ABI Monthly Outlook. Gennaio Centro Studi e Ricerche

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1 ABI Monthly Outlook Gennaio 2009 Centro Studi e Ricerche

2 INDICE FOCUS BANCHE & FINANZA SCENARIO MACROECONOMICO FINANZA PUBBLICA POLITICA MONETARIA E TASSI DEL MERCATO MONETARIO ATTIVITA DEL SETTORE PRIVATO IL FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA MERCATI PRIMARI MERCATI SECONDARI INVESTIMENTI MOBILIARI TITOLI A CUSTODIA TITOLI IN GESTIONE TITOLI IN FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO RACCOLTA BANCARIA IMPIEGHI BANCARI I DIFFERENZIALI FRA I TASSI SOFFERENZE BANCARIE PORTAFOGLIO TITOLI TASSI DI INTERESSE ARMONIZZATI IN ITALIA E NELL AREA DELL EURO

3 SINTESI ATTIVITA' FINANZIARIE IN ITALIA Variabile Mese di riferimento Ultimo mese Mese precedente Anno precedente Variazione % delle attività finanziarie del settore privato in Italia ott-08 2,2% 3,8% 1,7% Variazione % annua attività finanziarie 1) banking ott-08 11,7% 11,3% 6,6% 2) stato ott-08 4,2% 4,1% 4,5% 3) fondi ott-08-31,1% -25,8% -10,5% 4) assicurazioni ott-08 6,5% 5,2% -0,9% 5) estero ott-08-9,1% 2,0% -0,9% Composizione % attività finanziarie 1) banking ott-08 43,3% 42,3% 39,6% 2) stato ott-08 17,1% 16,8% 16,8% 3) fondi ott-08 6,7% 7,2% 10,0% 4) assicurazioni ott-08 20,4% 20,0% 19,5% 5) estero ott-08 12,5% 13,6% 14,1% Raccolta bancaria (tasso di var. % annuo) dic-08 12,8% 14,6% 6,3% - di cui: depositi dic-08 6,3% 8,9% 2,4% - di cui: obbligazioni dic-08 21,5% 22,1% 12,1% Impieghi bancari (tasso di var. % annuo) dic-08 4,5% 4,0% 10,0% di cui: a breve dic-08 0,4% 0,4% 6,8% di cui: a m/l dic-08 6,7% 6,0% 11,9% Sofferenze nette/impieghi ott-08 1,1% 1,1% 1,2% Rendimenti e tassi - tasso sui depositi dic-08 1,99% 2,25% 2,06% - tasso medio prestiti dic-08 6,04% 6,42% 6,18% - mark up dic-08 2,77% 2,18% 1,34% - mark down dic-08 1,28% 1,99% 2,78% - price/earning azioni bancarie 13-gen-09 6,27 5,92 13,84 - price/earning S&P MIB 13-gen-09 6,28 6,01 11,81 - roe implicito delle banche 13-gen-09 8,1% 6,8% 15,0% - crescita implicita dei dividendi bancari 13-gen-09 4,3% 3,4% 8,8% - crescita implicita dei dividendi MIB30 13-gen-09 6,2% 5,2% 9,3% Per memoria: - Totale attività finanziarie del settore privato (mld di ) ott Tasso euribor a 3 mesi dic-08 3,27% 4,24% 4,84% - Irs a 5 anni dic-08 3,33% 3,70% 4,51% * Relativo alle famiglie ed alle società non finanziarie. ** Il mark up ed il mark down sono calcolati rispetto al tasso euribor a 3 mesi. *** Totale delle attività finanziarie del settore privato (al netto delle azioni) Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI 3.

4 FOCUS BANCHE & FINANZA In rallentamento il mercato immobiliare in Italia Nel corso dell ultimo anno il mercato delle compravendite immobiliari in Italia ha registrato una netta flessione: secondo i dati dell Agenzia del Territorio relativi al primo semestre del 2008, i volumi di compravendita sono diminuiti del 14% rispetto allo stesso periodo dell anno precedente, evidenziando, tuttavia talune differenze a livello territoriale. Il Nord-Italia (che rappresenta il 52% del mercato nazionale) mostra una contrazione di quasi il 15,5%, mentre più contenuta appare la flessione nel Mezzogiorno (con una quota del 28% del mercato Numero di compravendita di abitazioni - variazioni % annue nazionale), pari a % -10,7%. 15 Laddove si consideri l andamento dei prezzi, dall ultimo Osservatorio Nomisma sul mercato immobiliare riferito al periodo luglio-ottobre 2008 si evince come per le tredici principali città del paese si rileva per la prima volta dal 1998 una contrazione dei prezzi delle abitazioni di circa 1% rispetto al semestre precedente. Si sono, inoltre, notevolmente allungati i tempi mediamente necessari per vendere un abitazione, che passano da 3,4 mesi del 2004 a 5,8 mesi del La minora domanda di acquisto di abitazioni si è riflessa in un rallentamento del trend dei finanziamenti delle famiglie per tale scopo. Secondo gli ultimi dati disponibili, a novembre 2008 i % PRESTITI PER L'ACQUISTO DI ABITAZIONI - TASSI DI CRESCITA TENDENZIALI Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati BCE ,3 11,8 finanziamenti bancari alle famiglie per l acquisto di abitazioni ha sperimentato una contrazione annua del 2,2%, valore che si raffronta al +10,2% di novembre D altra parte, tale andamento lo si riscontra anche in tutti i principali Paesi dell Area Euro, che nell ultimo anno hanno segnato un marcato rallentamento di tali finanziamenti: +2,8% a novembre 2008 nella media dei paesi dell Area Euro (dal +7,3% di novembre 2007); +5,3% in Spagna (dal +15,1% di novembre 2007), -0,7% in Germania (lo stesso valore di un anno prima), +8,2% in Francia (dal 13,3% di novembre 2007). Solo in Olanda nel periodo considerato si è registrato un accelerazione della dinamica dei finanziamenti per l acquisto di abitazioni: +4,7% a novembre 2008, valore che si raffronta al +0,6% di un anno prima. 0,1 5, semestre Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche su dati Agenzia del AREA EURO FR DE IT NL ES 3,6 1,4-4,6-13,9 4.

