore alimentare e agricolo, pubblicato dalla Fao nel 2007, il 20% delle razze censite nei 169 paesi oggetto dello studio è da considerarsi a rischio di estinzione. Il 60% circa di queste è costituito da mammiferi e la rimanente parte da specie avicole. Le cause principali della perdita di biodiversità sono l aumento demografico, che riguarda principalmente le aree del pianeta più ricche di biodiversità (come quelle tropicali), la distruzione e frammentazione degli habitat naturali (deforestazione, urbanizzazione, cementificazione del paesaggio), l agricoltura intensiva, l inquinamento, il cambiamento climatico globale, l introduzione di specie invasive. La distruzione delle foreste pluviali che ospitano oltre la metà delle specie terrestri ad esempio, è cresciuta in modo impressionante: ogni anno ne sono eliminati o degradati 10 milioni di ettari, il che significa che ogni due secondi un area delle dimensioni di un campo da calcio viene disboscata. Il modello dell agricoltura industriale basato su produzioni intensive, monocolture, su un numero ristretto di specie vegetali ed animali, su input esterni di sintesi (come fertilizzanti e pesticidi) e, in molte aree del mondo, sulla coltivazione di organismi geneticamente modificati marginalizza progressivamente i sistemi agricoli tradizionali e di piccola scala, basati, al contrario, su una grande varietà di specie, cultivar e razze selezionate per la loro capacità di adattarsi a diversi ambienti. La contrazione drastica dell agrobiodiversità mette a rischio la sopravvivenza dei sistemi agricoli locali e sostenibili e viceversa. Le varietà locali, infatti, sono le più adatte al clima e al terreno ed esprimono il meglio delle loro potenzialità nel territorio in cui si sono acclimatate nel corso dei secoli, grazie all opera dell uomo. Per questo sono più resistenti e richiedono meno interventi esterni. Sono quindi più sostenibili, sia dal punto di vista ambientale, sia dal punto di vista
4 economico. Lo stesso vale per le razze autoctone, più rustiche e adattabili anche alle aree marginali e alle condizioni climatiche più difficili. La biodiversità, dunque, è patrimonio unico e prezioso: genetico ma anche culturale, sociale ed economico. Senza la varietà delle forme viventi, scompare la vita stessa, perché gli esseri viventi perdono la capacità di affrontare i cambiamenti, di adattarsi e, dunque, di sopravvivere. Assieme ai patrimoni genetici, si perdono competenze, saperi, lingue. Si compromettono economie e culture locali. Per tutte queste ragioni «la causa politica per la quale ci battiamo non è una scelta di campo di tipo ideologico, ma letteralmente la salvezza del pianeta» (Massa, 2005). Slow Food e l agrobiodiversità Slow Food nata nel 1986 come associazione di gastronomi si distingue fin dall inizio per l attenzione verso i territori e le culture locali, e per la volontà di diffondere la cultura del cibo e il diritto al piacere del gusto presso il maggior numero di persone possibile. Questi due tratti iscritti nel dna stesso di Slow Food lasciano presagire, già nei primi anni di vita dell associazione, le sue future strategie. Grazie a questa sensibilità, Slow Food percepisce prima di altri gli effetti della globalizzazione incipiente sul cibo quotidiano, in termini di varietà, qualità e gusto. L attenzione si sposta quindi dalla tavola alle materie prime. Questo passaggio è fondamentale nella storia di tutta l associazione. La maggiore conoscenza delle materie prime consente di comprendere l importanza e l urgenza di salvaguardare la biodiversità e di valorizzare il lavoro di chi la custodisce. Slow Food inizia a occuparsi ufficialmente di agrobiodiversità nel Il cibo è il punto di partenza e rimane il filo conduttore e il punto di arrivo di tutte le azioni successive, consentendo a Slow Food di raggruppare questioni generalmente studiate e gestite da settori specifici di competenza: questioni ambientali, agronomiche, sociali, culturali ed economiche. Questo approccio caratterizza fortemente il lavoro sulla biodiversità, che parte dalla tutela del patrimonio genetico con un inventario di specie, varietà, ecotipi vegetali e razze in via di estinzione realizzato grazie a un intenso lavoro di ricerca da parte di tutta l associazione Slow Food e poi valutato da commissioni scientifiche ma prende in considerazione anche i saperi e le tecniche tradizionali (di coltivazione, di allevamento, di trasformazione), gli ecosistemi (il legame di varietà e razze al territorio, il loro particolare adattamento a climi, suoli, altitudini), le culture locali (lingue, dialetti, aspetti rituali, artigianato, architettura) e non tralascia mai l approccio sensoriale, l attenzione al gusto. In quest ottica, il lavoro di salvaguardia della biodiversità passa anche attraverso la valorizzazione dei trasformati alimentari (pani, formaggi, salumi ), importante patrimonio delle comunità locali. Elaborati per conservare le materie prime (latte, carne, ortaggi ), essi sono frutto di saperi tramandati di generazione in generazione. L elaborazione artigianale consente di ottenere prodotti particolari, capaci di raccontare una cultura locale, svincolando i produttori dai cicli stagionali e dalle oscillazioni del mercato. Spesso è possibile salvaguardare ecotipi e razze locali proprio affiancando un offerta di trasformati alle materie prime. In questo percorso l associazione coinvolge soggetti provenienti da esperienze e ambiti molto diversi, che accettano la sfida di superare gli schemi di lavoro tradizionali e di uscire dal proprio ambito specialistico: docenti universitari,
5 agronomi, veterinari, insegnanti, cuochi e i piccoli produttori (agricoltori, allevatori, artigiani). Questi ultimi sono i principali protagonisti della salvaguardia della biodiversità, ma rappresentano anche l anello più fragile e, paradossalmente, meno valorizzato. Per non rimanere confinati nell ambito della conservazione museale e dell esercizio accademico, i progetti di Slow Food si pongono due obiettivi prioritari: 1. Il sostegno e la valorizzazione del lavoro dei piccoli produttori (agricoltori, allevatori e artigiani di piccola scala) ovvero dei custodi dell agrobiodiversità, le persone che, con il proprio sapere e il proprio lavoro quotidiano, salvaguardano varietà vegetali e razze animali in ogni angolo del pianeta. La sostenibilità economica del lavoro dei custodi della biodiversità è condizione sine qua non per la loro sopravvivenza e passa attraverso la loro giusta remunerazione. Tale remunerazione è però vincolata all impegno dei produttori sulla qualità, intesa nella particolare accezione di Slow Food. Normalmente, la qualità è identificata con analisi chimiche e fisiche, panel di degustazione o, comunque, con parametri misurabili e definiti. Si tratta di un approccio tecnico, valido in un contesto comparativo e oggettivo, che non tiene conto di tutto ciò che sta alle spalle di un prodotto locale e che si è sviluppato in secoli di storia. Nell accezione Slow Food la qualità di un prodotto alimentare è una narrazione e mette insieme le caratteristiche organolettiche e nutrizionali, la sostenibilità ambientale e sociale della produzione. Le tecniche colturali devono dunque preservare la fertilità della terra e gli ecosistemi idrografici, escludere il più possibile l uso di sostanze chimiche. I sistemi agricoli e i luoghi di trasformazione devono salvaguardare il paesaggio agricolo e l architettura tradizionale. I prodotti presi in considerazione devono essere realizzati da comunità di piccoli produttori, disponibili a collaborare e a confrontarsi. 2. La diffusione della conoscenza del valore della biodiversità, affinché questo tema esca dall ambito specialistico e diventi patrimonio comune: di chi acquista quotidianamente il cibo, di chi lo propone in ristoranti, osterie, fiere, eventi, di chi insegna nelle scuole, di chi progetta le politiche territoriali, di chi fa semplicemente l orto di casa. La diffusione della conoscenza del valore della biodiversità passa attraverso la comunicazione, la promozione dei prodotti, l educazione del gusto dei consumatori. E quindi attraverso tutte le attività dell associazione: le attività educative nelle scuole, i corsi per adulti (Master of Food), gli eventi nazionali e internazionali (che dedicano spazi importanti ai produttori e all educazione del gusto), le attività editoriali (libri, riviste e guide Slow Food), le campagne di sensibilizzazione (per la difesa del latte crudo, per la difesa dei pastori, per la tutela della piccola pesca, contro la diffusione degli Ogm, per la salvaguardia dei vitigni autoctoni, in difesa delle api, ecc), fino alla creazione (nel 2004) di un Università di Scienze Gastronomiche.
