Il Servizio Sanitario Inglese nasce nel 1948, introdotto
|
|
- Susanna Santi
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Organizzazione e gestione dell assistenza diabetologica L assistenza alle persone con diabete in Inghilterra Marco A. Comaschi Dipartimento di Emergenza e Accettazione Azienda Ospedaliera Universitaria San Martino, Genova Il Servizio Sanitario Inglese nasce nel 1948, introdotto dal Governo Laburista guidato da Clement Attlee, che aveva sconfitto il Partito Tories di Winston Churchill nelle elezioni del L introduzione del Welfare State era tuttavia stata teorizzata nel 1942 da William Beveridge, economista ed esponente importante del Labour Party, nel suo famoso Report to the Parliament on Social Insurance and Allied Services (1) in cui afferma per la prima volta in Europa la necessità di costituire un Servizio Sanitario Nazionale all interno di un piano per la sicurezza sociale. Il comma 19 del suo report recita esattamente il principio ispiratore: 19. Plan for social security: XI. Medical treatment covering all requirements will be provided for all citizens by a National Health Service organised under the health departments and post-medical rehabilitation treatment will be provided for all persons capable of profiting by it. È il manifesto di qualcosa precedentemente sconosciuto in Europa, dove pure era stato instaurato uno stato sociale in Germania con Bismarck. Tuttavia, in questo caso si trattava veramente di una copertura universale e a totale carico dello stato, mentre l accezione bismarckiana si era fermata alla solidarietà delle categorie e delle classi con l istituzione delle Casse Mutue (Krankencassen). Il National Health Service (NHS) è stato per più di cinquant anni un caposaldo del way of life britannico, salvo la lunga parentesi thatcheriana in cui venne fortemente messo in crisi e quasi smantellato dalla politica liberistica della iron lady. Sebbene ammaccato, resistette e con i successivi governi del New Labour venne recuperato. L impianto del NHS è sempre stato fortemente centralistico, in mano al Department of Public Health, che si articolava sul territorio inglese in un NHS Executive, che governava otto regional offices del Dipartimento, a loro volta regolatori di 99 Health Authorities e di 481 Primary Care Groups. Si è detto inglese non a caso, dal momento che la Scozia, il Galles e l Irlanda del nord hanno da più di un decennio sistemi articolati in modo diverso, anche se sempre sul modello universalistico. In ogni modo, questo sistema presentava caratteristiche di fortissima centralità anche e soprattutto finanziaria. Nel 1997 ebbe inizio un lungo processo di riforma, che potremmo chiamare devolutiva, che culminò il 1 aprile 2002 (2) nella istituzione del nuovo NHS: tutte le precedenti strutture vengono sostituite da 302 Primary Care Trusts (fondazioni, PCT) totalmente autonome nelle modalità di erogazione del servizio su una popolazione di circa abitanti, soggette solo al monitoraggio degli standard da raggiungere da parte di 28 nuove Strategic Health Authorities. Dal 2004 le PCT amministrano il 75% dell intero fondo sanitario che si aggira ormai quasi sui sessanta miliardi di sterline. Le PCT sono condotte da GP (medici di medicina generale), infermieri, operatori del sociale, rappresentanti dei cittadini e rappresentanti delle comunità cui sono tenute a erogare il servizio sanitario comprensivo di: - prestazioni per acuti e prestazioni specialistiche che possono essere fornite direttamente dalla PCT oppure acquistati da altre organizzazioni (ospedali del NHS, settore privato); - accesso libero ai GP e alle cure odontoiatriche; - servizio di salute mentale; - in walk centres: veri e propri punti di erogazioni di cure di primo intervento sul territorio, aperti sette giorni alla settimana con presenza costante di personale infermieristico e possibilità di valutazione medica tempestiva; 108 il Diabete vol. 19 n. 2 Giugno 2007
2 - servizi di trasporto ordinario e/o urgente a mezzo ambulanza; - programmi di screening di popolazione. Contestualmente a questa riforma devolutiva, in Inghilterra è stata introdotta la metodologia di finanziamento degli ospedali a diagnosis-related group (DRG); le tariffe, a parte i servizi dell emergenza e dell altissima intensità di cura, sono pagate direttamente dalle PCT le quali, tuttavia, possono anche essere direttamente proprietarie di uno o più ospedali sul territorio di competenza. Da quanto detto si disegna un servizio molto simile a quello italiano, almeno sulla carta; anzi, si direbbe che il Governo inglese abbia in buona parte copiato le leggi di riforma del Servizio Sanitario Nazionale Italiano del 92 e 99. Ci sono tuttavia differenze non di poco conto: in primo luogo i trust hanno lo status giuridico delle fondazioni e questo apre la porta a tutte le possibili risorse provenienti dal settore privato non profit, dal volontariato e, cosa che riguarda in particolare l assistenza al diabete, alle associazioni dei pazienti. In secondo luogo, i PCT sono davvero i titolari del budget assegnato e il controllo delle Strategic Health Authority (SHA) è limitato esclusivamente al raggiungimento degli standard concordati secondo un sistema di indicatori di performance che servono anche a determinare le incentivazioni economiche del personale sanitario. In una parola, le SHA sono gli organi del governo clinico e le PCT quelli del governo economico, sottoposto al controllo del primo. L omogeneità del sistema è garantita tuttavia a livello centrale, al Dept of Public Health, dove organismi specifici stilano piani quadro cui le PCT debbono attenersi, anche se spesso con modalità differenziate. Nel caso del diabete è stato istituito il Diabetes National Service Framework (DNSF) con il compito di impedire le disomogeneità delle cure sul territorio nazionale e di definire gli standard di cura. Il report del 2001 del DNSF (3) ha individuato 12 standard che vengono qui riportati in Tabella 1. La base essenziale di tutto il programma di caring per le persone con diabete mellito in Inghilterra è il care planning che il team deve stilare insieme al paziente, Tabella 1 Standard di cura del DNSF (2001) Standard 1: Prevention of type 2 Diabete Standard 2: Identification of people with Standard 3: Empowering people with Standard 4: Clinical care of adults with Standards 5 & 6: Clinical care of children and young people with Standard 7: Management of diabetic emergencies Standard 8: Care of people with during admission to hospital Standard 9: Diabetes and pregnancy Standards 10, 11, 12: Detection and management of long-term complications 1. The NHS will develop, implement and monitoring strategies to reduce the risk of developing type 2 in the population as a whole and to reduce the inequalities in the risk of developing type The NHS will develop, implement and monitor strategies to identifu people who do not know they have. 3. All children, young people and adults with will receive a service which encourages partnership in decisionmaking, supports them in managing their and helps them to adopt and maintain a healthy lifestyle. This will be reflected in an agreed and shared care plan in an appropriate format and language. Where appropriate, parents and carers should be fully engaged in this process. 