5 1. SCENARIO MACROECONOMICO In recessione a fine 2008 le principali economie internazionali. Grazie anche al ribasso dei prezzi del petrolio le dinamiche di inflazione nei principali Paesi appaiono in sensibile attenuazione Il 2008 si è chiuso con uno scenario macroeconomico internazionale che vede le principali economie in piena recessione; le previsioni effettuate dalle principali istituzioni economiche e finanziarie nazionali e internazionali indicano che il ciclo recessivo continuerà anche nell anno appena iniziato. In tale contesto, con i prezzi del petrolio che nella media dell ultimo mese dell anno sono scesi intorno ai 43 dollari al barile (segnando una flessione di oltre il 50% rispetto alla fine del 2007), prosegue il rientro dei tassi d inflazione dopo i forti aumenti verificatisi per gran parte dello scorso anno. L inflazione media dell Area Euro ha segnato a dicembre una variazione annua dell 1,6%: sia la Germania (+1,1% variazione annua) che la Francia (+1,2%) hanno mostrato una dinamica dei prezzi molto bassa. In deciso calo è anche l inflazione in Italia, con l ultimo dato Istat di dicembre che indica un tasso annuo di crescita dei prezzi al consumo del +2,2%. Ancora più significativo è stato il calo del tasso d inflazione negli Usa (+1% a novembre). L ennesimo taglio dei tassi adoperato dalla Fed il mese scorso (federal funds rate è stato portato dall 1% ad un valore compreso tra lo zero e lo 0,25%), ha contribuito al parziale riapprezzamento dell euro nei confronti del dollaro: il cambio euro/dollaro, tornato attorno a quota 1,35 nella media di dicembre 2008, ha continuato a oscillare all interno della banda 1,30-1,40 nelle prime due settimane di gennaio, tornando a 1,30 a metà mese per le aspettative di un nuovo allentamento delle condizioni monetarie da parte della BCE. Complice il deterioramento del quadro economico e la discesa dell'inflazione, anche la BCE ha, infatti, deciso il 15 gennaio a un nuovo taglio dei tassi d'interesse, portandoli dal 2,5% al 2%. Gli investimenti ed i consumi privati portano in negativo l andamento del Pil statunitense nel terzo trimestre del 2008, in Italia è risultato negativo il contributo degli investimenti privati e della bilancia commerciale. Secondo le previsioni di Eustat di gennaio 2009 il Pil dell Area Euro nell anno in corso è atteso flettere dell 1,9% (-2% in Italia) Il Pil Usa, secondo le ultime misurazioni, ha segnato nel terzo trimestre dell anno una variazione congiunturale del -0,1% e del +0,7% su base tendenziale rispetto al terzo trimestre del Negativi sono stati i contributi degli investimenti privati (-0,2%) e dei consumi privati (-0,7%), mentre impulsi positivi alla dinamica congiunturale sono stati forniti dalla bilancia commerciale (+0,2 p.p.), dalla spesa pubblica (+0,2%) e dalle scorte (+0,3%). In Italia, nel terzo trimestre del 2008 il Pil ha registrato una contrazione di -0,5% congiunturale e -0,9% tendenziale; negativi sono stati i contributi degli investimenti privati (-0,4%) e della bilancia commerciale (-0,3%). Le previsioni intermedie pubblicate da Eurostat evidenziano come nel 2009 il pil dell'unione europea dovrebbe segnare una contrazione di -1,8% e di -1,9% per l Area Euro. Dei quattro grandi paesi dell eurozona, la Germania è attesa segnare il dato peggiore (-2,3%), seguita da Italia e Spagna (-2,0%) e dalla Francia (-1,8%). In calo anche l'inflazione, dal 3,5% (stima) 5.

6 del 2008, all'1,2% del 2009, per tornare al 2,2% nel A novembre ancora in forte peggioramento la dinamica della produzione industriale italiana (-9,7% la variazione su base annua e -3,5% nei primi undici mesi del 2008 rispetto allo stesso periodo del 2007) Il dato di novembre relativo all Italia evidenzia una variazione della produzione industriale su base mensile del -2,3% (-9,7% su base annua). In dettaglio, la produzione dei beni di consumo ha registrato, in novembre, una variazione congiunturale nulla, la produzione dei beni di investimento del -4,5% m/m, quella dei beni intermedi del -2,8% m/m, e la produzione dei beni ad alto contenuto energetico ha registrato una variazione del -3,9% m/m. Nel complesso gli ultimi dati ISTAT evidenziano come la produzione industriale nei primi undici mesi di quest anno abbia fatto registrare una variazione negativa del -3,5% rispetto ai primi undici mesi del Le aspettative in Italia circa l andamento dell attività produttiva mostrano un peggioramento: secondo l indagine ISAE presso le imprese italiane, il saldo delle attese di produzione a 3-4 mesi è diminuito, passando da -12,6 punti in novembre a -19,6 punti in dicembre 2008; l indicatore sulle scorte è passato, dai +8,9 punti di novembre agli +8,3 punti di dicembre. Sul fronte degli indicatori di domanda, la variazione delle vendite al dettaglio rispetto al mese precedente è stata del -0,5% nel mese di ottobre (ultimo dato disponibile); su base annua si è registrata una variazione del -4,4%. L immatricolazione di nuove auto è variata, in novembre, del -6,2% congiunturale (-25,3% su base annua). Contrastato il clima di fiducia di imprese e consumatori negli Usa; in peggioramento nell Area Euro Il clima di fiducia delle imprese negli Stati Uniti ha segnalato, nel periodo più recente, la seguente dinamica: l indice dei direttori degli acquisti nel settore manifatturiero è diminuito nel mese di dicembre a quota 32,4 (36,2 a novembre), confermandosi sotto la soglia dei 50 punti che indica lo spartiacque fra crescita e recessione; il corrispettivo indice del settore non manifatturiero rimane anch esso in territorio negativo, aumentando nel mese di dicembre e attestandosi a quota 39,6 (33 nel mese precedente). Gli indicatori del clima di fiducia dei consumatori hanno mostrato andamenti contrastanti; l indice elaborato dal Conference Board e quello prodotto dall Università del Michigan hanno, infatti, registrato le seguenti dinamiche: il primo è diminuito in dicembre, su base mensile, del -15% (da 44,7 a 38 punti) e il Usa: Indici di Fiducia delle Imprese (ISM) secondo ha (scarti rispetto a 50, spartiacque tra espansione e restrizione) manifestato, sempre nel 7 15 mese di 2 10 dicembre, un aumento del ,9% collocandosi a ,1 (dal 55,3 di novembre). L indice di Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Thomson Financial Datastream. fiducia delle dic-04 apr-05 ago-05 dic-05 apr-06 ago-06 dic-06 apr-07 ago-07 dic-07 apr-08 ago-08 dic-08 dic-04 apr-05 ago-05 dic-05 apr-06 ago-06 dic-06 apr-07 ago-07 dic-07 apr-08 ago-08 dic-08 1 Riguardo ai dati appena descritti sulla produzione industriale, le variazioni congiunturali mensili si riferiscono ai dati destagionalizzati, mentre le variazioni tendenziali sono calcolate sui dati corretti per i giorni lavorativi. 6.

7 imprese nell Area Euro è, nel mese di dicembre, andato peggiorando passando da -24,9 a -33,1. Tra i principali paesi dell Area, in Italia l indice è peggiorato, passando da -15 a un -27,5; è sceso anche in Germania (da -27,5 a -34,3) e in Francia (da -28,7 a -39). Sul fronte dei consumatori, nello stesso periodo, gli indici di fiducia hanno evidenziato un peggioramento nel complesso dell Area Euro (da -25,1 a -29,7). In dettaglio, il mood dei consumatori è risultato, in dicembre, in contrazione in Germania (l indice è passato da -14,7 a -22,2), in Italia (da -25,9 a -29,5) e in Francia (da -29,3 a -33,7). In flessione il prezzo del petrolio: i dati relativi alla prima metà di gennaio 2009, mostrano una quotazione media del Brent prossima a 45 dollari al barile (-52,3% la contrazione annua a fine 2008) I prezzi delle materie prime hanno registrato, nel periodo più recente, i seguenti andamenti: il Crude Oil Index dell IPE è passato da una quotazione media di 55,3 dollari per barile di greggio di novembre a quella di 43,5 dollari di dicembre 2008, con una variazione in termini congiunturali del -21,4% (su base annua la variazione è pari al -52,3%) 2 ; il Goldman Sachs Commodity Index è diminuito in dicembre, rispetto al mese precedente, del -16,9%; la variazione su base annua è stata pari al -43,2%; in aumento il prezzo dell oro: l indice di riferimento, il Gold Bullion, ha raggiunto una quotazione media, in dicembre, pari a 822 dollari per oncia, mostrando una variazione percentuale del +8% rispetto alla quotazione media del precedente mese (+1,9% su base annua) 3. In flessione a dicembre l inflazione nell Area Euro ed in Italia Nell Area Euro i prezzi al consumo, in base alle indicazioni di Eurostat, hanno segnato in dicembre come già evidenziato - una variazione del +1,6% (+2,1% nel mese precedente) su base annua. Quanto ai diversi paesi appartenenti all Eurozone, l Italia ha registrato un tasso d inflazione armonizzato pari al +2,4 (+2,7 nel precedente mese), la Francia un tasso del +1,2% (+1,9% in precedenza) e la Germania un inflazione armonizzata del +1,1% (+1,4% in precedenza). Quanto all Italia, secondo l Istituto Nazionale di Statistica, nel mese di dicembre l indice nazionale dei prezzi al consumo per l intera collettività comprensivo dei tabacchi ha registrato una variazione del - 0,1% rispetto al mese precedente e una variazione del +2,2% rispetto allo stesso mese dell anno precedente (-0,4% m/m e +2,7% a/a nel mese precedente). Riguardo al recente andamento dei prezzi dei servizi finanziari, l Istituto Nazionale di Statistica segnala, per il mese di novembre 2008, una variazione del -0,2% su base congiunturale e del +0,5% in termini tendenziali. In flessione l euro sul dollaro: a quota 1,353 nella media di dicembre; a quota nella prima decade di gennaio 2009 Nel mese di dicembre 2008, il mercato dei cambi ha registrato le seguenti dinamiche: verso il dollaro americano il tasso medio mensile dell euro si è 2 Nella prima decade di gennaio 2009, il Crude Oil Index dell IPE si è attestato su una quotazione media di 45 dollari per barile. 3 Nei primi tredici giorni di gennaio 2009, il Gold Bullion Index si è attestato su una quotazione media di 849 dollari per oncia d oro. 7.

