REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO. Master di II livello in Psicologia forense

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1 REGOLAMENTO DIDATTICO del CORSO DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO Master di II livello in Psicologia forense Direttore del corso: Prof.ssa Letizia Caso Commissione del Corso di Master: Prof.ssa Letizia Caso, Prof. Ivo Lizzola, Prof. Remo Morzenti Pellegrini, Prof. Francesco Tagliarini, Prof.ssa Valeria Ugazio, Prof.ssa Alessandra Szego, Prof. Paride Braibanti regolamento_psicologia forense

2 Art. 1 Inquadramento tematico del Master L ambito forense, nelle sue dimensioni tecnicoapplicative e professionali, richiede un dialogo scientifico stabile tra saperi distinti, che, pur entro cornici di costrutto diverse, operano nel medesimo contesto. Lo stato dei rapporti tra il diritto e la psicologia giuridica e la criminologia è materia complessa e affascinante, che richiede lo sviluppo di competenze professionali altamente sofisticate e specialistiche che arricchiscono e approfondiscono un sapere psicologico di base puro e semplice. Sia sul versante teorico che su quello applicativo, lo psicologo giuridico e il criminologo si trovano a doversi confrontare continuamente con i contesti di azione in cui esplicano la loro professionalità: la giustizia ordinaria e minorile, il settore penitenziario, i tribunali. Tali contesti richiedono inevitabilmente che il professionista che vi opera sia dotato di abilità e conoscenze multiprofessionali. Il sistema giuridico è infatti costantemente teso ad un sapere plastico, quello psicologico, fortemente sostanziato da variabili personali e relazionali. Diversi sono gli specialisti che a vario titolo sono chiamati ad operare nel settore forense sia civile che penale e che pur muovendosi da prospettive epistemologiche e applicative diverse, sono di fatto spesso accomunati da un medesimo obiettivo che è l interesse per l individuo e il suo sistema di appartenenza. Tutto ciò richiede una formazione multidisciplinare basata sullo studio delle esigenze dei contesti connessi alle scienze giuridiche, acquisendo tecniche e metodologie scientifiche ben mirate. La specificità delle competenze richieste a chi lavora nel contesto giudiziario determinano l essere in grado di rapportarsi in modo competente con tutte le altre figure professionali che vi operano. Anche il sapere psicologico deve essere collocato in un dialogo continuo e costante con il sapere criminologico e giuridico e viceversa: infatti, il bagaglio di conoscenze teoricotecniche dello psicologo deve essere integrato con la conoscenza dei contesti giudiziari e dei modelli di intervento trattamentale; d altro canto, il criminologo come il giurista, dovrà fare sempre riferimento, nello svolgimento della propria attività professionale, a categorie prettamente giuridiche e ad altre di carattere squisitamente psicologico come la personalità e il comportamento, per citarne alcune. La finalità del presente master è proprio quella di promuovere conoscenze e consentire l acquisizione di competenze specialistiche che possano condurre alla formazione di professionisti specializzati, in grado di operare con competenza nei contesti della giustizia. Art. 2 Obiettivi formativi e sbocchi professionali Il master intende promuovere un percorso di formazione specialistica professionale finalizzato allo sviluppo di competenze attinenti alla Psicologia giuridica e alla Criminologia in ambito forense, ovvero nei contesti in cui il diritto si coniuga alla psicologia e interagisce in maniera dialettica e circolare con essa. In particolare, attraverso la frequenza al master si propone ai candidati il raggiungimento di obiettivi specifici nelle seguenti aree: 1 ^ AREA:Diritto e Processo civile, penale, minorile Elementi di diritto civile, penale e della famiglia 2^ AREA: Psicologia giuridica e criminologia: aspetti teorici ed applicativi Le teorie della devianza La devianza minorile: aspetti espressivi e comunicativi La riforma del nuovo processo penale minorile Il trattamento degli autori di reato Il rapporto tra psicologia e criminologia: la nascita dello psicologo criminologo La Perizia nel processo penale sia minorile che per gli adulti Strumenti e metodi della perizia in ambito penale Imputabilità e capacità di intendere e di volere Individuazione dei criteri e delle metodologie in rapporto al caso specifico Descrizione e utilizzazione dei Test psicodiagnostici regolamento_psicologia forense