6 I progetti Gli strumenti messi in atto da Slow Food per la salvaguardia della biodiversità sono: l Arca del Gusto, il progetto dei Presìdi, i Mercati della Terra, gli orti comunitari e scolastici. L Arca del Gusto L Arca del Gusto è un catalogo on line di prodotti agroalimentari tradizionali e artigianali di qualità, a rischio di estinzione, selezionati in tutto il pianeta. Diciannove commissioni nazionali e una commissione scientifica internazionale valutano le segnalazioni. Attualmente i prodotti catalogati sono 1000, in 60 paesi. I Presìdi I Presìdi si fondano su comunità di produttori disponibili a collaborare, decidere insieme regole di produzione e forme di promozione del prodotto. Il loro obiettivo è salvare razze autoctone, varietà vegetali e trasformati artigianali di qualità che rischiano di scomparire, rafforzando l organizzazione dei produttori, valorizzando i territori di origine, preservando tecniche e saperi tradizionali, promuovendo pratiche sostenibili. Slow Food valorizza i prodotti dei Presìdi attraverso il racconto (dei produttori, dei saperi, dei territori, delle tecniche di produzione) e, grazie alla sua rete, mette in contatto i produttori con i consumatori (tramite gli eventi, il coinvolgimento dei cuochi e il sostegno di forme di commercializzazione diretta come i mercati contadini e i gruppi di acquisto solidali). Avviati nel 1999, oggi i Presìdi sono oltre 350 (200 in Italia, 154 in altri 53 paesi del mondo) e coinvolgono circa piccoli produttori. Ricerche economiche e sociali (condotte da università e da molti studenti, dottorandi e ricercatori) hanno dimostrato l efficacia di questi progetti. I risultati si misurano in termini numerici (aumento delle quantità prodotte, del numero dei produttori, dei prezzi dei prodotti), ma anche dal punto di vista del valore ambientale (maggiore sostenibilità delle aziende) e sociale (migliore organizzazione dei produttori, migliori relazioni con le istituzioni, aumento dell autostima dei produttori ). L Alleanza tra i cuochi italiani e i Presìdi Slow Food Slow Food Italia ha costruito una rete di oltre 260 ristoranti e osterie che impiegano prodotti locali e si impegnano a usare i prodotti dei Presìdi del proprio territorio, specificando sul menù i nomi dei produttori. I Mercati della Terra Avviati a partire dal 2006, i Mercati della Terra sono mercati contadini gestiti collettivamente, luoghi di incontro dove i produttori locali vendono direttamente ai consumatori prodotti del territorio e di qualità, ottenuti con metodi di produzione sostenibili. Attualmente i Mercati della Terra avviati sono 20 in 8 paesi. Gli orti comunitari e scolastici Gli orti scolastici sono uno dei più importanti strumenti di Slow Food per l educazione alimentare e ambientale nelle scuole. In particolare, favoriscono la trasmissione alle giovani generazioni dei saperi legati alla cultura del cibo e alla salvaguardia dell ambiente. A metà degli anni Novanta nasce a Berkeley (California) il primo school garden di Slow Food. Nel 2004 anche Slow Food Italia avvia il progetto degli orti scolastici (denominandoli Orti in condotta ): in pochi anni coinvolge tutte le regioni italiane e avvia 393 orti. Il progetto prende piede anche in molti altri paesi del mondo, dalla
7 Germania alla Bielorussia. Gli attori del progetto sono gli studenti, gli insegnanti, i genitori, i nonni e i produttori locali. Nel 2010 Slow Food lancia il progetto Mille orti in Africa. Grazie a una grande mobilitazione internazionale, tra il 2011 e il 2012, saranno creati mille orti scolastici, comunitari e urbani in 25 paesi del continente africano. Non si tratta di orti qualsiasi: le comunità locali privilegiano prodotti tradizionali (varietà ed ecotipi locali di ortaggi, frutta, erbe aromatiche e medicinali), usano tecniche agronomiche sostenibili, coinvolgono i giovani e si basano sul sapere degli anziani.