8 attestato a 1,353, rivalutandosi rispetto al mese precedente del 6,2% (il cambio del dollaro sull euro si è attestato a 0,739). Nello stesso mese il cambio sterlina inglese/euro è risultato mediamente pari a 0,911 euro (0,831 nel mese precedente); nei confronti del franco svizzero il cambio medio è stato pari a 1,535 (1,516 nel mese precedente); con riguardo allo yen giapponese si è Tasso di cambio verso l'euro delle principali valute riscontrato un Periodo di riferimento: dicembre 2008 cambio medio pari a 123,3 (123,4 nel precedente mese). Volatilità * Media Nei primi sedici giorni di gennaio l euro ha segnato una quotazione media nei confronti del dollaro pari a 1,347 (1,30 a metà mese). 2. FINANZA PUBBLICA Giapponese Svizzero 1a settimana 1, ,761 0,880 1,565 2a settimana 1, ,506 0,919 1,559 3a settimana 1, ,583 0,950 1,511 4a settimana 1, ,279 0,975 1,483 Media del mese Minimo del mese Massimo del mese 1, ,33 0,911 1,535 1, ,69 0,849 1,480 1, ,15 0,980 1,583 1a settimana 1,42% 0,79% 1,11% 0,53% 2a settimana 2,25% 1,58% 2,25% 1,19% 3a settimana 0,33% 0,42% 0,36% 0,65% 4a settimana 1,00% 0,74% 0,60% 0,25% Volatilità mensile* Volatilità a 12 mesi* Dollaro USA Sterlina 4,51% 3,05% 4,68% 1,98% 6,16% 3,96% 2,97% 0,44% * L'indice di volatilità è calcolato come rapporto tra la deviazione standard e la media nel relativo periodo di riferimento. Fonte: Elaborazioni ABI su dati Thomson Financial Datastream. Franco In peggioramento nell intero 2008 i dati sul fabbisogno del settore statale, il peggior dato da 2005 Secondo le consuete informazioni fornite dal Ministero dell Economia, nello scorso mese di dicembre l'avanzo del settore statale è stato pari a 2,9 miliardi di euro. Ciò non è tuttavia bastato ridurre in maniera rilevante il fabbisogno complessivo dello scorso anno; in termini cumulati, il fabbisogno del 2008 si è cifrato in 52,9 miliardi (il peggior dato dal 2005), un valore assai più elevato rispetto ai 29,6 miliardi del 2007 e ai 45,2 miliardi stimati nella Relazione previsionale e programmatica dello scorso ottobre. Come sottolineato dalle fonti ufficiali, la crescita del fabbisogno del settore statale ha risentito sia del peggioramento del ciclo economico sia delle politiche volte proprio a contrastare tale peggioramento e non dovrebbe avere un impatto significativo sull indebitamento rilevante per i parametri europei. Nel mese di dicembre, sotto il profilo delle entrate, e quindi degli incassi di cui si è beneficiato, si sono manifestati gli effetti della scelta operata per legge di consentire una riduzione della percentuale del secondo acconto IRES e IRAP, riduzione che si è aggiunta all'attenuazione del cuneo fiscale e all'esenzione Ici per la prima casa. Il saldo sconta, inoltre, il venir meno del versamento straordinario da parte di Fintecna S.p.A. Dal lato della spesa, secondo quanto si apprende dal Ministero dell Economia, il dato di dicembre è stato influenzato da maggiori rimborsi fiscali in applicazione della disposizione del decreto legge n. 185/2008 (che ha consentito un'accelerazione di quelli relativi ai crediti d'imposta ultradecennali); dall anticipazione a favore delle regioni per l'estinzione dei debiti sanitari pregressi, per effetto della legge finanziaria 2008; da maggiori prelievi dalla tesoreria statale da parte delle Amministrazioni locali; dal rinnovo del contratto per il pubblico impiego; da erogazioni alla Cassa Depositi e Prestiti S.p.A.; da maggiori interessi sul debito pubblico. Yen 8.

9 Fabbisogno di cassa del settore statale (mld di euro) Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic ,4 6,0 15,6 8,0 14,6-14,4-4,9 7,8 8,1 4,6 7,3-21, (cumulato) 3,4 9,3 24,9 32,8 47,4 33,0 28,1 35,9 44,0 48,6 55,9 34, ,1 6,6 16,6 9,5 11,2-18,5-3,6 2,0 4,9 8,4 3,8-12, (cumulato) 1,1 7,6 24,2 33,7 44,9 26,4 22,7 24,7 29,5 38,0 41,7 29, ,5 9,6 11,7 10,5 8,0-15,8-2,2 5,8 12,0 13,0 3,5-2, (cumulato) -5,5 9,1 20,8 31,3 39,3 23,5 21,1 27,4 39,4 52,5 55,8 52,9 Fonte: elaborazioni ABI su dati Ministero dell Economia 3. POLITICA MONETARIA E TASSI DEL MERCATO MONETARIO A gennaio 2009 sia la Bce che la Banca d inghilterra hanno ulteriormente ridotti i tassi di policy La Banca Centrale Europea nella riunione del proprio Consiglio Direttivo del 15 gennaio 2009 dopo l intervento di inizio dicembre allorquando aveva ridotto il tasso di policy da 3,25% al 2,50% - ha ulteriormente allentato la stance di politica monetaria: il tasso minimo di offerta sulle operazioni di rifinanziamento principali è stato portato dal 2,50% al 2% (tornano così ai livelli di giugno 2003) con decorrenza 21 gennaio Riduzione ancora più sensibile per il tasso sui depositi overnight degli istituti di credito presso la Banca Centrale che viene ridotto di un intero punto, all'1%. Resta invece fermo al 3% il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginale. L 8 gennaio era intervenuta anche la Banca d'inghilterra, tagliando nuovamente il tasso di riferimento di mezzo punto percentuale, dal 2% all'1,50%, portandolo al livello più basso da quando, nel 1694, fu fondato l'istituto centrale britannico. Il taglio deciso dalla Bce tiene conto non solo del forte calo dei rischi di inflazione nell'eurozona, ma anche di un previsto consistente rallentamento dell'economia nell'area Euro: secondo la Bce, l'economia dell'area sta accusando un % Tassi Euribor * significativo 5,75 deterioramento, 5,50 5,25 prevalentemente 5,00 6 mesi causato 4,75 4,50 dall'aggravarsi dei 4,25 mesi scorsi della 4,00 crisi finanziaria e si 3,75 3,50 attende che sia la 1 anno domanda interna che la domanda estera ne risultino nettamente indebolite per un protratto periodo di 3,25 3,00 2,75 2,50 2,25 2,00 LUG AG SET OTT * tasso 360 giorni. Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI NO tempo. Debolezza economica che ha favorito un netto rientro dell'inflazione: per la media 2009 la Bce si attende un'inflazione in linea con i suoi livelli obiettivo (2 per cento). La Bce, ha, inoltre, lasciato spazio per un nuovo DIC GE FEB MA APR MA GIU LUG AG SET OTT 1 mese NO DIC GE 9.

