MACCHINE DI CANTIERE
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- Faustino Castaldo
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1 MACCHINE DI CANTIERE
2 Allegato XV estratto Contenuti minimi del Piano operativo di sicurezza Il POS contiene almeno i seguenti elementi: g) l'individuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere; h) le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto;
3 Il POS contiene almeno i seguenti elementi: b) le specifiche mansioni, inerenti la sicurezza, svolte in cantiere da ogni figura nominata allo scopo dall'impresa esecutrice; c) la descrizione dell'attività di cantiere, delle modalità organizzative e dei turni di lavoro; d) l'elenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati nel cantiere; e) l'elenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza; f) l'esito del rapporto di valutazione del rumore; macchine i) l'elenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere; l) la documentazione in merito all'informazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere.
4 Articolo 92 - Obblighi del coordinatore per l esecuzione dei lavori 1. Durante la realizzazione dell opera, il coordinatore per l esecuzione dei lavori: omissis b) verifica l idoneità del piano operativo di sicurezza, da considerare come piano complementare di dettaglio del piano di sicurezza e coordinamento omissis e) segnala al committente o al responsabile dei lavori, previa contestazione scritta alle imprese e ai lavoratori autonomi interessati, le inosservanze alle disposizioni degli articoli 94, 95,96 e 97, comma 1, e alle prescrizioni del piano di cui all articolo 100, ove previsto, e propone la sospensione dei lavori, l allontanamento delle imprese o dei lavoratori autonomi dal cantiere, o la risoluzione del contratto. Nel caso in cui il committente o il responsabile dei lavori non adotti alcun provvedimento in merito alla segnalazione, senza fornire idonea motivazione, il coordinatore per l esecuzione dà comunicazione dell inadempienza alla Azienda Unità Sanitaria Locale e alla Direzione Provinciale del Lavoro territorialmente competenti; f) sospende, in caso di pericolo grave e imminente, direttamente riscontrato, le singole lavorazioni fino alla verifica degli avvenuti adeguamenti effettuati dalle imprese interessate.
5 Direttive orizzontali(sociali) trattano aspetti di interesse generale e di grande rilevanza sociale (es. sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, responsabilità per danno da prodotto difettoso, ecc.) Direttive verticali (di prodotto) definiscono i requisiti essenziali a cui i prodotti devono rispondere per poter liberamente circolare nel mercato comunitario
6 Direttive orizzontali(sociali): D.Lgs. n. 81/2008: obblighi cui sono soggetti gli utilizzatori (datori di lavoro, dirigenti, preposti, lavoratori) obblighi dei progettisti dei luoghi di lavoro, posti di lavoro ed impianti divieto di fabbricare, vendere, noleggiare, dare in concessione d uso macchine, attrezzature di lavoro ed impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti obbligo da parte degli installatori e montatori di impianti e macchine di attenersi alle norme di sicurezza e igiene del lavoro
7 D.Lgs. n. 81/2008 Testo Unico Articolo 23 - Fabbricanti, venditori, noleggiatori Sono vietati la fabbricazione, la vendita, il noleggio e la concessione in uso di attrezzature di lavoro dispositivi di protezione individuali e di impianti non rispondenti alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro In caso di locazione finanziaria di beni assoggettati a procedure di attestazione alla conformità, gli stessi debbono essere accompagnati, a cura del concedente, dalla relativa documentazione
8 D.Lgs. n. 81/2008 Testo Unico Art. 23 Obblighi degli installatori Gli installatori e montatori di impianti, attrezzature di lavoro o altri mezzi tecnici per la parte di loro competenza, devono attenersi alle norme di salute e sicurezza sul lavoro, nonché alle istruzioni fornite dai rispettivi fabbricanti
9 D.Lgs n. 81/2008 Testo Unico Art71 ObblighidelDatoredilavoro Il datore di lavoro mette a disposizione dei lavoratori attrezzature conformi ai requisiti di cui all articolo precedente, idonee ai fini della salute e sicurezza e adeguate al lavoro da svolgereoadatteataliscopi e alleg. V, VIe VII
10 Direttive verticali(di prodotto) = D.Lgs n. 17/2010: la libera circolazione è garantita ai prodotti rispondenti ai requisiti essenziali di sicurezza definiti nelle direttive i parametri per l attuazione dei requisiti essenziali sono contenuti nelle norme tecniche ed in particolare nelle norme armonizzate l applicazione di tali norme, pur essendo volontaria, permette di attivare il principio di presunzione di conformità la dimostrazione della conformità ai requisiti è attuata tramite procedure specifiche ed attestata dalla dichiarazione CE di conformità sul prodotto deve comparire la marcatura CE
11 D.Lgs. n. 17/2010 Direttiva Macchine DEFINIZIONI E CAMPO DI APPLICAZIONE Macchina: insieme equipaggiato o destinato ad essere equipaggiato di un sistema di azionamento diverso dalla forza umana o animale diretta, composto di parti o di componenti, di cui almeno uno mobile, collegati tra loro solidamente per un'applicazione ben determinata;