4. All adults with will receive high-quality care throughout their lifetime, including support to optimise the control of their blood glucose, blood pressure and other risk factors for developing the complication of. 5. All children and young people with will receive consistently high-quality care and they, with their families and other involved in their day-to-day care, will be supported to optimise the control of their blood glucose and their physical, psychological, intellectual, educational and social development. 6. All young people with will experience a smooth transition of care from paediatric services to adult services, whether hospital or community-based, either directly or via a young people s clinic. The transition will be organised in partnership with each individual and at an age appropriate to and agreed with them. 7. The NHS will develop, implement and monitor agreed protocols for rapid and effective treatment of diabetic emergencies by appropriately trained health care professionals. Protocols will include the management of acute complications and procedures to minimise the risk of recurrence. 8. All children, young people and adults with admitted to hospital, for whatever reason, will receive effective care of their. Wherever possible, they will continue to be involved in decisions concerning the management of their. 9. The NHS will develop, implement and monitor policies that seek to empower and support women with pre-existing and those who develop during pregnancy to optimise the outcomes of their pregnancy. 10. All young people and adults with will receive regular surveillance for the long-term complications of 11. The NHS will develop, implement and monitor agreed protocols and systems of care to ensure that all people who develop long-term complications of receive timely, appropriate and effective investigation and treatment to reduce their risk of disability and premature death. 12. All people with requiring multi-agency support will receive integrated health and social care. il Diabete vol. 19 n. 2 Giugno
3 secondo il modello disease-illness model descritto da Stewart e Roter nel 1989 (4) che cerca di integrare le conoscenze cliniche degli operatori sanitari sulla malattia con il vissuto soggettivo del paziente (Figura 1). Le raccomandazioni del DNSF sono che tale planning venga rivisto una volta all anno dal team (The Year of Care - Figure 2 e 3). Il DNSF ogni anno produce un report sullo stato dell arte relativamente al raggiungimento degli standard da parte delle PCT. L ultimo report pubblicato è del marzo 2004 (5). Nel frattempo sono stati lanciati alcuni programmi nazionali, in particolare sull educazione terapeutica [Dose Adjustment for Normal Eating (DAFNE) per il diabete tipo 1 (6), Diabetes Education and Self Management. for Ongoing and Newly Diagnosed (DESMOND) per il diabete tipo 2] che le PCT possono commissionare a operatori specificatamente formati. Tuttavia, le PCT hanno la possibilità di pianificare e attuare anche programmi a valenza Figura 1 Il disease-illness model descritto da Stewart e Roter (1989) Patient presents problem Gathering information Parallel search of two frameworks Illness framework Patient's agenda: Ideas concerns expectations feelings thoughts effects Understanding the patient's unique experience of illness Integration of the two frameworks Explanation and planning: shared understanding and decision-making Disease framework Doctor's agenda: symptoms signs investigations underlying pathology Differential diagnosis Figura 2 The Year of Care Project Commissioning at micro and macro levels Menu of options (menu set by commissioner in collaboration with network) Structured education Weight management Screening for complications Telephone review Smoking cessation advice Local authority exercise programme Specific problem solving Expert patient programme (EPP) Etc. Macro level Commissioning by the commissioner (PCT/practice/network) on behalf of the whole population A Year of Care describes the ongoing care a person with a long term condition should expect to receive in a year, including support for self management, which can be costed and commissioned (see diagram). Aim of the Year of Care project: establish the menu of options and a process for matching micro and macro level commissioning. Process will be dynamic and refined over time. 110 il Diabete vol. 19 n. 2 Giugno 2007
4 Figura 3 The care planning model Individual story Professional's story Learning about Managing Living with Other health and social issue Share and discuss information Negotiate agenda Action Action Action Action The National Diabetes Care Planning Working Group has developed a model for effective care planning based on the vision set out in the Diabetes NSF and the Matrix report Good care planning for people with long term conditions commissioned by the NHS Modernisation Agency. The model draws on research in clinical practice, psychology and education to set out a process of negotiation and shared decision-making between the healthcare professional and the person with. Where appropriate, family members of carers should be involved in this process. locale, purché coerenti con i principi identificati dal DNSF. In questi anni numerose PCT hanno sviluppato organizzazioni e modelli che tendono al raggiungimento degli standard di cura. La maggior parte dei piani di lavoro sviluppati dalle PCT sparse sul territorio inglese