The reality of the research in Italy

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1 The reality of the research in Italy G.M.Zuppi Professor at Università Ca Foscari - Venezia Director of Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria CNR

2 Il Programma Nazionale della Ricerca, approvato dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) il 18 Marzo 2005, affida al sistema scientifico italiano le seguenti missioni: svolgere attività di ricerca fondamentale, libera di eccellenza - ricerca in quanto valore in se, da tutelare e promuovere secondo il dettato costituzionale, per lo sviluppo culturale del paese e come fonte di nuove idee e nuovi avanzamenti nella conoscenza; è l'attività che tradizionalmente è stata svolta, spesso con successo, dal nostro sistema scientifico; svolgere attività di alta formazione, finalizzata all'incremento qualitativo e quantitativo del capitale umano, un fattore decisivo per assicurare lo sviluppo scientifico, economico e sociale del paese;

3 Enti di Ricerca Ufficiali del MIUR C.N.R Consiglio Nazionale delle Ricerche I.N.RI.M. - Istituto Nazionale di ricerca metrologica I.N.D.A.M. - Istituto Nazionale di Alta Matematica I.N.A.F. Istituto Nazionale di Astrofisica I.N.F.N, - Istituto Nazionale di Fisica Nucleare I.N.G.V. Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia O.G.S. - Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale Consorzio per l Area di Ricerca Scientifica e Tecnologica di Trieste

4 Il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) è Ente pubblico nazionale con il compito di svolgere, promuovere, diffondere, trasferire e valorizzare attività di ricerca nei principali settori di sviluppo delle conoscenze e delle loro applicazioni per lo sviluppo scientifico, tecnologico, economico e sociale del Paese...

5 Terra e Ambiente (TA) Energia e Trasporti (ET) Agroalimentare (AG) Tecnologie dell Informazione e delle Comunicazioni (ICT) Progettazione Molecolare (PM) Materiali e Dispositivi (MD) Sistemi di Produzione (SP) Medicina (ME) Scienze della Vita (SV) Identità Culturale (IC) Patrimonio Culturale (PC)

6 Dipartimento di Medicina La missione del dipartimento è il miglioramento del grado delle conoscenze nel settore della medicina e dei processi biologici ad essa collegati ed il trasferimento delle nuove conoscenze al mondo della salute. Questo processo di trasferimento avviene attraverso l integrazione tra scienze statistico-epidemiologiche, informatiche, ingegneristiche, chimico-farmaceutiche e biologiche di base finalizzate a vari aspetti della conoscenza delle malattie, dai meccanismi che sottendono le stesse, all inquadramento nosografico ed epidemiologico, alla diagnostica per immagini e biochimica, alla terapia. Gli obiettivi sono pertanto finalizzati alla tutela della salute dei cittadini, al sostegno dell'industria del settore, nonchè al supporto del Sistema Sanitario Nazionale, con particolare riferimento ai campi d intervento e di studio strategici nel settore della salute.

7 Istituto di genetica molecolare Istituto dineurogenetica e neurofarmacologia Istituto di neuroscienze Istituto di fisiologia clinica Istituto di biomedicina e di immunologia molecolare "Alberto Monroy" Istituto di tecnologie biomediche Istituto di bioimmagini e fisiologia molecolare Istituto per i trapianti d'organo e immunocitologia Istituto di ingegneria biomedica Istituto di scienze neurologiche Istituto di biologia cellulare Istituto di neurobiologia e medicina molecolare IGM INN IN IFC IBI M ITB IBF M ITOI ISIB ISN IBC INM M

8 Dipartimento di Scienze della Vita Il Dipartimento di Scienze della Vita si pone obiettivi generali eminentemente di ricerca di base ma densi di importanti ricadute applicative quali l avanzamento delle conoscenze dei meccanismi fondamentali alla base dei processi vitali e delle loro alterazioni nella malattia e la comprensione dei meccanismi di comunicazione tra cellule e integrazione a rete dei segnali. A questi primi due obiettivi si associa strettamente lo sviluppo di competenze, metodologie e tecnologie di frontiera e di conseguenza l opportunita di valorizzazione economica della ricerca e delle scoperte (sviluppo di ricerca tecnologica, protezione della proprieta intellettuale, commercializzazione attraverso licenze d uso, collaborazioni di ricerca con l industria, accordi sia a livello dell associazionismo imprenditoriale che a livello di singole imprese industriali e/o finanziarie, promozione della creazione di spinoff industriali).

