1 CULTURA E TERRITORIO Un bando per promuovere lo sviluppo culturale
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- Paolina Borrelli
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1 1 CULTURA E TERRITORIO Un bando per promuovere lo sviluppo culturale Piano di azione promuovere la razionalizzazione e il rinnovamento dell offerta culturale Valorizzare le attività culturali come fattore di sviluppo delle aree urbane Bando 2011 La Fondazione Cariplo riconosce alla cultura il ruolo di motore di sviluppo e rigenerazione urbana e a tal fine nel 2011 ha promosso un primo bando finalizzato a sostenere azioni coordinate e collettive di organizzazione delle attività culturali nelle aree urbane, ove l offerta è tradizionalmente frammentata e polverizzata, con limitata forza competitiva. Attraverso la procedura del bando sono state raccolte, selezionate e ammesse a cofinanziamento proposte di gestione di interventi di start-up o di rilancio di grandi spazi polifunzionali dedicati a mettere in relazione la dimensione culturale con altre dimensioni da cui dipende lo sviluppo del territorio (economiche, sociali, ambientali, ecc.) Il bando richiedeva di attivare processi di progettazione e gestione partecipata finalizzati alla costruzione di partnership tra amministrazioni pubbliche, imprese private (profit e nonprofit) e comunità locali. Un laboratorio per ripensare la cultura Nel territorio della provincia di Monza e Brianza, dove è in atto da tempo una scommessa strategica sulla cultura quale fattore di sviluppo e strumento di innesco di processi di cambiamento, il Consorzio Comunità Brianza, affidandosi al supporto tecnico della società KCity, ha proposto la candidatura Desio e un percorso di studio di fattibilità durato 6 mesi che ha previsto l organizzazione di un Laboratorio Urbano articolato in: 150 Workshop 4 3 Laboratorio Seminario 20 ore di apertura degli spazi dell Ala Ovest della Villa rendendoli centro pulsante di attività, incontri e scambi tra molti soggetti desiani e non; tavoli di lavoro mensili per un totale di 20 incontri in cui sono state discusse azioni possibili e ipotesi di fattibilità; seminari di approfondimento su: Distretto Culturale Evoluto, Partecipazione e Rete Culturando, Piano di Governo del Territorio; organizzazioni (associazioni, cooperative, imprese sociali) che hanno partecipato e animato gli incontri periodici del quattro tavoli di lavoro; audizioni di organizzazioni specializzate per individuare le competenze utili alla realizzazione del progetto; buone pratiche selezionate e studiate per capirne la possibile replicabilità.
2 2 POLITICHE CULTURALI PER LA RIGENERAZIONE URBANA Dar spazio a diversi modi di intendere la cultura Le politiche culturali sono da tempo entrate a pieno titolo tra i dispositivi di governo dello sviluppo urbano. Sempre più diffusamente in Europa e in Italia la cultura è risultato un ingrediente fondamentale nell ambito delle iniziative e dei processi di riqualificazione e sviluppo del territorio nei contesti urbani e metropolitani. Le più virtuose esperienze e i casi di maggior successo sono quelli in cui si è riusciti a mettere in relazione (negli spazi urbani) diverse visioni della cultura e/o a sviluppare rapporti sinergici tra componenti diverse del processo di produzione e consumo culturale. Cultura per tutti e tutti per la cultura Scommettere sulla cultura oggi a Desio significa lavorare per innescare un processo di riscatto di un territorio. Passare oggi ad attribuire alla cultura un ruolo di primo piano nelle strategie di riqualificazione della città, può essere importante da più punti di vista, compreso quello simbolico. L Amministrazione comunale, non a caso, fin dal suo insediamento, ha promosso diverse iniziative culturali che hanno contribuito ad arricchire notevolmente la scena culturale desiana. Dalla progettazione partecipata insieme alla rete Culturando, all estate musicale in Villa con l iniziativa Parco Tittoni e alle numerose attività promosse da Hub Young, oggi a Desio la cultura ha assunto un ruolo di primo piano. Villa Tittoni, Desio
3 3 SPAZI SOTTOUTILIZZATI COME RISORSE Modelli di riuso culturale nei contenitori vuoti La cultura del riuso oggi si va diffondendo un po in tutto panorama europeo. Con ciò ci si riferisce sia al fatto che progetti e iniziative nel settore culturale stanno contribuendo a valorizzare strutture storiche che, cessata la funzione per cui erano state realizzate nei secoli passati, versano spesso in stato di abbandono e sottoutilizzo; ma ci si riferisce anche ad una tendenza a sviluppare iniziative fortemente integrate con il territorio circostante, tenendo conto del fatto che le Amministrazioni spesso mancano delle risorse necessarie al loro restauro e manutenzione e, soprattutto, di quelle per una gestione pubblica che le restituisca effettivamente alla vita della Comunità. Fondamentale è dunque l approccio con cui vengono concepiti e organizzati i progetti di valorizzazione Favara, Sicilia - Oggi VILLA TITTONI: da risorsa a opportunità per l innovazione Desio ha un importante struttura storica da valorizzare all interno del circuito culturale: una delle ville di delizia della Brianza, Villa Tittoni Traversi, opera in parte del Piermarini e di Pelagio Palagi. La struttura e l ampio sistema di spazi aperti sono oggi decisamente sottoutilizzati: questi rappresentano una notevole occasione di recupero. Consumo Culturale Circuito Metropolitano Produzione Culturale Circuito Metropolitano L analisi delle politiche culturali attive a Desio ha rilevato un orientamento prevalente verso campi di intervento associati al consumo culturale (più che alla produzione) e ai circuiti metropolitani più che a quelli locali. Sembra opportuno volgersi a praticare anche altri ambiti dell intervento culturale, da un lato intercettando nuove domande e risorse provenienti dal contesto locale e dall altro accompagnando lo sviluppo di iniziative associative imprenditoriali e produttive nel settore culturale. Consumo Culturale Circuito Locale Produzione Culturale Circuito Locale