riguarda la realizzazione di sistemi integrati di cura tra la primary care e un servizio specialistico; alcune PCT hanno di fatto acquistato figure professionali idonee al trattamento specialistico della persona con diabete, il più delle volte nurses, ma anche diabetologi, dietisti, podologi. In altri casi hanno stretto accordi con strutture o del NHS (prevalentemente ospedali) oppure indipendenti, con caratteristiche di outpatient clinics, al fine di condividere la cura dei pazienti loro affidati. In un minor numero di casi si è creato direttamente all interno della PCT un sistema ambulatoriale dedicato grazie a uno o più medici con special interest, dotato di personale infermieristico che fa servizi anche domiciliari, oltre al recalling dei pazienti che non seguono l agenda del proprio follow-up. In alcuni casi è stato anche valutato il rapporto di costo-beneficio con il rilievo di un netto risparmio legato soprattutto ai ricoveri ospedalieri evitati o alla riduzione della durata della degenza. Si riporta qui di seguito, nel riquadro allegato (Figura 4), l esperienza di Sheffield che appare quanto mai assimilabile ai tentativi che in Italia si stanno facendo per la realizzazione di un sistema di cura integrato tra medici di medicina Figura 4 L esperienza di Sheffield Sheffield Specialist support for Community Diabetes Services (SSCDS) Specialist support for care within general practice, has been tested in six practices in Sheffield. The model places greater emphasis on collaboration between primary and secondary care, with specialists supporting GP practices in providing care for an increased number of patients with. Each practice is linked to a consultant diabetologist and one or two nurse specialists, and this supportive relationship between the specialist and primary care teams is key to the model of care. The practice and specialist teams meet regularly to discuss patient care and management issues. The practices organisational and professional education needs are identified, and an action plan is put in place to meet these. An audit in one of the practices found that blood pressure, HbA 1c and total cholesterol levels were generally lower when under practice care, and the patients were reviewed more frequently by nurses. This allowed more time for specialists teams to manage people with complex problems. For me, it s about relationships, that s the key; and having close relationships work extremely well GP It puts care in the heart of the community Consultant il Diabete vol. 19 n. 2 Giugno
5 generale (MMG) e servizi di diabetologia. Anche in questo caso gli inglesi sembrano aver compreso dall esperienza italiana dei servizi specialistici quanto possa essere utile una rete dedicata per i pazienti affetti da diabete mellito. n sintesi, il sistema inglese di assistenza alla persona con diabete funziona nel seguente modo: il paziente viene preso in carico da un Primary Care Trust di competenza territoriale. All interno del PCT, oppure in un servizio a esso collegato, statale o indipendente, un team multidisciplinare, comprensivo dello stesso GP, stila, insieme al paziente, un piano di cura annuale, dotato di obiettivi e indicatori di valutazione, che prevede una serie di atti, dalle visite ambulatoriali programmate, all empowerment con corsi educativi o con incontri periodici con una nurse dedicata anche a domicilio. In caso di necessità di ricovero ospedaliero è sempre la PCT che acquista la prestazione sulla base di una tariffa riconosciuta attraverso il sistema dei DRG; l ospedale può essere pubblico, anche di proprietà della stessa PCT, oppure privato e indipendente. Nella creazione di servizi specialistici per i pazienti diabetici in Inghilterra e in generale in tutto il Regno Unito, gioca un ruolo di primo piano la fortissima associazione Diabetes UK (7), che di fatto si è strutturata anche in una sorta di erogatore non profit di servizi sanitari e sociali collaterali al sistema e concordati con lo stesso. Nel 2003 il NHS ha istituito un nuovo organismo, il National Diabetes Support Team, con il compito di fornire guida, supporto e coordinamento, al fine di realizzare compiutamente le finalità espresse dal DNSF. Esso lavora in modo coordinato con le SHA, con le singole PCT e con gli ospedali; attualmente operano sul territorio inglese otto Regional Programme Managers che hanno il principale compito di sviluppare reti locali, incrementare la cultura degli operatori (knowledge management) e migliorare la comunicazione. Non casualmente le otto regioni sono le stesse in cui è articolato Diabetes UK. I Regional Managers hanno la possibilità anche di erogare fondi finalizzati allo sviluppo della rete assistenziale, sulla base di progetti locali. Un ultima, ma importantissima notazione va fatta riguardo il progetto che il NHS sta realizzando relativamente a un network informatico che colleghi tutte le strutture che si occupano di diabete nel paese: il progetto si chiama Do once And Share (DoAS) (8) e si trova in uno stadio già molto avanzato, al punto che già diverse PCT sono state dotate della cartella elettronica condivisa. Anche in questo caso, le analogie con le esperienze italiane sembrano evidenti, se non fosse che in Italia tutti questi progetti non nascono dalle istituzioni, ma piuttosto dalle società scientifiche e dagli operatori in generale e che solo in questi ultimi anni hanno trovato qualche attenzione dal Ministero e molto meno dalle Regioni. La Health Care Commission, un organismo governativo di controllo, ha pubblicato l 11 aprile scorso i risultati della Survey svolta nell anno precedente relativamente ai risultati dell assistenza al diabete in Inghilterra (9, 10). Alcuni dati sono decisamente lusinghieri: infatti quasi la totalità dei pazienti appartenenti al campione intervistato dichiarano di avere eseguito almeno una volta all anno le valutazioni previste. La commissione tuttavia individua ancora punti deboli nel campo dell educazione e delle cure ospedaliere. In conclusione, come in ogni parte del mondo, anche in Inghilterra sembrano esserci luci e ombre nel sistema di erogazione dell assistenza al diabete e più in generale alle malattie croniche. Purtuttavia la strada iniziata appare molto promettente: allo stesso modo in cui i colleghi inglesi hanno sicuramente estratto dal nostro sistema molte cose buone, anche le istituzioni italiane dovrebbero prendere molti spunti per migliorare dall organizzazione britannica. Bibliografia 1. Social Insurance and Allied Services, 1942 (Beveridge Report). - excerpts available from Modern History Sourcebook Devolution day for the NHS Department of Health - Publications and statistics 3. Diabetes UK and NHS: Care Planning in Diabetes NHS editions Roter DL, Stewart M, Putnam SM, et al. Communication patterns of primary care physicians. JAMA 277: , Roberts S, on behalf of Dept of Health: Improving Diabetes Service NHS Editions Knowles J, Waller H, Eiser C, et al. The development of an innovative education curriculum for yr old children with type 1 mellitus (T1DM). Pediatr Diabetes 7: , Diabetes UK 8. Smith M, Boynton G. Do Once And Share. Diabetes Final Report. NHS Editions, survey_2006_press_release_07.doc il Diabete vol. 19 n. 2 Giugno 2007
MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE
IL CONTRIBUTO DEGLI INFERMIERI ALLA IDEAZIONE DEL PSS REGIONALE Il presente documento, presentato in V commissione in occasione dell audizione del 23 settembre, si compone di due parti: Introduzione e
I MODELLI DI SISTEMA SANITARIO. Cattedra di Igiene Università di Catanzaro
I MODELLI DI SISTEMA SANITARIO MODELLO BEVERIDGE SSN BASATI SULL UNIVERSALITÀ DI ACCESSO E IL FINANZIAMENTO ATTRAVERSO LA FISCALITÀ GENERALE LIVELLO DI GOVERNO (ACCENTRAMENTI/DECENTRAMENTI) ASSETTO DEL
Stefano Burlizzi. Unità Operativa di Ginecologia Ospedale A. Perrino Brindisi
Riv. It. Ost. Gin. - 2007 - Vol. 14 - Organizzazione di una Breast Unit: L esempio della Campania S. Burlizzi pag. 660 Organizzazione di una breast unit: l esempio della Campania Stefano Burlizzi Unità
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI
QUALITÀ E SICUREZZA PER I NOSTRI PAZIENTI L ACCREDITAMENTO INTERNAZIONALE ALL ECCELLENZA Fondazione Poliambulanza ha ricevuto nel dicembre 2013 l accreditamento internazionale all eccellenza da parte di
Diabete e confini. Valerio Miselli, Reggio Emilia
Diabete e confini Valerio Miselli, Reggio Emilia I mutamenti demografici e sociali in corso, la necessità di presa in carico del cittadino durante l intero arco della vita, pongono il tema dell integrazione
Il sistema sanitario degli Stati Uniti. pag. 1
Il sistema sanitario degli Stati Uniti pag. 1 pag. 2 pag. 3 pag. 4 Spesa Sanitaria USA 1960-2001 e percentuale su PIL $1,600 $1,400 13.4% 13.2% 13.3% 13.1% 13.1% 14.10% 16.0% 14.0% $1,200 $1,000 $800 7.0%
UNA NUOVA FORMA ASSISTENZIALE IL CHRONIC CARE MODEL
UNA NUOVA FORMA ASSISTENZIALE IL CHRONIC CARE MODEL Mortalità per malattie del sistema circolatorio, tumori e malattie infettive, per 100.000 abitanti. Anni 1926-2001. Fonte: Istat 600 500 400 300 Malattie
Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali
Il moderno ruolo del medico di assistenza primaria nel sistema delle cure domiciliari distrettuali Ovidio Brignoli, MMG, Brescia (Vice-Presidente SIMG - Società Italiana di Medicina Generale) Cosa dovrebbe
Domanda. L approccio interprofessionale in sanità: razionale ed evidenze. Programma. Programma
Domanda L approccio interprofessionale in sanità: razionale ed evidenze Perché è necessario un approccio interprofessionale in sanità? Giorgio Bedogni Unità di Epidemiologia Clinica Centro Studi Fegato
L infermiere al Controllo di Gestione
L infermiere al Controllo di Gestione Una definizione da manuale del Controllo di gestione, lo delinea come l insieme delle attività attraverso le quali i manager guidano il processo di allocazione e di
Governance assistenziale
Governance assistenziale Dr.ssa Barbara Mangiacavalli Una premessa La crescita esponenziale del volume e della complessità della conoscenza biomedica che ha reso sempre più difficile l aggiornamento professionale
PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI
PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI I PDTA e i protocolli nel Dipartimento di area Medica Specialistica Infermiera pediatrica coordinatrice Sabrina Contini PROTOCOLLI, PROCEDURE E PIANI ASSISTENZIALI
dr.ssa Enrica Capitoni 10 giugno 2014
La proposta di regolamento europeo sulle sperimentazioni cliniche: nuove opportunità per i pazienti e per la ricerca dr.ssa Enrica Capitoni 10 giugno 2014 Clinical research nurse: (UK e USA) Contesto Italiano:
Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base. Prof. A. Mistretta
Ruolo del Medico nell Assistenza Sanitaria di base Prof. A. Mistretta Il medico di medicina generale (MMG) Garantisce l assistenza sanitaria Si assicura di promuovere e salvaguardare la salute in un rapporto
Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa. Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008
Il case manager del territorio nel bambino con disabilità complessa Dr. Giorgio Conforti SAVONA 10 maggio 2008 TRE PERPLESSITA 1. LA NORMATIVA 2. LA COMPETENZA 3. LE REALI RISORSE SUL TERRITORIO SCOPRIAMO
Linee guida per le Scuole 2.0
Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione
La centralità del paziente tra MMG Distretto e Ospedale: il Fascicolo Sanitario Elettronico. Daniele Donato Azienda ULSS 16 - Padova
La centralità del paziente tra MMG Distretto e Ospedale: il Fascicolo Sanitario Elettronico Daniele Donato Azienda ULSS 16 - Padova Premesse 2010 Centralità del paziente Continuità delle cure Appropriatezza
LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE
Delibera di Giunta - N.ro 2004/1016 - approvato il 31/5/2004 Oggetto: LINEE GUIDA PER IL POTENZIAMENTO DELL'ASSISTENZA AI DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE Prot. n. (SAM/03/27628) LA GIUNTA DELLA REGIONE
Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012
Pagina 1 di 6 Sviluppo del Sistema Cure Intermedie al fine dell utilizzo corretto delle risorse ex DGR 1235/2012 Il presente documento è inteso a suggerire una allocazione ottimale dei pazienti che non
La multidisciplinarietà delle cure a casa: quali competenze. F. Saverio Proia Ministero della Salute
III GIORNATA NAZIONALE DELLE CURE A CASA Qualità, tecnologie e sostenibilità nelle cure domiciliari Ospedale S. Giovanni Calibita Fatebenefratelli, Sala Assunta Isola Tiberina, Roma 12 settembre 2011 -
L infermiere casemanager
L infermiere casemanager Valentina Sangiorgi U.C.S.C. di Roma Policlinico Universitario A.Gemelli Firenze 29-11/1-12-2007 La riorganizzazione delle cure primarie e l integrazione del sistema L aumento