10 intervento a marzo prossimo, quando saranno disponibili informazioni più chiare sull evolversi del ciclo congiunturale. Il tasso euribor a tre mesi nella media del mese di dicembre 2008 si è posizionato al 3,27%, 97 basis points al di sotto di quanto segnato a novembre 2008 (-158 punti base rispetto a dicembre 2007). Alla fine della prima metà di gennaio 2009 tale tasso è sceso al 3,38%; 69 punti base al di sotto della media di dicembre, tornando sui valore di metà febbraio 2006, mentre il tasso sui contratti di interest rate swaps a 10 anni si è collocato al 3,73% nella media della prima decade di gennaio 2009 (3,77% media dicembre 2008). Il differenziale tra il tasso swap a 10 anni e il tasso euribor a 3 mesi è risultato, nella media dei primi dieci giorni di gennaio, positivo: 99 punti base, in ampliamento rispetto ai -18 punti base della media di dicembre 2007 (+50 basis points nella media di dicembre 2008). 4. ATTIVITA DEL SETTORE PRIVATO Le attività finanziarie del settore privato crescono ad ottobre 2008 di +2,2% su base annua: in accelerazione i depositi bancari e postali, le operazioni pronti contro termine passive, i titoli obbligazionari bancari e leriserve assicurative ramo vita Dall analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività finanziarie del settore privato in Italia emerge come la proxy di tale indicatore ammonti a miliardi di euro a ottobre 2008 (contro i miliardi di euro di un anno prima), con una crescita su base annua del +2,2%. Le principali tendenze delle attività finanziarie possono essere riassunte come segue. In crescita: la dinamica dei depositi bancari, che a ottobre 2008 ha segnato un variazione tendenziale del +5,6%; la quota di questo aggregato sul totale delle attività finanziarie del settore privato in Italia risulta essere pari al 24% (24% nel precedente anno); i depositi postali detenuti dal settore privato (+5,7%); le operazioni pronti contro termine passive con la clientela, salite ad un ritmo del +18,3% a ottobre rispetto allo stesso mese dell anno prima; i titoli obbligazionari bancari, che hanno segnato un incremento su base annua del +21,9%; sul fronte delle attività di natura previdenziale, le riserve assicurative ramo vita (+5,9%). In flessione: le quote di fondi comuni (-31,1%). le quote di fondi comuni (-31,1%). sul fronte delle attività di natura previdenziale, i fondi pensione e Pip -19,1% (il dato non include gli effetti indotti dalla riforma della previdenza complementare). le attività sull estero sono diminuite del -9,1% a ottobre attestandosi a 373 miliardi di euro (quota sul totale delle attività finanziarie del settore privato del 12,5%). 5. IL FINANZIAMENTO DELL ECONOMIA 5.1 MERCATI PRIMARI In flessione nel 2008, rispetto al 2007, la raccolta mediante il canale di 10.

11 Borsa Dalle recenti indicazioni di Borsa Italiana emerge come nel mese di dicembre 2008 la raccolta complessiva effettuata attraverso il canale di Borsa mediante aumenti di capitale ed offerte pubbliche di vendita e sottoscrizione è stata pari a 30 milioni di euro; un anno prima la raccolta era stata pari a 1,4 miliardi. In termini cumulati, nel 2008, la raccolta è risultata pari a 7,5 miliardi di euro (8,4 miliardi nel 2007). in marcato aumento nei primi undici mesi del 2008, rispetto all analogo periodo dell anno precedente, l utilizzo dei corporate bond Nel mese di novembre 2008 (ultimo dato disponibile) le emissioni lorde di obbligazioni da parte delle imprese italiane sono risultate pari a 29,6 miliardi di euro; un anno prima erano ammontate a 3,4 miliardi di euro. Le emissioni nette, sempre a novembre 2008, sono risultate pari a 28,6 miliardi di euro (un anno prima erano diminuite di 2,6 miliardi). Nei primi undici mesi del 2008 le emissioni lorde sono risultate pari a 79,4 miliardi di euro (43,4 miliardi nello stesso periodo del 2007), mentre quelle nette sono state pari a +55,6 miliardi di euro (+19,1 miliardi nello stesso periodo del 2007) MERCATI SECONDARI Nell intero 2008 i principali indici di borsa internazionali hanno manifestato marcate contrazioni. In forte flessione la capitalizzazione complessiva del mercato azionario italiano, così come quelle del settore bancario Nel mese di dicembre 2008 i corsi azionari internazionali hanno manifestato le seguenti dinamiche: lo Standard & Poor s 500 è diminuito di -0,7%; la performance del Nikkei 225 è stata negativa per il -0,1%; il Dow Jones Euro Stoxx (indice dei 100 principali titoli dell area euro per capitalizzazione) ha registrato una variazione del -4,7%. L andamento più recente del price earning relativo allo Standard & Poor s 500 evidenzia un aumento: nella prima metà di gennaio 2008 è stato pari a 19,7 contro il 19,5 del precedente mese. Tra la fine del 2007 e la fine del 2008 si sono registrate le seguenti variazioni: -38,5% l indice Standard & Poor s 500, -42,1% il Nikkei 225 e -45% il Dow Jones Euro Stoxx (indice dei 100 principali titoli dell area euro per capitalizzazione). I principali indici di Borsa europei hanno evidenziato, nel mese di dicembre 2008, le seguenti variazioni medie mensili: l indice S&P/Mib ha registrato una variazione negativa del -6,7%; il Dax30 ha segnato una variazione negativa del -0,7%, il Cac40 del -3,1% ed il Ftse100 del +1%. Nel periodo compreso fra la fine del 2007 e la fine del 2008 si sono registrate le seguenti variazioni: -49,5% l indice S&P/Mib, -40,4% il Dax30, -42,7% il Cac40 ed -31,3% il Ftse100. Con riguardo ai principali mercati della New Economy si rileva che la quotazione media mensile a dicembre 2008 del Tech Dax ha segnato una variazione del -5%, l indice dei tecnologici francese del +1,6% ed il Nasdaq del -1,1%. Le quotazioni dei principali indici di borsa tecnologici hanno mostrato a fine 2008 le seguenti variazioni rispetto ai valori di fine 2007: il Nasdaq ha registrato una variazione negativa del -40,5%; il TechDax ha segnato una variazione negativa del -47,8% e l indice dei titoli tecnologici francese del -37,1%. A dicembre 2008 la capitalizzazione media mensile del mercato azionario dell Area dell Euro ha manifestato un andamento negativo su base congiunturale (-3,3%), mentre su base annua la variazione ammonta al -46,8%. In valori assoluti il decremento si è attestato a circa -111 miliardi di euro, portando la capitalizzazione complessiva a quota miliardi di euro. 11.