4 4 FARE SISTEMA TRA ATTIVITÀ E ORGANIZZAZIONI ESEMPI DI PARCHI CULTURALI GIÀ REALIZZATI L analisi di diverse best practices europee e nazionali ha fornito numerosi spunti nell elaborazione del progetto desiano. Il principale caso di riferimento è stata l esperienza emblematica del Westergasfabriek di Amsterdam, un enorme parco culturale ricavato all interno degli spazi e delle strutture di archeologia industriale, all interno dei quale si fa cultura in diversi modi e si sperimentano modelli innovativi di integrazione tra circuiti e popolazioni diversi che includono tanto il consumo quanto la produzione artistica, e si rivolgono tanto alla città quanto alla realtà locale. La Westergasfabriek si definisce come uno spazio multifunzionale all interno di un parco di rinomanza internazionale. Pertanto, da un lato enfatizza la presenza delle bellezze naturali dall altro la presenza di gallerie, negozi, locali, cinema, spazi per la creatività e le imprese culturali. Westergasfabriek di Amsterdam LA VISIONE DEL PARCO DELLE CULTURE La prospettiva poli-culturale a Desio è stata fin da subito abbinata alle potenzialità offerte dalla Villa Tittoni e alle prospettive di rifunzionalizzazione dei suoi tanti spazi (interni e contigui) oggi dismessi e/o sottoutilizzati. Potenziamento dei nodi La prospettiva sin qui descritta presuppone di spostare il fuoco dell attenzione dalla villa intesa come spazio auto contenuto, al parco che la ospita, quale luogo chiamato a ricomprendere al suo interno un insieme di edifici e luoghi attivi o potenzialmente attivabili per funzioni culturali diversificate ( Un parco delle culture ). Il Parco come spazio di connessione Si tratta di provare a guardare al parco non come lo spazio verde cintato e concluso in sé stesso che è oggi, ma piuttosto come uno spazio aperto che mette in relazione edifici e luoghi attivi o potenzialmente attivabili per funzioni culturali. Reti tra Nodi
5 5 UN UNICO PROCESSO DI SVILUPPO, DIVERSE FASI IL PROCESSO DI SVILUPPO DI LUNGO PERIODO La visione strategica del Parco delle Culture si propone di ispirare e orientare un processo attuativo di lungo periodo, che non può risolversi con la semplice riqualificazione degli spazi. Per poter agire in modo coordinato su diversi fronti, si è scelto di distinguere quattro comparti destinati ad ospitare sia interventi fisici che azioni immateriali, tra loro distinti per funzione prevalente e prospettiva di sviluppo. 1. CORPO CENTRALE DELLA VILLA: è già il baricentro di proposte culturali che attraggono flussi metropolitani verso Desio e si intende mirare a confermare questa vocazione, diversificando l offerta per intercettare un utenza più ampia. 2 ALA EST: seguendo un trend nazionale e internazionale, si vuole orientare il processo di rinnovamento della funzione bibliotecaria verso la creazione di spazi maggiormente multifunzionali e capaci di soddisfare le esigenze di fasce diverse della popolazione. 3 ALA OVEST: oggi è utilizzata come spazio per funzioni residuali, mentre si vuole recuperarlo come luogo deputato a supportare le organizzazioni locali che si affacciano sul mercato della produzione culturale. 4 PARCO: attraverso iniziative rivolte ad incrementarne l accessibilità e incentivarne la fruizione potrebbe trasformarsi in uno spazio pubblico da riscoprire nel suo valore storico e di luogo in cui favorire la sperimentazione e l aggregazione culturale. Gli obiettivi specifici di breve periodo Il progetto prevede un insieme di azioni gestionali rivolte a: 1. potenziare i servizi già esistenti 2. introdurre nuove funzioni culturali 3. sviluppare sinergie tra diversi comparti Il progetto si articola in un programma triennale di interventi e azioni rivolto a: a) Incrementare gli usi della villa Organizzazione di un piano continuativo di eventi al piano terra Nuovi spazi per esposizioni e formazione al secondo piano b) Incrementare l utilizzo degli spazi della biblioteca Ripensare l attuale utilizzo degli spazi, con l obiettivo di renderli più flessibili al fine di ospitare nuove azioni di carattere culturale Promozione di nuovi servizi rivolti a tutte le fasce d età Introduzione di nuove figure volontari e di tipo animativo c) Promuovere l uso culturale degli spazi dell ala ovest Realizzazione e di uno spazio polifunzionale Apertura di un spazio laboratoriale dedicato ad accompagnare singole persone, gruppi informali e realtà giovanili attive in campo culturale nel loro consolidamento e strutturazione, in vista della possibile trasformazione d idee in progetti d impresa Creazione di un Urban Center come spazio di ricerca e sulla città. d) Incentivare la fruizione del parco Progetti per la didattica e la formazione nel parco Servizi per il turismo storico-architettonico-ambientale Rendere il parco un luogo per stare e di aggregazione
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