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus
I principi di Anffas Onlus sul tema della presa in carico precoce Michele Imperiali comitato tecnico anffas onlus Partire dalla culla.. Esiste un rapporto diretto tra il tempismo con cui ha luogo il processo
1 LA GESTIONE INTEGRATA LA GESTIONE ATTUALE
LA GESTIONE ATTUALE 1 LA GESTIONE INTEGRATA 2 specialisti famiglia e associazioni centro diabetologico centro diabetologico medico di base medico di base persona con diabete specialisti famiglia e associazioni
AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI
Provincia Autonoma di Trento AZIENDA PROVINCIALE PER I SERVIZI SANITARI Trento via Degasperi 79 VERBALE DI DELIBERAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE Reg. delib. n. 271 2014 OGGETTO: Approvazione del documento
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE. Dr Mauro Bandera Oncologo
PROGETTO SIMULTANEOUS HOME CARE Dr Mauro Bandera Oncologo I progressi nella terapia dei tumori hanno portato ad una sopravvivenza a 5 anni dei 2/3 dei pazienti e di circa la metà a 10 anni dalla diagnosi.
Le buone pratiche sono divenute un tema molto attuale, oggetto di grande dibattito anche nel contesto sanitario.
Presentazione Le buone pratiche sono divenute un tema molto attuale, oggetto di grande dibattito anche nel contesto sanitario. L Agenas, nell ambito della attività di gestione del rischio clinico, ha da
ESPERIENZA DI UN SERVIZIO PUBBLICO DI RADIOLOGIA AL DOMICILIO. Marco Grosso
ESPERIENZA DI UN SERVIZIO PUBBLICO DI RADIOLOGIA AL DOMICILIO Marco Grosso F.N.C.P.T.S.R.M. COORDINAMENTO DELLE ATTIVITA RADIOLOGICHE DOMICILIARI E TERRITORIALI NON SOLO UN SERVIZIO DI RADIOLOGIA DOMICILIARE
IL diabetico. Gestione condivisa. Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini
IL diabetico anziano Gestione condivisa Claudio Marengo Marco Comoglio Andrea Pizzini SEEd srl C.so Vigevano, 35-10152 Torino Tel. 011.566.02.58 - Fax 011.518.68.92 www.edizioniseed.it info@seed-online.it
PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO
IPA Adriatic CBC Programme Progetto LOVE YOUR HEART PROPOSTA DI UN MODELLO DI RIFERIMENTO Montona, 10 giugno 2013 Lamberto Pressato - SCF MODELLO DEL DISEASE MANAGEMENT nella PREVENZIONE del RISCHIO CARDIOVASCOLARE
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche
Progetto Nazionale di Cure Palliative Pediatriche Ecco la proposta della Fondazione Maruzza Lefebvre D Ovidio, della fondazione Livia Benini, di altre Fondazioni ed Associazioni Italiane e successivamente
DELIBERAZIONE N. 33/32. Istituzione della rete di cure palliative della d
32 Oggetto: Istituzione della rete di cure palliative della d Regione Sardegna. L Assessore dell'igiene e Sanità e dell'assistenza Sociale ricorda che la legge 15 marzo 2010, n. 38, tutela il diritto del
Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale
Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche
Politiche Sanitarie Comparate Lezione 4
Politiche Sanitarie Comparate Lezione 4 Stefano Neri Corso di Laurea in Servizio Sociale 2009/10 Università degli Studi di Milano Bicocca Le relazioni tra finanziamento e produzione in un sistema sanitario
Consensus Conference sui modelli gestionali nello scompenso cardiaco
Firenze, 3-4 Dicembre 2005 Consensus Conference sui modelli gestionali nello scompenso cardiaco Perché una Consensus Conference sullo scompenso cardiaco: metodologia, tempistica e aspetti organizzativi
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana
Il progetto della sanità di iniziativa in Toscana Giornata di lavoro Il percorso dell assistito con patologia cronica ad alta prevalenza Milano, 13 novembre 2013 francesco.profili@ars.toscana.it paolo.francesconi@ars.toscana.it
MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO
MANDATO DI AUDIT DI GRUPPO Data: Ottobre, 2013 UniCredit Group - Public MISSION E AMBITO DI COMPETENZA L Internal Audit è una funzione indipendente nominata dagli Organi di Governo della Società ed è parte
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto
L integrazione professionale per l assistenza a domicilio: infermieri e fisioterapisti a confronto Stefania Franciolini, Direttore U.O. Servizio Assistenza Infermieristica Territoriale Simonetta Tamburini,
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 44/ 12 DEL 31.10.2007
DELIBERAZIONE N. 44/ 12 Oggetto: Aumento del numero massimo di strisce per autocontrollo della glicemia concedibili gratuitamente ai pazienti diabetici in età pediatrica e adolescenziale. L Assessore dell
Possibile ruolo del privato
Possibile ruolo del privato accreditato Guido Matucci - VIVISOL Domiciliare: Chi va nella casa del Paziente? Una serie di professionalità appartenenti a organizzazioni profit o no profit che rendono possibile
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province. Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA
16 Rapporto Nazionale sulla Formazione Indagine su Comuni e Province Nicoletta Bevilacqua Responsabile Ufficio Monitoraggio e ricerca FormezPA Obiettivi della presentazione Illustrare i principali risultati
Progetto della Regione Piemonte
3 Convegno Nazionale Centro Studi e Ricerche AMD Ancona, 12-14 Ottobre 2006 Piano Nazionale della Prevenzione 2005-2007 Progetto della Regione Piemonte Giampaolo MAGRO - Roberto SIVIERI Normativa Regionale
Ruolo organizzativo del coordinatore
Ruolo organizzativo del coordinatore C orrado De S anctis Direttore Breast Unit, C ittà della salute e della scienza di Torino I CENTRI DI S ENOLOGIA IN RETE: per migliorare la qualità delle cure. Torino,
Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica
Il ruolo del Medico di Medicina Generale nella promozione dell'attività fisica Dr. Mauro Somaschi - MMG ASL Lecco Aula Magna Azienda Ospedaliera Ospedale "A. Manzoni" REGIONE LOMBARDIA ASL Lecco Relazione
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale
Metodologie e modelli di assistenza sanitaria territoriale e prevenzione e promozione della salute Corso 60 ore I sistemi sanitari di tutti i Paesi Occidentali sono sotto pressione, a causa del contestuale
Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare. Prof. Carlo Borzaga
Nascita, caratteristiche ed evoluzione dei sistemi di welfare Prof. Carlo Borzaga Sommario! alcune definizioni! perché servono politiche di welfare! i principali ambiti di intervento e i modelli di welfare!
