VERSO L ECCELLENZA Casa Lendinara: tra musicoterapia e genogrammi OCCORRONO IL FILO DI ARIANNA, O LE BRICIOLE DI POLLICINO, PER RITROVARSI ALL INTERNO DELLA CASA ALBERGO PER ANZIANI DI LENDINARA, PROVINCIA DI ROVIGO, CLASSE 1852, OSPITI 203. RESIDENZE, AREE DI SOGGIORNO, DI SVAGO E RIABILITAZIONE, SERVIZI, HOSPICE SI APRONO E SI INTRECCIANO LINDI E ACCOGLIENTI LUNGO LA MIRIADE DI CORRIDOI COLORATI E ANIMATI. UNA STRUTTURA ALL AVANGUARDIA, CHE OGGI PROMUOVE NUOVI PERCORSI DI AC- COGLIENZA E RESIDENZA E GUARDA LONTANO, CON UN BUSINESS PLAN FINO AL 2015. UN Centro di servizi alla persona che progressivamente intende allargare gli orizzonti: non solo residenza, ma anche assistenza domiciliare diffusa sul territorio, attività che coinvolgano ancora di più i disabili, la possibilità di trovare l intesa con le istituzioni per la gestione dei nuovi alloggi per anziani (all insegna della domotica, della telemedicina e del telecontrollo) che nasceranno dall ex o- spedale. Il futuro è il raddoppio della struttura, il presente si chiama Master Plan 2, ovvero l adeguamento e l ampliamento - da qui al 2013 - dei Soggiorni (dai nomi floreali), interventi sugli ambulatori, i magazzini, la lavanderia, il Giardino Alzheimer, la cucina. Il raddoppio dell hospice (attraverso il fund raising) nato con il Master Plan 1 (2000-2005), assieme ai due Nuclei RSA. La qualità di vita delle persone si riflette anche negli spazi, che da noi sono pensati sempre come nuovi, individuali o collettivi che siano. Fra le prime ad essere accreditate con la nuova normativa regionale veneta (manca ancora la legge che consenta la trasformazione delle IPAB in ASP o Fondazioni), la Casa Albergo Lendinara ha un business plan - suddiviso per step temporali, appunto i Master Plan - che traccia le linee guida di sviluppo sino al 2015. All insegna - oggi - dell ampliamento dei servizi e del miglioramento della qualità. Attraverso un percorso verso l eccellenza per ospiti e operatori, esperienze di musicoterapia e Pet Therapy, l adozione di genogrammi e biografie perché se vogliamo sapere qualcosa di un uomo, chiediamo qual è la sua storia, la sua storia vera, intima, perché ciascuno di noi è una biografia, una storia. Sacks, 1985). Genogrammi e biografia L albero genealogico di ciascun ospite, costruito attraverso i racconti dei parenti e degli amici, per una rappresentazione grafica della famiglia: in gergo, genogramma. Integrato con la storia, sin dall infanzia, della persona: una ricostruzione delle singole biografie per consentire un assistenza personalizzata e più a- deguata. Da cinque anni si costruiscono i genogrammi, da quest anno le biografie. Per conoscere davvero gli ospiti, comprenderne i comportamenti, dare risposte all altezza, di qualità. Dai familiari arriva la massima collaborazione agli operatori, che sono così in grado di proporre attività di assistenza e cura nel solco delle specifiche storie ed esperienze di vita. Non una semplice descrizione dei legami di parentela diventa oggetto di analisi, ma l insieme degli elementi razionali, emotivi e affettivi della famiglia. La ricostruzione dei percorsi di vita contempla la conoscenza di nomi, soprannomi, posizioni parentali, malattie, matrimoni, eventuali separazioni, residenza e spostamenti significativi, occupazione e rapporto tra individui, caratteristiche dei soggetti rappresentati. Il progetto Relazione con la famiglia risale al 2004: da allora la raccolta del genogramma da parte della psicologa è diventata una prassi nell inserimento di nuovi ospiti all interno della Casa Albergo. Si rendono significative, > A sinistra, Damiano Mantovani, Direttore della Casa Albergo Lendinara; a fianco, il Presidente Loris Veronese NOV DIC 09 ASSISTENZA ANZIANI 15