8 Le proposte dell Unione Europea sulla biodiversità L Europa possiede una biodiversità straordinaria animali e piante censiti, aree cruciali come il Mediterraneo e le Alpi, una grande ricchezza di varietà coltivate e razze animali, un ruolo vitale per lo scalo delle specie migratorie ma, a oggi, non ha ancora adottato misure soddisfacenti per tutelarla. Lo confermano i dati: soltanto il 17% delle specie e degli habitat e l 11% degli ecosistemi principali protetti dalla legislazione sono in buone condizioni, mentre il 25% circa delle specie animali mammiferi, anfibi, rettili, uccelli, farfalle sono a rischio di estinzione. Dal 1990, ad esempio, il numero delle specie comuni di uccelli è diminuito del 10%. La crisi della biodiversità compromette gravemente l efficienza dei cosiddetti servizi ecosistemici, ovvero l insieme dei benefici che gli ecosistemi garantiscono al genere umano: fornitura di cibo, acqua potabile, materiale combustibile, protezione da inondazioni, siccità, degrado del suolo, malattie, ma anche benefici non materiali (servizi ricreativi, spirituali, religiosi ). Le istituzioni comunitarie sono consapevoli di questa situazione e riconoscono il fallimento delle azioni adottate finora, da quelle passate al più recente Action Plan del 2006, che si proponeva di arrestare la perdita di biodiversità in Europa entro il Obiettivo che non è stato raggiunto. L Europa stessa ha individuato i punti deboli della propria azione: - la rete Natura 2000 (il sistema dei siti protetti europei) è stata gestita con ritardi e scarsa efficacia, in gran parte a causa della carenza di risorse umane e finanziarie; - le politiche in materia di tutela del suolo e di contrasto delle specie invasive sono troppo deboli; - mancano dati e conoscenze sufficienti sullo stato della biodiversità e sulle principali cause della sua erosione; - il tema della biodiversità non è stato integrato nei diversi settori economici e politici di pertinenza. Molti interventi realizzati dagli Stati membri si sono così rivelati incompatibili con gli obiettivi di conservazione della biodiversità; anzi, spesso hanno avuto effetti contrari e negativi; - i finanziamenti che l Unione Europea e i diversi Stati membri hanno attribuito alla conservazione della biodiversità sono stati insufficienti. Queste azioni, inoltre, riguardano esclusivamente la biodiversità selvatica, gli habitat naturali, le aree protette. Tutto quanto concerne la biodiversità agricola e la pesca, infatti, finora è stato demandato agli Stati Membri e da questi ultimi alle Regioni, che hanno agito in modo molto differente a seconda della singola sensibilità e, soprattutto, senza alcun coordinamento. Dal ripensamento della propria politica in materia di biodiversità, è nata la Nuova strategia per la biodiversità fino al Con questa strategia l Europa ha affermato in maniera più convincente la volontà di adottare misure che arrestino la perdita di biodiversità e il degrado dei servizi ecosistemici, e ha aggiunto l impegno a ripristinare, ove possibile, la biodiversità compromessa. L Unione Europea si è posta alcuni obiettivi da raggiungere entro il 2020: proteggere gli ecosistemi e gli habitat naturali; ripristinare gli ecosistemi danneggiati; integrare la tutela della biodiversità nelle politiche europee relative ad agricoltura, foreste e pesca; contrastare l invasione delle specie esotiche; scongiurare la perdita di biodiversità anche a livello mondiale. È chiara, perlomeno a livello di intenti, la volontà di superare la visione della conservazione della biodiversità come santuario di protezione (vedi la creazione di siti ad hoc, ad esempio aree protette). A questo scopo, la Commissione ha identificato i settori prioritari nei quali è necessario integrare la conservazione della biodiversità: agricoltura, industria dell approvvigionamento alimentare, silvicoltura, industrie estrattive, settore finanziario e turismo. Per la prima volta la Commissione grazie alla definizione di un parametro europeo per la biodiversità identificato con l Agenzia europea dell ambiente misurerà e monitorerà l andamento e l efficacia delle sue azioni. È stata inoltre
9 individuata una metodologia trasversale da applicare a tutti i progetti finanziati dall Unione Europea nei diversi settori, per valutare il loro impatto e la loro efficacia sulla conservazione della biodiversità. Allo stesso tempo è prevista la creazione di un Sistema di informazione sulla biodiversità in Europa (Bise), che centralizzerà le informazioni sullo stato della biodiversità europea e sulle politiche e normative dell Unione Europea. L organizzazione dei dati disponibili consentirà un più facile accesso alle informazioni esistenti e favorirà lo scambio di informazioni a tutti i livelli: dalla comunità scientifica al settore privato. Se applicata e rispettata, la nuova normativa porterà vantaggi non solo a chi opera a più stretto contatto con la biodiversità, ma anche ai cittadini europei nel loro complesso e, data la rilevanza dell ecosistema Europa nel più ampio ecosistema mondiale, ai cittadini extraeuropei. Proposta dalla Commissione Europea, la Nuova strategia per la biodiversità fino al 2020 per ora è stata discussa in Consiglio, ed è in attesa di esame in seno al Parlamento. Sarà decisivo capire come questa strategia riuscirà a integrarsi con le azioni previste nelle varie politiche di settore portate avanti dall Unione Europea a livello comunitario (come il processo di riforma della politica agricola e quello della pesca, attualmente in fase di discussione). La sua importanza va letta anche in relazione agli impegni presi dall Unione Europea a livello internazionale, nell ambito della convenzione sulla biodiversità biologica, e dei successivi accordi e trattati. Il 23 giugno 2011 l Unione Europea ha firmato il protocollo di Nagoya, un accordo che ha rappresentato un importante passo avanti nella tutela della biodiversità. Il Protocollo prescrive che il 17% delle terre emerse e il 10% delle aree marine siano messe sotto protezione entro il Non si occupa solo di conservazione, ma promuove un accesso più equo alle risorse genetiche e una giusta ripartizione dei benefici derivanti dal loro utilizzo. L accordo obbliga le industrie a condividere i profitti derivanti dall utilizzo di geni di piante e animali per lo sviluppo di