Modalità di Gestione nelle Cure Primarie
Modalità di Gestione nelle Cure Primarie Medicina d attesa Medicina d opportunità Medicina d Iniziativa Campagne di sensibilizzazione e di prevenzione Dr. Maurizio Pozzi Modelli Generali delle Cure Primarie
Genova 28/11/2012. Avv. Tiziana Rumi
Genova 28/11/2012 Avv. Tiziana Rumi 1 Decreto Balduzzi: D.L. 13/09/12 n. 158 (C.5440 del 13.09.12) ART. 3-bis (Unità di risk management, osservatori per il monitoraggio dei contenziosi e istituzione dell'osservatorio
www.careon.de La careon twitter.com/careon
La careon twitter.com/careon Profilo aziendale La careon GmbH è un impresa di management sanitario che è stata fondata nel 2000. I servizi da noi offerti comprendono lo sviluppo e il funzionamento di software
L.E.Pacifici MD PhD Croce Rossa Italiana
L.E.Pacifici MD PhD Croce Rossa Italiana Il diritto alla salute dei rifugiati trova il suo fondamento nella Convenzione di Ginevra del 1951, nella parte relativa allo status di rifugiato: Gli Stati Contraenti
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012
ASSESSORATO DELL'IGIENE E SANITA' E DELL'ASSISTENZA SOCIALE Allegato 2. PIANO OPERATIVO DEL PRP REGIONE SARDEGNA 2010-2012 1) Regione: Regione Autonoma della Sardegna 2) Titolo del progetto o del programma:
A relazione dell'assessore Monferino:
REGIONE PIEMONTE BU42 20/10/2011 Deliberazione della Giunta Regionale 3 ottobre 2011, n. 18-2663 Proseguimento e consolidamento a regime del percorso per la Gestione integrata del diabete di tipo 2 nell'adulto,
ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013
APPARTAMENTI VERSO L AUTONOMIA ABITARE LA VITA Pisa 21 febbraio 2013 Le politiche Regionali di sostegno all abitare Marzia Fratti Settore Politiche per l integrazione socio-sanitaria e la salute in carcere
E tu, lo sai chi è un filantropo?
E tu, lo sai chi è un filantropo? Nel 2013 il Centro Ipsos ha chiesto agli italiani il significato del termine filantropia. Venne fuori che 2 su 3 lo ignoravano. Oggi la situazione è migliorata ma c è
Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT
Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT Fabrizio Muscas Firenze, 29-30 Giugno 2012 Percorso formativo ECM/ANCoM all interno del progetto IMPACT La normativa La Normativa 38 ha riportato
Comparazione dei Risultati dell Indagine
Comparazione dei Risultati dell Indagine DOCTAE (Agr. nr. 2007-1983 001/001) Questo progetto è stato finanziato con il supporto della Commissione Europea. Questo documento riflette unicamente il punto
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005
BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE CAMPANIA - N. 65 BIS DEL 12 DICEMBRE 2005 REGIONE CAMPANIA - Giunta Regionale - Seduta del 18 novembre 2005 - Deliberazione N. 1584 - Area Generale di Coordinamento N.
ASSESSORATO PER LA SANITA'
R E P U B B L I C A I T A L I A N A REGIONE SICILIANA ASSESSORATO PER LA SANITA' DIPARTIMENTO OSSERVATORIO EPIDEMIOLOGICO PREVENZIONE E FORMAZIONE PERMANENTE Allegato al punto 4B del Cronoprogramma anno
1. Introduzione e finalità delle Linee guida
LINEE GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO - Versione finale, 09.11.2005 1. Introduzione e finalità delle Linee guida Il Gruppo ad alto livello sui servizi sanitari e l'assistenza medica ha deciso
Che cos'è l'ecvet. L'operatore socio-sanitario in prospettiva europea. Bari, 23 Aprile 2012 Sala Convegni ACLI Provinciali - Via De Bellis, 37
L'operatore socio-sanitario in prospettiva europea Bari, 23 Aprile 2012 Sala Convegni ACLI Provinciali - Via De Bellis, 37 Che cos'è l'ecvet Lorenzo Liguoro Kairos S.p.A. Consulenza e Formazione www.kairos-consulting.com
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo
Processi di continuità e contiguità nella presa in carico globale e multifattoriale della persona con autismo Prof. Lucio Moderato Psicologo Psicoterapeuta - Direttore Servizi Diurni e Territoriali Fondazione
A cura di Giorgio Mezzasalma
GUIDA METODOLOGICA PER IL MONITORAGGIO E VALUTAZIONE DEL PIANO DI COMUNICAZIONE E INFORMAZIONE FSE P.O.R. 2007-2013 E DEI RELATIVI PIANI OPERATIVI DI COMUNICAZIONE ANNUALI A cura di Giorgio Mezzasalma
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione?