12 All interno dell eurozone la capitalizzazione imputabile all Italia è pari all 11,5% (11,9% in precedenza), quella della Francia al 30,8% (30,9% in precedenza) e quella della Germania al 23,6% (23,5% in precedenza). Con riferimento specifico all Italia, la capitalizzazione complessiva del mercato azionario ha manifestato un decremento alla fine del mese di dicembre 2008, passando dai precedenti 383,6 miliardi di euro a 374,7 miliardi di euro (variazione congiunturale del -2,3%; variazione tendenziale su base annua del -48,9%). La capita- Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Borsa Italiana. lizzazione del settore bancario è dimuinuita, a fine dicembre 2008, di 1,3 miliardi di euro (variazione congiunturale del -1,5%; variazione tendenziale del -57,4%). Il settore assicurativo ha registrato, nello stesso periodo, una variazione congiunturale del +2,19% (-40,6% su base annua). L incidenza del settore bancario sul totale è, peraltro, aumentata al 25,6% (24,5% nel mese precedente; circa il 30% a fine 2007). 6. INVESTIMENTI MOBILIARI 6.1 TITOLI A CUSTODIA Sale la consistenza del totale dei titoli a custodia delle banche italiane; tassi di crescita tendenziali più elevati per i certificati di deposito, le obbligazioni ed i Bot Gli ultimi dati sulla consistenza del totale dei titoli a custodia delle banche italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla clientela) - pari a 1.744,5 miliardi di euro ad ottobre mostrano come essa sia accresciuta rispetto a dodici mesi prima: +0,9% (+7,5% il settore delle società non finanziarie, +9,7% le famiglie consumatrici, -4,3% le Amministrazioni pubbliche, +3,4% le imprese individuali, +2,7% le imprese di assicurazioni, -14,7% le istituzioni finanziarie). Con particolare riferimento all aggregato titoli a custodia per tipologia di attività finanziaria si osserva come nel mese di ottobre 2008 si sia manifestata una crescita su base annua dei BOT (+9,7%), dei certificati di deposito (+126,2%) e delle obbligazioni (+23,9% le obbligazioni bancarie, +8,3% le altre obbligazioni), cui ha fatto riscontro una contrazione delle quote dei fondi comuni (-29,9%), dei BPT (-4,5%) e CCT (-4,5%). 6.2 TITOLI IN GESTIONE mld. di euro A 07 COMPOSIZIONE SETTORIALE DELLA CAPITALIZZAZIONE DELLA BORSA ITALIANA (in miliardi di euro) M G 07 Settore industriale Settore servizi Settore bancario Settore assicurativo Altri settori finanziari L A 07 Capitalizzazione del Mercato principale italiano a dicembre 2008: 356,6 mld di euro In ulteriore flessione le gestioni patrimoniali delle banche italiane Le gestioni patrimoniali bancarie hanno manifestato ad ottobre 2008 una flessione, collocandosi a circa 94,2 miliardi di euro, segnando una variazione tendenziale negativa prossima al -33,3%. Le gestioni patrimoniali bancarie rappresentano, sempre ad ottobre 2008, il 5,4% del totale dei titoli a custodia di residenti (8,2% ad ottobre 2007) S O N D G F M A M G L A S O N D

13 6.3 TITOLI IN FONDI COMUNI DI INVESTIMENTO In marcata flessione nel 2008 il patrimonio dei fondi comuni e sicav aperti di diritto italiano ed estero, così come la raccolta netta A dicembre 2008 il patrimonio dei fondi comuni e sicav aperti di diritto italiano ed estero è diminuito, collocandosi intorno ai 409,2 miliardi di euro, dai 421,7 miliardi di euro di novembre 2008 ed in netta flessione rispetto ai circa 570,2 miliardi di fine 2007 (-28,2% la contrazione nell ultimo anno). Tale patrimonio è composto per il 52,6% da fondi di diritto italiano e per il 47,4% di fondi di diritto estero 4. In particolare, rispetto a novembre 2008 vi è stato una contrazione di milioni di euro dei fondi azionari, di milioni dei fondi obbligazionari, di -628 milioni di fondi flessibili, di -438 milioni di euro di fondi bilanciati, di milioni di euro dei fondi hedge 5 e di milioni di fondi di liquidità. Con particolare riguardo alla composizione del patrimonio per tipologia di fondi si rileva come, nell ultimo anno, la quota dei fondi di liquidità sia salita dal 16,5% di dicembre 2007 al 21,2% di dicembre 2008, la quota dei fondi flessibili sia passata dall 11,7% al 12,9%; la quota dei fondi azionari è, viceversa, diminuita dal 23,7% al 17,1% così come la quota dei fondi hedge (dal 6,4% al 5,3%) e dei fondi bilanciati dal 5,9% al 4,6%, mentre la quota dei fondi obbligazionari è aumentata dal 35,86% al 39%. Sempre a dicembre 2008 si è registrato un flusso negativo della raccolta netta dei fondi per 9 miliardi di euro (-140 miliardi di euro nell intero 2008), che si raffronta ad una flessione di 5,69 miliardi di euro di dicembre 2007 (-53,2 miliardi nell intero 2007). 7. RACCOLTA BANCARIA In accelerazione a fine 2008 rispetto a fine 2007 il trend dell attività di funding sull interno delle banche italiane; in flessione la dinamica della provvista sull estero Con riferimento all attività di funding 6 in Italia, le prime stime del SI-ABI mostrano, alla fine del 2008, un assestamento rimanendo su valori sostenuti - della dinamica della raccolta denominata in euro del totale delle banche italiane, rappresentata dai depositi a risparmio, dai conti correnti, dai certificati di deposito e dalle obbligazioni: il tasso di crescita tendenziale è risultato pari al +13,1%, (+14,6% a novembre 2008 ed +6,3% a fine 2007). Più in particolare, alla fine 2008 la raccolta bancaria è risultata pari a miliardi di euro. Nel corso dell ultimo anno lo stock della raccolta è aumentato di circa 166 miliardi di euro. Laddove si considerino le dinamiche delle diverse componenti del funding, a dicembre 2008 si osserva come i depositi da clientela abbiano registrato un tasso di crescita tendenziale pari a +6,3% 6 (+8,9% a novembre 2008 e +2,4% a fine 2007), mentre la dinamica delle obbligazioni delle banche 7 sia risultata pari a +22,2% a fine 4 Fondi di diritto italiani: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati in Italia; Fondi di diritto estero: fondi armonizzati e non armonizzati domiciliati all estero, prevalentemente in Lussemburgo, Irlanda e Francia. 5 I Fondi hedge sono stati riclassificati dalla categoria Flessibili alla categoria Fondi hedge. 6 L andamento dei prestiti e dei depositi in conto corrente di novembre è stato influenzato dallo slittamento al 1 dicembre dei versamenti della seconda rata dell acconto delle imposte versate in autotassazione; oltre a tale fattore i dati di dicembre continuano a scontare i riflessi delle significative operazioni di ristrutturazione che hanno interessato nel 2008 alcuni dei principali gruppi bancari italiani. 7 Nel mese di dicembre la segnalazione nella matrice decadale delle obbligazioni è stata effettuata non più al lordo, ma al netto delle operazioni di riacquisto effettuate dalle banche; questa diversa modalità di segnalazione determina una non perfetta continuità delle serie storiche. Il dato delle obbligazioni è stato influenzato, inoltre, dalle su accennate operazioni di ristrutturazioni di alcuni importanti gruppi bancari italiani. 13.

14 2008 (+22,1% a novembre 2008; +12,1% a fine 2007). Sostenuta è risultata, altresì, la dinamica delle operazioni pronti contro termine con clientela, che ad ottobre 2008, ultimo dato al momento disponibile, hanno segnato un incremento tendenziale di circa il 18% (+31,6% a settembre 2008; +12,6% ad ottobre 2007). In contrazione ad ottobre 2008 è risultato il trend della provvista sull estero (cioè l indebitamento verso non residenti). DEPOSITI ED OBBLIGAZIONI DELLE BANCHE ITALIANE Data mln di RACCOLTA tasso annuo di crescita DEPOSITI CLIENTELA RESIDENTE (1) mln di tasso annuo di crescita mln di OBBLIGAZIONI tasso annuo di crescita dic , , ,14 gen , , ,59 feb , , ,87 mar , , ,80 apr , , ,56 mag , , ,10 giu , , ,39 lug , , ,40 ago , , ,46 set , , ,29 ott , , ,85 nov , , ,09 dic-08 * , , ,23 * Stime SI-ABI (1) Conti correnti, depositi a risparmio e certificati di deposito Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia, SI-ABI In particolare, ad ottobre 2008 la provvista sull estero delle banche italiane è stata pari a circa 577,2 miliardi di euro, facendo registrare una variazione tendenziale negativa di -5% (+8% a settembre 2008 ed +31,2% ad ottobre 2007). La quota della provvista sull estero sul totale provvista (comprensiva della provvista sull estero) si è posizionata al 27,7%. Il flusso netto di provvista sull estero nel periodo compreso fra ottobre 2007 ed ottobre 2008 è stato negativo per circa 30,7 miliardi di euro. La quota della provvista netta sull estero sul totale PCT passivi con clientela ordinaria (milioni di ; variazioni %) degli impieghi sull interno è risultata ad ottobre 2008 pari al 16,7%, mentre le attività sull estero sempre alla stessa data - sono ammontate a 325,2 miliardi di euro. In dettaglio, la raccolta netta sull estero (provvista sull estero meno attività sull estero) è stata pari a circa 252 miliardi di euro (-7,8% la variazione tendenziale). Il rapporto attività sull estero/provvista sull estero è risultato pari al 56,3% (55,1% ad ottobre 2007). PCT Data mln di tasso annuo di crescita (3) ott ,60 nov ,78 dic ,86 gen ,44 feb ,25 mar ,99 apr ,46 mag ,99 giu ,53 lug ,84 ago ,29 set ,57 ott ,33 Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia 14.