> RSA qualità e benessere, il livello dello star bene a Lendinara. La soddisfazione del cliente, dunque, come bussola che indica la direzione da intraprendere, attraverso il coinvolgimento dell anziano e dei soggetti che entrano in contatto con la struttura. Un sistema di qualità che consente di monitorare l andamento dei processi in corso e i risultati di salute individuati. Il fine è il raggiungimento di obiettivi trasversali che passano, in concreto attraverso un percorso verso l eccellenza che permette di misurare la dimensione qualitativa dei servizi, allo scopo di assicurare una qualità non solo legata ai processi ma anche al risultato del benessere, per costruire in modo partecipato l idea di qualità e benessere, per un continuo miglioramento degli stessi. La strada tracciata prevede la presentazione e la condivisione del progetto, la verifica dei valori di ospiti e operatori che indicano la qualità della vita e il benessere percepito all interno della struttura, l individuazione di indicatori che misureranno i valori stessi. Infine, l autovalutazione sui valori attraverso gli indicatori emersi e il confronto con altre realtà. all interno del disegno complessivo di u- na presa in carico che tenga conto della persona nella sua globalità, informazioni, esperienze, valori, che estrapolati potrebbero invece risultate irrilevanti; si possono collocare e capire comportamenti a volte apparentemente inspiegabili, che spesso sono di difficile gestione. Un valore aggiunto che diventa di fondamentale importanza soprattutto nell assistenza al malato di Alzheimer. Percorso verso l eccellenza Qualità e benessere Famiglia, salute, affetti, sincerità, rispetto... Sono i valori il perno della costruzione del percorso verso l eccellenza. Gli ideali e le motivazioni - che spingono non solo gli ospiti, ma anche gli operatori - opportunamente rilevati e rielaborati, che diventano, e ancora più saranno in futuro, i valori della Casa Albergo. Quindi autovalutazione e valutazione tra pari, con altre strutture di accoglienza, per misurare Progetto musicoterapia In due fasi, a partire dal 2007, in virtù delle professionalità e delle competenze di u- na musico terapeuta professionista e di una coterapista. I benefici sono evidenti: coinvolgimento di ospiti che solitamente rifiutano di partecipare a tutte le attività proposte; un clima generalizzato di maggiore serenità dopo lo svolgimento delle sedute di animazione musicale; un sentito coinvolgimento delle famiglie nelle fasi di raccolta delle biografie e di osservazioni negli interventi di gruppo; l apprendimento dei gusti musicali degli anziani e la loro soddisfazione, il più delle volte con esito positivo, durante momenti di crisi. Entrare in relazione con la persona attraverso i sensi. E il titolo della prima parte del progetto sulla musicoterapia, un percorso formativo rivolto ad operatori (20) a contatto con persone con difficoltà cognitivo-mentali. Una parte teorica ha sviluppato approccio olistico, l utilizzo dei sensi, le fasi relazionali della malattia di Alzheimer, i potenziali umani Quindi 16 NOV DIC 09 ASSISTENZA ANZIANI
un laboratorio pratico (tecniche sensoriali, colori, contatto ) ed una drammatizzazione operativa (l approccio con l anziano in difficoltà relazionale). Un attività formativa che ha consentito di attivare la comunicazione non verbale, sviluppare risposte comunicative globali; acquisire e sperimentare tecniche relazionali ed emozionali legate al corpo ed ai sensi. Il passo successivo ha visto il coinvolgimento delle educatrici professionali e della logopedista. A partire da gennaio 2008 è stato redatto e attuato un programma di attività socio-ricreative da svolgere a favore dei residenti e con la collaborazione degli operatori addetti all assistenza. Attività ludico-ricreative - carte, cucina, bricolage, canto, ginnastica dolce - e stimolazione delle funzioni cognitive. Prendendo spunto dalle abilità e dagli interessi mostrati dagli anziani, e sotto la supervisione delle musicoterapeute, le attività sensoriali hanno quindi coinvolto 13 ospiti e anche attualmente vengono proposte tutti i giorni per 45 minuti. Il percorso formativo ha orientato gli educatori verso un approccio che durante gli incontri ha privilegiato la qualità della relazione che si andava a stabilire con la persona, piuttosto che il far fare. Risonanza corporea e dialogo sonoro. La seconda parte del progetto musicoterapia ha caratterizzato il periodo aprile-settembre 2009, e ha visto protagoniste le stesse musicoterapeute attraverso la conoscenza individuale dei residenti nel Soggiorno Iris. Ogni seduta ha previsto due momenti: l approccio dell anziano con la musica e con l utilizzo di alcuni strumenti musicali; il confronto tra l educatrice