RILEVAZIONI Medici a laboratori clinici: quale rapporto e livello di comunicazione? I risultati da un indagine condotta in Puglia su un campione di medici di base Francesca Di Serio * I dati raccolti negli
4 Congresso nazionale Società Italiana Telemedicina e sanità elettronica
4 Congresso nazionale Società Italiana Telemedicina e sanità elettronica Il FSE e la Telemedicina Dott.ssa Lidia Di Minco Direttore Ufficio Coordinamento, Sviluppo e Gestione del NSIS Direzione Generale
REGIONE MARCHE Giunta Regionale SERVIZIO SALUTE P.F. SANITA PUBBLICA
Progetto relativo alla linea del PNP Prevenzione del Rischio Cardiovascolare Referente: Dr. Alberto Deales Obiettivi iniziali del progetto : Il progetto rappresentava uno studio pilota finalizzato a valutare
NORME PER LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA DEL DIABETE MELLITO DELL ETÀ ADULTA E PEDIATRICA
NORME PER LA PREVENZIONE, LA DIAGNOSI E LA CURA DEL DIABETE MELLITO DELL ETÀ ADULTA E PEDIATRICA Legge regionale 11 novembre 2011, n. 24 (BUR n. 85/2011) [sommario] [RTF] Art. 1 - Finalità. 1. La Regione
Master in Europrogettazione
Master in Europrogettazione Marzo Aprile 2013 4 Edizione Milano Bruxelles Due moduli in Italia* e uno a Bruxelles con consegna dell attestato finale di partecipazione Basato sulle linee guida di Europa
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo
Convegno SItI CURE PRIMARIE TRA MITO E REALTA : IL RUOLO DEI PROFESSIONISTI 13 novembre 2009 Bergamo L esperienza dell Azienda Sanitaria Locale della provincia di Varese ALCUNE CONSIDERAZIONI La creazione
L INFERMIERE DI FAMIGLIA. Giornata internazionale dell infermiere STAR BENE INSIEME PER STAR BENE
L INFERMIERE DI FAMIGLIA Giornata internazionale dell infermiere STAR BENE INSIEME PER STAR BENE Uno degli obiettivi di oggi RILEGGERE LO SVILUPPO DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA TERRITORIALE DAL PUNTO
Il processo di gestione del rischio clinico: SUMMING UP, DOVE VOGLIAMO ANDARE
Il processo di gestione del rischio clinico: SUMMING UP, DOVE VOGLIAMO ANDARE Dr. Clemente Ponzetti Dr. Clemente Ponzetti Direzione Sanitaria Aziendale AUSL della Valle d Aosta www.ausl.vda.it Politica
Associazione Italiana Corporate & Investment Banking. Presentazione Ricerca. Il risk management nelle imprese italiane
Associazione Italiana Corporate & Investment Banking 02.36531506 www.aicib.it aicib@unicatt.it Presentazione Ricerca Il risk management nelle imprese italiane AICIB Associazione Italiana Corporate & Investment
SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO MOLINETTE EMODINAMICA OSPEDALIERA
SAN GIOVANNI BATTISTA DI TORINO MOLINETTE EMODINAMICA OSPEDALIERA HEART TEAM GLI INFERMIERI DOVREBBERO FAR PARTE DELL HEART TEAM? HEART TEAM Secondo le nuove linee guida europee la condizione indispensabile
Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute
IPOTESI A Bozza di disegno di legge delega in materia di gestione e sviluppo delle risorse umane ex art.22 Patto per la salute Art. 1. Al fine di garantire la nuova organizzazione dei servizi sanitari
COS È UN MULTI FAMILY OFFICE
Cos è un multi family office Il multi family office è la frontiera più avanzata del wealth management. Il suo compito è quello di coordinare ed integrare in unico centro organizzativo tutte le attività
Tariffari e politiche di rimborsi regionali
L attività di day surgery nella Regione Lombardia è praticata sin dagli anni 70 in diverse strutture ospedaliere della Regione; dove venivano trattate in day hospital alcune patologie ortopediche pediatriche
RAZIONALE OBIETTIVI DIDATTICI
RAZIONALE Le malattie croniche respiratorie sono, a tutt oggi, tra le patologie a più alto impatto sulla sopravvivenza, sulla qualità di vita, e sull assorbimento di risorse sanitarie, economiche e professionali,
FORUM P.A. SANITA' 2001
FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Sanitaria Locale della provincia di Como Direzione Sanitaria, Dipartimento Attività Socio Sanitarie Integrate (A.S.S.I.) Dipartimento Servizi Sanitari di Base, Staff Educazione
Lo stato dell arte dello sviluppo delle Case della Salute della AUSL di Parma
Lo stato dell arte dello sviluppo delle Case della Salute della AUSL di Parma 1 m a r c o l o m b a r d i r o m a 2 4 a p r i l e 2 0 1 5 m l o m b a r d i @ a u s l. p r. i t Case della Salute: programmazione
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE
Città di Montalto Uffugo (Provincia di Cosenza) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Allegato Delibera Giunta Comunale n. 110 del 19 maggio 2014 1) Caratteristiche generali del sistema
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE
STATUTO DELL AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MEYER INDICE SEZIONE Titolo 3 - PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO DELLA RETE PEDIATRICA REGIONALE Art. 20 - Art. 21 - Art. 22 - Art. 23 - Art. 24 - Art. 25 - Verso
Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA. Telefono 06 47825272. Fax 06 23328733. E-mail intesaecm@siared.it