9 Istituto per l'endocrinologia e l'oncologia "Gaetano Salvatore Istituto di biomembrane e bioenergetica Istituto di biologia e patologia molecolari IEOS IBBE IBP M Istituto di genetica e biofisica "Adriano Buzzati Traverso" IGB Istituto di biochimica delle proteine Istituto di genetica delle popolazioni IBP IGP

10 Dipartimento Terra e Ambiente P01: Il sistema terra: interazioni tra terra solida, mare, acque interne, atmosfera e biosfera P02: Cambiamenti globali P03: Qualità dei sistemi ambientali P04: Sostenibilità dei sistemi terrestri ed acquatici P05: Rischi naturali ed antropici del territorio P06: Osservazione della Terra Programmi per la protezione civile e Ministero Ambiente

11 Istituto per lo studio degli ecosistemi Istituto di ricerca per la protezione idrogeologica Istituto di geologia ambientale e geoingegneria Istituto di scienze marine Istituto di ricerca sulle acque Istituto sull'inquinamento atmosferico Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima Istituto di metodologie per l'analisi ambientale Istituto per l'ambiente marino costiero Istituto per la dinamica dei processi ambientali Istituto per la valorizzazione del legno e delle specie arboree Istituto di geoscienze e georisorse Istituto di biologia agro-ambientale e forestale ISE IRPI IGAG ISMAR IRSA IIA ISAC IMAA IAMC IDPA IVALSA IGG IBAF

12 Tecnologie dell'informazione e della Comunicazione 1. sviluppo di metodi, algoritmi e tecnologie hardware e software per la elaborazione, interpretazione e presentazione di informazioni digitali di varia provenienza; 2. la messa a punto di tecniche innovative per l integrazione e la trasmissione delle informazioni in completa sicurezza, svincolate dal luogo, dal tipo di sorgente multimediale e dal sistema informatico in uso; 3. la modellazione di sistemi complessi nei vari settori dell economia, della scienza, della medicina, dei beni culturali, in linea con l evolversi delle esigenze e delle politiche di sviluppo della Comunità europea ed internazionale.

13 Istituto di informatica e telematica Istituto di matematica applicata e tecnologie informatiche Istituto di analisi dei sistemi ed informatica "Antonio Ruberti" Istituto di calcolo e reti ad alte prestazioni Istituto per il rilevamento elettromagnetico dell'ambiente Istituto di scienza e tecnologie dell'informazione "Alessandro Faedo" Istituto di elettronica e di ingegneria dell'informazione e delle telecomunicazioni IIT IMATI IASI ICAR IREA ISTI IEIIT

14 Dipartimento Energia e Trasporti 1. Generazione distribuita di energia 2. Generazione pulita di energia da combustibili fossili 3. Mobilità Sostenibile 4. Nanotecnologie e metallurgia fisica per lo sviluppo di componentistica nell energetica e nei trasporti 5. Partecipazione ai programmi nazionali e internazionali sulla Fusione 6. Uso razionale dell'energia nei trasporti

15 Istituto per l'energetica e le interfasi Istituto di tecnologie avanzate per l'energia "Nicola Giordano" Istituto motori Istituto di ricerche sulla combustione Istituto gas ionizzati Istituto di fisica del plasma "Piero Caldirola" IENI ITAE IM IRC IGI IFP

16 Dipartimento Agroalimentare 1. Agricoltura sostenibile 2. Food 3. Genomica Vegetale e Animale Al momento, nel settore, le realtà CNR hanno attivi 8 progetti finanziati dalla EU e due progetti internazionali.

17 Istituto per la protezione delle piante Istituto di virologia vegetale Istituto di scienze delle produzioni alimentari Istituto per il sistema produzione animale in ambiente Mediterraneo Istituto di genetica vegetale Istituto per i sistemi agricoli e forestali del mediterraneo Istituto di biometeorologia Istituto di biologia e biotecnologia agraria Istituto di scienza dell'alimentazione Centro di responsabilità scientifica IDAIC IPP IVV ISPA ISPAAM IGV ISAFoM IBIMET IBBA ISA IDAIC