e le musicoterapeute per l individuazione dello stile personale di ciascun ospite, così da poter poi costituire gruppi omogenei in grado di lavorare in maniera congrua e funzionale. Le educatrici, assistendo alle sedute, hanno acquisito sul campo le competenze per la conduzione di piccoli gruppi di animazione sonoro/musicale. Inoltre, hanno iniziato a cimentarsi nella conduzione di gruppi rivolti ad anziani con ridotte difficoltà relazionali, seguendo i suggerimenti e le linee guida indicate dalle professioniste. Alla Casa Albergo attualmente i gruppi sono due: il primo formato da 8-10 persone con ridotte difficoltà relazionali; un secondo, più esiguo, di ospiti con notevoli difficoltà comunicative. Pet Therapy Si chiama Penny, l affabilità e la socievolezza sono i suoi tratti distintivi. Compie un anno in questi giorni ed è il cane coterapeuta, istruito sin da cucciolo, gestito da una serie di operatori appositamente individuati e preparati, a partire da una tutor che lo ospita anche nella propria abitazione fuori dall orario abituale di servizio (8.30-19.30) L introduzione della Pet Therapy Residenziale a Lendinara intende facilitare il raggiungimento degli obiettivi predefiniti, rendere maggiormente gradevole per l ospite l adesione alla terapia, contribuire a creare un clima familiare, emotivamente stimolante. In concreto, ridurre sia lo stato di isolamento degli ospiti che i problemi comportamentali, offrire motivazioni per il mantenimento NOV DIC 09 ASSISTENZA ANZIANI 17
> RSA e il recupero delle abilità residue, proporre interventi di tipo ricreativo ed educativo per migliorare la qualità di vita. Di particolare importanza l impatto già avuto nei confronti di persone con problematiche cognitivo-mentali o non autosufficienti. Avviata nel febbraio 2009, l attività di Pet Therapy ha visto dapprima un inserimento graduale di Penny in struttura, con visite giornaliere di circa 2 ore. Salite a cinque dopo circa un mese, con la progressiva conoscenza di tutti i locali della Casa Albergo e l azione congiunta di un educatrice cinofila e comportamentalista. Dall estate scorsa Penny è stata inserita nell attività di ginnastica dolce svolta dalle educatrici e dal fisioterapista in alcuni Soggiorni, oltre che nell hospice. Ospiti e cane sono stati quindi protagonisti di uscite al parco e al mare. Ora il progetto si svilupperà attraverso la costruzione di uno spazio idoneo all aperto dedicato a Penny, il coinvolgimento degli altri Soggiorni e del servizio palestra. L IDENTIKIT DELLA CASA ALBERGO L istituto, nato nel 1852 come orfanotrofio e casa di ricovero, si è trasformato in seguito come realtà di servizi a favore di persone anziane e disabili adulti. In pieno centro storico, a fianco del Santuario del Pilastrello, la Casa Albergo di Lendinara garantisce un assistenza completa a livello abitativo, socio-assistenziale e sanitario. Configurandosi ancora come IPAB, fornisce conforto, cura e riabilitazione a ospiti autonomi e non, in età pensionabile o disabili adulti, malati terminali od altre tipologie di persone da assistere sia attraverso i propri servizi residenziali che a carattere domiciliare. Un soggetto attivo e di supporto all interno della rete territoriale dei servizi sociali. Oltre 200, come detto, gli ospiti abituali, ai quali viene garantita una qualità di vita la più elevata possibile: nel pieno rispetto di individualità, dignità e riservatezza; considerando i peculiari bisogni fisici, psichici, sociali e relazionali. Gli obiettivi si ritrovano nella valorizzazione dell autonomia funzionale, nell inserimento sociale e nella comunità, nella massima riduzione dei disagi e, di conseguenza, nella promozione della salute in stretta collaborazione con i servizi territoriali e la famiglia. Miglioramento continuo delle prestazioni, trasparenza dell operato ed etica professionale si riflettono nella metodologia del lavoro per progetti attraverso una pluralità di figure professionali e l elaborazione di Piani di Assistenza Individualizzati. Questi i servizi offerti. Residenzialità per ospiti autonomi e non autonomi; Residenzialità Sanitaria Assistenziale (RSA) per ospiti non autonomi che necessitano di intervento a maggiore rilievo sanitario; Soggiorno temporaneo; Centro diurno; Servizio domiciliare; Hospice extraospedaliero per malati terminali. Residenzialità e RSA. Otto i Nuclei funzionali individuati secondo le esigenze a carattere socio-assistenziale e sanitario degli ospiti, con camere di degenza, soggiorni per le attività ricreative, per quelle riabilitative, spirituali, sale da pranzo, cucinotti, locali per il bagno assistito. Le stanze sono tutte dotate di servizi igienici. Il soggiorno temporaneo è rivolto ad an- 18 NOV DIC 09 ASSISTENZA ANZIANI