CARTA DEI SERVIZI Sede Indirizzo Via XX Settembre 98/E 00187 ROMA Telefono 06 47825272 Fax 06 23328733 E-mail intesaecm@siared.it Sito Internet www.aaroiemac.it www.siared.it Orario di assistenza Lunedi
IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA
IL DIABETE IN ITALIA ASPETTI EPIDEMIOLOGICI E MODELLI ASSISTENZIALI IL PERCORSO ASSISTENZIALE INTEGRATO PER LE PERSONE AFFETTE DA DMT2 NELL AREA METROPOLITANA DI GENOVA DIABETE MELLITO CONTESTO ASSISTENZIALE
IL PERSONALE DI STUDIO MEDICO. Dr. Filippo Capriotti 11 ottobre 2011 JESI Ospedale Murri
IL PERSONALE DI STUDIO MEDICO Dr. Filippo Capriotti 11 ottobre 2011 JESI Ospedale Murri PARTE GENERALE Il personale, collaboratore di studio ed infermieristico, risultano essere una risorsa preziosa per
Corso di Amministrazione di Sistema Parte I ITIL 1
Corso di Amministrazione di Sistema Parte I ITIL 1 Francesco Clabot Responsabile erogazione servizi tecnici 1 francesco.clabot@netcom-srl.it Fondamenti di ITIL per la Gestione dei Servizi Informatici ITSM
La comparazione tra sistemi sanitari
La comparazione tra sistemi sanitari Le diverse risposte possibili 3 diversi modelli Pubblico Privato Misto ELEMENTI DI DISTINZIONE: Strutture di offerta finanziamento Caratteristiche comuni: Aumento vita
Master Universitari in. Assistenza Infermieristica
Anno accademico 2005-2006 Master per Infermiere di sanità pubblica e di comunità (ISPeC) Master Universitari in Assistenza Infermieristica autonomia didattica LAUREA RIFORMA UNIVERSITARIA crediti formativi
ORGANIZZAZIONE SANITARIA. Prof. A. Mistretta
ORGANIZZAZIONE SANITARIA Prof. A. Mistretta ORGANIZZAZIONE SANITARIA INTERNAZIONALE ORGANIZZAZIONE MONDIALE DELLA SANITA ( O. M. S. ) WORLD HEALTH ORGANIZATION ( W. H. O. ) AGENZIA SPECIALIZZATA DELL O.N.U.
Gli interventi delle professioni sanitarie
Gli interventi delle professioni sanitarie 19 febbraio 2015 Dott. BALDINI CLAUDIO Direttore UOC Direzione Professioni Sanitarie Territoriali ASL 11 EMPOLI 23/02/2015 1 Secondo me la missione delle cure
UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE
UN SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE MODERNO, EQUO, SOSTENIBILE E UNIVERSALE - 1 - Il SSN è un valore per tutti gli italiani. Concorrere a migliorarlo continuamente è un impegno di tutti: Medici, Pazienti,
www.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano
www.fondazioneistud.it Testimonianza di best practice nelle cure palliative domiciliari a Milano verso Damasco verso Damasco l incontro con Vittorio Ventafridda un nuovo modello di cure (modello Floriani)
Attività del Servizio Civile Nazionale Progetto Cure leggère... Lèggere cura! [2009/2010]
Servizio Formazione Innovazione Clinica e Biblioteca Osservatorio ricerca e innovazione aziendale Attività del Servizio Civile Nazionale Progetto Cure leggère... Lèggere cura! [2009/2010] Seduta del 9
Questionario sull utilizzo delle Competenze Europee in Dietetica e sui loro indicatori di performance (EDC*)
Questionario sull utilizzo delle Competenze Europee in Dietetica e sui loro indicatori di performance (EDC*) Il questionario è composto da 12 domande e si pone gli obiettivi di: raccogliere dati sull implementazione
LINEE-GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO (Versione finale 9/XI/05)
LINEE-GUIDA PER L ACQUISTO DI TRATTAMENTI ALL ESTERO (Versione finale 9/XI/05) 1. Introduzione e finalità delle Linee-guida L High Level Group on Health Services and Medical Care ha deciso di promuovere
CAMPA Mutua Sanitaria Integrativa. Presentazione
Presentazione 1 Denominazione: CAMPA Cassa Nazionale Assistenza Malattie Professionisti Artisti e Lavoratori Autonomi Forma giuridica: Società di mutuo Soccorso ai sensi della legge 3818 del 1886 Data
Progetto Mattone Internazionale. PFN - Piano di Formazione Nazionale Modulo III Corso B La gestione del progetto. Come iniziare la gestione?
Progetto Mattone Internazionale PFN - Piano di Formazione Nazionale Modulo III Corso B La gestione del progetto Come iniziare la gestione? Genova, 14 ottobre 2013 Stefano Benvenuti Obiettivi della sessione
CONTA SU DI ME. Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola)
CONTA SU DI ME Volontari in emergenza (Ospedale, Domicilio, Scuola) CASINA DEI BIMBI Dal 2001 l Associazione Casina dei Bimbi Onlus opera nel territorio delle province di Reggio Emilia, Modena e Parma
SETTE FASI PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE NELL AMBITO DELLE CURE PRIMARIE. Pietro Ragni. Risk Manager, Direzione Sanitaria AUSL di Reggio Emilia
SETTE FASI PER LA SICUREZZA DEL PAZIENTE NELL AMBITO DELLE CURE PRIMARIE Pietro Ragni Risk Manager, Direzione Sanitaria AUSL di Reggio Emilia Libera traduzione da National Patient Safety Agency (NPSA),
DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER. Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina
DAL CASE MANAGER AL CARE MANAGER Infermiera care manager in medicina interna Derossi Valentina La nostra storia inizia MARZO 2007 L infermiere CASE Manager in Medicina Interna (PROGETTO FLORENCE) CASE