18 Dipartimento Materiali e Dispositivi 1. studio delle funzionalità, processi e proprietà comunque riconducibili agli stati condensati atomici e molecolari; 2. sviluppo della conoscenza fondamentale e dell impiego tecnologico della materia; 3. sviluppo delle conoscenze e delle tecnologie legate all interazione radiazione-materia ed in particolare alla fotonica; 4. interazione di discipline diverse quali quelle fisiche, chimiche, biologiche e ingegneristiche nel settore dei nanomateriali, dei microsensori, dei micro- e nanodispositivi. Programmi di controllo qualità

19 Istituto per le applicazioni del calcolo "Mauro Picone" Istituto per i processi chimico-fisici Istituto di struttura della materia Istituto per la microelettronica e microsistemi Istituto di fotonica e nanotecnologie Istituto di metodologie inorganiche e dei plasmi Istituto di fisica applicata "Nello Carrara" Istituto di cibernetica "Edoardo Caianiello" Istituto di biofisica Istituto dei sistemi complessi Centro di responsabilità scientifica INFM Istituto nazionale di ottica Istituto superconduttori, materiali innovativi e dispositivi Istituto officina dei materiali Istituto Nanoscienze IAC IPCF ISM IMM IFN IMIP IFAC ICIB IBF ISC INFM INO SPIN IOM NANO

20 Dipartimento Progettazione Molecolare 1. sviluppo, attraverso il chemical manufacturing, di funzionalità innovative in sistemi molecolari, macromolecolari e a diversi stadi di organizzazione, 2. contribuire al processo di innovazione in alcuni settori specifici quali lo sviluppo di nuovi prodotti a valenza farmaceutica, di prodotti e processi a basso impatto ambientale, di materiali con proprietà peculiari derivanti dalla realizzazione di nanostrutture innovative.

21 Istituto di cristallografia Istituto di chimica e tecnologia dei polimeri Istituto per i materiali compositi e biomedici Istituto di chimica del riconoscimento molecolare Istituto di biostrutture e bioimmagini Istituto di chimica inorganica e delle superfici Istituto per la sintesi organica e la fotoreattività Istituto di chimica dei composti organo metallici Istituto di chimica biomolecolare Istituto di scienze e tecnologie molecolari Istituto per lo studio delle macromolecole Istituto di metodologie chimiche Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati Istituto per la tecnologia delle membrane IC ICTP IMCB ICRM IBB ICIS ISOF ICCOM ICB ISTM ISMAC IMC ISMN ITM

22 Finanziamento degli enti di ricerca 1. La ripartizione del fondo ordinario per gli enti di ricerca finanziati dal Ministero, di cui all'articolo 7 del decreto legislativo 5 giugno 1998, n. 204, e successive modificazioni, e' effettuata sulla base della programmazione strategica preventiva, di cui all'articolo 5, nonche' tenendo conto della valutazione della qualità dei risultati della ricerca, effettuata dall'agenzia nazionale di valutazione dell'università e della ricerca (ANVUR).

23 Finanziamento degli enti di ricerca 2. A decorrere dall'anno 2011, al fine di promuovere e sostenere l'incremento qualitativo dell'attività scientifica degli enti di ricerca e migliorare l'efficacia e l'efficienza nell'utilizzo delle risorse, una quota non inferiore al 7 per cento del fondo ordinario, con progressivi incrementi negli anni successivi, e' destinata al finanziamento premiale di specifici programmi e progetti, anche congiunti, proposti dagli enti. I criteri e le motivazioni di assegnazione della predetta quota sono disciplinate con decreto avente natura non regolamentare del Ministro.

24 A parte queste collaborazioni, nel campo della ricerca di base l attività di ricerca con collaborazione internazionale portata avanti da entità italiane riguarda i seguenti settori: Fisica fondamentale Astrofisica Geofisica e Vulcanologia Biologia molecolare Ricerca nei settori dell ambiente e dell energia

25 Per ciò che riguarda la ricerca mission oriented esistono moltissime collaborazioni che riguardano: Programmi di ricerca spaziale Artico ed antartico VII e VIII Programma Quadro Eureka Human Frontier Science Programme Iter Galileo

26 Il Partenariato Pubblico-Privato può essere definito come ogni forma di cooperazione tra pubblico e privato in cui le rispettive risorse si integrano per realizzare e gestire opere infrastrutturali in funzione delle diverse responsabilità e obiettivi. Le iniziative di PPP sono caratterizzate: 1. dalla lunga durata della collaborazione 2. dal coinvolgimento del privato nel finanziamento del progetto (in parte prevalente) 3. dal ruolo importante del partner privato (coinvolto nel progetto non soltanto a livello finanziario, ma in tutte la fasi dell intervento) 4. della ripartizione dei rischi tra il Pubblico e privati

27 Il PPP si presenta in due tipologie : - la prima di tipo puramente contrattuale, basato su un contratto stipulato tra le parti per la gestione di un servizio o la realizzazione e gestione di un opera pubblica; - la seconda di tipo istituzionalizzato, che prevede la costituzione di un ente giuridico con capitale misto al fine di assicurare la fornitura di un opera o di un servizio alla collettività.