15 In marcata flessione la remunerazione media della raccolta bancaria Con riguardo ai tassi bancari, si rileva come il tasso sui depositi in euro applicato alle famiglie e società non finanziarie sulla base delle statistiche armonizzate del Sistema europeo di banche centrali abbia manifestato, nel periodo più recente, una flesssione, in linea con con i segnali della Bce e con il trend delle condizioni del mercato interbancario: a dicembre 2008, in particolare, esso è risultato pari a 1,99%, 26 punti base al di sotto del valore di novembre 2008 (2,06% a dicembre 2007). TASSI DI INTERESSE PER GLI INVESTITORI IN ITALIA (medie mensili; valori %) Tassi di interesse bancari: famiglie e società non Rendimento della raccolta Rendimento dei titoli di Stato finanziarie postale (1) Statistiche armonizzate del Sistema europeo di banche Data Mercato primario buoni fruttiferi ordinari centrali depositi in euro (con sistenze) depositi in c/c in euro (consistenze) pronti contro termine (consistenze) obbligazioni consistenze raccolta da famiglie e società non finanziarie (2) BOT CCT BTP (*) libretti serie ordinaria (3) rend. medio annuo nei primi 5 anni (4) rend. medio annuo al 20 anno (4) dic-07 2,06 1,65 4,03 4,28 2,93 3, ,00 2,22 3,02 gen-08 2,06 1,64 4,01 4,29 2,95 3,86 4,15 4,29 2,00 2,22 3,02 feb-08 2,06 1,62 3,97 4,32 2,98 3,73 4,20 3,85 2,00 1,82 2,77 mar-08 2,09 1,65 3,96 4,32 3,00 4,03 4,11 3,90 2,00 1,82 2,80 apr-08 2,11 1,69 3,99 4,36 3,03 4,03 4,42 4,19 2,00 2,04 2,83 mag-08 2,16 1,73 4,05 4,46 3,11 4,12 4,35 4,42 2,00 2,28 3,02 giu-08 2,18 1,75 4,13 4,57 3,18 4,51 4,43 4,78 2,00 2,47 3,09 lug-08 2,24 1,79 4,25 4,65 3,26 4,46 4,98 4,93 2,00 2,52 3,14 ago-08 2,29 1,83 4,32 4,67 3,30 4,37 4,92 4,72 2,00 2,52 3,14 set-08 2,31 1,87 4,37 4,72 3,33 4,32 4,86 4,55 2,00 2,23 2,92 ott-08 2,30 1,91 4,32 4,81 3,37 2,85 4,80 4,58 2,00 2,23 2,92 nov-08 2,25 1,83 4,21 4,71 3,32 2,60 3,79 4,77 2,00 2,13 2,82 dic-08 (5) 1,99 1,56 3,89 4,49 3,06 2,57-4,15 2,00 2,13 2,82 gen-09 (6) ,83 3, (1) Rendimenti all'emissione (2) Dati SI-ABI (tasso sui depositi in euro + obbligazioni + pct applicati al comparto delle famiglie e società non finanziarie) (3) Soggetto a imposta del 27% (4) Soggetto a imposta del 12,5% (5) Per i tassi bancari = dati SI-ABI (6) Dati relativi alla prima metà del mese Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia, SI-ABI Il tasso medio della raccolta bancaria da clientela (che comprende il rendimento dei depositi, delle obbligazioni e dei pronti contro termine in euro applicati al comparto delle famiglie e società non finanziarie), si è collocato a dicembre 2008 al 3,06% (3,32% a novembre 2008). Rispetto a dicembre 2007, questo tasso è aumentato di 15 basis points. In flessione sia i rendimenti dei titoli pubblici all emissione che quelli sul mercato secondario; sostenuta la domanda di titoli di Stato Sul mercato secondario dei titoli di Stato, il Rendistato, cioè il dato relativo al campione dei titoli con vita residua superiore all anno scambiati alla Borsa valori italiana (M.O.T.), si è collocato a dicembre 2008 al 4,13%, 10 basis points al di sotto del valore di novembre u.s. e 28 basis points al di sotto del valore di dicembre Sul mercato primario, peraltro, nel mese di gennaio 2007 è diminuito il rendimento all emissione dei CCT, posizionatisi al 3,49% (3,79% a novembre 2008; a dicembre non ci sono state emissioni, 4,15% a gennaio 2008). Con riferimento ai BTP 8, nella media delle emissioni del mese di dicembre 2008 il rendimento medio è risultato pari al 4,15% (4,77% a novembre 2008; 4,29% a gennaio 2008). Il rendimento lordo annualizzato dei BOT è, infine, passato nel periodo novembre - dicembre 2008 dal 2,60% al 2,57%. Nella prima asta di gennaio tale rendimento è sceso al valore minimo dell 1,83% 8 Il dato medio mensile del tasso di interesse dei BTP è influenzato dalla diversa scadenza dei titoli in emissione ogni mese. 15.

16 8. IMPIEGHI BANCARI In lieve accelerazione a fine 2008 la dinamica degli impieghi bancari, ma in rallentamento rispetto a fine 2007, strettamente connesso con la fase di recessione dell economia La dinamica dei finanziamenti erogati dalle imprese bancarie ha manifestato, a dicembre 2008, una lieve accelerazione: sulla base di prime stime, gli impieghi complessivi (denominati in euro e in valute diverse dall euro ) del totale banche in Italia hanno segnato un tasso di crescita tendenziale pari al +4,5% (+4% a novembre 2008 e +10% a dicembre 2007). La decelerazione dei finanziamenti bancari rispetto a fine 2007 appare strettamente connesso con la fase di rallentamento ciclico dell economia italiana. IMPIEGHI DELLE BANCHE ITALIANE (1) TOTALE IMPIEGHI IN EURO IMPIEGHI IN VALUTA (%) Data mln di tasso annuo di crescita mln di tasso annuo di crescita mln di tasso annuo di crescita IMPIEGHI / RACCOLTA dic , , ,68 114,76 gen , , ,37 115,66 feb , , ,96 115,16 mar , , ,51 114,05 apr , , ,34 112,63 mag , , ,47 110,94 giu , , ,55 111,44 lug , , ,09 112,99 ago , , ,63 112,37 set , , ,62 111,15 ott , , ,31 108,94 nov , , ,80 107,83 dic-08 * , , ,07 106,23 * valore del SI-ABI (1) Le variazioni % tengono conto delle modifiche intervenute nell'ambito del settore delle società finanziarie. Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia, SI-ABI Alla fine del 2008 l ammontare degli impieghi del sistema bancario italiano è risultato pari a miliardi di euro, segnando un flusso netto di nuovi impieghi di circa 64 miliardi di euro rispetto a fine In particolare, il ritmo di sviluppo tendenziale dell aggregato che riguarda gli impieghi in euro si è collocato a fine 2008 al +4,2% (+3,7% a novembre 2008 e +10% a fine 2007), mentre gli impieghi espressi nelle valute diverse dall euro hanno manifestato una variazione tendenziale nei dodici mesi di +39,1% (+36,8% a novembre 2008 e +12,7% a fine 2007); tali impieghi coprono una quota sul totale di poco superiore all 1,2% del totale. Secondo prime stime a fine 2008 le variazioni tendenziali di queste componenti degli impieghi bancari sono risultate pari a +6,7% per il segmento a medio e lungo termine (+11,9% a dicembre 2007) e di +0,4% per quello a breve termine (+6,8% a dicembre 2007). 16.