3 Criteri per l elaborazione di una relazione peritale La perizia psicologica di un minore autore di reato La perizia criminologica L ascolto del minore presunta vittima di abuso sessuale Psicologia della testimonianza L audizione protetta Tecniche investigative e di interrogatorio La consulenza tecnica nel diritto civile minorile La valutazione delle competenze genitoriali in un ottica psicologicogiuridica Le innovazioni normative in tema di separazione e divorzio La consulenza tecnica d ufficio e di parte per l affidamento dei minori I nuovi ambiti di ricerca e intervento della psicologia giuridica La vittimologia e la valutazione del danno La mediazione dei conflitti La psicologia investigativa Il lavoro di rete e il modello multiagency La formazione dello psicologo giuridico Art. 3 Modalità di ammissione Sono ammessi alla frequenza del corso Master di II livello i possessori di: Laurea quadriennale o quinquennale (V.O.); laurea specialistica (N.O.) titolo accademico estero riconosciuto idoneo Il numero massimo dei posti disponibili è 50. Il numero minimo dei posti disponibili per assicurare la copertura finanziaria è 20. La Commissione si riserva di aumentare il numero di posti disponibili o di attivare il corso con un numero di partecipanti inferiore al minimo qualora si presentassero motivate e particolari esigenze, nel rispetto comunque del numero minimo fissato dagli organi accademici. Art. 4 Durata del Master e misura dei crediti Il master si articola in un anno, per complessive 1500 ore così suddivise: 400 ore di formazione in aula 40 crediti 325 ore di stage/progetto di ricerca 13 crediti 175 ore di formazione individuale 7 crediti 600 ore di elaborazione tesi finale Stabilito un rapporto di: 1 C.F.U./25 h. di formazione, il master avrà una durata complessiva di 1500 ore per un totale di 60 crediti formativi universitari regolamento_psicologia forense

4 Art. 5 Modalità relative all obbligo di frequenza La frequenza è obbligatoria. Sono ammesse assenze fino al 25% del monte ore d aula e fino al 25% del monte ore di stage Il Direttore si riserva di ammettere un numero superiore di assenze, previa valutazione delle assenze giustificate. Il Direttore del Master può accettare l iscrizione a singoli insegnamenti, purché i candidati siano in possesso dei titoli accademici richiesti per la partecipazione al Master. Al termine di ogni singolo insegnamento occorre sostenere un esame per ottenere l attestato di profitto con relativa assegnazione dei crediti formativi. Il Direttore può autorizzare la partecipazione a uditori, a costoro verrà rilasciato un attestato di frequenza. Art. 6 Articolazione didattica del Master AREE ORE SSD C.F.U. Diritto e processo civile, penale, minorile Elementi di diritto di famiglia e servizi intergrati 20 IUS/01 2 della famiglia Diritto penale 20 IUS /17 2 Diritto processuale penale 40 IUS/16 4 Psicologia giuridica e criminologia: aspetti teorici e applicativi Psicologia sociale 40 MPSI/05 4 Psicologia giuridica 60 MPSI/05 6 Criminologia 80 M/PSI05 8 Pedagogia della marginalità e della devianza 20 MPED/01 2 Medicina legale 20 MED/43 2 Teoria e Tecnica della Perizia e della Consulenza 80 MPSI/05 8 Tecnica in ambito Civile e Penale, adulti e minorile Psicologia clinica 20 MPSI/08 2 Tot. attività didattica frontale Stage/progetto di ricerca Attività di formazione individuale Ammontare complessivo del Master regolamento_psicologia forense