nuovi prodotti con le comunità locali, in genere popolazioni indigene che vivono in paesi ricchi di biodiversità e che conservano saperi millenari sulle loro funzioni e proprietà. Anche il protocollo di Nagoya non è ancora operativo: entrerà in vigore al raggiungimento di 50 firme (ad oggi hanno firmato 42 paesi). Slow Food e la Nuova Strategia dell Unione Europea per la Biodiversità Slow Food accoglie con favore la Nuova Strategia per la biodiversità fino al 2020 e soprattutto la volontà dell Unione europea di mettere in atto una politica di interventi mirati a rallentare, fino ad interrompere, il processo di perdita della biodiversità in Europa. In particolare Slow Food: - apprezza che, benché il focus della nuova strategia sia ancora la biodiversità selvatica, ci siano importanti aperture sulle tematiche dell agricoltura e della pesca. - condivide l intenzione di promuovere il dialogo e la cooperazione tra diverse professionalità e competenze e differenti aree territoriali: europee ed extraeuropee. - condivide il ruolo attivo assegnato allo sviluppo di una maggiore consapevolezza e sensibilità della società civile nella tutela della biodiversità e sottolinea la necessità di informare e sensibilizzare i cittadini sul ruolo fondamentale della salvaguardia della biodiversità domestica e selvatica - apprezza il potenziamento della Piattaforma europea imprese e biodiversità, per consentire un reale scambio di idee ed esperienze tra i diversi settori coinvolti nell uso del suolo quale risorsa per l alimentazione e l economia, e aiutare le imprese a integrare la biodiversità nelle proprie attività, sensibilizzandole in merito al vantaggio competitivo che possono ricavare dalla sua conservazione. Ne auspica però una maggiore apertura alle esperienze dei produttori e agricoltori di piccola scala che possono dare un contributo importante per rafforzarne l impatto Slow Food ritiene che la principale causa del fallimento delle azioni intraprese finora sia l assenza di integrazione e coordinamento tra le diverse iniziative che, seppure formulate sulla base di riflessioni condivisibili, non hanno portato ai risultati previsti proprio perché settoriali, e auspica pertanto un approccio maggiormente integrato tra politiche, interventi e programmazione anche a livello di Stati membri. Ritiene, inoltre, che debba essere assolutamente rafforzato - con specifici riferimenti e puntuali orientamenti - il ruolo dei piccoli produttori nella salvaguardia della biodiversità e nelle politiche ad essa collegate. In particolare, sostiene che non sia ancora sufficientemente riconosciuto il prezioso ruolo per l ambiente svolto da questo
10 tipo di produzioni - che sostanzialmente coincide con la definizione di aree agricole ad Alto Valore Naturale 1 (AVN) - nonostante la letteratura scientifica internazionale dimostri ampiamente la loro importanza. Si tratta di aree diverse da Paese a Paese che forniscono servizi ambientali fondamentali. Non solo per la salvaguardia degli habitat e delle specie più minacciate in Europa, ma anche per il contributo allo stoccaggio di carbonio nel suolo, alla tutela delle risorse idriche e alla prevenzione degli incendi. Le aree agricole AVN fanno parte di un ricco patrimonio culturale; hanno un ruolo attivo nella gestione del territorio e spesso rappresentano l unica forma di sostentamento per la popolazione rurale di alcune delle aree economicamente più fragili d Europa. Ritiene, quindi, necessari: un maggiore riconoscimento - a livello di Stati membri e di Unione europea - delle pratiche e delle aree ad alto valore naturale, e misure agro-ambientali più mirate per sostenere l agricoltura ad alto valore ambientale. Sottolinea, infine, la necessità di misure più efficaci a livello europeo per mantenere e aumentare la diversità di risorse genetiche in situ, coinvolgendo maggiormente gli agricoltori e gli allevatori e incrementando la resilienza degli ecosistemi. Durante i prossimi mesi Slow Food continuerà la sua attività di advocacy e di sensibilizzazione sulla strategia europea per la biodiversità, segnalando ai portatori di interessi i seguenti messaggi chiave: - l intervento sulla biodiversità dell Unione europea deve necessariamente coniugare l ambito della conservazione degli ambienti naturali e delle specie selvatiche e quello dell agro-biodiversità. Di conseguenza sarà vitale il dialogo e la collaborazione fra i settori ambiente, agricoltura e pesca. - è fondamentale supportare i piccoli produttori locali che utilizzano tecniche tradizionali ed eco-compatibili e dare ampio e tangibile riconoscimento al loro ruolo di sentinelle della biodiversità e del paesaggio. E, pertanto, necessario affiancare al sostegno di servizi ecosistemici e di infrastrutture verdi (come parchi e aree protette, ecc.), l attenzione per le esigenze del mondo produttivo legato alla biodiversità, ovvero dei piccoli agricoltori, dei piccoli pescatori e allevatori, e degli artigiani. Un intervento di questo tipo potrebbe rappresentare un esempio virtuoso di integrazione tra tutela dell agrobiodiversità e conservazione delle risorse ambientali e paesaggistiche dei territori dell Unione Europea. - il patrimonio di saperi tradizionali legati al territorio è parte integrante del patrimonio di biodiversità e strumento fondamentale per la sua salvaguardia e la sua sostenibilità futura. Ogni forma di tutela della biodiversità, se decontestualizzata dal territorio di provenienza, rappresenta un tentativo di conservazione della biodiversità, ma non una sua reale salvaguardia. Oltre al patrimonio genetico, va infatti preso in considerazione il patrimonio di conoscenze, usi e costumi che ha consentito il mantenimento della biodiversità nel corso del tempo. 1 - Il concetto di agricoltura ad alto valore naturale è stato introdotto agli inizi degli anni Novanta (Baldock et al., 1993; Beaufoy et al., 1994) per evidenziare il ruolo positivo svolto dall attività agricola nella tutela della biodiversità. Queste aree agricole sono caratterizzate da coltivazioni con basso uso di prodotti chimici di sintesi e di pratiche intensive o da pascoli con una bassa densità di animali in allevamento. Nelle aree agricole ad alto valore naturale l agricoltura mantiene, o è associata a una grande varietà di specie e habitat e/o di specie di interesse europeo.