17 IMPIEGHI TOTALI DELLE BANCHE ITALIANE IN BASE ALLA SCADENZA (1) (milioni di euro; variazioni %) TOTALE IMPIEGHI A BREVE IMPIEGHI A M/L TERMINE (%) Data mln di tasso annuo di crescita (2) mln di tasso annuo di crescita (2) mln di tasso annuo di crescita (2) IMPIEGHI A ML / IMPIEGHI TOTALI dic , , ,90 64,43 gen , , ,80 64,21 feb , , ,80 64,64 mar , , ,10 63,95 apr , , ,40 63,96 mag , , ,80 64,55 giu , , ,80 64,17 lug , , ,10 64,01 ago , , ,80 64,86 set , , ,80 64,71 ott , , ,10 64,84 nov , , ,00 65,41 dic-08 * , , ,70 65,85 (1) Le variazioni % degli impieghi totali e degli impieghi a breve termine tengono conto delle modifiche intervenute nell'ambito del settore delle società finanziarie. (2) Variazione percentuale rispetto allo stesso mese dell'anno precedente calcolata su valori di fine periodo * valore del SI-ABI Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia, SI-ABI D altra parte, negli ultimi mesi le imprese stanno riducendo i propri piani di investimento: secondo quanto emerge dal Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi condotto dalla Banca d Italia 9, circa un impresa industriale su quattro dichiara di effettuare investimenti fissi più bassi rispetto a quelli programmati alla fine dell anno precedente e circa il 30% prevede un calo degli investimenti per l anno prossimo. In sostanza, il rallentamento dei prestiti ha riflesso la debolezza della domanda di credito da parte delle imprese e delle famiglie 10. A novembre 2008, in decelerazione, ma sempre su valori positivi il trend dei finanziamenti alle imprese; in ulteriore decelerazione la dinamica dei finanziamenti alle famiglie Gli impieghi complessivi alle famiglie ed alle imprese non finanziarie (cioè società non finanziarie, famiglie consumatrici, imprese individuali) hanno manifestato a novembre 2008 un tasso di crescita tendenziale pari al +3,6%, in decelerazione rispetto a quanto segnato il mese precedente (+5,5%; +12,3% a novembre 2007) e nettamente superiore all attuale crescita del Pil nominale in Italia ed all andamento degli investimenti. Nella media dell Area Euro gli impieghi a famiglie ed imprese non finanziarie hanno manifestato un tasso di crescita sempre a novembre 2008 del +7%. In evidenza, il tasso di crescita dei finanziamenti destinati alle imprese non finanziarie risultato a novembre 2008, in Italia, pari a +6% 11 dal +8,4% di ottobre Cfr. Banca d Italia: Sondaggio congiunturale sulle imprese industriali e dei servizi 7 novembre Cfr. Banca d Italia Bollettino Economico gennaio Su base mensile la variazione a novembre è stata del -0,1%. Aggiustando però per la stagionalità la variazione risulta essere pari al +0,2%. Anche in agosto 2008, mese in cui si era registrata una 17.

18 e dal +14,5% di novembre 2007; un valore superiore alla dinamica tendenziale del totale impieghi alle famiglie (-0,7% a novembre 2008; +8,8% a novembre 2007). Evidenze empiriche sulla dinamica degli impieghi si possono trarre anche focalizzando l attenzione sull andamento del credito bancario per le diverse branche di attività economica: da questa analisi, emerge, in particolare, come ad ottobre 2008 i tassi di crescita più sostenuti abbiano riguardato il comparto dei mezzi di trasporto (+26,9%), quello dei prodotti energetici (+13,8%), quello dei servizi di trasporto marittimi ed aerei (+10,9%), quello degli alberghi e pubblici esercizi (+9%) e quello dei prodotti chimici (+8,7%). Ad ottobre 2008, inoltre, una variazione negativa di tale indicatore si è registrata nel comparto dei servizi delle telecomunicazioni (-9,2%) ed in quello della carta, prodotti della stampa ed editoria (-0,96%). In marcata diminuzione i tassi sui finanziamenti calcolati sulle nuove operazioni sia alle famiglie che alle imprese, in flessione anche quelli complessivi calcolati sulle consistenze Sulla base delle segnalazioni del SI-ABI, a dicembre 2008 il tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie elaborato dall ABI è diminuito in linea con le indicazioni della Bce e con l andamento delle condizioni del mercato interbancario, collocandosi al 6,04%, 38 punti base al di sotto di quanto segnato il mese precedente e 14 basis points al di sotto del valore di dicembre TASSI DI INTERESSE SUGLI IMPIEGHI, EUROVALUTE ED OBBLIGAZIONI IN ITALIA (medie mensili; valori %) Tassi di interesse bancari: famiglie e società non finanziarie Statistiche armonizzate del Sistema europeo di banche centrali Tassi su eurovalute a 3 mesi Data tasso di riferimento op. princip. BCE (1) prestiti in euro (consistenze) (2) c/c attivi in euro (consistenze) prestiti in euro alle società non finanziarie (nuove operazioni) prestiti in euro alle famiglie per l'acquisto di abitazioni (nuove operazioni) dollaro USA YEN giapponese Sterlina inglese Rend. delle obbligazioni (1) (3) dic-07 4,00 6,18 7,14 5,48 5,72 5,01 1,00 6,46 4,67 gen-08 4,00 6,22 7,18 5,36 5,69 3,88 0,90 5,63 4,61 feb-08 4,00 6,15 7,08 5,23 5,65 3,09 0,89 5,64 4,38 mar-08 4,00 6,15 7,08 5,29 5,61 2,78 0,97 5,88 4,36 apr-08 4,00 6,19 7,15 5,47 5,66 2,79 0,92 5,69 4,65 mag-08 4,00 6,23 7,17 5,55 5,75 2,69 0,92 5,83 4,64 giu-08 4,00 6,31 7,27 5,51 5,84 2,77 0,92 5,93 4,99 lug-08 4,25 6,40 7,33 5,64 5,92 2,79 0,92 5,83 5,30 ago-08 4,25 6,43 7,39 5,49 5,95 2,81 0,89 5,77 4,97 set-08 4,25 6,49 7,48 5,71 5,80 3,11 0,91 5,92 4,89 ott-08 3,75 6,55 7,58 5,84 5,76 4,20 1,04 6,13 5,45 nov-08 3,25 6,42 7,41 5,11 5,54 2,29 0,91 4,50 5,13 dic-08 (4) 2,50 6,04 6,88 4,74 5,08 1,84 0,92 3,21 4,67 gen-09 (5) 2, ,18 (1) Dati di fine periodo (2) Tasso medio ponderato sul totale dei prestiti a famiglie e società non finanziarie, elaborazioni ABI (3) Rendimento Mediobanca (4) Per i tassi bancari (eccetto il tasso di riferimento operazioni principali BCE) = dati SI-ABI (5) Dati relativi a metà mese Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia, SI-ABI In sensibile diminuzione anche i tassi sulle nuove operazioni: a dicembre 2008 il tasso sui prestiti in euro alle società non finanziarie si è posizionato al 4,74%, 37 punti base al di sotto del valore di novembre, mentre il tasso sui prestiti in euro alle famiglie per l acquisto di abitazioni - che sintetizza l andamento dei tassi fissi e variabili ed è influenzato anche dalla variazione della composizione fra le erogazioni a tasso riduzione dello 0,8%, qualora si aggiustasse per la stagionalità gli impieghi alle imprese non finanziarie risulterebbero in crescita dello 0,3%. 18.