ziani non autonomi che si trovano, a causa di eventi straordinari, sprovvisti del supporto assistenziale necessario alla permanenza al domicilio. Agli ospiti accolti temporaneamente vengono garantiti gli stessi servizi previsti per gli accoglimenti definitivi. Centro diurno. E un servizio per anziani autonomi che prevede la fruizione di un accoglimento diurno. Un sostegno concreto alle famiglie che intendono mantenere a domicilio il proprio congiunto. Vi si svolgono attività di relazione e ricreative, culturali, motorie (ginnastica dolce), di stimolazione cognitiva di gruppo. Il servizio domiciliare (SAD), in convenzione con il Comune di Lendinara, è finalizzato al mantenimento dell anziano nel proprio ambiente di vita fornendo aiuto per lo svolgimento delle normali attività quotidiane e per favorire la ripresa delle relazioni sociali laddove si sono interrotte. Il Servizio di trasporto è rivolto ad anziani e disabili e destinato ad accompagnare i richiedenti, residenti nel Comune di Lendinara, presso strutture sanitarie dell Azienda ULSS 18 al fine di effettuare visite mediche o prestazioni di fisioterapia. Servizio pasti a domicilio. Il Comune fornisce, attraverso il servizio cucina della Casa Albergo, i pasti a domicilio delle persone anziane o disabili residenti nel Comune che necessitano di aiuto. Servizio pasti presso la Casa Albergo. Per persone anziane o disabili, avviene nelle sale da pranzo della struttura, per consentire agli utenti di avere rapporti di relazione con gli ospiti dell Istituto. Hospice. In convenzione con l Az. ULSS 18 di Rovigo, è un Centro Residenziale di cure palliative extraospedaliero dove le persone affette da patologia neoplastica terminale e i loro familiari possono trovare l aiuto e il sostegno di cui hanno bisogno. Avviato nei primi mesi del 2006, e rientrante nei 14 attivati a livello regionale, viene chiamato Casa del Vento Rosa. Si tratta dell applicazione di un progetto per l assistenza e l accompagnamento al malato oncologico grave ed alla sua famiglia. Il servizio è gratuito, continuativo e finalizzato all ospitalità per un periodo temporaneo. L hospice si pone come servizio integrativo al domicilio, non alternativo all abitazione della persona o all ospedale, ma complementare. La struttura è in grado di accogliere sino ad 8 utenti, ospitati in stanza singola, con bagno, angolo cottura, angolo pranzo, portico arredato, TV e linea telefonica. Le singole stanze possono essere personalizzate ed è prevista la possibilità, per i famigliari, di stare accanto al proprio caro anche durante la notte. Volontariato. La Casa Albergo dal 1998 ha stipulato una convenzione con l Associazione San Vincenzo De Paoli di Rovigo. L esigenza di avvalersi della collaborazione di volontari è nata dal fatto che spesso gli anziani sono desiderosi di instaurare o mantenere relazioni non solo con parenti ed operatori, ma anche con il mondo esterno, attraverso persone che, volontariamente, si prestano ad instaurare un rapporto di scambio di esperienze e di ascolto. Attualmente la presenza dei volontari è numerosa soprattutto durante le iniziative promosse dal servizio animazione (feste, gite ecc.) e per l accompagnamento e l assistenza degli ospiti durante i riti religiosi. I volontari sono presenti anche per offrire aiuto nelle piccole esigenze di ordine pratico. Si ringraziano: Loris Veronese, Presidente della Casa Albergo Lendinara; Damiano Mantovani, Direttore; Sara Lazzarin, Psicologa; Vanessa Toso Magaraggia, Responsabile Nuclei Soggiorno Dalia e Viola; Elisa Guariento, Responsabile del Nucleo Cognitivo Mentale Iris-Mimosa; Milena Suin e Sabrina Morandi, Educatrici professionali; Annalisa Mantovani, Responsabile Sistema Qualità. NOV DIC 09 ASSISTENZA ANZIANI 19