11 Slow Food e la biodiversità, le tappe più significative Un convegno organizzato nell ambito del Salone del Gusto di Torino lancia il progetto Arca del Gusto 1997 Il 29 giugno Slow Food pubblica il Manifesto dell Arca del Gusto. A Bra (Cn) si svolge la prima edizione di Cheese, rassegna internazionale dei formaggi di qualità Slow Food Italia avvia il progetto dei Presìdi Al Salone del Gusto di Torino partecipano i primi 90 Presìdi. In ottobre si tiene a Bologna la prima edizione del premio Slow Food per la difesa della biodiversità che premia chi, nel mondo, si adopera per la salvaguardia dell agrobiodiversità e delle tradizioni e culture locali Slow Food lancia la campagna No Gm Wines, contro la commercializzazione in Europa di viti transgeniche, e stila il Manifesto in difesa dei formaggi a latte crudo. Parte in Italia un nuovo progetto educativo per adulti: il Master of Food, programma di studio in 20 corsi tematici A Riva del Garda (Trento), si svolge il quinto congresso nazionale di Slow Food Italia. È l anno della svolta ecogastronomica. Nasce la Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, che coordina e promuove il premio Slow Food, i Presìdi, e l Arca del Gusto. Nascono i primi Presìdi fuori dall Italia. Slow Food Editore pubblica l Atlante dei prodotti tipici dei parchi italiani, che raccoglie i risultati della ricerca sui prodotti tradizionali e tipici di 19 parchi nazionali e 60 parchi regionali d Italia Nel mese di aprile, a Brasilia, Slow Food firma con il Governo brasiliano un protocollo d intesa per la realizzazione di progetti a sostegno della salvaguardia delle piccole produzioni agricole tradizionali A febbraio la Fao riconosce ufficialmente Slow Food come organizzazione no profit con la quale instaura un rapporto di collaborazione. A ottobre si svolge la prima edizione di Terra Madre, incontro di 5000 produttori di comunità del cibo di tutto il mondo. Lo stesso anno Slow Food istituisce la prima Università di Scienze Gastronomiche a Pollenzo (Cuneo) dove si promuove la trasmissione della cultura gastronomica e un nuovo approccio culturale interdisciplinare che dà valore alla conservazione, alla valorizzazione e alla tutela della agrobiodiversità. Infine, Slow Food Italia avvia il progetto Orti in condotta Si riuniscono in Sicilia gli Stati Generali dei Presìdi italiani: oltre 400 delegati da tutta Italia discutono e affrontano i problemi delle piccole produzioni tradizionali È inaugurato il Mercato della Terra a Montevarchi (Arezzo), primo di una rete di mercati di piccoli produttori Slow Food Italia registra il marchio Presidio Slow Food, assegnato ai produttori di oltre 170 Presìdi italiani Nasce in Italia il progetto Alleanza tra i cuochi italiani e i Presìdi Slow Food, una rete di oltre 260 ristoranti e osterie che si impegnano a usare i prodotti dei Presìdi Slow Food del proprio territorio Slow Food Italia, insieme ad altre organizzazioni (Anfosc, Onaf ), tecnici e produttori caseari, lancia il progetto Resistenza Casearia, per diffondere la conoscenza delle piccole produzioni casearie tradizionali, dare dignità ai produttori e trovare per loro nuovi sbocchi di mercato. Slow Food lancia il progetto Mille orti in Africa. Slow Food lancia tre campagne di sensibilizzazione: per promuovere la pesca sostenibile, condannare il land grabbing e contrastare la diffusione degli Ogm. Slow Food Italia contribuisce alla stesura della proposta di legge n avanzata dall onorevole italiano Susanna Cenni Disposizioni per la tutela e la valorizzazione della biodiversità agraria e alimentare e ne sostiene l iter di presentazione e approvazione In Toscana si inaugura la Casa della biodiversità, sede didattica ed espositiva della Fondazione Slow Food per la Biodiversità
12 Bibliografia Lista rossa IUCN (istituita nel 1948 dall Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, rappresenta il più ampio database di informazioni sullo stato di conservazione delle specie animali e vegetali di tutto il globo terrestre) Fao, Women: users, preservers and managers of agrobiodiversity, Roma 1999 Fao, The State of the World s Animal Genetic Resources for Food and Agriculture, B. Rischkowsky e D. Pilling (a c. di), Roma 2007 V. Balboni, La biodiversità, Edizioni Alpha Test, Milano, 2007 Y. Baskin, Il pasto gratis. La complessità della natura come chiave dello sviluppo umano, Instar libri, Torino, 2005 M. Buiatti, La biodiversità. Senza la varietà delle forme viventi la vita scompare, Il Mulino, Bologna 2007 P. e A. Ehrlich, Extinction: the causes and consequences of the disappearance of species, Random House, New York 1981 J. Esquinas-Alcázar, Protecting crop genetic diversity for food security: political, ethical and technical challenges, in Nature 6, pp , 2005 I.M.D. Maclean, R. Wilson, Recent ecological responses to climate change support predictions of high extinction risk, Proceeding of the Nation Academy of Sciences, vol 108, no. 30, pp , 2011 R. Massa, Il secolo della biodiversità, Fondazione Alce Nero, Milano 2005 P.H. Raven, Ethics and attitudes, in J. Simmons et al., Conservation of Threatened Plants, Plenum Publishing, New York, pp , 1976 P.H. Raven, L.R. Berg, D.M. Hassenzahl, Environment, Hoboken, NJ: John Wiley & Sons, 2010 W.V. Reid et al., Millennium Ecosystem Assessment: Ecosystems and Human Well-being: current state and trends, Island Press, Washington D.C, 2005 E.O. Wilson, La diversità della vita, Rizzoli, Milano Documento a cura di: Serena Milano, Cristiana Peano, Francesco Sottile In collaborazione con: Serena Alaimo, Raffaella Ponzio, Paola Roveglia, Piero Sardo, Nadia Tecco
13 Financed by the European Union The contents of this publication are the sole responsibility of the author and the European Commission is not responsible for any use that may be made of the information contained therein. w w w. s l o w f o o d. i t
Slow Food. for Africa. 10.000 orti. per coltivare il futuro. Paola Viesi. Paola Viesi
Slow Food for Africa Paola Viesi 10.000 orti per coltivare il futuro Paola Viesi Diecimila orti: verso una nuova Africa straordinaria ricchezza di biodiversità Slow Food parte da questa ricchezza e cerca
DettagliCARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE
CARTA DEL TURISMO RESPONSABILE DI COMUNITA CONCA BARESE Noi cittadini, Associazioni, Operatori economici ed Istituzioni delle comunità ricadenti sul territorio del GAL CONCA BARESE, sottoscriviamo questo
DettagliIDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA
IDENTIKIT delle FATTORIE DIDATTICHE della Regione EMILIA-ROMAGNA Ottobre 2009 Sono passati dieci anni dall avvio del progetto regionale Fattorie Didattiche che ha creato nel periodo un apertura di dialogo
DettagliI centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità
I centri storici Casamassima, Sammichele, Turi SCENARI per valorizzare l identità Francesco Maiorano ANCSA Associazioni Nazionale Centri Storici e Artistici PIST Peucetia Turi-Casamassima-Sammichele obiettivo
DettagliL UOMO È CIÒ CHE MANGIA
L UOMO È CIÒ CHE MANGIA Motivazione Oggi l alimentazione ha assunto un ruolo importante nella determinazione della qualità della vita: essa, pertanto, si configura quale strumento indispensabile per l
DettagliBioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione
Bioeccellenze dei Parchi Italiani LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione Il Progetto Le Filiere Biologiche Virtuose dei Parchi Italiani /1 Le aree protette
DettagliQUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA
QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager
DettagliLE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020
LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 Floriana Clemente Direzione Ambiente Robassomero, 11 dicembre 2013 Le risorse:
DettagliIl percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna
Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte
DettagliD I C H I A R A Z I O N E D INTENTI
D I C H I A R A Z I O N E D INTENTI E PROGRAMMA DI AZIONE P E R L A R E A L I Z Z A Z I O N E D I A T T I V I T À F I N A L I Z Z A T E A L L A C O N S E R V A Z I O N E D I O R S O L U P O L I N C E (Ursus
Dettagli-La crisi della diversità
-La crisi della diversità La diversità culturale e la diversità biologica sono legati strettamente. Ovunque le comunità locali hanno sviluppato il proprio sapere, hanno trovato il modo di ricavare i mezzi
DettagliPolicy La sostenibilità
Policy La sostenibilità Approvato dal Consiglio di Amministrazione di eni spa il 27 aprile 2011. 1. Il modello di sostenibilità di eni 3 2. La relazione con gli Stakeholder 4 3. I Diritti Umani 5 4. La
DettagliPROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia
PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,
DettagliPROGETTO Impari S. Impari S. Repubblica Italiana
PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna PROGETTO Interventi di informazione, formazione e azioni di sistema per le aree GAL della Sardegna Lo
DettagliPROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE
PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione
DettagliI giovani, il dialogo strutturato e la social exclusion la green economy come possibile risposta
I giovani, il dialogo strutturato e la social exclusion la green economy come possibile risposta Newsletter n.1 0 dicembre 201 4 progetto di educazione non formale rivolto ai giovani dai 18 ai 30 anni
DettagliStrategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno
Strategia della Fondazione svizzera per la promozione dell allattamento al seno Scopo della Fondazione La persegue quale scopo la promozione dell allattamento in Svizzera, in particolare mediante un informazione
DettagliLA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA
LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA Dal momento che il turismo: E la principale attività economica del globo Mobilita più di 5 miliardi di persone ogni anno Occupa milioni di
DettagliLa tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane
La tecnologia cloud computing a supporto della gestione delle risorse umane L importanza delle risorse umane per il successo delle strategie aziendali Il mondo delle imprese in questi ultimi anni sta rivolgendo
DettagliLA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti
L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università
DettagliSOMMARIO LINEE GUIDA FILIERA CORTA
Pagina 1 di 5 SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. VANTAGGI DELLA... 2 3. ORGANIZZAZIONE DELLA... 2 4. BIOLOGICA... 2 5. MATERIALI DI CONFEZIONAMENTO... 3 6. I LUOGHI DELLA... 3 6.1. VENDITA DIRETTA... 3 6.2. MERCATI
DettagliEcolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti
Ecolezione : a cura di Matteo Franco e Andrea Bortolotto classe 2 c IPAA G. Corazzin, ISISS Cerletti Cos è la biodiversità? Il termine biodiversità è stato coniato nel 1988 dall'entomologo americano Edward
DettagliAIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa
AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna
Dettaglibiologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p
La specie umana è comparsa sulla Terra nel momento in cui la diversità biologica era al culmine. Oggi, man mano che la popolazione umana si accresce aumentano gli p effetti distruttivi nei confronti delle
DettagliCURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria
CURRICOLO DI GEOGRAFIA della scuola primaria CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe prima della scuola primaria...2 CURRICOLO DI GEOGRAFIA al termine della classe seconda della scuola primaria...3
DettagliCarta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010
Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it
DettagliParc Adula Progetto di parco nazionale. Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi
Parc Adula Progetto di parco nazionale Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi 1 Una piccola Svizzera nel cuore delle Alpi, Associazione Parc Adula, Marzo 2011 Missione Il progetto Parc Adula si prefigge
DettagliALLEGATO. Il sito web interattivo
ALLEGATO 3 Il sito web interattivo www.paesaggio.regione.puglia.it l paesaggio visto dagli abitanti Il paesaggio visto dagli abitanti I primi risultati dell'atlante delle Segnalazioni http://paesaggio.regione.puglia.it
DettagliLa posizione del comparto sementiero nella filiera del frumento
GranItalia Aula Magna della Facoltà di Agraria Università di Bologna, 1 ottobre 2010 La posizione del comparto sementiero nella filiera del frumento Industria sementiera e innovazione varietale. La collaborazione
DettagliRUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI
INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104
DettagliPOLITICA DI COESIONE 2014-2020
INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo
DettagliPROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE
PROGETTO CITTADINANZA E COSTITUZIONE SICUREZZA E RISPETTO DELLE REGOLE FINALITA e OBIETTIVI DEL PROGETTO Le direttive comunitarie in tema di salute e sicurezza sul luogo di lavoro sottolineano la necessità
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliAnalisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che. operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella. Provincia di Pisa
Analisi dei fabbisogni formativi dei professionisti che operano nella valorizzazione dei Beni Culturali nella Provincia di Pisa A cura di Katia Orlandi Il territorio della Provincia di Pisa si caratterizza
DettagliGuadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy
n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella
DettagliFOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE
FOCUS GROUP: LA VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI ATTRAVERSO LE FILIERE CORTE E MODALITA DI COMMERCIALIZZAZIONE Progettiamo insieme il piano di azione locale leader verso il 2020: partecipa anche tu!
DettagliIL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE e CONSUMO CRITICO I valori nello scambio Lo scambio di valori
IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE e CONSUMO CRITICO I valori nello scambio Lo scambio di valori SOMMARIO PERCHE CHE COSA E LE ORIGINI GLI OBIETTIVI I CRITERI I PRINCIPALI PRODOTTI IL PREZZO TRASPARENTE LA RETE
DettagliPiano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud. Università Ca Foscari. Venezia, 10 febbraio 2010
Piano di Azione Educativa sugli OdM attraverso i Gemellaggi Scolastici Nord-Sud Università Ca Foscari Venezia, 10 febbraio 2010 Premesse In riferimento all obiettivo di sensibilizzare ed educare allo sviluppo
DettagliPROGETTO TAVOLO GIOVANI
PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali
DettagliISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO
ISTITUTO STATALE D ISTRUZIONE SUPERIORE F. BESTA MILANO PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER ALUNNI STRANIERI INDICE: PREMESSA 1. FINALITA 2. CONTENUTI 3. LA COMMISSIONE ACCOGLIENZA 4. PRIMA FASE DI ACCOGLIENZA
DettagliPSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato
PSR 2014-2020: le prospettive provinciali Incontro con il partenariato Costruiamo la strategia: dall analisi di contesto ai fabbisogni Luca Cesaro INEA Trentino Alto Adige Trento, 6 marzo 2014 Fasi di
DettagliL Orto dei Bambini. Per trasmettere l amore e il rispetto della terra.
L Orto dei Bambini Per trasmettere l amore e il rispetto della terra. Premessa L idea dell orto didattico nasce dal desiderio di attivare iniziative socio-culturalieducative che comprendessero l area naturalistica.