19 fisso e variabile è sceso al 5,08% quasi mezzo punto in meno rispetto al mese precedente. In flessione il costo del credito agevolato a medio e lungo termine, inflessione i tassi applicati dalla Cassa DD.PP. Con riguardo ai tassi di riferimento per le operazioni di credito agevolato a medio e lungo termine, si rileva come essi abbiano manifestato a dicembre 2008 una diminuzione. Con specifico riferimento al credito industriale, a inizio dicembre 2008, esso si è collocato al 5,28%, dal 5,63% del mese precedente e dal 5,43% di dicembre Tassi di riferimento per le operazioni di credito agevolato a medio e lungo termine e tassi applicati dalla Cassa DD.PP. Credito Credito Credito Credito Credito agrario TASSI APPLICATI DALLA CASSA DD.PP.* industriale artigiano all'esporta- fondiario di miglio- di fino a maggiore di 10 maggiore di 15 zione ** edilizio ramento esercizio 10 anni fino a 15 anni fino a 20 anni 2007 dic 5,43 5,48 5,05 5,38 5,68 5,43 4,504 4,624 4, gen 5,28 5,33 5,10 5,23 5,53 5,28 4,473 4,627 4,764 feb 5,38 5,43 4,95 5,33 5,63 5,38 4,240 4,432 4,596 mar 5,18 5,23 4,80 5,13 5,43 5,18 4,197 4,455 4,661 apr 5,03 5,08 4,85 4,98 5,28 5,03 4,340 4,543 4,729 mag 5,13 5,18 5,00 5,08 5,38 5,13 4,505 4,669 4,823 giu 5,33 5,38 5,15 5,28 5,58 5,33 4,809 4,961 5,084 lug 5,53 5,58 5,25 5,48 5,78 5,53 5,027 5,145 5,231 ago 5,98 6,03 5,50 5,93 6,23 5,98 4,704 4,860 4,998 set 5,98 6,03 5,50 5,93 6,23 5,98 4,712 4,824 4,932 ott 5,63 5,68 5,40 5,58 5,88 5,63 4,523 4,704 4,804 nov 5,63 5,68 5,40 5,58 5,88 5,63 4,344 4,593 4,737 dic 5,28 5,33 4,80 5,23 5,53 5,28 4,069 4,164 4,390 * dati riferiti all'ultimo giorno del mese. Dal marzo 2005 dati riferiti ai tassi determinati nella prima settimana del mese ** tasso variabile. Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia e Cassa Depositi e Prestiti. I tassi applicati dalla Cassa Depositi e Prestiti prevalentemente destinati al finanziamento delle opere pubbliche infrastrutturali hanno segnato all inizio di dicembre 2008 una lieve flessione: il tasso nominale annuo per i finanziamenti con durata compresa fra i 10 anni ed i 15 anni è, infatti, passato dal 4,59% di novembre al 4,16% di dicembre 2008 (4,62% a dicembre 2007). 9. I DIFFERENZIALI FRA I TASSI In flessione a dicembre 2008 sia il mark-up del tasso medio sui prestiti, che il mark-down del tasso medio sui depositi in euro di famiglie e società non finanziarie punti % 4,00 3,00 2,00 1,00 0,00-1,00-2,00-3,00 MARGINI SULL'ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO E DI RACCOLTA IN EURO DELLE BANCHE CON CLIENTELA FAMIGLIE E SOCIETA' NON FINANZIARIE 2,29 1,33 2,09 3,20 2,28 2,27 2,04 2,28 2,50 2,79 2,77 MARK-DOWN 2,53 2,22 1,96 2,34 2,23 2,19 2,15 MARK-UP -4, dic gen- feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic v. n. 08 serie serie Mark-down: tasso medio sui depositi in euro di famiglie e società non finanziarie - rendimento medio lordo BOT in circolazione, Mark-up: tasso medio sugli impieghi in euro a famiglie e società non finanziarie - rendimento medio lordo BOT in circolazione. Fino a dicembre 2002: tasso medio sui depositi e tasso medio sui prestiti totale settori produttivi. Fonte: Elaborazioni Centro Studi e Ricerche ABI su dati Banca d'italia 2,16 2,21 2,23 2,26 2,31 2,31 2,35 2,61 2,70 2,62 A dicembre 2008, con riguardo ai due indicatori del prezzo dell attività di raccolta e di impiego dell intermediazione creditizia con famiglie e società non finanziarie elaborati dall ABI, si registra una flessione sia del mark- 1,23-1,25-1,70-1,58-1,49-1,63-1,79-2,04-2,16-2,06-2,06-2,74-2,53-3,72-3,69-1,89-1,97-1,94-1,90-1,87-1,84-1,87-1,85-1,83-1,83-1,64-1,47-1,43-19.

20 up che del mark-down. Infatti, per quanto concerne il margine sull attività di raccolta, il mark-down del tasso medio sui depositi in euro di famiglie e società non finanziarie rispetto al rendimento medio ponderato dei BOT in circolazione nel mese di dicembre 2008 si è collocato a 1,43 punti percentuali (1,47 p.p. a novembre 2008). Il valore del mark-up del tasso medio sugli impieghi in euro a famiglie e società non finanziarie rispetto allo stesso rendimento medio dei BOT si è, invece, posizionato a 2,62 p.p. a dicembre 2008 (2,70 p.p. il mese precedente). Laddove si consideri la dinamica di questi indicatori per il periodo dicembre dicembre 2008, si osserva come il mark-up abbia segnato un aumento, passando da 2,23 punti a 2,62 punti. Nello stesso periodo, il mark-down è, invece, diminuito, passando da 189 punti base a 143 basis points. In sintesi, lo spread è diminuito di 7 punti base: da 412 basis points di dicembre 2007 a 405 b.p. di dicembre In media nel 2008 è, invece, aumentato rispetto al 2007, passando da 402 a 413. In flessione nella media del 2008 rispetto al 2007 il differenziale fra tasso medio dell attivo fruttifero e il tasso medio sulla raccolta da clientela ordinaria A dicembre 2008 il differenziale fra tasso medio dell attivo fruttifero denominato in euro di famiglie e società non finanziarie e il tasso medio sulla raccolta da clientela rappresentata da famiglie e società non finanziarie in euro è risultato pari a 2,56 punti percentuali, 13 punti base al di sotto di quanto segnato il mese precedente, e inferiore ai 2,99 punti % di dicembre Il differenziale registrato a dicembre 2008 è la risultante di un valore del 5,62% del tasso medio dell attivo fruttifero con clientela famiglie e società non finanziarie e di un livello del 3,06% del costo medio della raccolta 2,0 1,5 da clientela 1,5 rappresentata da 1,0 1,0 G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D famiglie e società Fonte: elaborazioni e stime Centro Studi e Ricerche ABI non finanziarie. Nella media del 2008 il differenziale fra tasso medio dell attivo fruttifero denominato in euro di famiglie e società non finanziarie e il tasso medio sulla raccolta da clientela rappresentata da famiglie e società non finanziarie in euro è risultato pari a 2,81%, 15 punti base al di sotto della media del 2007 (2,96%). 10. SOFFERENZE BANCARIE (tassi %) 6,5 6,0 5,5 5,0 4,5 4,0 3,5 3,0 2,5 TASSO MEDIO ATTIVO FRUTTIFERO, TASSO MEDIO RACCOLTA ORDINARIA E SPREAD - Famiglie e Società non Finanziarie (1) (valori %; punti %) Tasso attivo medio Tasso medio raccolta ordinaria Spread In flessione la dinamica tendenziale delle sofferenze nette ad ottobre 2008; in diminuzione anche il rapporto sofferenze/impieghi Alla fine di ottobre 2008 le sofferenze al netto delle svalutazioni sono risultate pari a milioni di euro, 459 milioni di euro in più rispetto a settembre 2008 e 702 milioni di euro in meno rispetto ad ottobre 2007: la (spread p.ti %) 4,0 3,5 3,0 2,5 2,0 20.

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