28 IL CNR NEL SESTO PROGRAMMA QUADRO Si può registrare, nel susseguirsi dei Programmi Quadro, un trend in aumento per quanto riguarda le risorse finanziarie acquisite dal CNR. Non altrettanto si può dire dell Italia globalmente, che registra un seppur lieve arretramento. Il CNR si qualifica come Grande Partecipante al Programma Quadro, cioè come ente che ha ricevuto finanziamenti per almeno 10 milioni di euro oppure ha concluso almeno 10 contratti. 6th Framework Programme Evaluation Report pubblicato nel febbraio 2009.

29 Rank Country Organisation N of contracts N of contracts M coordinated 1 Francia CNRS Germania Fraunhofer Germania Max Planck Francia CEA Italia CNR Spagna CSIC Regno Unito Cambridge University Francia Thales Svezia Lund University Francia INSERM

30 Il CNR evidenzia un ottimo score anche in termini di capacità di coordinamento: oltre il 15% dei progetti partecipati sono coordinati dal CNR (61 su 411). Per quanto riguarda le singole aree tematiche la maggior parte dei progetti sono stati finanziati nel settore Information Society Technologies (90 progetti), seguito da Nanotechnologies e Sustainable Development, confermando l eccellenza dei ricercatori CNR in questi settori.

31 dati sul numero di ricercatori in alcuni paesi. Total N of Researchers Public research Industry Universities UE (27) , , , ,00 DE , , , ,00 UK NA 9.205, ,00 NA FR , , , ,00 IT , , , ,00 ES , , , ,00

32 Andando a considerare la redditività pro-capite del personale di ricerca, si scopre che il personale italiano è quello con il valore più elevato tra i maggiori Stati dell Unione.

33 Se si vanno ad analizzare i risultati per area scientifica è possibile tracciare un quadro dei settori forti della ricerca italiana. I settori in cui l Italia per percentuale di contributi ricevuti ha riportato i migliori risultati sono: Trasporti, Spazio, ICT, Nano/Processi/Prodotti, Misure Specifiche per le PMI, Infrastrutture di Ricerca e, in misura leggermente minore, Salute. Meno positiva la partecipazione italiana nei settori Alimentazione/Biotecnologie, Aeronautica ed Ambiente. Particolarmente opaca la partecipazione italiana nel settore Energia. Sesto Programma

34 Settore di Ricerca Dotazione 6PQ (Mio Euro) Percentuale di ritorno dell Italia Salute % 241 Alimentazione Biotecnologie e 801 8% 64 ICT % 405 NanoProcessi Prodotti % 152 Trasporti % 91 Aeronoutica 900 8% 72 Spazio % 33 Energia 947 4% 38 Ambiente 822 8% 65 Infrastrutture di ricerca % 72 Misure Specifiche per PMI % 52 Ritorno finanziario dell Italia (MioEuro)

35 MAC OILS Mapping And Comparing Oils Action Line: FOOD PROJECT DETAILS Project Reference: Contract Type: Specific Support Action Start Date: End Date: Duration: 27 months Project Funding: euro PARTNERS UNIAO BRASILIENSE DE EDUCACAO E CULTURA.UNIVERSIDADE CATÒLICA DE BRASÌLIA. BRAZIL PLANTA PILOTO DE INGENIERIA QUIMICA. ARGENTINA

36 Food quality and safety MAC.Oils is a Specific Support Action funded in the Sixth Framework Programme in the frame of the Fifth Research Priority Food Quality and Safety. The main aim of MAC.Oils project consists in the individual and comparative assessment of safety, quality, environmental impact aspects of the eight target oils and their respective production and manufacturing methods. MAC.Oils is focused on the following eight edible oils: olive, peanut, sunflower, corn, argan, soybean, rice bran and rapeseed and is structured in two different phases.