DettagliDONNE E LAVORO AGRICOLO:
DONNE E LAVORO AGRICOLO: SFIDE E PROPOSTE PER L AGENDA DI SVILUPPO POST 2015 Valentina Franchi Organizzazione delle Nazioni Unite per l Agricoltura e l Alimentazione IL RUOLO DELLE DONNE NELL AGRICOLTURA
DettagliLA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE
LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE Annalisa Oddone, Confindustria Confindustria Sardegna Meridionale 12 giugno 2012 CARTA DEI PRINCIPI
DettagliPROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA)
Cilap eapn Italia PROGETTO INCREASING EUROPEAN CITIZENSHIP ICE (MIGLIORARE LA CITTADINANZA EUROPEA) PROGRAMMA LIFELONG LEARNING GRUNDTVIG 2012 PARTENARIATO DI APPRENDIMENTO (No. 2012-1-IT2_GRU06_37625_1)
DettagliEFFETTI DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITÀ E SULL AGROECOSISTEMA BOSCHI-BRIANTI-MELEGA CONSEGUENZE DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI SULLA BIODIVERSITA Molti studi affermano che i cambiamenti climatici
DettagliMostra mercato di prodotti biologici e a km 0
Mostra mercato di prodotti biologici e a km 0 1 Dove e quando si svolge? In via Alzaia Naviglio Pavese in Milano Domenica 29 Settembre 2013 Dalle ore 08.00 alle ore 19.30 2 Programma Dalle ore 08.00 alle
DettagliProject Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.
Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo
DettagliCURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE
CURRICOLO SCUOLA PRIMARIA SCIENZE COMPETENZE - L alunno sviluppa atteggiamenti di curiosità e modi di guardare il mondo che lo stimolano a cercare spiegazioni di quello che vede succedere. - Esplora i
DettagliBioFATTORIA SOLIDALE DEL CIRCEO. Fattoria Didattica e Visite
BioFATTORIA SOLIDALE DEL CIRCEO Fattoria Didattica e Visite La BioFattoria Solidale del Circeo opera su un terreno di 175 ettari all interno della Tenuta Mazzocchio (Azienda storica dell Agro Pontino che
DettagliCittadinanza e Costituzione
Cittadinanza e Costituzione Anno Scolastico 20010/11 Progetto di Cittadinanza e Costituzione Finalità Essere cittadini di un mondo in continuo cambiamento ha come premessa il conoscere e il porre in atto
DettagliIL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci
UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di
DettagliIstituto comprensivo Massarosa1
AUTORITÀ PER LA PARTECIPAZIONE Istituto comprensivo Massarosa1 NUOVA SpAs (Nuova Società per Attività sostenibili) Per promuovere e condividere la tutela dell Acqua e delle Aree Umide Primi risultati delle
Dettagli* Obiettivi trasversali con tecnologia
Ministero dell istruzione, dell università e della ricerca Istituto Comprensivo Giulio Bevilacqua Via Cardinale Giulio Bevilacqua n 8 25046 Cazzago San Martino (Bs) telefono 030 / 72.50.53 - fax 030 /
DettagliASSOCIAZIONE 100 CASCINE
ASSOCIAZIONE 100 CASCINE RIQUALIFICAZIONE E MESSA A SISTEMA DELLE CASCINE LOMBARDE ACCOGLIENZA PER EXPO 2015 V. 20110926 IL PATRIMONIO: LA RETE 320 Cascine hanno manifestato il loro interesse 106 Cascine
DettagliMemorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno
Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno I. Relazione Il contesto comune Le città alpine sono di fondamentale
DettagliPATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s.
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (DPR 249 del 1998 come modificato dal DPR 235 del 2007) Scuola Primaria.. classe.. a. s. 2014 15 L obiettivo del patto di corresponsabilità è quello di impegnare le
DettagliLa politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia
La politica di sviluppo rurale e il PSR 2007-2013 della Lombardia Roberto Pretolani Dipartimento di Economia e Politica Agraria, Agro-alimentare e Ambientale Università degli Studi di Milano La politica
DettagliCHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO
1 CHE COS E L AUTO MUTUO AIUTO L Auto Mutuo Aiuto è una metodica semplice e spontanea, un approccio sociale, una cultura, una filosofia, sicuramente una risorsa. E un modo di trattare i problemi che ciascuno
DettagliCARTA DI UTILIZZO DEI MARCHI SLOW FOOD
CARTA DI UTILIZZO DEI MARCHI SLOW FOOD Testo approvato dal VI Congresso Internazionale 27-29 Ottobre 2012 Torino, Italia 1. DEFINIZIONE Il simbolo della chiocciola stilizzata e il nome Slow Food sono un
DettagliProtocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)
Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso
DettagliStruttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000. Fulvio CERFOLLI, PhD
Struttura, obiettivi e strategia dei Piani di Gestione dei Siti Natura 2000 Fulvio CERFOLLI, PhD Che cos e un PIANO DI GESTIONE di un sito Natura 2000? E uno strumento di pianificazione del territorio
DettagliManifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile
Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un
DettagliIniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano
Iniziative di CSR a favore delle imprese iscritte all Elenco Fornitori della Provincia di Milano INTRODUZIONE Il ed economato (acquisti) della Provincia di Milano è impegnato da più di 6 anni per la diffusione
DettagliChi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.
Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche
DettagliIl Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico
Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei
DettagliIl Progetto Oltrebampe
Il Progetto in sintesi Il Progetto Oltrebampe Oltre bambini e prodotti agricoli di eccellenza Descrizione del progetto OltreBampè affronta il tema dello sviluppo sostenibile dei sistemi urbani, facendo
DettagliCOMPETENZE ED AMBITI PROFESSIONALI DELLA FIGURA DEL PERITO AGRARIO
ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE "A. ZANELLI" COMPETENZE ED AMBITI PROFESSIONALI DELLA FIGURA DEL PERITO AGRARIO Il perito agrario è un tecnico con competenze sulla gestione del territorio, sulla gestione
DettagliManuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI
Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della
DettagliWomen In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE
Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate
DettagliSCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
GEOGRAFIA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Paesaggio Capire che cos è la geografia e di che cosa si occupa. Saper distinguere tra geografia fisica e umana. Capire il mondo in cui viviamo attraverso le
DettagliVADEMECUM UFFICIO PACE
VADEMECUM UFFICIO PACE In questi ultimi anni, in molti comuni italiani, si è andata diffondendo la pratica dell istituzione di un ufficio pace. Ma che cosa sono questi uffici? E di cosa si occupano? Attraverso
DettagliTutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale
LEGGE REGIONALE 22/04/2002, N. 11 Tutela delle risorse genetiche autoctone di interesse agrario e forestale Art. 1 (Finalita ) 1. La Regione autonoma Friuli Venezia Giulia favorisce e promuove, nell ambito
DettagliEsperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro
Esperienza della Rete delle Scuole di Spoleto per Educarsi al Futuro Seminario ENIS Italia 5-6-7 aprile 2006, Villa Lucidi Monte Porzio Catone (Roma) Maria Blasini Giovanni Andreani Scuola ENIS Dante Alighieri
DettagliProgrammi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa
Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Catalogo 2013/2014 La Camera di Commercio di Pisa attraverso le proprie aziende speciali è da sempre impegnata
DettagliE nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori. Anno 2001
E nato per dare un impronta educativa/pastorale agli Oratori Anno 2001 Il Forum degli oratori italiani è un organo di coordinamento nazionale degli organismi ecclesiali che dedicano speciale cura all
DettagliIL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR
Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra
DettagliLa Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)
SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne
DettagliINTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)
INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell
DettagliResponsabilità Sociale d Impresa
Responsabilità Sociale d Impresa Sessione Formativa Modulo 1 1 CSR La competitività dell impresa è molto condizionata dalla capacità di dare al mercato un immagine di eccellenza. Un buon esempio di comunicazione
DettagliFORMATORE DI CITTADINANZA RESPONSABILE COMUNICATORE. Figure professionali «La gestione integrata dei rifiuti» Riduzione alla fonte
Figure professionali «La gestione integrata dei rifiuti» Riduzione alla fonte FORMATORE DI CITTADINANZA RESPONSABILE COMUNICATORE GREEN JOBS Formazione e Orientamento FORMATORE DI CITTADINANZA RESPONSABILE/
DettagliOrganismi Geneticamente. Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti
Organismi Geneticamente Modificati Estratto da FederBio 2014 Vademecum sugli OGM Cosa sono e quali sono le loro caratteristiche ed effetti In Italia è vietata la coltivazione di OGM, anche se non ne è
DettagliExpo, il contributo del Crea alla Carta di Milano
Expo, il contributo del Crea alla Carta di Milano E' tempo di bilancio per l'esposizione universale. Nei sei mesi della kermesse milanese tanti eventi e attività organizzati dall'ente per la ricerca agroalimentare
DettagliLA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE
LA PARTECIPANZA AGRARIA DI NONANTOLA: MILLE ANNI DI STORIA TRA ARCHEOLOGIA E AMBIENTE Scuola: Istituto comprensivo Fratelli Cervi - Scuola secondaria di I grado Dante Alighieri di Nonantola (Modena) MUSEO:
DettagliDopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola. Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy
Dopo EXPO, il futuro dell educazione alimentare nella scuola Dott.ssa Evelina Flachi Presidente Food Education Italy Nel passato sono stati molti e forse troppi i soggetti che hanno promosso un educazione
DettagliPROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA
Comune di Casalecchio di Reno ASILO NIDO R. VIGHI PROGETTO DIDATTICO LAVORARE IN CONTINUITA Per un progetto di territorio: uno spazio e un tempo per l incontro Anno educativo 2007/2008 A cura del Collettivo
DettagliI rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media
I rifiuti: un possibile tema per affrontare in modo globale e sistemico gli argomenti previsti per la II. media Esperti di scienze naturali Docenti delle Sm di Cadenazzo e Lugano-Besso 1. Introduzione
DettagliPROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI.
PROTOCOLLO D INTESA PER LA DIFFUSIONE E VALORIZZAZIONE DEGLI ORTI URBANI DENOMINATO SINTETICAMENTE PROGETTO NAZIONALE ORTI URBANI Tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, nella
DettagliINDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21
INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce
Dettagli5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni
Norma di riferimento: ISO/IEC 27001:2014 5.1.1 Politica per la sicurezza delle informazioni pag. 1 di 5 Motivazione Real Comm è una società che opera nel campo dell Information and Communication Technology.
DettagliCOMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)
COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA
DettagliAlternanza scuola lavoro: che cosa significa
Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l
DettagliBIODIVERSITÀ NELL AGROECOSISTEMA
BIODIVERSITÀ NELL AGROECOSISTEMA po p i l i F ri Alleg Zurla G ia Barbi er i nluca Luca 2^C a.s. 2013/2014 COS È LA BIODIVERSITÀ È LA VARIETÀ DI SPECIE ANIMALI E VEGETALI PRESENTI NELLA BIOSFERA PERCHÉ
DettagliANIMA MUNDI PER HERA RIMINI TOCCA A NOI!
Tocca a Noi! è il programma di educazione ambientale che Hera Rimini propone alle Scuole Infanzia e Primarie della Provincia di Rimini per l anno scolastico 2005/2006. Tocca a Noi! nasce in continuità
DettagliDal FEP al FEAMP: quale transizione
L attuazione della Politica Europea per la Pesca: Dal FEP al FEAMP Bologna, 08 ottobre 2014 Regione Emilia Romagna FEP: Misura 5.1 Assistenza tecnica Dal FEP al FEAMP: quale transizione Giulio Malorgio
DettagliMani Tese 2013. www.manitese.it u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a
u n i m p e g n o d i g i u s t i z i a MANI TESE ONG/ONLUS Da 49 anni verso un mondo più giusto Mani Tese è un Organizzazione Non Governativa nata in Italia nel 1964 per combattere la fame e gli squilibri
DettagliCOMMISSIONE FORMAZIONE
COMMISSIONE FORMAZIONE ORDINE DEGLI ASSISTENTI SOCIALI Componenti Barbara Giacconi Silvia Eugeni Michela Bomprezzi Orazio Coppe N. incontri 12 Obbiettivi inizi 1. Dialogo e confronto con gli iscritti.
DettagliLO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE
LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE PER UNA FORZA VENDITA VINCENTE Non c è mai una seconda occasione per dare una prima impressione 1. Lo scenario Oggi mantenere le proprie posizioni o aumentare le quote di mercato
DettagliPovertà rurale e Biotecnologie: not in my name di Maria Fonte
Povertà rurale e Biotecnologie: not in my name di Maria Fonte Sviluppo agricolo e povertà rurale nell era della globalizzazione Il contributo della Facoltà di Agraria Portici 27 marzo 2006 Possono le biotecnologie
DettagliREGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI. Art. 1 Finalità
REGOLAMENTO PER LA PROMOZIONE DELLA SOLIDARIETA INTERNAZIONALE E DEI DIRITTI UMANI Art. 1 Finalità La Provincia di Genova, in attuazione di quanto previsto dal proprio Statuto, promuove la cultura della
Dettagli