5 Articolazione interna dei singoli moduli per aree tematiche: N Titolo insegnamento Modulo 1 Elementi di diritto di famiglia e servizi integrati a tutela della famiglia Aspetti processuali del giudizio in materia di famiglia Diritto di famiglia (parte della struttura di famiglia) Il sistema dei servizi alla persona delineato dalla L. 328/2000 Il lavoro in rete dei servizi: sussidiarietà orizzontale e rapporti pubblicoprivato nella l. 328/ Diritto penale Elementi di diritto penale La normativa in materia di violenza sessuale I reati contro la famiglia e i minori La legge 154/01. Misure contro la violenza nelle relazioni familiari 3 Diritto processuale penale Il processo penale: struttura e fondamenti Tecniche di investigazione della polizia giudiziaria La crossexamination L ordinamento penitenziario Il DPR 448/88: il processo penale minorile Il ruolo del Tribunale di Sorveglianza Il ruolo della difesa nelle indagini preliminari 4 Psicologia sociale La narrazione come strumento di lavoro nei gruppi La mediazione familiare La ricerca e la valutazione negli interventi di prevenzione della devianza: metodi e applicazioni Bullismo: aspetti teorici e prospettive di intervento L educazione alla legalità nei giovani: alcune ipotesi progettuali. Life skill e peer education Quando il dolore parla: storie di devianza 5 Psicologia giuridica Aspetti teoricoparadigmatici: oggetto, conoscenze e metodologia della psicologia giuridica Epistemologia ed epidemiologia dell abuso e maltrattamento all infanzia Alcolismo Tossicodipendenza La violenza in famiglia aspetti epistemologici e prospettive di intervento Minori e famiglie omogenitoriali. Il ruolo del giudice onorario La devianza minorile: personalità, imputabilità e responsabilità La comunicazione nei contesti legali Gli incontri protetti regolamento_psicologia forense

6 6 Criminologia Le competenze epistemologiche dello psicologo criminologo Ecologia umana e Geographical Profiling nei delitti seriali e nei fenomeni migratori Criminal Profiling e condotte criminali negli omicidi, suicidi, violenze sessuali, piromania e bombing Perversioni Sessuali in criminologia Disimpegno morale, burnout e stressors nell attività investigativa. Analisi per gli autori di reato e per le forze dell ordine Psicopatologie dei nuovi media Aspetti psicologici dell'offender nella pedopornografia Strumenti per il trattamento del detenuto adulto: dal primo colloquio al progetto individualizzato Il trattamento degli autori di reato minorenni La valutazione della menzogna.detecting lies and deceit Le interviste ai fini investigativi. L'intervista cognitiva: The cognitive interview Metodi e tecniche in criminologia 7 Pedagogia della marginalità e della devianza Una propedeutica dell esperienza educativa in carcere. Educazione, colpa e riscatto Supervisione degli educatori penitenziari Mediazione sociale e mediazione penale: elementi teorici e pratiche 8 Medicina legale La valutazione del danno psichico, esistenziale e morale: aspetti teorici La valutazione dell imputabilità dell'autore di reato maggiorenne e minorenne, aspetti giuridici La valutazione dell imputabilità dell' autore di reato maggiorenne e minorenne, aspetti psicologici La valutazione della pericolosità sociale dell autore di reato, aspetti giuridici La valutazione della pericolosità sociale dell'autore di reato, aspetti psicologici 9 Teoria e Tecnica della Perizia e della Consulenza Tecnica in ambito Civile e Penale, adulti e minorile Linee guida per la conduzione dell attività peritale Tecniche peritali nei casi di abuso del minore L affidamento dei figli nei casi di separazione e divorzio: gli strumenti di valutazione Tecniche e strumenti peritali civili per la valutazione dell affidamento e dell adozione Il danno psichico, esistenziale e morale : aspetti peritali Un caso peritale: aspetti penali e civili Suggestione e suggestionabilità. Neuroscienze applicate alla psicologia forense L uso dei test in ambito forense La memoria e la testimonianza. L ascolto protetto del minore 10 Psicologia clinica La valutazione dell idoneità genitoriale Vittimologia e trattamento della vittima. Il rapporto tra categorie giuridiche e psicologiche regolamento_psicologia forense