37 Food quality and safety The specific aim of the First Phase has been to carry out an activity of individual and comparative assessment of existing data on target oils, through the realization of eight thematic ateliers (one for each target oil) focused on the following scientific topics: 1. assessment of chemical and physical chemical properties of oils; 2. assessment of organoleptic properties of oils and their acceptability by the European consumer; 3. assessment of extraction, conservation and packaging methods of oils; 4. assessment of risks/benefits of the consumption of oils on European consumer's health; 5. oil seeds cultivation: problems and perspectives.

38 Oltre al Programma Quadro, gestito dalla DG Ricerca della CE, esistono ulteriori possibilità di supporto attraverso iniziative finanziate da altre Direzioni Generali, le più importanti delle quali sono: L'Agenzia Esecutiva "Health e Consumers (EAHC)" implementa i Programmi Europei Health e Consumer e l'iniziativa "Better Training for Safer Food". DG Environment DG Enterprise and Industry DG Freedom Sec Justice DG Education and Culture DG Health DG Inf Society and Media DG Employment DG External Relations

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47 Obiettivo del Progetto CONGLOMIX, realizzato in collaborazione tra CNR IGAG (Istituto di Geologia Ambientale e Geoingegneria) e la ASIU Multiutility SpA di Piombino è utilizzare le scorie di siderurgia per creare prodotti per l industria delle costruzioni di elevata qualità. Il sistema di recupero è stato ampiamente studiato e testato e permette, oggi, di avere un prodotto da costruzione altamente qualificato e sicuro. Per raggiungere questo obiettivo sono state studiate decine di tipi di scorie differenti, selezionate quelle che erano più adatte alla produzione di manufatti per l edilizia e scartate quelle che potevano avere problemi di natura ambientale

48 Le scorie di siderurgia sono materiali molto particolari dal punto di vista chimico ed hanno caratteristiche estremamente interessanti Nel corso del progetto si è progressivamente affinata la ricerca, cercando di valorizzare aspetti ancora poco noti. Le scorie di siderurgia sono materiali molto particolari dal punto di vista petrografico e chimico ed hanno caratteristiche estremamente interessanti. Ad esempio, hanno una reazione alcalina molto intensa e quindi possono avere non solo funzione di inerti ma anche funzioni pozzolaniche. In questo senso possono assorbire grandi quantità di ANIDRIDE CARBONICA dall atmosfera, o essere utilizzate come MATERIALI PER LA CATTURA di CO2

49 . have develop the Hysteel process at the Europe's greatest slags plant of the ASIU company in Piombino (Livorno, Italy), to produce a very high quality inerts for road constructions... are able to design a circuit of recovery for your slags plant and to help you in the development of an hydrogen facility. We have a good experience on this work, with ten years of tests and scale up of plants.

50 SILOS 1 SILOS 2 SILOS 3 SILOS 4 SILOS 5 SILOS 6 2. Lavaggio acido e alcalino della scoria 3. Produzione di idrogeno RETE 1. Miscelazione delle scorie e degli additivi Mixer Dispenser Scoria inerte Fuel cells Motori a gas I silos dispensano le scorie secondo le ricette programmate. I materiali vengono miscelati nel MIXER, dove si aggiungono anche gli additivi. Le Miscele vengono erogate dal Dispenser nelle vasche di lavaggio, dalle quali viene estratto l idrogeno prodotto, che viene mandato alle FUEL CELLS o ai motori del Gruppo di continuità Le scorie lavate e inerti vengono estratte e sottoposte alla carbonatazione e quindi utilizzate nella produzione di calcestruzzi ad elevata resistenza

51 DANTES sarà impiegato di comune accordo sulle attività/ tematiche, quali, a titolo indicativo,: - minimizzazione e recupero completo dei rifiuti industriali e civili per ridurre o eliminare potenziali fonti di inquinamento, disarmare conflitti sociali e migliorare la qualità di vita - studio di nuove tecnologie tese all individuazione di sostanze pericolose, dagli inquinanti agli esplosivi, per migliorare la sicurezza in aree ad elevato tasso di frequentazione, in particolare nelle aree urbane, quali stazioni ferroviarie, stadi, scuole, mercati, uffici pubblici - tecnologie per la riduzione dell impatto ambientale di infrastrutture civili, quali ferrovie e strade, attraverso lo studio di nuovi materiali da usare nella costruzione e manutenzione ASSING ed IGAG si impegnano a mettere a disposizione personale di adeguata professionalità per la conduzione del laboratorio

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53 EC Proposals Important issues Deliverables keep them simple, clear, and attainable. Don t promise more than you can realistically produce. Milestones points where progress can be assessed and decisions made. No more than 1 or 2 per WP. Be consistent both in terms of scheduling and budget. The Gantt chart has to show how WPs, tasks, deliverables, and meetings are intertwined. Follow the guidelines rigorously!!