12 D.Lgs. n. 17/2010 Direttiva Macchine In definitiva i costruttori devono: Progettare la macchina valutandone i rischi sin dalla fase di progettazione(principio di integrazione della sicurezza) Redigere e consegnare al cliente le istruzioni per l uso Predisporre il fascicolo tecnico della costruzione Compilare per ciascuna macchina la dichiarazione CE di conformità Apporre la marcatura CE sulla macchina
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14 D.Lgs. n. 17/2010 Direttiva Macchine Norme armonizzate: disposizioni di carattere tecnico adottate dagli organismi di normazione europea su mandato della Commissione dell Unione Europea e da quest ultima approvate, i cui riferimenti sono pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della stessa e trasposte in una norma nazionale
15 Norme tecniche Organismi Normatori Europei CEN CENELEC (Comitè Europeen de Normalisation) (Comitè Europeen de Normalisation electrotecnique) Organismi Normatori Nazionali UNI CEI (Ente Nazionale Italiano di Unificazione) (Comitato Elettrotecnico Italiano)
16 Norme tecniche NormeditipoA:Normegeneralidisicurezza NormeditipoB:normedisicurezzacomuniagruppidimacchine B 1 :riguardanoaspettiparticolaridellasicurezza B 2 :riguardanoiriparioidispositividisicurezza NormeditipoC:Normedisicurezza per macchine o gruppi dimacchine specifiche
17 Norme tecniche Norme di tipo A (esempi) UNI EN ISO :2010 Sicurezza del macchinario - Principi generali di progettazione - Valutazione del rischio e riduzione del rischio UNI EN ISO 13857:2008 Sicurezza del macchinario - Distanze di sicurezza per impedire il raggiungimento di zone pericolose con gli arti superiori e inferiori
18 Norme tecniche Norme di tipo B (esempi) UNI 9456:1989 Macchine agricole. Ripari e schermi. Definizioni e prescrizioni UNI EN ISO :2008 Sicurezza del macchinario - Parti dei sistemi di comando legate alla sicurezza- Parte 1: Principi generali per la progettazione UNI EN 1088:2008 Sicurezza del macchinario - Dispositivi di interblocco associati ai ripari- Principi di progettazione e di scelta
19 Norme tecniche Norme di tipo C (esempi) UNI EN :2004 Sicurezza dei carrelli industriali - carrelli semoventi con portata fino a kg compresi e trattori con forza ditrazionefinoa20000ncompresi UNI EN 1459:2010 Sicurezza dei carrelli industriali - carrelli semoventi a braccio telescopico UNI EN 12418:2009 Macchine per il taglio di pietra muratura da cantiere- sicurezza
20 BETONIERA Rischi e cause/fonti di rischio Caduta per ribaltamento della betoniera Contusioni, urti, colpi per riavvio intempestivo, contatto con la ghiera, il pignone, gli ingranaggi interni Elettrocuzione per contatto indiretto o diretto Rumore Schizzi
21 Protezioni Accecamento volante (in caso di bicchiere ribaltabile a sgancio) Carter pignone e corona dentata Segregazione cinchiee ingranaggi interni Pulsante di emergenza Collegamento all impianto di terra Relè di minima tensione Divieto di modifica della macchina togliendo o sostituendo le ruote con sostegni improvvisati come laterizi o altro Protezione sopra il pedale di sgancio (in caso di bicchiere ribaltabile a sgancio) DPI specifici
22 Altre betoniere semplici possono avere lo scarico del bicchiere per rotazione manuale. In tal caso: non c è un corona dentata non c è il pedale di sgancio non è richiesto l accecamento del volante Inoltre queste betoniere producono una rumorosità solitamente molto minore.
23 Altre possono essere le tipologie di betoniere, impastatrici e molazze, che richiedono in genere: Protezione delle aree di tramoggia e degli imbocchi Protezione innesti e giunti eventuali organi in pressione Ripari parti in movimento
24 IMPIANTIDIBETONAGGIO a raggio raschiante Rischi particolari Tranciamenti, tagli, punture, Protezioni esterne Delimitazione area di scarico e di azione del raggio raschiante Gabbia terminale Dispositivo di strappo elettrico ai lati del raggio raschiante
25 LISCIATRICE (ELICOTTERO) Rischi principali e Protezioni Tagli, Urti, Colpi, Impatti Carter protezione pale e organi in movimento Regolazione e bloccaggio timone all altezza dell addetto Distanza di sicurezza (>0,85 m) Guida a due mani Polveri, Rumore, Vibrazioni Impugnature antivibranti DPI specifici
26 MOLA (FLEX) ed altri utensili portatili Rischi Tagli ed escoriazioni Schegge e scintille Elettrocuzione Polveri (anche tossiche) Vibrazioni Rumore Protezioni Impugnatura a due mani Carter disco Doppio isolamento Divieto di utilizzo su materiali contenenti amianto Impugnatura antivibrante Insonorizzazione DPI specifici
27 SEGA CIRCOLARE Rischi Taglio arti superiori e inferiori Contusioni, urti, colpi Proiezione schegge Elettrocuzione per contatto indiretto o diretto Rumore
28 Protezioni 1. Relé di minima tensione, pulsante di emergenza e collegamento di terra 2. Coltello divisore a non più di3mmdaldisco 3. Cuffia (sempre regolata sul pezzo) 4. Guida per il taglio 5. Piano di lavoro sgombro 6. Carter sotto il piano di lavoro 7. Spingitoi per piccoli pezzi 8. DPI specifici
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31 TAGLIAMATTONI Rischi e protezioni equivalenti a sega circolare ATTENZIONE presenza carter laterale anche alla parte inferiore del disco
32 PIEGAFERRI Rischi Schiacciamenti, Cesoiamenti Urti, colpi, impatti Elettrocuzione
33 Protezioni Carter/schermi su organi in movimento e su troncatrice Microinterruttore per la protezione amovibile dei perni di piega Pedale munito superiormente e lateralmente di una protezione atta ad evitare azionamenti accidentali Pulsante di emergenza e collegamento di terra DPI specifici
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