7 Art. 7 Modalità delle valutazioni di profitto Al termine degli insegnamenti verranno effettuate verifiche finali che accertino il profitto dello studente in riferimento alle diverse attività didattiche. Alle verifiche di profitto deve essere assegnata una votazione in trentesimi (eventualmente con lode). Per il conseguimento del titolo di Master è necessario conseguire la totalità dei crediti previsti dal piano didattico, superando con profitto (riportando una votazione di almeno 18/30simi) tutte le verifiche finali. Ai fini del calcolo della media dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto, ogni voto con lode vale comunque 30 punti. Art. 8 Modalità di valutazione della tesi di master La votazione della tesi viene ottenuta trasformando in centodecimi la media ponderata (rispetto ai crediti) dei voti conseguiti nelle verifiche di profitto in itinere. L elaborato di tesi deve essere esposto e discusso in seduta pubblica e al suo contenuto la Commissione Giudicatrice eventualmente assegna un voto (compreso entro i 10 punti) che concorre alla formulazione del voto finale. E possibile prevedere modalità di redazione dell elaborato di tesi come lavoro congiunto. Il voto finale viene espresso in 110mi. Per il conseguimento della lode è necessario il parere unanime della Commissione Giudicatrice La Commissione Giudicatrice, nominata dal Preside di Facoltà, è composta da min 5 membri, dei quali almeno 3 nominati tra i Professori di I e II fascia ed i Ricercatori dell Ateneo. La Commissione deve essere composta al massimo da 11 membri. Possono farne parte docenti a contratto dell Ateneo. La commissione è presieduta da un Professore di I o II fascia. Art. 9 Organi del Master e loro competenze Sono organi del Master, nominati dal Consiglio di Facoltà, il Direttore e la Commissione del Corso di Master Spetta al Direttore: Proporre la Commissione di Selezione, ove prevista, composta dal Direttore e minimo altri 2 membri e nominata con decreto del Preside di Facoltà; Definire eventuali criteri di selezione; Proporre le Commissioni per le verifiche di fine insegnamento (minimo 2 membri tra i docenti del Master, di cui uno titolare dell insegnamento), nominata con decreto del Preside; Presiedere la Commissione del Corso di Master e convocarne le riunioni; Dare attuazione alle decisioni e agli indirizzi della Commissione del Corso di Master; Rappresentare il Master nei rapporti con l esterno per gli aspetti didatticoscientifici; Predisporre la relazione finale del Master; Autorizzare la frequenza ai singoli insegnamenti e proporre il relativo importo delle tasse di iscrizione Proporre al Preside di Facoltà la nomina del Presidente e dei membri della Commissione Giudicatrice della prova finale per il conseguimento del titolo di Master; regolamento_psicologia forense

8 Spetta alla Commissione: Individuare gli obiettivi formativi e gli sbocchi occupazionali; Definire i requisiti curriculari per l ammissione al Master; Stabilire il numero minmax posti disponibili; Predisporre il budget del Master, assieme al responsabile amministrativo; Riconoscere eventuali crediti pregressi; Predisporre la programmazione didattica del Master e proporre la copertura degli insegnamenti, da sottoporre all approvazione del Consiglio di Facoltà; Stabilire i criteri per l erogazione di eventuali borse di studio. Art. 10 Gestione amministrativa La gestione amministrativa e contabile spetta al Presidio della Facoltà di Scienze della Formazione ed ai Servizi Amministrativi Facoltà e Dipartimenti per i rispettivi adempimenti di competenza. Il finanziamento verrà iscritto nel bilancio del Centro Autonomo di Spesa cui afferisce il Master. regolamento_psicologia forense

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