54 EC Proposals Important issues Strong research idea that matches well the call for proposals Strong partnership that is internationally recognised and capable of producing promised results, on schedule and within budget Strong management plan, and team, capable of organising large partnership and guaranteeing rigorous oversight

55 Linee di ricerca principali approvate dal MIUR Geochimica e vulcanologia Geofisica applicata Geofisica della Terra solida Geografia Fisica e Geomorfologia Geologia Applicata GeologiaStratigrafica e sedimentologia Geologia strutturale Georisorse minararie ed applicazioni mineralogicopetrografiche per l ambiente Mineralogia Oceanografia e fisica dell atmosfera Paleontologia e paleoecologia Petrologia e petrografia

56 One of CNR institutional duties is the carrying out of research activities in pursuit of excellence and strategic relevance within the national and international ambit, through its network of research institutes. The network of CNR research institutes is multidisciplinary: it has competences in the field of health and biology, of computer science, of environment and climate, of chemistry and physics, of behavioural, economic and social sciences. During the last few years, there has been a process of reorganization through unifications and divestments in CNR research network. In 1999, there were 314 research bodies (Institutes and Centres) operating within University and in synergy with them. The process of reorganization, which ended in 2002, led to the creation of 107 institutes, divided into centres and territorial sections.

57 Obiettivi del riordino e definizioni 1. Allo scopo di promuovere, sostenere, rilanciare e razionalizzare le attività nel settore della ricerca, di garantire autonomia, trasparenza ed efficienza nella gestione e di provvedere al riordino della disciplina relativa agli statuti e agli organi degli enti pubblici nazionali di ricerca, vigilati dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, e' emanato il presente decreto legislativo, nel rispetto dei principi e criteri direttivi indicati nell'articolo 18 della legge 15 marzo 1997, n. 59 e di quelli fissati dalla legge delega 27 settembre 2007, n. 165, così come modificata dalla lettera a) del comma 1 dell'articolo 27 della legge 18 giugno 2009, n. 69.

58 Il sistema che si cerca di favorire è quello che coinvolga non solo i grandi enti di ricerca italiani bensì che favorisca la collaborazione con ricercatori, centri di eccellenza e progetti FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base ).

59 Riservati a dottori di ricerca italiani, o comunque comunitari, di età non superiore a 32 anni, non ancora strutturati presso gli atenei italiani (statali o non statali), e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR Riservati a giovani docenti o ricercatori di età non superiore a 38 anni, già strutturati presso gli atenei italiani (statali o non statali), e gli enti pubblici di ricerca afferenti al MIUR

60 Programmi Operativi Regionali (POR) In Italia le Regioni titolari di Programmi Operativi Regionali) nell Obiettivo : sono Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia. A queste si aggiunge il Molise in sostegno transitorio o phasing out. L'Autorità di Gestione di ciascun Programma è la rispettiva amministrazione regionale. Tutti i POR hanno un'impostazione uniforme e si dividono in sei capitoli: analisi della situazione di partenza, strategia di sviluppo, assi prioritari d'intervento, misure del Programma, piano finanziario, disposizioni di attuazione.

61 I Programmi Operativi Nazionali riguardanti l'obiettivo 1 sono 7 e intervengono su: ricerca, scuola, sicurezza, sviluppo locale, trasporti, pesca, assistenza tecnica e azioni di sistema. Le Autorità di Gestione sono i ministeri di riferimento: Istruzione, Università e Ricerca (per il PON Ricerca e il PON Scuola), Interno, Attività Produttive, Infrastrutture e Trasporti, Politiche Agricole e Forestali, Economia e Finanze.

62 Per contribuire alla competitività del paese il sistema scientifico Italiano fa affidamento sulla rete dei distretti tecnologici, presenti in molte regioni. L attività di questi distretti è concentrata sui settori prioritari di sviluppo dell economia e della ricerca italiana e coinvolge numerose realtà, sia pubbliche che private. Il MiUR, attraverso lo stanziamento di nuove risorse per i progetti, è intenzionato a dare sempre più slancio alla strategie di internazionalizzazione della ricerca italiana.

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